L esperienza dell epidemia di Chikungunya 2007 in Emilia-Romagna. Ruolo di Comuni, ASL e Regione e situazione attuale

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1 L esperienza dell epidemia di Chikungunya 2007 in Emilia-Romagna. Ruolo di Comuni, ASL e Regione e situazione attuale Romeo Bellini Centro Agricoltura Ambiente G.Nicoli INCONTRO INFORMATIVO Possibile introduzione di ZIKA virus e controllo dei vettori nel territorio urbano IZSUM, ARS REGIONE MARCHE Palazzo Li Madou Via Gentile da Fabriano, 2/ Ancona

2 SOMMARIO L epidemia di Chikungunya nel 2007 Il Piano Regionale per la prevenzione di Chikungunya, Dengue, Zika Sorveglianza sanitaria Monitoraggio e lotta al vettore Stima del rischio Progetto LIFE CONOPS nuove specie invasive Progetto CCM Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo

3 Epidemia Chikungunya Emilia-Romagna Estate 2007 Numero dei casi (4 Luglio 28 Settembre) Caso indice confermato: 1 Casi confermati: 217 Casi probabili (negato il prelievo): 30 Persone negative: casi probabili/confermati in quattro province (Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna)

4 Curva epidemica complessiva casi di Chikungunya

5 Localizzazione dei casi confermati

6 SOMMARIO L epidemia di Chikungunya nel 2007 Il Piano Regionale per la prevenzione di Chikungunya, Dengue, Zika Sorveglianza sanitaria Monitoraggio e lotta al vettore Stima del rischio Progetto LIFE CONOPS nuove specie invasive Progetto CCM Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo

7 Piano regionale per il controllo della Zanzara Tigre e la prevenzione di Chikungunya e Dengue Il primo Piano adottato dalla Regione E-R con Delibera N. 280 del 3 Marzo 2008

8 Obiettivi specifici del Piano 1. Riduzione della densità di popolazione di Aedes albopictus 2. Monitoraggio sistematico di Aedes albopictus 3. Rilevamento precoce dei casi sospetti

9 Sorveglianza sanitaria 1. Rilevamento precoce dei casi. Individuazione dei casi importati e possibili casi indigeni. 2. Caratterizzazione dei casi. Indagine epidemiologica. 3. Registro dei casi. Monitoraggio della dinamica dei casi importati e valutazione di qualità del sistema.

10 Sorveglianza sanitaria 1. Rilevamento precoce dei casi Notifica immediata nelle 12 ore da parte del medico Notifica immediata dell ASL alla sanità regionale mediante ALERT system e ) Notifica immediata dell ASL al Comune per l adozione delle misure di lotta alla Zanzara Tigre

11 Sorveglianza sanitaria 1. Indagine epidemiologica Raccogliere le informazioni rilevanti sul caso sospetto (residenza, eventuali spostamenti) Mantenere il contatto Definire l area per l applicazione delle misure di lotta al vettore ( Tracciare i movimenti della persona (viaggi in zone endemiche?) Prelievo e spedizione immediata del campione al Centro di Riferimento Regionale Emergenze Microbiologiche (CRREM)

12 Sorveglianza sanitaria 3. Analisi laboratorio CRREM Ospedale S.Orsola Referto entro le 24 ore dal ricevimento del campione

13 SOMMARIO L epidemia di Chikungunya nel 2007 Il Piano Regionale per la prevenzione di Chikungunya, Dengue, Zika Sorveglianza sanitaria Lotta al vettore Stima del rischio Progetto LIFE CONOPS nuove specie invasive Progetto CCM Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo

14 Misure di lotta su Ae. albopictus a) Nelle aree dove il vettore è presente e attivo (fino a circa 600 m.s.l.m.) b) Linee guida per i Comuni c) Protocollo intervento sui casi sospetti o confermati

15 Misure di lotta ordinarie 1. Almeno 5 turni di trattamento larvicida nella tombinatura pubblica con Diflubenzuron (Vectomax) 2. Adulticidi solo in caso di forte infestazione in situazioni specifiche 3. Informazione dei cittadini e nelle scuole 4. Ordinanza sindacale

16 Protocollo per lotta immediata sui casi sospetti o confermati in un raggio di 100 m attorno al singolo caso in un raggio di 300 m nel caso di due o più casi Interventi adulticidi su strade pubbliche per tre notti consecutive Interventi porta-a-porta larvicidi e adulticidi Applicativo web GIS Controlli di qualità

17 SOMMARIO L epidemia di Chikungunya nel 2007 Il Piano Regionale per la prevenzione di Chikungunya, Dengue, Zika Sorveglianza sanitaria Lotta al vettore Valutazione del piano Stima del rischio Progetto LIFE CONOPS nuove specie invasive Progetto CCM Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo

18 Riepilogo segnalazioni e casi Chik/Dengue

19 SOMMARIO L epidemia di Chikungunya nel 2007 Il Piano Regionale per la prevenzione di Chikungunya, Dengue, Zika Sorveglianza sanitaria Lotta al vettore Valutazione del piano Monitoraggio e stima del rischio Progetto LIFE CONOPS nuove specie invasive Progetto CCM Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo

20 Monitoraggio Aedes albopictus in Emilia-Romagna No. ovitrap No. Comuni

21 Dinamica di popolazione in Emilia- Romagna andamenti Aedes albopictus N. Uova / ovit trap / 14gg itrappola/14gg n.uova/ovi settimane

22 Soglia epidemiologica basata sul N uova di Aedes albopictus Media uova/14 gg CHIK A226V CHIK Dengue Zika < 100 R0<1 R0<1 R0<1 R0< <R0<2 R0<1 R0<1 1<R0< <R0<3 R0<1 R0<1 1<R0< <R0<5 1<R0<2 1<R0<2 2<R0< <R0<7 1<R0<2 1<R0<2 3<R0< <R0<10 2<R0<3 2<R0<3 3<R0<5 > 1501 R0>10 3<R0<5 3<R0<5 5<R0<7

23 Dinamica stagionale del rischio R CHIK A226V CHIK DEN ZIK

24 Controlli di qualità sistema di sorveglianza Aedes albopictus in Emilia-Romagna La densità di ovitrappole è definita usando la formula di Taylor Step 1 AM=(AM0 AM1) / AM0 ± 0.5 Step 2 % ovitrap without eggs T0 / T tot > 0.05 Step 3 Field inspections - Step 4 HLC Step 5 Data discarded

25 STRATEGIA INTEGRATA PORTA-A-PORTA cinque turni di lotta larvicida nella tombinatura stradale pubblica con Diflubenzuron (soglia minima garantita 95% dei tombini trattati); cinque passaggi porta-a-porta in tutte le proprietà private con trattamento larvicida dei focolai permanenti, rimozione dei focolai occasionali e informazione diretta del cittadino (accesso minimo 95% dei civici censiti); segnalazione all autorità degli eventuali cittadini che rifiutano l intervento e gestione dei casi critici (come stabilito dalla specifica ordinanza); controlli di qualità sull efficacia degli interventi in ambito pubblico e privato; monitoraggio con ovitrappole integrativo al monitoraggio regionale nelle frazioni; introduzione di Copepodi predatori in raccolte d acqua permanenti (ad es. bidoni degli orti); rilascio di maschi sterili di Zanzara Tigre in aree inaccessibili; gestione di un canale informativo aperto alla cittadinanza via internet e stampa locale; numero telefonico diretto per assistenza ai cittadini che ne facciano richiesta. 25

26 LA RETE REGIONALE PER LA PREVENZIONE DI CHIKUNGUNYA/DENGUE/ZIKA IZSLER 1 Sez. Reggio Emilia Ricerca dei virus in zanzare in caso di accertata trasmissione autoctona 8 Aziende Usl (Dipartimenti di Sanità Pubblica) Gestione della sorveglianza e attivazione degli interventi di disinfestazione in presenza di casi Centro Agricoltura Ambiente G.Nicoli Coordinamento sorveglianza entomologica REGIONE EMILIA-ROMAGNA Servizio Sanità pubblica, (DG Sanità e politiche sociali) Coordinamento attività entomologica e sanitaria. Gestione della comunicazione 340 Comuni Attività di lotta al vettore e partecipazione alla sorveglianza entomologica CRREM 2 Diagnosi di laboratorio su campioni umani Rete dei professionisti clinici (14 Aziende sanitarie, MMG e PLS) Individuazione dei casi sospetti e probabili, diagnosi e cura 1 IZSLER: Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia-Romagna 2 CRREM: Centro di Riferimento Regionale Emergenze Microbiologiche, Azienda Ospedaliero-universitaria di Bologna

27 SOMMARIO L epidemia di Chikungunya nel 2007 Il Piano Regionale per la prevenzione di Chikungunya, Dengue, Zika Sorveglianza sanitaria Monitoraggio e lotta al vettore Valutazione del piano Stima del rischio Progetto LIFE CONOPS nuove specie invasive Progetto CCM Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo

28 libera circolazione delle merci

29 29

30 Sviluppo e dimostrazione di un piano di gestione delle specie di zanzara invasive in Europa meridionale

31 CONSORZIO LIFE CONOPS Benaki Phytopathological Institute, BPI (COORDINATORE) Agricultural University of Athens, AUA The National Centre for Scientific Research DEMOKRITOS NCSR Azienda Unità Sanitaria Locale AUSL Romagna Centro Agricoltura Ambiente G.Nicoli, CAA ONEX SA Emilia-Romagna Region Public Health Department, E-R PHD TERRA NOVA Ltd Panteion University, UEHR

32 Sviluppare e avviare l implementazione in Grecia e Italia di un piano di sorveglianza e controllo delle specie di zanzara invasive Aedes aegypti, Aedes japonicus, Aedes koreicus, Aedes atropalpus, Aedes triseriatus

33 PAGINA INIZIALE SITO 33

34 SOMMARIO L epidemia di Chikungunya nel 2007 Il Piano Regionale per la prevenzione di Chikungunya, Dengue, Zika Sorveglianza sanitaria Monitoraggio e lotta al vettore Valutazione del piano Stima del rischio Progetto LIFE CONOPS nuove specie invasive Progetto CCM Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo

35 Progetto CCM Prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale: sviluppo e implementazione pilota di strumenti di supporto operativo Nord Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte Centro Marche Sud Sicilia Istituto Superiore di Sanità Durata: 24 mesi

36 OBIETTIVI SPECIFICI Sviluppo di un sistema di sorveglianza delle zanzare invasive concretamente applicabile sulla base dell esperienza avviata da Life CONOPS; Mappe di rischio per Chikungunya e Dengue a medio-bassa risoluzione sulla base dei dati disponibili e integrazione con tecnologie di remote sensing; Schema di web platform da implementarsi a livello regionale per la condivisione dei dati a supporto dei servizi di sanità pubblica, della sicurezza del sangue relativamente a West Nile Virus; Sviluppo di format di comunicazione specifici da adottarsi nei diversi possibili scenari che si possono verificare in relazione alle malattie a trasmissione vettoriale; Analisi costo/beneficio pilota per casi di malattia nell uomo; Sero survey di popolazione su malattie non oggetto della circolare ministeriale arbovirosi (TBE e TOSV)

37 Il gruppo di lavoro E-R sui vettori di malattie: Paola Angelini, Landini Maria Paola, Dottori Michele, Tamba Marco, Venturelli Claudio, Gentili Lisa, Calzolari Mattia, Bonilauri Paolo, Leis Marilena, Carrieri Marco, Albieri Alessandro, Bellini Romeo, Matrangolo Carmela, Cagarelli Roberto, Mattivi Andrea

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