Piano Comunale per la Telefonia Mobile. POLAB srl POLAB S.r.l. Laboratorio Elettromagnetico

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1 Piano Comunale per la Telefonia Mobile

2 Onde Elettromagnetiche Onde Radio Luce Radiazioni 10 khz 1 Hz 10 Hz 100 Hz 1 khz 100 khz 1 MHz 10 MHz 100 MHz 1 GHz 10 GHz 100 GHz

3 Onde Elettromagnetiche e telefonia mobile

4 Spettro Elettromagnetico Classificazione delle onde elettromagnetiche Si definiscono a bassa frequenza le onde che oscillano fino a 300 khz - corrente elettrica (50-60 Hz) a frequenza di rete Si definiscono ad alta frequenza le onde che oscillano sopra i 300 khz definite anche a radio-frequenza - trasmissioni radio e televisive - trasmissioni telefonia cellulare - comunicazioni satellitari

5 Onde elettromagnetiche Nelle onde elettromagnetiche i due campi, elettrico e magnetico si generano l un l altro, ed il rapporto fra il valore dei due dipende solo dalle caratteristiche del mezzo attraversato. In spazio libero (aria, vuoto) si ha: E / H = 377 Ohm E = campo elettrico, unità di misura : V/m (volt per metro) H = Campo magnetico, unità di misura: A/m (Ampere per metro) Per questa ragione, quando ci si trova in zona di radiazione è sufficiente misurare uno solo dei due campi, e generalmente quello elettrico.

6 Normativa e Leggi

7 Lo Scenario Legislativo Legge 22 febbraio 2001, n. 36 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Decreto attuativo, luglio 2003 (Gazzetta Ufficiale n 199) Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici e elettromagnetici, generati a frequenze comprese tra 100 khz e 300 GHz Decreto Legislativo n agosto 2003 Codice delle comunicazioni elettroniche Legge n 73 del 22 maggio 2010, Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 25 marzo 2010, n 40 (decreto incentivi) G.U. n. 120 del 25/05/2010 Art. 12 DDL sviluppo 2011 (?)

8 Lo Scenario Legislativo - Legge Quadro Il limiti di riferimento per quanto riguarda l'esposizione della popolazione e dei lavoratori ai campi elettromagnetici vengono stabiliti nella Legge Quadro del 22 febbraio 2001 e dai suoi decreti attuativi che sono: Campi elettromagnetici fra 100 khz e 300 Ghz D.P.C.M 8 luglio 2003 (G.U. N 199 del 28 Agosto 2003 Campi elettrici e magnetici a 50 Hz ( 2003 D.P.C.M 8 luglio 2003 (G.U. N 200 del 28 Agosto I decreti fissano i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Nota: I limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualita' dei decreti non si applicano ai lavoratori esposti per ragioni professionali oppure per esposizioni a scopo diagnostico o terapeutico.

9 Lo Scenario Legislativo - Sentenze Sentenza Consiglio di Stato n del 13 aprile 2010, sezione VI TAR Piemonte (Sentenza Corte Costituzionale n. 307 del 7/10/2003, Sentenza Corte Costituzionale n. 303 del 1/10/2003, Sentenza Corte Costituzionale n. 259 del 02/03/2006, Sentenza Corte Costituzionale n. 203 del 18/05/2006) Come ribadito dalla stessa Corte Costituzionale con la successiva sentenza n. 307 del in armonia peraltro con l indirizzo giurisprudenziale, già formatosi sulla legge quadro n. 36/01 la determinazione degli standards di protezione dall inquinamento elettromagnetico è competenza dello Stato (sotto il profilo di valori-soglia, non derogabili dalle Regioni), mentre è materia di legislazione concorrente (ovvero, rientrante anche nella potestà legislativa regionale, ma nel rispetto di principi fondamentali, fissati da leggi dello Stato) il trasporto dell energia e l ordinamento della comunicazione; è infine rimessa alle Regioni e agli enti territoriali minori la localizzazione degli impianti, come questione attinente alla disciplina d uso del territorio, purché la pianificazione, a quest ultimo riguardo dettata, non sia tale da impedire o da ostacolare ingiustificatamente l insediamento degli impianti stessi. E pertanto ammesso che i Comuni adottino misure programmatorie integrative per la localizzazione degli impianti di cui si discute, in modo tale da minimizzare l esposizione dei cittadini residenti ai campi elettromagnetici, ma anche in un ottica di ottimale disciplina d uso del territorio (cfr. Cons. St., sez. VI, , n. 3095; , n. 7274; , n. 673; , n. 4841). Sentenza Consiglio di Stato n del 28 giugno 2010, sezione VI TAR Campania

10 Lo Scenario Legislativo - Evoluzione Normativa Legge n 73 del 22 maggio 2010,, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2010, n 40 (decreto incentivi) G.U. n. 120 del 25/05/2010. Modifica il D.lgs 259/2003 Codice delle comunicazioni elettroniche, introducendo l articolo 87-bis Procedure semplificate per determinate tipologie di impianti. Prima dell entrata in vigore del decreto incentivi l installazione o la modifica con semplice denuncia inizio attività (DIA) di apparati con tecnologia UMTS od altre, era limitata (ai sensi dell art. 87 comma 3 del D.lgs 259/2003) agli impianti con potenza in singola antenna uguale od inferiore ai 20 Watt. Viceversa, per gli impianti con potenza in singola antenna superiore ai 20 Watt era necessaria l autorizzazione rilasciata dal Comune. Dopo l'entata in vigore dell articolo 87-bis del decreto incentivi elettromagnetici nel caso di installazione di apparati con tecnologia UMTS, sue evoluzioni o altre tecnologie su infrastrutture per impianti radioelettrici preesistenti o di modifica delle caratteristiche trasmissive, è sufficiente la denuncia di inizio attività, (DIA edilizia 30 gg.) a prescindere dalla potenza di emissione in singola antenna (anche superiore ai 20 Watt).

11 Lo Scenario Legislativo Legge n 73 del 22 maggio 2010,, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2010, n 40 (decreto incentivi) G.U. n. 120 del 25/05/2010. Modifica il D.lgs 259/2003 Codice delle comunicazioni elettroniche, introducendo l articolo 87-bis Procedure semplificate per determinate tipologie di impianti. ILLEGITTIMITA' 3. l articolo 87 bis si pone in contrasto con il comma 4 dell art. 20 della l. 241/90, (novellata dalla l. 80/05), legge quadro di riferimento del procedimento amministrativo e applicabile anche al D.lgs. 259/2003 (cfr. ex multis: Consiglio di Stato, Sez. VI, decisione n. 32, del 7 gennaio 2008; Consiglio di Stato, Sez. VI, n. 6993, del 29 novembre 2006; Consiglio di Stato Sez. VI, n. 6995, del 7 ottobre 2006; Tar Lazio, sez. II bis, n. 2690, del 2009), che esclude tassativamente la formazione del silenzio assenso in materia di tutela della salute, pubblica incolumità e ambientale.

12 Prospetto riassuntivo 6 V/m valore di attenzione ed obiettivo di qualità per i campi RF. (permanenza superiore a 4 ore) 20 V/m per i valori massimi dei campi a radiofrequenza. 3 ut obiettivo di qualità per il campo magnetico a frequenza di rete nuove installazioni. 10 ut valore di attenzione per il campo magnetico a frequenza di rete. ( permanenza superiore a 4 ore ) 100 ut per i valori massimo del campo magnetico a frequenza di rete.

13 Gestione del Territorio I Comuni possono dotarsi di strumenti che disciplinano il processo di installazione degli impianti, fatta salva la possibilità di dare copertura dei servizi al territorio I Piani devono esplicitare le localizzazioni puntuali tecnicamente valide I Regolamenti non possono porre aggravi o restrizioni negli aspetti di competenza dello stato come: - Limiti di esposizione - Distanze di sicurezza - Aggravi procedimentali - Esclusioni generiche di aree

14 Reti per telecomunicazioni Ogni rete cellulare è costituita da un numero variabile di celle che permettono la copertura radioelettrica e il collegamento tra i terminali mobili e la rete telefonica fissa. Il numero delle celle e la loro grandezza dipende dalla quantità di traffico (e quindi dal numero di terminali mobili) presenti in una data zona. Nelle città il numero delle celle è molto alto e la loro grandezza è molto ridotta. Lo schema seguente rappresenta uno schema classico di celle in una rete cellulare cittadina, la grandezza delle celle dipende dalla tipo di traffico presente in ogni zona e dalla tecnologia utilizzata e dal tipo di accesso alla rete.

15 TACS Tecnologie a confronto P F T GSM P F T UMTS P = Power T = Time F = Frequency P T F

16 Tecnologie in arrivo Conclusa l'asta delle frequenze, anche l'italia è (quasi) pronta per l'arrivo dell'lte LTE è una sigla che sta per Long Term Evolution, standard di rete cellulare sviluppato dal 3GPP o 3rd Generation Partnership Project, lo stesso che ha curato lo sviluppo dell UMTS/HSPA: tra i suoi membri organismi internazionali come l ITU e l ETSI. Gli obiettivi dell LTE possono essere riassunti con la necessità di creare una rete cellulare a banda larga in grado di superare i limiti dell attuale UMTS/HSPA e allo stesso tempo più semplice e meno costosa da mantenere LTE utilizza una tecnologia di comunicazione radio (Evolved Universal Terrestrial Radio Access) incompatibile con quella degli attuali terminali. Caratteristiche principali (Release 8 e 9), che definiscono l LTE, sono le seguenti: Alta efficienza con velocità di picco di 300 Mbit/s in download e 75 Mbit/s in upload Tecnologia OFDM al posto del CDMA dell UMTS Canali di banda variabile (1.4, 3, 5, 10, 15 e 20 MHz) Rete completamente IP Interoperabilità con le tecnologie precedenti nel caso di fallback per mancanza di copertura

17 Tecnologie in arrivo Le novità più importanti per l utente finale sono essenzialmente due: 1.Maggiore velocità di download (e upload) e il ridotto tempo di risposta, che renderà l esperienza di utilizzo in mobilità molto più vicina a quella di una rete fissa. 2.Anche se la nuova tecnologia non è direttamente compatibile con quelle precedenti sarà comunque possibile per un dispositivo LTE passare a una connessione HSPA o UMTS in caso di sopraggiunta mancanza di segnale, senza perdere la chiamata o la connessione dati. In Europa l LTE utilizzerà le frequenze 800, 1800 e 2600 MHz, negli Stati Uniti sono state assegnate le bande dei 700 e 1700 MHz, per cui i world phone dovranno supportare tutte queste frequenze per il roaming internazionale. L utilizzo della banda dei 800 MHz, permetterà la copertura di ampie regioni con una sola antenna, con la creazione di celle anche del raggio di decine di chilometri (fino a 100 Km) e ricezione ottimale all'interno degli edifici.

18 Telefoni cellulari Unità di ricetrasmissione a radio frequenza (900 /1800/2200 MHz) Ogni unità può emettere segnali con potenze da 0.5 a 2,5 watt Il telefonino dialoga frequentemente con le antenne ad esso più vicine. Poche tacche sul display del telefonino indicano che l antenna con cui sta dialogando è lontana (limite di copertura): se si telefona in queste condizioni il telefonino sta utilizzando tanta potenza dalla sua batteria, di conseguenza avremo un valore di campo molto forte (circa V/m) all antenna del cellulare; batteria che si consuma molto velocemente. In area di copertura (molte tacche di segnale sul display), il telefonino impiega una quantità piccolissima di potenza generando valori di campo dell ordine di 0,2 0,4 V/m

19 Gli Strumenti Operativi CEI prima edizione, Aprile V1 Gennaio 2004 «Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenza» + Appendice G: «Valutazione dei software di calcolo previsionale dei livelli di campo elettromagnetico» + Appendice H: «Metodologie di misura per segnali UMTS» Gruppo internazionale di standardizzazione 3GPP TS Technical Specification Group Radio Access Network Base Station (BS) conformance testing (FDD) 3GPP TS Technical Specification Group Radio Access Network BS Radio Transmission and Reception (FDD) TR UMTS version Selection procedures for the choice of radio transmission technologies of the UMTS

20 Piano Comunale

21 Il Piano: l approccio non gestito Ogni ente gestore avvia il proprio sviluppo di rete in maniera indipendente non coordinata Gestore 1 Gestore 2 Gestore 3 Gestore 4

22 Il Piano: l approccio gestito Coordinamento e gestione dei piani di sviluppo Obiettivi Tecnici Copertura Capacità Impatto elettromagnetico Aree di ricerca Visione globale della problematica nella gestione del territorio Relazione diretta con gli enti gestori Minimizzazione di impianti

23 I sistemi di 3 generazione L UMTS - coperture Servizio voce Servizio video Servizio dati

24 Parametri di emissione: Potenza irradiata dall'antenna Potenze emesse dall'antenna in funzione della distanza dai cellulari

25 Parametri di emissione: Potenza irradiata dai cellulari Rappresentazione della risposta in termini di potenza del terminale mobile

26 Impatto elettromagnetico

27 Calcoli di Copertura Servizio Dati 384 kbit/s

28 Analisi di impatto elettromagnetico: Centri storici Nei centri storici c èc grande difficoltà nel dove posizionare le SRB, in questo caso si sono ipotizzati due pali di 3 m di altezza sopra il tetto di due palazzi. Ma come si vede, si ha un campo previsionale di ben 6 V/m. Allora si è convenuto installare la SRB sulla Torre Civica del Palazzo Comunale.

29 In assenza di programmazione

30 Piano programmatico Un Gestore Due Gestori Tre Gestori Quattro Gestori POLAB S.r.l. Laboratorio

31 Confronto Senza Programma Con Programma

32 Seminari Formativi Uso consapevole delle tecnologie

33 Incontro con gli alunni Il Videogioco Saranno distribuiti CD interattivi, composti sia di una parte didattica (enciclopedia dell elettromagnetismo, schede informative, test di verifica) ed una parte più ludica composta da un videogioco nel quale l unico strumento di successo è rappresentato dalla conoscenza di informazioni acquisite durante la lezione o la consultazione on-line della parte didattica. POLAB S.r.l. Laboratorio

34 Competizione formativa Gli alunni vengono chiamati a confrontarsi sul livello di conoscenze acquisite durante gli incontri in classe e nell'uso del videogioco Vengono svolti test di verifica tramite giochi e proiezioni basati sul grado di competenze acquisite e sul riconoscimento dei comportamenti abituali

35 Presentazione dati ed evento conclusivo Illustrazione dei risultati ottenuti dai questionari Dialogo aperto tra giovani e adulti (amministratori, esperti, genitori, insegnanti), per un confronto consapevole sulla problematica dell elettromagnetismo Premiazione dello spot vincente presentato dagli alunni I rischi nell'utilizzo di apparecchiature elettriche espressi dai ragazzi Dipendenza Danni all'udito 8% 8% Emissione onde elettromagnetiche 25% Danni alla vista 14% Conosci sorgenti di campo elettromagnetico di uso comune? Quali? Scossa 45% Navigatore satellitare Wi-fi Fax Prese elettriche Antenne 1 Mp3 Ipod Videogiochi/ playstation / x box/ Wii Telefono Radio Phon Microonde Elettrodomestici TV Computer / Internet Cellulare

36 POLAB S.r.l. Laboratorio Elettromagnetico

37 POLAB S.r.l. Laboratorio Elettromagnetico

38 POLAB S.r.l. Laboratorio Elettromagnetico

39 Wi-Fi Misura dei valori di campo tra due portatili in diverse fasi della comunicazione e funzionamento n Valore (V/m) A 0,50 B 1,20 C 2,00 D 1,10 E 1,20 I valori di campo elettromagnetico complessivo misurato sul contenitore del portatile varia ovviamente da modello a modello: nell'analisi effettuata sono stati testati oltre 20 apparati di 12 marche e modelli diversi, ed i valori di emissione oscillano, alle gambe, da 1.9 V/m a 24, 2 V/m.

40 La Partecipazione Il caso della Regione Toscana La legge Regionale Toscana sulla partecipazione viene promulgata il 27 dicembre 2007 e prende il numero 69. Il testo è stato pubblicato sul BURT del 3 gennaio 2008 Protocollo d'intesa Regione-Enti locali La giunta regionale ha approvato il 19 maggio 2008 il testo del Protocollo d'intesa Regione-Enti locali, che è stato inviato a tutti i Comuni, le Province e le Comunità montane: l'adesione degli Enti Locali al Protocollo è volontaria e permetterà una piena collaborazione tra la Regione, l'autorità regionale e gli enti locali della Toscana per la diffusione dei processi partecipativi e l'applicazione della legge.

41 Telefoni Cellulari

42 La Partecipazione Le premesse Le difficoltà della democrazia rappresentativa i rischi di una vera e propria crisi di legittimazione : paure e sfiducia l assenza o la rarefazione dei canali di comunicazione tra istituzioni e società gli effetti sull efficacia e la tempestività dei processi decisionali Lo stallo e lo scacco dei tradizionali modelli partecipativi frammentazione e segmentazione dei movimenti della società civile la sindrome NIMBY una involuzione particolaristica delle forme di mobilitazione collettiva

43 La Partecipazione TRA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA E DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA Ricercare un punto di equilibrio nuovo tra democrazia rappresentativa (a cui, ovviamente, spetta la responsabilità ultima delle decisioni) e democrazia partecipativa. Individuare nuove forme attraverso cui i cittadini possono contribuire, con la loro esperienza, ad una migliore qualità delle decisioni collettive Coinvolgere attivamente i cittadini nella costruzione e nell attuazione delle politiche pubbliche

44 Il sito web:

45 Conclusioni Perché pianificare Azione propositiva per la reale gestione del territorio Fornire risposte alle domande di copertura da parte degli enti gestori e di sicurezza e tutela da parte della cittadinanza Acquisizione di risorse economiche per il Comune Come pianificare Validità tecnica solo se garantiti i requisiti di copertura Soggetti di parte terza, accreditati Confronto con tutte le componenti coinvolte - partecipazione Come integrare una pianificazione Azione di monitoraggio periodico o in continua Seminari informativi e/o pubblicazioni di carattere divulgativo Aggiornamenti sui risultati della ricerca più avanzata

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