Il PGT è stato redatto dall Ufficio di piano del Comune di Nova Milanese Varianti al PGT Variante n.1

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2 Il PGT è stato redatto dall Ufficio di piano del Comune di Nova Milanese - Progettazione e adozione dott. Giorgio Brioschi, responsabile Ufficio di piano, coordinamento generale e progettista arch. Antonio Giuffrè, progettista, studi e analisi, cartografia arch. Laura Brioschi, progettista, studi e analisi arch. Antonio Panella, costruzione Sit, elaborazione immagini e cartografia arch. Angelo Ruiu, aspetti edilizi nel piano p.a. Luisa Como, atti amministrativi e organizzazione eventi pubblici dott. Daniele Magni, segreteria e elaborazione dati - Controdeduzioni e approvazione definitiva arch. Elettra Bresadola, responsabile Ufficio di piano arch. Antonio Giuffrè, arch. Laura Brioschi, arch. Antonio Panella, arch. Angelo Ruiu, p.a. Luisa Como, dott. Daniele Magni. Valutazione ambientale strategica: ing. Marco Balestra di Etaconsult S.r.l. Consulenza legale: avv. Mario Viviani, avv. Andrea Bagnasco Assetto geologico, idrogeologico e sismico: dott. Umberto Puppini di Sat S.r.l. PGT adottato con delibera di Consiglio comunale n.11 del 20 marzo 2010 PGT approvato con delibera di Consiglio comunale n.43 del 24 settembre 2010 Pubblicazione su BURL n.10 del 9 marzo 2011 Varianti al PGT Variante n.1 - Area var Suap n.1 Bolton Manitoba S.p.A. - Integrazione comma 6 e 6.1 dell art.6 delle Nda del Piano delle regole (approvazione con delibera di C.C. n. 51 del 3 novembre 2011 BURL n. 48 del 30 novembre 2011)

3 Il PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT) è costituito da: Documento di piano (DdP) Piano dei servizi (PdS) Piano delle regole (PdR) Disposizioni comuni Il è costituito da: Relazione Carte di progetto - Tavola PdR 1 - Gli ambiti del tessuto urbano consolidato e le aree agricole, scala 1: Tavola PdR Gli ambiti del tessuto urbano consolidato e le aree agricole scala. Quadro 1, scala 1: Tavola PdR Gli ambiti del tessuto urbano consolidato e le aree agricole scala. Quadro 2, scala 1: Tavola PdR Gli ambiti del tessuto urbano consolidato e le aree agricole scala. Quadro 3, scala 1: Tavola PdR Gli ambiti del tessuto urbano consolidato e le aree agricole scala. Quadro 4, scala 1: Tavola PdR 2 - Nuclei di antica formazione. Classificazione degli edifici e indicazioni progettuali, scala 1: Tavola PdR 3 - Individuazione del sistema commerciale comunale, scala 1: Tavola PdR 4 - Carta dei vincoli, scala 1: 5000

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5 Indice TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Elaborati costituenti il Piano delle Regole Articolo 2 Contenuti del Piano delle Regole TITOLO II DISPOSIZIONI SPECIALI: DISCIPLINA DELL USO DEL SUOLO CAPO I - AMBITI DEL TESSUTO URBANO CONSOLIDATO Articolo 3 Individuazione del tessuto urbano consolidato Articolo 4 Nuclei di antica formazione (AF) Articolo 5 Ambiti a prevalente destinazione residenziale (R) Articolo 6 Ambiti a prevalente destinazione produttiva (P) Articolo 7 Aree di riqualificazione urbana (AR) Articolo 8 Aree di nuovo insediamento (NI) Articolo 9 Impianti di distribuzione di carburante Articolo 10 Disposizioni transitorie CAPO II AREE DESTINATE ALL AGRICOLTURA Articolo 11 Aree destinate all agricoltura (AG) CAPO III AREE NON SOGGETTE A TRASFORMAZIONE URBANISTICA O A TRASFORMAZIONE LIMITATA Articolo 12 Aree di rispetto TITOLO III DISPOSIZIONI SPECIALI: ATTIVITÀ COMMERCIALI ED EQUIPARATE Articolo 13 I sistemi commerciali Articolo 14 Sistema commerciale lineare lungo le vie centrali Articolo 15 Sistema commerciale lineare lungo gli assi di attraversamento Articolo 16 Sistemi commerciali areali Articolo 17 Aree a presenza commerciale non addensata Articolo 18 Aree tendenzialmente non commerciali Articolo 19 Destinazioni commerciali nelle costruzioni Articolo 20 Requisiti generali degli spazi commerciali Articolo 21 Mercati e spazi espositivi temporanei Articolo 22 Aree per spettacoli viaggianti Articolo 23 Localizzazione delle attività di commercio all ingrosso Articolo 24 Localizzazione dei Centri di telefonia in sede fissa

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7 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Elaborati costituenti il Piano delle Regole Il Piano delle Regole è costituito dai seguenti elaborati che, in relazione ai rispettivi contenuti o funzione, hanno carattere illustrativo o ricognitivo oppure carattere prescrittivi e vincolante. Ha carattere illustrativo o ricognitivo la Relazione. Hanno carattere prescrittivo e vincolante le tavole da PdR-1 a PdR-4 e le presenti norme di attuazione, ivi compresi gli schemi di progetto in esse inseriti. Articolo 2 Contenuti del Piano delle Regole Il Piano delle Regole disciplina il tessuto urbano consolidato con le relative aree libere intercluse e quelle di completamento, le aree destinate all agricoltura, quelle di valore paesaggistico-ambientale ed ecologiche nonché le aree non soggette a trasformazione urbanistica od a trasformazione limitata (Titolo II). Il Piano delle Regole detta altresì le disposizioni speciali in ordine alle attività commerciali ed equiparate (Titolo III). TITOLO II DISPOSIZIONI SPECIALI: DISCIPLINA DELL USO DEL SUOLO CAPO I - Ambiti del tessuto urbano consolidato Articolo 3 Individuazione del tessuto urbano consolidato Il tessuto urbano consolidato è individuato nella Tavola PdR-1. Articolo 4 Nuclei di antica formazione (AF) 4.1 Individuazione e caratteri Si tratta del sistema insediativo risalente all impianto urbanistico originario, modificato anche in epoche successive, ma in buona parte ancora leggibile. Nei nuclei di antica formazione è prevalente la tipologia edilizia a corte, con permanenza di edifici di particolare interesse storico-artistico e di fabbricati accessori originariamente adibiti ad uso rurale. I nuclei di antica formazione, come individuati nella Tavola PdR-1, sono tre: Nova Grugnotorto Cascina Meda 7

8 4.2 Destinazioni d uso Destinazione residenziale. 4.3 Modalità d intervento Per la definizione delle modalità di intervento, nel rispetto delle caratteristiche storico-artistiche e fisico-morfologiche dell esistente, gli edifici nella zona AF, come rappresentati sulla Tavola PdR-2, sono ripartiti come segue: AF1, edifici di notevole valore storico-artistico. Sono ammessi interventi di manutenzione, restauro e risanamento conservativo. Non sono ammesse la demolizione e ricostruzione, l ampliamento, la realizzazione di corpi aggettanti, la chiusura di logge e porticati; AF2, edifici di notevole valore fisico-morfologico. Sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia, a condizione di mantenere gli allineamenti storici, al fine di assicurare una maggiore tutela dei caratteri fisico-morfologici, in particolare degli ambiti contigui agli edifici AF1; sono ammessi inoltre interventi di manutenzione, restauro e risanamento conservativo. Non sono ammessi l ampliamento, la realizzazione di corpi aggettanti, la chiusura di logge e porticati; AF3, edifici di impianto storico di relativo valore storico-artistico. Sono ammessi interventi di ampliamento con demolizione, ristrutturazione edilizia, manutenzione, restauro e risanamento conservativo, a condizione di mantenere gli allineamenti storici e i caratteri ambientali; AF4, edifici di più recente costruzione. Sono ammessi interventi di ampliamento con demolizione, ristrutturazione edilizia, manutenzione, restauro e risanamento conservativo, tenuto conto, per gli allineamenti, dei caratteri fisico-morfologici del contesto; AF5, edifici di valore e di impianto storico trascurabili. Sono ammessi interventi di manutenzione, restauro e risanamento conservativo e interventi di demolizione La Tavola PdR-2 individua inoltre, con apposita grafia: a. gli edifici di cui è ammessa la sopraelevazione di un piano; b. gli edifici accessori per cui è ammesso il cambio di destinazione d uso a superficie principale; c. gli edifici in cui, in caso di interventi di cui ai punti a) o b), il piano terra deve essere destinato ad autorimessa; d. gli edifici da demolire, in caso di interventi di cui ai punti a) o b) Tenuto conto della classificazione di cui al precedente 4.3.1: a. gli interventi sugli edifici classificati AF1 e AF2 devono essere finalizzati a: preservare i materiali originari a vista oppure, laddove impossibile, sostituirli con materiali di uguale pregio e qualità; preservare le parti strutturali e le parti esterne dell organismo edilizio, salvaguardandone la tipologia caratteristica e tradizionale; rimuovere le volumetrie disomogenee e le superfetazioni incoerenti, ripristinando le caratteristiche originarie del corpo di fabbrica; 8

9 b. per gli edifici classificati AF3, AF4 e per i soli edifici AF5 di cui la Tav.Pdr-2 dà indicazioni progettuali di intervento, è ammessa la modifica, anche in ampliamento, del sedime fino a massimo il 10% della superficie coperta esistente e l ampliamento della Slp conseguente. Maggiori incrementi oltre detto limite sono soggetti a piano attuativo 1 ; c. parcheggi e autorimesse ad uso privato non possono essere individuate al piano terra su area cortilizia comune 2 ; d. gli interventi di cui ai punti a) e b) dell art devono riguardare l intero edificio, come individuato sulla Tavola PdR-2. Tali interventi sono subordinati alla contestuale demolizione dei fabbricati di cui al punto d) del medesimo articolo, insistenti nell area cortilizia interessata dall intervento; e. nel caso in cui per effettuare il cambio d uso non sia necessario modificare la sagoma dell edificio, è possibile intervenire anche per singole porzioni di fabbricato, nel rispetto delle disposizioni contenute nel Regolamento edilizio Procedimenti ed atti abilitativi Norme edilizie per gli interventi soggetti a Permesso di costruire o Dia H: corrispondente al numero di piani esistenti, se non diversamente specificato sulla Tavola PdR-2 Rc: non superiore a quello esistente, salvo quanto specificato al punto b) dell articolo Ds: 0,00 m. È vincolante l edificazione a confine lungo le strade indicate sulla Tavola PdR-2 alla voce Edificazione a filo strada Df: non inferiore a quella intercorrente tra i volumi edificati preesistenti e comunque non inferiore ai limiti dettati dal Codice civile Dc: 0,00 m nel caso di edifici a confine già esistenti If: non superiore a quello esistente, fatti salvi gli incrementi di Slp conseguenti agli interventi in ampliamento eventualmente consentiti e/o previsti sulla Tavola PdR Norme edilizie per gli interventi soggetti a pianificazione attuativa Sono subordinate all approvazione di piano attuativo le operazioni che comportino l intervento in modo sistematico sull intero complesso di una corte o comunque interventi che coinvolgano almeno il 50% dell edificato e delle aree pertinenziali. Fermi restando gli interventi ammessi in funzione della classificazione degli edifici, di cui all articolo 4.3, nel caso di interventi di pianificazione attuativa sono possibili: trasferimenti di volume o Slp, ad esclusione degli edifici classificati AF1, AF2 e AF3; ampliamenti, nel rispetto degli indici e parametri di cui appresso. 1 Modifica introdotta a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.57. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 2 Modifica introdotta a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.32. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 3 Punto introdotto a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.48. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 9

10 H: 10,50 m Rc: 40% Rp: 10% Ds: 0,00 m laddove è ammessa l edificazione a confine, come specificato con apposita grafia nella Tavola PdR-2 Df: nel rispetto di quanto prescritto dall art. 9 del DM 1444/1968, considerando i nuclei di cui ritratta come appartenenti all ex zona A, e dall art,873 del Codice civile; 10,00 m dai fabbricati preesistenti insediati nelle zone R Dc: 0,00 m nel caso di edifici a confine già esistenti 5,00 m dai confini di aree a diverso azzonamento If: 1,20 m 2 / m 2 Il piano attuativo: deve destinare ad attività commerciali i piani terra degli edifici che appartengono al Sistema lineare lungo le vie centrali di cui all Articolo 14; deve prevedere almeno un posto auto per ogni unità abitativa già esistente o di nuova realizzazione; i posti auto devono essere individuati al piano terra degli edifici o nel sottosuolo; deve garantire ad uso comune l area di pertinenza (area cortilizia). Non è prescritta una quantità minima di aree da cedere gratuitamente per urbanizzazione primaria e per servizi e infrastrutture Articolo 5 Ambiti a prevalente destinazione residenziale (R) 5.1 Individuazione e caratteri connotativi Si tratta di aree totalmente o parzialmente edificate, entro il tessuto urbano consolidato, caratterizzate dalla presenza prevalente di edifici ad uso residenziale. Le Zone R, tenuto conto degli studi di analisi del sistema insediativo di cui al Capitolo 2 del DdP, sono a loro volta suddivise in: Zone R1, che riguardano prevalentemente il tessuto di più recente urbanizzazione Zone R2, che riguardano prevalentemente il tessuto di più antica urbanizzazione Le zone R1 e R2 sono individuate nella Tavola PdR Destinazioni d uso Destinazione residenziale. 5.3 Modalità d intervento Sono ammessi interventi di demolizione, nuova costruzione, ampliamento, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, manutenzione straordinaria. 10

11 Per gli edifici esistenti ad uso differente da quello consentito sono ammessi unicamente interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e risanamento conservativo. Nelle sole zone R2 sono inoltre consentiti interventi di ristrutturazione urbanistica con le modalità specificate al successivo Indici e prescrizioni di zona (norme edilizie, aree di pertinenza e dotazione arborea) Norme edilizie H: 10,50 m Rc: 30% Rp: 30% Rs: 1 per le strade di transito; nel caso di sopralzi contenuti nel limite massimo di due piani fuori terra, si assume il filo del fabbricato esistente anche nei casi in cui l edificio prospetta su spazi pubblici, quali parcheggi, slarghi, piazze, con esclusione delle aree a verde attrezzato Ds: 5,00 m 0,00 m lungo le strade indicate sulla Tavola PdR-1 alla voce Edificazione a filo strada Df: non inferiore a m 10,00 tra pareti finestrate e non Dc: 5,00 m o ½ h; a confine di proprietà nei casi previsti dall Art.6.3.c delle Disposizioni comuni If: 0,66 m 2 /m Area di pertinenza e dotazione arborea. Nel caso di fabbricati composti da almeno n.6 unità immobiliari ad uso residenziale le aree di pertinenza, per almeno il 70% della loro superficie complessiva, devono essere di uso comune per tutti i residenti. La superficie drenante deve essere individuata integralmente nell area pertinenziale di uso comune ed essere prevalentemente inerbita e piantumata con arbusti e cespugli nella misura di tre ogni 100 m 2 e con essenze di medio o alto fusto nella misura minima di un albero ogni 100 m 2. Il superamento dei parametri minimi relativi alle aree pertinenziali di uso comune o alla superficie drenante e al numero di essenze arboree piantumate costituisce elemento premiante; la premialità consiste nella riduzione dell importo da versare a titolo di oneri di urbanizzazione secondaria nella misura stabilita da apposita deliberazione annuale. 5.5 Eventuali interventi di ristrutturazione urbanistica in zona R Le eventuali operazioni di ristrutturazione urbanistica debbono disciplinare, a mezzo di specifico piano attuativo, il nuovo assetto urbanistico assicurando l utilizzazione di tutte le aree R2 incluse nel piano medesimo (It = 0,66 m 2 /m 2 ) nonché di diritti (crediti) edificatori di consistenza complessiva tale da determinare 11

12 un incremento del suddetto It non inferiore a 0,07 e non superiore a 0,165 m 2 di Slp per ogni metro quadrato della ; detta consistenza complessiva è determinata applicando l indice di 0,11 m 2 /m 2 previsto dall art.3 delle del Documento di Piano alla superficie della Ste. Nel medesimo piano possono essere attribuiti, a riconoscimento del valore - funzionale, morfologico, ambientale - dell operazione, ulteriori metri quadrati di Slp in misura, al massimo, pari a quella dei diritti (crediti) edificatori complessivamente utilizzati nel piano medesimo: detta capacità integrativa è distribuita su ciascun metro quadrato della Destinazioni d uso: residenziale Modalità d intervento: piano attuativo convenzionato o atto di programmazione negoziata Condizioni dimensionali per l intervento: La superficie minima dell area di intervento non può essere inferiore a quella indicata nelle seguenti casistiche: m 2 se l area di intervento prospetta su 3 strade m 2 se l area di intervento prospetta su 2 strade m 2 se l area oggetto di intervento prospetta su una strada È ammessa una riduzione della superficie minima delle aree di intervento per non più del 10% e alla condizione che gli interventi (tipologie edilizie, modalità di realizzazione e successiva gestione) siano qualificati a basso impatto ambientale Norme edilizie H: 4 piani fuori terra Rc: 30% 5 Rp: 30% Rs: 1h Ds: 0,00 m lungo le strade indicate sulla Tavola PdR-1 alla voce Edificazione a filo strada ; 5,00 m in tutti gli altri casi Df: 1h e comunque non inferiore a 10,00 m Dc: ½ h e comunque non inferiore a 5 m It: minimo 0,73 m 2 /m 2 di ; massimo 0,99 m 2 /m 2 di Area di pertinenza e dotazione arborea Come previsto al precedente Disposizioni per l utilizzo dei diritti (crediti) edificatori Le aree a servizi che producono diritti (crediti) edificatori utilizzati nel piano sono cedute gratuitamente al Comune contestualmente alla stipula della relativa convenzione. 4 Integrazione introdotta a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.76. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 5 Modifica introdotta a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.76. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 12

13 5.5.8 Aree a servizi interne all area di intervento Le aree a servizi interne all ambito del piano sono dimensionate in relazione al concreto fabbisogno accertato con specifico riferimento al piano stesso, tenendo conto sia dell integrazione urbanizzativa determinata dalla cessione gratuita delle aree che producono diritti (crediti) edificatori, sia dalle aree a servizi per le quali è prevista la monetizzazione, sia infine del minimo fissato dal Piano dei Servizi. La convenzione prevede la contestuale cessione gratuita al Comune delle aree a servizi individuate all interno del piano, nonché la corresponsione integrale del corrispettivo per la eventuale monetizzazione. Le somme corrisposte a quest ultimo titolo sono soggette a conguaglio in relazione all onere complessivo sostenuto dal Comune per l acquisizione di aree a servizi; per consentire tale conguaglio la convenzione individua le aree da acquisire con le suddette somme. Articolo 6 Ambiti a prevalente destinazione produttiva (P) 6.1 Individuazione e caratteri connotativi Si tratta di aree totalmente o parzialmente edificate, entro il tessuto urbano consolidato, caratterizzate dalla presenza prevalente di edifici ad uso produttivo. Tali aree sono individuate nella Tavola PdR-1 allegata al Piano delle regole. Le aree a prevalente uso produttivo si dividono in: Zone P1, che riguardano prevalentemente il tessuto di più recente urbanizzazione Zone P2, che riguardano prevalentemente il tessuto di più antica urbanizzazione Zone P3 Aree a destinazione produttiva in ambiti a prevalente uso residenziale Zone P4 Ambiti a destinazione direzionale e commerciale 6.2 Destinazioni d uso Nelle zone P1, P2 e P3: destinazioni industriale e artigianale, direzionale. Nelle zone P4: destinazione direzionale e commerciale. L eventuale residenza di servizio per il titolare o il personale di custodia è consentita, limitatamente ad una sola unità per lotto fondiario, solo se contenuta entro la soglia massima di 150 m 2 di Slp, da computarsi nella Slp assegnata al lotto. 6.3 Modalità d intervento Nelle zone P sono ammessi interventi di demolizione, nuova costruzione, ampliamento, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, manutenzione straordinaria. Nelle zone P2 sono consentiti anche interventi di ristrutturazione urbanistica con le modalità specificate al successivo 6.5. Nelle zone P3 gli interventi volti a modificare o sostituire l assetto edilizio complessivo sono soggetti a atto di programmazione negoziata comunale 6. 6 Modifica introdotta a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.2. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 13

14 6.4 Indici e prescrizioni di zona Norme edilizie H: 12 m per le destinazioni industriali e artigianali, fatte salve documentate esigenze legate al ciclo produttivo; 15 m per le destinazioni direzionali e commerciali Rc: 50% Rp: 15% Ds: ½ h e comunque non inferiore a 5 m 0 m nel caso di completamento, nello stesso lotto, di cortina edilizia Df: 1h e comunque non inferiore a 10 m Dc: ½ h e comunque non inferiore a 5 m If: 1,00 m 2 /m Area di pertinenza e dotazione arborea L area di pertinenza deve essere sistemata in funzione dell attività insediata o da insediare; in tale area devono essere garantite le aree a verde della superficie drenante, gli spazi di sosta per autovetture, le zone di carico e scarico delle merci, i corselli di manovra e i passaggi pedonali. La superficie drenante deve essere prevalentemente inerbita e piantumata con essenze di medio o alto fusto nella misura minima di un albero ogni 100 m 2. Nel caso di zone P confinanti con zone di diversa destinazione deve essere assicurata una fascia di mitigazione ambientale con alberature di alto fusto. Il superamento dei parametri minimi relativi alla superficie drenante e al numero di essenze arboree piantumate costituisce elemento premiante; la premialità consiste nella riduzione dell importo da versare a titolo di oneri di urbanizzazione secondaria nella misura stabilita da apposita deliberazione annuale. 6.5 Eventuali interventi di ristrutturazione urbanistica in zona P Le eventuali operazioni di ristrutturazione urbanistica debbono disciplinare, a mezzo di specifico piano attuativo, il nuovo assetto urbanistico assicurando l utilizzazione di tutte le aree P2 incluse nel piano medesimo (It = 1,00 m 2 /m 2 ) nonché di diritti (crediti) edificatori di consistenza complessiva tale da determinare un incremento del suddetto It non superiore a 0,1 m 2 di Slp per ogni metro quadrato della ; detta consistenza complessiva è determinata applicando l indice di 0,44 m 2 /m 2 previsto dall art.3 del Documento di Piano alla superficie della Ste. Nel medesimo piano possono essere attribuiti, a riconoscimento del valore - funzionale, morfologico, ambientale - dell operazione, ulteriori metri quadrati di Slp in misura, al massimo, pari a quella dei diritti (crediti) edificatori complessivamente utilizzati nel piano medesimo: detta capacità integrativa è distribuita su ciascun metro quadrato della. Il rapporto di copertura può tenere conto, oltre che della, della superficie di aree a servizi (individuate dal relativo Piano tra quelle da acquisire a 14

15 patrimonio comunale) previste dalla convenzione in cessione gratuita al Comune Condizioni dimensionali per l intervento La superficie minima dell area di intervento non può essere inferiore a m Destinazioni d uso Destinazioni industriale e artigianale, direzionale Modalità d intervento Piano attuativo convenzionato o atto di programmazione negoziata Norme edilizie H: 12 m per le destinazioni industriali-artigianali, esclusi i volumi tecnici e fatte salve documentate esigenze legate al ciclo produttivo; 15 m per le destinazioni direzionali e terziarie. Rc: 50% della St. In ogni caso non può superare il 60% della Rp: minimo 15% Ds: ½ h e comunque non inferiore a 5 m Df: 1h e comunque non inferiore a 10 m Dc: ½ h e comunque non inferiore a 5 m It: minimo 1,10 m 2 /m 2 di ; massimo 1,20 m 2 /m 2 di Disposizioni per l utilizzo dei diritti (crediti) edificatori Le aree a servizi che producono diritti (crediti) edificatori utilizzati nel piano sono cedute gratuitamente al Comune contestualmente alla stipula della relativa convenzione Aree a servizi interne all area di intervento Le aree a servizi interne all ambito del piano sono dimensionate in relazione al concreto fabbisogno accertato con specifico riferimento al piano stesso, tenendo conto sia dell integrazione urbanizzativa determinata dalla cessione gratuita delle aree che producono diritti (crediti) edificatori, sia dalle aree a servizi per le quali è prevista la monetizzazione, sia infine del minimo fissato dal Piano dei Servizi. La convenzione prevede la contestuale cessione gratuita al Comune delle aree a servizi individuate all interno del piano, nonché la corresponsione integrale del corrispettivo per la eventuale monetizzazione. Le somme corrisposte a quest ultimo titolo sono soggette a conguaglio in relazione all onere complessivo sostenuto dal Comune per l acquisizione di aree a servizi; per consentire tale conguaglio la convenzione individua le aree da acquisire con le suddette somme. 6.6 Norme speciali nelle aree sottoposte a variante di Pgt ai sensi dell art.5 del D.p.r. 447/98 Per le aree specificatamente individuate sulle Tavole PdR-1, PdR-1.1, PdR-1.2, PdR- 1.3 e PdR-1.4 e denominate Area var. Suap n., per le quali si è proceduto a 15

16 variare il Pgt ai sensi dell art.5 del D.p.r. 447/98, sono introdotte modifiche al precedente comma 6.4.1, come precisato nei successivi commi Area var. Suap n.1 Bolton Manitoba S.p.A., via per Incirano-via De Gasperi Rc: 53,21% La modifica al rapporto di copertura è necessaria in relazione alla realizzazione di un ampliamento funzionale all attività produttiva aziendale. Tale rapporto di copertura ha validità fintantoché rimane in essere l attività dell azienda Bolton Manitoba S.p.A., così come stabilito da apposita convenzione. Articolo 7 Aree di riqualificazione urbana (AR) 7.1 Individuazione e caratteri connotativi Le aree di riqualificazione urbana, individuate nella Tavola PdR-1, riguardano parti del tessuto consolidato che necessitano di interventi di riconversione degli usi o di adeguamento delle strutture esistenti. Sono individuate n.9 aree di riqualificazione urbana di cui n.8 caratterizzate dalla presenza di insediamenti produttivi in contesti a prevalente uso residenziale e n.1 in contesto a prevalente uso produttivo. 7.2 Modalità d intervento Le aree di riqualificazione sono soggette a pianificazione attuativa; per ciascuna di esse è stata redatta una scheda contenente: schema di progetto indici e parametri urbanistici e edilizi destinazioni d uso ammesse indirizzi Lo schema di progetto non è vincolante; in caso di integrale adesione del progetto alla dislocazione ed alla organizzazione dei lotti di concentrazione fondiaria e delle aree in cessione per servizi, l intervento è assentito mediante permesso di costruire convenzionato da trascrivere nei Registri immobiliari. L adozione del piano è subordinata alla positiva conclusione dei processi di valutazione delle coerenze e compatibilità ambientali. Le schede sono contenute nei commi da 7.4 a Gli interventi (tipologie edilizie, modalità di realizzazione e successiva gestione) riguardanti i singoli piani devono essere qualificati a basso impatto ambientale Area di pertinenza e dotazione arborea dei lotti fondiari Nel caso di fabbricati composti da almeno n.6 unità immobiliari ad uso residenziale le aree di pertinenza al piano terra, per almeno il 70% della loro superficie complessiva, devono essere di uso comune per tutti i residenti. La superficie drenante deve essere individuata integralmente nelle aree pertinenziali di uso comune ed essere prevalentemente inerbita e piantumata 16

17 con arbusti e cespugli nella misura di tre ogni 100 m 2 e con essenze di medio o alto fusto nella misura minima di un albero ogni 100 m 2. Il superamento dei parametri minimi relativi alle aree pertinenziali di uso comune o alla superficie drenante e al numero di essenze arboree piantumate costituisce elemento premiante; la premialità consiste nella riduzione dell importo da versare a titolo di oneri di urbanizzazione secondaria nella misura stabilita da apposita deliberazione annuale Per gli edifici esistenti interni alle aree, in via transitoria, sono ammessi esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari a garantire lo svolgimento dell attività produttiva Aree a servizi interne all area di intervento Le aree a servizi interne alla di ciascun ambito devono essere cedute nella quantità minima indicata nelle singole schede alla voce Indici e parametri urbanistici, fatta salva l eventuale monetizzazione nei limiti previsti all art.10.1 del PdS o diversamente indicati nelle singole Schede di progetto, ai sensi dell art.10.2 del Pds. Esse sono dimensionate in relazione al concreto fabbisogno accertato con specifico riferimento al piano stesso, tenendo conto sia dell integrazione urbanizzativa determinata dalla cessione gratuita delle aree che producono diritti (crediti) edificatori sia infine del minimo fissato dal Piano dei Servizi. Nel caso di realizzazione di superfici destinate ad attività commerciali, laddove consentito e in funzione delle tipologie commerciali insediate, la superficie a servizi deve essere implementata in conformità alle disposizioni di cui all articolo 6 e alla Tabella 1 delle del PdS. La convenzione prevede la contestuale cessione gratuita al Comune delle aree a servizi individuate all interno del piano, nonché la corresponsione integrale del corrispettivo per la eventuale monetizzazione. Le somme corrisposte a quest ultimo titolo sono soggette a conguaglio in relazione all onere complessivo sostenuto dal Comune per l acquisizione di aree a servizi; per consentire tale conguaglio la convenzione individua le aree da acquisire con le suddette somme. 7.3 Disposizioni per l utilizzo dei diritti (crediti) edificatori Le aree a servizi (Ste) che producono diritti (crediti) edificatori utilizzati nel piano sono cedute gratuitamente al Comune contestualmente alla stipula della relativa convenzione. 17

18 7.4 AR 1 - via per Cinisello, via Brodolini Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 18

19 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,55 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ h e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione residenziale. Indirizzi L accesso carraio al lotto fondiario non deve essere realizzato in prossimità della rotatoria tra la via per Cinisello e la via Brodolini e, in qualsiasi caso, tale accesso non può avvenire da quest ultima via. 19

20 7.5 AR 2 - via Bellini (est) Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 20

21 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,55 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione residenziale. Indirizzi Lungo il confine est, all interno del lotto fondiario, deve essere prevista la realizzazione di una fascia arborea con piantumazione ad alto fusto della profondità minima di 10,00 m a mitigazione e salvaguardia dei nuovi fabbricati dagli insediamenti produttivi esistenti. 21

22 7.6 AR 3 - via Bellini (ovest) Schema di progetto 7 Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 7 Modifiche introdotte a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.36. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 22

23 Indici e parametri urbanistici 8 A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,55 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione residenziale. Indirizzi Deve essere realizzata la connessione pedonale di adeguata larghezza (5,00-6,00 m) tra la via Bellini e il parcheggio esistente ad ovest del lotto di intervento, come previsto dal Piano dei servizi. 8 Modifiche introdotte a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.36. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 23

24 7.7 AR 4 - via Goito Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 24

25 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,55 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione residenziale. Indirizzi La proposta di piano deve tenere conto della previsione del Pds relativa alla realizzazione di un tratto della connessione pedonale tra le vie Goito-Don Mezzera. Per tale ragione, non essendo sufficiente garantire la sola dotazione di aree pubbliche a parcheggio, non è ammessa la monetizzazione. Gli ingressi carrai devono essere previsti sulla via Goito. 25

26 7.8 AR 5 - via Foscolo, via Alighieri Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 26

27 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,55 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazioni residenziale e commerciale. Indirizzi L accesso carraio al lotto fondiario deve avvenire da via Foscolo. 27

28 7.9 AR 6 - via Caravaggio Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 28

29 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,55 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione residenziale. Indirizzi Entro il perimetro del piano è compresa un area destinata dal Pds a nuova viabilità; la cessione di tale area è vincolante. 29

30 7.10 AR 7 - via Garibaldi, via Oberdan Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 30

31 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,55 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazioni residenziale e commerciale. Indirizzi In fase progettuale del piano dovrà essere valutato il corretto inserimento degli spazi pubblici e degli accessi al lotto fondiario in funzione del progetto definitivo della nuova metrotranvia in via Garibaldi. 31

32 7.11 AR 8 - via Alighieri Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 32

33 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,55 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione residenziale e commerciale. Indirizzi Alla proposta di intervento deve essere allegata una valutazione analitica della sostenibilità del carico urbanistico sulla rete della mobilità, in rapporto alle superfici da realizzare e alle funzioni da insediare 9. 9 Voce introdotta a seguito di Controdeduzioni alle determinazioni della Regione Lombardia, punto c, p.4 e a seguito di Controdeduzioni alla valutazione di compatibilità condizionata della Provincia di Monza e Brianza, punto 3.b, p.7. I documenti sono allegati alla delibera di approvazione del PGT. 33

34 7.12 AR 9 - via Diaz, via San Martino Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 34

35 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,75 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima Rc - Rapporto di copertura 50% Rp - Rapporto di permeabilità 15% 12 m industriale, artigianale 15 m commerciale, terziario Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazioni industriale e artigianale, direzionale e commerciale. Indirizzi La superficie minima a servizi interna alla varia, in funzione delle destinazioni effettivamente realizzate, da un minimo di 657 m 2 (per la destinazione industriale e artigianale) a un massimo di m 2 (per la destinazione direzionale e commerciale). Considerata la volontà di mantenere a verde la fascia lungo la via Diaz individuata in planimetria, fascia che avrebbe dovuto già essere interamente ceduta in ragione di precedenti impegni assunti dalla proprietà con il Comune, la superficie minima interna, in caso di realizzazione di destinazione industriale e artigianale, è quella fissata in tabella al punto B. Nel caso di realizzazione di altre destinazioni tra quelle ammesse, la superficie minima deve essere ricalcolata in conformità a quanto disposto dall art.6 delle norme del PdS. 35

36 Articolo 8 Aree di nuovo insediamento (NI) 8.1 Individuazione e caratteri connotativi Le Aree di nuovo insediamento (NI), individuate nella Tavola PdR-2, riguardano prevalentemente aree libere del territorio urbanizzato, in buona parte di modeste dimensioni, la cui attuazione completa la maglia del tessuto esistente. Sono individuate n.11 Aree NI. 8.2 Modalità d intervento Le Aree NI sono soggette a pianificazione attuativa; per ciascuna di esse è stata redatta una scheda contenente: schema di progetto; indici e parametri urbanistici e edilizi; destinazioni d uso ammesse; indirizzi. Lo schema di progetto, laddove presente, non è vincolante; in tutte le Aree NI individuate, ad esclusione delle Aree comprese tra NI 3, e NI 6, in caso di integrale adesione del progetto alla dislocazione ed alla organizzazione dei lotti di concentrazione fondiaria e delle aree in cessione per servizi, l intervento è assentito mediante permesso di costruire convenzionato da trascrivere nei Registri immobiliari. L adozione del piano è subordinata alla positiva conclusione dei processi di valutazione delle coerenze e compatibilità ambientali. Le schede sono contenute nei commi da 8.4 a Gli interventi (tipologie edilizie, modalità di realizzazione e successiva gestione) riguardanti i singoli piani devono essere qualificate a basso impatto ambientale Spazi aperti comuni e dotazione arborea dei lotti fondiari Destinazione residenziale: nel caso di fabbricati composti da almeno n.6 unità immobiliari ad uso residenziale le aree di pertinenza, per almeno il 70% della loro superficie complessiva, devono essere di uso comune per tutti i residenti. La superficie drenante deve essere individuata integralmente nell area pertinenziale di uso comune ed essere prevalentemente inerbita e piantumata con arbusti e cespugli nella misura di tre ogni 100 m 2 e con essenze di medio o alto fusto nella misura minima di un albero ogni 100 m 2. Il superamento dei parametri minimi relativi alle aree pertinenziali di uso comune o alla superficie drenante e al numero di essenze arboree piantumate costituisce elemento premiante; la premialità consiste nella riduzione dell importo da versare a titolo di oneri di urbanizzazione secondaria nella misura stabilita da apposita deliberazione annuale. Destinazioni industriale e artigianale, direzionale e commerciale: l area di pertinenza deve essere sistemata in funzione dell attività insediata o da insediare; in tale area devono essere garantite le aree a verde della superficie 36

37 drenante, gli spazi di sosta per autovetture, le zone di carico e scarico delle merci, i corselli di manovra e i passaggi pedonali. La superficie drenante deve essere prevalentemente inerbita e piantumata con essenze di medio o alto fusto nella misura minima di un albero ogni 100 m 2. Nel caso di piani attuativi confinanti con zone di diversa destinazione deve essere assicurata una fascia di mitigazione ambientale con alberature di alto fusto. Il superamento dei parametri minimi relativi alla superficie drenante e al numero di essenze arboree piantumate costituisce elemento premiante; la premialità consiste nella riduzione dell importo da versare a titolo di oneri di urbanizzazione secondaria nella misura stabilita da apposita deliberazione annuale Aree a servizi interne all area di intervento Le aree a servizi interne alla di ciascun ambito devono essere cedute nella quantità minima indicata nelle singole schede alla voce Indici e parametri urbanistici, fatta salva l eventuale monetizzazione nei limiti previsti all art.10.1 del PdS o diversamente indicati nelle singole Schede di progetto, ai sensi dell art.10.2 del Pds. Esse sono dimensionate in relazione al concreto fabbisogno accertato con specifico riferimento al piano stesso, tenendo conto sia dell integrazione urbanizzativa determinata dalla cessione gratuita delle aree che producono diritti (crediti) edificatori sia infine del minimo fissato dal Piano dei Servizi. Nel caso di realizzazione di superfici destinate ad attività commerciali, laddove consentito e in funzione delle tipologie commerciali insediate, la superficie a servizi deve essere implementata in conformità alle disposizioni di cui all articolo 6 e alla Tabella 1 delle del PdS. La convenzione prevede la contestuale cessione gratuita al Comune delle aree a servizi individuate all interno del piano, nonché la corresponsione integrale del corrispettivo per la eventuale monetizzazione. Le somme corrisposte a quest ultimo titolo sono soggette a conguaglio in relazione all onere complessivo sostenuto dal Comune per l acquisizione di aree a servizi; per consentire tale conguaglio la convenzione individua le aree da acquisire con le suddette somme. 8.3 Disposizioni per l utilizzo dei diritti (crediti) edificatori Le aree a servizi (Ste) che producono diritti (crediti) edificatori utilizzati nel piano sono cedute gratuitamente al Comune contestualmente alla stipula della relativa convenzione. 37

38 8.4 Area NI 1 - via Assunta Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 38

39 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste (3xC) E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,33 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione residenziale. Indirizzi Al fine di assicurare la connessione ciclopedonale prevista dal Piano dei servizi tra la via Goito e la via Don Mezzera, una parte delle aree a servizi (Ste) che produce diritti edificatori utilizzati nel presente piano attuativo deve riguardare un lotto posto in via Don Mezzera (mappale foglio 7 di 666 m 2 ). Lungo i confini sud ed ovest, internamente al lotto fondiario deve essere realizzato un filare di alberi ad alto fusto, a mitigazione dei nuovi fabbricati dagli insediamenti artigianali esistenti a ovest e a salvaguardia della zona agricola nel PLIS Grugnotorto-Villoresi a sud. 39

40 8.5 Area NI 2 - via Pellico Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 40

41 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste (3xC) E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,33 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.3 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione residenziale. Indirizzi In virtù dell ubicazione dell area, il cui accesso avviene attraverso una servitù di passo dai lotti adiacenti a sud, è ammesso che la superficie minima a servizi interna alla venga interamente monetizzata (art.10.2 del Pds). Lungo i confini nord ed est, internamente al lotto fondiario, deve essere prevista la piantumazione di un filare di alberi ad alto fusto per mitigare il nuovo insediamento rispetto alle adiacenti aree agricole. L approvazione del piano è soggetta alla dimostrazione del possesso di adeguato titolo per l accesso pedonale e veicolare all area e al realizzando edificio. 41

42 8.6 Area NI 3 - via Locatelli, via Diaz Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 42

43 A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste (3xC) E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,72 0, , Destinazioni d uso Destinazione residenziale per m 2 di Slp Destinazione direzionale per m 2 di Slp Destinazione commerciale per m 2 di Slp Ferma restando la Slp massima complessiva di cui al punto M della tabella, è possibile, per le singole destinazioni d uso previste, un incremento nella misura massima del 10%. Indirizzi L area, di proprietà comunale, è individuata tra quelle alienabili dal Piano triennale delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. L alienazione deve avvenire previa procedura concorsuale; il bando di concorso conterrà indicazioni maggiori relativamente agli indici e parametri edilizi da rispettare. La superficie minima a servizi, indicata nella tabella al punto B, non è monetizzabile. Sono vincolanti le previsioni del PdS relative alla realizzazione di tratti di nuova viabilità. Alla proposta di intervento deve essere allegata una valutazione analitica della sostenibilità del carico urbanistico sulla rete della mobilità, in rapporto alle superfici da realizzare e alle funzioni da insediare Integrazione introdotta a seguito di Controdeduzioni alle determinazioni della Regione Lombardia, punto c, p.4 e a seguito di Controdeduzioni alla valutazione di compatibilità condizionata della Provincia di Monza e Brianza, punto 3.b, p.7. I documenti sono allegati alla delibera di approvazione del PGT. 43

44 8.7 Area NI 4 - via Manzoni, via Montale Schema di progetto 11 Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 11 Modifiche introdotte a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.52. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 44

45 Indici e parametri urbanistici 12 A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m , Indici e parametri edilizi H - Altezza massima n.4 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Efficacia della disciplina urbanistica 13 L efficacia delle disposizioni di cui al presente articolo è soggetta alla condizione sospensiva dell intervenuta decadenza, per decorrenza del relativo termine temporale, dell efficacia del PdZ consortile. Destinazioni d uso Destinazione residenziale; destinazioni complementari e compatibili quelle definite come tali dal PdZ consortile, sin tanto che perdura l efficacia di detto strumento. Successivamente alla scadenza del relativo termine, sono complementari e compatibili le destinazioni previste dalla lettera b dell art.8.2 delle Disposizioni comuni. Sono altresì ammesse, nella misura che verrà negozialmente definita in sede convenzionale, l edilizia residenziale sociale nonché gli alloggi a canone calmierato, concordato e sociale 14. Indirizzi La superficie minima a servizi indicata nella tabella al punto B non è monetizzabile. Gli accessi carrai alle aree fondiarie e alle aree a parcheggio devono essere individuati lungo il prolungamento della via Manzoni e lungo la via Montale, opportunamente riqualificata. Tale soluzione evita la realizzazione di una nuova viabilità carraia interna all area e, contestualmente, permette l attuazione delle connessioni pedonali e ciclabili alla rete esistente così come previsto dal Piano dei servizi. Lungo la sponda nord del canale Villoresi deve essere realizzata una consistente fascia arborea e arbustiva di mitigazione ambientale e di salvaguardia dagli insediamenti produttivi nella zona a sud del canale medesimo, come indicato dal Documento di piano. 12 Modifiche introdotte a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n Paragrafo introdotto a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n Modifiche introdotte a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n

46 8.8 Area NI 5 - via Assunta, via Moro, via Saragat Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 46

47 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m * , * La superficie minima a servizi dovuta corrisponde a 900 m 2 ; non è conteggiata nella per le ragioni riportate alla voce Indirizzi. Indici e parametri edilizi H - Altezza massima 12 m Rc - Rapporto di copertura 50% Rp - Rapporto di permeabilità 15% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione industriale e artigianale. Indirizzi L intervento deve essere disciplinato da un piano attuativo di iniziativa pubblica. La planimetria di progetto non individua alcuna superficie a servizi interna alla ; in luogo della cessione di nuove aree a servizi interne, il piano prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria sulle aree, adiacenti alla Sf e già di proprietà comunale, individuate in planimetria. È pertanto ammessa, ai sensi dell art.10 del PdS, la monetizzazione totale della superficie minima a servizi interna; i proventi della monetizzazione sono destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria illustrate nella planimetria di progetto (nuova carreggiata stradale, marciapiedi, parcheggi, fascia arborea e arbustiva di mitigazione a salvaguardia della zona residenziale a est della via Moro). 47

48 8.9 Area NI 6 - via La Malfa Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 48

49 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m , Indici e parametri edilizi H - Altezza massima 12 m Rc - Rapporto di copertura 50% Rp - Rapporto di permeabilità 15% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazioni industriale e artigianale, limitatamente alla realizzazione di capannoni per il ricovero di materiali delle imprese edili locali. Indirizzi Gli interventi devono essere disciplinati da un piano attuativo di iniziativa pubblica. È ammessa la monetizzazione delle aree a servizi interne per una quantità superiore al limite fissato dall art.10.1 del PdS; i proventi della monetizzazione sono destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria illustrate nella planimetria di progetto (sistemazione del marciapiede lungo il lato ovest di via La Malfa in funzione degli ingressi al lotto fondiario; passaggio ciclopedonale con alberature lungo il lato sud). 49

50 8.10 Area NI 7 - via Assunta Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 50

51 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,00 0, * La superficie minima a servizi dovuta corrisponde a m 2 ; non è conteggiata nella per le ragioni riportate alla voce Indirizzi. Indici e parametri edilizi H - Altezza massima 9 m Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione commerciale limitatamente all attività di somministrazione alimenti e bevande e/o di intrattenimento. Indirizzi Trattandosi di un area localizzata esternamente al tessuto urbano consolidato, in un contesto di interesse paesaggistico, non è prevista la cessione di aree a servizi interne alla, che sono pertanto interamente monetizzabili. La Slp indicata nella tabella al punto M è in aggiunta alla Slp già esistente sul lotto. All interno dell area fondiaria deve essere garantita: una superficie a parcheggio di uso pubblico nella misura minima fissata dall art. 6 del PdS; una fascia arborea-arbustiva di mitigazione ambientale di larghezza non inferiore a 40 m lungo il lato nord verso il canale Villoresi, idonea a contribuire alla costruzione dei corridoi ecologici secondari previsti dal PTCP e come illustrato nel Documento di piano e nel Piano dei servizi. Il progetto di ampliamento deve ridefinire gli accessi al lotto fondiario: realizzazione di un nuovo accesso carraio dalla via Assunta e dismissione dell accesso carraio esistente in prossimità dello svincolo della superstrada Milano-Meda. La proposta di ridefinizione degli accessi al lotto dovrà essere, in sede di istruttoria del piano attuativo, sottoposta alla Provincia di Milano affinché ne verifichi la compatibilità con il progetto di riqualificazione e potenziamento della ex S.S Integrazione introdotta a seguito di Controdeduzioni alle determinazioni della Regione Lombardia, punto b, p.3. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 51

52 8.11 Area NI 8 - via Diaz, via Molla, via Manin Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 52

53 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m * , * La superficie minima a servizi dovuta corrisponde a m 2 ; non è conteggiata nella per le ragioni riportate alla voce Indirizzi. L area, di proprietà comunale, è destinata all alienazione ai sensi della L.133/ Indici e parametri edilizi H - Altezza massima 4 piani fuori terra Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione residenziale. Indirizzi La planimetria di progetto non individua alcuna superficie a servizi interna alla ; in luogo della cessione di nuove aree a servizi interne, il piano prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria sulle aree adiacenti alla Sf e già di proprietà comunale, individuate in planimetria. È pertanto ammessa, ai sensi dell art.10 del PdS, la monetizzazione totale della superficie minima a servizi interna; i proventi della monetizzazione sono destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria illustrate nella planimetria di progetto (marciapiedi e parcheggi lungo la via Diaz e la via Manin, alberature). L importo a base d asta fissato per l alienazione dell area include la somma dovuta a titolo di monetizzazione 17. Le scelte progettuali devono tener conto delle previsioni relative alla realizzazione della nuova metrotranvia. 16 Integrazione introdotta a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.35. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 17 Integrazione introdotta a seguito di Schede controdeduzioni, Osservazione n.35. Il documento è allegato alla delibera di approvazione del PGT. 53

54 8.12 Area NI 9 - via Locatelli Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 54

55 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,33 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima 12 m Rc - Rapporto di copertura 30% Rp - Rapporto di permeabilità 30% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazione commerciale. Indirizzi È ammesso il mantenimento, con eventuali ampliamento e riqualificazione, dell impianto di distribuzione di carburante esistente. Alla proposta di intervento deve essere allegata una valutazione analitica della sostenibilità del carico urbanistico sulla rete della mobilità, in rapporto alle superfici da realizzare e alle funzioni da insediare Integrazione introdotta a seguito di Controdeduzioni alle determinazioni della Regione Lombardia, punto c, p.4 e a seguito di Controdeduzioni alla valutazione di compatibilità condizionata della Provincia di Monza e Brianza, punto 3.b, p.7. I documenti sono allegati alla delibera di approvazione del PGT. 55

56 8.13 Area NI 10 - via Fermi Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 56

57 Indici e parametri urbanistici A Sf St - Superficie territoriale complessiva It Slp massima B Sup. minima a servizi C (A+B) D Ste E St (C+D) F della G della Ste I dalla (CxF) L dalla Ste (DxG) M Totale (I+L) m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 m 2 /m 2 m 2 /m 2 m 2 m 2 m ,72 0, Indici e parametri edilizi H - Altezza massima 12 m Rc - Rapporto di copertura 50% Rp - Rapporto di permeabilità 15% Rs - Rapporto stradale 1 Ds - Distanza dalle strade ½ H e non < 5 m Destinazioni d uso Destinazioni industriale e artigianale. Indirizzi In luogo della cessione al Comune di aree esterne (Ste), è prevista la cessione di una superficie fondiaria pari a m 2. Tale area è destinata dal Comune alla rilocalizzazione di attività insediate in contesti incongrui sul territorio comunale. Il piano attuativo deve prevedere almeno le opere di urbanizzazione primaria e secondaria illustrate nella planimetria di progetto (prolungamento della sede stradale di via Fermi, aree a parcheggio; passaggio ciclopedonale con alberature lungo il lato nord). La superficie minima a servizi indicata nella tabella al punto B non è monetizzabile. All interno dei lotti fondiari, lungo i lati contigui alle aree comprese nel PLIS sul territorio di Muggiò, deve essere garantita una fascia arborea-arbustiva di mitigazione ambientale. 57

58 8.14 Area NI 11 - via Magellano, via De Gasperi Schema di progetto Individuazione dell area su ortofoto Planimetria di progetto 58

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