Per un invecchiamento attivo

Transcript

1 Per un invecchiamento attivo Tito Boeri Convegno AIP su «Le nuove tecnologie e il valore sociale della ricerca psicologica» Roma, 19 settembre 2016

2 TRASFORMARE UNA SFIDA IN UN OPPORTUNITÀ Nei prossimi 30 anni più risorse destinate all assistenza di lungo periodo perché più anziani a rischio non-autosufficienza. Non autosufficienza sempre più legata a malattie psichiche e neurologiche Nuove tecnologie possono aiutare sia nell assistere non autosufficienti che nel favorire l invecchiamento attivo (robot di assistenza e robot di compagnia per stimolare e mantenere attive le capacità cognitive) ma sono molto costose. Può l invecchiamento attivo ridurre la non-autosufficienza fra gli anziani e al tempo stesso contribuire a finanziare le spese della long-term care?

3 LA COLLABORAZIONE FRA INPS E AIP Due iniziative su cui collaborare fin da subito: 1. Il programma VisitINPS e la ricerca ai confini fra psicologia ed epidemiologia 2. I tirocini presso le sedi Inps per i titolari di laurea magistrale in psicologia validi per l ammissione all esame di stato e l efficacia degli accertamenti di handicap e disabilità

4 INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE E RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA IN ITALIA

5 SEMPRE PIÙ MALATTIE NEURO-PSICHICHE In c i d e n z a s u l t o t a l e d e l l e Id A a c c o l t e ( % ) 30% Epidemiologia delle prestazioni Indennità di Accompagnamento accolte anni % 20% 15% 10% 5% 0% Gruppi nosologici

6 L INVECCHIAMENTO ATTIVO Proposta cardine di «Non per cassa ma per equità»: dall «andare in pensione» al «prendere la pensione». Si aumenta pensione lavorando. Oggi le persone che lavorano pur percependo la pensione sono poche (21% del totale dei percettori di pensioni di vecchiaia con meno di 75 anni) Persone che lavorano oltre l età di pensionamento sono circa il 6% del totale delle persone fra i 66 e i 75 anni

7 A CHE PUNTO E L ITALIA NELL INVECCHIAMENTO ATTIVO? Il punto dolente: tassi di occupazione Fonte: Project: Active Ageing Index (AAI) UNECE Grant No: ECE/GC/2012/003

8 PERCHE L INVECCHIAMENTO ATTIVO? /1 1. La pensione si allontana 2. La speranza di vita si allunga Requisti anagrafici per la pensione (minimo 20 anni di contributi, settore privato) Speranza di vita a 65 anni Donne Uomini Età media effettiva alla decorrenza pensione, anno 2015: 62, Speranza di vita a 65 anni (maschi) Speranza di vita a 65 anni (femmine)

9 PERCHE L INVECCHIAMENTO ATTIVO? / 2 - Ricerche dimostrano che gli ultra 65enni che lavorano sono più in salute dei loro coetanei che hanno smesso di lavorare Salute Percepita - Rispetto ai coetanei ancora al lavoro impiegatizio (white collar) gli ultra 65enni disoccupati o pensionati hanno una probabilità di 2,75 volte superiore di dichiarare un cattivo o appena sufficiente stato di salute - Gli anziani occupati in lavori più pesanti (blue collar o agricoli) hanno la stessa probabilità di dichiarare un cattivo stato di salute dei loro coetanei che non lavorano Salute Oggettiva - Rispetto ai coetanei che lavorano gli anziani disoccupati o pensionati hanno una probabilità di quasi 6 volte maggiore di avere punteggi bassi in test che misurano la loro capacità di autosufficienza e autonomia Fonte: Health Status Of Older Us Workers And Nonworkers, National Health Interview Survey, Prev Chronic Dis ;12:E162. Epub 2015 Sep 24

10 PERCHE L INVECCHIAMENTO ATTIVO? / 3 Quota di chi dichiara uno stato di salute buono o normale per classe di età e condizione lavorativa Occupati Disoccupati Pensionati Fonte: Nostre elaborazioni su dati Silc

11 PROBLEMA DI CAUSALITÀ Difficile identificare effetto causale del lavoro su autosufficienza Persone più sane tendono a lavorare più a lungo Quindi causalità potrebbe essere inversa: si lavora più a lungo perché si è più sani, piuttosto che si è più sani perché si lavora Evidenza da alcuni studi su panel longitudinali che ritiro da vita attiva ha effetti negativi sul funzionamento cognitivo (es. Adam, 2007; Rohwedder and Willis, 2010, JEP; Mazzonna et al., 2010; Bonsag et al., Journal of Health Economics, 2012) Necessità di maggiore ricerca su questi temi da parte di psicologi, epidemiologi ed economisti. Utilizzare al meglio i dati disponibili

12 IL PROGRAMMA VISITINPS SCHOLARS Circa 30 ricercatori da migliori università ogni anno presso la sede centrale INPS Accesso ad archivi INPS, la più ricca fonte di dati su mercato del lavoro, prestazioni sociali e condizioni di salute da lavoratore e da pensionato Domande valutate da Comitato Scientifico Selezione basata su CV e progetto di ricerca Lavori pubblicati inizialmente su WorkINPS papers

13 VISITINPS SCHOLARS AREE DI RICERCA STRATEGICHE Work-retirement transition Social security and tax evasion Active labor policies Social security and private savings Population ageing e long term care Health and retirement

14 IL PROGRAMMA DEI TIROCINI Convenzione quadro con università di cui mia «determina» di venerdì scorso Laureati magistrali in psicologia potranno svolgere tirocini presso le sedi territoriali Inps con centri di assistenza socio-sanitaria Possono assisterci in accertamenti dell handicap e della disabilità sotto la supervisione di un tutor Aiutateci ad attivarla col maggior numero di università possibile

15 ETEROGENEITÀ GIORNI DI ASSENZA L.104/92 NEL SETTORE PUBBLICO PER COMPARTI

16 DISTRIBUZIONE PROVINCIALE DEL NUMERO DI BENEFICIARI INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO Differenze non spiegate da epidemiologia e struttura per età della popolazione nelle diverse province

17 CONCLUSIONI Invecchiamento attivo può aiutare a contrastare il problema della nonautosufficienza riducendone la dimensione e permettendo di finanziare Long-term Care Importante stimolare un maggiore tasso di partecipazione al mercato del lavoro degli ultra 65enni, accumulando montante contributivo anche dopo che si è iniziato a percepire la pensione Fondamentale capire meglio le interazioni fra lavoro e malattie neuropsichiche in tarda età. Potremo farlo rafforzando la cooperazione fra Inps e AIP.