È la mia vita in Piazza Grande

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1 È la mia vita in Piazza Grande Dal 1940 a oggi i modenesi raccontano PROGETTO PARTECIPATO SUL SITO UNESCO DI MODENA PERIODO: ottobre maggio 2014 ENTE PROMOTORE: Comune di Modena, Ufficio coordinamento Sito Unesco presso Museo Civico d Arte IN COLLABORAZIONE CON: Curia Arcivescovile di Modena e Nonantola Istituto Storico Fondazione Fotografia Istituto d Arte Venturi CON LA PARTECIPAZIONE DI: Centro Documentazione Donna Centro Luigi Ferrari Società del Sandrone Servizi Sociali del Comune di Modena: Area Anziani, Centro Stranieri Ufficio Stampa del Comune di Modena Il Sito di Modena è un bene di carattere monumentale, iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale protetto dall Unesco sulla base di criteri culturali. L intero complesso costituito dalla Cattedrale, dalla torre Ghirlandina e da Piazza Grande rappresenta una testimonianza unica o quantomeno eccezionale di una civiltà o di una tradizione scomparsa, trattandosi di un esempio eminente di insediamento urbano legato ai valori della civiltà comunale, con il suo peculiare intreccio di funzioni religiose e civili che ancora oggi mantiene. Per la comunità al quale il bene è affidato, l inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale (1997) è motivo di orgoglio, ma nello stesso tempo rappresenta una grande responsabilità perché quei valori in base ai quali il Sito è stato riconosciuto devono esse-

2 re tutelati e mantenuti nel tempo, in una dimensione dinamica che richiede spesso difficili equilibri tra esigenze di tutela e volontà di valorizzazione. È questo l ambito nel quale è nata l idea di progetto partecipato su Piazza Grande che non è solo il cuore della città, ma anche lo spazio in cui tutti hanno trascorso qualche momento della propria vita. É questo che lo rende vivo, oggi come nei secoli scorsi, e chi più ne scrive la storia sono proprio i cittadini, giorno dopo giorno. Per questo all'interno del progetto partecipato di Piazza Grande, è necessario anche il coinvolgimento dei cittadini di tutte le età e di tutte le provenienze, ai quali si chiede di partecipare attraverso il proprio ricordo, opportunamente motivato, legato a qualche momento anche quotidiano di vita personale, dalla frequentazione in compagnia di amici alla partecipazione a eventi o manifestazioni. Il nostro auspicio è quello che da questa riflessione collettiva, in cui vorremmo che tutti si sentissero protagonisti, emergesse un giudizio critico sull attuale utilizzo di questo spazio pubblico e un parere su come lo si vorrebbe, che tenga conto naturalmente del fatto che questo è un luogo speciale e non solo per i modenesi!. Sentire la piazza come propria per contribuire a fare di essa il salotto buono della città e a preservare quei valori identitari per l intera comunità cittadina che lo stesso riconoscimento Unesco le attribuisce in quanto parte integrante del complesso monumentale entrato a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell Umanità nel 1997: questa è infatti la motivazione che ha spinto il Coordinamento del Sito Unesco a proporre un iniziativa partecipata sul tema della memoria personale legata alla Piazza Grande e agli spazi aperti contigui (Piazza Torre e il Sagrato del Duomo). Nessun altro luogo come Piazza Grande si è connotato nei secoli in maniera più forte delineando allo stesso tempo un ritratto sempre fedele e profondo della città di Modena. Attorno ad essa è cresciuta la vita politica, commerciale, giuridica e religiosa della comunità, e al suo interno s è levata negli anni la voce della cittadinanza. Questo unico spazio dell espressione collettiva, un po platea e un po palcoscenico, è un luogo definito anche da persone che in esso hanno vissuto da protagoniste momenti della loro esistenza, dalla quotidianità, alla fede, ai momenti di svago, alla partecipazione personale a momenti di impegno che hanno scritto la storia della città o del Paese,. Piazza Grande, con il suo naturale proseguimento su Piazza Torre, è quindi uno spazio di incontro di molteplici storie, in cui gli eventi più significativi risuonano fissandosi nella memo-

3 ria personale e collettiva. Per questo l editore Angelo Fortunato Formiggini ha scelto quale gesto estremo di protesta contro le leggi razziali nel 1938, il suicidio dalla Ghirlandina, e su quello stesso selciato i modenesi pochi anni dopo hanno ascoltato la dichiarazione di guerra, assistito all'effimera trebbiatura del grano piantato nelle aree verdi della città e più tardi alla dolorosa costruzione di un rifugio antiaereo. Lo scenario è quella stessa Piazza Grande che nel 1944 ha tremato per la caduta di una bomba, che ha vissuto la Resistenza e la Liberazione, celebrandole poi ogni anno con regolarità, e che ha raccolto le tensioni sociali del dopoguerra ben espresse della vittime del 9 gennaio 1950, in una neonata repubblica la cui infuocata vita politica si ritrovava anche nei manifesti elettorali stesi sulla Ghirlandina. In Piazza si svolgevano anche importanti celebrazioni religiose e durante il Giovedì Grasso si radunavano le folle, ad ascoltare il caratteristico sproloquio della Famiglia Pavironica. Arrivati gli anni del boom economico, per oltre un ventennio la piazza ha assunto la nuova veste di un grande parcheggio di automobili e nel 1963 ha visto l'abbattimento dell ottocentesco Palazzo di Giustizia per fare posto alla discussa nuova sede della Cassa di Risparmio che ne ha connotato definitivamente l immagine. Al di là dei cambiamenti, la vita dei cittadini si è svolta in maniera ugualmente sentita, attraverso momenti di partecipazione che toccavano pagine intimamente vissute da tutti. È il caso ad esempio del funerale del sindaco della Liberazione Alfeo Corassori nel 1965, delle manifestazioni contro la Guerra nel Vietnam, di quelle degli studenti nel 68, delle femministe coi loro variopinti girotondi, degli operai, fino alla manifestazione seguita al sequestro di Aldo Moro nel '78 e all emblematica visita in città di Sandro Pertini avvenuta due anni dopo. Le ragioni sono sempre le stesse: giustizia e libertà, rifiuto delle guerre e del terrorismo, difesa dei diritti, ideali consacrati nell 88 dalla visita di Papa Giovanni Paolo II. Ma come sempre in Piazza Grande le vicende si susseguono e, rinvigorita d'immagine coi grandi restauri del Duomo nei primi anni Ottanta, la politica e la religione si alternano ad altri momenti di aggregazione e socialità. Liberata dalle automobili ormai da oltre trent anni, in Piazza Grande si sono succedute nell ultimo ventennio manifestazioni teatrali, musicali (da Pavarotti, a Guccini, alle Bande Militari), fiere antiquarie, manifestazioni ludico-sportive, gastronomiche, culturali (prima fra tutte il Festivalfilosofia), fino a momenti di incontro nei quali i modenesi hanno rivissuto pagine della storia cittadina: dalle Serate Estensi, a Dario Fo, alle proiezioni sulla Modena antica di Giuseppe Panini, la cui avventura nel campo delle celebri figurine è nata nell edicola di famiglia affacciata sul sagrato del Duomo. Recentemente la Piazza si è configurata come sede privilegiata degli incontri legati al Festivalfilosofia, ma anche di

4 importanti eventi musicali e di manifestazioni di altro genere, che in diversi casi hanno fatto discutere. Una riflessione comune sull uso di questo spazio così centrale e così importante per la città, ma anche per chi arriva da fuori, richiamato magari dal marchio Unesco, diventa così non solo utile, ma necessaria. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO 1) Settembre - ottobre 2013: definizione dei rapporti di collaborazione e avvio dei contatti con le diverse realtà da coinvolgere, dai centri per anziani, alle associazioni culturali, alle scuole; 2) Novembre 2013 gennaio 2014: incontri finalizzati ad illustrare il progetto e a presentare la storia della Piazza dal 1940 ad oggi in Museo o presso le sedi delle realtà che a- vranno aderito al progetto; 3) Gennaio - aprile 2014: incontri di lavoro e seminari con raccolta e selezione delle storie proposte dai partecipanti (testi, racconti, immagini, testimonianze audio e video) e progettazione, della mostra e dell evento finale; 4) Maggio o giugno 2014: evento finale in Piazza Grande con racconti, letture, immagini e musica, coinvolgendo magari anche qualche testimone d eccezione; inaugurazione della mostra composta da documenti, immagini e video presso la Galleria Europa. PROPOSTA RIVOLTA ALLA SCUOLA Date le caratteristiche del progetto, la proposta per le scuole è indirizzata alla Secondaria di Secondo Grado e mira a coinvolgere non soltanto gli studenti ma anche, in prima persona, i docenti. Elaborata dal Coordinamento Unesco in collaborazione con l Istituto Storico di Modena e la Libera Università dell Autobiografia di Anghiari (L.U.A.) essa prevede due incontri di formazione per gli insegnanti, che si terranno nei giorni 27 novembre e 4 dicembre 2013 presso il Laboratorio DIDA al piano terra del Palazzo dei Musei e avranno una durata di circa 3 ore, dalle ore 16 alle 19. Il primo incontro prevede la presentazione del progetto e della storia della Piazza attraverso una selezione significativa di immagini e cura di Francesca Piccinini e Stefano Bulgarelli del Coordinamento Unesco e un introduzione alla scrittura autobiografica affidata alla prof.ssa

5 Anna Maria Pedretti della L.U.A.; il secondo incontro consisterà in una esercitazione di scrittura autobiografica coordinata dalla Prof.ssa Pedretti. A partire da gennaio gli insegnanti potranno proporre il tema del progetto partecipato ai propri studenti e curarne gli elaborati, grazie anche alla consulenza della docente della L.U.A., con la quale è previsto un incontro di verifica tra fine aprile e inizi maggio. Il lavoro svolto dalle classi che avranno aderito al progetto confluirà quindi nell evento e nella mostra finali, e sarà visibile sul sito internet grazie ad uno spazio dedicato. REFERENTI DEL PROGETTO Francesca Piccinini Direttrice del Museo Civico d'arte di Modena e coordinatrice sito UNE- SCO francesca.piccinini@comune.modena.it Simona Pedrazzi Ufficio coordinamento Sito UNESCO tel ; simona.pedrazzi@comune.modena.it Stefano Bulgarelli Museo Civico d'arte tel ; stefano.bulgarelli@comune.modena.it Per la proposta didattica: Giulia Ricci Istituto Storico di Modena, Sezione Didattica tel ; didattica@istitutostorico.com Modena, 30 ottobre 2013