DIRETTIVE PROVINCIALI IN MATERIA DI FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI CATTURA E DEI CENTRI DI RACCOLTA DI UCCELLI DA UTILIZZARE A SCOPO DI RICHIAMO
|
|
- Antonella Cirillo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DIRETTIVE PROVINCIALI IN MATERIA DI FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI CATTURA E DEI CENTRI DI RACCOLTA DI UCCELLI DA UTILIZZARE A SCOPO DI RICHIAMO (approvate con delibera di G.P del 17/12/2002 e successive modifiche n del 19/9/2006; n /441 del 21/9/2010; e n /2011/319 del 28/6/2011) Riferimento normativo: art. 4, 3 co., art.5, 2 co., L157/92; art. 55 L.R.8/94 e s.m.i. Direttive regionali approvate con delibera di Giunta n del 18/7/ PREMESSA La Provincia è titolare delle autorizzazioni per l istituzione degli impianti di cattura che gestisce tramite operatori di fiducia, singoli o riuniti in associazione, in possesso della prevista idoneità di cui all art.54, secondo comma, L.R.8/94 e s.m.i. e dei centri di raccolta che gestisce tramite operatori di fiducia, singoli o riuniti in associazione. Nel perseguimento dei propri fini istituzionali ed al fine di garantire la puntuale costituzione e gestione del patrimonio di richiami vivi di cui all art.5, II co., L.157/1992, la Provincia instaura con l operatore un rapporto di fiducia ACQUISIZIONE DELL IDONEITA L'idoneità del personale che opera negli impianti di cattura, viene valutata attraverso una prova d'esame effettuata dall'ispra (ex INFS. L acquisizione dell abilitazione non attribuisce al soggetto il diritto automatico ad operare in qualità di operatore negli impianti di cattura o nei centri di raccolta DISPONIBILITA AD ATTIVARE UN IMPIANTO DI CATTURA Entro il 15/5 di ogni anno i soggetti di cui al precedente art.1 che si propongono di operare quali tenditori, devono presentare comunicazione di disponibilità in carta semplice alla Provincia, su apposito modello predisposto dalla Provincia medesima. Requisiti per essere ammesso quale operatore presso l impianto di cattura sono: a) di non aver riportato in Italia condanne penali per delitti contro il patrimonio, contro la fede pubblica e contro la pubblica amministrazione; b) di non essere titolare di autorizzazione per l allevamento o per il commercio di animali vivi. c) di non essersi reso responsabile di violazioni alle norme nazionali, regionali o provinciali per la tutela della fauna selvatica e per il prelievo venatorio, a far tempo dalla data del 17/12/2002, fatto salvo quanto stabilito al successivo art. 7.
2 Il tenditore che non ha mai operato in precedenza, nella prima stagione da operatore, può svolgere l attività di cattura solo presso impianti preesistenti e affiancato a persone che già in precedenza hanno gestito impianti di cattura istituiti nella Provincia. L incarico di operatore presso l impianto di cattura, preferibilmente, è affidato a persone che non siano gestori di centro di raccolta. L impianto di cattura non può essere collocato a distanza inferiore di 300 metri dal confine di Aziende venatorie, a meno che il titolare e direttore dell Azienda stessa non esprima formalmente il proprio consenso. E, altresì, consentita l istituzione di impianto di cattura entro il perimetro di Aziende Venatorie, fatto salvo il consenso da parte del titolare e direttore dell Azienda medesima. Nel raggio di 300 metri dall impianto di cattura in attività è vietato l esercizio venatorio; l'area interdetta deve essere segnalata con idonee tabelle. E fatto divieto di istituire impianti di cattura all interno di strutture adibite a centro di raccolta. La Provincia esamina la regolarità e la conformità delle comunicazioni di disponibilità pervenute. In caso di un esubero delle disponibilità rispetto al numero degli impianti ed al numero di uccelli da catturare stabiliti dalla Regione, la priorità nel rilascio dell'autorizzazione viene determinata da: 1. ubicazione degli impianti ai sensi dell art.3, 2 co., Direttive regionali di cui in premessa; 2. efficienza ed efficacia degli impianti preesistenti; 3. potenzialità di cattura di specie particolarmente richieste. Nell ipotesi in cui tutti gli impianti soddisfino parimenti i requisiti di cui ai precedenti punti 1), 2) e 3), la scelta delle strutture verrà effettuata mediante sorteggio. Gli operatori degli impianti esclusi per ragioni di esubero potranno operare presso gli altri impianti di cattura, fatto salvo il consenso scritto dei tenditori dell'impianto interessato. La Provincia, all atto del rilascio del provvedimento di istituzione dell impianto, consegna all operatore il materiale utile per lo svolgimento dell attività. Detto materiale deve essere riconsegnato alla Provincia al termine dell attività di cattura e comunque non oltre il dieci gennaio di ogni anno. Entro lo stesso termine, deve essere presentata alla Provincia una relazione consuntiva dell attività svolta contenente le seguenti informazioni, per singolo impianto, e precisamente: a) data d inizio e di fine attività e numero totale delle giornate della stagione di cattura in oggetto, e b) uccelli catturati, deceduti, consegnati ai centri di raccolta suddivisi per specie DISPONIBILITA AD ATTIVARE UN CENTRO DI RACCOLTA Entro il 15/5 di ogni anno i soggetti di cui al precedente art.1 che si propongano di attivare un centro di raccolta per la cessione ai cacciatori dei richiami vivi, provenienti dagli impianti di cattura, dovranno presentare comunicazione di disponibilità in carta semplice alla Provincia, su apposito modello predisposto dalla Provincia medesima. I requisiti per essere operatore presso il centro di raccolta sono: a) di non aver riportato in Italia condanne penali per delitti contro il patrimonio, contro la fede pubblica e contro la pubblica amministrazione; b) di non essere titolare di autorizzazione per l allevamento o per il commercio di animali vivi e c) di non essersi reso responsabile di violazioni alle norme nazionali, regionali o provinciali per la tutela della fauna selvatica e per il prelievo venatorio, a far tempo dalla data del 17/12/2002, fatto salvo quanto stabilito al successivo art. 7. Almeno un operatore del centro di raccolta deve possedere l idoneità di tenditore e, preferibilmente, questo non deve essere gestore di impianto nella stessa stagione di cattura.
3 I centri di raccolta devono essere aperti ai cacciatori almeno 3 giorni feriali alla settimana. E vietata all interno dei centri di raccolta la detenzione di esemplari di fauna selvatica, se non provenienti da impianti di cattura. La Provincia esamina la regolarità e la conformità delle comunicazioni di disponibilità pervenute. Il numero di centri di raccolta in attività nel territorio provinciale non può essere superiore a quattro: di norma due nel comprensorio cesenate e due nel comprensorio forlivese. E, in ogni caso, vietata l istituzione di centri di raccolta presso impianti di cattura. In caso di un esubero delle disponibilità rispetto al numero dei centri, la priorità nel rilascio dell'autorizzazione viene determinata da: 1. localizzazione della struttura in relazione al numero ed alla ubicazione degli impianti di cattura; 2. caratteristiche ed efficienza della struttura; 3. vetustà del centro. La Provincia, all atto del rilascio del provvedimento di istituzione del centro, consegna all operatore il materiale utile per lo svolgimento dell attività. L operatore del centro, nel termine massimo di un mese dalla cessione, dovrà consegnare alla Provincia le copie rosa attestanti le cessioni, unitamente alla ricevuta del versamento della somma dovuta dal cacciatore ai sensi e per gli effetti del successivo punto 6). Entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno gli eventuali uccelli ancora giacenti presso il centro dovranno essere messi in libertà previa rimozione della fascetta che va riconsegnata alla Provincia entro non oltre la data del 10 febbraio, unitamente al materiale in origine fornito ed alla relazione consuntiva dell attività svolta nel centro di raccolta, contenente il numero dei cacciatori affluiti e le ulteriori seguenti informazioni e precisamente: a) uccelli ricevuti dagli impianti di cattura, trattenuti e utilizzati dal centro di raccolta, deceduti al centro di raccolta, suddivisi per specie, e b) uccelli ceduti dal centro ai cacciatori, suddivisi per specie REQUISITI E MODALITA DI ACQUISIZIONE UCCELLI DA RICHIAMO Gli uccelli da richiamo sono patrimonio indisponibile dello Stato e non possono essere venduti in alcun caso. L unico modo perché il cacciatore possa costituirsi un patrimonio di richiami vivi, provenienti da catture, è l acquisizione degli stessi presso i centri di raccolta regolarmente costituiti. L accesso del cacciatore al centro e la conseguente acquisizione è subordinata al possesso della licenza di caccia in corso di validità e del tesserino per la caccia programmata relativo alla stagione venatoria in corso, nonché al rispetto del numero massimo di uccelli da richiamo consentiti ai sensi dell art. 5, comma 2, della L.157/92. L aggiornamento del patrimonio di richiami vivi di ciascun cacciatore in seguito a decesso, fuga o altro, avviene previa regolarizzazione presso la Provincia. Il titolare del centro, anticipatamente all orario di apertura, è tenuto a rendere noto, con i mezzi più idonei, la lista giornaliera aggiornata, con indicazione della specie e del numero degli uccelli disponibili per la cessione, o a provvedere alla cessione dei richiami tramite la lista di prenotazione. I cacciatori che intendono acquisire i richiami devono iscriversi negli appositi elenchi giornalieri di prenotazione, suddivisi per specie e messi a disposizione dal titolare del centro. Ai fini dell acquisizione, i cacciatori che hanno optato per la forma di caccia da appostamento fisso di cui all art. 12, comma 5, lettera b), della legge 157/92, hanno diritto di precedenza su chi ha optato per la forma di caccia vagante e da appostamento temporaneo. Le richieste di acquisizione di uccelli da parte di cacciatori provenienti da altre Province e
4 Regioni possono essere soddisfatte solo in forza di specifici protocolli d'intesa INTROITI DERIVANTI DALLA CESSIONE DEGLI UCCELLI DA RICHIAMO AI CACCIATORI E MODALITA' DI PAGAMENTO DELLA PRESTAZIONE AI GESTORI DEGLI IMPIANTI E DEI CENTRI Per far fronte alle spese delle attività gestionali connesse alla cattura e cessione dei richiami vivi, il cacciatore è tenuto a corrispondere alla Provincia, all'atto dell'acquisizione del richiamo, una quota forfettaria come di seguito quantificata: Specie fauna selvatica Tordo sassello Tordo bottaccio Merlo Cesena Pavoncella Allodola Somma complessiva 35 Euro 20 Euro 16,50 Euro 35 Euro 27,50 Euro 20 Euro Il pagamento della quota avviene mediante versamento sul conto corrente postale n intestato a Amministrazione provinciale Forlì-Cesena, Ufficio Caccia o versamento in contanti presso l ufficio cassa economale situato nella sede provinciale in P.zza G. B. Morgagni n. 9 Forlì o bonifico bancario sul conto di tesoreria provinciale aperto presso UNICREDIT BANCA spa P.zza Saffi n Forlì: c/c Paese IT Cin Eur 20 Cin I Abi Cab Gli introiti derivanti dalle cessioni costituiranno il corrispettivo che la Provincia riconosce annualmente agli operatori per il regolare svolgimento dell'attività di gestione degli impianti di cattura e dei centri di raccolta. La somma erogata a fronte della prestazione in oggetto è rilevante ai fini IVA. In ogni caso la somma introitata dalla Provincia a seguito dei versamenti dei cacciatori costituirà il pagamento complessivo della fattura. Il pagamento della fattura a favore degli operatori o all'associazione viene calcolato sulla base dei richiami vivi effettivamente catturati e ceduti, secondo i seguenti importi. Specie di fauna selvatica All impiant o di catt. Al centro di raccolta Tordo sassello 30,60 Euro 4,40Euro Tordo bottaccio 15,60 Euro 4,40 Euro Merlo 12,10 Euro 4,40 Euro Cesena 30,60 Euro 4,40 Euro Pavoncella 23,10 Euro 4,40 Euro Allodola 15,60 Euro 4,40 Euro Il pagamento del corrispettivo così calcolato avviene in un'unica soluzione al termine dell'attività di cattura, previo controllo della documentazione ESCLUSIONE O DESTITUZIONE DALL ATTIVITA DI GESTIONE RICHIAMI VIVI I requisiti per poter gestire in qualità di operatore gli impianti di cattura ed i centri di raccolta sono: a) di non aver riportato in Italia condanne penali per delitti contro il patrimonio, contro la fede pubblica e contro la pubblica amministrazione; b) di non essere titolare di autorizzazione per l allevamento o per il commercio di animali vivi; e c) di non essersi reso responsabile di violazioni alle norme nazionali, regionali o provinciali per la tutela della fauna selvatica e per il prelievo venatorio, a far tempo dalla data del 17/12/2002; in tal caso la Provincia si riserva, su decisione insindacabile di apposita Commissione provinciale, di valutare la gravità della violazione commessa adottando provvedimenti di sospensione o destituzione dall'attività.
5 Detta valutazione verrà attuata anche per tutti i comportamenti eventualmente assunti dall'operatore incompatibili e/o lesivi degli interessi e fini pubblici perseguiti dalla Amministrazione. In ogni caso, trascorsi 5 anni dalla data della violazione di cui al punto c), l'operatore può essere riammesso alla gestione, operando esclusivamente presso impianti preesistenti e affiancato a persone che già in precedenza hanno gestito impianti di cattura istituiti nella Provincia DISPOSIZIONI FINALI Per quanto non espressamente riportato nelle presenti direttive vale quanto stabilito nelle vigenti direttive regionali per la cattura di uccelli da utilizzare a scopo di richiamo. Gli operatori degli impianti di cattura e dei centri di raccolta devono attenersi a qualsiasi disposizione, anche non espressamente prevista nel presente disciplinare, impartita dalla Provincia.
REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento agricoltura, turismo, formazione e lavoro Politiche della montagna e della fauna selvatica - Settore
REQUISITI E MODALITA PER IL RILASCIO ED IL RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLA CACCIA DA APPOSTAMENTO FISSO EX ART. 29 DELLA L.R. 29/94 ISTANZE DI AUTORIZZAZIONE Le autorizzazioni alla costituzione degli
DettagliLEGGE REGIONALE N. 14 DEL 3-08-2005 REGIONE LOMBARDIA
LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 3-08-2005 REGIONE LOMBARDIA DISCIPLINA DEL REGIME DI DEROGA PREVISTO DALL'ARTICOLO 9 DELLA DIRETTIVA 79/409/CEE DEL CONSIGLIO, DEL 2 APRILE 1979, RELATIVA ALLA CONSERVAZIONE DEGLI
DettagliRelazione illustrativa
Allegato B Relazione illustrativa Il riordino istituzionale, con il quale la Regione ha riassunto a livello centrale tutte le funzioni amministrative in materia di caccia, prima attribuite alle province,
DettagliPROVINCIA DI MASSA-CARRARA SETTORE AGRICOLTURA E FORESTE SERVIZIO CACCIA E PESCA
Dec. di Medaglia d oro al V.M. PROVINCIA DI MASSA-CARRARA SETTORE AGRICOLTURA E FORESTE SERVIZIO CACCIA E PESCA DPGR n 13/R del 25/02/2004 modificato ex DPGR n 48/r del 29/07/2005 ed art. 28 comma 3 lett.
DettagliAGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA POLITICHE DI PREVENZ. E CONSERVAZ. FAUNA SELVATICA DETERMINAZIONE. Estensore PETRUCCI BRUNO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA POLITICHE DI PREVENZ. E CONSERVAZ. FAUNA SELVATICA DETERMINAZIONE N. G09028 del 05/08/2016 Proposta n. 11874 del 04/08/2016
DettagliREGIONE PIEMONTE ASSESSORATO CACCIA E PESCA
REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO CACCIA E PESCA DISPOSIZIONI IN ORDINE ALL IMPIANTO E ALL ESERCIZIO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA A SCOPO DI RIPOPOLAMENTO O A SCOPO ALIMENTARE. (ART. 22 L.R. 4 SETTEMBRE
DettagliAPPOSTAMENTI. Descrizione Violazione Legge e Articoli Violati Sanzioni Sequestro (Art. 60) art. 58 lettera q. L. R.T.n. 3/94. art.
APPOSTAMENTI Descrizione Violazione Legge e Articoli Violati Sanzioni Sequestro (Art. 60) Competenze Utilizzare, per la costruzione di L.R.T. n.20 del L. R. T. 3/94 app. temporanei, materiale 10/6/02 art.3
DettagliREGOLAMENTO PER LA CACCIA E LA PESCA NELL AREA CONTIGUA ALLA RISERVA NATURALE PROVINCIALE PADULE DI FUCECCHIO
REGOLAMENTO PER LA CACCIA E LA PESCA NELL AREA CONTIGUA ALLA RISERVA NATURALE PROVINCIALE PADULE DI FUCECCHIO Testo approvato dalla Consulta per la Riserva Naturale il 17/07/2006 Nell Area Contigua alla
DettagliPROPOSTA DI LEGGE REGIONALE Norme per il prelievo venatorio e per la protezione della fauna selvatica omeoterma. Art. 1 Finalità
Gruppo Consiliare Forza Italia Consiglio regionale della Toscana Proposta di Legge n. 210 Prot. n. 10755/2.6 del 23.08.2007 PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE Norme per il prelievo venatorio e per la protezione
DettagliDIRETTIVE PER LA CATTURA DI UCCELLI DA UTILIZZARE A SCOPO DI RICHIAMO. ART. 1 Norme generali
(Dalla DGR n. 1105/2005) DIRETTIVE PER LA CATTURA DI UCCELLI DA UTILIZZARE A SCOPO DI RICHIAMO ART. 1 Norme generali Le attività di cattura di uccelli, finalizzate alla costituzione del patrimonio di richiami
DettagliRegolamento n. 29. Art. 1 Appostamenti fissi di caccia - Definizione. Art. 2 Appostamenti fissi di caccia con richiami vivi - Definizione
Regolamento n. 29 APPOSTAMENTO FISSO DI CACCIA CON O SENZA RICHIAMI VIVI Art. 1 Appostamenti fissi di caccia - Definizione 1. Sono considerati appostamenti fissi di caccia quelli costituiti in muratura,
DettagliAPPOSTAMENTI E RICHIAMI VIVI. 6 L.R. 54/80 Recupero tassa evasa da parte della Regione
Caccia da appostamento fisso non autorizzato 59 Mancato pagamento della tassa di concessione regionale dell app.to 6 L.R. 54/80 Recupero tassa evasa da parte della Regione Accesso all app.to fisso con
DettagliAdottato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del
REGOLAMENTO sugli appalti di forniture e servizi, sulla gestione delle risorse finanziarie e sull ottemperanza agli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari. *** Adottato con deliberazione del Consiglio
DettagliAPPOSTAMENTI E RICHIAMI VIVI. 58 lett. q L.R.3/94 100 50-300
Caccia da appostamento fisso non autorizzato dalla Provincia Mancato pagamento della tassa di concessione regionale dell app.to Accesso all app.to fisso con armi proprie, quale cacciatore opzionista lett.
DettagliCOMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI Provincia Ogliastra REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
COMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI Provincia Ogliastra REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA /7 CAPO I - NORME GENERALI Articolo Oggetto del regolamento. Il presente regolamento disciplina
DettagliSomministrazione Somministrazione all'interno di circoli privati
Somministrazione Somministrazione all'interno di circoli privati Descrizione Per somministrazione all'interno di circoli privati si intende lo svolgimento diretto di attività di somministrazione di alimenti
DettagliPROVINCIA DI VICENZA
PROVINCIA DI VICENZA Contrà Gazzolle n. 1 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO nell'esercizio dei poteri della Giunta Provinciale N. 183 DEL 06/09/2013
DettagliREGOLAMENTO PROVINCIALE APPOSTAMENTI FISSI DI CACCIA
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO PROVINCIALE APPOSTAMENTI FISSI DI CACCIA Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 139/30.07.2008 In vigore dal 1 settembre 2008 SOMMARIO Articolo 1 - Costituzione
DettagliATC CN5 Cortemilia CACCIATORI TEMPORANEI - ANNATA VENATORIA 2013/2014 REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI
ATC CN5 Cortemilia CACCIATORI TEMPORANEI - ANNATA VENATORIA 2013/2014 REGOLAMENTO PER LA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI Delibera del Comitato di gestione dell ATC CN5 n.25 del 25/6/2013 ai sensi della
DettagliLA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Prot. n. (ABF/08/119268) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viste: - la Legge n. 157/1992, Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, ed in particolare l art.
DettagliCittà di Cinisello Balsamo Corpo di Polizia Locale
Città di Cinisello Balsamo Corpo di Polizia Locale Regolamento comunale per la disciplina dell'erogazione di servizi a titolo oneroso resi da parte della Polizia Locale a soggetti pubblici e privati Approvato
DettagliCITTA DI OTRANTO Provincia di Lecce
CITTA DI OTRANTO Provincia di Lecce REGOLAMENTO MERCATINO DELL ANTIQUARIATO 1 Art. 1 DEFINIZIONE E istituito in Otranto un mercatino di oggettistica antica, hobbistica e collezionistica denominato MERCATINO
DettagliAdesione ad ambito territoriale di caccia - A.T.C.
Adesione ad ambito territoriale di caccia - A.T.C. A chi è rivolto il servizio: A tutti i cacciatori che intendano praticare l esercizio venatorio all interno di uno dei 5 Ambiti Territoriali di Caccia
DettagliDICHIARA Ai sensi degli artt.46 e 47 del DPR 445/2000 CHIEDE
Bollo 16,00 ALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA SERVIZIO TERRITORIALE AGRICOLTURA CACCIA E PESCA DI FORLÌ-CESENA P.ZZA G. B. MORGAGNI, 2 47122 FORLI Oggetto: domanda per appostamento fisso di caccia (da presentarsi
DettagliComune di Novate Milanese Provincia di Milano. Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche
Comune di Novate Milanese Provincia di Milano Regolamento per l organizzazione del Servizio Notifiche Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 319.del 28 novembre. 2006 INDICE Art. 1 Oggetto
DettagliISTITUTO ORTOPEDICO GAETANO PINI
AVVISO DI SELEZIONE, MEDIANTE COMPARAZIONE DI CURRICULA, FINALIZZATO AL CONFERIMENTO DI UN INCARICO LIBERO PROFESSIONALE AD UN MEDICO SPECIALIZZATO IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA CON COMPETENZE SPECIFICHE
DettagliAMBITI TERRITORIALI DI CACCIA. Approvato dal Consiglio Direttivo dell A.T.C.MO2 nella seduta del Con validità a partire dal
REGOLAMENTO CACCIA DI SELEZIONE CAPRIOLO DAINO Approvato dal Consiglio Direttivo dell A.T.C.MO2 nella seduta del 12.02.2013 Con validità a partire dal 14.02.2013 1 Art. 1 Obiettivi e finalità Il presente
DettagliDECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. CACCIA E PESCA NELLE ACQUE INTERNE ##numero_data##
DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. CACCIA E PESCA NELLE ACQUE INTERNE ##numero_data## Oggetto: Modalità di restituzione all attività venatoria delle ZRC e dei CPURFS nel territorio dell ATC PS 2. VISTO il
DettagliDECRETO N Del 28/09/2017
DECRETO N. 11727 Del 28/09/2017 Identificativo Atto n. 507 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA Oggetto CALENDARIO VENATORIO REGIONALE 2017-2018: GIORNATE INTEGRATIVE SETTIMANALI DI CACCIA DA APPOSTAMENTO FISSO
DettagliDICHIARA Ai sensi degli artt.46 e 47 del DPR 445/2000 CHIEDE
Bollo 16,00 AL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AGRICOLTURA, SPAZIO RURALE, FLORA E FAUNA PROVINCIA DI FORLI - CESENA P.zza G. B. Morgagni, 2 47100 FORLI Oggetto: domanda per appostamento fisso di caccia (da presentarsi
DettagliCOMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE NORME SUL PROCEDIMENTO PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI PER APERTURA, AMPLIAMENTO, CONCENTRAZIONE E ACCORPAMENTO MEDIE STRUTTURE
DettagliREGOLAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA
REGOLAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA Approvato con deliberazione Consiliare n. 66 del 30 dicembre 2013 Pag. 1 di 5 ART 1. FINALITA 1. Il presente Regolamento disciplina l allevamento, la detenzione,
DettagliREGOLAMENTO INTERNO PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA VENATORIA DELLA CACCIA AL CINGHIALE E DELLA ISCRIZIONE DELLE SQUADRE CINGHIALISTE. Art.
REGOLAMENTO INTERNO PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA VENATORIA DELLA CACCIA AL CINGHIALE E DELLA ISCRIZIONE DELLE SQUADRE CINGHIALISTE. Art. 1 Consistenza della Specie Il Comitato di Gestione dell ATC
DettagliREGOLAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI APPOSTAMENTI FISSI DI CACCIA
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI APPOSTAMENTI FISSI DI CACCIA Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 129/27.11.2013 In vigore dal 1 gennaio 2014 1 Articolo 1
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi
REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 17239 del 04/11/2016 Proposta: DPG/2016/18108 del 04/11/2016 Struttura proponente: Oggetto:
DettagliDISCIPLINA ORGANIZZATIVA PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI
Comune di Fontevivo SETTORE: SERVIZI GENERALI E ALLA PERSONA DISCIPLINA ORGANIZZATIVA PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI La presente disciplina: - È stata approvata con deliberazione della Giunta
DettagliServizio Coordinamento delle attività territoriali del lavoro e della formazione
Avviso Pubblico per l acquisizione di beni e servizi in economia di docenze tecnico professionali Corso n. 090698 Animatore Turistico Elementi di animazione espressiva, teatrale, musicale e ludica - Tecniche
DettagliREGIONE TOSCANA CALENDARIO VENATORIO REGIONALE STAGIONE VENATORIA (L.R.T. N 20/2002) Capo I. Art. 1 Stagione venatoria e giornate di caccia
REGIONE TOSCANA CALENDARIO VENATORIO REGIONALE (L.R.T. N 20/2002) Capo I STAGIONE VENATORIA Art. 1 Stagione venatoria e giornate di caccia 1. La stagione venatoria ha inizio la terza domenica di settembre
DettagliREGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento agricoltura, turismo, formazione e lavoro Politiche della montagna e della fauna selvatica - Settore
CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2017/2018 Articolo 1 (Caccia programmata) 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della Liguria si applica
DettagliRICHIESTA DI CONTRIBUTO. Compilare obbligatoriamente tutti i campi relativi alla domanda di contributo ed ai relativi modelli allegati
Linee guida per la compilazione della domanda di contributo e relativi allegati, ai sensi dell articolo 96 della legge 21 novembre 2000, n. 342 e del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE ASSEGNAZIONE POSTI AUTO A PAGAMENTO
REGOLAMENTO COMUNALE ASSEGNAZIONE POSTI AUTO A PAGAMENTO Approvato con delibera di consiglio comunale n. 19 del 21.06.2017 1 SOMMARIO Art. 1 Ambito di applicazione Art. 2 Formalità presentazione domande
DettagliCOMUNE DI QUINTO DI TREVISO PROVINCIA DI TREVISO
COMUNE DI QUINTO DI TREVISO PROVINCIA DI TREVISO P.zza Roma, 2 31055 Quinto di Treviso TV Tel. 0422/472311 Fax 0422/472380 Codice Fiscale 80008290266 P.Iva 01253020265 www.comune.quintoditreviso.tv.it
DettagliCALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2002/2003
ALLEGATO 1 ALLEGATO A CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2002/2003 Articolo 1. (Caccia programmata). 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della
DettagliA) - Corso di formazione professionale per maestri di sci nelle discipline alpine, nordiche e snowboard.
REGIONE LAZIO DIREZIONE REGIONALE POLITICHE PER IL LAVORO E SISTEMI PER L ORIENTAMENTO E LA FORMAZIONE Area Politiche per l Occupazione e lo Sviluppo AVVISO PUBBLICO Per la presentazione delle domande
DettagliCAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017. Articolo 1 (Caccia programmata)
CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017 Articolo 1 (Caccia programmata) 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della Liguria si applica
DettagliCosa cambia: cultura della sicurezza pianificazione e programmazione regionale faunistico-venatoria nuovi organismi informativi e consultivi
1 Cosa cambia: cultura della sicurezza pianificazione e programmazione regionale faunistico-venatoria nuovi organismi informativi e consultivi governance regionale istituti faunistici e faunistico-venatori
DettagliAREA MARINA PROTETTA "CAPO CARBONARA" Prot. n 728 del 15 Gennaio 2016
Prot. n 728 del 15 Gennaio 2016 AVVISO PUBBLICO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE RIVOLTA AGLI OPERATORI CHE INTENDONO PRESENTARE ISTANZA PER L AUTORIZZAZIONE ALL ATTIVITA DI TRASPORTO PASSEGGERI E VISITE
DettagliPUBBLICATO SUL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO IL 21 FEBBRAIO 2012 PARTE 3^ REGIONE LAZIO
PUBBLICATO SUL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO IL 21 FEBBRAIO 2012 PARTE 3^ REGIONE LAZIO DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E SOCIALE DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE E LAVORO AREA ATTUAZIONE
DettagliCOMUNE DI LAIGUEGLIA Provincia di Savona REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI ARTICOLO 1 OGGETTO E FINALITÀ
COMUNE DI LAIGUEGLIA Provincia di Savona REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI ARTICOLO 1 OGGETTO E FINALITÀ Il presente regolamento disciplina le modalità di celebrazione del matrimonio
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI. Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 01/04/2014
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 01/04/2014 ART. 1 OGGETTO E FINALITA 1. Il presente regolamento detta le modalita di celebrazione
Dettagli------------------------------------------------------------- LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Prot. n. (ABF/03/20662) ------------------------------------------------------------- LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamata la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della
DettagliOGGETTO: SOMME DOVUTE PER I TITOLI ABILITATIVI IN MATERIA EDILIZIA - MODALITA DI PAGAMENTO CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE
Comune di Modena Settore Trasformazione Urbana e Qualità Edilizia SPORTELLO UNICO PER L'EDILIZIA Via Santi 60 - Tel. 059/206224 - Fax 059/206164 E-mail giovanni.villanti@comune.modena.it Il Dirigente Responsabile
DettagliCONSORZIO DI BONIFICA DI II GRADO LESSINIO EUGANEO BERICO Cologna Veneta (VR) REGOLAMENTO CONCERNENTE IL SERVIZIO DI ECONOMATO
CONSORZIO DI BONIFICA DI II GRADO LESSINIO EUGANEO BERICO Cologna Veneta (VR) REGOLAMENTO CONCERNENTE IL SERVIZIO DI ECONOMATO Adottato con Delibera dell Assemblea consortile n. 23 in data 18 dicembre
DettagliAtto Dirigenziale N del 21/03/2012
Atto Dirigenziale N. 1088 del 21/03/2012 Classifica: 011.02.01 Anno 2012 (4284281) Oggetto ESAMI PER L ABILITAZIONE ALLA CACCIA DI SELEZIONE DI CAPRIOLO, DAINO, MUFLONE E CERVO DELL APPENNINO, INDIZIONE
DettagliCOMUNE DI VAL BREMBILLA Provincia di Bergamo
COMUNE DI VAL BREMBILLA Provincia di Bergamo Bando per assegnazione concessione posteggi in occasione della FIERA DI SANT'ANTONIO 2017 IL RESPONSABILE SUAP Vista la legge regionale 2 febbraio 2010, n.
DettagliREGOLAMENTO DEL MERCATO DOMENICALE DEI PICCOLI ANIMALI
COMUNE DI SPILAMBERTO P.zza Caduti della Libertà, n. 3 41057 Spilamberto Provincia di Modena ****************** REGOLAMENTO DEL MERCATO DOMENICALE DEI PICCOLI ANIMALI ****************** Approvato con delibera
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO A TERZI DI STRUTTURE COMUNALI PER L ORGANIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI
Comune di Licata Dipartimento 5 Lavori Pubblici - Servizi Tecnologici ed Operativi e Programmazione OO.PP. Approvato con Delibera del Commissario Straordinario n 2 del 23/02/2010 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE
DettagliCOMUNE DI QUINTO VICENTINO
COMUNE DI QUINTO VICENTINO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE RIPRESE AUDIOVISIVE DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E LORO DIFFUSIONE Approvato con deliberazione C.C. n. 20 del
DettagliL.R. 30/1999, art. 17, c. 2, lett. d) e art. 42, c. 01 B.U.R. 01/03/2000, n. 9
L.R. 30/1999, art. 17, c. 2, lett. d) e art. 42, c. 01 B.U.R. 01/03/2000, n. 9 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 febbraio 2000, n. 030/Pres. Regolamento recante i criteri e le modalità per
DettagliCOLLABORAZIONE PROFESSIONALE DI LAVORO AUTONOMO T R A
COLLABORAZIONE PROFESSIONALE DI LAVORO AUTONOMO Artt. dal 2229 al 2238 del c.c. T R A Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Codice fiscale n. 80054330586, con sede in Roma Piazzale Aldo Moro, 7, rappresentato
DettagliA voti unanimi DELIBERA
32 3.9.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 35 migratoria da appostamento o per la caccia agli ungulati secondo la normativa vigente e utilizzando il sistema regionale di prenotazione
DettagliPROVINCIA DI VICENZA
Contrà Gazzolle n. 1 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243 DETERMINAZIONE N 65 DEL 03/02/2015 Settore CACCIA PESCA E SPORT OGGETTO: MODALITA' DI DISTRIBUZIONE DEI TESSERINI REGIONALI PER LA PESCA SPORTIVA
DettagliL.R. 30/1987, art. 5, c. 1, lett. l) B.U.R. 7/9/205, n. 36. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 agosto 2005, n. 0266/Pres.
L.R. 30/1987, art. 5, c. 1, lett. l) B.U.R. 7/9/205, n. 36 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 agosto 2005, n. 0266/Pres. Regolamento concernente le garanzie finanziarie per le discariche ai sensi
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA COSTITUZIONE DEL REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI DEL LAZIO
Allegato A AVVISO PUBBLICO PER LA COSTITUZIONE DEL REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI DEL LAZIO 1. Finalità 2. Soggetti destinatari 3. Requisiti 4. Modalità di presentazione
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA DEI FUNGHI EPIGEI NELL'AMBITO DEL COMUNE DI VALVESTINO
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA DEI FUNGHI EPIGEI NELL'AMBITO DEL COMUNE DI VALVESTINO (adottato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24.06.2005 con atto nr 20) Il presente regolamento
DettagliCITTA DI MERCOGLIANO PROVINCIA DI AVELLINO. Regolamento per l istituzione dell ispettore ambientale nel territorio comunale
CITTA DI MERCOGLIANO PROVINCIA DI AVELLINO Regolamento per l istituzione dell ispettore ambientale nel territorio comunale APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N19 DEL 28/06/2013 Regolamento comunale Fonte normativa
DettagliREGIONE PIEMONTE BU48 03/12/2015
REGIONE PIEMONTE BU48 03/12/2015 Codice A1507A D.D. 14 ottobre 2015, n. 806 Cooperativa Casainsieme Quarta autorizzazione alla cessione in proprieta' ai soci assegnatari del patrimonio realizzato nel Comune
DettagliFacoltà di Economia Segreteria di Presidenza
BANDO DI CONCORSO PER IL CONFERIMENTO AGLI STUDENTI DELLA FACOLTA DI ECONOMIA DI NOVARA DI COLLABORAZIONE A TEMPO PARZIALE AI SENSI DELL ART. 13 LEGGE 390/91 PER L ANNO ACCADEMICO 2001/2002 ART. 1 E indetto
DettagliSETTORE ATTIVITÀ FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA, PESCA IN MARE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE SETTORE ATTIVITÀ FAUNISTICO VENATORIA, PESCA DILETTANTISTICA, PESCA IN MARE Il Dirigente Responsabile: BANTI PAOLO Decreto non soggetto a controllo
DettagliDOMANDA DI CONTRIBUTO
RACCOMANDATA A/R DOMANDA DI CONTRIBUTO Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese Divisione III Via Fornovo, 8 Pal.
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE
COMUNE DI TIZZANO VAL PARMA PROVINCIA DI PARMA P.zza ROMA n.1 43028 Tizzano Val Parma - tel. 0521 868935 - fax 0521 868937 http: www.comune.tizzano-val-parma.pr.it REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZO DELLE
DettagliDECRETO N Del 27/09/2016
DECRETO N. 9417 Del 27/09/2016 Identificativo Atto n. 473 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA Oggetto CALENDARIO VENATORIO REGIONALE 2016-2017: GIORNATE INTEGRATIVE SETTIMANALI DI CACCIA DA APPOSTAMENTO FISSO
DettagliRegione Lazio Dipartimento Sociale Direzione Cultura, Arte e Sport Area Interventi per lo Sport
Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio in data 21 ottobre 2010 Regione Lazio Dipartimento Sociale Direzione Cultura, Arte e Sport Area Interventi per lo Sport AVVISO PUBBLICO per la presentazione
DettagliAttività Produttive. Attività di commercio su aree pubbliche Commercio in forma itinerante. Descrizione
Attività Produttive Attività di commercio su aree pubbliche Commercio in forma itinerante Descrizione Per commercio in forma itinerante si intende la vendita su aree pubbliche di prodotti alimentari e
DettagliRegolamento Comunale per il Servizio di Economato
COMUNE DI SANT ANDREA FRIUS PROVINCIA DI CAGLIARI Via E. Fermi n. 6 070/980.31.91 070/980.35.37 - comunesaf@tiscali.it Regolamento Comunale per il Servizio di Economato Allegato alla deliberazione di C.C.
DettagliCOMUNE DI SPILAMBERTO. P.zza Caduti della Libertà, n Spilamberto Provincia di Modena
COMUNE DI SPILAMBERTO P.zza Caduti della Libertà, n. 3 41057 Spilamberto Provincia di Modena ****************** REGOLAMENTO PER L USO DELLE PALESTRE DI PROPRIETA COMUNALE ****************** Approvato con
DettagliBando di selezione per corsi di formazione di lingua inglese a.a. 2016/2017. IL RETTORE
Protocollo _25586-III/2_ Foggia 06/10/2016 Rep. D.R.n 1224-2016 Area Comunicazione e Rapporti istituzionali Responsabile Dott.ssa Rosa Muscio Centro Linguistico di Ateneo Oggetto Bando di selezione per
DettagliA) SANZIONI ECONOMICHE ED ONERI PROCESSUALI A CARICO DELLA PARTE SOCCOMBENTE NEI GIUDIZI DINANZI IL TRIBUNALE NAZIONALE ANTIDOPING (TNA)
Tabella economica TABELLA ECONOMICA A) SANZIONI ECONOMICHE ED ONERI PROCESSUALI A CARICO DELLA PARTE SOCCOMBENTE NEI GIUDIZI DINANZI IL TRIBUNALE NAZIONALE ANTIDOPING (TNA) Il TNA, oltre ad irrogare le
DettagliDISCIPLINARE D USO CAMPO COMUNALE DI CALCETTO
COMUNE DI MARRUBIU Provincia di Oristano Piazza Roma n o 7 C.A.P. 09094 Cod. Fisc. 80001090952 P. IVA 00089760953 Tel. 0783/85531 Fax 0783/858209 www.comunemarrubiu.it DISCIPLINARE D USO CAMPO COMUNALE
DettagliSCHEDA DI ISCRIZIONE CORSO PER RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
SCHEDA DI ISCRIZIONE CORSO PER RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Periodo presunto di attivazione: dal 11 al 21 aprile 2011 Durata: 32 ore Docenti: Esperti del settore 430,00 euro + IVA PER
DettagliFARMERS MARKET (Legge nr. 296 del 27 dicembre 2006, art. 1 comma 1065, Decreto Ministeriale 20 novembre 2007 e L.R. nr. 12 del 13 luglio 2012)
Servizio AA.PP. REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI FARMERS MARKET (Legge nr. 296 del 27 dicembre 2006, art. 1 comma 1065, Decreto Ministeriale 20 novembre 2007 e L.R. nr. 12
DettagliProfessionista: Committente privato: Committente pubblico: Geometra Incaricato. Iscritto al Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di al n
RICHIESTA DI OPINAMENTO/REVISIONE PARCELLA PROFESSIONALE PER PRESTAZIONI SVOLTE NELLA CIRCOSCRIZIONE PROVINCIALE Approvata nella seduta di Consiglio n. 7 del 5 settembre 2011 Prima istruttoria PROTOCOLLO
DettagliCOMUNE DI PROVINCIA DI. Disciplinare di incarico professionale con veterinario libero professionista.
COMUNE DI PROVINCIA DI Disciplinare di incarico professionale con veterinario libero professionista. L anno addì del mese di nella sede del Comune di, TRA Il Comune di, CF/P. Iva n Rappresentato da in
DettagliGiunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro
Allegato A) DISPOSIZIONI PER L'ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI CHIUSI, SEDI DI LAVORO DELL AMMINISTRAZIONE REGIONALE INDICE Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Ambito di applicazione del divieto
DettagliArticolo 1. Oggetto. Articolo 2. Presupposti giuridici
Allegato alla delibera G.C.n.85/2008 Approvazione limiti, criteri e modalità per l affidamento di incarichi di collaborazioni di studio, di ricerca e di consulenza a soggetti estranei all amministrazione.
DettagliProt. n. Ponte a Egola, 28 novembre 2016 BANDO DI SELEZIONE PUBBLICA PER IL RECLUTAMENTO DI UN ESPERTO DI MUSICOTERAPIA IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prot. n. Ponte a Egola, 28 novembre 2016 BANDO DI SELEZIONE PUBBLICA PER IL RECLUTAMENTO DI UN ESPERTO DI MUSICOTERAPIA IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO l art.14 c.3 del Regolamento in materia di autonomia
DettagliCOMUNE DI CAMPIGLIA DEI BERICI
COMUNE DI CAMPIGLIA DEI BERICI PROVINCIA DI VICENZA Regolamento per il Servizio di Illuminazione Votiva Cimitero Comunale Approvato con deliberazione di C.C. n 21 del 30.04.2010 Modificato con deliberazione
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE DELLA FIGURA DELL ISPETTORE AMBIENTALE. Articolo 2 Svolgimento del servizio
Progetto A.R.O. comune di Monreale ALLEGATO 3 REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE DELLA FIGURA DELL ISPETTORE AMBIENTALE Fonte normativa : DLgs 152/2006 DLgs 267/2000 Legge 689/1981 Articolo 1 Finalità
DettagliScritto da Administrator admin Lunedì 29 Novembre :09 - Ultimo aggiornamento Venerdì 23 Marzo :58
CONTRATTO DI ACCESSO ALLA BANCA DATA ONLINE DI CERCASENTENZE.IT Tra OMNIBUS ITALIA s.r.l., corrente in Lecce alla via Duca degli Abruzzi n. 57, nella sua qualità di proprietaria e gestore del sito internet
DettagliLEGGE REGIONALE 05 luglio 1994, n. 30 (1)
LEGGE REGIONALE 05 luglio 1994, n. 30 (1) (1) In B.U.R.L. 20 luglio 1994, n. 20 Disciplina delle sanzioni amministrative di competenza regionale Epigrafe Art. 1 - Ambito di applicazione. Art. 2 - Delega.
DettagliProtocollo n. / FOGLIO D ONERI PER AFFIDAMENTO FORNITURA GASOLIO AGRICOLO. CIG
Protocollo n. / FOGLIO D ONERI PER AFFIDAMENTO FORNITURA GASOLIO AGRICOLO. CIG L'anno duemilaquindici (2015) il giorno ( ) nel mese di in Arezzo, negli uffici dell Amministrazione comunale posti in via
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE AUTORIZZATIVE PER IMPIANTI PUBBLICITARI CAPO 1
ALLEGATO 1 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE AUTORIZZATIVE PER IMPIANTI PUBBLICITARI CAPO 1 Art. 1 Impianti previsti dal piano impianti pubblicitari collocabili su proprietà privata La collocazione
DettagliAVVISO PER LA SELEZIONE PUBBLICA DI NUMERO DI N.
AVVISO PER LA SELEZIONE PUBBLICA DI NUMERO DI N. 373 OPERATORI DI SELEZIONE DA UTILIZZARE NELLE OPERAZIONI PREVISTE NEL PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE DEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO. IL DIRETTORE visto
DettagliOGGETTO: DOMANDA DI ISCRIZIONE ALL ALBO PROFESSIONALE DEI GEOMETRI
bollo euro 16,00 AL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI AREZZO VIA VERDI, 22 52100 A R E Z Z O AUTOCERTIFICAZIONE OGGETTO: DOMANDA DI ISCRIZIONE ALL ALBO PROFESSIONALE
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA
COMUNE DI GIOIOSA IONICA (Provincia di Reggio Calabria) Partita IVA 00288960800 - (0964) 51536 - Fax (0964) 410520 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA Approvato con deliberazione
DettagliAMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA EX PROVINCIA OLBIA TEMPIO Legge Regionale 12 marzo 2015, n. 7 - Delibera Giunta Regionale n.14/8 del 8.4.
AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA EX PROVINCIA OLBIA TEMPIO Legge Regionale 12 marzo 2015, n. 7 - Delibera Giunta Regionale n.14/8 del 8.4.2015 SETTORE 2 Bilancio, Patrimonio e Contratti D E T E R M I N A
DettagliCOMUNE DI SORSO PROVINCIA SASSARI
COMUNE DI SORSO PROVINCIA SASSARI 3 SETTORE - AFFARI GENERALI POLITICHE SOCIALI STAFF Servizio 3.1 Affari Generali - Demografici - Attività Produttive Ufficio Sport ISTITUZIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE
DettagliCOMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD N. atto DZ-19 / 1093 del 25/11/2010 Codice identificativo
COMUNE DI PISA TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD N. atto DZ-19 / 1093 del 25/11/2010 Codice identificativo 680046 PROPONENTE Sviluppo - SUAP - Att. Prod. - Cultura - Turismo OGGETTO AFFIDAMENTO
DettagliATAC S.p.A. BANDO DI GARA N 9/ PROCEDURA APERTA 1. AGENZIA PER LA MOBILITÀ DEL COMUNE DI ROMA - Via
ATAC S.p.A. BANDO DI GARA N 9/2009 - PROCEDURA APERTA 1. AGENZIA PER LA MOBILITÀ DEL COMUNE DI ROMA - Via Ostiense, 131/L 00154 ROMA. Punti di contatto: Responsabile Gare Pubbliche di Atac S.p.A. - avv.
DettagliDOMANDA DI ISCRIZIONE AL SERVIZIO DI TRASPORTO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2012/2013
Spett.le Comunità Montana Valle Stura Via Divisione Cuneense n. 5 12014 Demonte (CN) DOMANDA DI ISCRIZIONE AL SERVIZIO DI TRASPORTO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO 2012/2013 Dichiarazione sostitutiva (art.
Dettagli