PROGETTO D ISTITUTO COSTITUZIONE E CITTADINANZA CONSAPEVOLMENTE...CITTADINI

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1 PROGETTO D ISTITUTO COSTITUZIONE E CITTADINANZA CONSAPEVOLMENTE...CITTADINI

2 FINALITÀ Promuovere negli alunni atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri Prevenire il disagio e promuovere il benessere attraverso una partecipazione attiva e creativa alla vita della scuola e alla costruzione della propria identità Contribuire a formare cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici in grado di convivere con il proprio ambiente, di rispettarlo e, se necessario, di modificarlo in maniera sostenibile Sviluppare la consapevolezza che concetti come diritti personali, libertà, dignità,solidarietà vanno acquisiti, mantenuti ma soprattutto protetti Attivare un dialogo tra la scuola, la società civile e le istituzioni Progetto motorio e sportivo Progetto sicurezza RACCORDI Progetto Educazione Ambientale Disciplinari Interdisciplinari

3 EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA RESPONSABILE perché la cittadinanza sia effettivamente responsabile Anno scolastico Destinatari: Gli alunni delle classi terze, quarte e quinte della Scuola Primaria e gli alunni della Scuola secondaria di primo grado dell Istituto Comprensivo di Cepagatti PREMESSA Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è formato da un gruppo di bambini e ragazzi che si occupa dei problemi della propria città e della propria scuola. Le basi legislative di tali iniziative di partecipazione politica allargate all infanzia risiedono nella legge del 28 agosto 1977, n 285. Anche per l anno scolastico , il nostro istituto ha inserito nel proprio Piano dell Offerta Formativa il Progetto Baby Sindaco, un intervento educativo e didattico che rientra all interno del Progetto di Cittadinanza e Costituzione, promosso dal Ministero dell Università e della Ricerca. MOTIVAZIONE DEL PROGETTO La nostra iniziativa intende favorire lo sviluppo di una cultura della legalità, del rispetto dei diritti umani, della tolleranza, della solidarietà e dei valori in genere, su cui si fonda una società civile. L intento del Progetto è di favorire attenzione e consapevo

4 lezza verso i principi fondamentali della Costituzione italiana, documento cardine delle libertà e dei diritti dei cittadini. Lo status di cittadino nella nostra Costituzione è molto ricco di diritti e di doveri e sottintende una grande consapevolezza di sé e dei valori su cui si fonda la nostra società, la loro intima condivisione, il senso dello Stato e della cosa pubblica, la partecipazione responsabile alle scelte politiche e sociali. Ed è per queste ragioni che la formazione dell uomo e del cittadino è uno dei compiti fondamentali che è stato demandato alla Scuola. E un processo, però, che richiede tempi lunghi e soprattutto la creazione di situazioni intenzionalmente predisposte che possono facilitare i processi di maturazione voluti. La scuola nel suo insieme è legalità, non è un momento seppure importante, nella nostra vita, ma è il luogo in cui per la prima volta ci si confronta con gli altri, dove bisogna rispettare alcune norme ed avere una precisa condotta; è la prima grande istituzione da rispettare e da rafforzare, è nella scuola che avviene il passaggio di consegne tra le generazioni e dove ci si trova a svolgere un ruolo attivo in una comunità. Per queste ragioni pensiamo che l istituzione scuola possa essere protagonista della diffusione della cultura della legalità e della democrazia, per una migliore convivenza tra diversi, nel rispetto delle regole e per una società più giusta. Ciò significa costruire un percorso articolato dove due sono i protagonisti: le regole e lo studente. - Le regole come strumenti condivisi da tutti e indispensabili per una civile convivenza e per questo soggette a mutamenti, quest ultimi garantiti da procedimenti trasparenti e democratici - Lo studente non solo come destinatario passivo delle leggi, ma custode delle regole fondamentali della nostra Carta Costituzionale ed interprete della società nella quale le leggi sono applicate. Solo così si capisce che diritti e doveri non sono termini che si somigliano, ma rappresentano valori, battaglie, processi storici e spesso sono lo specchio di culture e di costumi della società

5 Per operare dunque, alla costruzione di una personalità consapevole dei diritti e dei doveri che la Cittadinanza impone, disponibile e collaborativa verso il bene comune, ben integrata nella società, ma anche capace di accogliere i vantaggi che le diversità, sotto le varie forme in cui oggi si presentano, offrono è necessario fare in modo che l alunno conosca approfonditamente le istituzioni, il loro funzionamento, gli obiettivi per cui sono state create, quali diritti del cittadino esse devono tutelare, quali doveri comportano in termini di partecipazione e di controllo di esse perché la cittadinanza sia effettivamente responsabile. La scelta, dunque, di proporre l attuazione del Progetto Consiglio Comunale dei Ragazzi, rivolto agli alunni delle classi terze, quarte e quinte della Scuola Primaria e le classi della Scuola Secondaria di primo grado dell Istituto Comprensivo di Cepagatti, che implica e presuppone lo studio del Comune, sembra la più indicata poiché il Comune è il primo pezzo di Stato che si trova di fronte al cittadino, quello con cui egli entra in immediato contatto sin dalla nascita e quello attraverso cui vive il senso della comunità. Far vivere ai ragazzi l esperienza di piccoli amministratori è il modo migliore ed efficace per avvicinarli alla vita della comunità e per renderli consapevoli delle scelte che ogni Comune deve fare per soddisfare richieste ed esigenze del cittadino perché è da questa consapevolezza che dipende la sua maturazione civica, l acquisizione del senso dello Stato e la fiducia nella legge. Il vivere dal vero le regole democratiche di partecipazione, infatti, potrà incidere nei ragazzi forse più di quanto non possa fare il semplice studio teorico delle stesse, se non in termini di conoscenza almeno in quelli di crescita come persone e cittadini. FINALITÀ Il Progetto Consiglio Comunale dei Ragazzi si prefigge di educare gli alunni dell Istituto al senso di legalità e di responsabilità civica, alla costruzione di rapporti reciproci fondati sulla partecipazione democratica e la valorizzazione delle diversità, allo sviluppo di sentimenti di mutua solidarietà e rispetto degli altri; attraverso concrete esperienze di carattere cognitivo, affettivo e operativo, punta a stimolare l impegno civico e la formazione culturale dei ragazzi rispetto sia ai problemi del ter

6 ritorio, sia alle tematiche più generali di carattere sociale, con particolare riferimento al rispetto della legalità e ai diritti dell infanzia in Italia e nel mondo. FINALITA EDUCATIVO-DIDATTICHE - Consolidare nei giovanissimi l abitudine al confronto democratico e alla competizione civile, leale e regolare - Far sviluppare il senso di responsabilità e di impegno personale - Indurre i giovani ad interessarsi ed a partecipare alla vita anche politica (ovviamente con gli opportuni limiti della loro età e nel loro contesto) del proprio paese - Far acquisire sul campo e con un esperienza che sia anzitutto di promozione umana, conoscenze, competenze e atteggiamenti in ordine alla Convivenza Civile, in relazione al proprio territorio - Rafforzare il rispetto delle norme e dei valori di una società democratica - Rafforzare i legami con il territorio - Far sviluppare l interesse per la propria realtà territoriale la fiducia nelle istituzioni e nei fondamenti del nostro Stato di diritto - Migliorare le capacità di lavoro in gruppo OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI GENERALI: - Educare gli alunni all elaborazione di regole comuni e condivise da attuare all interno del proprio contesto sociale attraverso la fattiva partecipazione democratica. - Far acquisire consapevolezza dei diritti-doveri propri di ciascun cittadino

7 - Comprendere e interiorizzare l importanza del ruolo di responsabilità civica di ogni persona nella vita sociale e la necessità di un sistema democratico rappresentativo. OBIETTIVI SPECIFICI: - Comprendere la necessità dell esistenza di regole per la convivenza civile - Comprendere la necessità di un sistema sanzionatorio per il mancato rispetto delle regole prefissate - Comprendere la terminologia di base dell organizzazione giuridica (norma sociale, legge, provvedimento, delibera, sanzione... ) - Comprendere l esistenza dei diritti dell uomo e del cittadino - Capire come ciascun cittadino possiede diritti e a fronte di essi assume una precisa responsabilità in termini di doveri - Conoscere i documenti fondamentali del diritto universale: Convenzione universale dei diritti dell uomo del 1948, Convenzione Internazionale sui diritti dell Infanzia del Acquisire, consolidare o sviluppare le conoscenze sulle regole principali della partecipazione democratica - Acquisire la capacità di assumere ruoli in rappresentanza degli altri - Saper accogliere la responsabilità che il ruolo assunto comporta per sé e per gli altri - Conoscere il meccanismo dell elezione democratica - Conoscere a grandi linee l attuale organizzazione politica italiana, con il sistema legislativo nazionale e i più importanti articoli della Costituzione - Conoscere il sistema amministrativo locale e in particolare l organizzazione e i compiti dell amministrazione comunale e dei suoi organismi - Acquisire, consolidare o sviluppare le conoscenze di base sul funzionamento degli Enti locali - Fare consapevolmente esperienza concreta di una competizione elettorale

8 PROGETTO CONTINUITÁ DESTINATARI Alunni delle classi ponte: ultimo anno scuola dell infanzia, primo anno scuola primaria, ultimo anno scuola primaria, primo anno scuola secondaria di primo grado. Insegnanti e genitori delle classi ponte interessate. DURATA Gennaio-Maggio OBIETTIVI FORMATIVI - Consentire ai bambini un approccio agli ordini di scuola successivi, attraverso un percorso formativo integrale e unitario che li faccia sentire parte attiva della comunità scolastica. - Preparare l alunno ad affrontare gli impegni diversificati e/o le possibili difficoltà di ingresso nei diversi ordini di scuola. - Valorizzare le competenze del singolo alunno. - Riconoscere pari dignità educativa all azione di ciascuna scuola nella diversità dei rispettivi ruoli e delle rispettive funzioni. - Raccordare l azione educativa tra la scuola e la famiglia attraverso la collaborazione nel rispetto della diversità dei rispettivi ruoli. PROGETTO ORIENTAMENTO DESTINATARI Alunni delle classi della scuola primaria ed alunni della Scuola secondaria di primo grado DURATA Novembre-Maggio OBIETTIVI FORMATIVI

9 Conoscere:modo per utilizzare, ampliare, collegare le conoscenze, potenziare e scoprire le proprie abilità. Conoscersi: focalizzare la dimensione personale per aiutare i bambini a passare da un immagine confusa di sé ad una meglio definita. Progettare: allenare ad agire, proporre, comunicare, scegliere, riflettere su di se tenendo conto delle risorse e dei limiti ambientali, nonché di quelli personali. Decidere: avere la consapevolezza che le persone e le situazioni cambiano, che le decisioni possono essere riviste se necessario, visto che le dimensioni di un individuo sono molte: affetti, amicizie, interessi e. PROGETTO DIRITTO AL SUCCESSO FORMATIVO Le attività relative al Sostegno didattico degli alunni diversamente abili con certificazione seguono le indicazioni proposte e presentate nelle Progettazioni Educative Individualizzate (P.E.I). Compito dell insegnante di sostegno è quello di collaborare con i colleghi di classe nella proposta di una progettazione didattica integrata e nell individuazione, dove se ne riscontri la necessità, di percorsi differenziati, di strategie operative personalizzate, volte a stimolare potenzialità o a consolidare abilità già in via d acquisizione. La ricerca, inoltre, di una continua intesa professionale e di una metodologia didattica flessibile, coerente e condivisa, vuole rappresentare da parte di ogni insegnante, l impegno educativo a favore dell integrazione scolastica e della promozione personale di tutti gli alunni, soprattutto di quelli più svantaggiati, che richiedono particolare attenzione, comprensione e rispetto nella valorizzazione delle proprie capacità

10 La necessità di facilitare e sostenere una loro adeguata formazione scolastica, richiede competenza anche nella scelta di metodologie didattiche specifiche, funzionali alle singole individualità, ai tempi di apprendimento e alle potenzialità cognitive. Le problematiche psicopedagogiche e relazionali, legate alla presenza nel nostro Istituto di alunni diversamente abili e in situazione di disagio, inducono a coinvolgere, nelle realtà scolastiche interessate, anche la presenza di figure professionali specializzate che collaborino con i docenti e offrano loro consulenza. L obiettivo primario che ci si propone è quello di supportare gli insegnanti nella progettazione / gestione educativa, didattica e relazionale, così da promuovere un attività formativa e scolastica adeguata e sostenere l armonico sviluppo di ogni alunno. Nell attività possono essere coinvolti i genitori, prevedendo anche, se necessario, rapporti con i servizi locali. L intervento si concretizza attraverso azioni di consulenza e formazione, che vanno dalla rilevazione del disagio agli incontri con i docenti, genitori e alunni, a fasi di approfondimento teorico relative alle questioni sull handicap e sul disagio scolastico. Piano Annuale per l Inclusione (PAI) La complessità del sistema-scuola e della gestione degli spazi deputati all organizzazione, alle relazioni ed alla costruzione di percorsi educativo-didattici motivanti e significativi richiede un attenzione maggiore alle fasi di pianificazione, progettazione, alla creazione di reti di rapporti e raccordi con il territorio, al monitoraggio e valutazione dei processi attivati. Il Piano Annuale dell Inclusione si inserisce in tale scenario e comporta sia la riformulazione delle scelte e delle politiche scolastiche alla luce delle diversità presenti, sia la costruzione di collaborazioni e alleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzioni e associazionismo. Così l inclusione diviene un paradigma più ampio rispetto al passato secondo il quale si riconosce il comune diritto alla diversità, una diversità che non si identifica solamente con la disabilità, ma comprende la molteplicità delle situazioni personali, e quindi è l eterogeneità a divenire normalità. La scuola si configura come luogo dell accoglienza e come comunità educante in continuo divenire

11 Obiettivi di incremento dell inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) - Prevedere metodologie d insegnamento e materiale didattico calibrato alle effettive potenzialità dell alunno in modo da favorire la sua inclusività e contemporaneamente quella della classe. - Maggiori incontri scuola ASL - Scelte di politica scolastica destinate a favorire l integrazione e ad aumentare il livello di inclusività - Dare priorità negli investimenti e nella gestione del FI a progetti inclusivi - Sensibilizzare con ogni azione possibile il territorio a tematiche inclusive - Coinvolgere le famiglie nei percorsi inclusivi - Garantire flessibilità organizzativa e figure di supporto per facilitare i percorsi di apprendimento insegnamento inclusivi - Organizzare il GLI come organo di raccordo e scambio - Prevedere nei consigli di classe/interclasse analisi dei BES Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti - Implementare la partecipazione ai corsi di formazione dei docenti garantendo la flessibilità organizzativa e le opportune incentivazioni - Favorire la circolarità delle informazioni e la diffusione dei materiali - Gruppi studio su protocollo di rilevazione dei BES e su protocollo interventi e gestione casi difficili Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive - Verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e le conquiste ottenute in itinere e finali - Adottare sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale

12 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola - Organizzare l attività di sostegno a classi aperte, per piccoli gruppi(omogenei ed eterogenei), per progetti. Finalità inclusione, recupero difficoltà, valorizzazione eccellenze - Maggiore raccordo attraverso incontri programmati - Maggiore raccordo con la figura strumentale Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti - Raccordo con gli operatori degli istituti di riabilitazione - Raccordo con educatori - Raccordo con i pediatri - Raccordo EELL per l assistenza extrascolastica - Raccordo con il territorio Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative - Il ruolo delle famiglie è di partecipazione e di condivisione del percorso di inclusione previsto insieme con al scuola - E importante il coinvolgimento delle strutture presenti nella comunità e di cui gli alunni Usufruiscono - Possibilità di strutturare percorsi formativi con enti territoriali - Sistematizzare le comunicazioni con le famiglie in vista anche delle diversità socio linguistiche Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi - Confermare i punti già presenti del curricolo inerenti l inclusione - Ampliare tale curricolo con esperienze legate al territorio Valorizzazione delle risorse esistenti - Valorizzare la risorsa alunni attraverso l apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari - Valorizzare gli spazzi, le strutture, i materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per lavorare sulla continuità, sull inclusione

13 Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione - Acquisizione di materiale didattico accedendo ad internet quando gratuito - Referenti su aree del disagio e docenti su progetto - Acquisizione di materiale specifico per l inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. - Incremento degli incontri tra insegnati di tutti gli ambiti disciplinari per promuovere una vera continuità tra i diversi ordini di scuola - Sviluppo di un percorso di continuità con valutazione e attività programmate - Individuazione figura strumentale di continuità PROGETTO ALUNNI STRANIERI ITALIANO COME L2 DESTINATARI Alunni stranieri della scuola primaria e secondaria di primo grado OBIETTIVO - promuovere l'inserimento e l'integrazione dei bambini stranieri - facilitare la comunicazione attraverso tutti i canali e i codici possibili (utilizzare la lingua nelle forme colloquiali della vita quotidiana) - aiutare la comprensione e l'apprendimento della lingua italiana - favorire lo scambio in un contesto di culture diverse RISULTATI ATTESI Acquisizione e arricchimento del vocabolario linguistico per facilitare scambi inter

14 personali e per rendere l alunno/a sempre più autonomo/a Per i bambini della suola primaria: -Maggior sicurezza nella produzione scritta -Apprendimento dell italianol2 per lo studio delle discipline PROGETTO SCUOLA OSPEDALE ED ISTRUZIONE DOMICILIARE ( Legge 440/97 ) DESTINATARI Alunni impossibilitati per problemi di salute a frequentare la scuola DURATA Intero anno scolastico. OBIETTIVI FORMATIVI - Garantire il diritto allo studio e la continuità didattica - Prevenire l abbandono scolastico - Favorire la continuità del rapporto insegnamento-apprendimento - Mantenere rapporti affettivi con l ambiente di provenienza PROGETTO DSA La normativa sui DSA consiste in una serie di note ministeriali emanate, nel corso degli ultimi anni, dal Ministero dell'istruzione e da alcuni Uffici Scolastici Regionali. Note e circolari fanno riferimento alla normativa scolastica vigente che prevede la personalizzazione del percorso didattico. Tali circolari indicano il dovere da parte delle

15 istituzioni scolastiche di predisporre un Percorso Didattico Personalizzato (PDP) nei confronti di tutti gli alunni con diagnosi specialistica di DSA. La realizzazione del PDP implica l'adozione di tutte le misure dispensative e compensative, appropriate all'entità ed al profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, coerentemente con quanto indicato dalle note ministeriali. La valutazione delle prove dovrà essere fatta, in coerenza con i provvedimenti dispensativi e compensativi adottati, in tutte le fasi del percorso scolastico sulla base del percorso personalizzato predisposto per il ragazzo/alunno. La richiesta di Percorso Didattico Personalizzato responsabilizza la famiglia riguardo alla conoscenza della normativa citata. E' opportuno che il percorso personalizzato sia adottato dall'intero Consiglio di classe/interclasse e adeguato per ogni materia. E' necessario che nella scelta delle misure compensative e dispensative vengano sentiti lo specialista, quando possibile, la famiglia e lo studente stesso, che più di ogni altro può esprimere esigenze relative alla "personalizzazione" del percorso che lo riguarda direttamente e di cui si auspica sia progressivamente sempre più consapevole. E' DOVERE del Consiglio di classe/interclasse consegnare il PDP alla famiglia fin dall'inizio dell'anno onde consentire una collaborazione costruttiva. Finalità: Individuare situazioni di difficoltà di apprendimento Elaborare e testare strumenti di osservazione, monitoraggio e percorsi di intervento Istituire relazioni umane che facilitino, all'interno della scuola, il processo insegnamento - apprendimento; Valorizzare capacità, attitudini e stili cognitivi diversi Integrare le diversità; Integrare scuola e territorio per dare risposte significative ai bisogni culturali e sociali con il concorso di tutti gli operatori coinvolti nel sistema formativo; Prevenire e recuperare la dispersione scolastica e l'insuccesso formativo

16 PROGETTO VIAGGIO NELLE ISTITUZIONI DESTINATARI Alunni e docenti dell Istituto DURATA Ottobre-Maggio OBIETTIVI FORMATIVI - Avere consapevolezza della propria identità storico-culturale per relazionarsi con le altre culture - Conoscere scopi e funzioni dell organizzazione dello Stato. - Conoscere la divisione e l esercizio dei poteri nell organizzazione politica ed amministrativa - Riconoscere le caratteristiche e le funzioni delle norme giuridiche. - Riconoscere che, in uno stato democratico, le leggi sono funzionali alla convivenza civile - Individuare i possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche ambientali DESTINATARI Alunni e docenti dell Istituto PROGETTO UNICEF DURATA Intero anno scolastico OBIETTIVI FORMATIVI - Apprezzare l impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza l amicizia e la solidarietà - Far conoscere gli obiettivi dell UNICEF ai bambini - Impegnarsi personalmente in iniziative di solidarietà

17 Inoltre il nostro Istituto ha progettato diverse attività per far affrontare serenamente le prove INVALSI agli alunni. La Nota Miur n. 85 del 12 ottobre 2013 e la Direttiva INVALSI n del 10 ottobre 2013 per la rilevazione degli apprendimenti nell anno scolastico 2014/15, fanno chiarezza su obiettivi, modalità e impegni del personale. Tutto il personale, gli studenti e le famiglie vanno coinvolti e preparati. PROGETTO REGIONALE P.O.FSE ABRUZZO SCUOLE E NUOVI APPRENDIMENTI 2 La crescente presenza di immigrati nel nostro paese ha posto da tempo la necessità di rivedere non solo l assetto sociale ma anche quello scolastico. Educare ed educarsi alla cittadinanza attiva significa impegno a costruire comunità più ampie e coese dove nessuno rinuncia alla propria identità, dove ciascuno è capace di interagire e relazionarsi con la pluralità delle altre identità. L Istituto ha deciso pertanto di dare più forza e struttura al concetto di intercultura, ritenendo che l accoglienza, l integrazione e l inclusione, la diversità e l uguaglianza, la qualità dei processi formativi debbano essere i valori condivisi di ciascuna azione educativa, nonché i principi ispiratori del Piano dell Offerta Formativa

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