PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA E IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA

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1 PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA E IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA PER LO SVILUPPO DEI SERVIZI IN MATERIA DI GIUSTIZIA CIVILE E PENALE

2 Il Ministro della giustizia, il Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione e il Presidente della Regione Toscana, di seguito le Parti o la Parte PREMESSO CHE l art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modifiche ed integrazioni, che regolamenta la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; il decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, recante norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche; il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante codice in materia di protezione dei dati personali; - il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante codice dell amministrazione digitale e successive modificazioni ed integrazioni; - il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, come convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ed in particolare l articolo 51 in materia di comunicazioni e notificazioni per via telematica; - la legge 18 giugno 2009, n. 69, recante disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile; la legge regionale 26 gennaio 2004 n. 1, e successive modificazioni, con la quale la Regione Toscana ha stabilito norme per la promozione dell amministrazione elettronica e della società dell informazione e della conoscenza nel sistema regionale, ed in particolare il CAPO II che disciplina la Rete Telematica Regionale Toscana, definita come forma stabile di coordinamento del sistema regionale delle autonomie locali e di cooperazione del sistema stesso con gli altri soggetti, pubblici e privati, delle materie oggetto della legge stessa; 2

3 - la Rete Telematica Regionale Toscana (RTRT) dispone sul piano tecnico di una infrastruttura che collega tutta la pubblica amministrazione Toscana aperta alla partecipazione degli organi periferici dello Stato; - la Regione Toscana nell ambito del programma e.toscana ha realizzato e diffuso sul territorio l infrastruttura di cooperazione applicativa che rende disponibile un sistema di interoperabilità tale da consentire l erogazione di servizi alle imprese e ai cittadini in modo semplice e razionale da parte della pubblica amministrazione per il raggiungimento di più complessivi obiettivi di semplificazione amministrativa degli enti di RTRT; - che la Regione Toscana intende contribuire in base al principio di leale collaborazione al miglioramento dell'organizzazione amministrativa degli uffici giudiziari del proprio territorio, prevedendo iniziative e protocolli di collaborazione secondo i principi e le finalità della normativa vigente; - la Regione Toscana conferma la volontà di rafforzare la diffusione dei servizi di e-government nell'ambito di una stretta relazione fra Enti Centrali, Amministrazioni Regionali ed Enti Locali; - il modello di erogazione di servizi telematici della Regione Toscana si basa sulla infrastruttura di Cooperazione Applicativa Regione Toscana (CART) e sul Tuscany Internet exchange (TIX) come componente regionale nel Sistema Pubblico di Connettività SPC; - la Regione Toscana su richiesta della Corte di Appello di Firenze e nell'ambito dei servizi di e_governement indirizzati al mondo delle libere professioni ha finanziato e sviluppato un servizio di rete che consente l'accesso ai fascicoli della suddetta Corte d'appello denominato Cancelleria Telematica ; - La Regione Toscana, il Ministero della Giustizia e DIGIT-PA (ex CNIPA) hanno già sottoscritto il 21 febbraio 2008 un protocollo d'intesa il cui obiettivo è stato quello di fornire, utilizzando l'infrastruttura regionale, servizi telematici in una logica preminente di semplificazione per i cittadini, le imprese e per le libere professioni. 3

4 - Il Ministero della Giustizia ha da anni approntato progetti diretti all informatizzazione e digitalizzazione del processo sia nel settore civile (PCT) che penale (SIDIP) e nell ambito del distretto della Corte di Appello di Firenze è già stato avviato il Processo Civile Telematico presso il Tribunale di Firenze. - Regione Toscana e Ministero della Giustizia, con accordo preso in data presso il Tribunale di Firenze, ed in concerto con il Tribunale di Firenze e il Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Firenze, hanno costituito un tavolo tecnico per lo studio del programma di implementazione di Cancelleria Telematica nel Processo Civile Telematico, con prima sperimentazione al Tribunale di Firenze. - Regione Toscana e Ministero della Giustizia in data hanno sottoscritto una lettera di intenti con la quale è stata approvata la programmazione del piano di lavoro e l elaborato tecnico per l adeguamento di Cancelleria Telematica nel Processo Civile Telematico e la sua diffusione nel distretto toscano, frutto dei lavori del precitato tavolo tecnico. - Regione Toscana, Ministero della Giustizia, Corte di Appello di Firenze e Procura Generale della Repubblica di Firenze in data hanno firmato un protocollo di Intesa per la diffusione del progetto SIDIP sul territorio toscano RITENUTO OPPORTUNO di proseguire e incrementare la collaborazione in atto tra Ministero della Giustizia e Regione Toscana e tenuto conto: - dei risultati raggiunti dai precitati accordi e protocolli; - del comune modo di intendere l'e-government inteso come capacità della PA di utilizzare tecnologie informatiche e telematiche per offrire servizi fruibili, efficienti, trasparenti integrati a cittadini e imprese, della comune esigenza di fare sistema nei confronti dei diversi soggetti su cui convengono i processi di 4

5 cambiamento - della condivisione di obiettivi di servizio per i cittadini e le imprese che riguardano in particolare l'amministrazione della giustizia TUTTO CIÒ PREMESSO SI STIPULA E SI CONVIENE QUANTO SEGUE Articolo 1 (Premesse) La premessa e l Allegato al presente Protocollo costituiscono parte integrante del presente Protocollo d Intesa. Articolo 2 (Oggetto) 1. Oggetto del presente accordo è lo sviluppo di servizi in materia di giustizia civile e penale per i cittadini e le imprese tramite infrastrutture e strumenti messi a disposizione dai soggetti firmatari. 2. L'obiettivo del presente accordo è quello di ridurre i tempi di gestione dei processi ai livelli minimi imposti dai vincoli procedurali, e migliorare la qualità del servizio di amministrazione della giustizia erogato dagli Uffici Giudiziari in territorio toscano. Articolo 3 (Obiettivi) Risultano obiettivi qualificanti del presente protocollo d intesa: realizzare iniziative comuni nel settore della giustizia a valere sul territorio regionale e nazionale nei confronti dei cittadini e delle imprese sviluppare servizi telematici tesi ad innovare in maniera sostitutiva procedimenti amministrativi in una logica di semplificazione e riduzione del carico burocratico includendo in questo obiettivo il sistema degli enti locali; realizzare una maggiore efficacia e trasparenza dell azione pubblica secondo una 5

6 logica di qualità del servizio offerto al cittadino, impegnandosi a sostenere innovazioni tecnologiche oggetto del Protocollo e progetti di formazione lavoro negli uffici giudiziari, secondo progetti comunitari o locali, anche con la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi del lavoro finalizzati al supporto dell attività giurisdizionale per una sua maggiore efficacia e più celere tempistica anche mediante collaborazione con Università, Scuole di specializzazione e Consigli dell'ordine; fare dell'innovazione degli uffici giudiziari un motore di sviluppo di nuove relazioni con gli altri soggetti pubblici presenti sul territorio; avviare forme di collaborazione permanenti utili alla condivisione di infrastrutture e servizi. Articolo 4 (Durata) Il presente Protocollo d Intesa ha una validità di 3 (Tre) anni che decorrono dalla data della sua sottoscrizione e, con il consenso delle parti, potrà essere rinnovato per un periodo di uguale durata mediante apposito atto scritto. La predetta durata è volta a garantire la completa realizzazione dell integrazione dei servizi nei tempi previsti dal piano di lavoro allegato al presente accordo Articolo 5 (Impegni delle Parti) 1. La Regione Toscana nell'ambito del progetto di cui al successivo articolo metterà a disposizione del Ministero della Giustizia le proprie competenze e le proprie strutture logistiche e tecnologiche. In particolare Regione Toscana si impegna: ad attuare le iniziative al fine di far convergere sul progetto le competenze e le conoscenze delle università e del CNR, al fine di garantire l adeguato supporto anche agli aspetti legati all informatizzazione del lavoro e di processi delle conferenze dei servizi; alla collaborazione in relazione alla realizzazione di componenti applicative e di infrastrutture per il dispiegamento del progetto sul territorio regionale in accordo 6

7 con i programmi regionali; ad attuare il piano di lavoro di cui all allegato per la diffusione del progetto di integrazione di cancelleria telematica in PCT e del programma di collaborazione al processo di digitalizzazione anche del settore penale, in base a quanto già previsto con le intese firmate in data e in data , e secondo quanto indicato nel progetto tecnico allegato, e alle successive modifiche e ampliamenti degli stessi ; verificare i livelli di servizio erogati attraverso i propri sistemi di monitoraggio e a condividere gli esiti delle verifiche effettuate; assicurare adeguata informazione in relazione ai servizi realizzati nell'ambito del presente protocollo di intesa; 2. Il Ministero della Giustizia si impegna a: a) dare piena attuazione alle intese firmate in data e in data e al piano di lavoro ed elaborato tecnico di cui all allegato progetto tecnico, e alle successive modifiche e ampliamenti degli stessi; b) rendere interoperanti con il sistema regionale, i servizi telematici, le applicazioni e le banche dati del sistema della giustizia in una logica di leale collaborazione finalizzata a creare oggettivi vantaggi per cittadini e imprese; c) riconoscere la possibilità a Regione Toscana di operare come Punto di Accesso per gli avvocati che risiedono sul territorio toscano e di fornire agli stessi i servizi per l attuazione e diffusione del Processo Civile Telematico come indicati nell allegato. 3. Il Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione, attraverso le proprie strutture, fornirà il necessario supporto alla realizzazione di quanto previsto nel presente protocollo mediante attività di consulenza ed assistenza tecnica. Articolo 6 (Attuazione) 1. Le Parti, per quanto di rispettiva competenza, costituiscono un Comitato guida, composto da un membro per ciascuno dei sottoscrittori, cui si aggiungerà un 7

8 rappresentante per gli Uffici giudiziari operanti nella Regione, come indicato nel dettaglio dell allegato al presente Protocollo. 2. Il Comitato Guida definisce gli indirizzi, approva il Progetto di Intervento, monitora gli stati di avanzamento dei lavori di norma con sedute semestrali, rendiconta al Ministero della Giustizia ed al Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione ed alla Giunta regionale, proponendo integrazioni o modifiche del presente protocollo. 3. Il Comitato Guida può, in coerenza con gli indirizzi generali di cui al presente atto, apportare eventuali modifiche e definire ulteriori implementazioni al protocollo stesso, nel caso si rendano necessarie nel corso della sua esecuzione. 4. Viene inoltre costituito un Gruppo tecnico operativo nel quale le parti sono rappresentate come indicato nel dettaglio dell allegato al presente Protocollo. 5. Il gruppo tecnico operativo predispone il progetto di intervento, ne cura la direzione lavori, predispone la documentazione per la verifica e il monitoraggio dandone tempestiva comunicazione al comitato Guida. 6. Il Comitato Guida e il gruppo tecnico potranno essere integrati con ulteriori membri stabili su accordo fra i membri effettivi o con partecipanti per esigenze specifiche. 7. Le funzioni di segreteria del comitato guida e del gruppo tecnico operativo sono assicurate dalla segreteria della Direzione Generale Organizzazione e Risorse della Regione Toscana. Articolo 7 (Progetto di intervento) Il Gruppo tecnico operativo cura la predisposizione e la successiva attuazione del Progetto di Intervento prevedendo azioni comuni in relazione a: a) interconnessione delle infrastrutture del Ministero della giustizia e della Regione Toscana trovando e ricercando sinergie che possano dare luogo ad una maggiore fruibilità e accessibilità dei servizi, ad una riduzione dei costi complessivi evitando duplicazioni e complessivamente ad una migliore 8

9 sostenibilità degli interventi anche in una logica evolutiva; b) interventi nei rispettivi sistemi infrastrutturali al fine dell'utilizzo congiunto dei sistemi di cooperazione applicativa e di identificazione ed accesso, al fine del comune obiettivo di far percepire al cittadino, alle imprese e ai professionisti la unitarietà della pubblica amministrazione nascondendo a questi la complessità dell'organizzazione pubblica; c) riorganizzazione delle componenti applicative e di servizio messe a punto dal Ministero della Giustizia e dalla Regione Toscana nell'ambito di un disegno comune finalizzato a garantire ai cittadini adeguati livelli di servizio e a ridisegnare i processi in una logica di riduzione del carico burocratico, di maggiore trasparenza, e di semplificazione; d) predisposizione di un piano temporale e di allocazione delle risorse al fine del raggiungimento degli obiettivi del progetto stesso. Articolo 8 (Diritto di riuso) Fatti salvi i diritti di terzi, le parti si impegnano, nel rispetto dell art. 69, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante Codice dell Amministrazione Digitale, a rendere disponibili, sulla base di specifici accordi e a titolo gratuito, alle amministrazioni pubbliche, le esperienze e le soluzioni realizzate nell ambito del progetto, ed in specie a diffondere il modulo di implementazione di cancelleria telematica in PCT come da allegato e sue successive modifiche. Articolo 9 (Oneri e responsabilità) L attuazione del presente Protocollo non comporta oneri per il bilancio dello Stato. La Regione Toscana prende atto e dichiara che assumerà oneri, impegni e responsabilità nei confronti di terzi solo per la realizzazione delle componenti del progetto di sua competenza. 9

10 Articolo 10 (Comunicazione e promozione) Le Parti curano azioni di comunicazione e promozione delle iniziative e dei risultati conseguiti, anche mediante la partecipazione congiunta ad eventi e manifestazioni di settore, sia in ambito nazionale che internazionale. Roma, 9 febbraio 2011 Il Ministro della Giustizia On. Avv. Angelino Alfano Il Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione On. Prof. Renato Brunetta Il Presidente della Regione Toscana Dott. Enrico Rossi 10

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