CONTENUTI GENERALI PREMESSA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CONTENUTI GENERALI PREMESSA"

Transcript

1 PREMESSA CONTENUTI GENERALI Il primato della Puglia nel sistema della pesca e dell acquacoltura nazionale (400 km circa di coste che si affacciano sul Mare Adriatico e sul Mar Ionio) rappresenta per il governo regionale una grande opportunità di sviluppo e di occupazione, ma anche una sfida difficile. Considerando la sola attività di cattura in mare, nel 2009 il peso che la Puglia ha avuto nel complesso nazionale è stato del 16% della capacità produttiva nazionale e del 13% delle imprese nazionali del settore. Per quanto riguarda l acquacoltura, il numero di imprese dedite all allevamento in regione ha rappresentato circa per il 28% sul numero di impianti nazionali e per un quinto sulla produzione. In generale tutte le province pugliesi sono interessate da insediamenti produttivi degni di attenzione e, di recente, si è ulteriormente rafforzato il settore dell allevamento ittico, oltre che su terra, anche in mare. La grande estensione costiera della regione Puglia ha favorito lo sviluppo di numerosi porti, raccolti in sei Compartimenti Marittimi: partendo dall estremo nord della regione, nella zona del Basso Adriatico, si incontra il Compartimento Marittimo di Manfredonia, con le marinerie di Manfredonia, Lesina, Rodi Garganico, Peschici, Vieste, Mattinata e Margherita di Savoia. Segue il Compartimento Marittimo di Molfetta con il suo porto e le marinerie di Barletta, Trani, Bisceglie e Giovinazzo. Procedendo verso sud, si colloca il Compartimento Marittimo di Bari con il suo porto a cui afferiscono le marinerie di Mola di Bari e Monopoli. Segue il Compartimento Marittimo di Brindisi, con le marinerie di Brindisi, Savelletri di Fasano e S. Pietro Vernotico. All estremità del tacco si incontra il Compartimento Marittimo di Gallipoli, a cui appartengono alcune marinerie situate sul versante adriatico (San Foca, Otranto, Castro e Tricase,) ed altre lungo il versante ionico (Leuca, Ugento, Gallipoli e Porto Cesareo). A nord del versante ionico, infine, è situato il Compartimento Marittimo di Taranto a cui afferiscono, oltre all omonimo porto, anche Campo Marino e Torre dell Ovo. Le più importanti marinerie pugliesi (per consistenza della flotta e/o per peculiarità dei sistemi di cattura e/o per specificità ambientali) sono Lesina, Manfredonia, Molfetta, Barletta, Bari, Mola di Bari, Monopoli, Savelletri, Gallipoli, Porto Cesareo e Taranto. Esse presentano differenze l una dall altra sia per quanto riguarda le caratteristiche produttive e strutturali sia per le peculiarità dell ambiente su cui insistono. Il distretto produttivo nella provincia di Foggia, ad esempio, può essere considerato senza alcun dubbio un area la cui economia è strettamente dipendente dalla pesca e la produzione del territorio, intesa come cattura in mare, viene in parte commercializzata attraverso la struttura mercatale della città di Manfredonia e in parte attraverso i cosiddetti canali alternativi nei porti di Termoli e Vieste. Tradizionale è, invece, la vocazione di Taranto nella mitilicoltura, praticata nelle tranquille acque del Mar Piccolo così come è attività diffusa nel Gargano. In generale il carattere della struttura produttiva regionale è prevalentemente di tipo artigianale, con una forte diversificazione dei sistemi di pesca, sia nell ambito delle singole marinerie, sia fra le numerose marinerie dislocate su tutto il territorio regionale. Tuttavia, in termini di capacità Codice CUP J82F

2 produttiva, il settore presenta un elevato livello di concentrazione in alcune realtà definite come aree dipendenti dalla pesca. CONTESTO DI RIFERIMENTO Profilo costiero della Regione Puglia con i principali Porti pescherecci In Puglia, nonostante la concentrazione di una quota importante della capacità nazionale di pesca (pari al 13% della flotta, sia in termini numerici, sia in termini di stazza), si è assistito, negli ultimi anni, ad un progressivo peggioramento della redditività delle imprese ittiche: a fronte di una contrazione delle catture di quasi il 40%, la produzione lorda vendibile (Plv) è diminuita di circa il 14%, portando ad una riduzione del profitto lordo di circa un terzo A tale progressivo peggioramento della redditività delle imprese di pesca italiane, hanno contribuito, inoltre, sia l incremento delle importazioni di prodotto estero, consentito ed aggravato dall assenza di politiche di promozione del prodotto nazionale, sia l aumento rilevante del costo del gasolio Codice CUP J82F

3 La composizione della struttura produttiva pugliese per sistemi di pesca, pur evidenziando la netta prevalenza numerica dei battelli appartenenti alla piccola pesca, che rappresentano la metà dell intera flotta, si distingue, sia sotto l aspetto strutturale sia per i risultati raggiunti in termini di catture e ricavi, per la rilevanza assunta della flotta a strascico. In Puglia vi è una elevata presenza di battelli di capacità inferiore alle 10 tonnellate di stazza che praticano lo strascico costiero. I sistemi di pesca maggiormente utilizzati nei Compartimenti marittimi pugliesi sono le reti a strascico, trainate da due o più spesso, una imbarcazione, la piccola pesca, la volante e le reti a circuizione. La dimensione medio-piccola dei pescherecci a strascico deriva dal fatto che questi battelli non hanno la necessità di allontanarsi molto dalla costa in quanto, per la particolare morfologia dei fondali, le massime profondità strascicabili (800 metri) si raggiungono dopo poche miglia dalla linea costiera. La tecnica di pesca con reti da circuizione e' profondamente radicata nelle marinerie della Puglia sebbene negli ultimi anni molti operatori abbiano abbandonato il settore a causa degli elevati costi di gestione e soprattutto di manodopera. Tale tipo di pesca e' effettuata con imbarcazioni attrezzate con reti a circuizione che presentano una dimensione media di gran lunga inferiore alla media nazionale, in quanto gran parte della flotta regionale effettua un tipo di pesca esclusivamente stanziale. Le imbarcazioni censite nei Compartimenti Marittimi pugliesi nel 2010 sono state 1.692, con una stazza complessiva pari gt ed una potenza motore pari a kw. Il segmento della piccola pesca, inferiore a 12 m di lunghezza fuori tutto, rappresentava il 53,8 % della flotta, pari a 911 imbarcazioni. La flotta strascicante era costituita da 595 battelli, il 35,2% del totale regionale, il 68,8% della stazza ed il 63,6 % della potenza motore. Il segmento dei palangari era costituito da 31 battelli, paria al 1,8 % del totale regionale. La pesca con rete da traino pelagico volante era praticata in Puglia da 33 battelli. La pesca con il sistema a circuizione era praticata in Puglia da 16 battelli. Il segmento costituito da draghe turbo soffianti, attrezzato per la cattura delle vongole, contava 76 imbarcazioni. Vi era, infine, la presenza di un gruppo denominato polivalenti passivi costituito da 30 battelli di lunghezza superiore a 12 m ed attrezzato con strumenti di cattura non trainati. L acquacoltura in Puglia In Puglia l'allevamento ittico si concentra per le caratteristiche idrologiche e climatiche prevalentemente nella fascia costiera, dove si distinguono: allevamenti intensivi di specie eurialine (branzini ed orate) localizzati a terra o in gabbie a mare, con caratteristiche strutturali diversificate in relazione alle caratteristiche climatiche e meteo marine del Mare Adriatico; avannotterie specializzate nella produzione di novellame di specie eurialine branzini, orate, in alcuni caso dei veri fiori all'occhiello espressione del know-how italiano in materi, che stanno da alcuni anni svolgendo un importante ruolo nella ricerca di specie innovative (saraghi, ricciole, ombrine,...); allevamenti estensivi in aree lagunari e zone umide, presidi ambientali in cui con sistemi tradizionali si allevano diverse specie eurialine e molluschi. Il comparto dell acquacoltura estensiva L acquacoltura estensiva in aree umide lagunari rientra pienamente, da un punto di vista giuridico nel novero delle attività agricole (si veda al riguardo l art del Codice Civile, l art. 2 del decreto legislativo n. 226/2001, la legge n. 102/1192). Ad oggi però, purtroppo, a differenza di Codice CUP J82F

4 quanto accade per altri comparti agricoli, non sussiste alcuna forma di contributo o incentivo pubblico per sostenere tali attività. Questa attività si basa su tecniche di acquacoltura in cui l intervento umano è limitato alla conservazione ed al miglioramento ambientale, alla gestione dei flussi di acqua in entrata ed in uscita dalla valle ed alle fasi di semina e di pesca, senza l utilizzo di mangimi o altri prodotti artificiali per un attività in cui l allevamento di specie pregiate, quali orate, branzini ed anguille, si fonde con la tradizione e la cura dell ecosistema ambientale. Tale attività è quindi da sempre gestita in equilibrio con il delicato ecosistema lagunare-vallivo, oggi soggetto anche alle nuove regolamentazioni comunitarie riguardanti zone quali SIC, ZPS e Natura Notevoli sono i costi che annualmente gli acquacoltori sostengono in termini di impiego di manodopera e di mezzi al fine di assicurare l integrità e la conservazione dell ecosistema nelle loro aziende. Da diversi anni l unica fonte di reddito di tali aziende, è rappresentata dall attività di pesca, oggi fortemente compromessa dall implacabile attività predatoria degli uccelli ittiofagi, protetti dalle normative vigenti, quali i cormorani e gabbiani reali, che con la loro incessante azione provocano il depauperamento delle scorte ed impediscono la stabilità delle produzioni. Tutti i metodi dissuasivi di contrasto a questi predatori, messi in atto dalle aziende negli ultimi anni, incluso lo sparo autorizzato dalle Provincie, non hanno prodotto alcun effetto concreto. A questo flagello si aggiungono anche periodici eventi atmosferici devastanti come il freddo di carattere eccezionale dell inverno appena trascorso, che ha causato gravi mortalità per ipotermia, estese a tutto il territorio lagunare. L acquacoltura biologica Dal luglio 2010 è entrato in vigore in Europa il Regolamento Europeo N.710/2009 per l'acquacoltura Biologica che evidenzia l'importanza del settore indicando una via alternativa per lo sviluppo sostenibile dell'acquacoltura nell UE. Alcune aziende pugliesi hanno già colto questa opportunità, facendosi controllare e certificare per le attività di acquacoltura Bio. Codice CUP J82F

5 SWOT ANALYSIS ACQUACOLTURA Punti di Forza Punti di Debolezza Minacce Opportunità Elevati oneri per le Diversificazione di concessioni prodotto (trasformato, demaniali specie) Elevato grado di conoscenze e specializzazione tecnologica, sicurezza qualità della filiera Forte importazione dai paesi dell UE (Norvegia) e Paesi Terzi (Turchia, Sud Est Asiatico) Potenziale tecnologico per la trasformazione e diversificazione dei prodotti e di specie Sostenuta domanda per i prodotti ittici (locali) Elevati oneri nell attività di gestione dell acquacoltura Non chiara etichettatura sulla provenienza dei prodotti ittici Impossibilità di competere (costo e prezzo di vendita) con i prodotti provenienti dai Paesi Terzi Riduzione dei profitti e conseguenti rischi per le imprese di fare investimenti Crescita del mercato interno per i prodotti trasformati Integrazione verticale e trasformazione delle produzioni e prodotti Esistenza di canali di distribuzione che garantiscono l assorbimento delle produzioni di qualità Capacità di offrire sul mercato prodotti di qualità costante e sicuri tutto l anno Prossimità ai mercati nazionali che domandano prodotti di eccezionale freschezza Disponibilità tecnologiche ed innovative lungo tutta la filiera (allevamento, trasformazione e packaging) Pressione delle importazioni (volume e prezzo, level playing field) Dimensioni aziendali; elevata liquidità immobilizzata nelle imprese (ciclo produttivo) Mancanza di credito di esercizio difficoltà all accesso per nuovi investimenti Elevati costi dei mangimi e energia Mancanza di programmi di riproduzione/ ricerca genetica per le specie maggiormente allevate Scarsa disponibilità di vaccini e scarsa disponibilità all accesso di farmaci specifici per l acquacoltura (level playing field) Tendenza della GDO a imporre proprie politiche di certificazione Ridotto margine di manovra dei produttori nella gestione della dinamica dei prezzi Implementazione in materia di certificazione e marchi di qualità Potenzialità di crescita per produzioni oggi marginali Ottimizzazione dei sistemi di rintracciabilità del prodotto Miglioramento della catena produttiva Codice CUP J82F

6 L Organizzazione produttiva: PROGETTO INNOVAPESCA Il progetto pilota INNOVAPESCA è stato finalizzato all'obiettivo di: Contribuire alla revisione dell'organizzazione produttiva - attraverso processi innovativi - pure finalizzata alla esigenza di tutela dell'ambiente marino e delle sue risorse; Promuovere l'innovazione nel settore della trasformazione del prodotto ittico fresco per l'affinamento di tecnologie appropriate che consentono di conservare le caratteristiche organolettiche e prolungare la shelf-life del prodotto trasformato, equiparandole a quelle del fresco e valorizzare il cosiddetto "pesce povero". L'innovazione andrà intesa anche nella sua componente "di mercato", nel senso di gradimento da parte del consumatore e del trade rispetto all'attuale struttura del mercato di distribuzione dei prodotti ittici nella Regione Puglia. L economia della pesca è influenzata dalle tendenze di mercato che richiedono maggiore disponibilità di prodotto ittico ready to eat e ready to cook, e nello stesso tempo sia i consumatori che le aziende di trasformazione e distribuzione risultano essere sempre più attente alle problematiche di natura ambientale, di sicurezza alimentare e tracciabilità del prodotto, al fine di essere garantiti e garantire una produzione di pesca sostenibile e gestita in modo razionale e valorizzare il cosiddetto "pesce povero". Il Progetto Innovapesca ha puntato nel riconsiderare la qualità nutrizionale e igienico sanitaria delle specie ittiche che non trovano un adeguata collocazione commerciale come prodotto fresco. Il RINA ha sviluppato un analisi della sostenibilità della pesca delle marinerie pugliesi, sia da un punto di vista ambientale, valutandone le specificità ed l impatto sugli stock, sia da un punto di vista economico e sociale, identificandone le possibilità di certificazione attinenti alla filiera ittica. Attraverso l impegno congiunto tra armatori ed operatori della filiera, il progetto Innovapesca è stato finalizzato a certificare la sostenibilità dei prodotti distribuiti attestandone le buoni prassi di gestione, la freschezza e la qualità. L articolazione del lavoro del RINA è stata conseguentemente concepita in tre parti: una fase di analisi e valutazione dello stato degli stock ittici della regione, una seconda parte dedicata all analisi e valutazione della sostenibilità delle marinerie e del livello e propensione all approccio manageriale all attività ed un ultima fase in cui si è indirizzata l attenzione agli strumenti di valorizzazione dell impresa ittica e del prodotto attraverso appropriate certificazioni. Congiuntamente il Dipartimento di Veterinaria dell Università di Bari ha partecipato ad una serie di valutazioni qualitative dei prodotti ittici a partire dalle fasi di pesca, raccolta e manipolazione a bordo. L analisi qualitativa è stata anche riferita alle fasi successive di trasformazione. SPERIMENTAZIONE DELLE NUOVE TECNICHE DI GESTIONE PER LA PRODUZIONE ECOCOMPATIBILE E DI QUALITA Strutturata l organizzazione di produzione e vendita, Federpesca in collaborazione con il RINA e il Dipartimento di Veterinaria dell Università di Bari, ha eseguito le prove definitive di realizzazione dei prodotti preparati Innovepesca: Filetto di merluzzo intero; Filetto di merluzzo a metà; Merluzzo decapitato; Filetto di Gallinella; Filetto di triglia; Rana pescatrice con testa a tranci: Codice CUP J82F

7 Coda di rana pescatrice spellata; Seppia pulita con pelle arricciata; Moscardino pulito arricciato; Filetto di alici; Alici decapitate; Filetti di spigola; Filetti di orata; Orata eviscerata; Spigola eviscerata. I prodotto sopraelencati sono stati sottoposti a prove di lavorazione e shelf life da cui sono state tratte le buone prassi di trasporto, lavorazione, conservazione, confezionamento, distribuzione e vendita. Le prove di lavorazione sono state estese alle tecniche di confezionamento e hanno permesso la preparazione di campioni di vaschette di tipo commerciale e destinabili alle analisi microbiologiche da parte del Dipartimento di medicina veterinaria dell Università di Bari e determinazione della vita commerciale dei prodotti (shelf life). I test per la strutturazione di un protocollo di lavorazione Innovapesca sono stati effettuati si tutta la filiera, a partire dalla pesca e l acquacoltura, a seguire nella trasformazione e nella distribuzione del prodotto. Il processo è stato efficace nella realizzazione dei prodotti in scala commerciale, nella fornitura costante e nei tempi richiesti dal distributore, nel raggiungimento degli standard di qualità necessari, nella costituzione di una gamma di prodotti ampi e che ha trovato un ottimo riscontro nel suo consumatore finale. Codice CUP J82F

8 Creazione e sperimentazione di un marchio commerciale Sperimentazione della produzione e vendita della gamma di prodotti Codice CUP J82F

9 Marchi collettivi della filiera regionale dell agroalimentare Il marchio Prodotti di Qualità Puglia è un marchio di qualità collettivo comunitario con indicazione di origine. Il marchio garantisce la qualità e l origine del prodotto. La Regione Puglia, ai sensi del Reg. (CE) n. 207/09, ha depositato l 11/06/2012 all Ufficio per l Armonizzazione nel Mercato Interno UAMI la domanda di registrazione del marchio Prodotti di Qualità Puglia. La Regione Puglia con il marchio Prodotti di Qualità Puglia ha inteso: valorizzare i prodotti agricoli e alimentari con un elevato standard qualitativo controllato; portare a conoscenza dei consumatori, attraverso azioni informative e pubblicitarie, le caratteristiche qualitative dei prodotti e dei servizi contrassegnati dal marchio che partecipano al sistema di qualità alimentare riconosciuto dalla Regione Puglia ai sensi del reg. CE n del Consiglio del 20 settembre 2005; promuovere e sostenere il marketing commerciale e la vendita di tali prodotti. Il marchio risponde alle prescrizioni di cui agli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale (2006/C 319/01) ed agli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato a favore della pubblicità dei prodotti di cui all Allegato I del Trattato sul Funzionamento dell Unione Europea nonché di determinati prodotti non compresi in detto allegato. Il marchio trasmette il messaggio principale d indicazione di qualità del prodotto e quello secondario d indicazione d origine del medesimo. Il marchio assicura una tracciabilità completa dei prodotti. Il marchio è di qualità della Regione Puglia è può riguardare i seguenti prodotti: i prodotti agricoli e alimentari regolati da sistemi di qualità riconosciuti dall Unione Europea (DOP e IGP); i prodotti agricoli e alimentari che partecipano ai sistemi di qualità alimentare ai sensi del Regolamento CE n del Consiglio del 20 settembre 2005, per i quali sono definite schede tecniche di prodotto che prevedono criteri e norme rigorose e specifiche tali da garantire una qualità del prodotto significativamente Codice CUP J82F

10 superiore alle norme commerciali correnti e a quelle generali istituite dalla legislazione europea o nazionale e comprendenti le seguenti disposizioni: il nome dei prodotti o servizi; la descrizione dei prodotti; i criteri di qualità previsti per le varie categorie di prodotti; le disposizioni relative ai controlli; le sanzioni; le modalità di applicazione del marchio; l individuazione degli organismi di controllo indipendenti e, incaricati di eseguire i controlli. Rientrano tra i servizi aggiuntivi: i servizi di ristorazione per la somministrazione dei prodotti a marchio Prodotti di Qualità Il marchio Prodotti di Qualità Puglia può essere concesso in uso a tutti i produttori dell Unione Europea per i prodotti e servizi agricoli ed alimentari, che conformemente al diritto comunitario, godono di particolare tutela nell Unione Europea e rispondono a determinati requisiti qualitativi. La concessione dell utilizzo del marchio Prodotti di Qualità Puglia è disciplinata da quanto previsto dal regolamento d uso del Marchio approvato con DGR n del 05/06/2012. Programma di controllo della qualità La qualità dei prodotti e servizi agricoli e alimentari contrassegnati dal marchio è garantita attraverso un programma di controllo della qualità. Il programma di controllo per i prodotti regolati da sistemi di qualità riconosciuti dall Unione Europea è eseguito dall organismo di controllo designato ed approvato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il programma di controllo per i prodotti e servizi che partecipano ai sistemi di qualità alimentare ai sensi del Regolamento CE n del Consiglio del 20 settembre 2005 è eseguito da organismi di controllo indipendenti, abilitati a eseguire i controlli secondo le vigenti norme europee, iscritti nell Elenco Regionale degli O.d.C. Il piano di controllo è attuato in osservanza delle schede tecniche di prodotto previste per le varie categorie di prodotti. La Regione Puglia Area Politiche per lo Sviluppo Rurale svolge attività di vigilanza sull OdC incaricato. Il programma di controllo della qualità è aperto a tutti i prodotti realizzati nell'unione Europea, indipendentemente dalla loro origine, a condizione che essi rispettino le condizioni e i criteri stabiliti. Sono riconosciuti i risultati di controlli comparabili effettuati in altri Stati Membri. Codice CUP J82F

Osservatorio Regionale Della Pesca. Puglia

Osservatorio Regionale Della Pesca. Puglia 2008 Osservatorio Regionale Della Pesca Puglia 2 2008 Osservatorio Regionale della Pesca Lembo Giuseppe & Donnaloia Leonardo Puglia 3 Sistema Informativo Congiunturale SIC Regione Puglia - POR Puglia 2000-2006

Dettagli

IV 2007 NEWSLETTER TRIMESTRALE SULLA PESCA PUGLIESE. Caratteristiche tecniche della flotta

IV 2007 NEWSLETTER TRIMESTRALE SULLA PESCA PUGLIESE. Caratteristiche tecniche della flotta NEWSLETTER TRIMESTRALE SULLA PESCA PUGLIESE IV 2007 Caratteristiche tecniche della flotta Le imbarcazioni censite nei Compartimenti Marittimi pugliesi nel 2007 sono 1.704, la stazza complessiva ammonta

Dettagli

Figure 1 Localizzazione e dissomiglianza degli uffici di iscrizione delle provincia di Salerno. Acciaroli. Marina di Pisciotta

Figure 1 Localizzazione e dissomiglianza degli uffici di iscrizione delle provincia di Salerno. Acciaroli. Marina di Pisciotta CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA FLOTTA DI PESCA SALERNITANA La flotta di pesca della provincia di Salerno è caratterizzata da una struttura fortemente artigianale. La gran parte delle imbarcazioni, infatti,

Dettagli

Info Mese Settembre Contratto Repertorio NOTA MENSILE SETTEMBRE 2010

Info Mese Settembre Contratto Repertorio NOTA MENSILE SETTEMBRE 2010 Info Mese Settembre Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE ED INTERNAZIONALI DIREZIONE GENERALE DELLA PESCA MARITTIMA E DELL ACQUACOLTURA Servizio

Dettagli

ALLEGATO 4 INDICATORI DI PROGETTO PER CIASCUNA MISURA

ALLEGATO 4 INDICATORI DI PROGETTO PER CIASCUNA MISURA E. INDICATORI ALLEGATO 4 INDICATORI DI PROGETTO PER CIASCUNA MISURA L istante dovrà compilare la sola tabella relativa all iniziativa che intende realizzare. I dati riportati saranno quelli previsionali.

Dettagli

CCIAA Reggio Calabria. 3 novembre 2015

CCIAA Reggio Calabria. 3 novembre 2015 Reg. Ce 1198/2006 Asse Prioritario 3 - Misure di interesse comune Misura 3.1 Azioni Collettive Azioni volte alla realizzazione di progetti di interesse comune nel settore della pesca e acquacoltura CCIAA

Dettagli

La proposta certificativa per il settore ittico

La proposta certificativa per il settore ittico La proposta certificativa per il settore ittico ENVIRONMENT & SUSTAINABILITY Marine Energy Business Assurance Transport & Infrastructures IFIs, Banks and Investors INNOVATION chi SIAMO RINA SERVICES S.p.A.

Dettagli

Iolanda Viale Servizio Sviluppo delle Filiere Animali

Iolanda Viale Servizio Sviluppo delle Filiere Animali Acquacoltura in Sardegna tradizioni, innovazione, sapori e ambiente Iolanda Viale Servizio Sviluppo delle Filiere Animali Cagliari, 27 maggio 2016 2. Perchè l acquacoltura Il consumo mondiale di prodotti

Dettagli

MARCHIO COSTA TOSCANA TRACCIABILITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE NELLE ZONE DI PESCA

MARCHIO COSTA TOSCANA TRACCIABILITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE NELLE ZONE DI PESCA MARCHIO COSTA TOSCANA TRACCIABILITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE NELLE ZONE DI PESCA Creare un sistema di tracciabilità e un marchio collettivo per valorizzare il pescato della costa toscana: un ambizioso percorso

Dettagli

Il comparto dell acquacoltura in Sardegna alla luce dei risultati dell indagine conoscitiva

Il comparto dell acquacoltura in Sardegna alla luce dei risultati dell indagine conoscitiva Il comparto dell acquacoltura in Sardegna alla luce dei risultati dell indagine conoscitiva Iolanda Viale Dipartimento per le Produzioni Zootecniche Servizio Risorse Ittiche 2 ottobre 2009 Siamaggiore

Dettagli

Osservatorio nazionale della pesca

Osservatorio nazionale della pesca COMPARTIMENTO DI PROCIDA ABC: AVOID BY CATCH Avoid By Catch FONDO EUROPEO PESCA PROGRAMMAZIONE 2007-2013 Osservatorio nazionale della pesca UNIONE EUROPEA FAI FEDERPESCA ABC: AVOID BY CATCH MARINERIA DI

Dettagli

Aspetti economici e normativi per una nuova governance della pesca nel Mar Adriatico:

Aspetti economici e normativi per una nuova governance della pesca nel Mar Adriatico: Distretto di Pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile Regione Emilia Romagna Aspetti economici e normativi per una nuova governance della pesca nel Mar Adriatico: la prospettiva del distretto

Dettagli

Innovazione e Qualità nel settore ittico per lo sviluppo di nuovi modelli distributivi e commerciali

Innovazione e Qualità nel settore ittico per lo sviluppo di nuovi modelli distributivi e commerciali Innovazione e Qualità nel settore ittico per lo sviluppo di nuovi modelli distributivi e commerciali Presentazione: dr. Paolo Giarletta Coordinatore del Progetto Pilota FRESCO DI PIU promosso dalle Associazioni

Dettagli

Riepilogo attività 2017 PROGETTO PESCA SICURA

Riepilogo attività 2017 PROGETTO PESCA SICURA Riepilogo attività 2017 PROGETTO PESCA SICURA PESCA SICURA Promuovere e diffondere una cultura della sicurezza tra i lavoratori della pesca marittima in Puglia. Questo lo scopo del progetto Pesca Sicura

Dettagli

Ittico: una filiera sicura e di qualità

Ittico: una filiera sicura e di qualità Ittico: una filiera sicura e di qualità Tempestività, freschezza e qualità: sono i pilastri sui quali Erredi Distribuzione, azienda di Monopoli (Ba) con un ampio assortimento di food e non food, ha fondato

Dettagli

Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali ed animali Università degli studi di Udine. Marano lagunare (UD) 06/06/2016

Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali ed animali Università degli studi di Udine. Marano lagunare (UD) 06/06/2016 Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali ed animali Università degli studi di Udine Marano lagunare (UD) 06/06/2016 Evoluzione consistenza e superficie Valli Friulane ANNO MARANO GRADO AUTORE

Dettagli

Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile

Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile Strategie nazionali per lo sviluppo locale dell acquacoltura in Alto Adriatico Prioli Giuseppe M.A.R.E. Soc. Coop. a r.l. Expo Milano

Dettagli

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale 1. Titolo della Misura MISURA 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale 2. Articoli di riferimento Titolo IV, Capo

Dettagli

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Agricoltura, silvicoltura e pesca Processo Acquacoltura e pesca Sequenza di processo Progettazione

Dettagli

L acquacoltura, nel mondo del Bio

L acquacoltura, nel mondo del Bio L acquacoltura, nel mondo del Bio Embedded PowerPoint Video By PresenterMedia.com Il Regolamento CE 834/07, il Regolamento CE 710/2009 Il Regolamento CE 834/07 fornisce la base normativa per lo sviluppo

Dettagli

SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI

SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI SETTORE PRODOTTI BIOLOGICI Scheda di settore www.ismea.it www.ismeaservizi.it Aggiornamento: settembre 2014 1 LE CARATTERISTICHE DELLA FILIERA www.ismea.it www.ismeaservizi.it I NUMERI DELLA FILIERA struttura

Dettagli

Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014

Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014 Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC Cesena - 23 settembre 2014 Reg.(UE) n. 1308/2013 sull organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli - Le OI sono previste per tutti

Dettagli

IL PANE: una filiera di salute

IL PANE: una filiera di salute IL PANE: una filiera di salute Problematiche di marketing nella panificazione artigianale Prof. A. Marchini Dipartimento di Scienze Economico-estimative e degli Alimenti Università di Perugia amarchini@unipg.it

Dettagli

P R O G E T TO P. E. S. C. A. Pesca Europea Servizi Cooperazione Ambiente VEDEMECUM ATTIVITA CENTRI SERVIZI PESCA DI LEGACOOP CAMPANIA

P R O G E T TO P. E. S. C. A. Pesca Europea Servizi Cooperazione Ambiente VEDEMECUM ATTIVITA CENTRI SERVIZI PESCA DI LEGACOOP CAMPANIA P R O G E T TO P. E. S. C. A. Pesca Europea Servizi Cooperazione Ambiente VEDEMECUM ATTIVITA CENTRI SERVIZI PESCA DI LEGACOOP CAMPANIA VI Piano Triennale della Pesca e dell Acquacoltura Accordi di Programma

Dettagli

Maurizio Martina Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Maurizio Martina Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali PIANO DI AZIONI PER LA PESCA IL PIANO PER LA PESCA La tutela delle nostre risorse marine passa anche attraverso una politica strategica per la pesca e l acquacoltura. Parliamo di un settore che impiega

Dettagli

Dott. Mario Ferretti Dott. Gian Ludovico Ceccaroni. Le opportunità del FEAMP: un nuovo fondo per gli affari marittimi e la pesca

Dott. Mario Ferretti Dott. Gian Ludovico Ceccaroni. Le opportunità del FEAMP: un nuovo fondo per gli affari marittimi e la pesca Dott. Mario Ferretti Dott. Gian Ludovico Ceccaroni Le opportunità del FEAMP: un nuovo fondo per gli affari marittimi e la pesca San Benedetto del Tronto 31 gennaio 2013 Il FEAMP Presentazione della proposta

Dettagli

GAC TERRE DI MARE s.c.ar.l.

GAC TERRE DI MARE s.c.ar.l. GAC TERRE DI MARE s.c.ar.l. Asse IV FEP PUGLIA 2007/2013 Piano di Sviluppo Costiero 2012/2015 - Terre di Mare Misura 1 - Azione 1.1.c «Investimenti in attrezzature e infrastrutture per la produzione, la

Dettagli

Certificazioni, protocolli, regolamenti qualità: come orientarsi nel mercato

Certificazioni, protocolli, regolamenti qualità: come orientarsi nel mercato Orticoltura di qualità in un mercato in evoluzione Foggia, 30.IV.2009 Certificazioni, protocolli, regolamenti qualità: come orientarsi nel mercato Il quadro di contesto Reggidori Giampiero O.P. ApoConerpo

Dettagli

Analisi comparata del settore ittico Nord e Medio/Basso Adriatico

Analisi comparata del settore ittico Nord e Medio/Basso Adriatico L ADRIATICO A CONFRONTO Analisi comparata del settore ittico Nord e Medio/Basso Adriatico Osserrvattorriio Sociio Economiico delllla Pesca e dellll Acquacolltturra Osservatoriio Sociio Economiico delllla

Dettagli

Conferenza Stampa del 23 febbraio 2017

Conferenza Stampa del 23 febbraio 2017 Conferenza Stampa del 23 febbraio 2017 Il FLAG Nord è un Agenzia di Sviluppo Locale che opera nell ambito della Politica Comune Europea della Pesca, costituita nel 2013 e riconosciuta con Decreto dalla

Dettagli

DECRETO N. 1031/DecA/24 DEL

DECRETO N. 1031/DecA/24 DEL DECRETO N. 1031/DecA/24 Oggetto: Misure per migliorare la sostenibilità della pesca marittima nelle acque prospicienti il territorio della Sardegna: decorrenza arresto temporaneo per le unità abilitate

Dettagli

Tab. B Caratteristiche tecniche e composizione % della flotta peschereccia per sistemi di pesca, Puglia, 2010

Tab. B Caratteristiche tecniche e composizione % della flotta peschereccia per sistemi di pesca, Puglia, 2010 Tab. B.6.1 - Caratteristiche tecniche e composizione % della flotta peschereccia per sistemi di pesca, Puglia, 2010 Unità Tonnellaggio Potenza Equipaggio num. % GT % kw % N % Strascico 595 35,2 15.512

Dettagli

L acquacoltura, nel mondo del Bio

L acquacoltura, nel mondo del Bio L acquacoltura, nel mondo del Bio Embedded PowerPoint Video By PresenterMedia.com Il regolamento CE 834/07 Il Regolamento fornisce la base normativa per lo sviluppo sostenibile dell agricoltura biologica.

Dettagli

LEMBO, ANGHINONI, CAVALIERE

LEMBO, ANGHINONI, CAVALIERE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 112 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LEMBO, ANGHINONI, CAVALIERE Norme in materia di acquacoltura Presentata il 9 maggio 1996 ONOREVOLI

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO AGRO - ALIMENTARE OPERATORE DEL MARE E DELLE ACQUE INTERNE. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO AGRO - ALIMENTARE OPERATORE DEL MARE E DELLE ACQUE INTERNE. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): ALLEGATO 2 AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO AGRO - ALIMENTARE Denominazione della figura OPERATORE DEL MARE E DELLE ACQUE INTERNE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

Dettagli

regione che, primi in Italia e secondi in Europa, hanno predisposto un sistema telematico di vendita del pesce fresco (Fishtel). La pesca ha un ruolo

regione che, primi in Italia e secondi in Europa, hanno predisposto un sistema telematico di vendita del pesce fresco (Fishtel). La pesca ha un ruolo INTRODUZIONE Da diversi anni, la politica italiana in materia di pesca e acquacoltura si è posta l obiettivo di realizzare una gestione dinamica delle zone di mare e delle risorse ittiche, con il coinvolgimento

Dettagli

La Certificazione dei Prodotti D.O.P. I.G.P. S.T.G.

La Certificazione dei Prodotti D.O.P. I.G.P. S.T.G. ISTITUTO MEDITERRANEO DI CERTIFICAZIONE - DOP IGP STG La Certificazione dei Prodotti D.O.P. I.G.P. S.T.G. Dott. Agr. Lucio Faragona Responsabile Servizio Certificazione IMC 02 febbraio 2007 Argomenti Trattati

Dettagli

AUDIZIONE Senato

AUDIZIONE Senato AUDIZIONE Senato 17.06.2014 NUMERO ATTO PRPOSTA REG. CE COM(2014) 265 DEF Atto comunitario n. 36: Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un divieto di pesca con reti

Dettagli

Il ruolo della Guardia Costiera nell attivit. attività di monitoraggio e tutela delle Tartarughe Marine

Il ruolo della Guardia Costiera nell attivit. attività di monitoraggio e tutela delle Tartarughe Marine Il ruolo della Guardia Costiera nell attivit attività di monitoraggio e tutela delle Tartarughe Marine C.C. (CP) Giuseppe MARZANO Capo Servizio Personale Marittimo, Attività Marittime e Contenzioso Capitaneria

Dettagli

Regione: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Territorio interessato: Specchio acqueo marino antistante la regione FVG

Regione: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Territorio interessato: Specchio acqueo marino antistante la regione FVG Best practices Cod. fep 110/ACO/09/FV Interventi più significativi (o che hanno permesso di ottenere i risultati migliori) tra quelli realizzati nell ambito del Po Fep 2007-2013 dall inizio della programmazione

Dettagli

Il pesce di filiera corta al supermercato

Il pesce di filiera corta al supermercato Il pesce di filiera corta al supermercato Categories : News Il mercato della produzione ittica nell ambito della GDO - Le strategie di Unicoop Firenze A cura di Lapo Nannucci Imbarcazione dedita alla pesca

Dettagli

Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader

Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader 2014-2020 Costigliole d Asti, Calamandrana 23 marzo 2016 I contenuti del PSL 2014-2020 POPOLAZIONE Popolazione ammissibile:

Dettagli

Opportunità di finanziamento dell Unione Europea

Opportunità di finanziamento dell Unione Europea Opportunità di finanziamento dell Unione Europea Convegno Nazionale La Blue Economy - opportunità e prospettive per l Italia 3 aprile 2014 Senato della Repubblica Fondi Strutturali e di investimento Fondo

Dettagli

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE IL RUOLO DEL MONITORAGGIO NELLA POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE Bari, novembre 2010 Regione Puglia Servizio Tutela delle Acque Dott.ssa M.A. Iannarelli LA TUTELA DELLE ACQUE ANALISI

Dettagli

Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura

Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura 26 novembre 2017 Presso CREA LA COOPERAZIONE NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 LA MISURA 16 RELATORE: Marco Alimonti - Agronomo LA COOPERAZIONE

Dettagli

Vallicoltura e acquacoltura interna (stato dell arte, analisi, criticità) Renato Palazzi, Veneto Agricoltura

Vallicoltura e acquacoltura interna (stato dell arte, analisi, criticità) Renato Palazzi, Veneto Agricoltura ACQUACOLTURA INTERNA - N IMPIANTI ATTIVI (INCUBATOI) 7 (4) 92 (11) 20 (1) 26 (4) 4 22 (1) 7 (1) 6 Fonti: Amministrazioni Provinciali, Anagrafica Regione Veneto. ACQUACOLTURA IN VENETO 2013 - Piscicoltura

Dettagli

ASPROCARNE PIEMONTE s.c.c.

ASPROCARNE PIEMONTE s.c.c. ASPROCARNE PIEMONTE s.c.c. Via S. Pellico, 10 10022 Carmagnola TO www.asprocarne.com Torino Martedi 16 Giugno 2009 Centro Congressi Torino incontra Sala Sella La Filiera della carne bovina Come collocare

Dettagli

OPERATORE DEL MARE E DELLE ACQUE INTERNE

OPERATORE DEL MARE E DELLE ACQUE INTERNE Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate OPERATORE DEL MARE E DELLE ACQUE INTERNE 6.4.5.1 - Acquacoltori e assimilati 6.4.5.2 - Pescatori della pesca costiera ed in acque

Dettagli

Info Mese Aprile Contratto Repertorio NOTA MENSILE APRILE 2011

Info Mese Aprile Contratto Repertorio NOTA MENSILE APRILE 2011 Info Mese Aprile Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE ED INTERNAZIONALI DIREZIONE GENERALE DELLA PESCA MARITTIMA E DELL ACQUACOLTURA Servizio Monitoraggio

Dettagli

Riccardo Aleandri- CREA. Roma, 31 maggio 2016

Riccardo Aleandri- CREA. Roma, 31 maggio 2016 Riccardo Aleandri- CREA Roma, 31 maggio 2016 Da dove siamo partiti Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (MISE) Piano Nazionale della Ricerca (MIUR) Piano strategico per l innovazione e

Dettagli

II 2007 NEWSLETTER TRIMESTRALE SULLA PESCA PUGLIESE

II 2007 NEWSLETTER TRIMESTRALE SULLA PESCA PUGLIESE NEWSLETTER TRIMESTRALE SULLA PESCA PUGLIESE II 2007 Caratteristiche tecniche della flotta Questa sezione viene, di norma, aggiorna una volta all anno, nella newsletter relativa al quarto trimestre. Riportiamo

Dettagli

Il decreto D.lgs. 148/2008 ha voluto completare il quadro interno dal punto di vista della polizia sanitaria includendo nuove specie di animali, in

Il decreto D.lgs. 148/2008 ha voluto completare il quadro interno dal punto di vista della polizia sanitaria includendo nuove specie di animali, in Il decreto D.lgs. 148/2008 ha voluto completare il quadro interno dal punto di vista della polizia sanitaria includendo nuove specie di animali, in particolare marine, allevate dal settore dell acquacoltura

Dettagli

Prodotti di origine, Indicazioni geografiche e sviluppo rurale

Prodotti di origine, Indicazioni geografiche e sviluppo rurale Meeting ASBRAER Firenze, 26.02.2013 Prodotti di origine, Indicazioni geografiche e sviluppo rurale GIOVANNI BELLETTI ANDREA MARESCOTTI SILVIA SCARAMUZZI Dipartimento di Scienze per l economia e l impresa

Dettagli

Stagni e lagune produttive della Sardegna: tradizioni, sapori e ambiente

Stagni e lagune produttive della Sardegna: tradizioni, sapori e ambiente Stagni e lagune produttive della Sardegna: tradizioni, sapori e ambiente Iolanda Viale Servizio Risorse Ittiche Oristano, 27 marzo 2015 2. Opuscolo divulgativo Obiettivo: far conoscere e valorizzare i

Dettagli

LA PESCA IN VENETO. Osservatorio Socio Economico della Pesca e dell Acquacoltura. Sommario. Aggiornamento a Gennaio 2012

LA PESCA IN VENETO. Osservatorio Socio Economico della Pesca e dell Acquacoltura. Sommario. Aggiornamento a Gennaio 2012 LA PESCA IN VENETO Aggiornamento a Gennaio 2012 Sommario STATO DELL ARTE DELLA PESCA VENETA 2 FLOTTA E IMPRESE ITTICHE 3 LA PESCA IN VENETO. 5 ACQUACOLTURA.. 9 COMMERCIO ESTERO.. 10 Osservatorio Socio

Dettagli

Decreto Ministeriale 27 marzo 2002

Decreto Ministeriale 27 marzo 2002 Per garantire un efficace sistema di rintracciabilità il Ministero delle politiche agricole e forestali, ha istituito un sistema di controllo con requisiti obbligatori di etichettatura riferiti ai prodotti

Dettagli

ESAMI DI STATO TECNOLOGO ALIMENTARE I SESSIONE 2000

ESAMI DI STATO TECNOLOGO ALIMENTARE I SESSIONE 2000 ESAMI DI STATO I SESSIONE 2000 1. Il candidato descriva i parametri di processo e le soluzioni impiantistiche più idonee per la realizzazione di un prodotto di qualità di propria scelta. 2. Nel corso delle

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO. La filiera

CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO. La filiera CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO La filiera LA FILIERA ITTICA FILIERA insieme definito delle organizzazioni (o operatori) con i relativi flussi materiali che concorrono alla formazione,

Dettagli

Info Mese Settembre NOTA MENSILE SETTEMBRE 2012

Info Mese Settembre NOTA MENSILE SETTEMBRE 2012 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE ED INTERNAZIONALI DIREZIONE GENERALE DELLA PESCA MARITTIMA E DELL ACQUACOLTURA Servizio Monitoraggio statistico

Dettagli

Di un impianto di acquacoltura sito in (specificare anche cod. NUTS III): Telefax: Matricola INAIL: Coordinate bancarie:

Di un impianto di acquacoltura sito in (specificare anche cod. NUTS III): Telefax: Matricola INAIL: Coordinate bancarie: Reg. CE 1198/2006 - artt. 28 e 29 Investimenti produttivi nel settore dell acquacoltura MISURA 2.1 Progetto n /AC/13 Costruzione Ampliamento Ammodernamento Di un impianto di acquacoltura sito in (specificare

Dettagli

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione

Dettagli

FEAMP Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014/2020

FEAMP Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014/2020 FEAMP Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014/2020 1. Il quadro normativo di riferimento Il Regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014, istituisce il Fondo

Dettagli

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria Rete Rurale Nazionale 2007-2013 Principi e strumenti della Politica di Sviluppo Rurale Hotel Diana, Roma, 8 settembre 2009 ASSE II Obiettivi, articolazione e criticità Parte I - Agricoltura Antonella Trisorio

Dettagli

PESCA E ACQUACOLTURA

PESCA E ACQUACOLTURA Ismea Newsletter PESCA E ACQUACOLTURA N. 28 Settimana 16 22 luglio 2007 Mercati Mercati nazionali Le condizioni meteorologiche sono state buone lungo tutte le coste nazionali e di conseguenza le principali

Dettagli

Utilizzare il presente modulo per notificare gli aiuti di Stato a favore della pubblicità dei prodotti di cui all allegato I del trattato CE.

Utilizzare il presente modulo per notificare gli aiuti di Stato a favore della pubblicità dei prodotti di cui all allegato I del trattato CE. PARTE III.12.R. SCHEDA DI INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI SUGLI AIUTI PER LA PROMOZIONE E LA PUBBLICITÀ DEI PRODOTTI AGRICOLI Utilizzare il presente modulo per notificare gli aiuti di Stato a favore della pubblicità

Dettagli

Frutticoltura: i canali di sbocco delle produzioni agricole

Frutticoltura: i canali di sbocco delle produzioni agricole Indagini monografiche - Agricoltura Panel Aziende Agricole Ismea Frutticoltura: i canali di sbocco delle produzioni agricole Dicembre 200 Introduzione Attraverso le aziende del Panel Aziende Agricole Ismea

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana BANDO PUBBLICO. ART. 1 Premessa

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana BANDO PUBBLICO. ART. 1 Premessa REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato dell Agricoltura e delle Foreste Dipartimento Regionale Interventi Strutturali Servizio VIII- Tutela, Valorizzazione e Promozione dei Prodotti Agroalimentari

Dettagli

Qualità Garantita dalla Regione Puglia. Bari Assessorato Regionale Risorse Agroalimentari, 14 aprile 2016

Qualità Garantita dalla Regione Puglia. Bari Assessorato Regionale Risorse Agroalimentari, 14 aprile 2016 Qualità Garantita dalla Regione Puglia Bari Assessorato Regionale Risorse Agroalimentari, 14 aprile 2016 Marchio non Registrato Il marchio collettivo comunitario con indicazione d origine Prodotti di Puglia,

Dettagli

Report Confcommercio IL TURISMO IN PUGLIA - 1 -

Report Confcommercio IL TURISMO IN PUGLIA - 1 - Report Confcommercio IL TURISMO IN PUGLIA - 1 - PREMESSA Il presente documento è una analisi dei flussi turistici nella nostra regione, sulla base dei dati Istat ufficiali. Lo studio mette a confronto

Dettagli

Info Mese Agosto NOTA MENSILE AGOSTO 2012

Info Mese Agosto NOTA MENSILE AGOSTO 2012 2012 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE ED INTERNAZIONALI DIREZIONE GENERALE DELLA PESCA MARITTIMA E DELL ACQUACOLTURA Servizio Monitoraggio

Dettagli

Maurizio Martina Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Maurizio Martina Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali IL PIANO STRATEGICO PER LA RICERCA AGROALIMENTARE UN PIANO PER IL FUTURO È la prima volta che l Italia adotta un piano strategico per l innovazione e la ricerca nel settore agroalimentare, delle foreste

Dettagli

Analisi delle principali filiere produttive dell agricoltura biologica pugliese

Analisi delle principali filiere produttive dell agricoltura biologica pugliese Analisi delle principali filiere produttive dell agricoltura biologica pugliese Roberta Callieris IAM Bari Convegno Percorsi di valorizzazione dei prodotti tradizionali tipici pugliesi Bio & Tipico Puglia

Dettagli

I PROVA INTERMEDIA DOMANDE PER ESERCITAZIONE

I PROVA INTERMEDIA DOMANDE PER ESERCITAZIONE Nome Cognome Matr. 1) Se la domanda è ad elasticità unitaria rispetto al prezzo, quali sono le conseguenze di una diminuzione del prezzo del 5% sulla quantità domandata? La quantità domandata non varia

Dettagli

premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu

premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu Coldiretti & Lipu premesso che Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale Lipu è un Associazione che opera

Dettagli

CREDITO AGRICOLO Fondo a favore delle PMI

CREDITO AGRICOLO Fondo a favore delle PMI CREDITO Fondo a favore delle PMI IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Il comparto agricolo regionale Superficie agricola totale (SAT): 1.470.698 ettari; Superficie agricola utilizzata (SAU): 1.153.690 ettari; Il

Dettagli

Di un impianto di acquacoltura sito in (specificare anche cod. NUTS III): Il sottoscritto (C.F.: ), in qualità di. Telefax: Coordinate bancarie:

Di un impianto di acquacoltura sito in (specificare anche cod. NUTS III): Il sottoscritto (C.F.: ), in qualità di. Telefax: Coordinate bancarie: Reg. CE 1198/2006 - artt. 28 e 29 Investimenti produttivi nel settore dell acquacoltura MISURA 2.1 - Sottomisura 1 Progetto n /AC/11 Costruzione Ampliamento Ammodernamento Di un impianto di acquacoltura

Dettagli

Pubblicazioni Ismea LE STRUTTURE PRODUTTIVE E COMMERCIALI DEL SETTORE ITTICO

Pubblicazioni Ismea LE STRUTTURE PRODUTTIVE E COMMERCIALI DEL SETTORE ITTICO Pubblicazioni Ismea LE STRUTTURE PRODUTTIVE E COMMERCIALI DEL SETTORE ITTICO I risultati dell indagine strutturale condotta presso gli operatori della filiera pesca e acquacoltura Dicembre- 2003 Pubblicazione

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SD15U ATTIVITÀ TRATTAMENTO IGIENICO E ATTIVITÀ PRODUZIONE DEI DERIVATI DEL LATTE:

STUDIO DI SETTORE SD15U ATTIVITÀ TRATTAMENTO IGIENICO E ATTIVITÀ PRODUZIONE DEI DERIVATI DEL LATTE: STUDIO DI SETTORE SD15U ATTIVITÀ 15.51.1 TRATTAMENTO IGIENICO E CONFEZIONAMENTO DI LATTE ALIMENTARE PASTORIZZATO E A LUNGA CONSERVAZIONE ATTIVITÀ 15.51.2 PRODUZIONE DEI DERIVATI DEL LATTE: BURRO, FORMAGGI,

Dettagli

IL PROGETTO AGRISVILUPPO A SUPPORTO DELLE FILIERE AGRICOLE ITALIANE

IL PROGETTO AGRISVILUPPO A SUPPORTO DELLE FILIERE AGRICOLE ITALIANE IL PROGETTO AGRISVILUPPO A SUPPORTO DELLE FILIERE AGRICOLE ITALIANE MARZO 2016 Il settore dell agricoltura in Italia: contesto di mercato L agricoltura è il terzo settore per numero di imprese attive iscritte

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI DIREZIONE GENERALE DELLA PESCA MARITTIMA E DELL'ACQUACOLTURA VISTA la legge 14 luglio 1965, n. 963 e successive modifiche, recante la disciplina della

Dettagli

regionale, delle strutture periferiche dei propri consorziati. La realizzazione dell indagine ha comportato l organizzazione di una rete operativa naz

regionale, delle strutture periferiche dei propri consorziati. La realizzazione dell indagine ha comportato l organizzazione di una rete operativa naz IL RILEVAMENTO DELLE IMPRESE DI PESCA SUL TERRITORIO NAZIONALE OSSERVATORIO TECNICO-BIOLOGICO UNIMAR PREMESSA L articolo che segue riporta alcuni risultati del rilevamento sulle imprese di pesca svolto

Dettagli

Regolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore

Regolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore Regolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore I regolamenti contenuti nel pacchetto igiene rivedono un po tutte le regole della sicurezza

Dettagli

PRODOTTI DI QUALITA DISCIPLINARE DI PRODUZIONE. Prodotti ittici di allevamento in mare (maricoltura)

PRODOTTI DI QUALITA DISCIPLINARE DI PRODUZIONE. Prodotti ittici di allevamento in mare (maricoltura) PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA AI SENSI DEL REG. (CE) N. 1305/2013 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Prodotti ittici di allevamento in mare (maricoltura) 1 1. CAMPO DI

Dettagli

DECRETO N. 1597/DecA/53 DEL

DECRETO N. 1597/DecA/53 DEL DECRETO N. 1597/DecA/53 DEL 18.08.2011 Oggetto: Arresto temporaneo obbligatorio per le unità abilitate ai sistemi di pesca a strascico e/o volante nelle acque del mare territoriale prospicienti il territorio

Dettagli

L ENTRATA IN VIGORE DELLA NUOVA NORMATIVA

L ENTRATA IN VIGORE DELLA NUOVA NORMATIVA L ENTRATA IN VIGORE DELLA NUOVA NORMATIVA Torino, 16 novembre 2016 Avv. Giorgia Andreis Torino Milano 1 Finalità di ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione

Dettagli

PSR ABRUZZO

PSR ABRUZZO PSR ABRUZZO 2014-2020 Competitività e trasferimento di innovazioni Agro-ambiente e tutele delle risorse naturali Cooperazione e sviluppo economico delle aree rurali Università G. D Annunzio Dipartimento

Dettagli

LA POLITICA COMUNE DELLA PESCA

LA POLITICA COMUNE DELLA PESCA POLITICHE INTERNE DELL UE: PESCA, TRASPORTI E RETI TRANSEUROPEE PROF.SSA MARIATERESA STILE Indice 1 LA POLITICA COMUNE DELLA PESCA ------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Attività di promozione economica agro alimentare

Attività di promozione economica agro alimentare Allegato alla Delib.G.R. n. 40/8 del 22.7.2008 Attività di promozione economica agro alimentare Premessa Il presente regime di aiuto riguarda la promozione e la pubblicità di prodotti agricoli e agro alimentari

Dettagli

PESCATURISMO E ITTITURISMO

PESCATURISMO E ITTITURISMO GIANNA SABA PESCATURISMO E ITTITURISMO COSA SONO E COME SI PRATICANO ANALISI DEL DM 293/99 E DELLA L 96/2006 LEGISLAZIONE NAZIONALE DECRETO LEGISLATIVO N.4 9 GENNAIO 2012 Misure per il riassetto della

Dettagli

1. ANALISI GENERALE ANNO 2015

1. ANALISI GENERALE ANNO 2015 1. ANALISI GENERALE ANNO 2015 L attività svolta sul territorio e lungo la filiera nell anno 2015 ha permesso di rilevare diverse situazioni di illegalità, riassunte nello schema seguente: LUOGO Controlli

Dettagli

Qualità degli alimenti

Qualità degli alimenti Qualità degli alimenti La qualità viene definita come la capacità di soddisfare le esigenze del cliente che usufruisce di un prodotto o servizio. Esistono fattori qualitativi oggettivi, che dipendono dall'alimento,

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Info mese Luglio Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE ED INTERNAZIONALI DIREZIONE GENERALE DELLA PESCA MARITTIMA E DELL ACQUACOLTURA Servizio Monitoraggio

Dettagli

Politica agraria comunitaria

Politica agraria comunitaria Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Medicina Veterinaria Scuola di specializzazione in Alimentazione animale Politica agraria comunitaria Dott. Rossella Ugati Argomento della lezione

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Vista la legge 14 luglio 1965, n. 963, e successive modifiche, concernente la disciplina della pesca marittima ed, in particolare, l'art. 32 che attribuisce al Ministro la possibilità di emanare norme

Dettagli

Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione: «Angelo Berti»

Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione: «Angelo Berti» Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione: «Angelo Berti» I prodotti alimentari: i prodotti tipici tradizionali. I PRODOTTI STG Specialità tradizionale garantita. Verso

Dettagli

Gli ami circolari per la riduzione del Bycatch

Gli ami circolari per la riduzione del Bycatch 30 giugno 2015 Roma, Italia Gli ami circolari per la riduzione del Bycatch Sergio Bizzarri AGCI Agrital introduzione Nel Mediterraneo la sperimentazione degli ami circolari è iniziata nel 2005 nell ambito

Dettagli

COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE NOTA INTERPRETATIVA N

COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE NOTA INTERPRETATIVA N COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE Direzione I. Legislazione agricola e procedure I. 1. Diritto agricolo; semplificazione Data di diffusione: 8.7.2015 NOTA

Dettagli

La Filiera Corta Analisi e nuove opportunità per i consumatori Regione Marche, Ancona, 3 Febbraio Adele Finco

La Filiera Corta Analisi e nuove opportunità per i consumatori Regione Marche, Ancona, 3 Febbraio Adele Finco La Filiera Corta Analisi e nuove opportunità per i consumatori Regione Marche, Ancona, 3 Febbraio 2011 Adele Finco Gruppo di ricerca: Alessandro Tramontano, Tommaso Sargentoni, Monica Padella, Deborah

Dettagli

"Percorsi di sviluppo dell agricoltura biologica e biodinamica

Percorsi di sviluppo dell agricoltura biologica e biodinamica "Percorsi di sviluppo dell agricoltura biologica e biodinamica Corso di Alta formazione dell Università degli Studi di Urbino Carlo Bo in collaborazione con Comune di Isola del Piano, Consorzio Marche

Dettagli