FORMAZIONE PROFESSIONALE PROCEDURE PROVINCIALI PER IL RICONOSCIMENTO DEI CORSI AUTOFINANZIATI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "FORMAZIONE PROFESSIONALE PROCEDURE PROVINCIALI PER IL RICONOSCIMENTO DEI CORSI AUTOFINANZIATI"

Transcript

1 FORMAZIONE PROFESSIONALE Regolamento PROCEDURE PROVINCIALI PER IL RICONOSCIMENTO DEI CORSI AUTOFINANZIATI (Corsi Liberi) Requisiti e Modalità per il riconoscimento e l autorizzazione allo svolgimento di attività formative Autofinaziate (Corsi Liberi) Legge Regionale del 2 novembre 2006 n. 32 art. 3. APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE N. 14 DEL

2 Premessa A norma dell art. 3 della L.R. n. 32 del 2.novembre Le Azioni di Formazione Professionale costituiscono servizio di interesse pubblico; in attuazione di tale principio, la Provincia di Foggia, Assessorato alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale definisce gli standard di qualità dei servizi sopra menzionati. Con il presente atto vengono disciplinate le modalità per il Riconoscimento e l Autorizzazione allo svolgimento dei corsi autofinanziati, nonché le condizioni e i requisiti minimi che le attività formative devono possedere per poter ottenere la Certificazione Provinciale (legalmente riconosciuto) nel rispetto delle linnee guida emanate dalla Regione Puglia. Art. 1 Finalità Generali La presente disciplina, attraverso la definizione delle modalità per il riconoscimento e la autorizzazione dei corsi non finanziati realizzati in Provincia di Foggia, è volta a promuovere iniziative formative che nell insieme: a) offrano concrete opportunità d inserimento lavorativo mediante l individuazione di profili professionali rispetto ai quali esista una effettiva domanda di mercato sulla base delle indicazioni dell Osservatorio Provinciale delle Politiche del Lavoro o altri indicatori riconosciuti; b) sviluppino una offerta formativa permanente rivolta a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa e che consenta la realizzazione di percorsi di apprendimento durante tutto l arco della vita; c) accrescano competenze di base, tecnico-professionali e trasversali, con riferimento a specifiche aree professionali. Art. 2 Definizione di Corso Riconosciuto Per Corso Riconosciuto (art. 29 della L.R. n. 15 del 7 agosto. 2002) si intendono i Corsi autorizzati con apposita Determina Dirigenziale. Ai fini del riconoscimento, un Corso deve possedere i seguenti requisiti: a) l accesso è consentito a coloro che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età, o aver assolto all obbligo scolastico. b) la frequenza ed il superamento dell esame finale danno diritto a conseguire l attestato di riconoscimento formale e la certificazione delle competenze acquisite previsti dalla normativa nazionale e regionale, in particolare dall art. 29 della L.R. n. 15 del 7 agosto. 2002; tale attestato è spendibile nel mondo del lavoro e può costituire titolo per l ammissione e/o la selezione nei pubblici concorsi; c) le attività formative devono essere localizzate nel rispetto del territorio Provinciale suddivise nelle sette Circoscrizioni (Foggia, Cerignola, Manfredonia, Vico del Gargano, San Severo, Lucera, Ascoli

3 Satriano); sono, tuttavia, ammesse singole attività al di fuori dell ambito Provinciale e Regionale (visite didattiche, stage, tirocini, etc,), purché previste e motivate. Art. 3 Tipologie di Corso Riconosciuto (L n. 845) L Amministrazione Provinciale individua le seguenti tipologie di Corsi Riconosciuti: a) Corsi di Qualifica, ossia i corsi di formazione finalizzati all ottenimento della qualifica ai sensi della normativa nazionale e regionale; tali attività formative non possono avere una durata inferiore a 600 ore (una annualità) e un massimo di ore (1 e 2 Livello), per casi specifici previsti da apposite normative di settore. b) Corsi di Specializzazione o Perfezionamento ossia i corsi di formazione finalizzati all ottenimento della specializzazione o perfezionamento ai sensi della normativa nazionale e regionale; tali attività formative non possono avere una durata inferiore a 300 ore, salvo casi specifici previsti da apposite normative di settore. c) Corsi di Riqualificazione, rivolti a coloro che desiderano acquisire una qualifica professionale diversa da quella posseduta. Possono avere una durata complessiva non inferiore alle 600 ore. d) Corsi Abilitanti, ossia i corsi rivolti all esercizio di specifiche attività e regolati da apposite leggi nazionali e regionali. e) Corsi di Aggiornamento, ossia i corsi brevi, rivolti a professionisti iscritti ai rispettivi Albi, o chi è in possesso di una qualifica o esperienza attinente all oggetto dell Aggiornamento, atti a trasferire competenze specialistiche di settore o che rilasciano crediti formativi riconosciuti da Associazioni, Università, Ordini, Collegi professionali ecc.. Possono avere una durata complessiva non inferiore alle 20 ore. Art. 4 - Soggetti ammessi alla presentazione dei Corsi Riconosciuti Possono ottenere il riconoscimento le Azioni Formative, proposte da Organismi di Formazione che siano in possesso di condizioni minime e requisiti specifici tali da assicurare servizi formativi nel rispetto degli standard definiti dalla Regione Puglia (norme sull accreditamento). Di conseguenza, per i le Attività Formative di tipo: Qualifica, Specializzazione, Riqualificazione, Perfezionamento, possono ottenere il riconoscimento gli Organismi di Formazione accreditati dalla Regione Puglia ai sensi del Regolamento per l accreditamento, o Associazioni, Enti, Imprese, Scuole, Università, ecc.. consorziate (A.T.I. o A.T.S.) con un Ente di Formazione Accreditato, previo Controllo e Accettazione da parte della Amministrazione Provinciale Assessorato alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale, competente per territorio. Sono escluse da tale norma le Azioni di Aggiornamento e Abilitazione. I Proponenti dell Attività (Art. 3 comma a,b,c,d,e,) Riconosciuta Autofinanziata, devono assumere i seguenti impegni formali: a) Rispetto della normativa Comunitaria, Statale, Regionale e Provinciale; b) Accettazione dei controlli della Provincia competente per territorio;

4 c) Rispetto del CCNL di riferimento per il personale dipendente e della normativa relativa alle forme contrattuali; d) Rispetto della normativa in materia fiscale, previdenziale, in materia di sicurezza e di lavoro dei disabili; e) Comunicazione alla Provincia, competente per territorio, di tutte le variazioni che intervengono sulle condizioni e sui requisiti che hanno costituito la base del riconoscimento degli Interventi Formativi. Per tutte le attività formative i soggetti che non sono accreditati ai sensi delle vigenti normative devono possedere i seguenti requisiti specifici : a) Assicurare l adeguatezza complessiva dei locali della sede operativa. interessata alla organizzazione dei corsi riconosciuti, attraverso il rispetto della normativa vigente per tutti i locali della sede operativa: b) D. Lgs. 626/94 e successive modifiche; c) Assicurare l adeguatezza didattica delle aule e dei laboratori necessari alla realizzazione delle suddette attività: d) Disponibilità per il periodo di realizzazione delle attività di almeno un aula formativa attrezzata; e) Disponibilità, nel caso in cui le attività formative ne prevedessero l utilizzo, di almeno un laboratorio informatico con un computer per ogni due allievi, con connessione o collegamento ad internet per almeno due computer; f) Disponibilità di almeno un laboratorio tecnologico con relativa strumentazione per le aree professionali all interno delle quali l Ente proponente intende operare. g) Assicurare l adeguatezza tecnologica delle attrezzature didattiche ed informatiche: h) Disponibilità minima di attrezzature didattiche: N. 1 lavagna a fogli mobili o lavagna fissa; N. 1 lavagna luminosa o videoproiettore per PC; i) Assicurare la identificazione esterna della sede operativa destinata alla realizzazione dei corsi riconosciuti. Art. 5 Riconoscimento del Corso (Procedure) Per ottenere il riconoscimento del Corso, gli Enti Proponenti devono presentare istanza agli uffici della Provincia presso Assessorato alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale; l istanza di riconoscimento è composta da un dossier di candidatura contenente la seguente documentazione: a) domanda di riconoscimento, sottoscritta dal legale rappresentante dell Ente. proponente b) documentazione attestante il possesso delle condizioni di cui all art. 4; c) documentazione attestante l assunzione degli impegni formali di cui all art. 4; d) documentazione attestante il possesso dei requisiti specifici di cui all art. 4; e) apposito formulario di progetto, contenente le informazioni minime richieste; Possono, inoltre, essere allegati alla domanda altri documenti, da considerarsi non obbligatori, che l Ente proponente ritenga utili alla descrizione complessiva delle attività.

5 L atto di riconoscimento ha validità annuale (anno solare); al riconoscimento deve seguire l effettiva autorizzazione all avvio ai sensi del successivo art. 6. Il corso riconosciuto deve riportare la dizione: Corso (tipologia) per (titolo) riconosciuto dalla Provincia di Foggia Determina Dirigenziale n. del ai sensi del Regolamento Provinciale n. del (Legge Regionale 2 novembre 2006 n. 32 art. 3, Legge Regionale 7 agosto 2002 n. 15 e Legge Nazionale 845/78.) È fatto assoluto divieto di usare diciture o forme di pubblicità le quali possono fare intendere che ci sia il riconoscimento degli Organi competenti. Art. 6 Sistema di Valutazione Azioni Formative Autofinanziate (solo per i Corsi di Qualifica) In coerenza a quanto disposto dal Bando Provinciale, le Azioni Formative vengono istruite in ordine alla ammissibilità e poi sottoposte a valutazione da parte di un nucleo di Valutazione interno all Assessorato nel rispetto di un equilibrio Formativo (Domanda-Offerta) nell ambito del territorio Provinciale. Criteri di Ammissibilità: Attengono alla presenza dei requisiti puntualmente indicati nel Regolamento. La presenza di tali requisiti non dà punteggio, ma la loro assenza determina la non ammissibilità del Progetto, che non sarà quindi sottoposto a successiva valutazione. Criteri di Valutazione: Attengono alla qualità del progetto e dei sui diversi aspetti e determinano la selezione vera e propria, mediante attribuzione di un punteggio. Il punteggio massimo conseguibile e di 500 punti. E autorizzato il progetto che raggiunge almeno 300 punti. n. ordine Sezione del Formulario Punteggio Punteggio Totale 1 Finalità e Motivazione dell Intervento Formativo. 00/50 2 Qualità dell Azione Formativa Obiettivi e Contenuti. (architettura del progetto e articolazione del progetto) 3 Azioni preparatorie. (studio, analisi a sostegno dell intervento) 00/50 00/25 4 Metodologie e Tecnologie previste. 00/50 5 Grado di Innovatività/Sperimentalità dell Azione rispetto all esistente. 00/25 6 Impatti attesi, diretti e indiretti (in termini di occupabilità e di trasferimento dell esperienza in altri contesti). 7 Qualità dei Partnership. (qualità delle aziende ospitanti) 00/75 00/25 8 Diffusione dei risultati. 00/25 9 Azioni di Accompagnamento al lavoro. 00/25 10 Adeguatezza delle risorse messe a disposizione per la realizzazione 00/50

6 dell intervento 11 Attività di Stage o Tirocini 00/50 12 Qualità delle Risorse Umane impegnate nell intervento. 00/50 Compiti della commissione sono: Totale Punteggio /500 A tal fine, la commissione identifica significativi indici di valutazione, individua gli elementi informativi necessari per tali verifiche e valutazioni, e pone in opera le azioni necessarie alla raccolta, elaborazione ed analisi di tali elementi informativi in accordo con l Osservatorio Provinciale dell Assessorato Provinciale delle Politiche del Lavoro e Formazione professionale o altri Enti convenzionati. La commissione di valutazione si avvale principalmente di metodologie di valutazione basate su raccolta sistematica di informazioni e rilevazioni statistiche. La commissione può inoltre considerare l'opportunità di mettere in atto ulteriori metodi di valutazione, ivi compreso il ricorso al parere di Esperti senza diritto di voto. Composizione: La commissione di valutazione è composta da 5 ( cinque ) membri oltre al segretario nominati dall Assessorato Provinciale alla Formazione Professionale e Politiche del Lavoro. I membri della commissione restano in carica per un anno, e comunque decadono al termine dell anno Formativo. Componenti: n. Nome Cognome Ente Rappresentato ordine 1 Presidente Assessorato Provinciale alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale 2 Segretario Assessorato Provinciale alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale 3 Vice Presidente Assessorato Provinciale alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale 4 Componente Rappresentante Enti di Formazione iscritto all Albo Provinciale 5 Componente Rappresentante Organizzazioni Sindacali firmatari di CCNL del settore Formazione Professionale Gettone di Presenza: Ai componenti della Commissione spetta un gettone di presenza che è fissato nella misura di 40,00 al netto degli oneri riflessi. I componenti dipendenti dell Amministrazione Provinciale è data facoltà di svolgere il lavoro per il nucleo di valutazione in orario di servizio. Per i Dirigenti incaricati di far parte delle Commissioni si applica la disciplina di cui all art.24,comma 3,del D.Lgs 165/2001. Per far fronte ai compensi di cui al presente articolo,saranno utilizzate risorse finanziarie di bilancio.

7 Art. 7 - Autorizzazione all avvio dei Corsi Per ottenere l autorizzazione all avvio delle Attività il Soggetto Proponente deve presentare istanza almeno 30 (15 giorni per le attività di Aggiornamento e Abilitazione) giorni prima dell inizio programmato delle attività. In caso di mancata risposta dopo il trentesimo giorno dell istanza, vale la regola del silenzio assenso. Dossier di avvio contenente la seguente documentazione: a) Domanda di autorizzazione all avvio dell Attività Formativa, sottoscritta dal legale rappresentante dell Ente Proponente; b) Elenco nominativo dei docenti delle singole Discipline e delle altre risorse umane indicate nel progetto corso; c) Dati anagrafici dei partecipanti al singolo Corso riconosciuto e documentazione attestante il possesso dei requisiti d ingresso; d) Calendario dell Intervento Formativo, con indicazione su orari e giorni di realizzazione; e) Per tutte le tipologie formative copia del contratto di iscrizione (patto formativo) che regolamenta i rapporti tra Ente proponente e singolo partecipante, debitamente sottoscritto tra le parti. Per gli aspiranti che abbiano assolto all obbligo scolastico di età compresa tra 16 e 18 anni, il contratto di iscrizione deve essere sottoscritto anche da chi esercita la patria potestà. Art. 8 Istituzione del Catalogo dei Corsi Riconosciuti La Provincia si riserva di promuovere un Catalogo delle Esigenze Formative del Territorio nei modi e nei tempi che riterrà più utili per meglio individuare e soddisfare le esigenze formative del territorio Provinciale. Il catalogo sarà articolato nelle seguenti sezioni: a) Sezione Corsi di Qualifica ; b) Sezione Corsi di Perfezionamento c) Sezione Corsi di Specializzazione d) Sezione Corsi di Riqualificazione e) Sezione Corsi Abilitanti ; f) Sezione Corsi di Aggiornamento Art. 9 Modalità attuative del singolo Corso Riconosciuto Prima dell inizio delle attività, l Ente proponente del corso riconosciuto ed autorizzato, deve munirsi di appositi registri obbligatori su modelli predisposti da questa Amministrazione, numerati progressivamente e vistati dalla Provincia;

8 Il Registro Didattico; Il frontespizio del registro deve recare ogni riferimento utile per l individuazione dell attività formativa riconosciuta ed autorizzata; il contenuto del registro prevede, oltre al programma svolto, le firme dei partecipanti e del personale di docenza. Più in dettaglio il registro, con riferimento ad ogni ora di insegnamento deve fornire i seguenti dati: ora di inizio e termine, firma del docente e di altre risorse umane coinvolte, argomenti trattati e qualsiasi elemento utile alla esemplificazione delle attività di controllo. Il Riepilogativo Presenza Allievi e Docenti: Contiene il prospetto delle ore corso giornalmente frequentate da ciascun partecipante, nonché i riepilogativi mensili e quello finale. I registri obbligatori devono essere tenuti nella sede di realizzazione del corso; non sono consentite cancellature, né correzioni o abrasioni. Ogni corso riconosciuto attua il proprio sistema di valutazione periodica nel rispetto di quanto dichiarato nel progetto presentato ai fini del riconoscimento del corso stesso; di conseguenza, gli strumenti, le modalità ed i criteri di valutazione sono oggetto di verifica e di vigilanza da parte della Provincia, ai fini di una verifica complessiva di coerenza tra sistema di valutazione realizzato e tipologia di certificazione finale. Qualora il corso riconosciuto si articolasse in più cicli, è obbligatorio prevedere prove intermedie atte a consentire al partecipante il passaggio da un ciclo ad un altro. Art. 10 Funzioni di Vigilanza, Controllo, Sorveglianza e Consulenza a) La Provincia assicura l attività di vigilanza tecnico-didattica e amministrativa sulle Attività Riconosciute e Autorizzate, compresa la verifica delle condizioni e dei requisiti specifici dichiarati nella istanza di riconoscimento. b) La Provincia ha facoltà di effettuare in qualsiasi momento ispezioni e controlli circa il regolare espletamento delle attività corsuali rispetto a quanto previsto dal progetto autorizzato. c) Qualsiasi interruzione dell attività corsuale deve essere comunicata tempestivamente all Amministrazione Provinciale, Assessorato alla Formazione Professionale e Politiche del Lavoro, attraverso una nota contenente motivazioni della interruzione e indicazioni del giorno di ripresa delle attività. d) La Provincia assicura presso gli uffici Provinciali e dei Centri Territoriali per l Impiego attività di Consulenza tecnico-didattica e amministrativa per le Attività di Formazione. Art. 11 Nomina delle Commissioni esaminatrici La Provincia nomina le Commissioni esaminatrici per la realizzazione delle prove finali a conclusione delle Azioni Formative Autorizzate, allo scopo di accertare le competenze acquisite. Art. 12 Attestati di certificazione delle competenze La Provincia, al termine delle attività formative e, a seguito dell accertamento delle competenze rilascia, a seconda della tipologia di corso realizzato:

9 Le certificazioni e/o gli attestati vengono iscritti nel registro delle Azioni Formative depositato presso l Amministrazione Provinciale. Le certificazioni e gli attestati devono essere debitamente datati e firmati dal Presidente della Commissione d Esame, dal Legale rappresentante dell Ente Attuatore o suo Delegato o dal Direttore del Corso e dall Ente Provincia. Art. 13 Prove di accertamento delle competenze Le Azioni Formative si concludono con esami finali (ad esclusione delle Attività di Aggiornamento) di accertamento delle competenze, ai quali sono ammessi gli allievi che abbiano frequentato almeno il 70% delle ore previste. L esame finale consiste in una prova teorica e/o in una prova pratica, realizzate nel rispetto di quanto dichiarato nel progetto di corso, dirette all accertamento del possesso di specifiche competenze e capacità professionali, acquisite dal partecipante durante la realizzazione dell attività formativa. Art Composizione delle Commissioni esaminatrici e Modalità di costituzione La Provincia nomina le Commissioni esaminatrici nel rispetto dei criteri indicati all art. 29 della L.R. n. 15 del 07.agosto.2002, al comma 1 lett. a,b,c,d., e, In caso di presenza di normative nazionali e regionali specifiche, la Commissione esaminatrice può essere nominata con modalità e composizioni differenti. Per i Corsi di Qualifica, Specializzazione, Perfezionamento e Riqualificazione, La composizione delle commissioni di esame per il conseguimento delle certificazioni di competenza, dovrà essere composta come segue: a) un funzionario Provinciale, con funzioni di Presidente; b) il rappresentante legale dell Ente di formazione. o un suo delegato; c) un esperto designato dal Provveditorato agli Studi; d) un rappresentante delle organizzazioni sindacali dei lavoratori; e) un rappresentante dalle associazioni dei datori di lavoro; f) due docenti del corso. (Sc. Umanistiche Teorico/Pratico). Per le Attività di Abilitazioni, la composizione delle commissioni di esame per il conseguimento delle certificazioni di competenza, dovrà essere composta come segue: a) un Funzionario Provinciale del Settore Politiche del Lavoro e F.P., con funzioni di Presidente; b) il rappresentante legale dell Ente. o un suo delegato; c) un docente del corso. Se gli organismi non provvedono alla indicazione del componente la commissione entro 15 giorni dalla richiesta, la Provincia esercita potere sostitutivo. Compenso: Ai componenti della Commissione viene corrisposto dall Ente Proponente un gettone di partecipazione di 40,00 per ciascuna giornata di effettiva presenza alle relative sedute e comunque per un massimo di

10 due giornate, nonché, ove spetti, il rimborso delle spese di viaggio nella misura prevista dalle normative vigenti. Modalità di costituzione: L Ente deve far pervenire richiesta di costituzione di commissione di esame alla Provincia, con almeno 30 giorni di anticipo rispetto alla data presunta degli esami, contenente: a) l indicazione della data di svolgimento degli esami; b) nominativo del rappresentante legale dell Ente. o del suo delegato; c) nominativi di due docenti, quali componenti della Commissione esaminatrice. La Commissione: a) verifica i programmi svolti per singola disciplina, firmati in triplice copia dal docente e da tre allievi; b) verifica la tenuta dei registri obbligatori; c) verifica la corretta applicazione del sistema di valutazione dichiarato nel progetto di corso riconosciuto ed autorizzato; d) seleziona tra almeno tre possibilità, la prova pratica oggetto di valutazione finale; e) predispone i verbali degli esami finali e le schede di partecipazione dei singoli componenti. Art. 15 Regime transitorio Le presenti direttive di attuazione entrano in vigore dal 01.gennaio Alle attività formative già autorizzate dalla Regione Puglia (direttiva regionale del 18/10/2002 prot. n. 1165/SP) ed in corso di realizzazione alla data di entrata in vigore delle presenti direttive, continua ad applicarsi la normativa regionale vigente. Per quanto riguarda l attività Formativa per il conseguimento della qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS) si fa riferimento al regolamento Regionale n. 14 del 29.marzo.2005, ad eccezione dell art. 3 comma 1. In caso di richiesta presso questa Amministrazione Provinciale di corsi autofinanziati per Operatore Socio Sanitario (OSS) bisogna che tra i proponenti dell Azione Formativa ci siano almeno un Ente di Formazione Accreditato e una Struttura Sanitaria legalmente riconosciuta presso la Regione Puglia (ASL, Ospedali, Case di Cura, ecc. Pubbliche o Private). Le istanze già presentate dagli Enti proponenti alla data dell entrata in vigore del presente regolamento, saranno ritenute valide solo se conformi alle disposizioni previste dal bando provinciale, in caso di difformità agli Enti sarà richiesto l adeguamento in un termine congruo ma perentorio. Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si rimanda alla normativa vigente. Art. 16 Tutela e Privacy Il Dipartimento Politiche del Lavoro e Formazione Professionale della Provincia trattano i dati di cui entrano in possesso a seguito del presente avviso nel rispetto delle normative Nazionali Codice in materia di protezione dei dati personali.

11 Informazioni: Il presente atto viene pubblicato all Albo Pretorio della Provincia di Foggia. La relativa documentazione è inoltre disponibile sul sito internet della Provincia di Foggia all indirizzo presso gli Uffici dell Assessorato alle Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Via Telesforo, 25 (Foggia) e presso i Centri Territoriali per l Impiego. Foggia 1 Marzo 2007 Assessorato Politiche del Lavoro e Formazione Professionale Giuseppe Calamita

Premessa. Art. 1 Finalità Generali

Premessa. Art. 1 Finalità Generali Premessa La legge regionale n. 15 del 7/08/2002 prevede, all art. 8 lettera g), che alle Province sono attribuite, tra l altro, le funzioni relative all autorizzazione delle attività di formazione professionale

Dettagli

PREMESSA. Art. 1 Finalità Generali

PREMESSA. Art. 1 Finalità Generali PREMESSA A norma dell art. 8 della L.R. n. 15 del 07/08/2002, al comma 2 lettera g è attribuita alle Province la funzione relativa al riconoscimento e autorizzazione delle attività di Formazione Professionale

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09. REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.2005 Esecutivo dal 29.09.2005 SOMMARIO ARTICOLO 1 "AMBITO DI APPLICAZIONE"

Dettagli

COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP

COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP ALLEGATO 1 COMMENTO ACCORDI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DATORE LAVORO-RSPP Premessa. I corsi hanno una durata minima di 16 ore e a determinate condizioni e entro certi limiti (v. punto 4), è consentito

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 308/E QUESITO RISOLUZIONE N. 308/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2007 OGGETTO: Art. 10, n. 20) del DPR n. 633 del 1972 IVA. Esenzione Corsi di formazione per l accesso alla professione

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTA la legge 17 dicembre 2010, n. 227, recante disposizioni concernenti la definizione

Dettagli

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E Del 10/07/2015 n. 300 IV SETTORE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO Area Formazione professionale, Borse Lavoro, Sostegno Impresa OGGETTO: FORMAZIONE

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI ALL. A) PROVINCIA DELL OGLIASTRA ASSESSORATO Lavoro Politiche Giovanili e Femminili e Formazione Professionale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

ALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI

ALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALLEGATO A Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALBO DOCENTI ESTERNI Art. 1. Istituzione e finalità Il Comune di Roma istituisce un Albo di tipo aperto per

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1 Risorse Umane REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1 Pag. 1 di 11 Indice OGGETTO... 3 Finalità:... 3 1 FREQUENZA VOLONTARIA... 3 1.1 Definizione... 3

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 13-11-2006 REGIONE BASILICATA. Disciplina degli aspetti formativi del contratto di apprendistato.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 13-11-2006 REGIONE BASILICATA. Disciplina degli aspetti formativi del contratto di apprendistato. Page 1 of 9 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 13-11-2006 REGIONE BASILICATA Disciplina degli aspetti formativi del contratto di apprendistato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N. 71 del 17

Dettagli

Ritenuto quindi necessario adeguare la regolamentazione delle commissioni degli esami di qualifica, elaborando una nuova disciplina;

Ritenuto quindi necessario adeguare la regolamentazione delle commissioni degli esami di qualifica, elaborando una nuova disciplina; REGIONE PIEMONTE BU34 25/08/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 27 luglio 2011, n. 31-2441 L. r. 22/2009, art. 59. Nuova disciplina sulle commissioni esaminatrici. A relazione dell'assessore Porchietto:

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA.

PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA. REGOLAMENTO DI SELEZIONE DI PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA. (Approvato con Delibera del Consiglio

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

COMUNE DI VALENZA Provincia di Alessandria. REGOLAMENTO di MOBILITA ESTERNA

COMUNE DI VALENZA Provincia di Alessandria. REGOLAMENTO di MOBILITA ESTERNA COMUNE DI VALENZA Provincia di Alessandria REGOLAMENTO di MOBILITA ESTERNA TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Oggetto del regolamento TITOLO II MOBILITA ESTERNA Articolo 2 Le assunzioni tramite

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

Athenay Formazione: Formazione professionalizzante in azienda (72 h)

Athenay Formazione: Formazione professionalizzante in azienda (72 h) Athenay Formazione: Formazione professionalizzante in azienda (72 h) Sedi corsuali (accreditate e occasionali): Torino - C.so URSS 612/3/E Torino - Via Oropa 74 Carmagnola Ciriè Pinerolo Rivoli Athenay:

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA T:\Borse di Studio\ATTCULSTUD\REGATTCULTSTUD.DOC Decreto Rettorale n. Prot. n. Classif. z 43 y k / ~ 1 ; del 1/{4 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell università di Verona approvato con D.R. n. 6435 del 7/10/1994

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

Premesso. convengono quanto segue

Premesso. convengono quanto segue Le Regioni e Province Autonome Premesso a) che in data 14 febbraio 2006 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 l Accordo, siglato in Conferenza Stato-Regioni, attuativo dell art.2, commi 2 e

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 1608 27/02/2014 Identificativo Atto n. 167 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO ASSEGNAZIONE DEI CONTINGENTI DI DOTI PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 42803 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 Recepimento dell Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome del 22 febbraio 2012 sui corsi di formazione abilitanti per l utilizzo

Dettagli

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare. Prot.n. 13320 Bologna, 07/10/2015 AVVISO PUBBLICO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ATA DESTINATARIO DELL ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ECONOMICHE DI

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell'occupazione Sicurezza e Qualità del Lavoro - Ufficio

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell'occupazione Sicurezza e Qualità del Lavoro - Ufficio REGIONE LIGURIA Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell Occupazione Ufficio Sicurezza e Qualità del lavoro Prime disposizioni in materia di formazione delle figure professionali di Responsabile

Dettagli

Oggetto: Biennio Formativo 200_/200_ - DGR n. del Avvio corsi Corsi di Terza Area.

Oggetto: Biennio Formativo 200_/200_ - DGR n. del Avvio corsi Corsi di Terza Area. su carta intestata dell Istituto Prot. n Cod. Ente Direzione Istruzione Oggetto: Biennio Formativo 200_/200_ - DGR n. del Avvio corsi Corsi di Terza Area. Corso n Titolo Ore Allievi iscritti Sede Il sottoscritto

Dettagli

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E Del 16/07/2015 n. 311 IV SETTORE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO Area Formazione professionale, Borse Lavoro, Sostegno Impresa OGGETTO: FORMAZIONE

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

O GG E TTO : Approvazione linee guida per riconoscimento attività private finalizzate alla prima formazione degli operatori socio-sanitari.

O GG E TTO : Approvazione linee guida per riconoscimento attività private finalizzate alla prima formazione degli operatori socio-sanitari. O GG E TTO : Approvazione linee guida per riconoscimento attività private finalizzate alla prima formazione degli operatori socio-sanitari. N. IN 15/02/2013 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA

Dettagli

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL Visto il D.Lgs.14 settembre 2011, n. 167 Testo unico ell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 le parti concordano che la normativa presente nel ccnl firmato

Dettagli

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento

Dettagli

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) REGOLAMENTO di ISTITUZIONE e FUNZIONAMENTO del COMITATO UNICO di GARANZIA (CUG) per le PARI OPPORTUNITA, la VALORIZZAZIONE del BENESSERE di CHI LAVORA e CONTRO le DISCRIMINAZIONI

Dettagli

Regolamento per l esercizio del Diritto Allo Studio del Personale Non Dirigente del Comparto Sanità dell Area Vasta Pordenonese

Regolamento per l esercizio del Diritto Allo Studio del Personale Non Dirigente del Comparto Sanità dell Area Vasta Pordenonese Regolamento per l esercizio del Diritto Allo Studio del Personale Non Dirigente del Comparto Sanità dell Area Vasta Pordenonese Art. 1 Premessa Normativa 1. Il presente Regolamento disciplina, con le precisazioni

Dettagli

BANDO DI SELEZIONE ESPERTI

BANDO DI SELEZIONE ESPERTI Prot. 7845C/44 Marcianise 03/12/2015 All albo dell istituto tecnico Guido Carli Casal di Principe e pc All albo dell istituto capofila del polo tecnico professionale ISISS P.S. LENER DI MARCIANISE BANDO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

( D.R. n 142 del 01.03.2007) Articolo 1 Ambito di applicazione e definizioni. Articolo 2 Principi generali

( D.R. n 142 del 01.03.2007) Articolo 1 Ambito di applicazione e definizioni. Articolo 2 Principi generali Regolamento per la disciplina delle procedure di progressione verticale del personale tecnico ed amministrativo dell Università degli Studi del Sannio nel nuovo sistema di classificazione ( D.R. n 142

Dettagli

Regione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE

Regione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE foglio n. 1 DECRETO n. 38 /GAB Istituzione presso la della commissione d'esame per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di persone, di cui al decreto legislativo 22 dicembre 2000, n. 395

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

III I11I1III1III.,111111 CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI

III I11I1III1III.,111111 CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI 13/12/2013 U-nd/6901/2013 III I11I1III1III.,111111 CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - 00186 ROMA - VIA ARENULA, 71 PRESIDENZA

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE

PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE Allegato B) PERCORSO FORMATIVO OPERATORE FORESTALE RESPONSABILE 1. SOGGETTI ATTUATORI DELLE INIZIATIVE DI FORMAZIONE Sono soggetti attuatori delle iniziative di formazione di cui al presente decreto i

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE. Atti della Regione PARTE I. della REGIONE CAMPANIA n. 33 del 1 giugno 2009

BOLLETTINO UFFICIALE. Atti della Regione PARTE I. della REGIONE CAMPANIA n. 33 del 1 giugno 2009 A.G.C. 17 - - Politica Giovanile e del Forum Regionale della Gioventù - Osservatorio Regionale del Mercato del Lavoro (O.R.ME.L.) - Deliberazione n. 963 del 15 maggio 2009 - Disposizioni concernenti l'organizzazione

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

PROVINCIA DI FOGGIA. SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE E POLITICHE DEL LAVORO Via Paolo Telesforo n. 25-0881/7911

PROVINCIA DI FOGGIA. SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE E POLITICHE DEL LAVORO Via Paolo Telesforo n. 25-0881/7911 PROVINCIA DI FOGGIA Piazza XX Settembre, 20-71100 FOGGIA SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE E POLITICHE DEL LAVORO Via Paolo Telesforo n. 25-0881/7911 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE N.29742006

Dettagli

Avviso pubblico di chiamata ARTICOLO 1 OGGETTO DELL AVVISO

Avviso pubblico di chiamata ARTICOLO 1 OGGETTO DELL AVVISO Catalogo delle Agenzie formative per la gestione dei corsi per il conseguimento della qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS) con un percorso formativo di 1000 ore in autofinanziamento Avviso pubblico

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE Avviso Pubblico GARANZIA GIOVANI AVVISO PER IL REINSERIMENTO IN PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

Dettagli

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione

Dettagli

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE

Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E DELL ESAME FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO Art. 1 Ambito di applicazione Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO (D.Lgs 23 dicembre 1997, n. 469) SOMMARIO TITOLO I - Norme di organizzazione ART. 1 Ambito di applicazione ART. 2 Finalità ART.

Dettagli

Prot. 939/A40 Frattamaggiore, 17/04/2013 IL DIRIGENTE SCOLASTICO. che il Piano prevede la Certificazione delle competenze acquisite dai corsisti;

Prot. 939/A40 Frattamaggiore, 17/04/2013 IL DIRIGENTE SCOLASTICO. che il Piano prevede la Certificazione delle competenze acquisite dai corsisti; Prot. 939/A40 Frattamaggiore, 17/04/2013 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO Il Piano relativo al Bando 4462 del 31/03/2011; VISTA La circolare prot. A00DGAI/10674 del 27/09/2011; VISTA L autorizzazione ricevuta

Dettagli

VADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO

VADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO VADEMECUM NORMATIVO PER L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI TFA II CICLO Prova scritta Art.6 D.M.312/2014 comma 2 DISPOSIZIONI NORMATIVE E MINISTERIALI Le prove di accesso vertono sui programmi disciplinari

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA (emanato con D.R. 196/2013 dell 11/3/2013)

REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA (emanato con D.R. 196/2013 dell 11/3/2013) REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA (emanato con D.R. 196/2013 dell 11/3/2013) Articolo 1 (Oggetto, ambito di applicazione, soggetti interessati)

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri CONFERENZA UNIFICATA (ex art. 8 del D.Lgs. 28 agosto 1997, n. 281) SEDUTA DEL 2 MARZO 2000 Repertorio Atti n. 221 del 2 marzo 2000 Oggetto: Accordo tra Governo, regioni,

Dettagli

I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 60

I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 60 I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 60 3529,1&,$',3$'29$ 1250( 3(5/2692/*,0(172 ',,1&$5,&+, (;75$,67,78=,21$/, '$3$57('(,',3(1'(17, '(//$3529,1&,$ $SSURYDWRFRQ'*3LQGDWDQUHJHPRGLILFDWRFRQ'*3GHO QUHJ , 1 ', &

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE LICEO C. MARCHESI

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE LICEO C. MARCHESI Prot. n. 720/D24 del 26.02.2011 Mascalucia, 26/02/2011 A TUTTI GLI INTERESSATI All Albo del Liceo Al sito web OGGETTO: Bando di selezione pubblica di docenti esperti esterni per lo svolgimento di moduli

Dettagli

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA ART. 1 - COMPITI DEL PERSONALE ATA, MOBILITÀ PROFESSIONALE, VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Criteri per l accreditamento delle Università telematiche e dei corsi di studio

Dettagli

DECRETA. ART. 1 (Posti a concorso) ART. 2 (Compiti e funzione dei distaccati)

DECRETA. ART. 1 (Posti a concorso) ART. 2 (Compiti e funzione dei distaccati) c) BANDO DI CONCORSO PER IL RECLUTAMENTO DI N. 6 DOCENTI IN POSIZIONE DI SEMIESONERO, DI CUI DUE UNITA IN SERVIZIO PRESSO LA SCUOLA MATERNA E QUATTRO UNITA IN SERVIZIO PRESSO LA SCUOLA ELEMENTARE, DA UTILIZZARE

Dettagli

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi PREMESSA L articolo 6 del Regolamento per la formazione professionale continua dell Ordine territoriale di Catania,

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

Istruttoria della domanda di finanziamento e valutazione progetti

Istruttoria della domanda di finanziamento e valutazione progetti Allegato 1) alla Determinazione n. 576 del 21/03/2007 Istruttoria della domanda di finanziamento e valutazione progetti Dispositivo per la formazione esterna per gli apprendisti e formazione tutori aziendali

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 - Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini

Dettagli

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si

Dettagli

SCHEDA DI LETTURA Regolamento per lo svolgimento del tirocinio mediante frequenza di corsi di formazione professionale Roma, aprile 2016 Indice Aspetti generali Descrizione del contenuto 3 5 2 Aspetti

Dettagli

- di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione

- di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione 2405 - di trasmettere, a cura del Servizio Programmazione e Politiche dei Fondi Strutturali, il presente provvedimento alle Aree vaste interessate e al Responsabile della Linea di intervento 2.5; - di

Dettagli

REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUI PROCEDIMENTI DI SELEZIONE PER L'ACCESSO ALL'IMPIEGO NELLE CATEGORIE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO

REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUI PROCEDIMENTI DI SELEZIONE PER L'ACCESSO ALL'IMPIEGO NELLE CATEGORIE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SUI PROCEDIMENTI DI SELEZIONE PER L'ACCESSO ALL'IMPIEGO NELLE CATEGORIE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO Approvato con Delibera del Consiglio di Amministrazione n.

Dettagli

CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA (ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche) TRA - L Università degli Studi di..., rappresentata dal

CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA (ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche) TRA - L Università degli Studi di..., rappresentata dal CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA (ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche) TRA - L Università degli Studi di..., rappresentata dal. - La Regione, rappresentata dal E Il Dott., ammesso

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Allegato n. 2 (Procedure per l iscrizione, l accesso ai risultati e lo scorrimento della graduatoria) 1. Ciascun candidato deve presentare la richiesta di partecipazione al test selettivo per l accesso

Dettagli

SEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni

SEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni SEMINARIO Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni La formazione in materia di sicurezza obbligatoria e normata, i requisiti dei documenti e degli

Dettagli

Capo I - PARTE GENERALE

Capo I - PARTE GENERALE Regolamento delle procedure di trasferimento e di mobilità interna dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, ai sensi degli artt. 1, comma II, e 3 della legge 3 luglio 1998,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA STATALE P. VETRI RAGUSA

DIREZIONE DIDATTICA STATALE P. VETRI RAGUSA DIREZIONE DIDATTICA STATALE P. VETRI RAGUSA Via delle Palme, 13 97100 RAGUSA tel./fax 0932/228158 Cod. Mecc.RGEE011005 C.F. 92020890882 e-mail:rgee011005@istruzione.it - pec: rgee011005@pec.istruzione.it

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

Il bando, inoltre, per quanto possibile, potrà accorpare più posti da ricoprire.

Il bando, inoltre, per quanto possibile, potrà accorpare più posti da ricoprire. REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI NEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA Il piano relativo alla programmazione delle

Dettagli

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione ALLEGATO A alla ibera n. DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componente : buono scuola Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso le scuole primarie, secondarie

Dettagli

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA FORMAZIONE PERMANENTE OBBLIGATORIA ART. 1 Il presente Regolamento disciplina la realizzazione della Formazione Professionale Continua

Dettagli

REGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti

REGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti Allegato A) REGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL REGISTRO DEI DATORI

Dettagli

Regione Campania APPROVAZIONE AVVISO PER LA PARTECIPAZIONE DEGLI OPERATORI ALLA ATTUAZIONE DEL PIANO GARANZIA GIOVANI

Regione Campania APPROVAZIONE AVVISO PER LA PARTECIPAZIONE DEGLI OPERATORI ALLA ATTUAZIONE DEL PIANO GARANZIA GIOVANI AdIM News testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Sala Consilina (SA) al R.G. N. 3/05 del 14.12.05 Finalità Destinatari Attuatori/Beneficiari Scadenza 31 dicembre 2015 La Regione Campania

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente

Dettagli

MOBILITA ESTERNA DI PERSONALE. DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE N. 115 DEL 23/08/2013 Immediatamente eseguibile;

MOBILITA ESTERNA DI PERSONALE. DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE N. 115 DEL 23/08/2013 Immediatamente eseguibile; COMUNE DI CASTEL DEL PIANO Provincia di Grosseto Via G. Marconi, 9 Tel. 0564 973511 Fax 0564 957155 SERVIZIO 1 AMMINISTRATIVO http: www.comune.casteldelpiano.gr.it REGOLAMENTO COMUNALE N. 24 MOBILITA ESTERNA

Dettagli