VARIANTE SPECIFICA. (ex art. 27 bis L.R. 20/2000) Allegato 11- Appendice Gli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante (D.Lgs.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "VARIANTE SPECIFICA. (ex art. 27 bis L.R. 20/2000) Allegato 11- Appendice Gli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante (D.Lgs."

Transcript

1 VARIANTE SPECIFICA (ex art. 27 bis L.R. 20/2000) IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Giammaria Manghi IL CONSIGLIERE DELEGATO Alessio Mammi IL DIRIGENTE SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Arch. Anna Campeol IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dott.Urb. Renzo Pavignani GRUPPO DI LAVORO Servizio Pianificazione Territoriale Anna Campeol (dirigente) Renzo Pavignani (coordinamento) Barbara Casoli (aspetti geologico-ambientali) Francesco Punzi (aspetti amministrativi) Pietro Oleari, (aspetti giuridico-amministrativi) U.O. PTCP, Paesaggio e SIT Maria Giuseppina Vetrone, Simona Giampellegrini, Davide Cavecchi U.O. Pianificazione Urbanistica e Valorizzazione del Territorio Elena Pastorini, Andrea Modesti Adottato dal Consiglio Provinciale con atto n... del... Allegato 11- Appendice Gli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante (D.Lgs. 105/15) Approvato dal Consiglio Provinciale con atto n... del... QC11

2 ARKEMA - BORETTO Guido Leonardi Arkema srl Top event n. 1 Spanto di Acrilonitrile nella fase di travaso dall'autobotte al serbatoio interrato Dispersione atmosferica da pozza confinata 1 x 10-7 eventi /anno Conseguenze degli effetti Elevata letalità LC50 8 m ( interna allo = 2533 mg/m3 stabilimento) Lesioni irreversibili 100 m IDLH = 183 mg/m3 Lesioni reversibili 640 m LOC = 18 mg/m3 Indirizzo del Gestore: via Finghè, Boretto (RE) Scheda Tecnica validata dalla Provincia di Reggio Emilia con disposizione n del 26/08/2013 Notifica ai sensi del D.Lgs. 105/2015 trasmessa in data 27/05/2016 Informazioni sulle sostanze pericolose presenti nello stabilimento Top event n. 2 Spanto di Acrilonitrile nella fase di trasferimento del monomero dal parco serbatoi al reparto di produzione Dispersione atmosferica da pozza non confinata 1 x 10-4 eventi /anno Conseguenze degli effetti Elevata letalità LC50 10 m (interna allo = 2533 mg/m3 stabilimento) Lesioni irreversibili 64 m IDLH = 183 mg/m3 Lesioni reversibili 413 m LOC = 18 mg/m3 Acrilonitrile (liquido) Acrilato di etile (liquido) N-Metilolacrilammide in sol. acquosa al 48% (liquido) 2-mercapto-etanolo, t-butilidroperossido Blemmer GH Acrilato di n-butile (liquido), METIL METACRILATO, - METACRILATO DI BUTILE,VINILE ACETATO --MONOMERO Persolfato di ammonio, persolfato di potassio, perossido di sodio H2 TOSSICITA ACUTA 176,4 H3 TOSSICITA' SPECIFICA PER ORGANI 0,8 BERSAGLIO P5c LIQUIDI INFIAMMABILI 936,1 P8 LIQUIDI E SOLIDI COMBURENTI 16,5 VEOVA 10, N- dodecilmercaptano DOWFAX 2A1 E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicita' acuta 1 o di tossicita' cronica 1 E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicita' cronica 2 73,2 18,35 1

3 DOW - CORREGGIO Assoggettabilità al D.Lgs.105/2015: stabilimento di soglia superiore Indirizzo dello Stabilimento: Raoul Milesi Dow Italia s.r.l. via Carpi, Correggio (RE) Parere Tecnico conclusivo di istruttoria del Comitato Tecnico Regionale delibera trasmessa con nota Dir.Reg.VV.F. prot. n del 27/03/2009 Notifica ai sensi del D.Lgs. 105/2015 trasmessa in data 30/05/2016 Informazioni sulle sostanze pericolose presenti nello stabilimento H2 TOSSICITÀ ACUTA Top event n. 3a Rilascio significativo TDI/Prepolimero TDI da tubazione/reattore, formazione di pozza e dispersione in atmosfera Top event n. 3b Rilascio significativo TDI/Prepolimero TDI da tubazione/reattore, formazione di pozza e dispersione in atmosfera Top event n. 10 Perdita di DMCEA, formazione di pozza, dispersione in atmosfera ed incendio Dispersione tossica di TDI in atmosfera Dispersione tossica di TDI in atmosfera Incendio di pozza ( Pool Fire) 1,21 x 10-4 eventi/ anno 1,21 x 10-4 eventi/ anno 7,52 x 10-4 eventi/ anno Conseguenze degli effetti Distanze Condizione atmosferica F LC50 (71mg/mc) 37 IDLH (18 mg/mc) 64 LOC (1,8 mg/mc) 266 Conseguenze degli effetti Distanze Condizione atmosferica F LC50 (71mg/mc) 30 IDLH (18 mg/mc) 91 LOC (1,8 mg/mc) 393 Conseguenze degli effetti Distanze 12,5 kw/m2 (Zona di sicuro 5 Impatto) 5,0 kw/m2 (Zona di Danno) 9 3,0 kw/m2 (Zona di 12 Attenzione) di di di ToluenDiisocianato (TDI) 300 H2 TOSSICITÀ ACUTA DimetilCicloEsilAmmina (DMCEA) P5c - LIQUIDI INFIAMMABILI E2 - Pericoloso per l'ambiente acquatico,categoria di tossicità cronica 3 40 Alcool etilico P5c - LIQUIDI INFIAMMABILI 30 Isobutano Gas liquefatti infiammabili, categoria 1 o 2 (compreso GPL) 14 Acido formico H2 TOSSICITÀ ACUTA P5c - LIQUIDI INFIAMMABILI 35 N -pentano P5a - LIQUIDI INFIAMMABILI 1,25 DABCO DC2 (1,4 diazabicicloottano <25%; di(acetato) di dibutilstagno 15-25%; etan-1,2 diolo 19%) H3 - Tossicità specifica per organi bersaglio 1 Spectrim RD500 N Gasolio E1 - Pericoloso per l'ambiente acquatico,categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 E2 - Pericoloso per l'ambiente acquatico,categoria di tossicità cronica 3 P5c - LIQUIDI INFIAMMABILI 5 2,5 2

4 SCAT PUNTI VENDITA - REGGIO EMILIA Classe del Deposito: I Top event A.1.2.a Rilascio di benzina in area travaso durante le operazioni di carico autobotte Formazione di pozza e conseguente incendio (Pool Fire) 1,6x10-7 eventi/anno Elevata Letalità 12,5 kw/m2 Inizio Letalità Distanze (m) Lesioni Irreversibili Lesioni Reversibili 7 kw/m2 5 kw/m2 3 kw/m Indirizzo del Gestore: Imer Marmiroli Scat Punti Vendita S.p.A. via R. Sevardi 13/15, Reggio Emilia Scheda Tecnica validata dalla Provincia di Reggio Emilia con disposizione n del 01/04/2015 Notifica ai sensi del D.Lgs. 105/2015 trasmessa in data 31/05/2016 Informazioni sulle sostanze pericolose presenti nello stabilimento Quantità (t) Gasolio P5a Liquidi infiammabili E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico,categoria di tossicità cronica ,75 Benzina P5c Liquidi infiammabili E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico,categoria di tossicità cronica 2 197,3 Kerosene Oli combustibili densi P5c Liquidi infiammabili E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico,categoria di tossicità cronica 3 E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico,categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 47,

5 EUROGAS ENERGIA - CASALGRANDE Classe del Deposito: I Indirizzo del deposito: Giuseppe Daviddi Eurogas Energia via Canale, 57 - loc. Dinazzano Casalgrande (RE) Scheda Tecnica validata dalla Provincia di Reggio Emilia con determina n del 04/06/2015 Notifica ai sensi del D.Lgs. 105/2015 trasmessa in data 30/05/2016 Informazioni sulle sostanze pericolose presenti in deposito Sostanze pericolose principali GPL Gas di petrolio liquefatto (Propano e miscele commerciali) Indicazioni di pericolo sostanza H220: gas altamente infiammabile H280: contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato 138 Top event Rilascio di GPL per fessurazione serbatoio di stoccaggio in fase liquida Scenari o Flash Fire 5.6 x 10-8 eventi/anno Conseguenze degli effetti Elevata letalità LFL Inizio letalità LFL/2 danno (m) 122 m 241 m 4

6 LIQUGAS - CADELBOSCO DI SOPRA Classe del Deposito: I Luciano Garbini Liquigas S.p.A. Indirizzo del Gestore: via Gramsci, 9 Villa Argine Cadelbosco di Sopra (RE) Scheda Tecnica validata dalla Provincia di Reggio Emilia con disposizione n del 30/03/2015 Notifica ai sensi del D.Lgs. 105/2015 trasmessa in data 31/05/2016 Informazioni sulle sostanze pericolose presenti in deposito Sostanze pericolose principali GPL Gas di petrolio liquefatto (Propano e miscele commerciali) Indicazioni di pericolo sostanza H220: gas altamente infiammabile H280: contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato 169,8 t Top event n. 1 Rilascio GPL per rottura di braccio di carico in fase liquida Top event n. 4 Rilascio GPL per fessurazione (cricca di diametro equivalente pari ad 1 ) di serbatoio di stoccaggio in fase liquida Scenari o Flash Fire Scenari o Flash Fire 2,1 x 10-6 eventi/anno Probabilità 1,0 x 10-6 eventi/anno Conseguenze degli effetti Condizione atmosferica F2 Elevata letalità LFL Inizio letalità LFL/2 Conseguenze degli effetti Condizione atmosferica F2 Elevata letalità LFL Inizio letalità LFL/2 52 m 119 m 65 m 132 m 5

7 PROCTER & GAMBLE - GATTATICO Top event (eventi/anno) Conseguenze degli effetti danno (m) interne allo stabilimento Assoggettabilità al D.Lgs.105/2015: stabilimento di soglia superiore Indirizzo dello Stabilimento: Michele Tomasicchio Procter & Gamble Italia s.p.a. Stabilimento di Gattatico Via dell Industria, Gattatico (RE) Rilascio di profumi infiammabili (Lemovert P3) durante operazioni di travaso (punto di travaso esterno reparto 35) Pool fire 6 x ,5 kw/m2 5 m 7 kw/m2 6 m 5 kw/m2 8 m 3 kw/m2 9 m Rapporto di Sicurezza validato dal Comitato Tecnico Regionale con Delibera CTR trasmessa con nota Dir. Reg. VV.F. prot. n del 20/12/2012 Notifica ai sensi del D.Lgs. 105/2015 trasmessa in data 31/05/2016 Informazioni sulle sostanze pericolose presenti in deposito Acido formico 85% BIOBAN GA 24% Antimicrobial Miscele multicomponente liquide ( profumi) ACIDO PERIODICO SOLUZIONE 50% Ipoclorito di sodio, EMPIGEN OB/EG H2 TOSSICITÀ ACUTA 56 P5c LIQUIDI INFIAMMABILI 18,6 P8 LIQUIDI E SOLIDI COMBURENTI 1 E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 959,08 Miscele multicomponente liquide ( AMBI PUR, FEBREZE,...) E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico, categoria di tossicità cronica 2 444,72 ACE 41. Miscele di ipoclorito di sodio classificate come pericolose per l'ambiente acquatico per tossicità acuta di categoria 1 [H400] aventi un tenore di cloro attivo inferiore al 5 % e non classificate in alcuna delle categorie di pericolo nella parte 1 dell'allegato ,68 6

8 SILCOMPA - CORREGGIO Indirizzo del Gestore: Matteo Pignagnoli Silcompa S.p.A. via Fosdondo, 71/A Correggio (RE) Notifica ai sensi del D.Lgs.105/2015 trasmessa in data 26 maggio 2016 Stabilimento oggetto di notifica del 30/05/2016, in fase di istruttoria ai sensi della L.R. 26/2003 Scheda tecnica presentata dal gestore in data 30/05/2016 Quantità (t) Alcool metilico H2 Tossicità acuta 8,701 Tiofene H2 Tossicità acuta 4,26 Alcool etilico liquido P5c Liquidi infiammabili 4970 Alcool etilico in fase vapore P5b Liquidi infiammabili 5,81 Alcool isopropilico P5c Liquidi infiammabili 140,829 Cicloesano E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico,categoria di 10,114 tossicità acuta 1 o di tossicità cronica 1 Esano E2 Pericoloso per l'ambiente acquatico,categoria di tossicità cronica 2 7,26 Top event S9 Rilascio di alcol etilico da impianto di Disidratazione D2 in fase vapore Esplosione non confinata S2 pool fire Rilascio di alcol etilico da pompe Incendio 1,26 x 10-8 S4 pool fire Rilascio di alcol isopropilico da ATB Incendio 5 x 10-7 S4 pool fire Rilascio di alcol etilico da ATB Incendio 5 x10-7 S5 pool fire Rilascio di alcol isopropilico da cubi Incendio 1,5 x10-7 S6 flash fire Rilascio di alcol etilico da cubi S8 flash fire Rilascio di alcol etilico da impianto di rettifica in fase vapore S10 Jet fire Rilascio di alcol etilico da impianto di Disidratazione D2 in Flash-fire 8,4 x 10-6 Flash-fire 2,9*10-7 Jet-fire 2,24*10-6 ( eventi/anno) 3,2 x 10-8 Conseguenze degli effetti 0,3 bar 0 0,14 bar 14 0,07 bar 17 12,5 kw/m2 28 7,0 kw/m2 38 5,0 kw/m ,5 kw/m3 50 7,0 kw/m3 62 5,0 kw/m ,5 kw/m2 31 7,0 kw/m2 37 5,0 kw/m ,5 kw/m2 16 7,0 kw/m2 22 5,0 kw/m2 27 Elevata letalità 14 LFL Inizio letalità 19 LFL/2 Elevata letalità LFL 56 Inizio letalità 91 LFL/2 12,5 kw/m2 17 7,0 kw/m2 25 5,0 kw/m2 29 Gasolio E1 Pericoloso per l'ambiente acquatico 8 7

Gli effetti del Regolamento CLP sulla definizione delle sostanze pericolose ai fini del D.Lgs. 105/2015

Gli effetti del Regolamento CLP sulla definizione delle sostanze pericolose ai fini del D.Lgs. 105/2015 Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Gli effetti del Regolamento sulla definizione delle sostanze

Dettagli

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S.Martino

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S.Martino PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S.Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2E - LIQUIGAS

Dettagli

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2G -

Dettagli

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2C ENI

Dettagli

DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale

DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale DIRETTIVA SEVESO Industrie a Rischio di Incidente Rilevante e Pianificazione Territoriale Ruolo e attivita del Comitato Tecnico Regionale in materia di Rischi di Incidenti Rilevanti e controllo dell urbanizzazione

Dettagli

THEO-GIS-V.01 STRUMENTO PER L ANALISI E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE IN PRESENZA DI AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN REGIONE LOMBARDIA.

THEO-GIS-V.01 STRUMENTO PER L ANALISI E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE IN PRESENZA DI AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN REGIONE LOMBARDIA. THEO-GIS-V.01 STRUMENTO PER L ANALISI E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE IN PRESENZA DI AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN REGIONE LOMBARDIA. 2 Informazioni Tecniche Linguaggio di scrittura e librerie

Dettagli

Sezione B - Sostanze pericolose presenti e quantità massime detenute, che si intendono detenere o previste, ai sensi dell'art.3, comma 1, lettera n)

Sezione B - Sostanze pericolose presenti e quantità massime detenute, che si intendono detenere o previste, ai sensi dell'art.3, comma 1, lettera n) Sezione B - Sostanze pericolose presenti e quantità massime detenute, che si intendono detenere o previste, ai sensi dell'art.3, comma 1, lettera n) Stabilimento: Note : Data emissione: 22/11/2016 Gaser

Dettagli

DM 9 maggio 2001: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico

DM 9 maggio 2001: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico Seminario DM 9 maggio 2001: Pianificazione del territorio e rischio tecnologico 28 Gennaio 2005 Varese Sala Convegni Villa Recalcati P.zza Libertà, 1 Walter Restani PERCORSO NORMATIVO SUI RISCHI INCIDENTI

Dettagli

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2F MAC

Dettagli

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2L -

Dettagli

RA02122Rpf-1. STABILIMENTO VILLAPANA SPA., stabilimento di Faenza (RA), via Pana n

RA02122Rpf-1. STABILIMENTO VILLAPANA SPA., stabilimento di Faenza (RA), via Pana n RA02122Rpf-1 VILLAPANA SPA., stabilimento di Faenza (RA), via Pana n. 238-244. Rilascio da serbatoio in bacino (nuovi). Quantità rilasciata 1578 t Area pozza 846,45 mq Elevata letalità 12,5 Kw/m 2 27 Inizio

Dettagli

INDICAZIONI PER L ADEGUAMENTO DEI P.R.G. ALLA VARIANTE SEVESO AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE

INDICAZIONI PER L ADEGUAMENTO DEI P.R.G. ALLA VARIANTE SEVESO AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Torino, 11 aprile 2011 ore 9,30-13 Sala Consiglieri via Maria Vittoria, 12 INDICAZIONI PER L ADEGUAMENTO DEI P.R.G. ALLA VARIANTE SEVESO AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Saluto ai partecipanti

Dettagli

Giornata formativa SINDAR LODI, 24 MARZO 2015 La Direttiva Seveso III

Giornata formativa SINDAR LODI, 24 MARZO 2015 La Direttiva Seveso III Giornata formativa SINDAR LODI, 24 MARZO 2015 La Direttiva Seveso III ing. Edoardo Galatola, ing. Caterina Paolella Seveso III - Bozza di Recepimento - 1 - SEVESO III LA CLASSIFICAZIONE CLP Seveso III

Dettagli

Prefettura di Taranto - Ufficio Territoriale del Governo ALLEGATO AL PIANO 5D 30 36 39 47 2F 33 40 44 50

Prefettura di Taranto - Ufficio Territoriale del Governo ALLEGATO AL PIANO 5D 30 36 39 47 2F 33 40 44 50 ALLEGATO AL PIANO IPOTESI INCIDENTALI EVENTI CONSEGUENTI Terza Terza Riferimento Descrizione Scenari occ/anno stabilità (m) (m) (m) (m) (m) (m) (m) UNITA' 4400 PRODU 1 rilascio di GPL per rottura random

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. Indirizzo VIA DELL`INDUSTRIA, 31 Comune GATTATICO Provincia RE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH153 INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE

Dettagli

SCHEDA DI ANALISI DEL SISTEMA TERRITORIALE ED AMBIENTALE INTERESSATO DA STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

SCHEDA DI ANALISI DEL SISTEMA TERRITORIALE ED AMBIENTALE INTERESSATO DA STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE P T. C.. Ṗ PROVINCIA DI FORLI'-CESENA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE VARIANTE SPECIFICA AL ai sensi dell'art.27 bis L.R.20/2000 e ss.mm.ii. Approvato con delibera C.P. n.68886/146 del

Dettagli

2.6 RISCHIO TECNOLOGICO Aree a Rischio di Incidente Rilevante

2.6 RISCHIO TECNOLOGICO Aree a Rischio di Incidente Rilevante 2.6 RISCHIO TECNOLOGICO 2.6.1 Aree a Rischio di Incidente Rilevante La prevenzione degli incidenti industriali rilevanti è normata in Italia dal D.Lgs. n. 334/99, attuativo della DIR 96/82/CE, meglio conosciuta

Dettagli

ALLEGATO 2 ANALISI DI DETTAGLIO DEGLI EVENTI INCIDENTALI DELLA CENTRALE TERMICA

ALLEGATO 2 ANALISI DI DETTAGLIO DEGLI EVENTI INCIDENTALI DELLA CENTRALE TERMICA ALLEGATO 2 ANALISI DI DETTAGLIO DEGLI EVENTI INCIDENTALI DELLA CENTRALE TERMICA Eventi incidentali.docx Marzo 2012 Nome file Il presente allegato è composto da una Relazione di n 28 pagine. ICARO Srl Uffici:

Dettagli

PREFETTURA di CUNEO Ufficio Territoriale del Governo. PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.)

PREFETTURA di CUNEO Ufficio Territoriale del Governo. PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) PREFETTURA di CUNEO Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 20 D. Lgs. 334/99 e s.m.i.) Stabilimento SOL S.p.A. Comune di Cuneo ALLEGATO 2 Descrizione dello stabilimento ed ipotesi

Dettagli

Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP. Caratteristiche di pericolo

Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP. Caratteristiche di pericolo Caratteristiche di pericolo Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP Criteri per l attribuzione delle classi di pericolosità

Dettagli

Elaborato Tecnico. RISCHIO DI INCIDENTI RILEVANTI - RIR D.M. 09 maggio 2001 LAMPOGAS

Elaborato Tecnico. RISCHIO DI INCIDENTI RILEVANTI - RIR D.M. 09 maggio 2001 LAMPOGAS Circondario Val di Cornia Provincia di Livorno Ufficio Urbanistica Comprensoriale Piano Strutturale d'area della Val di Cornia Comuni di Campiglia M.ma Piombino Suvereto L.R.T. n 1 del 16.01.2005 Dossier

Dettagli

Facoltà di Ingegneria

Facoltà di Ingegneria Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio CONFRONTO TRA METODI PREDITTIVI PER LA STIMA DELLA TEMPERATURA DI FLASH POINT Relatore : prof. Roberto Andreozzi Candidata

Dettagli

SCHEDA TEMATICA RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

SCHEDA TEMATICA RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE SCHEDA TEMATICA RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE 1. GENERALITA La presenza di insediamenti sul territorio, potenzialmente in grado di generare situazioni di rischio per la popolazione e per il contesto ambientale,

Dettagli

DISTILLERIE G. DI LORENZO S.R.L. Informazione alla popolazione sui rischi di Incidente Rilevante

DISTILLERIE G. DI LORENZO S.R.L. Informazione alla popolazione sui rischi di Incidente Rilevante DISTILLERIE G. DI LORENZO S.R.L. Informazione alla popolazione sui rischi di Incidente Rilevante Premessa Per rischio di incidente rilevante si intende un evento quale ad esempio un esplosione, un incendio,

Dettagli

Attività a rischio di incidente rilevante

Attività a rischio di incidente rilevante Attività a rischio di incidente rilevante Il Decreto legislativo 334/99 (Parte generale) Francesco Fazzari Poli industriali petroliferi, petrolchimici e depositi di sostanze pericolose di maggiore rilievo

Dettagli

Il D.Lgs. 105/2015: le novità introdotte sull assoggettabilità alla normativa Seveso in Regione Piemonte

Il D.Lgs. 105/2015: le novità introdotte sull assoggettabilità alla normativa Seveso in Regione Piemonte Il D.Lgs. 105/2015: le novità introdotte sull assoggettabilità alla normativa Seveso in Regione Piemonte A. Robotto, F. Bellamino, B. Basso, C. Carpegna, G. Petrosino* ARPA Piemonte, Struttura Rischio

Dettagli

SOMMARIO. Il confronto è stato effettuato mediante l applicazione di entrambi i metodi agli stessi scenari incidentali ( casi studio ).

SOMMARIO. Il confronto è stato effettuato mediante l applicazione di entrambi i metodi agli stessi scenari incidentali ( casi studio ). CONFRONTO TRA IL METODO SPEDITIVO contenuto nelle Linee Guida per la redazione dei Piani di emergenza esterna di cui al DPCM 25 febbraio 2005 E IL METODO SHORTCUT (MESH) sviluppato da ARPAT per conto di

Dettagli

I simboli dei materiali pericolosi

I simboli dei materiali pericolosi I simboli dei materiali pericolosi Prima di utilizzare qualsiasi sostanza o qualsiasi prodotto, in un laboratorio di chimica o tra le mura domestiche, è molto importante leggere con attenzione tutte le

Dettagli

ENERGAS spa. ENERGAS Deposito costiero GPL Indirizzo Via Argine, 249 Comune

ENERGAS spa. ENERGAS Deposito costiero GPL Indirizzo Via Argine, 249 Comune Dati dell azienda Ragione sociale ENERGAS Deposito costiero GPL Indirizzo Via Argine, 249 Comune Napoli Gestore Sig. Diamante Menale (18/4/1967) Recapiti del Gestore Domicilio: via D. Morelli, 75 - Napoli

Dettagli

Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III

Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Elementi di novità nella valutazione degli incidenti

Dettagli

Verifica di adeguatezza della squadra di emergenza di stabilimento

Verifica di adeguatezza della squadra di emergenza di stabilimento Verifica di adeguatezza della squadra di emergenza di stabilimento Barone D. 1, Damiani A. 1 1 Tecnologie Sicurezza Industriale S.r.l., Via P. Lomazzo 51, Milano, 20154, Italia SOMMARIO Le verifiche di

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A Stabilimento STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A Indirizzo STRADA COMUNALE RONCODIGA`, - Comune TRESIGALLO Provincia FE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH175 INDICE 1. INFORMAZIONI

Dettagli

Sostanze pericolose. Nozioni base. Vigili del fuoco Milano

Sostanze pericolose. Nozioni base. Vigili del fuoco Milano Sostanze pericolose Nozioni base Vigili del fuoco Milano MERCI PERICOLOSE SONO SOSTANZE CHE PER LA LORO PARTICOLARE NATURA FISICO CHIMICA SONO IN GRADO DI PRODURRE DANNI A PERSONE A COSE ALL AMBIENTE solido

Dettagli

PTCP 2007 P R O V I N C I A D I R E G G I O E M I L I A QUADRO CONOSCITIVO ALLEGATO LE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE.

PTCP 2007 P R O V I N C I A D I R E G G I O E M I L I A QUADRO CONOSCITIVO ALLEGATO LE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE. P R O V I N C I A D I R E G G I O E M I L I A PTCP 2007 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE QUADRO CONOSCITIVO LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SONIA MASINI L ASSESSORE ALLA CULTURA E AL PAESAGGIO

Dettagli

ESPLOSIONI. Cause: chimiche. combustione di sostanze infiammabili (gas/vapori/polveri) reazioni "fuggitive" (runaway) fisiche

ESPLOSIONI. Cause: chimiche. combustione di sostanze infiammabili (gas/vapori/polveri) reazioni fuggitive (runaway) fisiche L ESPLOSIONE ESPLOSIONI ESPLOSIONE = rapido sviluppo di una grande quantità di gas provocato da fenomeni fisici o chimici, accompagnato da violenti effetti acustici, termici e meccanici Cause: chimiche

Dettagli

Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori

Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori (ex art. 6 comma 5 D. Lgs 334/99 ed in accordo all Allegato V D. Lgs 334/99 come modificato dal D. Lgs. 238/05) SEZIONE

Dettagli

Cosa fare in caso di incidente

Cosa fare in caso di incidente CODICE "KEMLER" Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada - Ginevra 30/9/1957 Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze pericolose viaggianti

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008

REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008 ALLEGATO I Regolamento 487/2013-8 maggio 2013 Il nuovo regolamento si applica a decorrere dal 1 dicembre 2014 per le sostanze e dal 1 giugno 2015 per le miscele. Sostanze e miscele possono essere comunque

Dettagli

Sindar s.r.l. Corso Archinti, Lodi tel r.a fa

Sindar s.r.l. Corso Archinti, Lodi tel r.a fa Piano di Emergenza Comunale Piano Stralcio Rischio industriale Elaborato Tecnico Azienda Innocenti Depositi S.p.A. Giugno 2011 Rev. 00 Sindar s.r.l. Corso Archinti, 35-26900 Lodi tel. 0371 54920 r.a fa

Dettagli

A cura di Super Pippo. Pagina 1 di 8

A cura di Super Pippo. Pagina 1 di 8 A cura di Super Pippo Pagina 1 di 8 Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957 Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze

Dettagli

AUTOGAS NORD VENETO EMILIANA S.r.l.

AUTOGAS NORD VENETO EMILIANA S.r.l. AUTOGAS NORD VENETO EMILIANA S.r.l. DEPOSITO DI COTIGNOLA (RA) SCHEDA INFORMATIVA SUI RISCHI D INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI Allegato V del D.Lgs. 17 agosto 1999, n.334, così come

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE CONSORZIO AGRARIO DI RAVENNA SOC. COOP. A.R.L.

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE CONSORZIO AGRARIO DI RAVENNA SOC. COOP. A.R.L. Stabilimento CONSORZIO AGRARIO DI RAVENNA SOC. COOP. A.R.L. Indirizzo VIA DELL`ARROTINO, 4 Comune RAVENNA Provincia RA Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH142 INDICE 1. INFORMAZIONI

Dettagli

INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE INDICE PREMESSA... 1 LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA E TERRITORIALE IN PRESENZA DI STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO

Dettagli

Scheda di informazione sui rischi di incidenti rilevanti per i cittadini ed i lavoratori SEZIONE I

Scheda di informazione sui rischi di incidenti rilevanti per i cittadini ed i lavoratori SEZIONE I Scheda di informazione sui rischi di incidenti rilevanti per i cittadini ed i lavoratori SEZIONE I Nome della Società: Solvay Chimica Italia S.p.A. (ragione sociale) Stabilimento/Deposito di: Rosignano

Dettagli

T R R - T e c n o l o g i a R i c e r c a R i s c h i Metodo Indicizzato ai sensi del D.M. 20/10/98

T R R - T e c n o l o g i a R i c e r c a R i s c h i Metodo Indicizzato ai sensi del D.M. 20/10/98 ANALISI PRELIMINARE PER L'IDENTIFICAZIONE DELLE AREE CRITICHE DI IMPIANTO INSTALLAZIONE STOGIT S.p.A LOCALITA' ALFOSINE IMPIANTO CLUSTER A UNITA' 10-METANOLO SOSTANZE ALCOOL METILICO PRESSIONE P= 100 bar

Dettagli

Dott. Ing. Gianandrea Gino Comitato Valutazione Rischi Regione Lombardia

Dott. Ing. Gianandrea Gino Comitato Valutazione Rischi Regione Lombardia RegioneLombardia D.G. Polizia locale, prevenzione e protezione civile U.O. Sistema integrato di sicurezza Struttura Prevenzione Rischi Tecnologici Dott. Ing. Gianandrea Gino Comitato Valutazione Rischi

Dettagli

6. Indicazioni tecnico-urbanistiche Pag Procedure per la realizzazione di nuovi insediamenti Pag.17

6. Indicazioni tecnico-urbanistiche Pag Procedure per la realizzazione di nuovi insediamenti Pag.17 Pag.1 INDICE Sezioni 1. Introduzione Pag. 02 2. Riferimenti normativi Pag. 03 3. Informazioni fornite dai gestori Pag. 04 4. Individuazione degli elementi territoriali e ambientali vulnerabili Pag. 11

Dettagli

Piano Territoriale di Coordinamento D.02.0

Piano Territoriale di Coordinamento D.02.0 Provincia di Napoli PTC Piano Territoriale di Coordinamento 2013 D.02.0 Contenuti del PTCP in materia di pianificazione urbanistica per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante.

Dettagli

Comportamento delle tubazioni in PVC agli agenti chimici

Comportamento delle tubazioni in PVC agli agenti chimici Comportamento delle tubazioni in PVC agli agenti chimici Si riportano di seguito alcuni prospetti relativi la resistenza chimica del PVC rigido, basati su esperienze pratiche e di laboratorio eseguite

Dettagli

Problematiche relative alle aziende a rischio di incidente rilevante

Problematiche relative alle aziende a rischio di incidente rilevante Problematiche relative alle aziende a rischio di incidente rilevante Lezione 1 Docente: V.Torretta LIUC Università Cattaneo 2 Direttiva 96/82/CE Decreto legislativo 334/99 Direttiva 2003/105/CE Decreto

Dettagli

CODICE KEMLER. Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957

CODICE KEMLER. Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957 CODICE KEMLER Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957 Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze pericolose viaggianti

Dettagli

Risultanze del CTR nei confronti della aziende galvaniche in Seveso. Leonardo Denaro (Direttore Generale dei VVF del Veneto)

Risultanze del CTR nei confronti della aziende galvaniche in Seveso. Leonardo Denaro (Direttore Generale dei VVF del Veneto) Convegno Nazionale L applicazione della normativa Grandi Rischi Industriali al settore della Galvanotecnica Italiana: problematiche e soluzioni Venerdì 14 ottobre 2011 Villa Cordellina Lombardi, Via Lovara,

Dettagli

CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto

CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto RAMSPEC 2016 Dr. Paola Ulivi Le normative sul trasporto di merci pericolose e in particolare l ADR, hanno implementato da subito il sistema GHS

Dettagli

Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP)

Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP) Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP) (Classificazione, etichettatura, imballaggio delle sostanze e miscele) Dott. Ing. Mauro Malizia Comandante Provinciale COMANDO PROVINCIALE DEI

Dettagli

CODICE KEMLER. Prontuario tecnico Ricerca On-line la sostanza pericolosa*

CODICE KEMLER. Prontuario tecnico Ricerca On-line la sostanza pericolosa* 1 di 7 09-Feb-12 02:23 PM POMPIERI VOLONTARI FVG pagine tecniche CODICE KEMLER Prontuario tecnico Ricerca On-line la sostanza pericolosa* Scarica Programma per l'individuazione della sostanza pericolosa*

Dettagli

APPENDICE 3 ENI S.P.A. DIVISIONE REFINING & MARKETING

APPENDICE 3 ENI S.P.A. DIVISIONE REFINING & MARKETING APPENDICE 3 ENI S.P.A. DIVISIONE REFINING & MARKETING Tutte le informazioni di seguito esplicitate sono state estratte dai documenti forniti alla scrivente dalla Società ENI Divisione Refining & Marketing

Dettagli

1) È una sostanza che a temperatura ambiente (20 C) ed alla pressione atmosferica si trova allo stato gassoso (aeriforme) V

1) È una sostanza che a temperatura ambiente (20 C) ed alla pressione atmosferica si trova allo stato gassoso (aeriforme) V 1601 Il gas... 1) È una sostanza che a temperatura ambiente (20 C) ed alla pressione atmosferica si trova allo stato gassoso (aeriforme) V 2) È una sostanza che si trova allo stato aeriforme alla temperatura

Dettagli

I simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F)

I simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F) PRODOTTI CHIMICI - Pittogrammi utilizzati fino all'applicazione del nuovo Regolamento REACH, obbligatorio dal 1 dicembre 2010. Anche dopo quella data e' possibile trovarli in confezioni di sostanze chimiche

Dettagli

DLgs 105/2015 MODIFICHE IN STABILIMENTI SOGGETTI A NOTIFICA

DLgs 105/2015 MODIFICHE IN STABILIMENTI SOGGETTI A NOTIFICA Oggetto DLgs 105/2015 MODIFICHE IN STABILIMENTI SOGGETTI A NOTIFICA Queste note si riferiscono ad una prima lettura del DLgs 105/2015 che ha recepito la nuova Direttiva 2012/18/UE ed abrogato il DLgs 334/99

Dettagli

ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN VENETO

ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN VENETO ATTIVITÀ DI VIGILANZA E CONTROLLO NELLE AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN VENETO CONTROLLO DELL URBANIZZAZIONE DURANTE LE ISTRUTTORIE DEI RDS E PER LA REDAZIONE DELL ELABORATO RIR SINTESI INTERVENTO

Dettagli

ENI spa - Divisione Refining & Marketing

ENI spa - Divisione Refining & Marketing ENI spa - Divisione Refining & Marketing Dati dell azienda Ragione sociale ENI Refining & Marketing Deposito costiero GPL Indirizzo Via Nuova delle Brecce, 282 Comune Napoli Gestore Dott. Settimio Carlo

Dettagli

R. REGOLAMENTO U. URBANISTICO E. EDILIZIO. Elaborato tecnico R.I.R.

R. REGOLAMENTO U. URBANISTICO E. EDILIZIO. Elaborato tecnico R.I.R. R. REGOLAMENTO U. URBANISTICO E. EDILIZIO Elaborato tecnico R.I.R. ALLEGATO F DEL REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO TITOLO I ELABORATO TECNICO R.I.R. Premessa Il D.M. 9 maggio 2001, in attuazione dell art.

Dettagli

La valutazione del rischio d area nelle zone portuali. Il RISP di Genova. Dott. Ing. Tomaso Vairo ARPAL UTCR ASP Grandi Rischi

La valutazione del rischio d area nelle zone portuali. Il RISP di Genova. Dott. Ing. Tomaso Vairo ARPAL UTCR ASP Grandi Rischi La valutazione del rischio d area nelle zone portuali. Il RISP di Genova Dott. Ing. Tomaso Vairo ARPAL UTCR ASP Grandi Rischi Contenuto introduzione e descrizione del caso di studio descrizione delle fonti

Dettagli

INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO

INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO CITTÀ DI REGGIO CALABRIA SETTORE POLIZIA MUNICIPALE - UFFICIO PROTEZIONE CIVILE - INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUL RISCHIO INDUSTRIALE DELLO STABILIMENTO A cura della Protezione Civile della Città di

Dettagli

Descrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco)

Descrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco) Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 04 INCOMPATIBILITA. Revisione 00 - Gennaio A cura di: Servizio Ambiente e Progettazione per la Sicurezza

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 04 INCOMPATIBILITA. Revisione 00 - Gennaio A cura di: Servizio Ambiente e Progettazione per la Sicurezza ISTRUZIONE OPERATIVA N. 04 Revisione 00 - Gennaio 2015 A cura di: Servizio Ambiente e Progettazione per la Sicurezza ISTRUZIONE OPERATIVA N.04. Scopo e campo di applicazione Il rifiuto, prima di essere

Dettagli

I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP)

I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP) GERARCHIA NORME COMUNITARIE I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP) del PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle

Dettagli

SEZIONE 1. Scheda generale d informazione sui rischi d incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori. LAMPOGAS TIRRENA S.r.l.

SEZIONE 1. Scheda generale d informazione sui rischi d incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori. LAMPOGAS TIRRENA S.r.l. Scheda generale d informazione sui rischi d incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori SEZIONE 1 Nome della società LAMPOGAS TIRRENA S.r.l. Deposito di Campiglia M.ma (loc. Venturina) Via Aurelia

Dettagli

Flamma fumo est proxima. Paolo Cardillo. pcardillo@alice.it. Dove c è fumo c è fiamma

Flamma fumo est proxima. Paolo Cardillo. pcardillo@alice.it. Dove c è fumo c è fiamma Flamma fumo est proxima Dove c è fumo c è fiamma Paolo Cardillo pcardillo@alice.it Incendio? Un incendio è una reazione chimica che coinvolge la rapida ossidazione, cioè la combustione, di un combustibile

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO II DI SELVAZZANO

ISTITUTO COMPRENSIVO II DI SELVAZZANO PROCEDURA 07 PER IL CONTROLLO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE Per utilizzo di prodotti chimici si intende, nel caso della scuola, l utilizzo di prodotti per le pulizie. Altri prodotti sono vietati. Si ricorda

Dettagli

La formazione delle miscele ESPLOSIVE

La formazione delle miscele ESPLOSIVE La formazione delle miscele ESPLOSIVE Caratterizzazione delle proprietà chimico-fisiche di GAS - VAPORI - POLVERI Atmosfere Esplosive. 8-9 Novembre 2005 Adolfo Buzzoni 1 Definizione: Atmosfera Esplosiva

Dettagli

SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI. Sezione 1

SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI. Sezione 1 SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI Sezione 1 Nome della Società Dollmar Prodotti chimici industriali S.p.A. (ragione sociale) Stabilimento/deposito

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/961635 88900 CROTONE PROCEDURA 07

ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/961635 88900 CROTONE PROCEDURA 07 ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/961635 88900 CROTONE PROCEDURA 07 ISTRUZIONE OPERATIVA PER IL CONTROLLO DELLE LE SOSTANZE PERICOLOSE Per presa visione Emessa il R.L.S

Dettagli

RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada

RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada Bari 24 Giugno 2016 ICARO Srl -Vicolo Boni 7, 52044 Cortona AR +39 0575 638311 www.icarocortona.it icaro@icarocortona.it RIFIUTO

Dettagli

Argomento Argomento. Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale LA SEVESO III Marco Carcassi

Argomento Argomento. Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale LA SEVESO III Marco Carcassi Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale «Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» Argomento Argomento LA SEVESO III 20.03.2015 Marco Carcassi carcassi@ing.unipi.it 1 Storia Seveso I Seveso

Dettagli

PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA BIENNALE DI PRODOTTI CHIMICI

PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA BIENNALE DI PRODOTTI CHIMICI PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA BIENNALE DI PRODOTTI CHIMICI Ditta:... Procedura aperta del / / - Scheda per la formulazione dell'offerta Denominazione Prodotto 1 Acetone p.a. ml 1.000 360 2 Acetone

Dettagli

PETROLCHIMICA PARTENOPEA srl - Deposito costiero GPL Indirizzo Via Argine, 245 Comune

PETROLCHIMICA PARTENOPEA srl - Deposito costiero GPL Indirizzo Via Argine, 245 Comune Dati sull azienda Ragione sociale PETROLCHIMICA PARTENOPEA srl - Deposito costiero GPL Indirizzo Via Argine, 245 Comune Napoli Gestore Dott. Sergio Letta Recapiti del Gestore Domicilio: via Larga, 9/11

Dettagli

REVISIONE POLIZZA ASSICURATIVA DI UNA ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE UTILIZZANDO L ANALISI DI RISCHIO: UN ESEMPIO APPLICATIVO

REVISIONE POLIZZA ASSICURATIVA DI UNA ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE UTILIZZANDO L ANALISI DI RISCHIO: UN ESEMPIO APPLICATIVO REVISIONE POLIZZA ASSICURATIVA DI UNA ATTIVITA A RISCHIO D INCIDENTE RILEVANTE UTILIZZANDO L ANALISI DI RISCHIO: UN ESEMPIO APPLICATIVO Romano, A.1, Perrone F.2 1 TRR S.r.l., Piazza Giovanni XXIII, 2,

Dettagli

Kuwait Petroleum Italia s.p.a.

Kuwait Petroleum Italia s.p.a. Kuwait Petroleum Italia s.p.a. Generalità Ragione sociale KUWAIT PETROLEUM ITALIA Deposito costiero idrocarburi liquidi Indirizzo Via Nuova delle Brecce, 205 Comune Napoli Gestore Ing. Luigi Cerreto Recapiti

Dettagli

Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Soggetto all'esplosione divisione 1.4. Soggetto all'esplosione divisione 1.5

Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Soggetto all'esplosione divisione 1.4. Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico

Dettagli

REPORT STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE REGIONE EMILIA ROMAGNA

REPORT STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE REGIONE EMILIA ROMAGNA Provincia di PIACENZA ENI S.P.A. DIVISIONE REFINING & 1 MARKETING VIA SCAPUZZI 29 29017 FIORENZUOLA D'ARDA DH003 Soglia superiore 2 KEROPETROL S.P.A. SP N. 588 KM 12+870 VIA DANTE 29010 VILLANOVA SULL'ARDA

Dettagli

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S.Martino

Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S.Martino PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S.Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2D - ESSECO

Dettagli

RISCHIO TRASPORTI Scenari Incidentali

RISCHIO TRASPORTI Scenari Incidentali RISCHIO TRASPORTI Scenari Incidentali Scenario Incidentale L evoluzione temporale dello scenario dipende da vari fattori caratteristiche della sostanza infiammabile, tossica, più leggera o più pesante

Dettagli

SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI

SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI Sez 2/pag.1 SEZIONE 2 IPOTESI INCIDENTALI Le zone di pianificazione Per l individuazione delle zone cui deve essere estesa la pianificazione dell emergenza, si prendono in generale in considerazione i

Dettagli

DECRETO MINISTERIALE 22 DICEMBRE 1958

DECRETO MINISTERIALE 22 DICEMBRE 1958 DECRETO MINISTERIALE 22 DICEMBRE 1958 LUOGHI DI LAVORO PER I QUALI SONO PRESCRITTE LE PARTICOLARI NORME DI CUI AGLI ARTICOLI 329 E 331 DEL DPR 27 APRILE 1955, N. 547 Articolo unico I luoghi di lavoro per

Dettagli

Il fuoco e i suoi effetti

Il fuoco e i suoi effetti Concetti base di prevenzione incendi Il fuoco e i suoi effetti 28/10/2014 1 TRIANGOLO DEL FUOCO La combustione è una reazione chimica con sviluppo di calore che avviene fra due elementi (combustibile e

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 313 14/06/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 7938 DEL 26/05/2016 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE Prot. n. del

Dettagli

I compiti di verifica e controllo delle ARPA per le attività a rischio di incidente rilevante

I compiti di verifica e controllo delle ARPA per le attività a rischio di incidente rilevante Workshop Le novità del D.Lgs 26 giugno 2015 n.105 di recepimento della direttiva Seveso III : applicazione al settore del GPL 10 settembre 2015 Roma - Centro Congressi Cavour- I compiti di verifica e controllo

Dettagli

NORME DI COMPORTAMENTO CONSIGLI E ISTRUZIONI PRATICHE PER I CITTADINI

NORME DI COMPORTAMENTO CONSIGLI E ISTRUZIONI PRATICHE PER I CITTADINI 1 PIANIFICAZIONE DELL EMERGENZA ESTERNA DELLO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE AUTOGAS MERIDIONALE s.p.a. Stabilimento di Di San Pietro Lametino Lamezia Terme CZ NORME DI COMPORTAMENTO CONSIGLI

Dettagli

Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Livorno

Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Livorno Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing Raffineria di Livorno Via Aurelia 7 57017 Stagno Collesalvetti (LI) SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI E I LAVORATORI (ai

Dettagli

all impianto di imbottigliamento gas tecnici

all impianto di imbottigliamento gas tecnici Ed. 01 Rev. N.04 del 30/06/2014 Data di emissione: 01/2004 Pagina 1 di 5 INDICE 1. SCOPO DEL DOCUMENTO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI... 2 5. RESPONSABILITA... 2

Dettagli

ESSO Italiana s.r.l.

ESSO Italiana s.r.l. ESSO Italiana s.r.l. Generalità Ragione sociale ESSO ITALIANA Deposito costiero idrocarburi liquidi Indirizzo Via Nuova delle Brecce, 127 Comune Napoli Gestore Ing. Mirko Ranieri Recapiti del Gestore Domicilio:

Dettagli

Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX

Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX Distributori di carburanti Luoghi agricoli o zootecnici Cantine vinicole e distillerie Deposito bombole di gas infiammabili Processi di verniciatura

Dettagli

CIRCOLARE CLIENTI - N 15/2006

CIRCOLARE CLIENTI - N 15/2006 CIRCOLARE CLIENTI - N 15/2006 DATA: 27/07/2006 A/TO CA: Titolare dell attività / Responsabile Ambiente DA/FROM: TECNOLARIO S.r.l. TEL/FAX N : 0341.49.42.10 # 0341.25.00.07 N PAG.: 1+4 Oggetto: AMBIENTE

Dettagli

alimentati a gas naturale liquefatto Dott.ing.Fabio Dattilo, Dott.Ing.Francesco Notaro, Dott.Ing.Vincenzo Puccia

alimentati a gas naturale liquefatto Dott.ing.Fabio Dattilo, Dott.Ing.Francesco Notaro, Dott.Ing.Vincenzo Puccia Valutazione del Rischio connesso alla gestione del trasporto intermodale di isotank di LNG destinati ad alimentare la rete di rifornimento di mezzi di trasporto stradali Dott.ing.Fabio Dattilo, alimentati

Dettagli

CITTÀ DI GRUGLIASCO VARIANTE GENERALE DI REVISIONE DEL P.R.G.C. PROGETTO DEFINITIVO ELABORATO TECNICO RIR

CITTÀ DI GRUGLIASCO VARIANTE GENERALE DI REVISIONE DEL P.R.G.C. PROGETTO DEFINITIVO ELABORATO TECNICO RIR REGIONE PIEMONTE CITTA METROPOLITANA DI TORINO CITTÀ DI GRUGLIASCO VARIANTE GENERALE DI REVISIONE DEL P.R.G.C. PROGETTO DEFINITIVO ELABORATO TECNICO RIR Il Sindaco Il Segretario Comunale Il Responsabile

Dettagli

Luoghi di lavoro per i quali sono prescritte le particolari norme di cui agli artt. 329 e 331 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547

Luoghi di lavoro per i quali sono prescritte le particolari norme di cui agli artt. 329 e 331 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 Ministero del Lavoro e Previdenza sociale Decreto ministeriale del 22 dicembre 1958 Luoghi di lavoro per i quali sono prescritte le particolari norme di cui agli artt. 329 e 331 del D.P.R. 27 aprile 1955,

Dettagli

Rischi da atmosfere esplosive. Copyright Diritti riservati

Rischi da atmosfere esplosive. Copyright Diritti riservati Rischi da atmosfere esplosive Copyright Diritti riservati ATEX = ATmosphères EXplosibles Definizione (art. 288 - D. Lgs. 81/2008 s.m.i.) Atmosfera esplosiva: una miscela con l aria, a condizioni atmosferiche,

Dettagli

Rischio Industriale. CENTRO DISTRIBUZIONE 3M ITALIA S.p.A. Comune di Carpiano. Settembre 2004 rev.1.0

Rischio Industriale. CENTRO DISTRIBUZIONE 3M ITALIA S.p.A. Comune di Carpiano. Settembre 2004 rev.1.0 PIANO DI EMERGENZA INTERCOMUNALE ELABORATO TECNICO 1 CENTRO DISTRIBUZIONE 3M ITALIA S.p.A. Comune di Carpiano rev.1.0 Sindar S.r.l Corso Archinti, 35 26900 Lodi (LO) Tel: 0371-549200 Fax: 0371-549201 e-mail:

Dettagli