Storia dell Arte in tasca. area umanistica
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- Paolo Berardino
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1 Storia dell Arte... PK 8...in tasca Dalla Preistoria al Novecento: tutti gli artisti e le correnti artistiche italiane e internazionali con tavole illustrative a colori area umanistica EDIZIONI SIMONE Gruppo Editoriale Esselibri - Simone
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3 Copyright 2004 Esselibri S.p.A. Via F. Russo 33/D Napoli Tutti i diritti riservati È vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo senza l autorizzazione scritta dell editore. Per citazioni e illustrazioni di competenza altrui, riprodotte in questo libro, l editore è a disposizione degli aventi diritto. L editore provvederà, altresì, alle opportune correzioni nel caso di errori e/o omissioni a seguito della segnalazione degli interessati. Prima edizione: Gennaio 2004 PK8/1 ISBN Ristampe Questo volume è stato stampato presso ARTI GRAFICHE ITALO CERNIA Via Capri, 67 - Casoria (NA) Per informazioni, suggerimenti, proposte: info@simone.it A cura di: Grafica e copertina: Impaginazione Viola Ardone Gianfranco De Angelis Antonietta Leano
4 Presentazione Tutti gli artisti e le correnti artistiche, dalla preistoria al Novecento, in un percorso sintetico, ma completo e di facile comprensione. Il testo è uno strumento indispensabile per chi deve affrontare esami e concorsi: può essere un efficace supporto per un rapido ripasso o per apprendere in breve tempo le nozioni fondamentali della materia. Il linguaggio, semplice ma preciso, permette inoltre di acquisire la terminologia specifica della materia: una serie di glosse esplicative, infatti, chiarisce i vocaboli tecnici indispensabili per affrontare un colloquio o una prova scritta di Storia dell arte. Il testo è arricchito da schematizzazioni e rubriche di approfondimento sugli strumenti e le tecniche artistiche. Ogni capitolo si conclude con un test di verifica con soluzioni commentate, che consente di valutare il livello di preparazione acquisito. Correda il volume un ampia scelta di immagini a colori che ripercorrono, attraverso le opere, tutta la Storia dell arte dalle origini ai giorni nostri.
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6 1. Arte preistorica Di cosa parleremo La presenza dell uomo sulla Terra è testimoniata per la prima volta circa seicentomila anni fa, come lasciano supporre i primi reperti (manufatti e pietre rozzamente lavorate), risalenti al periodo precedente la penultima glaciazione, nell èra quaternaria. È solo nell ultima fase del Paleolitico che si attestano però ritrovamenti di manufatti artistici, opere, cioè, non legate a una funzione pratica (come gli utensili in pietra scheggiata), ma volte alla raffigurazione e alla comunicazione visiva. L arte è legata in questo periodo soprattutto a finalità rituali e magiche, oltre che alla necessità di comunicare attraverso immagini, segni, disegni. TAVOLA CRONOLOGICA Paleolitico o della pietra antica: inferiore (ca a.c.); medio (ca a.c.): compare l Uomo di Neanderthal; superiore (ca a.c.): si divide in Perigordiano, Aurignaziano, Solutreano e Magdaleniano; appare l Uomo di Cro-Magnon; si sviluppano le società nomadi di cacciatori. Rilievi nelle pitture delle grotte; sculture in osso, avorio o pietra. Mesolitico (ca a.c.). Neolitico o della Pietra levigata (ca a.c. e oltre). Accanto alle società di cacciatori, si sviluppano culture agricole; appare la ceramica. Eneolitico (ca a.c.). Inizia la lavorazione del rame. Età del bronzo (ca a.c.). Si sviluppa la lavorazione dei metalli; sorgono le grandi civiltà dell Egitto, della Mesopotamia e dell Egeo, mentre in Europa si sviluppa la civiltà megalitica. Età del ferro. Con la lavorazione del ferro (ca a.c.), si passa dall ambito della Preistoria a quello storico. 1. Arte preistorica 5
7 1) L arte paleolitica Pitture rupestri. Per arte rupestre si intende una serie di manifestazioni artistiche realizzate all interno di grotte o sulle rocce. Queste consistono prevalentemente in graffiti, ma anche in impronte di mani, tratti e segni elementari (grotte della regione francocantabrica). Più tardi altri soggetti di raffigurazioni rupestri diventano anche profili di animali (cervi, bisonti, mammouth) dipinti, incisi o a rilievo. 1. Arte preistorica Una vera e propria forma di pittura con figure colorate (nerofumo, ocra, manganese) e raffigurate con sicurezza e precisione si sviluppa nel periodo Magdaleniano (dal a.c.). Gli esempi principali sono stati reperiti nelle: grotte di Lascaux (Francia): raffigurazioni di animali; grotte di Altamira (Spagna): pitture di animali dai vivaci colori (Fig. 3); grotte di Addaura (presso Palermo), Romanelli (presso Lecce), dei Genovesi (Levanzo): graffiti di animali. Le Veneri. Oltre alla pittura, nel Paleolitico superiore inizia a svilupparsi anche la scultura, come testimoniano alcune stilizzate sculture di animali, ma soprattutto delle sculture a tutto tondo, non più alte di 15 Tutto tondo: statua o scultura che ha forma e volume autonomo rispetto allo spazio circostante. Si differenzia dal bassorilievo e dall altorilievo. cm, dalle accentuate forme femminili. Sculture di questo tipo sono state definite Veneri, in quanto presentano un corpo femminile abbozzato in modo convenzionale, dal volto non ben definito o nascosto da una folta capigliatura. Probabilmente si trattava di immagini propiziatrici, simboli della fecondità o della Grande Madre. Le più antiche sono: le Veneri di Lespugue (Parigi, Musée de l Homme) e di Willendorf (Austria, Fig. 1); le Veneri di Savignano (Modena) e dei Balzi Rossi (Ventimiglia, Fig. 2). 6
8 Strumenti e tecniche SCULTURA E PITTURA NELLA PREISTORIA Per realizzare le piccole sculture preistoriche venivano utilizzate soprattutto pietra, corno, osso, avorio. Più raro era l uso di ambra e steatite. Gli attrezzi per scolpire, in mancanza di metallo, venivano realizzati in principio con pietre particolarmente dure; attrezzi appuntiti di pietra o di osso servivano probabilmente anche per incidere figure sulla roccia viva o sulle pareti argillose. All incisione seguiva talvolta la colorazione in nero nel solco del disegno. La pittura veniva eseguita inizialmente con le dita bagnate nel colore, poi con rozzi pennelli di legno; tutti i colori erano ovviamente di origine naturale: ricavati da terre, polvere di carbone o di materie calcaree sminuzzate, bollite e impastate con sostanze grasse o sciolte in liquidi vegetali. Le tonalità prevalenti erano: bianco, nero, rosso, ocra, giallo, bruno. 2) Lavorazione della pietra e della ceramica Tra il Neolitico e l Età del ferro si sviluppano le tecniche relative alla lavorazione dei metalli, che presentano alcune differenze da zona a zona a causa delle diverse condizioni climatiche e, quindi, delle diverse organizzazioni economiche e sociali. Gli strumenti di metallo permettono una più elaborata lavorazione della pietra che non è più scheggiata, ma levigata e si presenta nelle più varie forme. Nel Neolitico, inoltre, compare la lavorazione della ceramica e una vasta produzione di vasi, ciotole e altro vasellame spesso presente nei corredi funebri delle sepolture. In Italia, testimonianze neolitiche (ceramiche decorate) sono state trovate presso Siracusa, Matera e le isole Eolie. Ceramica: dal greco kevramo", indica oggetti in argilla sottoposti a una o più cotture. Tracce di villaggi dell Età Eneolitica si trovano presso i laghi dell Italia settentrionale (villaggi su palafitte) e presso Agrigento (vasi con decorazioni geometriche nere su fondo rosso). Mentre si sviluppano, nell area mediterranea, le grandi civiltà dell Egitto (periodo predinastico) e della Mesopotamia, permane nell Africa 1. Arte preistorica 7
9 del Nord, la tradizione paleolitica nelle incisioni e pitture rupestri del Fezzan e del Sahara algerino. Similmente troviamo testimonianze d arte rupestre durante l Età del bronzo nelle regioni alpine e subalpine (Val Camonica) e in Liguria. 3) I megaliti: le case dei giganti Intorno al a.c. le civiltà megalitiche si sviluppano in Europa, soprattutto in Bretagna, in Inghilterra, in Irlanda, nella Francia meridionale e nella Spagna settentrionale, ma anche in Puglia, Sardegna etc. Queste civiltà prendono il nome dai megaliti, le grandi pietre adoperate per erigere opere spesso grandiose e di enigmatico significato, anticamente definite opera di giganti. Strumenti e tecniche 1. Arte preistorica I MEGALITI Opere megalitiche sono: Menhir: giganteschi monoliti di forma allungata (alti fino a 20 metri), infissi nel terreno in posizione verticale. In Italia sono presenti in Puglia e presso Cagliari. Dolmen o cromlech: sono una sorta di camere, costituite da un enorme lastrone di copertura poggiato su tre o più lastre verticali di sostegno, e utilizzate come ambienti sepolcrali. In Italia ricordiamo quelli di Meledugno, Bisceglie in Puglia e Mores presso Sassari. Cerchi di pietre: eretti verosimilmente per scopi rituali, in base all osservazione dei moti celesti, sono costituiti da grandi monoliti infissi a terra e disposti a cerchi concentrici. Il più famoso di questi templi megalitici è quello di Stonehenge, in Inghilterra (datato fra il 2700 e il 1800 a.c.), che presenta due cerchi concentrici di giganteschi triliti. Da ricordare anche il Tempio megalitico di Avebury, più antico di Stonehenge. Allineamenti di pietre: talvolta i monoliti sono disposti in modo da formare delle file, come a Carnac in Bretagna dove circa 3000 monoliti sono disposti su più file parallele lunghe oltre un chilometro e orientate verso Ovest. 8
10 Pietre forate e oscillanti: altri elementi caratteristici della cultura megalitica sono le pietre forate, cui la tradizione popolare attribuisce ancora oggi delle proprietà terapeutiche e le pietre oscillanti (monoliti collocati in modo tale da poter oscillare ad ogni minima pressione). I dolmen. I dolmen, dal bretone tavola di pietra, sono monumenti megalitici del periodo neolitico che presentano una struttura a sistema trilitico: un primo esempio di struttura architettonica costituita da una Sistema trilitico: tecnica costruttiva basata sull utilizzo di due blocchi monolitici verticali che ne sorreggono un terzo orizzontale. pietra di copertura o da un architrave (come nei cerchi centrali di Stonehenge) sorretta da due pietre che fanno da elementi portanti. Questa semplice soluzione architettonica basata sull uso di tre pietre è il punto di partenza per molte successive strutture più complesse ed elaborate in cui gli elementi portanti assumeranno l aspetto di pilastri e colonne e gli elementi di copertura diventeranno architravi e tetti o, in un ulteriore elaborazione, archi e volte. I nuraghi. All età del bronzo risalgono i nuraghi, architetture megalitiche tipiche della Sardegna a forma di torri tronco-coniche, al cui interno si trovano vani coperti con pseudo-cupole. I nuraghi sono spesso sono raggruppati e formano dei complessi abitativi fortificati (Nuraghi di Santu Antine presso Sassari, Su Nurasci presso Cagliari, S. Sarbana presso Nuoro, Orrubiu presso Orròli etc.). Alla civiltà nuragica appartengono anche le cosiddette Tombe dei Giganti, sepolture monumentali composte da un emiciclo con una grande cella rettangolare in lastroni di pietra. I bronzetti. L evoluzione delle popolazioni nuragiche intorno alla metà del secondo millennio a.c. ci è testimoniata anche dalla lavorazione del bronzo. Da citare la produzione sarda di bronzetti, databili a partire dall VIII secolo a.c. (Museo Nazionale di Cagliari), che rappresentano piccole figure di guerrieri realizzate con la tecnica della fusione a forma piena (lo stampo viene interamente riempito con metallo liquido). 1. Arte preistorica 9
11 Test di verifica 1. In che cosa consistono le più antiche manifestazioni dell arte rupestre? a) In graffiti, impronte di mani, tratti e segni elementari. b) In pitture elementari. c) In ritratti umani stilizzati. d) In grandi superfici parietali divise in fasce colorate. e) In incisioni di immagini fantastiche. 2. Quale di queste grotte è divenuta famosa per il ritrovamento delle più belle pitture e incisioni rupestri del Paleolitico? a) Grotta di Lascaux in Dorgogna (Francia). b) Grotta azzurra a Capri. c) Grotta di Castellana in Puglia. d) Grotta dello Smeraldo ad Amalfi. e) Grotta di Seiano a Napoli. 3. Che cosa sono le Veneri? a) Pitture raffiguranti figure femminili nude di estrema bellezza. b) Sculture raffiguranti esili fanciulle, da donare alle giovani spose. c) Graffiti raffiguranti fanciulle destinate al sacerdozio. d) Bassorilievi funerari di giovani fanciulle morte. e) Sculture in pietra a tutto tondo in pietra, avorio, osso rappresentanti fanciulle dalle forme estremamente arrotondate e abbondanti. 1. Arte preistorica 4. Che cosa si intende per sistema trilitico? a) Il primo esempio di struttura architettonica basato su tre pietre: una orizzontale e due verticali. b) Un sistema di costruzione basato sulla sovrapposizione di tre strati di pietre di diverse dimensioni. c) L impiego di utensili di ferro capaci di dividere in tre parti uguali grossi blocchi di pietra. 10
12 d) Un nuovo tipo di abitazione su tre livelli. e) Un sistema decorativo parietale basato sulla contrapposizione di lastre di pietra di colori diversi. 5. Che cosa sono i nuraghi? a) Una popolazione sarda dell età del bronzo, artefice di enormi costruzioni megalitiche. b) Architetture megalitiche di forma tronco-conica tipiche della Sardegna. c) Una serie di bronzetti sardi databili a partire dall VIII sec. a.c. d) I capi delle comunità sarde dell età del bronzo appartenenti a una stessa famiglia. e) Profonde cavità naturali dove i sardi nell età del bronzo seppellivano i loro morti. Soluzioni e commenti 1. Risposta a). Le più antiche manifestazioni di arte rupestre, risalenti a circa anni prima della nostra éra, consistono in graffiti, impronte di mani e segni tracciati con le dita dai cacciatori. 2. Risposta a). Sulla volta della grotta di Lascaux in Francia sono state ritrovate splendide raffigurazioni risalenti al a.c. circa. 3. Risposta e). Si tratta di figure muliebri con seni, ventre e fianchi particolarmente accentuati e tondeggianti e con le altre parti del corpo appena accennate. 4. Risposta a). Nei monumenti megalitici, comparve una delle prime strutture architettoniche fondamentali, il trilite, costituito da una pietra di copertura orizzontale e da due pietre verticali. 5. Risposta b). I nuraghi della Sardegna sono delle architetture megalitiche di forma tronco-conica, al cui interno si trovano vani coperti con pseudo-cupole. 1. Arte preistorica 11
13 2. Arte egiziana Di cosa parleremo La civiltà egizia, sviluppatasi nella Valle del Nilo verso la fine del Neolitico, ha prodotto una cultura e una serie di manifestazioni artistiche di altissimo rilievo. Dopo il 3000 a.c. si realizzò l unificazione del Paese, alla cui guida si successero 26 dinastie di regnanti, o faraoni. Il faraone rappresenta per la cultura egiziana la più alta autorità sia in campo politico, che in campo religioso: per questo è il motivo ricorrente di gran parte delle manifestazioni artistiche, insieme al culto de morti e dell aldilà. TAVOLA CRONOLOGICA 2850 a.c. Il sovrano dell Alto Egitto unifica il paese e stabilisce la sua capitale a Thinis a.c. ca. Regno Antico (I-VI Dinastia). La IV Dinastia è famosa per i faraoni Cheope,Chefren e Micerino i cui nomi sono legati alla costruzione delle grandi piramidi e della Sfinge a.c. Primo periodo intermedio (VII-X Dinastia) a.c. ca. Regno Medio (XI-XII Dinastia) a.c. ca. Secondo periodo intermedio (XIII-XVII Dinastia) a.c. Regno Nuovo (XVIII-XXI Dinastia) a.c. Bassa Epoca (XXII-XXVI Dinastia). 525 a.c. Il Faraone Psammetico III viene sconfitto da Cambise, re dei Persiani e l Egitto diventa una satrapia dell impero persiano (XXVII-XXXI Dinastia). 333 a.c. L Egitto viene conquistato da Alessandro Magno e verrà quindi governato dalla dinastia tolemaica fino alla conquista romana. 1) Architettura 2. Arte egiziana Le tombe. Il culto dei defunti era molto sentito presso gli egiziani, che credevano nella sopravvivenza della personalità dopo la morte. Di conseguenza grande sviluppo ebbe l arte funeraria: tombe, sepolture, 12
14 sarcofagi e oggetti preziosi lasciati accanto al defunto costituiscono ancora oggi un prezioso tesoro. Sarcofago: a differenza dell urna, destinata a contenere le ceneri del defunto, il sarcofago è capace di accogliere tutto il corpo del morto. Strumenti e tecniche TIPOLOGIE DI TOMBE Le principali tipologie di tombe diffuse presso gli egiziani furono: tomba di forma tronco-piramidale, costruita in mattoni o blocchi di calcare e detta Mastaba, da cui si accedeva ad un pozzo sotterraneo dove era custodito il sarcofago del defunto; tomba dalla classica forma piramidale; sepolture a ipogeo, scavate nella roccia e simulanti, all interno, strutture architettoniche; tomba a siringa, scavata nel fianco di colline e penetrante in profondità; veri e propri templi funerari dalla struttura grandiosa e complessa. Da ricordare anche il tempio funerario di Amenhemet III (XII Dinastia), che i Greci definivano Labirinto. Le piramidi. Tra le più note e famose testimonianze della civiltà egiziana, le piramidi sono costruite in un primo tempo a gradoni (piramide di Zoser a Saqqarah) e solo con la IV Dinastia assumono l aspetto geometrico di piramidi dalle facce lisce e perfettamente triangolari. Il più imponente gruppo di piramidi è quello di Gizah, costituito da Cheope, Chefren e Micerino (Fig. 4). La più grande è la piramide di Cheope, con la sua altezza di 147 metri, la sua base di 230 metri e il perfetto orientamento delle sue facce, originariamente rivestite da lastroni levigati. Composta da più di due milioni e mezzo di blocchi calcarei disposti su 210 assetti, presenta al suo interno tre camere sepolcrali (camera del re, della regina e camera sotterranea), raggiungibili da corridoi inclinati, i cui accessi erano stati accuratamente occultati. Completa il gruppo la Sfinge di Gizah, un enorme architettura dal corpo leonino e dal volto umano, cavata nella roccia viva per 20 metri di altezza e 74 di lunghezza. L enigmatico volto della Sfinge, rivolto a Oriente, rappresenta il faraone Chefren, che commissionò l opera nel 2500 a.c. ca. 2. Arte egiziana 13
15 I templi. Fra i templi più importanti ricordiamo quello di Amon a Karnak, il Ramesseum sempre a Karnak e i templi fatti erigere a Luxor da Amenofi III. Ricordiamo anche i due templi rupestri, scavati nel fianco della roccia, dedicati ad Abu-Simbel, a Ramses II e alla regina Nefertari. Strumenti e tecniche I CARATTERI DEL TEMPIO EGIZIANO Elementi fondamentali del tempio egiziano sono: il pilone: portale monumentale con l ingresso racchiuso fra due torrioni rastremati verso l alto; spesso il tempio è preceduto da un viale fiancheggiato da sfingi e obelischi; il cortile: quadrilatero circondato da colonnati; la sala ipostila: grande ambiente rettangolare col soffitto piano sorretto da file di colonne; la parte centrale, con due o più file di colonne, è più alta di quelle laterali; il naos: (cella-santuario) e ambienti sacerdotali; la colonna egiziana: simula una struttura vegetale, il suo fusto cilindrico, o rastremato (che si restringe) verso l alto, termina in un capitello a forma di bulbo, eventualmente ornato da foglie e fiori che conferisce alla colonna l aspetto papiriforme o lotiforme. 2) Scultura Le arti figurative egiziane sono in gran parte legate al culto delle divinità e alle visioni dell Oltretomba, oltre che a intenti commemorativi e celebrativi (Fig. 7), presentando vivaci scene di vita quotidiana. 2. Arte egiziana La convinzione degli egiziani dell esistenza della vita dopo la morte ha comportato lo sviluppo di una specifica produzione artistica: sarcofaghi in legno e in pietra scolpiti e dipinti, destinati ad accogliere e proteggere la mummia; canopi per conservare gli organi; Canòpo: è un vaso con il coperchio a forma di testa umana, adibito dagli egizi alla conservazione delle viscere mummificate. 14
16 statue in pietra del defunto; decorazioni parietali delle tombe, con scene di vita quotidiana e parti dipinte o scritte del Libro dei Morti: famosissime le raffigurazioni della Psicostasia (pesatura delle anime), giunteci sotto forma di pitture parietali o disegnate su papiri. I soggetti umani sono in genere raffigurati in piedi con una gamba in avanti o sedute su alti sedili; altra forma ricorrente è quella della statua-cubo, in cui l immagine umana fuoriesce da una struttura compatta. Da ricordare anche gli obelischi, alte steli in pietra coperte da iscrizioni geroglifiche erette per celebrare avvenimenti di rilievo, ma anche legate a procedimenti di osservazione solare e geodetica. 3) Pittura Le testimonianze pittoriche egiziane pervenuteci attraverso l arte funeraria presentano dei caratteri particolari: la rappresentazione della figura umana segue uno schema fisso in cui la parte centrale del corpo è rappresentata frontalmente, mentre la testa e le gambe sono di profilo e ne indicano il movimento. Le proporzioni di tale rappresentazione seguono regole rigide e la struttura geometrica delle immagini sottende una rigorosa costruzione. Le raffigurazioni delle divinità (Fig. 5 e 6), spesso rappresentate in forma zoomorfa, recano gli attributi che le caratterizzano definendone le funzioni. Le scene di vita quotidiana (di lavoro, caccia, pesca, toeletta, danza), che decorano le tombe, sono particolarmente vivaci e ricche di particolari naturalistici. 2. Arte egiziana 15
17 Test di verifica 1. Qual era la funzione delle Piramidi? a) Erano templi dedicati al dio Sole e per questo venivano innalzate verso l alto. b) Erano forzieri utilizzati dai faraoni per accumulare i bottini di guerra. c) Erano osservatori astronomici. d) Erano i monumenti sepolcrali dei faraoni. e) Erano le residenze dei faraoni nei periodi di isolamento prescritti dalla religione. 2. Quale fu l evoluzione nel tempo della tomba del faraone? a) Prima le mastabe, poi le piramidi, poi le sepolture a ipogeo, poi le tombe a siringa e infine i templi funerari. b) Non vi è stata evoluzione: sono state usate sempre le piramidi. c) Tranne una breve parentesi in cui furono costruite piramidi, i faraoni furono sepolti sempre in tombe a fossa coperte da un tumulo. d) Le piramidi e la mummificazione sono tipiche del Regno antico, mentre dopo si diffuse il rito della cremazione e le tombe a fossa. e) Non siamo in grado di ricostruire un evoluzione perché le piramidi sono l unico monumento funerario che ci sia pervenuto. 2. Arte egiziana 3. Quali erano le regole a cui si uniformavano gli artisti egizi? a) Non possiamo saperlo perché non abbiamo sufficienti testimonianze dell arte egizia. b) Non esistevano regole fisse, tranne quella della pura e semplice motivazione estetica. c) Si servivano di particolari forme canoniche e di rapporti proporzionali e geometrici ben precisi per visualizzare concetti astratti. 16
18 d) L unica regola era quella di triplicare le dimensioni di oggetti ed esseri umani. e) Non rappresentavano mai figure umane, ma solo divinità antropomorfe e zoomorfe. 4. Gli artisti egizi potevano rappresentare solo scene dal mondo dell oltretomba? a) Sì. b) Non si può stabilire con precisione, perché molto è andato perduto. c) No, i soggetti preferiti erano le divinità e il loro mondo. d) No, i soggetti preferiti erano i sovrani e la loro vita. e) È vero solo in parte: l arte egizia prediligeva i temi dell oltretomba, ma illustrava anche fatti della vita quotidiana e scene della natura. 5. A cosa servivano i vasi canopici? a) Contenevano cibi destinati al defunto per la sua vita ultraterrena. b) Erano enormi anfore destinate a conservare i cibi. c) Erano piccolissimi vasi in cui i medici conservavano creme e unguenti. d) Erano vasi funerari in cui venivano conservati gli organi interni del defunto dopo la mummificazione. e) Erano piccoli e graziosi contenitori in alabastro utilizzati dalle donne per conservarvi i cosmetici. Soluzioni e commenti 1. Risposta d). Le piramidi sono la sovrastruttura delle tombe regali in un periodo ben preciso, compreso tra la III dinastia circa fino alla metà della XIII (cioè dal XXVIII al XVIII sec. a.c.). 2. Arte egiziana 17
19 2. Risposta a). La successione delle costruzioni funerarie è: tomba di forma tronco-piramidale, detta Mastaba; tomba dalla classica forma piramidale; sepolture a ipogeo; tomba a siringa; veri e propri templi funerari. 3. Risposta c). Nella statuaria predominava la frontalità con figure in posizioni standard: in piedi con una gamba avanti o sedute su alti sedili. In pittura le forme semplificate e stilizzate erano disegnate con un contorno lineare riempito di colore. 4. Risposta e). Gli artisti egizi amavano estrapolare i loro temi, oltre che da soggetti sacri e dal culto dei morti, anche dalla vita quotidiana del popolo, ritraendo usi, costumi e modi di vivere. 5. Risposta d). I canopi sono prodotti dell arte funeraria egiziana. I vasi canopici erano quattro e contenevano il fegato, i polmoni, lo stomaco e l intestino del defunto. 2. Arte egiziana 18
20 3. Arte mesopotamica e civiltà orientali Di cosa parleremo La vasta e fertile pianura mesopotamica si estendeva tra i fiumi Tigri ed Eufrate (Mesopotamia vuol dire, infatti, regione fra i fiumi) ed era divisa in due regioni: meridionale (Babilonia o Caldea) e settentrionale (Assiria), le cui città più importanti erano Assur e Ninive. TAVOLA CRONOLOGICA a.c. ca. Periodo predinastico: sviluppo delle città-stato (Lagash, Umma, Ur, Uruk) dei Sumeri a.c. ca. Periodo sumerico o Protostoria sumerica: scrittura cuneiforme, leggi scritte, sviluppo religioso e artistico a.c. ca. Gli Accadi, guidati dal re Sargon, conquistano il regno dei Sumeri a.c. Periodo Neo-sumerico: grandi opere d architettura religiosa a.c. ca. Primo Impero Babilonese con capitale Babilonia, fondato dal re Hammurabi, cui si deve il famoso Codice di leggi a.c. Impero Assiro: gli Assiri creano un loro regno indipendente a.c. Secondo Impero Babilonese con capitale Babilonia, di cui va ricordato il re Nabucodonosòr. 538 a.c. L Impero Babilonese viene conquistato da Ciro, re dei Persiani. 1) Mesopotamia Arco: struttura curva che raccorda due elementi portanti. Volta: copertura arcuata di un ambiente. Nella Mesopotamia, già nelle epoche più antiche è noto il mattone d argilla seccato al sole come materiale da costruzione. Spesso i mattoni vengono smaltati con vivaci colori, mentre nelle coperture vengono realizzate strutture ad arco e a volta. 3. Arte mesopotamica e civiltà orientali 19
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