Strumenti per analisi competenze: l autovalutazione per il dirigente sindacale. claudio arlati 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Strumenti per analisi competenze: l autovalutazione per il dirigente sindacale. claudio arlati 1"

Transcript

1 Strumenti per analisi competenze: l autovalutazione per il dirigente sindacale claudio arlati 1

2 Sindacalista Essere sindacalista significa accettare di collocarsi in un campo di forze compreso tra l etica della responsabilità e quella della convinzione Dilemma eletti funzionari (Lama, 2013 Zan, 2011) : consenso o merito? Decisive sono le competenze a maggior grado di trasferibilità ai vari contesti agire in situazione stare nella corrente con una bussola claudio arlati 2

3 Competenza? Il concetto di competenza è ambiguo (G. Sarchielli, 2006) è sfocato, definibile solamente in riferimento a teorie Gli elementi comuni ai vari approcci teorici sono : competenza come set eterogeneo di elementi combinati tra loro (conoscenze, abilità, motivazioni, rappresentazioni, valori ) competenza associata a una prestazione riuscita competenza può essere dimostrata nell azione in un dato contesto e valutata, differenziando le persone per livello di prestazione claudio arlati 3

4 Bilancio di competenze Il bilancio di competenze può essere definito come un insieme di attività di analisi e di ricostruzione dell esperienza socio professionale che la persona realizza in riferimento alle proprie competenze e al proprio contesto di azione Sostiene il processo di ricostruzione delle competenze e il processo di produzione di strategie concrete d azione che riguardano lo sviluppo, il miglioramento e/o la modificazione della carriera socio lavorativa e organizzativa È a supporto dello sviluppo professionale (Rutelli, 2008) claudio arlati 4

5 Competenze trasferenti Interagire con la complessità tecnico organizzativa (superare la logica del legame causa effetto, accettare l ambivalenza quale criterio interpretativo ) Collocare la propria attività in un contesto più ampio articolato Convivere con l incertezza indeterminatezza crescente delle realtà organizzative Convivere con la discontinuità turbolenza dell ambiente organizzativo (Di Francesco, 1992) claudio arlati 5

6 Autodiagnosi È proposta come strumento di : Self assessment (autovalutazione) Self empowerment (autopotenziamento) Finalizzato a una costante promozione, progettazione, revisione : della coerenza tra il profilo attuale e quello atteso delle competenze del profilo attuale coerenti con il profilo atteso, ma necessitanti di adeguamento delle competenze del profilo attuale che mancano e che vanno sviluppate claudio arlati 6

7 Procedura È un evoluzione del modello già definito da Rutelli e coll. (2007) proposto in via sperimentale nell ambito del corso formazione formatori Si caratterizza per uno scandaglio progressivo da parte della persona che decide di utilizzarlo - 8 tappe claudio arlati 7

8 Procedura tappe 1. Identificazioni delle motivazioni professionali per lo sviluppo del proprio profilo Perché? Quali molle? 2. La ricostruzione del profilo professionale del sindacalista come viene percepito il ruolo del leader? come viene svolto? quale differenziale da colmare? Modello apprendimento organizzativo (verso un organizzazione capace di promuovere l apprendimento formazione non solo come trasmissione delle conoscenze, ma come revisione delle routine disfunzionali) claudio arlati 8

9 Procedure - tappe 3. I punti di forza e di debolezza personali e professionali le risorse 4. Identificazione di almeno tre obiettivi di miglioramento sul piano professionale e personale 5. Elaborazione di un piano operativo per raggiungere gli obiettivi identificazione delle azioni e dei risultati che si intendo ottenere sia sul piano professionale che sul piano personale per ciascun obiettivo claudio arlati 9

10 Procedure - tappe 6. Identificazione di almeno tre criticità che si prevede di incontrare sul cammino del proprio miglioramento personale e professionale apprendimento come superamento di ostacoli (Novara, 2013) 7. Elaborazione di piani operativi di analisi delle difficoltà (cause?) e delle soluzioni che si intendono promuovere per prevenire le cause o rimuoverle claudio arlati 10

11 Risultati della metodologia Significato profondo dell azione educativa è la crescita dei soggetti a cui si rivolge (culturale, sociale, professionale e personale) (Quaglino, 2005) Il BOCS dirigenti tiene assieme : il rapporto tra profilo reale e profilo atteso l azione diretta del soggetto nella progettazione e realizzazione del proprio programma di evoluzione claudio arlati 11

12 Ruolo del formatore Un aspetto da considerare del metodo è il ruolo del formatore che cambia : dai metodi tradizionali ai metodi emergenti : il gruppo passa da una funzione di ascolto a una funzione di coinvolgimento, fino ad una funzione di responsabilità del proprio processo di apprendimento rendere ciascuno protagonista del proprio apprendimento claudio arlati 12

13 Ruolo del formatore Proseguire nel coltivare lo specifico (formativo) della Cisl in autonomia Acquisizione nuove competenze formazione one to one claudio arlati 13

14 Bibliografia Rutelli, Pietro Evoluzione di professionalità e tipologie lavorative in AAVV Psicologia del lavoro Cortina (Mi), 2008 Quaglino, Gian Piero La scuola della vita Cortina (Mi), 2011 Di Francesco, Gabriella - Apprendimento formale e non formale, "Professionalità", 22 (2002), n. 71, pp claudio arlati 14

Corso di Laurea in Servizio Sociale

Corso di Laurea in Servizio Sociale Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali Gestire il Cambiamento Organizzativo Tra modelli e compiti di leadership Tratto da: Piccardo C. e Colombo L., Governare il cambiamento,

Dettagli

European Center of Education

European Center of Education STRUTTURA DEL MASTER Il Master Training of Educators of Infancy TraE Infancy è composto da complessive 1.500 ore di formazione annue corrispondenti a 60 CFU (crediti formativi universitari) per ciascun

Dettagli

Introduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12

Introduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12 00 Calamandrei romane 16-07-2002 16:26 Pagina V Indice Introduzione XI PARTE PRIMA Il contesto: l ambiente organizzativo, la legislazione, i modelli 1 organizzativi CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni,

Dettagli

allievo insegnante Oggetto culturale

allievo insegnante Oggetto culturale L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore

Dettagli

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA 1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso

Dettagli

Dr. Roberto Di Bella. Dr. Mauro Curzel. Consiglio Nazionale Roma 24 ottobre 2015

Dr. Roberto Di Bella. Dr. Mauro Curzel. Consiglio Nazionale Roma 24 ottobre 2015 Consiglio Nazionale Roma 24 ottobre 2015 Logiche formative e orientamento della Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie Dr. Roberto Di Bella Dr. Mauro Curzel Orientamenti

Dettagli

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva Le scelte di politica scolastica, coerentemente all analisi del contesto territoriale e dei bisogni formativi evidenziati nelle Linee Guida georeferenziate, data la criticità e la problematicità delle

Dettagli

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione

Dettagli

IL PROCESSO DI FORMAZIONE IN AZIENDA: DALL ANALISI DEL FABBISOGNO ALLA VALUTAZIONE DELLA RICADUTA FORMATIVA

IL PROCESSO DI FORMAZIONE IN AZIENDA: DALL ANALISI DEL FABBISOGNO ALLA VALUTAZIONE DELLA RICADUTA FORMATIVA IL PROCESSO DI FORMAZIONE IN AZIENDA: DALL ANALISI DEL FABBISOGNO ALLA VALUTAZIONE DELLA RICADUTA FORMATIVA 4 febbraio 2011 Paola Vandelli Servizio Formazione e Aggiornamento AOU di Modena La formazione

Dettagli

IL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA

IL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA IL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA CONTENUTI 1. La funzione docente 2. L autonomia scolastica e le nuove competenze del docente 3. Il profilo professionale nel CCNL 4. La legge n. 107/2015

Dettagli

La Formazione in ingresso dei docenti

La Formazione in ingresso dei docenti La Formazione in ingresso dei docenti Bergamo, 17 novembre 2015 Delia Campanelli Direttore Generale dell Ufficio Scolastico Regionale 1 Il contesto attuale Complessità crescente e rapidità di cambiamento

Dettagli

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

La formazione nelle imprese. Vademecum per RSU-RSA. MILANO e LOMBARDIA

La formazione nelle imprese. Vademecum per RSU-RSA. MILANO e LOMBARDIA La nelle imprese Vademecum per RSU-RSA UIL MILANO e LOMBARDIA Con questo opuscolo OBR Fondimpresa Lombardia intende offrire alle Rappresentanze Sindacali delle imprese aderenti della Regione uno strumento

Dettagli

RAV perché? Permetterà alla scuola di compiere un autentica autoanalisi dei punti di forza e di criticità, grazie a dati comparabili

RAV perché? Permetterà alla scuola di compiere un autentica autoanalisi dei punti di forza e di criticità, grazie a dati comparabili RAV perché? Permetterà alla scuola di compiere un autentica autoanalisi dei punti di forza e di criticità, grazie a dati comparabili Consentirà di porre in relazione gli esiti dell apprendimento con i

Dettagli

GEMME DEL MASTER Corso di Formazione Resilienza ed educazione alla salute Teorie e metodologie educative tra cura e prevenzione 4-6 Aprile 2011

GEMME DEL MASTER Corso di Formazione Resilienza ed educazione alla salute Teorie e metodologie educative tra cura e prevenzione 4-6 Aprile 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE E SANITÀ PUBBLICA SEZIONE CENTRO SPERIMENTALE PER L EDUCAZIONE SANITARIA, ORGANIZZAZIONE E PROGRAMMAZIONE SANITARIA, EPIDEMIOLOGIA

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

Progetto Orientamento in itinere e in uscita

Progetto Orientamento in itinere e in uscita Progetto Orientamento in itinere e in uscita PREMESSA In una prospettiva europea di Lifelong Learnig l orientamento diviene un elemento necessario e indispensabile in una scuola che interpreta le istanze

Dettagli

D.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor

D.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor D.ssa Jessica Bertolani jessica.bertolani@univr.it Il formatore oltre che attento a definire progetti e obiettivi, così come decidere contenuti, diventa un facilitatore dell esperienza, ovvero attento

Dettagli

NELL AULA LA SCUOLA: UN PROGETTO DI RICERCA

NELL AULA LA SCUOLA: UN PROGETTO DI RICERCA AICQ Settore Scuola Rete SIRQ NELL AULA LA SCUOLA: UN PROGETTO DI RICERCA Mario Castoldi giugno 2008 IL PROBLEMA L AULA COME SCATOLA NERA DELLA QUALITA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RAGIONI EPISTEMOLOGICHE RAGIONI

Dettagli

A scuola di competenze

A scuola di competenze Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione - Università di Torino Progetto di ricerca A scuola di competenze 2013-2014 2014-2015 Obiettivi 1. Rispondere ai bisogni di formazione dei docenti in

Dettagli

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea

Dettagli

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione

Dettagli

Progettare, Organizzare e Comunicare nell U.R.P. e nell Ufficio Stampa

Progettare, Organizzare e Comunicare nell U.R.P. e nell Ufficio Stampa Progettare, Organizzare e Comunicare nell U.R.P. e nell Ufficio Stampa CORSO PER RESPONSABILI ED ADDETTI UFFICI RELAZIONI CON IL PUBBLICO E UFFICI STAMPA (L. n. 150/2000 e D.P.R. n. 422/2001) Premessa

Dettagli

L apprendimento e la formazione. A cura di Daniela Mazzara

L apprendimento e la formazione. A cura di Daniela Mazzara L apprendimento e la formazione A cura di Daniela Mazzara 1 Perché la formazione Oggi CAMBIAMENTO La complessità La velocità La globalità Che cos è la Formazione? E un processo che comprende una serie

Dettagli

Il Rav e il Sistema Nazionale di Valutazione. Seminario per docenti delle Unità di Autovalutazione

Il Rav e il Sistema Nazionale di Valutazione. Seminario per docenti delle Unità di Autovalutazione Il Rav e il Sistema Nazionale di Valutazione Seminario per docenti delle Unità di Autovalutazione Il modello italiano Punta sul miglioramento degli esiti di ciascuna scuola, per ottenere un miglioramento

Dettagli

ETICA DEI COMPORTAMENTI E UMANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA NELLE AZIENDE SANITARIE

ETICA DEI COMPORTAMENTI E UMANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA NELLE AZIENDE SANITARIE ETICA DEI COMPORTAMENTI E UMANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA NELLE AZIENDE SANITARIE SEMINARIO DI ALTA FORMAZIONE L ETICA NELLE PROFESSIONI SANITARIE. ROMA 6 MAGGIO 2013 Elio Borgonovi Università Bocconi UNA

Dettagli

Le nostre Competenze e i nostri Valori a disposizione delle Aziende per illuminare la rotta fino alle stelle

Le nostre Competenze e i nostri Valori a disposizione delle Aziende per illuminare la rotta fino alle stelle Le nostre Competenze e i nostri Valori a disposizione delle Aziende per illuminare la rotta fino alle stelle Chi siamo Lo Studio Staff S.r.l. è una società di Consulenza e Servizi alle imprese che opera

Dettagli

La progettazione di un evento secondo il Sistema Gestione Qualità

La progettazione di un evento secondo il Sistema Gestione Qualità Corso Base Formazione Formatori AMD La progettazione di un evento secondo il Sistema Gestione Qualità Paola Ponzani Scuola Permanente di Formazione Continua AMD - Certificata UNI EN ISO9001/2008 Cosa significa

Dettagli

09072 Cabras (OR) ZCC VSP 57H09 E425I

09072 Cabras (OR) ZCC VSP 57H09 E425I F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo E-mail Nazionalità 09072 Cabras (OR) i.zoccheddu@tiscali.it Italiana Data di nascita Nato a La Maddalena (SS) il 09 giugno

Dettagli

La formazione dei neo-assunti in 7 mosse

La formazione dei neo-assunti in 7 mosse La formazione dei neo-assunti in 7 mosse 1. Oltre l aggiornamento 2. Il laboratorio adulto 3. Il peer teaching 4. La centralità dell aula 5. Verso standard professionali 6. Il portfolio come strumento

Dettagli

USP Torino PRESENTAZIONE MODELLO FORMATIVO

USP Torino PRESENTAZIONE MODELLO FORMATIVO USP Torino PRESENTAZIONE MODELLO FORMATIVO Mario Castoldi novembre 2009 QUALE IDEA DI INSEGNANTE? VERSO UNA PROFESSIONALITA RIFLESSIVA la pratica professionale dei docenti si svolge in situazioni di incertezza,

Dettagli

Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015

Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 VARIE FASI Fase 1-1 anno Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 Fase 2-2 anno Miglioramento a.s. 2015/2016 Fase 3-3 anno Rendicontazione sociale a.s. 2016/2017 Fase di valutazione esterna, su un primo

Dettagli

Piano Regionale di Orientamento incontri di formazione sugli esiti di orientamento: Villa Recalcati - Varese 11 aprile 2011

Piano Regionale di Orientamento incontri di formazione sugli esiti di orientamento: Villa Recalcati - Varese 11 aprile 2011 Piano Regionale di Orientamento incontri di formazione sugli esiti di orientamento: 1 Villa Recalcati - Varese 11 aprile 2011 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Le buone pratiche

Dettagli

PROGETTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 A. S. 2014/2015. DOCENTI REFERENTI: Maria Rosaria Basta ( scuola primaria )

PROGETTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 A. S. 2014/2015. DOCENTI REFERENTI: Maria Rosaria Basta ( scuola primaria ) MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Istituto Comprensivo Via F. BORROMEO VIA F. BORROMEO 53/57 00168 ROMA TEL./FAX 066281239 / 066145764 PROGETTO

Dettagli

WORKSHOP. La buona amministrazione nelle Università e negli Enti di Ricerca. Ciclo della Performance, Trasparenza e Anticorruzione

WORKSHOP. La buona amministrazione nelle Università e negli Enti di Ricerca. Ciclo della Performance, Trasparenza e Anticorruzione WORKSHOP La buona amministrazione nelle Università e negli Enti di Ricerca Ciclo della Performance, Trasparenza e Anticorruzione Definizione e valutazione della performance organizzativa e individuale

Dettagli

EMME 4 RSA. Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali

EMME 4 RSA. Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali EMME 4 RSA Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali Il management nelle RSA Il management, a diversi livelli dell organizzazione, in relazione alla complessità, alla cultura

Dettagli

L implementazione EQAVET a livello nazionale

L implementazione EQAVET a livello nazionale L implementazione EQAVET a livello nazionale Seminario di Info-formazione per la rete nazionale di diffusione Euroguidance Italy Roma,10 Ottobre 2013 ISFOL Auditorium Raccomandazione europea sulla Qualità

Dettagli

La valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche

La valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche La valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione Consiglio Nazionale delle Ricerche Regione Emilia-Romagna Corso di formazione per

Dettagli

Syllabus Descrizione del corso

Syllabus Descrizione del corso Syllabus Descrizione del corso Titolo del corso METODOLOGIA DELLA RICERCA EDUCATIVA, VALUTAZIONE E SVILUPPO DEL SISTEMA DELLA SI E SP Codice del corso 11362 del corso Corso di studio Scienze della Formazione

Dettagli

STAGE PER PEER TUTOR Torino APRILE Seminario Minore viale Thovez 45 TRACCIA PER FORMATORI

STAGE PER PEER TUTOR Torino APRILE Seminario Minore viale Thovez 45 TRACCIA PER FORMATORI STAGE PER PEER TUTOR Torino 16 17 APRILE Seminario Minore viale Thovez 45 TRACCIA PER FORMATORI 17 APRILE ELEMENTI DI BASE PER LA PROGETTAZIONE DI ATTIVITA Enti promotori In partenariato con Le fasi della

Dettagli

ESPERIENZE LOCALI di governance

ESPERIENZE LOCALI di governance ESPERIENZE LOCALI di governance a cura di Diletta Cicoletti (Irs) Venezia,18 maggio 2012 Il nostro compito! - analizzare esperienze locali di programmazione sociale in 4 regioni partecipanti! - per rilevare

Dettagli

CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS PER IL MERITO I. C. Noceto (PR)

CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS PER IL MERITO I. C. Noceto (PR) CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS PER IL MERITO I. C. Noceto (PR) Comma 129 della Legge n. 170/2015 La legge 107/2015 stabilisce che il Comitato di valutazione elabora i criteri per la valorizzazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,

Dettagli

La Scuola Primaria e Secondaria di 1º Grado devono pertanto:

La Scuola Primaria e Secondaria di 1º Grado devono pertanto: 5. METODOLOGIA Insegnamento e apprendimento: centralità dell alunno Le Indicazioni Nazionali, emanate dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (M.I.U.R.) nel novembre 2012, sottolineano

Dettagli

L INFORMAGIOVANI C E! Target, servizi, strumenti e nuove sfide per un Comune che dialoga con i giovani

L INFORMAGIOVANI C E! Target, servizi, strumenti e nuove sfide per un Comune che dialoga con i giovani L INFORMA C E! Target, servizi, strumenti e nuove sfide per un Comune che dialoga con i giovani MANUALE INTRODUZIONE PREMESSA INFORMA UNA NUOVA SERVIZI TIPOLOGIE CRITERI perchè e per PARTIAMO DAI strumenti

Dettagli

Scuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione

Scuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione Scuola Romana di Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione www.psicologia-del-lavoro.it CORSO DI SPECIALIZZAZIONE ESPERtO DI SvILuPPO DELLE RISORSE umane Laboratori di: Comportamento Organizzativo -

Dettagli

RISORSE UMANE e BUSINESS

RISORSE UMANE e BUSINESS STUDIO SELFOHR Master Human Resources 2015 Torino - 12 Edizione - RISORSE UMANE e BUSINESS Studio Selfohr S.r.l. Via Belfiore 21, 10125 Torino tel. 011/541412 fax 011/5625836 Skype ID: selfohr e-mail selezione@selfohr.it

Dettagli

UNA FORMAZIONE DIVERSA

UNA FORMAZIONE DIVERSA UNA FORMAZIONE DIVERSA Durata 12 mesi data inizio e data fine: aprile 2011 - aprile 2012 Coerenza piano Il piano presentato si muove nella direzione della valorizzazione delle diversità in Azienda, in

Dettagli

PROFESSIONALITA' DOCENTE INDICATORI DESCRITTORI PRESENZA/NON PRESENZA COMPETENZE PROFESSIONALI PERCEPITE ESTERNO SCUOLA INTERNO SCUOLA

PROFESSIONALITA' DOCENTE INDICATORI DESCRITTORI PRESENZA/NON PRESENZA COMPETENZE PROFESSIONALI PERCEPITE ESTERNO SCUOLA INTERNO SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G.MARCONI Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di primo grado Sedi di Paternò e Ragalna CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO PER L ATTRIBUZIONE DEL BONUS

Dettagli

Strategia e auditing aziendale (Strategie finanziarie e risk management)

Strategia e auditing aziendale (Strategie finanziarie e risk management) Strategia e auditing aziendale (Strategie finanziarie e risk management) Giuseppe Marzo Università di Ferrara mrzgpp@unife.it Anno Accademico 2015-2016 LA GESTIONE DELLE OPZIONI REALI La gestione delle

Dettagli

Il ruolo dell infermiere esperto come guida o tutor 14 Maggio

Il ruolo dell infermiere esperto come guida o tutor 14 Maggio L inserimento dell infermiere in RSA: opportunità e strategie Il ruolo dell infermiere esperto come guida o tutor 14 Maggio Docenti Dott.ssa Angela Di Giaimo Dott.re Massimo Paderno Tutor Dott.ssa Carla

Dettagli

Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola

Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane

Dettagli

CORSO INTENSIVO DI COUNSELING BREVE INTEGRATO UBI (Umanistico-Bioenergetico-Ipnotico) A.A

CORSO INTENSIVO DI COUNSELING BREVE INTEGRATO UBI (Umanistico-Bioenergetico-Ipnotico) A.A CORSO INTENSIVO DI COUNSELING BREVE INTEGRATO UBI (Umanistico-Bioenergetico-Ipnotico) A.A. 2016-2017 Le lezioni avranno inizio presumibilmente nel mese di Ottobre 2016 e si concluderanno ad Aprile 2017

Dettagli

Benessere organizzativo

Benessere organizzativo Pag. 1 di 5 AOU San Luigi Gonzaga Documento di pianificazione Versione marzo 2016. Versione marzo 2016 1 Pag. 2 di 5 SOMMARIO 1. IL PROGETTO BENESSERE ORGANIZZATIVO Pag. 3 2. BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

Dettagli

GECO CONSULTING SRL Società di Ingegneria e Consulenza Aziendale Progettazione - Sicurezza - Ambiente - Qualità

GECO CONSULTING SRL Società di Ingegneria e Consulenza Aziendale Progettazione - Sicurezza - Ambiente - Qualità POLITICA PER LA QUALITA 02/01/2015 La Geco Consulting S.r.l. continua un percorso, iniziato come Geco srl, che la vede concretamente impegnata in un miglioramento continuo volto ad incontrare una sempre

Dettagli

Come valutare i dirigenti e la scuola. Prove tecniche dal Trentino Luciano Covi

Come valutare i dirigenti e la scuola. Prove tecniche dal Trentino Luciano Covi Come valutare i dirigenti e la scuola. Prove tecniche dal Trentino Luciano Covi SUMMER SCHOOL ISCHIA 24-27 LUGLIO 2013 Mission assegnata Attivare un sistema organico e strutturato di formazione continua

Dettagli

A. OBIETTIVO ASSEGNATO: Valori di fase

A. OBIETTIVO ASSEGNATO: Valori di fase SCHEDA 1. VALUTAZIONE DEL PERSONALE DI AREA III^ DATI ANAGRAFICI NOME COGNOME DATA DI NASCITA / / DATI PROFESSIONALI AREA FUNZIONALE UFFICIO DI APPARTENENZA INCARICO RICOPERTO PROFILO FASCIA RETRIBUTIVA

Dettagli

Se avessi dato retta ai miei clienti avrei dovuto allevare un cavallo più veloce. loredana leoni

Se avessi dato retta ai miei clienti avrei dovuto allevare un cavallo più veloce. loredana leoni Se avessi dato retta ai miei clienti avrei dovuto allevare un cavallo più veloce FINALITÀ Dare piena attuazione all autonomia delle istituzioni scolastiche per Innalzare il livello di competenze degli

Dettagli

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa

Dettagli

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.

Esso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento. PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche

Dettagli

LE COMPETENZE ESPERTE ED AVANZATE DELL INFERMIERE DI AREA CRITICA Un indagine Aniarti tra gli infermieri italiani. Spangaro S. e Peressoni L.

LE COMPETENZE ESPERTE ED AVANZATE DELL INFERMIERE DI AREA CRITICA Un indagine Aniarti tra gli infermieri italiani. Spangaro S. e Peressoni L. LE COMPETENZE ESPERTE ED AVANZATE DELL INFERMIERE DI AREA CRITICA Un indagine Aniarti tra gli infermieri italiani Spangaro S. e Peressoni L. La competenza è alla base di una buona prestazione professionale,

Dettagli

DESCRIZIONE DEL PROGETTO E MOTIVAZIONI DELLA RILEVANZA FORMATIVA

DESCRIZIONE DEL PROGETTO E MOTIVAZIONI DELLA RILEVANZA FORMATIVA Provider n. 31 Titolo del Corso: MODELLI E METODI DI INSERIMENTO LAVORATIVO TIPOLOGIA Progetto di miglioramento ARCO TEMPORALE 10 ottobre 2016 31 dicembre 2016 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E MOTIVAZIONI DELLA

Dettagli

Rapporto scuola -società

Rapporto scuola -società Rapporto scuola e società Autonomia scolastica Il governo delle scuole Il sistema di valutazione nazionale Lo sviluppo professionale L associazionismo professionale e l AIMC Graziano Biraghi Rapporto scuola

Dettagli

Tutor in un contesto in evoluzione

Tutor in un contesto in evoluzione Università di Bologna - Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Alta Formazione IL TUTOR CLINICO NELL ORGANIZZAZIONE SANITARIA Dossier 174-2009 I Tutor per la formazione nel servizio sanitario regionale

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

Laurea in scienze agrarie indirizzo economico estimativo. Università degli Studi di Catania

Laurea in scienze agrarie indirizzo economico estimativo. Università degli Studi di Catania Curriculum Vitae Informazioni personali Nome/ Cognome Data di nascita 14 agosto 1962 Qualifica Dirigente III Fascia Amministrazione Regione Siciliana Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari Incarico

Dettagli

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione

Dettagli

Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali

Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Regione Calabria Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Standard formativi sperimentali per la progettazione e l erogazione dei percorsi formativi Indice 1. Contesto di

Dettagli

CENTRO DIURNO PERSEFONE

CENTRO DIURNO PERSEFONE Città di Pomezia ABSTRACT CENTRO DIURNO PERSEFONE Progetto finanziato dalla Regione Lazio Fondo Lotta alla Droga 2008/2009 /2010 ( DGR.n186 del 21/03/2008) ABSTRACT CENTRO DIURNO A MEDIA SOGLIA PERSEFONE

Dettagli

POLITICHE PUBBLICHE E FORMAZIONE. PROCESSI DECISIONALI E STRATEGIE

POLITICHE PUBBLICHE E FORMAZIONE. PROCESSI DECISIONALI E STRATEGIE POLITICHE PUBBLICHE E FORMAZIONE. PROCESSI DECISIONALI E STRATEGIE CORSO DI ALTA FORMAZIONE LO SCENARIO La ricchezza dell Europa è nel sapere e nella capacità delle sue persone: questa è la chiave per

Dettagli

Il Sistema di Valutazione e Sviluppo delle Risorse Umane in INAIL

Il Sistema di Valutazione e Sviluppo delle Risorse Umane in INAIL Il Sistema di Valutazione e Sviluppo delle Risorse Umane in INAIL UN ESPERIENZA PER VALORIZZARE LE COMPETENZE DI CHI OPERA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FORUM P.A. 11 maggio 2006 Giuseppe ANTOLA 2 L INAIL

Dettagli

Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti

Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti Vengono presentati di seguito alcune schede sintetiche sulla metodologia di valutazione delle prestazioni dei dipendenti: Caratteristiche generali

Dettagli

La formazione e lo sviluppo professionale in FBK

La formazione e lo sviluppo professionale in FBK La formazione e lo sviluppo professionale in FBK Unità Sviluppo HR Staff Formazione Servizio Risorse Umane 17 Aprile 2014 La Formazione in FBK Mission FBK: «investire nella formazione, nella crescita e

Dettagli

PROGETTAZIONE DEL DEL DIPARTIMENTO DI ASSE... PRIMO BIENNIO

PROGETTAZIONE DEL DEL DIPARTIMENTO DI ASSE... PRIMO BIENNIO LA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE E PER TRAGUARDI FORMATIVI DAL PRIMO BIENNIO ALL ULTIMO ANNO Rete delle scuole secondarie di II grado della provincia di GORIZIA (istituto capofila: ISIS BRIGNOLI-EINAUDI-MARCONI)

Dettagli

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari Il Percorso Nascita nella Regione Emilia Romagna. L esperienza del territorio forlivese: i Gruppi Cicogna e non solo Nadia Bertozzi Centro Famiglie Comune di Forlì Forlì 23-24 febbraio 2007 1 I Gruppi

Dettagli

L apprendimento basato sul lavoro nel contesto nazionale

L apprendimento basato sul lavoro nel contesto nazionale NetWBL - Conferenza Nazionale WBL L apprendimento basato sul lavoro: prospettive e potenzialità L apprendimento basato sul lavoro nel contesto nazionale Roma, 5 giugno 2015 I dispositivi nazionali di alternanza

Dettagli

I linguaggi espressivi nella relazione educativa con i bambini 0-3 anni

I linguaggi espressivi nella relazione educativa con i bambini 0-3 anni CORSO DI FORMAZIONE I linguaggi espressivi nella relazione educativa con i bambini 0-3 anni Lecco, gennaio / aprile 2009 Presentazione del progetto L azione 1 del progetto 4 del Piano provinciale per la

Dettagli

FAUSTO PRESUTTI. Certification TCS TRAINING COMPETENCIES AND SKILLS TEACHING ACTIONS

FAUSTO PRESUTTI. Certification TCS TRAINING COMPETENCIES AND SKILLS TEACHING ACTIONS FAUSTO PRESUTTI Certification TCS TRAINING COMPETENCIES AND SKILLS Certificazione TCS - COMPETENZE ED ABILITÀ DOCENTE ATTIVITA D INSEGNAMENTO INDICE INTRODUZIONE : I LIVELLI PER LA FORMAZIONE E LA CERTIFICAZIONE

Dettagli

Corso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore

Corso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore Corso formativo avanzato La Coprogettazione fra ente pubblico e terzo settore Premessa Sempre più frequentemente da parte di rappresentanti degli enti pubblici e dei soggetti del terzo settore sentiamo

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari

Dettagli

La Politica per la Qualità verso la Cultura dell Accessibilità Universale

La Politica per la Qualità verso la Cultura dell Accessibilità Universale Se non riuscite a descrivere quello che state facendo come se fosse un Processo, non sapete cosa state facendo! William Edwards Deming Sommario Processi direzionali 2 5.1 La Politica e gli Obiettivi per

Dettagli

Diventare un facilitatore I metodi pratici per coinvolgere e aiutare nel lavoro e nella crescita personale: lo strumento del Face-model

Diventare un facilitatore I metodi pratici per coinvolgere e aiutare nel lavoro e nella crescita personale: lo strumento del Face-model Diventare un Facilitatore Esperto Coinvolgere, motivare, aiutare: più RISORSE per il SUCCESSO professionale e personale Se vuoi saper coinvolgere i tuoi interlocutori, se vuoi saperli motivare, se vuoi

Dettagli

MESSAGGIO funzione poetica. CONTATTO funzione fatica. CODICE funzione metalinguistica

MESSAGGIO funzione poetica. CONTATTO funzione fatica. CODICE funzione metalinguistica Informazione strutturata con regole specifiche Codifica e trasmette il messaggio Modello logico della comunicazione CONTESTO funzione referenziale MESSAGGIO funzione poetica insieme di condizioni in cui

Dettagli

Gestire lo Stress Lavoro Correlato

Gestire lo Stress Lavoro Correlato Giornata tecnica Gestire lo Stress Lavoro Correlato Relatore: Dott. Massimo Servadio ANAGNI, 14 maggio 2015 dalle ore 9.30 alle ore 12.30 Esperienze di interventi post valutazione del rischio da stress

Dettagli

Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età.

Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età. Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età. LA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LA BOTTEGA DEI RAGAZZI NASCE NEL 2004. REALIZZA SERVIZI CHE SOSTENGONO IL CAMBIAMENTO E I PERCORSI DI CRESCITA

Dettagli

MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE

MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Organizzazione PERSeO S.r.l. Personale MODULI E ARGOMENTI XXVII EDIZIONE MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Edizione 2016 Moduli e argomenti trattati nell area: selezione e valutazione

Dettagli

PRESUPPOSTI PSICOPEDAGOGICI ALLA DIDATTICA LABORATORIALE. A cura di Daniela Mazzara

PRESUPPOSTI PSICOPEDAGOGICI ALLA DIDATTICA LABORATORIALE. A cura di Daniela Mazzara PRESUPPOSTI PSICOPEDAGOGICI ALLA DIDATTICA LABORATORIALE A cura di Daniela Mazzara Che cos è la Formazione? E un processo che comprende una serie di attività programmate e verificabili finalizzate a favorire

Dettagli

Autonomia e responsabilità dell infermiere di Breast Unit

Autonomia e responsabilità dell infermiere di Breast Unit UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO MASTER DI I LIVELLO IN SENOLOGIA PER LE PROFESSIONI SANITARIE Autonomia e responsabilità dell infermiere di Breast Unit RELATORE CANDIDATO Prof. Valerio Dimonte Dott.ssa

Dettagli

VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016)

VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016) VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016) Premessa Con la delibera del 20 aprile 2015 il Comitato Direttivo della CGIL nazionale istituisce la figura

Dettagli

ALL. N 4. Istituto Comprensivo E. Mattei Acqualagna (PU) Lettura della fiaba

ALL. N 4. Istituto Comprensivo E. Mattei Acqualagna (PU) Lettura della fiaba ALL. N 4 Istituto Comprensivo E. Mattei Acqualagna (PU) Oggetto di innovazione: LINGUA INGLESE Lettura della fiaba 1 2 SINERGIA CON ALTRI ELEMENTI DELLA RIFORMA LINGUA INGLESE L'esperienza si è posta in

Dettagli

Conforme al percorso formativo previsto dalla Norma UNI : 2015 per il livello Security Manager

Conforme al percorso formativo previsto dalla Norma UNI : 2015 per il livello Security Manager UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE CORSO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA IN SECURITY MANAGER a.a. 2015/2016 Conforme al percorso formativo previsto dalla Norma UNI

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria

DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria LINEE GUIDA PER LA STESURA DELLA RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO

Dettagli

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I R O M A 3 7 M A G G I O 2 0 1 0 A N N U N Z I AT A B A R T O L O M E I di cosa

Dettagli

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione

PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione UNITA DI APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione COMPITO E PRODOTTO FINALE - Realizzazione di un impasto di frumento salato (pane comune, focaccia, focaccia

Dettagli

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA RETE SHE PIEMONTE Rete Regionale delle Scuole che promuovono Salute PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA Istituto di Istruzione Superiore Q. Sella Biella LA RETE EUROPEA DELLE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE (SHE)

Dettagli

Didattica Scienze Naturali

Didattica Scienze Naturali Didattica Scienze Naturali Programma generale: metodologie didattiche per l apprendimento delle scienze naturali Contenuti: La biodiversità dei viventi come soggetto di indagine. Le piante. Studio della

Dettagli

Le rilevazioni dell a.s : i primi risultati

Le rilevazioni dell a.s : i primi risultati RILEVAZIONE NAZIONALE DEGLI APPRENDIMENTI 2014 Le rilevazioni dell a.s. 2013-14: i primi risultati INVALSI Roma, 10 luglio 2014 La presentazione Introduzione Le prove INVALSI 2014 L attendibilità dei dati

Dettagli

CORSO TEORICO-PRATICO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE

CORSO TEORICO-PRATICO DI GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE Conforme per progettazione ed erogazione di eventi formativi in ambito socio-sanitario Organizzatore: J&B S.R.L. Indirizzo: VIA PIEMONTE 12 Città: 87036 RENDE (CS) Telefono: 0984/837852 Fax: 0984/830987

Dettagli

SALTO CON LA CORDA SALTO DAL TRAMPOLINO

SALTO CON LA CORDA SALTO DAL TRAMPOLINO Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze della Formazione CdL Scienze della Formazione Primaria Prof.ssa Giovanna Perricone SALTO CON IL PARACADUTE SALTO IN ALTO SALTO CON LA CORDA SALTO DAL

Dettagli

ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.

ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione. PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, art. 4 ) ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione

Dettagli