LABORATORIO DI ALGORITMI E STRUTTURE DATI A-L. Ingegneria e scienze informatiche Cesena A.A: 2016/2017 Docente: Greta Sasso

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LABORATORIO DI ALGORITMI E STRUTTURE DATI A-L. Ingegneria e scienze informatiche Cesena A.A: 2016/2017 Docente: Greta Sasso"

Transcript

1 LABORATORIO DI ALGORITMI E STRUTTURE DATI A-L Ingegneria e scienze informatiche Cesena A.A: 2016/2017 Docente: Greta Sasso

2 Presentazione Docente: Greta Sasso Orario e luogo delle lezioni: Laboratorio Vela, Giovedì dalle 10 alle 13 Ricevimento : Prima della lezione in laboratorio Sito del corso:

3 Il corso Obiettivi: Sviluppare le capacità di base per lo sviluppo di algoritmi efficienti per la risoluzione di problemi su strutture dati complesse Prerequisiti: Conoscenza del linguaggio ANSI C

4 Descrizione progetto È prevista una prova di laboratorio. Per poter accedere alla prova scritta e necessario aver superato la prova di laboratorio. La prova di laboratorio consiste nello sviluppo di un progetto, da realizzare in linguaggio ANSI C, con relativa relazione scritta. Il progetto deve essere consegnato obbligatoriamente entro una settimana prima della prova scritta. Una volta consegnato e corretto, il progetto resta valido per tutte le prove scritte seguenti (per i successivi due anni solari).

5 Esempio di legenda per lo pseudocodice Strutture di controllo iterative (ciclo da 1 a n, incluso): for espressione do...//corpo end for while espr do...//corpo end while if espr then...//corpo else...//corpo end if

6 Tempo di calcolo in secondi

7

8 Numero di istruzioni eseguite

9 Ripasso Passaggio dei parametri - Indirizzo Nel passaggio di parametri per riferimento/ indirizzo alla funzione viene passato l indirizzo e non il valore dell argomento. Fornisce la possibilità di avere più valori di ritorno modificando direttamente delle variabili esterne alla funzione ( passate non per copia ma per indirizzo ) Per poter passare un indirizzo in fase di chiamata della funzione occorrerà utilizzare dei parametri di tipo puntatore void sum(int a, int b, int*ris){ *ris= a+b; } //chiamata int a=4; int ris; sum(a,3, &ris); printf( %d\n, ris); //valore stampato: 7

10 Ripasso: Gli Array Gli array/ vettori sono strutture dati in grado di memorizzare lo stesso tipo di dati in modo sequenziale, accessibile con un unico nome Statici: la dimensione è conosciuta sin dall inizio e non può essere modificata Dinamici: Si può creare l array in qualsiasi momento allocando memoria nell heap, e si ha la possibilità di modificare la dimensione. Malloc: funzione che alloca un quantitativo di byte (parametro in input) e restituisce l indirizzo dell area allocata ( della prima cella del vettore ) Realloc : funzione che realloca un area di memoria con la possibilità che venga cambiato completamente l indirizzo di memoria precedente Entrambe le funzioni possono fallire e in questo caso restituiscono NULL ( Controllo!) Free : funzione utilizzata per deallocare un area di memoria dato un indirizzo

11 Ripasso: I File I file sono strutture sequenziali Ogni riga termina con un carattere di newline \n. Al termine del file si ottiene EOF Per poter accedere ad un file occorre avere un collegamento ad un file, quindi utilizzeremo i puntatori a FILE Per aprire un file si utilizza la funzione fopen che vuole in ingresso il nome del file ( stringa) e una stringa rappresentante la modalità di apertura. Per chiudere un file si utilizza la funzione fclose

12 I file: lettura Modalità di apertura, read "r" Nel caso in cui il file non esista o per altri problemi di I/O la funzione fopen ritornerà il valore NULL ( Ricordarsi di controllare l eventualità) La lettura di un file corrisponde all intenzione di ottenere dei dati in input da una sorgente esterna. Con la funzione scanf siamo abituati a ottenere dei dati in input da tastiera e a memorizzarlo nel nostro programma. Per i file è la stessa cosa: si utilizza la funzione fscanf, fgets, Esempio.txt //apertura file in lettura FILE* ptr; int a; Ptr = fopen("esempio.txt", "r"); if ( ptr==null ) return (-1); fscanf (ptr, %d, &a); printf( %d\n, a); //stampa del primo numero contenuto nel file: 1

13 Controllare la fine del file La funzione fscanf ritorna il valore EOF nel caso in cui si è tentato di leggere qualcosa da un file, ma il file è stato già letto tutto Int feof(file* f) : questa funzione accetta come parametro in input il puntatore al file e come valore di ritorno 0 se non raggiunto L EOF, altrimenti un numero diverso da 0

14 I file: scrittura Modalità di apertura, write " w". Se il file non esiste, questo sarà creato in automatico. Per problemi di I/O la funzione fopen ritornerà il valore NULL ( Ricordarsi di controllare l eventualità). La scrittura di un file corrisponde all intenzione di ottenere dei dati in output l mio programma verso il file. Con la funzione printf siamo abituati stampare a video (output) dei dati. Per i file è la stessa cosa: si utilizza la funzione fprintf, fputs, //apertura file in scrittura FILE* ptr; int a=5; ptr = fopen("nuovo.txt", "r"); if( ptr == NULL) return (-1); fprintf(ptr, ciao a tutti %d \n, &a); nuovo.txt Ciao a tutti 5

15 IDE Visual Studio Visual Studio è un ambiente di sviluppo integrato (Integrated development environment o IDE) sviluppato da Microsoft Supporta diversi tipi di linguaggio: C, C++, C#, F#, Visual Basic.Net, Html e JavaScript, e che permette la realizzazione di applicazioni, siti web, applicazioni web e servizi web Esistono le versioni a pagamento ma anche le versioni gratuite ( Visual Studio Express) che presentano le funzionalità di base Potenti strumenti a disposizione per il Debug dei programmi Alternative : Code::Blocks, Devc++,

16 Visual Studio Nuovo progetto File -> Nuovo Progetto -> Visual c++ -> Progetto Win32 Console Application Specificare il nome del progetto Confermare

17 o Next o Selezionare il tipo di applicazione «applicazione console» o Selezionare Progetto Vuoto o Fine o Una volta fatto questo il progetto sarà creato vuoto. o Create quindi un file main.c all interno della cartella File di Origine o Cliccate col tasto destro -> aggiungi -> nuovo elemento

18 o Esecuzione di un programma:

19 Esecuzione di un programma:

20 Disabilitare Warnings di visual studio A volte potrebbe capitare con l utilizzo delle funzioni scanf, printf, fscanf, di ottenere un errore del tipo This function or variable may be unsafe. Consider using scanf_s instead. To disable deprecation, use _CRT_SECURE_NO_WARNINGS. See online help for details Per eliminare questi warnings andare nelle proprietà del progetto Inserire la stringa _CRT_SECURE_NO_WARNINGS E confermare le modifiche NB: Per modificare questa voce occorre aver Creato prima almeno un file.c /.cpp

21 1) Leggere da un file di testo 10 numeri interi, memorizzarli all interno di un vettore e calcolare la somma degli elementi. - Solo in questo step si dia per scontato che il file contenga almeno 10 numeri interi - Il file lo potete creare e inserire nella cartella del vostro progetto. Ad esempio :..Studio 2015\Projects\Esercizio1\Esercizio1 oppure da visual studio nella cartella resource ( risorse) del progetto 2 step: Preso in input da tastiera un numero positivo leggere da un file quel quantitativo di numeri memorizzandoli all interno di un vettore, e calcolare il valore medio. [ Esercizi Proposti 1.1 ]

22 L esercizio sembra semplice, ma occorre considerare alcuni casi che si potrebbero verificare portando a situazioni impreviste, ad errori o a interruzione del programma: Cosa succede se l utente inserisce un numero negativo come dimensione? Cosa succede se l utente inserisce un carattere e non un intero? Cosa succede se nel file non sono presenti abbastanza numeri? Cosa succede se il file non esiste o se non è più disponibile memoria nel programma? Analisi del problema

23 Testing dei programmi Obiettivo di eliminare eventuali malfunzionamenti tramite l esecuzione del codice stesso Progettazione di test: selezionare dei casi significativi di input e verificare porzioni di codice critiche e output finali Debugging : per localizzare e rimuovere i problemi che causano i malfunzionamenti Debugging con visual studio Stampa di messaggi a video per monitorare l esecuzione

24 Debug Per aggiungere un punto di interruzione ( breakpoint) cliccare in corrispondenza della linea di codice di cui si vuole fermare l esecuzione, comparirà un pallino rosso. Per avviare il debug basta cliccare sul pulsante di avvio del programma visto in precedenza.

25 Utility Numeri Pseudo Casuali //srand( 550 ); // inizializzazione srand( time( NULL )); // inizializza con orologio(casuale) printf("%d\n", rand() % (max+1)); double x=((double)rand()/(double)rand_max); // compreso in [0.0,1.0] int a = rand()%100; // compreso in [0,100] int b = rand()%100+50; // compreso in [50,150]

26 Utility Stringa casuale /*Generazione di una parola di una dimensione data. I caratteri generati sono da a-z ( carattere minuscoli) */ char* randomword( int dim) { int i; char* string = (char*)malloc((1 + dim) * sizeof(char)); if (string == NULL) return "random"; for (i = 0; i < dim; i++) string[i] = rand() % ; // ASCII code string[i] = '\0'; return string; }

27 Prima di iniziare Con il crescere della complessità degli argomenti e degli esercizi, gli algoritmi risolutivi non saranno immediati. 1) Analisi del problema: input output. o È utile individuare esempi di input significativi per il problema o Di grande aiuto è la decisione dei test già in questa fase 2) Progettazione dell algoritmo 3) Implementazione 4) Testing e verifica

28 2) 3 step: Data la sequenza di numeri letta dal file, calcolare in modo iterativo Il valore massimo, e il valore minimo, tramite apposite funzioni. Test significativi Cosa succede se la sequenza è formata dal medesimo numero? Cosa succede se la sequenza è formata da soli numeri negativi? Calcolare il tempo di esecuzione e il numero di istruzioni eseguite per i cicli utilizzati nella ricerca del massimo e nella somma. Come varia l algoritmo se l insieme degli elementi è ordinato in ordine crescente? Quanto costa? [ Esercizi Proposti 1.2 ]

29 2) 5 step: Aggiungere la ricerca di un elemento sviluppando una funzione che ritorni 1 o 0 nel caso in cui l elemento sia presente o meno all interno del vettore. [ Esercizi Proposti 1.3 ]

30 Dati a e n numeri interi calcolare a n usando un algoritmo iterativo [ Esercizi Proposti 1.4 ]

31 Domande e discussione Domande?

Operazioni su file di caratteri

Operazioni su file di caratteri Operazioni su file di caratteri Apertura fopen Chiusura fclose Scrittura fprintf Lettura fscanf Controllo fine file feof Prof. E. Occhiuto INFORMATICA 242AA a.a. 2010/11 pag. 1 Apertura di un file: Si

Dettagli

GESTIONE DEI FILE IN C. Docente: Giorgio Giacinto AA 2008/2009

GESTIONE DEI FILE IN C. Docente: Giorgio Giacinto AA 2008/2009 Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Civile - Strutture FONDAMENTI DI INFORMATICA 2

Dettagli

Input/output da file I/O ANSI e I/O UNIX FLUSSI E FILE FLUSSI FLUSSI di TESTO FLUSSI BINARI FILE

Input/output da file I/O ANSI e I/O UNIX FLUSSI E FILE FLUSSI FLUSSI di TESTO FLUSSI BINARI FILE Input/output da file Il linguaggio C non contiene istruzioni di I/O, in quanto tali operazioni vengono eseguite tramite funzioni di libreria standard. Questo approccio rende estremamente flessibile e potente

Dettagli

L'Allocazione Dinamica della Memoria nel linguaggio C

L'Allocazione Dinamica della Memoria nel linguaggio C L'Allocazione Dinamica della Memoria nel linguaggio C Prof. Rio Chierego riochierego@libero.it http://www.riochierego.it/informatica.htm Sommario Questo documento tratta l'allocazione dinamica della memoria

Dettagli

File e puntatori a file

File e puntatori a file File e puntatori a file Vitoantonio Bevilacqua vitoantonio.bevilacqua@poliba.it La libreria stdio.h mette a disposizione delle funzioni che hanno la peculiarità di trattare con questa nuova tipologia di

Dettagli

Gestione dei file. Stefano Ferrari. Università degli Studi di Milano Programmazione. anno accademico

Gestione dei file. Stefano Ferrari. Università degli Studi di Milano Programmazione. anno accademico Gestione dei file Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano stefano.ferrari@unimi.it Programmazione anno accademico 2016 2017 Gli stream Si dice stream qualsiasi sorgente di dati in ingresso e qualsiasi

Dettagli

Programmazione I - Laboratorio

Programmazione I - Laboratorio Programmazione I - Laboratorio Esercitazione 3 - Array Gianluca Mezzetti 1 Paolo Milazzo 2 1. Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ mezzetti mezzetti di.unipi.it 2. Dipartimento

Dettagli

File binari e file di testo

File binari e file di testo I file File binari e file di testo distinzione tra file binari file di testo si possono usare funzioni diverse per la gestione di tipi di file diversi Programmazione Gestione dei file 2 File binari e file

Dettagli

Il linguaggio C. Puntatori e dintorni

Il linguaggio C. Puntatori e dintorni Il linguaggio C Puntatori e dintorni 1 Puntatori : idea di base In C è possibile conoscere e denotare l indirizzo della cella di memoria in cui è memorizzata una variabile (il puntatore) es : int a = 50;

Dettagli

C: panoramica. Violetta Lonati

C: panoramica. Violetta Lonati C: panoramica Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica AA 2009/2010 Violetta Lonati

Dettagli

Esercitazione 11. Liste semplici

Esercitazione 11. Liste semplici Esercitazione 11 Liste semplici Liste semplici (o lineari) Una lista semplice (o lineare) è una successione di elementi omogenei che occupano in memoria una posizione qualsiasi. Ciascun elemento contiene

Dettagli

Università di Ferrara Facoltà di Ingegneria. Esercitazioni di FONDAMENTI DI INFORMATICA MODULO B

Università di Ferrara Facoltà di Ingegneria. Esercitazioni di FONDAMENTI DI INFORMATICA MODULO B Università di Ferrara Facoltà di Ingegneria Esercitazioni di FONDAMENTI DI INFORMATICA MODULO B Tommaso Berlose: Giuseppe Cota: (Riccardo Zese: tommaso.berlose@student.unife.it giuseppe.cota@unife.it riccardo.zese@unife.it)

Dettagli

Informatica 1. Corso di Laurea Triennale in Matematica. Gianluca Rossi

Informatica 1. Corso di Laurea Triennale in Matematica. Gianluca Rossi Informatica 1 Corso di Laurea Triennale in Matematica Gianluca Rossi gianluca.rossi@uniroma2.it Dipartimento di Matematica Università di Roma Tor Vergata 11: Stringhe (www.informatica-uno.blogspot.com)

Dettagli

Prova di Laboratorio del [ Corso A-B di Programmazione (A.A. 2004/05) Esempio: Media Modalità di consegna:

Prova di Laboratorio del [ Corso A-B di Programmazione (A.A. 2004/05) Esempio: Media Modalità di consegna: Prova di Laboratorio del 12.1.2005 [durata 90 min.] Corso A-B di Programmazione (A.A. 2004/05) 1. Leggere da tastiera un insieme di numeri interi ed inserirli in un vettore A 2. Calcolare tramite una funzione

Dettagli

Gestione dinamica della memoria

Gestione dinamica della memoria Programmazione M-Z Ingegneria e Scienze Informatiche - Cesena A.A. 2016-2017 Gestione dinamica della memoria Pietro Di Lena - pietro.dilena@unibo.it A pessimistic programmer sees the array as half empty.

Dettagli

I file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002

I file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002 I file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002 dott.ssa Francesca A. Lisi lisi@di.uniba.it Sommario Generalità sui file in C I file ad accesso sequenziale I file di testo Riferimenti

Dettagli

Passare argomenti al programma

Passare argomenti al programma Passare argomenti al programma Quando si invoca un programma è possibile passare degli argomenti ad esso durante la chiamata. Gli argomenti ricevuti saranno stringhe (array di char) quindi l insieme di

Dettagli

Esercizio 1 (15 punti)

Esercizio 1 (15 punti) Esercizio 1 (15 punti) Corsi di laurea in Ingegnera Elettronica e Ingegneria Gestionale Fondamenti di Programmazione / Fondamenti di Informatica I Prova scritta del 16 giugno 2017 Il noto gioco MasterMind

Dettagli

Caratteri e stringhe

Caratteri e stringhe Caratteri e stringhe Caratteri Dato che un computer può memorizzare esclusivamente sequenze di bit, per memorizzare un carattere (e quindi testi) è necessario stabilire una convenzione che associa a un

Dettagli

Introduzione a Visual Studio 2005

Introduzione a Visual Studio 2005 Fondamenti di Informatica e Laboratorio T-AB Ingengeria dell Automazione a.a. 2008/2009 Introduzione a Visual Studio 2005 Outline Solutions e Projects Visual Studio e il linguaggio C Visual Studio Schermata

Dettagli

I files in C. A cura del prof. Ghezzi

I files in C. A cura del prof. Ghezzi I files in C A cura del prof. Ghezzi 1 Perchè i files? Realizzano la persistenza dei dati dati che sopravvivono all esecuzione del programma Sono delle strutture di dati sequenziali 2 Files e S.O. I files

Dettagli

Università di Ferrara Facoltà di Ingegneria. Esercitazioni di FONDAMENTI DI INFORMATICA MODULO B

Università di Ferrara Facoltà di Ingegneria. Esercitazioni di FONDAMENTI DI INFORMATICA MODULO B Università di Ferrara Facoltà di Ingegneria Esercitazioni di FONDAMENTI DI INFORMATICA MODULO B Lorenzo Campioni: Giuseppe Cota: (Riccardo Zese: lorenzo.campioni@student.unife.it giuseppe.cota@unife.it

Dettagli

Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati

Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Funzioni standard del C: Funzioni di I/O Allocazione dinamica della memoria Funzioni su stringhe di caratteri Testo di riferimento B.W. Kernighan & D.M. Ritchie

Dettagli

L Allocazione Dinamica della Memoria

L Allocazione Dinamica della Memoria L Allocazione Dinamica della Memoria Maurizio Palesi DIIT Università di Catania Viale Andrea Doria 6, 95125 Catania mpalesi@diit.unict.it http://www.diit.unict.it/users/mpalesi Sommario Questo documento

Dettagli

Stringhe in C. Alessandra Giordani Lunedì 23 aprile 2012

Stringhe in C. Alessandra Giordani Lunedì 23 aprile 2012 Stringhe in C Alessandra Giordani agiordani@disi.unitn.it Lunedì 23 aprile 2012 http://disi.unitn.it/~agiordani/ Stringhe Sono particolari array: Ogni elemento del vettore è di tipo char La stringa è terminata

Dettagli

Allocazione dinamica della memoria

Allocazione dinamica della memoria Andrea Marin Università Ca Foscari Venezia Laurea in Informatica Corso di Programmazione part-time a.a. 2011/2012 Tipi di memoria dati Nella macchina astratta C esistono tre tipi di memoria per allocare

Dettagli

Scrittura formattata - printf

Scrittura formattata - printf Esercizi su Input/Output con formato FormattedIO 1 Scrittura formattata - printf Funzione printf int printf ( , ) La funzione restituisce un valore intero uguale ai caratteri

Dettagli

Università di Ferrara. Facoltà di Ingegneria. Esercitazioni di

Università di Ferrara. Facoltà di Ingegneria. Esercitazioni di Università di Ferrara Facoltà di Ingegneria Esercitazioni di Giuseppe Cota: Riccardo Zese: giuseppe.cota@unife.it riccardo.zese@unife.it 1 Orario delle lezioni Due turni da 3h00min in laboratorio, con

Dettagli

Stringhe e allocazione dinamica della memoria

Stringhe e allocazione dinamica della memoria Stringhe e allocazione dinamica della memoria Esercizio Scrivere un programma strings.c che legge da standard input una sequenza di parole separate da uno o più spazi, e stampa le parole lette, una per

Dettagli

Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Ingegneria e Scienze Informatiche - Cesena A.A

Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati Ingegneria e Scienze Informatiche - Cesena A.A Ingegneria e Scienze Informatiche - Cesena A.A. 2013-2014 dilena@cs.unibo.it, pietro.dilena@unibo.it Note introduttive sul corso Modalità d esame Note introduttive sul corso Finalità: fornire competenze

Dettagli

L'allocazione dinamica della memoria

L'allocazione dinamica della memoria L'allocazione dinamica della memoria Fulvio CORNO - Matteo SONZA REORDA Dip. Automatica e Informatica Politecnico di Torino I puntatori Le variabili di tipo puntatore permettono di accedere alla memoria

Dettagli

Introduzione. L elaborazione dei files in C. Elaborazione dei files (1) Elaborazione dei files (2) D.D. cap. 11+ pp K.P. pp.

Introduzione. L elaborazione dei files in C. Elaborazione dei files (1) Elaborazione dei files (2) D.D. cap. 11+ pp K.P. pp. Introduzione L elaborazione dei files in C D.D. cap. 11+ pp. 569-572 K.P. pp. 581-583 La memorizzazione dei dati nelle variabili e nei vettori è temporanea: tutti quei dati andranno persi quando il programma

Dettagli

I File. Il file e` l'unita` logica di memorizzazione dei dati su memoria di massa.

I File. Il file e` l'unita` logica di memorizzazione dei dati su memoria di massa. I File Il file e` l'unita` logica di memorizzazione dei dati su memoria di massa. Consente una memorizzazione persistente dei dati, non limitata dalle dimensioni della memoria centrale. Generalmente un

Dettagli

Unità Didattica 4 Linguaggio C. Vettori. Puntatori. Funzioni: passaggio di parametri per indirizzo.

Unità Didattica 4 Linguaggio C. Vettori. Puntatori. Funzioni: passaggio di parametri per indirizzo. Unità Didattica 4 Linguaggio C Vettori. Puntatori. Funzioni: passaggio di parametri per indirizzo. 1 Vettori Struttura astratta: Insieme di elementi dello stesso tipo, ciascuno individuato da un indice;

Dettagli

Fondamenti di Informatica

Fondamenti di Informatica Fondamenti di Informatica Prima prova intermedia - 11 Novembre 2009 Si risolvano i seguenti esercizi. Il compitino prevede un punteggio massimo di 15/14-esimi, cui andranno sommati i punti ottenuti nel

Dettagli

file fisico file logico

file fisico file logico I files Un file è una struttura di dati residente su una memoria di massa (file fisico) Un programma vede un file come una sequenza di bytes (file logico) Generalizzando, un file può comprendere qualsiasi

Dettagli

Linguaggio C: i file

Linguaggio C: i file Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica A - GES Prof. Plebani A.A. 2006/2007 Linguaggio C: i file La presente dispensa e da utilizzarsi ai soli fini didattici previa

Dettagli

Allocazione dinamica della memoria

Allocazione dinamica della memoria Allocazione dinamica della memoria Allocazione statica: limiti Per quanto sappiamo finora, in C le variabili sono sempre dichiarate staticamente la loro esistenza deve essere prevista e dichiarata a priori

Dettagli

Suggerimenti, note utili ed errori comuni. Fondamenti di informatica T

Suggerimenti, note utili ed errori comuni. Fondamenti di informatica T Suggerimenti, note utili ed errori comuni Fondamenti di informatica T printf, scanf e stringhe di formato La lettura e scrittura di variabili in formato testo sono realizzate tramite printf e scanf sfruttando

Dettagli

Algoritmi, Strutture Dati e Programmi. UD 2.b: Programmazione in Pascal

Algoritmi, Strutture Dati e Programmi. UD 2.b: Programmazione in Pascal Algoritmi, Strutture Dati e Programmi : Programmazione in Pascal Prof. Alberto Postiglione AA 2007-2008 Università degli Studi di Salerno Il Linguaggio di Programmazione Pascal Esistono molti linguaggi

Dettagli

Errori frequenti Cicli iterativi Array. Cicli e array. Laboratorio di Programmazione I. Corso di Laurea in Informatica A.A.

Errori frequenti Cicli iterativi Array. Cicli e array. Laboratorio di Programmazione I. Corso di Laurea in Informatica A.A. Cicli e array Laboratorio di Programmazione I Corso di Laurea in Informatica A.A. 2016/2017 Calendario delle lezioni Lez. 1 Lez. 2 Lez. 3 Lez. 4 Lez. 5 Lez. 6 Lez. 7 Lez. 8 - Introduzione all ambiente

Dettagli

Le strutture. Una struttura C è una collezione di variabili di uno o più tipi, raggruppate sotto un nome comune.

Le strutture. Una struttura C è una collezione di variabili di uno o più tipi, raggruppate sotto un nome comune. Le strutture Una struttura C è una collezione di variabili di uno o più tipi, raggruppate sotto un nome comune. Dichiarazione di una struttura: struct point { int x; int y; }; La dichiarazione di una struttura

Dettagli

Uso avanzato dei puntatori Allocazione dinamica della memoria

Uso avanzato dei puntatori Allocazione dinamica della memoria Uso avanzato dei puntatori Allocazione dinamica della memoria Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Informatica Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica

Dettagli

Esercizi di programmazione in linguaggio C English Dictionary

Esercizi di programmazione in linguaggio C English Dictionary Esercizi di programmazione in linguaggio C English Dictionary Il file di testo wordnet.txt contiene un certo numero di parole (word) e il corrispondente significato (meaning) secondo il seguente formato:

Dettagli

Fondamenti di Informatica 6. Algoritmi e pseudocodifica

Fondamenti di Informatica 6. Algoritmi e pseudocodifica Vettori e matrici #1 Fondamenti di Informatica 6. Algoritmi e pseudocodifica Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2010-2011 1 Semestre Prof. Giovanni Pascoschi Le variabili definite come coppie

Dettagli

Allocazione dinamica della memoria: calloc() Se T è il nomed di un tipo, la chiamata calloc(n, sizeof(t)) è equivalente a malloc(n * sizeof(t))

Allocazione dinamica della memoria: calloc() Se T è il nomed di un tipo, la chiamata calloc(n, sizeof(t)) è equivalente a malloc(n * sizeof(t)) Allocazione dinamica della memoria: malloc() In C è possibile allocare dinamicamente un area di memoria (ossia, durante l esecuzione di un programma) tramite le funzioni malloc() e calloc() (occorre includere

Dettagli

Non ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore Possiamo dunque avere anche vettori di

Non ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore Possiamo dunque avere anche vettori di ARRAY DI PUNTATORI Non ci sono vincoli sul tipo degli elementi di un vettore Possiamo dunque avere anche vettori di puntatori Ad esempio: char * stringhe[4]; definisce un vettore di 4 puntatori a carattere

Dettagli

Ogni variabile in C è una astrazione di una cella di memoria a cui corrisponde un nome, un contenuto e un indirizzo.

Ogni variabile in C è una astrazione di una cella di memoria a cui corrisponde un nome, un contenuto e un indirizzo. Ogni variabile in C è una astrazione di una cella di memoria a cui corrisponde un nome, un contenuto e un indirizzo. int a = 5; a 5 α=&a Esistono in C particolari variabili dette puntatori che possono

Dettagli

Introduzione al C. Unità Gestione Dinamica della Memoria

Introduzione al C. Unità Gestione Dinamica della Memoria Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria delle Comunicazioni BCOR Ingegneria Elettronica BELR Introduzione al C Unità Gestione Dinamica della Memoria D. Bloisi, A. Pennisi, S. Peluso, S. Salza Gestione

Dettagli

ERRATA CORRIGE. void SvuotaBuffer(void); void SvuotaBuffer(void) { if(getchar()!=10) {svuotabuffer();} }

ERRATA CORRIGE. void SvuotaBuffer(void); void SvuotaBuffer(void) { if(getchar()!=10) {svuotabuffer();} } ERRATA CORRIGE Pulizia del buffer di input: come fare? (1) Dopo aver richiamato getchar() per prelevare un carattere dal buffer di input, inseriamo una seconda chiamata a getchar(), senza assegnare il

Dettagli

Le strutture. Una struttura C è una collezione di variabili di uno o più tipi, raggruppate sotto un nome comune.

Le strutture. Una struttura C è una collezione di variabili di uno o più tipi, raggruppate sotto un nome comune. Le strutture Una struttura C è una collezione di variabili di uno o più tipi, raggruppate sotto un nome comune. Dichiarazione di una struttura: struct point { int x; int y; }; La dichiarazione di una struttura

Dettagli

Informatica B. Sezione D. Scuola di Ingegneria Industriale Laurea in Ingegneria Energetica Laurea in Ingegneria Meccanica

Informatica B. Sezione D. Scuola di Ingegneria Industriale Laurea in Ingegneria Energetica Laurea in Ingegneria Meccanica Scuola di Ingegneria Industriale Laurea in Ingegneria Energetica Laurea in Ingegneria Meccanica Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria Informatica B Sezione D Franchi Alessio Mauro,

Dettagli

Introduzione alla programmazione in linguaggio C

Introduzione alla programmazione in linguaggio C Introduzione alla programmazione in linguaggio C Il primo programma in C commento Header della libreria Funzione principale Ogni istruzione in C va terminata con un ; Corso di Informatica AA. 2007-2008

Dettagli

Lezione 8 Struct e qsort

Lezione 8 Struct e qsort Lezione 8 Struct e qsort Rossano Venturini rossano@di.unipi.it Pagina web del corso http://didawiki.cli.di.unipi.it/doku.php/informatica/all-b/start Esercizio 3 QuickSort strambo Modificare il Quicksort

Dettagli

Input/Output. Lettura e scrittura Caratteri e Stringhe: Terminale e file. Input/output. caratteri stringhe formattato ascii binari

Input/Output. Lettura e scrittura Caratteri e Stringhe: Terminale e file. Input/output. caratteri stringhe formattato ascii binari Input/Output Lettura e scrittura Caratteri e Stringhe: Terminale e file Input/output console file caratteri stringhe formattato ascii binari Linguaggio ANSI C Input/Output - 1 La libreria standard del

Dettagli

Gestione dei file. File di testo e binari

Gestione dei file. File di testo e binari Gestione dei file Un file e definito come un oggetto, presente nel file system, costituito da una sequenza continua di bytes Un file, per poter essere utilizzato, deve essere aperto Successivamente e possibile

Dettagli

C espressioni condizionali

C espressioni condizionali C espressioni condizionali Esiste un particolare operatore, detto operatore condizionale, che rappresenta un istruzione if else. estremamente compattata?: Supponiamo di voler inserire nella variabile intera

Dettagli

Un semplice programma L ambiente di sviluppo Dev-C++ Codifica del programma Compilazione e correzione errori Esecuzione e verifica

Un semplice programma L ambiente di sviluppo Dev-C++ Codifica del programma Compilazione e correzione errori Esecuzione e verifica Primo programma in C Un semplice programma L ambiente di sviluppo Dev-C++ Codifica del programma Compilazione e correzione errori Esecuzione e verifica 2 2006 Politecnico di Torino 1 Esercizio Somma due

Dettagli

Laboratorio di Programmazione: Linguaggio C Lezione 21 del 19 maggio 2014

Laboratorio di Programmazione: Linguaggio C Lezione 21 del 19 maggio 2014 Laboratorio di Programmazione: Linguaggio C Lezione 21 del 19 maggio 2014 Damiano Macedonio Esercizio 1 Scrivere una funzione che riceve in ingresso un puntatore ad un array di interi e modifica tale array

Dettagli

Introduzione al MATLAB c Parte 3 Script e function

Introduzione al MATLAB c Parte 3 Script e function Introduzione al MATLAB c Parte 3 Script e function Lucia Gastaldi DICATAM - Sezione di Matematica, http://lucia-gastaldi.unibs.it Indice 1 M-file di tipo Script e Function Script Function 2 Gestione dell

Dettagli

Linguaggio C. Vettori, Puntatori e Funzioni Stringhe. Università degli Studi di Brescia. Prof. Massimiliano Giacomin

Linguaggio C. Vettori, Puntatori e Funzioni Stringhe. Università degli Studi di Brescia. Prof. Massimiliano Giacomin Linguaggio C Vettori, Puntatori e Funzioni Stringhe Università degli Studi di Brescia Prof. Massimiliano Giacomin SCHEMA DELLA LEZIONE RELAZIONE TRA VETTORI E PUNTATORI (e le stringhe letterali come caso

Dettagli

Lezione 21 e 22. Valentina Ciriani ( ) Laboratorio di programmazione. Laboratorio di programmazione. Lezione 21 e 22

Lezione 21 e 22. Valentina Ciriani ( ) Laboratorio di programmazione. Laboratorio di programmazione. Lezione 21 e 22 Lezione 21 e 22 - Allocazione dinamica delle matrici - Generazione di numeri pseudocasuali - Funzioni per misurare il tempo - Parametri del main - Classificazione delle variabili Valentina Ciriani (2005-2008)

Dettagli

Prof. E. Occhiuto INFORMATICA 242AA a.a. 2010/11 pag. 1

Prof. E. Occhiuto INFORMATICA 242AA a.a. 2010/11 pag. 1 Operazioni sulle liste Definiamo una serie di procedure e funzioni per operare sulle liste. Usiamo liste di interi per semplicità, ma tutte le operazioni sono realizzabili in modo del tutto analogo su

Dettagli

Variabili dinamiche. Obiettivi: Presentare le variabili dinamiche, allocate e deallocate nell area HEAP, e le funzioni malloc e free

Variabili dinamiche. Obiettivi: Presentare le variabili dinamiche, allocate e deallocate nell area HEAP, e le funzioni malloc e free Variabili dinamiche Obiettivi: Presentare le variabili dinamiche, allocate e deallocate nell area HEAP, e le funzioni malloc e free 1 Tipi di variabili in C In C è possibile classificare le variabili in

Dettagli

ELEMENTI DI INFORMATICA L-B. Ing. Claudia Chiusoli

ELEMENTI DI INFORMATICA L-B. Ing. Claudia Chiusoli ELEMENTI DI INFORMATICA L-B Ing. Claudia Chiusoli Materiale Lucidi delle lezioni Date degli appelli Testi di esami precedenti Informazioni e contatti http://www.lia.deis.unibo.it/courses/ Programma del

Dettagli

1 (6) 2 (7) 3 (7) 4 (7) 5 (6)

1 (6) 2 (7) 3 (7) 4 (7) 5 (6) CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA, CHIMICA e MATERIALI Informatica B anno accademico 010-011 Prof. Danilo ARDAGNA Seconda Prova in Itinere 7.06.011 Durata 1h 30 Valutazioni 1 (6) (7) 3 (7) 4 (7)

Dettagli

Breve Manuale di Riferimento sulla Sintassi Linguaggi C++ e FORTRAN

Breve Manuale di Riferimento sulla Sintassi Linguaggi C++ e FORTRAN Breve Manuale di Riferimento sulla Sintassi Linguaggi e versione aggiornata al 05/02/2004 Sommario Elementi di Base... 2 Dati, Tipi e Dichiarazioni... 2 Tipi di Dato di Base... 2 Tipi di Dato Strutturati...

Dettagli

L accesso ai dispositivi esterni (tastiera, monitor, file,...) viene gestito mediante canali di comunicazione.

L accesso ai dispositivi esterni (tastiera, monitor, file,...) viene gestito mediante canali di comunicazione. I file L accesso ai dispositivi esterni (tastiera, monitor, file,...) viene gestito mediante canali di comunicazione. I canali, sono delle strutture dati che contengono informazioni sul dispositivo fisico,

Dettagli

Gestione dei file. Linguaggio ANSI C Input/Output - 13

Gestione dei file. Linguaggio ANSI C Input/Output - 13 Gestione dei file Necessità di persistenza dei file archiviare i file su memoria di massa. Un file è una astrazione fornita dal sistema operativo, il cui scopo è consentire la memorizzazione di informazioni

Dettagli

Lezione 9: Puntatori a funzioni. Tipi enumerativi e orientati ai bit

Lezione 9: Puntatori a funzioni. Tipi enumerativi e orientati ai bit Lezione 9: Puntatori a funzioni. Tipi enumerativi e orientati ai bit Vittorio Scarano Laboratorio di Informatica I Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Salerno Struttura della lezione

Dettagli

I CARATTERI E LE STRINGHE

I CARATTERI E LE STRINGHE I CARATTERI E LE STRINGHE IL CODICE ASCII Per memorizzare i simboli grafici corrispondenti ai caratteri bisogna associare un numero intero a ciascuno di essi Il codice ASCII / æski/ (American Standard

Dettagli

Strutture Dati Dinamiche

Strutture Dati Dinamiche Strutture Dati Dinamiche Motivazioni Le variabili considerate fino a questo punto devono essere dichiarate staticamente, ossia la loro esistenza, il loro nome e la loro dimensione devono essere previsti

Dettagli

Sono file di caratteri, organizzati in linee. Ogni linea e` terminata da una marca di fine linea (newline, cara ttere '\n').

Sono file di caratteri, organizzati in linee. Ogni linea e` terminata da una marca di fine linea (newline, cara ttere '\n'). I File Il file e` l'unita` logica di memorizzazione dei dati su memoria di massa. Consente una memorizzazione persistente dei dati, non limitata dalle dimensioni della memoria centrale. Generalmente un

Dettagli

Perché il linguaggio C?

Perché il linguaggio C? Il linguaggio C 7 Perché il linguaggio C? Larga diffusione nel software applicativo Standard di fatto per lo sviluppo di software di sistema Visione a basso livello della memoria Capacità di manipolare

Dettagli

4 Le liste collegate 4.0. Le liste collegate. 4 Le liste collegate Rappresentazione di liste 4.1 Rappresentazione di liste

4 Le liste collegate 4.0. Le liste collegate. 4 Le liste collegate Rappresentazione di liste 4.1 Rappresentazione di liste 4 Le liste collegate 4.0 Le liste collegate c Diego Calvanese Fondamenti di Informatica Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica A.A. 2001/2002 4.0 0 4 Le liste collegate Rappresentazione di liste 4.1

Dettagli

UD 3.2b: Programmazione in Pascal (1)

UD 3.2b: Programmazione in Pascal (1) UD 3.2b: Programmazione in Pascal (1) Il Linguaggio di Programmazione Pascal Esistono molti linguaggi di programmazione. Per motivi didattici utilizzeremo una versione ridotta di un linguaggio di programmazione

Dettagli

Array in Fortran 90. Ing. Luca De Santis. Anno accademico 2006/2007. DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica

Array in Fortran 90. Ing. Luca De Santis. Anno accademico 2006/2007. DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica Array in Fortran 90 Ing. Luca De Santis DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica Anno accademico 2006/2007 Fortran 90: array DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica 1 / 25 Cosa vedremo

Dettagli

Introduzione al Linguaggio C ed all IDE DEV-C++

Introduzione al Linguaggio C ed all IDE DEV-C++ Microsoft Windows e Dev-C++ Introduzione al Linguaggio C ed all IDE DEV-C++ 1 Le Esercitazioni in Laboratorio! MTA + MLAB1/2: Edificio Via Valotti, primo piano e piano interrato! Orario: Giovedì 14:30-17:30!

Dettagli

Linguaggio C. Generalità sulle Funzioni. Variabili locali e globali. Passaggio di parametri per valore.

Linguaggio C. Generalità sulle Funzioni. Variabili locali e globali. Passaggio di parametri per valore. Linguaggio C Generalità sulle Funzioni. Variabili locali e globali. Passaggio di parametri per valore. 1 Funzioni Generalizzazione del concetto di funzione algebrica: legge che associa a valori delle variabili

Dettagli

Programmazione I - Laboratorio

Programmazione I - Laboratorio Programmazione I - Laboratorio Esercitazione 6 - Liste Gianluca Mezzetti 1 Paolo Milazzo 2 1. Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ mezzetti mezzetti di.unipi.it 2. Dipartimento

Dettagli

Gestione dei File in C

Gestione dei File in C Gestione dei File in C Maurizio Palesi DIIT Università di Catania Viale Andrea Doria 6, 95125 Catania mpalesi@diit.unict.it http://www.diit.unict.it/users/mpalesi Sommario In questo documento saranno introdotte

Dettagli

Stringhe Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria delle Comunicazioni BCOR Ingegneria Elettronica BELR

Stringhe Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria delle Comunicazioni BCOR Ingegneria Elettronica BELR Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria delle Comunicazioni BCOR Ingegneria Elettronica BELR Domenico Daniele Bloisi Docenti Parte I prof. Silvio Salza salza@dis.uniroma1.it http://www.dis.uniroma1.it/~salza/fondamenti.htm

Dettagli

Primo programma in C

Primo programma in C Primo programma in C Compilare il primo programma Un semplice programma L ambiente di sviluppo Dev-C++ Codifica del programma Compilazione e correzione errori Esecuzione e verifica 2 Compilare il primo

Dettagli

Esercizio 1 (15 punti)

Esercizio 1 (15 punti) Esercizio 1 (15 punti) Corsi di laurea in Ingegnera Elettronica e Ingegneria Gestionale Fondamenti di Programmazione / Fondamenti di Informatica I Prova scritta del 30 giugno 2017 In un lontano paese da

Dettagli

Fondamenti di Informatica

Fondamenti di Informatica Fondamenti di Informatica AlgoBuild: Strutture selettive, iterative ed array Prof. Arcangelo Castiglione A.A. 2016/17 AlgoBuild : Strutture iterative e selettive OUTLINE Struttura selettiva Esempi Struttura

Dettagli

Fondamenti di Informatica e Laboratorio T-AB T-15 Strutture dati

Fondamenti di Informatica e Laboratorio T-AB T-15 Strutture dati Fondamenti di Informatica e Laboratorio T-AB T-15 Strutture dati Paolo Torroni Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica Università degli Studi di Bologna Anno Accademico 2008/2009 Sommario

Dettagli

Introduzione a. Funzioni di Ingresso e Uscita. Compilazione

Introduzione a. Funzioni di Ingresso e Uscita. Compilazione Introduzione a Funzioni di Ingresso e Uscita Compilazione 2 Come si termina...... un programma in esecuzione (processo)? Ctrl + C In UNIX ci si basa sul concetto di terminale Anche da GUI, quello che si

Dettagli

Esercitazione 7. Tutor: Ing. Diego Rughetti. Anno Accademico 2007/2008

Esercitazione 7. Tutor: Ing. Diego Rughetti. Anno Accademico 2007/2008 Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti Sapienza Università di Roma Esercitazione 7 Corso di Fondamenti di Informatica Laurea in Ingegneria Informatica (Canale di Ingegneria delle Reti

Dettagli

I puntatori sono tipi di variabili il cui valore rappresenta un indirizzo della memoria.

I puntatori sono tipi di variabili il cui valore rappresenta un indirizzo della memoria. Puntatori I puntatori sono tipi di variabili il cui valore rappresenta un indirizzo della memoria. NOTA: quando un programma viene mandato in esecuzione, ad esso viene assegnata un area di memoria di lavoro

Dettagli

Il linguaggio C Strutture

Il linguaggio C Strutture Il linguaggio C Strutture Moreno Marzolla Dipartimento di Informatica Scienza e Ingegneria (DISI) Università di Bologna http://www.moreno.marzolla.name/ Linguaggio C -- Strutture 2 Ringraziamenti Questi

Dettagli

DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE. File. Marco D. Santambrogio Ver. aggiornata al 15 Maggio 2013

DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE. File. Marco D. Santambrogio Ver. aggiornata al 15 Maggio 2013 File Marco D. Santambrogio marco.santambrogio@polimi.it Ver. aggiornata al 15 Maggio 2013 Obiettivi Alcuni problemi aperti Il main() Allocazione dinamica della memoria Il salvataggio dei dati File File

Dettagli

Sommario. Manipolazione sequenziale di file in C Funzioni di base per I/O di file

Sommario. Manipolazione sequenziale di file in C Funzioni di base per I/O di file File Input/Output 1 Sommario Manipolazione sequenziale di file in C Funzioni di base per I/O di file 2 Manipolazione di file I file devono essere aperti prima dell uso Associa un puntatore a file a ogni

Dettagli

VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole.

VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole. Excel VBA VBA Visual Basic for Application VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole. 2 Prima di iniziare. Che cos è una variabile?

Dettagli

La gestione della memoria dinamica Heap

La gestione della memoria dinamica Heap Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati La gestione della memoria dinamica Heap Prof. Luigi Lamberti 2005 Cenni sui Processi Un Programma è un insieme di Istruzioni memorizzato in un file con le costanti

Dettagli

Introduzione al linguaggio C Puntatori

Introduzione al linguaggio C Puntatori Introduzione al linguaggio C Puntatori Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Informatica Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica 19 ottobre 2016

Dettagli

5. Quinta esercitazione autoguidata: liste semplici

5. Quinta esercitazione autoguidata: liste semplici 22 5. Quinta esercitazione autoguidata: liste semplici 5.1. Liste rappresentate mediante strutture e puntatori (LISTE1.C, LISTE2.C) Scrivere un programma che - costruisce una lista di k interi (con k letto

Dettagli

Introduzione al C. Esercitazione 6. Raffaele Nicolussi. Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria Clinica

Introduzione al C. Esercitazione 6. Raffaele Nicolussi. Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria Clinica Corso di Fondamenti di Informatica Ingegneria Clinica Esercitazione 6 Raffaele Nicolussi Esercizio 1 Si scriva una funzione in linguaggio C che riceve in ingresso un numero intero A letto da tastiera,

Dettagli

I/O INTERATTIVO. scanf: quello che è indispensabile sapere printf: quello che è utile sapere

I/O INTERATTIVO. scanf: quello che è indispensabile sapere printf: quello che è utile sapere I/O INTERATTIVO scanf: quello che è indispensabile sapere printf: quello che è utile sapere Input da tastiera Funzioni disponibili (tra le altre): scanf getchar Schema di funzionamento Tastiera Sistema

Dettagli

Fondamenti di Informatica

Fondamenti di Informatica Cosa sono i file? Un file è un archivio di dati che puo essere registrato su un supporto di massa (testo, lettera, programma, archivio di dati, ecc.) Fondamenti di Informatica 12. Linguaggio C - Gestione

Dettagli