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1 Relazionarsi vuol dire comunicare... La comunicazione del cane Attilio Miconi Istruttore Comportamentale Istruttore e Formatore CSEN Referente - Istruttore sisca

2 Traccia Interazione o relazione Informare o comunicare Come comunicare

3 La domesticazione del cane Il lupo ed il cane, anni fa La presenza del cane ha favorito la crescita e la sicurezza del gruppo familiare Il cane ha influenzato lo stile di vita dell uomo permettendo l affermazione dei sapiens sui neandertaliani Cane ed uomo, la co - evoluzione Animale da utilità o come compagno?

4 Un animale sociale Il cane è fortemente portato alle relazioni di gruppo, il codice lupo - cane (fedeltà, immedesimazione nel gruppo) Costruisce rapporti molto stretti, predilige la dimensione collaborativa Di fronte ad un problema, il cane guarda il partner umano E concentrato sulla concertazione e non sulla soluzione L intelligenza sociale

5 I fabbisogni etologici Fabbisogni fisiologici primari fondamentali per tutti gli esseri viventi (cibo, acqua, un riparo, procreare) Fabbisogni etologici fondamentali per tutti gli esseri viventi (fabbisogni di sicurezza e necessità comportamentali)

6 Interazione o relazione L incontro dà vita alla semplice interazione La relazione si attiva quando uomo e cane, con le proprie diversità, interagiscono cercando uno specifico punto di incontro (dimensione di relazione) Riconoscere l altro come soggetto diverso da noi, capace di scambiare informazioni Il cane diventa un interlocutore dotato di uno specifico ruolo

7 Lo statuto del cane Un soggetto, capace di assumere il ruolo di partner nella relazione e scambiare i contenuti Un soggetto di un altra specie, non da antropomorfizzare o da interpretare secondo stereotipi (singolarità) Un soggetto dotato di una mente, con attitudini ed emozioni capace di costruire la propria esperienza nel mondo

8 L interscambio dialogico La relazione prevede l interscambio dialogico (inviare un messaggio e porsi nelle condizioni di ascolto) La relazione non è scontata ma deve essere costruita attraverso un attenzione continua

9 Informare o comunicare Lasciare indizi della propria presenza (quasi sempre svantaggioso per l emittente) Trasmettere un contenuto a qualcuno (vantaggioso per l emittente e per il destinatario)

10 Trasmettere dei contenuti Interscambiare informazioni per rendere edotti delle proprie disposizioni, segnalare un particolare ente, concertare il gruppo Ambiti della comunicazione comuni tra le due specie poichè sovrapponibili nei mammiferi o sviluppati per convergenza nel processo di domesticazione

11 essere umano - cane Canale uditivo, visivo e tattile (feromonale - olfattivo) Il verbale: i fonemi sollecitano l interesse rispetto ad enti Il coverbale: il carattere sonoro della vocalizzazione (tono, timbro, volume, armonia) dà indicazioni sullo stato emozionale Il paraverbale: il body language

12 cane - essere umano Canale visivo, feromonale - olfattivo, tattile e uditivo Il paraverbale: il body language Il canale feromonale - olfattivo Il coverbale: il carattere sonoro della vocalizzazione (tono, timbro, volume, armonia) dà indicazioni sullo stato emozionale

13 Il body language La prossemica: la disposizione del corpo (vicino, lontano, di fianco, frontalmente) La cinetica: il movimento complessivo (velocità, traiettoria, coreografia) La postura: l esposizione del corpo (impettito, raccolto, sdraiato, seduto) La gestualità (movimento delle parti articolate del corpo) La mimica (espressione facciale) Il mantello (orripilazione di alcune parti del corpo)

14 Il cane Il cane comunica fondamentalmente attraverso il body language Ampio vocabolario di schemi comunicativi

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21 E ancora... Segnalazioni di pacificazione (condizione conflittuale/ minore tensione) Segnali di stress Segnali di richiesta

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24 Il campo di aggressione la bolla L essere umano suddivide lo spazio che lo circonda in 4 zone (intima 0/ 50 cm, personale 50 cm/ 1 m, sociale, pubblica 4 m) La razza, il sesso, l individuo Le dimensioni variano in funzione dello stato fisiologico ed emozionale dell individuo

25 Interscambiare contenuti Definire che cosa è un segno e che cosa non lo è Assegnare il corretto significato ad ogni segno interscambiato Inserire la comunicazione all interno dei contesti funzionali corretti Fare attenzione ai canali di trasmissione

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27 Gli errori più comuni L uomo privilegia un canale comunicativo (verbale) e ne utilizza altri (coverbale e paraverbale) per sottolineare ma questo non è in linea con la mediatica del cane Verbosità: i fonemi e la sintassi Alone semantico: il nome del cane per indicare Vieni, fermo, resta Polisemia: molti fonemi e gesti utilizzati in tempi differenti per richiamare il cane

28 Proiezione semantica: segni che hanno significato per l uomo (abbracciare il cane) Rumore paraverbale: sovrapporsi caotico di gesti, posture, prossemiche e cinetiche Ambivalenza mediatica: richiamare il cane e seguirlo, chiedergli di entrare e fronteggiarlo

29 Perché il cane non mi ascolta? L essere umano deve Emergere dal contesto Essere accreditato come coordinatore di iniziative Trasformarsi in un partner a cui il cane desidera rivolgersi Il cane deve guardarmi, aspettarsi qualche cosa da me, essere abituato a porsi in relazione con me

30 Relazionarsi vuol dire comunicare... La comunicazione del cane Attilio Miconi Istruttore Comportamentale Istruttore e Formatore CSEN Referente - Istruttore sisca

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