Verso una sanità sostenibile: esperienze delle Asl Toscana S. DEI, V. MASSEI, L. ROSSI CARD TOSCANA
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1 Verso una sanità sostenibile: esperienze delle Asl Toscana S. DEI, V. MASSEI, L. ROSSI CARD TOSCANA
2 OUTLINE 1. La riorganizzazione del SSR - LR n. 84/ Le AFT 3. La Sanità di iniziativa e l Expanded Chronic Care Model (ECCM) 4. Le Cure Intermedie 5. La Casa della Salute
3 Riorganizzazione del SSR Legge Regione Toscana 84/2015 Azienda Usl Toscana nord ovest Azienda Usl Toscana centro Azienda Usl Toscana sud est Da 12 a 3 Aziende USL 3 AOU (invariato) Da 34 a 25 Zone/Distretto (da definire) Dipartimenti Interaziendali (tra ASL e AUO) Dipartimenti professionali gestionali Dipartimento della MG (coordinatori di AFT) Forte Ruolo della Zona/Distretto (SdS)
4 Le leve AZIENDALI importanti 1. Programmazione di area vasta 2. Rete ospedaliera orizzontale 3. Revisione geografica delle zone sociosanitarie 4. Gestione della equipe medico infermieristica
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6 Le leve TERRITORIALI importanti 1. Mmg in AFT 2. Da medicina di attesa a sanità di iniziativa 3. Lavoro di equipe in case della salute 4. I posti letto territoriali 5. Ospedale di riferimento territoriale
7 La cronicità: dalla patologia all'individuo In base alla DGRT 1235/2012, la copertura della Sanità d Iniziativa sarà estesa con incrementi annuali del 20% annuo fino ad arrivare a regime alla fine del Il modello dovrà essere contestualizzato alla nuova realtà organizzativa dell'assistenza territoriale prevista dall'acn della Medicina Generale, dall'air di cui alla DGRT 1231/2012, nonché dal D.lgs. 158/2012 convertito in Legge 189/2012, che prevedono la realizzazione delle AFT e delle UCCP.
8 L Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) Fonti Normative: Accordo Collettivo Nazionale ( ACN); Accordo Integrativo Regionale ( AIR) - Delibera della Giunta Regionale Toscana n 1231 del 2012 Art. 3.5 DGRT n.1231/2012- Composizione e caratteristiche Medici : Medici a ciclo di fiducia odi Assistenza Primaria; medici a rapporto orario MMG non inferiori a 20, inclusi i titolari di convenzione a quota oraria Assistiti: -di norma, almeno assistiti -tutti i pazienti che hanno scelto i medici appartenenti alla AFT, indipendentemente dalla residenza I moduli della sanità di iniziativa fanno parte della AFT l Accordo Aziendale deve contenere il BUDGET a livello di AFT; I MMG che compongono l AFT possono avere, previo accordo con l Azienda Sanitaria, il supporto di società di servizio, per garantire i fattori di produzione ed il personale. Fonte dr. Fabio Michelotti
9 AFT suddivise per Zona Distretto Numero totale Zone-Distretto/SdS: 34 (attualmente ) Numero totale AFT: 112
10 Budget di AFT ex ASL Viareggio 1. Tutte le ASL hanno inserito nell Accordo Aziendale obiettivi di Budget calati sulle AFT. 1. Tutte hanno inserite una pluralità di obiettivi, coerenti con l AIR. 1. C è comunque disomogeneità nell individuazione degli obiettivi tra le ASL dell Area Vasta. 1. Risorse correlate al raggiungimento di obiettivi per ciascuna AFT: solo in alcune realtà 1. Tutte le ASL monitorizzano gli obiettivi di budget con adeguata reportistica, aziendale, e/o di ARS e/o con Bersaglio MeS (Fonte dr. Fabio Michelotti)
11 Budget di AFT ex ASL Viareggio (Fonte dr. Fabio Michelotti)
12 Budget di AFT ex ASL Viareggio (Fonte dr. Fabio Michelotti)
13 AFT: punti di forza Maggior coinvolgimento dei MMG nelle progettualità e negli obiettivi aziendali e zonali; Referente di AFT unico interlocutore per l'azienda Sanitaria Migliore comunicazione sia bottom-up che top-down; Maggiore coordinamento e spirito di gruppo, favorendo un confronto tra pari Miglior governo clinico e governo della domanda; adesione a linee guida condivise, comportamenti prescrittivi più appropriati ed omogenei (Fonte dr. Fabio Michelotti)
14 AFT: punti di debolezza Non in tutte le realtà sono definiti obiettivi chiari e misurabili per il Coordinatore Mancata accettazione da parte di alcuni medici della logica di AFT (lamentano perdita di autonomia, non confronto con colleghi); Sistemi premianti e sanzionatori non ben definiti e da migliorare Difficoltà di produrre e tenere aggiornati report di performance Ritardi normativi e di ACN in merito al ruolo unico dei Medici dell'assistenza Primaria Non sempre agevole il coinvolgimento dei colleghi della Continuità Assistenziale (Fonte dr. Fabio Michelotti)
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17 Riorganizzazione complessiva del servizio sanitario territoriale (AIR DGRT 1231/2012) Potenziamento della medicina di iniziativa (copertura del 100% della popolazione entro il 2015); Implementazione delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) e Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) e attribuzione del budget a livello aziendale; Mantenimento della tradizionale Continuità Assistenziale fino alle ore (da H24 a H16) ed utilizzazione delle ore liberate per impegnare i medici di ex guardia medica nella prevenzione, nella domiciliarità e nel Chronic Care Model e loro passaggio a 38 ore.
18 (Fonte dr. Piero Salvadori)
19 Dalla medicina d attesa alla sanità d iniziativa : non aspetta sulla soglia dei servizi il cittadino, ma orienta l attività verso chi meno sa e meno può... Assumere il bisogno di salute prima che la malattia cronica insorga, si manifesti o si aggravi prevenire la disabilità
20 Sanità di Iniziativa Expanded CCM L unità elementare è rappresentata dai MODULI, aggregazioni funzionali di MMG con una popolazione di circa assistiti Community Oriented Primary care Modulo team di operatori e professionisti preparati il paziente esperto (informato e attivato) MMG Infermieri OSS Medici Specialisti Dietista Fisioterapista Supporto all auto-cura (empowerment) Proattività Pianificazione/ Personalizzazione Percorsi assistenziali Protocolli infermieristici Sede: ambulatori MMG e Case della Salute Percorsi specialistici dedicati Associazioni (AFA, Paziente Esperto)
21 P S S R I Evitiamo di salire e allarghiamo la base 3-5% 15-20% 70-80% 100%
22 Cure Intermedie
23 Cure Intermedie Il Target è rappresentato sia da pazienti in condizioni cliniche a minore complessità non ancora in grado di tornare al proprio domicilio, sia da soggetti di provenienza territoriale che in questo modo possono evitare l ospedalizzazione.
24 Cure Intermedie Cure Intermedie Il MMG è il responsabile clinico del caso Cure intermedie L infermiere ha autonomia e responsabilità per funzioni specifiche alla gestione assistenziale del paziente individuate sulla base di percorsi condivisi, con l aiuto dell OSS, per quanto di competenza, nell assistenza alla persona.
25 Cure Intermedie Criteri per l accesso a) N.E.W.S. = 0-1 b) Diagnosi già definita c) Prognosi già definita d) Processo di stabilizzazione clinica non ancora consolidato e) Programma di trattamento predisposto e concordato tra MMG e Ospedale o tra MMG Tempo di permanenza tra 7 e 20 gg (in media 14 gg)
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27 Prime Case della Salute finanziate Anno 2008 Empoli Castiglione Fiorentino Quarrata
28 Il Presidio Territoriale Integrato (PTI) è una struttura socio sanitaria nella quale professionisti integrati erogano prestazioni di salute alla popolazione. L Unità Complessa di Cure Primarie (UCCP) risulta essere una aggregazione strutturale multi-professionale di cui fanno parte i Medici di Medicina Generale insieme ad altri operatori del territorio, sanitari, sociali ed amministrativi che opera, nell ambito dell organizzazione distrettuale, in sede unica o con una sede di riferimento (DGRT 1231/2012 AIR MG)
29 UCCP CdS La casa della salute come esempio di integrazione socio-sanitaria La Casa della Salute è la sede pubblica dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie (Medici di Medicina Generale, Medici Specialisti, Infermieri, ecc.) e socio-assistenziali per una porzione di popolazione; in essa si vuole realizzare la presa in carico delle persone e si attuano azioni di diagnosi e cura, di prevenzione per tutto l arco della vita e di promozione della salute. La CDS diventa l unità di base della produzione socio-sanitaria nel territorio.
30 (Fonte dr. Piero Salvadori)
31 In base ai servizi erogati vengono individuate 3 tipologie di CdS: 1.CdS Base (I livello): Lo standard minimo è costituito dalla presenza dei MMG, degli infermieri, il personale di studio. L integrazione con la specialistica attraverso forme di telemedicina 2.CdS Standard (II livello): I livello + presenza fisica degli specialisti, presenza di personale amministrativo di provenienza aziendale, diagnostica di I livello, presenza dei servizi sociali, laddove è possibile, medici a rapporto orario, punto prelievi. 3.CdS Complessa (III livello): I livello + II livello + tutti i servizi che hanno un preciso riferimento territoriale
32 La Casa della Salute è il presidio sociosanitario pubblico più vicino alla popolazione. Costituisce la porta d ingresso dei cittadini ai servizi sanitari e sociosanitari ed è la sede dove gli operatori, insieme ai cittadini e alla Comunità, organizzano la conoscenza e la risposta ai problemi di salute e di cura delle persone singole e della collettività.
33 Riorganizzazione servizi territoriali Un solo luogo per coprire tutte le esigenze Un solo luogo per attuare una reale presa in carico La casa della salute come esempio di integrazione socio-sanitaria
34 Riorganizzazione servizi territoriali Un solo luogo per coprire tutte le esigenze Un solo luogo per attuare una reale presa in carico La casa della salute come esempio di integrazione socio-sanitaria
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39 Marlia (LU) La Rosa di Terricciola (PI) Empoli (FI) Castiglion Fiorentino (AR) Querceta (LU) Agliana (PT)
40 Grazie per l attenzione
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