La nostra regione attualmente assicura i LEA attraverso:
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- Bartolomeo Grimaldi
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1 I Livelli essenziali di assistenza (LEA), vale a dire le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale, sono stati definiti con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001, entrato in vigore il 23 febbraio I LEA sono organizzati in tre grandi aree: l assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro, che comprende tutte le attività di prevenzione rivolte alle collettività ed ai singoli (tutela dagli effetti dell inquinamento, dai rischi infortunistici negli ambienti di lavoro, sanità veterinaria, tutela degli alimenti, profilassi delle malattie infettive, vaccinazioni e programmi di diagnosi precoce, medicina legale) l assistenza distrettuale, vale a dire le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio, dalla medicina di base all assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani e ai malati gravi ai servizi territoriali consultoriali (consultori familiari, SERT, servizi per la salute mentale, servizi di riabilitazione per i disabili, ecc.), alle strutture semiresidenziali e residenziali (residenze per gli anziani e i disabili, centri diurni, case famiglia e comunità terapeutiche) l assistenza ospedaliera, in pronto soccorso, in ricovero ordinario, in day hospital e day surgery, in strutture per la lungodegenza e la riabilitazione, e così via. E molto importante ricordare che le prestazioni e i servizi inclusi nei LEA rappresentano il livello essenziale da garantire a tutti i cittadini ma le Regioni, come hanno fatto fino ad oggi, hanno facoltà di utilizzare risorse proprie per garantire servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelle incluse nei LEA. La nostra regione attualmente assicura i LEA attraverso: Asp (Aziende sanitarie provinciali) Ao (Aziende Ospedaliere) Aziende Ospedaliero-Universitarie. Le Aziende sanitarie provinciali sono 5 e sono fornite di Presidi Ospedalieri Le Aziende ospedaliere sono 3 L Azienda ospedaliera Universitaria 1.
2 SITUAZIONE ATTUALE Crotone in cui è compreso il Presidio Ospedaliero di Crotone Catanzaro che comprende: - Ospedale di Soverato - Ospedale Lamezia Terme - Ospedale Soveria Mannelli. Azienda Ospedaliera Di Catanzaro che comprende: - Ospedale Pugliese -Ospedale Ciaccio -Ospedale De Lellis Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Germaneto Vibo Valentia che comprende: - Ospedale di Vibo Valentia - Ospedale di Tropea composta da: PROPOSTA LEGGE AREA CENTRO TERRITORIALE AREA CENTRO che incorporerà le Azienda Sanitarie provinciali di Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e comprende i comuni in esse inclusi OSPEDALIERA AREA CENTRO che sarà costituita da tutti gli Ospedali compresi nelle province di Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA Policlinico Mater Domini in Germaneto
3 SITUAZIONE ATTUALE Reggio Calabria che comprende i seguenti presidi: - Ospedale di Polistena - Ospedale di Gioia Tauro - Ospedale di Locri - Ospedale di Melito Porto Salvo Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria che comprende: - Ospedali Riuniti - Ospedale Morelli composta da: PROPOSTA DI LEGGE AREA SUD TERRITORIALE AREA SUD che incorporerà le Azienda Sanitarie provinciali di Reggio Calabria e comprende i comuni in esse inclusi OSPEDALIERA AREA SUD che sarà costituita da tutti gli Ospedali compresi nella provincia di Reggio Calabria.
4 SITUAZIONE ATTUALE Cosenza che comprende i seguenti presidi: - ospedale di Castrovillari - ospedale di Paola - ospedale di Cetraro - ospedale di Corigliano - ospedale di Rossano - ospedale di San Giovanni in Fiore - ospedale di Acri AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA che comprende: - Ospedale Annunziata - Ospedale Mariano Santo composta da: PROPOSTA AREA NORD TERRITORIALE AREA NORD che incorporerà le Azienda Sanitarie provinciali di Cosenza e comprende i comuni in esse inclusi OSPEDALIERA AREA NORD che sarà costituita da tutti gli Ospedali compresi nella provincia di Cosenza.
5 AZIENDE SANITARIE PROVINCIALI 5 AZIENDE SANITARIE OSPEDALIERE 3 AZIENDE UNIVERSITARIE ospedaliere 1 TOTALE 9 Ogni ASP, ASO e AUO viene amministrata da un Direttore Generale (nominato dalla regione, quindi nomina politica) che a sua volta nomina un Direttore Sanitario ed un Direttore amministrativo. Quindi attualmente ci sono: 9 DIRETTORI GENERALI 9 DIRETTORI AMMINISTRATIVI 9 DIRETTORI SANITARI 27 DIRIGENTI più il loro entourage burocratico (Collegio sindacale, staff, portavoce, etc.) AZIENDE SANITARIE TERRITORIALI 3 AZIENDE SANITARIE OSPEDALIERE 3 AZIENDA SANITARIE UNIVERSITARIE 1 TOTALE 7 Ci saranno quindi 7 Direttori Generali 7 Direttori Amministrativi 7 Direttori Sanitari Totale 21 6 dirigenti in meno con annesso entourage burocratico (Collegio sindacale, staff, portavoce, etc.) con un RISPARMIO DIRETTO ED IMMEDIATO DI OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI EURO DI ESCLUSIVA BUROCRAZIA PARTITICO/POLITICA Le Aziende Sanitarie Provinciali come quella di Crotone si occupano sia dell assistenza territoriale che dell assistenza acuti in ospedale generando una commistione disomogenea per ciò che riguarda gli ambiti ospedalieri, assistenziale e territoriali con ingente dispersione di risorse umane, strutturali e tecnologiche creando INUTILI SOVRASTRUTTURE BUROCRATICHE I SERVIZI TERRITORIALI, come la medicina di base, la medicina pediatrica di base, la continuità assistenziale, la medicina specialistica, farmacia territoriale, ospedaliera e convenzionata, l igiene pubblica, la medicina legale, la medicina del lavoro, l igiene degli alimenti, la medicina veterinaria, il consultorio, il CIM, il serd, l ADI ecc. saranno gestiti ESCLUSIVAMENTE DALLE A S T (AZIENDE SANITARIE TERRITOTIALI) LE ASO (AZIENDE SANITARIE OSPEDALIERE) si occuperanno ESCLUSIVAMENTE delle acuzie nonché
6 del servizio 118 Nessun taglio è previsto per posti letto, si tratta solo di RIORGANIZZAZIONE secondo modello Dipartimentale. Il NUMERO dei posti letto, LA NATURA E LA REGOLAMENTAZIONE dei dipartimenti saranno previsti dagli atti aziendali di ciascuna azienda È bene sottolineare che da questa proposta, le ASP, in particolare quelle NON dotate di Aziende Ospedaliere, come Crotone, e Vibo Valentia non subiranno alcuna mortificazione del loro importante ruolo, in quanto, nel nuovo contesto istituzionale derivante dalla proposta, saranno considerate elementi di una stessa Azienda SUPERANDO L ATTUALE PENALIZZANTE DISTINZIONE TRA OSPEDALI HUB E SPOKE Questa Proposta di Legge Regionale si prefigge di amministrare le aziende sanitarie in modo molto più efficiente ed efficace di quanto lo siano adesso. Attraverso tale riordino si vuole CONCRETIZZARE il processo di scorporo ospedale/territorio previsto dalle attuali norme. Si ribadisce che si tratta di un RIASSETTO ISTITUZIONALE di governo del sistema e NON di una NUOVA PROGRAMMAZIONE che fa da contraltare alla rete disegnata dai commissari con molti decreti, l ultimo dei quali il n. 64. Infatti, nell attuale regime di commissariamento della sanità, non esiste la possibilità, nemmeno per la Giunta o per il Consiglio Regionale, di intervenire sulla programmazione e quindi sulle SCELTE di cosa mettere negli ospedali. Questo grazie a Renzi che ci impone i commissari e ad Oliverio che subisce in silenzio i disastri causati da questi proconsoli romani inviati per spolpare, a favore degli amici, quel po che resta del nostro servizio sanitario regionale
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