CAPITOLO 18 IL TRIAL TEDESCO PAZIENTI
|
|
- Armando Manzo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CAPITOLO 18 IL TRIAL TEDESCO I dati di questo studio prospettico multicentrico furono raccolti dal 1986 al 1989 e rappresentano l esperienza di 19 Ospedali Universitari Tedeschi ed Austriaci. Il trial fu preceduto da numerosi consensus meetings cui parteciparono tutti i centri e che furono dedicati alla standardizzazione della tecnica chirurgica e della terminologia. L estensione della resezione fu determinata dalla sede della neoplasia, dallo stadio e dal tipo di Lauren. La gastrectomia subtotale fu applicata in pazienti con carcinomi piccoli (pt1/2), distali, del tipo intestinale di Lauren. Tutti gli altri pazienti ebbero una gastrectomia totale. La resezione fu estesa all esofago distale o alla milza e coda del pancreas quando richiesto dalla sede e diffusione della neoplasia. La linfoadenectomia fu applicata secondo le raccomandazioni della Japanese Research Society for Gastric Cancer. Fu richiesta una dissezione in blocco come procedura chirurgica di scelta in modo che tutti i linfonodi fossero compresi nel pezzo operatorio e giudicati con obbiettività direttamente dal patologo. Il giudizio sulla estensione della linfectomia è quindi frutto dell esame del pezzo operatorio. Tutti i dati istopatologici e l estensione del tumore residuo furono determinati in accordo con i criteri UICC (1992). Una resezione fu definita R0 UICC quando risultante nella completa rimozione macroscopica e microscopica della neoplasia alla valutazione intraoperatoria ed istopatologica. PAZIENTI Dei 2394 pazienti reclutati dal 1 Aprile 1986 al 30 Giugno 1989, 255 furono esclusi perché chemio o radio trattati, perché portatori di neoplasie del moncone, perché portatori di una seconda neoplasia; 140 furono inoltre esclusi perché con tipizzazione istopatologica insufficiente. I dati dei rimanenti 1999 pazienti furono disponibili per l analisi statistica: di questi furono resecati 1654, con un Indice di Resecabilità pari all 82.7%. Tutti i dati riportati sono riferiti al gruppo di 1654 pazienti resecati o al sottogruppo di 1182 pazienti con una resezione R0 UICC. Tab. 1. Distribuzione per età, sesso su 1654 pazienti Età tot pazienti 1654 % <
2 > Sesso maschi femmine Tab. 2. Sede della neoplasia Sede resecati 1654 % resecati R % 1/3 Prossimale /3 Medio /3 Distale Diffuse Tab. 3. Classificazione di Borrmann Borrmann resecati 1654 % resecati R % I II III IV ns Tab. 4. Diametro della neoplasia mm. resecati 1654 % resecati R % < > Tab. 5. Categorie ptnm ptnm resecati 1654 % resecati R % pt pt pt pt pn pn pn pm pm Tab. 6. Stadio
3 Stadio resecati 1654 % resecati R % IA IB II IIIA IIIB IV Tab. 7. Grading G resecati 1654 % resecati R % Indiff ns Tab. 8. Classificazione sec. Lauren Lauren resecati 1654 % resecati R % Intestinale Diffuso Tab. 9. Estensione dell exeresi Resezione resecati 1654 % resecati R % subtotale totale totale allargata altro splenectomia Tab. 10. Livello di Linfoadenectomia (parametro D) Parametro D resecati 1654 % resecati R % < 25 (D1) > 25 (D2) Il livello di linfectomia fu giudicato D1 quando nel pezzo operatorio erano presenti meno di 25 linfonodi; D2 quando i linfonodi erano più di 25.
4 Tab. 11. Radicalità oncologica (parametro R) Parametro R resecati 1654 % R R R RISULTATI Tab. 12. Complicanze Complicanze resecati 1654 % resecati R % Fistole anastomosi Emorragie Infez. ferita Ascessi Cardiorespiratorie Altre Multiple Totale Tab. 13. Mortalità Operatoria Mortalità Operatoria resecati 1654 resecati R resecati R gg 5.1% 4.8% 8.7% 90 gg 10.6% 7.8% 17.6% Il follow up mediano per pazienti sopravviventi è stato di 48 mesi, ed è stato completo per il 99.2% dei pazienti resecati. Tab. 14. Sopravvivenza Sopravvivenza resecati 1654 resecati R Mediana 23.2 mesi 47.7 mesi a 5 anni 36.5 ± 1.3% 47.8 ± 1.7% La distribuzione dei fattori prognostici non ha fatto rilevare differenze significative tra i pazienti comunque resecati e quelli con resezione R0: esiste tuttavia, come è logico aspettarsi, una percentuale maggiore di pazienti con classificazione ptnm più favorevole nel sottogruppo con resezione R0. Di grande interesse è l alta incidenza di neoplasie a sede prossimale (30%); prendendo in esame il gruppo dei 1654 pazienti comunque resecati, la mediana di sopravvivenza per queste neoplasie risultò di 17.2 mesi. Il dato è
5 rilevante se paragonato ai 28.8 mesi fatto registrare dai tumori del 1/3 medio ed ai 40.8 mesi delle neoplasie del 1/3 inferiore. Tab. 15. Mediana di sopravvivenza e sopravvivenza a 5 anni in relazione al TNM resecati 1654 resecati R p TNM sopravvivenza sopravv. 5 anni % sopravvivenza sopravv. 5 anni % mediana (mesi) mediana (mesi) pt pt pt pt pn pn pn pm pm Tab. 16. Mediana di sopravvivenza e sopravvivenza a 5 anni in funzione dello stadio pazienti comunque resecati n pazienti resecati R Stadio n. casi Sopravvivenza Sopravvivenza n. casi Sopravvivenza Sopravvivenza mediana (mesi) a 5 anni (%) mediana (mesi) a 5 anni (%) IA IB II IIIA IIIB IV All analisi univariata la sopravvivenza risultò dipendere da molti dei fattori prognostici noti, tra i quali i più significativi furono il TNM e lo Stadio; fattori non significativi si sono rivelati al contrario l estensione della linfoadenectomia, la splenectomia, alcune complicanze postoperatorie e la classificazione di Lauren. L estensione dell exeresi sul viscere non si dimostrò fattore significativo: la gastrectomia subtotale presentò sopravvivenza a 5 anni del 45.7%, la gastrectomia totale del 42.5%. L estensione dell exeresi all esofago terminale o alla coda del pancreas risultò in un significativo peggioramento della prognosi, con sopravvivenza a 5 anni del 16.9%; il dato è fortemente influenzato dallo stadio avanzato delle neoplasie trattate con exeresi allargata, in particolare quelle a sede prossimale. Tab. 17. Analisi multivariata di 1654 pazienti comunque resecati, mortalità operatoria inclusa Fattore prognostico indipendente p Rischio relativo Rapporto n. linfonodi invasi/n. linfonodi esaminati < Resezione R0 UICC < pt1 < pt2n0m0 < Complicanze p.o. multiple < pm1 < > 3 fattori di rischio preoperatori < Complicanze cardiorespiratorie p.o. <
6 pt2 < Deiscenza anastomotica < Metastasi in N pt All analisi multivariata sulla totalità dei pazienti resecati, tra i i fattori che hanno mostrato valenza di fattore prognostico indipendente figurano in primo luogo lo stato linfonodale, cioé il rapporto tra numero di linfonodi invasi e numero di linfonodi esaminati e la resezione curativa R0 UICC. In casi di metastasi in più del 20% dei linfonodi asportati, resezione R1 o R2, presenza di metastasi a distanza (pm1 o N3), la prognosi è risultata severissima (sopravvivenza mediana inferiore a 15 mesi). Anche l impatto prognostico della categoria T fu confermato all analisi multivariata. Infine, la presenza di 3 o più fattori di rischio preoperatori e la presenza di complicanze operatorie furono individuati come fattori prognostici indipendenti. Tab. 18. Analisi multivariata di 1182 pazienti con resezione R0 UICC, mortalità operatoria inclusa Fattore prognostico indipendente p Rischio relativo pn0 < pt1 < Complicanze p.o. multiple < pt2pn0pm0 < Metastasi in N3 < > 3 fattori di rischio preoperatori < Diametro del T < Complicanze cardiopolmonari p.o Deiscenza anastomotica pt3pn0pm I risultati dell analisi multivariata nel sottogruppo dei pazienti con resezione R0 risultarono simili a quelli della popolazione dei pazienti comunque resecati. Il parametro N fu confermato come il maggior fattore prognostico indipendente in pazienti con resezione R0. La sopravvivenza a 5 anni dei pazienti N0 fu 71.7%, mentre quella dei pazienti N1 fu 36.1% e quella degli N2 27.3%. Il parametro T favorevole (sopravvivenza a 5 anni pt1=84.1%, pt2=47.9%) ed il sottogruppo pt2n0m0 presentarono un effetto benefico indipendente sulla sopravvivenza, mentre la presenza di metastasi N3 e di T>80 mm. la influenzarono negativamente. Analogamente a quanto riscontrato nella popolazion e dei pazienti comunque resecati, la presenza di 3 o più fattori di rischio preoperatori o il verificarsi di complicanze post-operatorie influenzarono sensibilmente la sopravvivenza anche nei pazienti con resezione R0 UICC. L impatto negativo sulla sopravvivenza di complicanze postoperatorie multiple persiste anche escludendo la mortalità operatoria. DISCUSSIONE L obbiettivo dichiarato del Trial è quello di identificare i fattori prognostici nei pazienti rescati per carcinoma gastrico. Un punto importante del Trial risiede nella esatta valutazione del pezzo operatorio nel rispetto del protocollo prospettico; questo, di concerto con la valutazione intraoperatoria, ha permesso una attendibile determinazione della rimozione completa macro e microscopica della neoplasia, cioé della resezione R0 UICC.
7 L analisi multivariata mostra un effetto prognostico indipendente di fattori che hanno già esplicato la loro azione al momento dell intervento e che non possono essere influenzati dal chirurgo, come ad esempio lo stadio, di fattori influenzabili dalla condotta terapeutica, come ad esempio la resezione R0 UICC. La radicalità della tecnica chirurgica ed il rapporto tra linfonodi metastatici e linfonodi asportati si sono dimostrati i fattori prognostici più importanti. Quando i pazienti con resezione R0 sono analizzati separatamente, l impatto prognostico dello stato linfonodale, dello stadio e delle complicanze postoperatorie diventa evidente. Escludendo la mortalità operatoria, le complicanze cardiopolmonari e le deiscenze anastomotiche perdono il loro effetto indipendente sulla prognosi, indicando che queste complicanze sono in primo luogo responsabili della mortalità operatoria stessa; tuttavia le complicanze postoperatorie multiple costituiscono un fattore prognostico indipendente anche dopo l esclusione della mortalità operatoria dall analisi statistica. La classificazione di Lauren non influenza la prognosi: tuttavia questo risultato potrebbe rappresentare la conseguenza dell adattamento dell estensione dell exeresi a questa classificazione da parte dei chirurghi. La splenectomia non ha dimostrato alcun impatto sulla sopravvivenza in pazienti che avevano subito una gastrectomia totale senza resezione dell esofgao distale o della coda del pancreas; di conseguenza la splenectomia di principio non ha alcuna indicazione nel trattamento del carcinoma gastrico. Da sottolineare il ruolo preminente dello stato linfonodale: la sopravvivenza a 5 anni dei pazienti N0 (32.4% della popolazione dei pazienti comunque resecati e 41.7% dei pazienti con resezione R0) è stata 69.5% e 71.7%. La prognosi peggiora sensibilmente quando più del 20% dei linfonodi asportati è metastatico. Poiché questo rapporto può essere influenzato dal numero dei linfonodi asportati, una linfoadenectomia sistematica dovrebbe migliorare la prognosi nei pazienti con metastasi linfonodali precoci. Un definitivo miglioramento in termini di prognosi per la linfectomia radicale è stato confermato per pazienti allo stadio II e IIIA; poiché i tumori a questi stadio comprendono soltanto il 30% circa del totale dei pazienti reclutati, un effetto significativo della linfoadenectomia non può essere messo in rilievo con l analisi multivariata quando viene analizzato il totale della popolazione. La sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con resezione R0 è stata del 47.8%. In conclusione si sottolinea che lo stato linfonodale, la profondità di invasione del T, l estensione della linfoadenectomia in alcuni sottogruppi e la presenza di neoplasia residua, rappresentano fattori prognostici indipendenti. La presenza di 3 o più fattori di rischio impatta negativamente sulla sopravvivenza. Le complicanze operatorie rappresentano un fattore prognostico indipendente di grande importanza, in quanto persistente anche con l esclusione della mortalità operatoria: questo, associato alla grande importanza del fattore R0, ribadisce che la tecnica chirurgica accurata è fattore di primaria importanza. BIBLIOGRAFIA 1) Siewert JR, Bottcher K, Roder JD, Busch R et Al.: Prognostic relevance of systematic lymphnode dissection in gastric carcinoma. Br J Surg, 80:1015, ) Roder JD, Bottcher K, Siewert JR, Busch R et Al: Prognostic factors in gastric carcinoma. Results of the gastric carcinoma study Cancer, 72:7, 1089, 1993.
CAPITOLO 19 IL TRIAL AMERICANO
CAPITOLO 19 IL TRIAL AMERICANO Nel 1986 la Commissione sul cancro dell American College of Surgeons lanciò uno studio sul cancro dello stomaco usando i registri tumori degli ospedali americani nei quali
DettagliI RISULTATI DELLA LINFOADENECTOMIA
CAPITOLO 20 I RISULTATI DELLA LINFOADENECTOMIA 1) IL TRIAL OLANDESE Si tratta di un trial prospettico randomizzato che si propone di verificare la morbilità, la mortalità e l efficacia terapeutica della
DettagliPARTE QUARTA RISULTATI I GRANDI TRIALS E L ESPERIENZA PERSONALE
PARTE QUARTA RISULTATI I GRANDI TRIALS E L ESPERIENZA PERSONALE CAPITOLO 16 I RISULTATI DELLA JAPANESE RESEARCH SOCIETY FOR GASTRIC CANCER La Japanese Research Society for Gastric Cancer è stata fondata
DettagliTO: ESITI DEL TRATTAMENTO IN
Inserire titolo L ADENOMA CANCERIZZATO: ESITI DEL TRATTAMENTO IN UNA CASISTICA DI SCREENING Inserire Autori Carlo Senore Sessione Poster: indicare la sessione GISCoR 2 Analizzare la gestione dei pazienti
DettagliRisultati della chirurgia per cancro gastrico
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino - Italy Struttura Complessa di Chirurgia Generale Dir. prof. F. Caracciolo Risultati della chirurgia per
DettagliIL POLIPO MALIGNO IL POLIPO MALIGNO
2007 Polipo maligno: Polipo in cui strutture ghiandolari adenocarcinomatose hanno superato la muscolaris mucosae con infiltrazione della sottomucosa. Secondo la classificazione TNM, il polipo maligno corrisponde
DettagliLa linfoadenectomia sistematica nel cancro dello stomaco: razionale e tecnica.
La linfoadenectomia sistematica nel cancro dello stomaco: razionale e tecnica. A.Garofalo, M. Valle, O. Federici, G.L. Liotta Struttura Complessa di Chirurgia Generale Oncologica Azienda Ospedaliera S.
DettagliLa linfadenectomia nei Siewert II e III: quanto lontano andare
La linfadenectomia nei Siewert II e III: quanto lontano andare Dott.ssa Germani, Dott. Cosola Pordenone, 5 luglio 2019 - Approccio multidisciplinare: trattamenti neoadiuvanti sempre più utilizzati non
DettagliLa terapia: dove si ferma l endoscopista La terapia chirurgica: quando si può definire radicale?
La terapia: dove si ferma l endoscopista La terapia chirurgica: quando si può definire radicale? Fabio Cianchi Chirurgia Generale ed Endcorina AOU Careggi COMIS Center of Oncological Minimally Invasive
DettagliIndicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili"
Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili" Corso DAS Oncologia 19.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in Selva 24 6600 Locarno Indicatori di qualità Introduzione"
DettagliLa gestione dei pazienti con tumori pt1 I risultati della revisione dei casi nel programma regionale
La gestione dei pazienti con tumori pt1 I risultati della revisione dei casi 2004-2014 nel programma regionale Forma più precoce di cancro del colon-retto Il trattamento condiziona prognosi del paziente
DettagliTERATOMI SACRO-COCCIGEI
TERATOMI SACRO-COCCIGEI Giovanna Riccipetitoni Direttore Chirurgia Pediatrica e Dipartimento Pediatrico Ospedale dei Bambini V.Buzzi - AO I.C.P. - Milano giovanna.riccipetitoni@icp.mi.it Riunione GICOP
DettagliONCOLOGIA E CHIRURGIA un rapporto in costante evoluzione
ONCOLOGIA E CHIRURGIA un rapporto in costante evoluzione Giovanni Battista Grassi Direttore Scientifico U.O. Chirurgia Generale, Oncologica e d Urgenza Policlinico Casilino di Roma 19. 12. 2018 Roma Neurochirurgo,
DettagliIl trattamento chirurgico delle neoplasie della giunzione esofago-gastrica
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino - Italy Struttura Complessa di Chirurgia Generale Direttore: Prof. F. Caracciolo Il trattamento chirurgico
DettagliLA GESTIONE DEI PAZIENTI CON CANCRI pt1: ANALISI DI UNA CASISTICA DI SCREENING
LA GESTIONE DEI PAZIENTI CON CANCRI pt1: ANALISI DI UNA CASISTICA DI SCREENING BACKGROUND -I tumori pt1 sono divisi in alto e basso rischio di mts linfonodali -Fattori predittivi: invasione linfo-vascolare
DettagliAntonio D Andrilli. Azienda Ospedaliera Sant Andrea Università Sapienza - Roma
VATS SEGMENTECTOMY PRO Antonio D Andrilli Chirurgia Toracica Azienda Ospedaliera Sant Andrea Università Sapienza - Roma TUMORE POLMONARE NON A PICCOLE CELLULE: SEGMENTECTOMIA IN VATS Segmentectomia intervento
DettagliRequisiti minimi e standard di refertazione per carcinoma della mammella
SIAPEC PIEMONTE RETE ONCOLOGICA 2009 Concordanza e uniformità di refertazione diagnostica nelle anatomie patologiche della Regione Piemonte Requisiti minimi e standard di refertazione per carcinoma della
DettagliLa strategia terapeutica adiuvante
I tumori del corpo dell utero: strategie terapeutiche in evoluzione La strategia terapeutica adiuvante Renato Maggi - Maria Paola Odorizzi Anna Tusei Ospedale S. Anna Como Torino 26 Febbraio 2010 PAZIENTE
DettagliNuova stadiazione TNM del carcinoma gastrico e della giunzione gastroesofagea - VII edizione 2010
Modulo 4 Approfondimenti Nuova stadiazione TNM del carcinoma gastrico e della giunzione gastroesofagea - VII edizione 2010 Il sistema di stadiazione clinica TNM codifica l estensione del tumore primario
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA. Scuola di specializzazione in Chirurgia Generale
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche DiSCOG Direttore: Prof. Stefano Merigliano Scuola di specializzazione in Chirurgia Generale Relatore:
DettagliCLASSIFICAZIONE CLINICA Sistema TNM TUMORE LINFONODI METASTASI
STADIAZIONE Per stadiazione si intende la valutazione dell estensione della malattia mediante esami clinici e strumentali. Tale estensione viene poi tradotta nel sistema TNM che attraverso la definizione
DettagliCome il referto istopatologico può modificare il comportamento del chirurgo
Programma screening carcinoma colorettale: linee guida e concordanza diagnostica anatomopatologica (I.Re.F., 14 gennaio 2009) Come il referto istopatologico può modificare il comportamento del chirurgo
DettagliLinfonodo sentinella 10 anni dopo. L. Mazzucchelli Istituto cantonale di patologia, Locarno
Linfonodo sentinella 10 anni dopo L. Mazzucchelli Istituto cantonale di patologia, Locarno Linfonodo sentinella Le metastasi linfonodali sono il fattore prognostico più importante per il carcinoma mammario
DettagliControversie nelle strategie terapeutiche del carcinoma prostatico localizzato ad alto rischio. Irradiazione pelvica: Pros.
Controversie nelle strategie terapeutiche del carcinoma prostatico localizzato ad alto rischio Irradiazione pelvica: Pros Paola Franzone IL PROBLEMA C. Viazzi, 1895 Pazienti affetti da neoplasia prostatica
DettagliOutcome clinico degli adenomi cancerizzati colorettali a basso ed alto rischio: studio di popolazione
Convegno AIRTUM, Sabaudia 21-23 aprile Outcome clinico degli adenomi cancerizzati colorettali a basso ed alto rischio: studio di popolazione L.Reggiani Bonetti *, S. Kaleci, C. Di Gregorio, *; C. de Gaetani,
DettagliI PDTA NEL DIPARTIMENTO CHIRURGICO. Nicola Tamburini UO Chirurgia 1 - Chirurgia Toracica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
I PDTA NEL DIPARTIMENTO CHIRURGICO Nicola Tamburini UO Chirurgia 1 - Chirurgia Toracica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara REGIONE EMILIA ROMAGNA EUROPA 4 AZIENDA OSPEDALIERA FERRARA PATOLOGIA
DettagliDott. Francesco Fiorica
Dottorato di ricerca XXII ciclo Università degli Studi di Catania: Approccio Oncologico Multimodale in età geriatrica FATTIBILITA ED EFFICACIA DI UN TRATTAMENTO DI RADIOTERAPIA IN PAZIENTI ANZIANI CON
DettagliL impatto del supporto nutrizionale. Dr.ssa Cecilia Gavazzi Responsabile SSD Terapia Nutrizionale
L impatto del supporto nutrizionale Dr.ssa Cecilia Gavazzi Responsabile SSD Terapia Nutrizionale Prevalence of malnutrition in various types of cancer Xavier Hébuterne et al. JPEN J Parenter Enteral Nutr
DettagliImmunonutrizione in Chirurgia Pancreatica e Gastrica
Immunonutrizione in Chirurgia Pancreatica e Gastrica Dott. Stefano Silvestri Chir. Gen 4-Prof. GR Fronda AOU Citta della salute e della scienza - Torino Torino, 31 ottobre 2014 Chirurgia e risposta metabolica
DettagliLinfonodo sentinella. AJCC (6th edition 2002) Micrometastasi e ITC. Studi di Coorte. Assenza di metastasi linfonodali. pn0(i+)
Dieci anni di linfonodo sentinella: un primo bilancio L. Mazzucchelli Istituto cantonale di patologia, Locarno Linfonodo sentinella Le metastasi linfonodali sono il fattore prognostico più importante per
DettagliLinfoadenectomia selettiva radioguidata per il carcinoma papillare della tiroide
Università degli Studi di Ferrara Linfoadenectomia selettiva radioguidata per il carcinoma papillare della tiroide Prof. Paolo Carcoforo Introduzione Carcinoma papillare della tiroide Strategia ottimale
DettagliLo screening fa la differenza? La diagnosi è oggi più precoce? Corradini Rossella Paolo Trande Rita Conigliaro Alberto Merighi
Lo screening fa la differenza? La diagnosi è oggi più precoce? Corradini Rossella Paolo Trande Rita Conigliaro Alberto Merighi Colon retto Registro Tumori della Romagna - IRCCS Istituto Scientifico Romagnolo
DettagliDr. Claudio Battaglia
Dr. Claudio Battaglia Responsabile U.S.D. di Senologia ASL1 di Sanremo Struttura Certificata UNI EN ISO 9001/2008 RINA MODERNA CHIRURGIA DELLE STAZIONI LINFONODALI MODERNA CHIRURGIA DELLE STAZIONI LINFONODALI
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya. Il trauma:
PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya Il trauma: - Valutazione iniziale e prime terapie chirurgiche del traumatizzato - Trauma del bambino, nell adulto e in gravidanza
DettagliIl trattamento dei tumori pt1 diagnosticati allo screening. Indicatori di qualità e rischio di progressione
Il trattamento dei tumori pt1 diagnosticati allo screening. Indicatori di qualità e rischio di progressione Carlo Senore*, Alberto Prunelli &*, Alessandra Santarelli*, Marco Silvani*, Paola Cassoni #,
DettagliStudi multicentrici SEC-GISCoR
Congresso Nazionale GISCoR 2006 (Bologna, 9-10 novembre) Studi multicentrici SEC-GISCoR e SN-GISCoR B. Andreoni/C. Crosta/A. Perilli/D. Tamayo/A. Sonzogni Istituto Europeo Oncologia P.P. Bianchi/M. Montorsi
DettagliAnalisi dei dati sull impatto dello screening dal registro di patologia regionale F. FALCINI
La sorveglianza epidemiologica dello screening mammografico nella Regione Emilia-Romagna Seminario di studio Bologna, 18 marzo 2013 Analisi dei dati sull impatto dello screening dal registro di patologia
DettagliLA STRATEGIA TERAPEUTICA ADIUVANTE. Luciano Galletto
I TUMORI DEL CORPO DELL UTERO: STRATEGIE TERAPEUTICHE IN EVOLUZIONE Torino, 26 Febbraio 2010 LA STRATEGIA TERAPEUTICA ADIUVANTE Luciano Galletto Proporzione dei tumori del corpo dell utero vs proporzione
DettagliCARCINOMA DELLA CERVICE
CARCINOMA DELLA CERVICE Incidenza standardizzata di cancro del collo dell utero nel 2002 < 9,4 < 17,2 < 23,6 < 33,7 < 82,6 FATTORI DI RISCHIO PER IL CERVICO-CARCINOMA Ø Precoce attività sessuale
DettagliADENOMA CANCERIZZATO e REFERTAZIONE ANATOMO- PATOLOGICA
ADENOMA CANCERIZZATO e REFERTAZIONE ANATOMO- PATOLOGICA Elena Varotti Anatomia Patologica Arcispedale Santa Maria Nuova IRCCS 28 settembre 2017 Reggio Emilia RUOLO DEL PATOLOGO Il ruolo del patologo è
DettagliPARTE TERZA TRATTAMENTO CHIRURGICO
PARTE TERZA TRATTAMENTO CHIRURGICO CAPITOLO 10 LE RESEZIONI CURATIVE I criteri base della chirurgia oncologica ad intento radicale per le neoplasie epiteliali prevedono l ampia escissione del tumore primitivo
DettagliRIUNIONE GRUPPO CHIRURGICO ONCOLOGICO PEDIATRICO ITALIANO
RIUNIONE GRUPPO CHIRURGICO ONCOLOGICO PEDIATRICO ITALIANO CARCINOMI RENALI: PROGETTO TREP Napoli 11.4.2008 INCIDENZA Tutte le neoplasie maligne pediatriche: 0.1 0.3% Tutte le neoplasie maligne renali pediatriche:
DettagliI CARCINOMI MULTIPLI COLORETTALI
I CARCINOMI MULTIPLI COLORETTALI LUCA REGGIANI BONETTI REGISTRO SPECIALIZZATO DEI TUMORI COLORETTALI DI MODENA STRUTTURA COMPLESSA DI ANATOMIA PATOLOGICA AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA POLICLINICO DI
DettagliNeoplasia del Pancreas: Ruolo dell EUS
Neoplasia del Pancreas: Ruolo dell EUS Fabia Attili MD, PhD Digestive Endoscopy Unit Cancro del pancreas I numeri: 10^ più comune neoplasia 4^ causa di mortalità per cancro American Cancer Society 2006:
DettagliSignificato del numero di linfonodi nel carcinoma colorettale Luca Mazzucchelli Alessandra Spitale Andrea Bordoni
Videoconferenza EOC chirurgia 2 febbraio 2009 Significato del numero di linfonodi nel carcinoma colorettale Luca Mazzucchelli Alessandra Spitale Andrea Bordoni Istituto Cantonale di Patologia, Registro
DettagliIl problema dei margini: il parere del chirurgo
Il problema dei margini: il parere del chirurgo S. Folli A.U.S.L. Forlì Dipartimento Toracico U.O. Senologia Direttore dott. S. Folli Il problema dei margini: il parere del chirurgo Il problema dei margini:
DettagliLe neoplasie dello stomaco Definizione anatomopatologica
Le neoplasie dello stomaco Definizione anatomopatologica - EARLY - ADVANCED vs vs ADVANCED GASTRIC GASTRIC CANCER CANCER - - Neoplasia che si estende oltre la muscolare propria o un invasione più estesa.
DettagliCorpo uterino. C45.3 Fondo uterino C54.8 Lesione sovrapposta del corpo uterino RIASSUNTO DELLE MODIFICHE
29 Corpo uterino C54.0 Istmo uterino C54.1 Endometrio C54.2 Miometrio C45.3 Fondo uterino C54.8 Lesione sovrapposta del corpo uterino C54.9 Corpo uterino C55.9 Utero, NAS RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni
DettagliPancreas esocrino. (Non sono inclusi i tumori endocrini che originano delle isole di Langerhans ed i tumori carcinoidi)
Pancreas esocrino (Non sono inclusi i tumori endocrini che originano delle isole di Langerhans ed i tumori carcinoidi) C25.0 Testa C25.1 Corpo C25.2 Coda C25.3 Dotto pancreatico C25.7 Altre parti specifiche
DettagliADENOMI CANCERIZZATI Aspetti chirurgici
DIAGNOSI E TRATTAMENTO DEI POLIPI COLO-RETTALI: PROBLEMATICHE EMERGENTI NEL PROGRAMMA DI SCREENING ADENOMI CANCERIZZATI Aspetti chirurgici Prof.Luigi Roncoroni Clinica chirurgica e Terapia chirurgica Università
DettagliL esperienza del Veneto
Il cancerizzato Reggio Emilia, 7 aprile 20 L esperienza del Veneto Manuel Zorzi Registro Tumori del Veneto Elementi di contesto Programmi di screening attivi su tutto il territorio regionale, a partire
DettagliLINEE GUIDA TERAPEUTICHE ADENOCARCINOMA GASTRICO
LINEE GUIDA TERAPEUTICHE ADENOCARCINOMA GASTRICO Data di aggiornamento: aprile 2013 Dr. Bidoli Paolo Dr. Cestari Renzo Dr. Cozzaglio Luca Dr.ssa Huscher Alessandra Dr. Leporini Alberto GianLuigi Dr. Repici
DettagliCancro gastrico. La mortalità da cancro gastrico costituisce oggi non meno del 30% della mortalità oncologica globalmente considerata.
CANCRO GASTRICO Cancro gastrico La mortalità da cancro gastrico costituisce oggi non meno del 30% della mortalità oncologica globalmente considerata. Ogni anno muoiono per cancro gastrico in tutto il mondo
Dettagliintestinale per neoplasia E. Codognotto
L occlusione Locclusione e la perforazione intestinale per neoplasia E. Codognotto Introduzione Il carcinoma del colon è la terza neoplasia per frequenza 20% nuove diagnosi: ca localmente avanzato P f
DettagliDr.ssa Alessia Levaggi ASL 5 Spezzino. Stadiazione e TNM
Dr.ssa Alessia Levaggi ASL 5 Spezzino Stadiazione e TNM Rappresentazione sintetica dell estensione anatomica del tumore Informazioni prognostiche Stadiazione Indirizza la strategia terapeutica Linguaggio
DettagliS.Feira, M.Tomatis, D.Casella
S.Feira, M.Tomatis, D.Casella S.Feira, M.Tomatis, D.Casella S.Feira, M.Tomatis, D.Casella Raccomandazione Linee Guida Regione Piemonte 2002: La paziente affetta da neoplasia mammaria dovrebbe essere gestita
DettagliA cura di Marchese Rita
A cura di Marchese Rita Abstract Obiettivo L ASTRO ha prodotto delle linee guida sulla radioterapia nel carcinoma squamoso dell orofaringe rilevanti anche per l ASCO che, dopo averle vagliate, ha optato
DettagliAnalisi dei percorsi diagnosticoterapeutici dei pazienti con carcinoma colorettale. Antonio Russo
Analisi dei percorsi diagnosticoterapeutici dei pazienti con carcinoma colorettale Antonio Russo Osservatorio Epidemiologico ATS della Città Metropolitana di Milano 7 aprile 2016 I sistemi informativi
DettagliReti Oncologiche Regionali, Indicatori per il governo clinico Registri Tumori
Reti Oncologiche Regionali, Indicatori per il governo clinico Registri Tumori Eugenio Paci, Francesco Giusti, Adele Caldarella Uo di Epidemiologia Clinica e Descrittiva Le Reti Oncologiche Regionali e
DettagliLo screening colorettale Survey 2011
Convegno Nazionale ONS Palermo, 12 e 13 Dicembre 2012 Lo screening colorettale Survey 2011 Manuel Zorzi, Filippo Da Re Registro Tumori del Veneto Qualità dei dati Dati completi: 31% dei programmi (47%
DettagliIn regione Emilia Romagna
IL CANCERIZZATO Reggio Emilia, 7 APRILE 2011 Cosa è successo al cancerizzato a causa dello screening? In regione Emilia Romagna Orietta Giuliani, Flavia Foca, Rosa Vattiato, Fabio Falcini IRST IOR RTRo
DettagliColonscopia di Sorveglianza dopo resezione del tumore del colon e dopo polipectomia Francesco Cupella
Colonscopia di Sorveglianza dopo resezione del tumore del colon e dopo polipectomia Francesco Cupella L IGNORANZA E PIU VICINA ALLA VERITA CHE IL PREGIUDIZIO Candidati alla sorveglianza endoscopica postresezione
DettagliSelezione dei pazienti e chemioterapia personalizzata
Convegno Annuale Fondazione Rosa Gallo IL CANCRO DEL RETTO OGGI: ATTUALITA DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE Policlinico Universitario G.B.Rossi Verona 23-24 novembre 2010 Problematiche, funzionalità intestinale
DettagliRiunione Annuale Screening Colorettale Padova, 21 novembre La cure fraction. Manuel Zorzi, Stefano Guzzinati Registro Tumori del Veneto
Riunione Annuale Screening Colorettale Padova, 21 novembre 2017 La cure fraction Manuel Zorzi, Stefano Guzzinati Registro Tumori del Veneto Screening: incidenza e mortalità Sopravvivenza e screening Diversi
DettagliIMAGING RADIOLOGICO NEL CARCINOMA GASTRICO LOCALMENTE AVANZATO
IMAGING RADIOLOGICO NEL CARCINOMA GASTRICO LOCALMENTE AVANZATO Silvia Venturini S.O.C. Radiologia Centro di Riferimento Oncologico Aviano (PN) Fino al 2006 intervento chirurgico unica opzione terapeutica
DettagliAnalisi dei dati sull impatto dello screening dal registro di patologia regionale Elisa Rinaldi, Alessandra Ravaioli, Rosa Vattiato, Fabio Falcini
Analisi dei dati sull impatto dello screening dal registro di patologia regionale Elisa Rinaldi, Alessandra Ravaioli, Rosa Vattiato, Fabio Falcini IRST IOR RTRo 1 ^2003 2007 La casistica del Registro:
DettagliIllustrazione dello studio e del documento della COR sul trattamento chirurgico dei tumori mammari in Emilia-Romagna
Illustrazione dello studio e del documento della COR sul trattamento chirurgico dei tumori mammari in Emilia-Romagna Mario Taffurelli U.O. di Chirurgia Generale (Direttore: Prof M. Taffurelli) Università
DettagliRESEZIONI CORPO-CODA: QUALE SPAZIO?
Università degli Studi di Trieste UCO di Chirurgia Generale Direttore Prof. Nicolo de Manzini Foto TRIESTE RESEZIONI CORPO-CODA: QUALE SPAZIO? Nicolò de Manzini, Paola Tarchi Padova, 15/5/2010 SEDI DEL
DettagliTAbELLA 1. TNM VIII Edizione [1-3] Indici Sottogruppi Definizione T T Tumore primitivo
APPENDICE TNM 482 CRITERI DEI LIVELLI DI EVIDENZA 485 481 TAbELLA 1. TNM VIII Edizione [1-3] Indici Sottogruppi Definizione T T Tumore primitivo Tumore TX Il tumore primitivo non può essere definito, oppure
DettagliREQUISITI MINIMI DI REFERTAZIONE ISTOLOGICA
REQUISITI MINIMI DI REFERTAZIONE ISTOLOGICA 18 aprile 2012 Francesca Pietribiasi ASL TO 5 Anatomia Patologica Moncalieri protocollo foncam linee guida europee 2006 In situ Sede Tipo di neoplasia Calcificazioni
DettagliIL TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE DEGLI ANEURISMI AORTICI ADDOMINALI
www.fisiokinesiterapia.biz IL TRATTAMENTO ENDOVASCOLARE DEGLI ANEURISMI AORTICI ADDOMINALI VALUTAZIONE DEL RISCHIO ETA (aumenta la mortalità sia in OR che EVAR) SESSO (la mortalità post-operatorie è più
DettagliLO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Ferrara, 17 novembre 2012
LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Ferrara, 17 novembre 2012 Tavola rotonda: Trattamento dell adenocarcinoma T1 (adenoma cancerizzato) Prof.
DettagliMALATTIE DELLO STOMACO.
MALATTIE DELLO STOMACO www.fisiokinesiterapia.biz 3 segmenti: fondo Vascolarizzazione: Le malattie dello stomaco CENNI DI ANATOMIA CHIRURGICA fondo 4 tonache: mucosa corpo sottomucosa antro-piloro muscolare
DettagliQuestionario conoscitivo ONCOLOGO. n. questionari compilati: 73
Questionario conoscitivo ONCOLOGO n. questionari compilati: 73 D1: Quali sono le caratteristiche più frequenti del paziente che la orientano sulla scelta della terapia di combinazione in termini di età
DettagliAnalisi degli indicatori e dei trend temporali
Analisi degli indicatori e dei trend temporali Fabio Falcini, Silvia Mancini, Paolo Collarile, Orietta Giuliani, Rosa Vattiato Registro Tumori della Romagna IRCCS Istituto Scientifico Romagnolo per lo
DettagliDipertimento di Urologia Università di Medicina e Chirurgia - Torino Ospedale S. Luigi Gonzaga - Orbassano (Torino), Italia
Terapia combinata e chirurgia imaging-guidata nel trattamento del carcinoma prostatico Prof. F. Porpiglia Dipertimento di Urologia Università di Medicina e Chirurgia - Torino Ospedale S. Luigi Gonzaga
DettagliIPL Formazione Interna Locarno, 21 giugno Dr.ssa med. Valentina Bianchi Galdi Registro Cantonale dei Tumori
IPL Formazione Interna Locarno, 21 giugno 2011 Dr.ssa med. Valentina Bianchi Galdi Registro Cantonale dei Tumori basandosi sulla migliore evidenza disponibile, alcuni individui affetti da tumore non ricevono
DettagliINTRAOPERATIVE ANALYSIS OF SENTINEL NODE IN BREAST CANCER BY OSNA (ONE STEP NUCLEIC ACID AMPLIFICATION).
INTRAOPERATIVE ANALYSIS OF SENTINEL NODE IN BREAST CANCER BY OSNA (ONE STEP NUCLEIC ACID AMPLIFICATION). R. Scamarcio*, C. Caporusso*, G. Ingravallo*, G. Arborea*, T. Montrone*, G. Opinto*, A. Cirilli,
DettagliCONSIDERAZIONI SULLA CASISTICA DI SCUOLA
CONSIDERAZIONI SULLA CASISTICA DI SCUOLA M. Frego G. Bianchera,, F. Lupia,, E. Romanelli, A. D Erminio,, L. Polese,, L. Norberto Clinica Chirurgica - Università di Padova Clinica Chirurgica II 1984-1992
DettagliLa chirurgia oncologica nel Programma Nazionale Esiti. Maria Chiara Corti AGENAS- PNE Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
La chirurgia oncologica nel Programma Nazionale Esiti Maria Chiara Corti AGENAS- PNE Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Perché si misurano le performance? La misurazione pone le organizzazioni
DettagliL impatto del programma di screening colo-rettale a livello nazionale
La sorveglianza epidemiologica dello screening dei tumori del colon-retto nella Regione Emilia-Romagna Bologna, 20 aprile 2017 L impatto del programma di screening colo-rettale a livello nazionale Manuel
DettagliDipartimento Cardiotoracovascolare Struttura Complessa di Chirurgia Toracica Azienda Ospedaliera Carlo Poma Mantova Direttore: Dr.
Dipartimento Cardiotoracovascolare Struttura Complessa di Chirurgia Toracica Azienda Ospedaliera Carlo Poma Mantova Direttore: Dr. Giovanni Muriana REGISTRO ITALIANO METASTASI POLMONARI Giovanni Muriana
DettagliDeprivazione socio-economica ed epidemiologia delle neoplasie del colon-retto: studio preliminare di popolazione
La sorveglianza epidemiologica dello screening dei tumori del colon-retto nella Regione Emilia-Romagna Deprivazione socio-economica ed epidemiologia delle neoplasie del colon-retto: studio preliminare
DettagliLA GASTRECTOMIA TOTALE
Università degli Studi di Trieste U.C.O. Clinica Chirurgica Direttore: Prof. N. De Manzini IL CARCINOMA DEL CARDIAS Siewert III LA GASTRECTOMIA TOTALE Pordenone, 05 luglio 2019 Dott. Angelo Turoldo CA
DettagliTumori gonadici nell adolescente: Aspetti Chirurgici. Dott. Alessandro Crocoli Riunione GICOP - Trieste 12-13 Aprile 2012
Tumori gonadici nell adolescente: Aspetti Chirurgici Dott. Alessandro Crocoli Riunione GICOP - Trieste 12-13 Aprile 2012 2 Tumori gonadici: il passato Prima del 1980 CURE PALLIATIVE TERAPIE SPERIMENTALI
DettagliGhiandole salivari maggiori (parotide, sottomandibolare e sottolinguale)
7 Ghiandole salivari maggiori (parotide, sottomandibolare e sottolinguale) C07.9 Ghiandola parotide C08.0 Ghiandola sottomandibolare C08.1 Ghiandola sottolinguale C08.8 Lesione sovrapposta delle ghiandole
DettagliDotti biliari extraepatici
16 Dotti biliari extraepatici (Non sono inclusi i sarcomi ed i tumori carcinoidi) C24.0 Dotti biliari extraepatici C24.8 Lesione sovrapposta dell albero biliare C24.9 Albero biliare, NAS RIASSUNTO DELLE
DettagliLA RADIOTERAPIA INTRAOPERATORIA (IORT)
CAPITOLO 31 LA RADIOTERAPIA INTRAOPERATORIA (IORT) La recidiva locale o locoregionale del carcinoma gastrico resecato è un evento temibile che concede scarsissime possibilità di cura: d altra parte la
DettagliIl nuovo protocollo diagnostico terapeutico dello screening colo-rettale Patrizia Landi AUSL di Bologna Ass. Politiche per la Salute RER
Il nuovo protocollo diagnostico terapeutico dello screening colo-rettale Patrizia Landi AUSL di Bologna Ass. Politiche per la Salute RER Perchè un protocollo Le organizzazioni che forniscono prestazioni
DettagliMario Taffurelli Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S.Orsola-Malpighi
Presentazione dei risultati nel trattamento del carcinoma della mammella da file SQTM Mario Taffurelli Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S.Orsola-Malpighi SQTM: cosa è? Scheda computerizzata
DettagliSesto San Giovanni, 26 settembre 2015
Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015 TUMORI DELLA MAMMELLA: TERAPIA MEDICA Dr. Claudio Vergani U. O. di Oncologia P. O. Città di Sesto Sesto S. Giovanni - Milano TERAPIA MEDICA Adiuvante: - in fase postoperatoria
DettagliLA PREVENZIONE DI GENERE IN PROVINCIA DI FERRARA: IL CARCINOMA DEL COLON-RETTO
Società Medico Chirurgica di Ferrara SALUTE DI GENERE TRA MEDICINA E SOCIETA Sabato 8 marzo 2014 Aula Magna Nuovo Arcispedale S.Anna, CONA, Ferrara LA PREVENZIONE DI GENERE IN PROVINCIA DI FERRARA: IL
DettagliAmpolla di Vater. (Non sono inclusi i tumori carcinoidi ed altri tumori neuroendocrini) RIASSUNTO DELLE MODIFICHE
Ampolla di Vater (Non sono inclusi i tumori carcinoidi ed altri tumori neuroendocrini) C24.1 Ampolla di Vater RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Èstata eliminata la distinzione fra T3 e T4 sulla base della profondità
Dettagli1001 MIOTOMIE LAPAROSCOPICHE PER ACALASIA: 25 ANNI DI ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO
1001 MIOTOMIE LAPAROSCOPICHE PER ACALASIA: 25 ANNI DI ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO Relatore: Prof. Stefano Merigliano Correlatori: Dott. Mario Costantini Dott. Renato Salvador Specializzando: Dott.
DettagliAPPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici
APPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici APPROPRIATEZZA uso appropriato, pertinenza ad eseguire una endoscopia seguendo come parametri la fedele osservanza delle indicazioni
DettagliAPPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici
APPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici APPROPRIATEZZA uso appropriato, pertinenza ad eseguire una endoscopia seguendo come parametri la fedele osservanza delle indicazioni
DettagliSINTESI DEI RISULTATI
Nell 22 in provincia di Modena sono stati diagnosticati 4138 nuovi casi di tumore, 2335 tra gli uomini e 183 tra le donne. Sempre nello stesso periodo sono deceduti per tumore 1159 uomini e 811 donne.
Dettagli