Tavolo Tecnico Intersettoriale Monza: città dei bambini e dei ragazzi 20 novembre 2003 settembre 2006

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tavolo Tecnico Intersettoriale Monza: città dei bambini e dei ragazzi 20 novembre 2003 settembre 2006"

Transcript

1 Tavolo Tecnico Intersettoriale Monza: città dei bambini e dei ragazzi 20 novembre 2003 settembre 2006

2 Il bambino è un soggetto titolare di diritti, che la comunità ha il dovere di riconoscere. Il bambino è un soggetto che necessita di cura e protezione, ma è anche un cittadino a cui è necessario offrire occasioni educative di partecipazione e opportunità di autodeterminazione. Gli adulti hanno il dovere di ascoltare i bambini e di consultarli prima di prendere decisioni che li riguardano. Il bambino è una risorsa per la comunità. Convenzione Diritti Infanzia e Adolescenza, ONU, N.Y., 1989

3 Un progetto che nasce da lontano

4 Monza è capofila dell accordo di programma Progetto Peter Pan La città dei bambini e delle bambine _ Laboratori di progettazione partecipata _ Rassegna Teatrale _ Iniziative di festa e di sensibilizzazione 20 novembre 2003 La Giunta comunale istituisce il Tavolo Intersettoriale Monza: città dei bambini e dei ragazzi

5

6 Il Tavolo Intersettoriale è tecnico e permanente. un gruppo di lavoro E composto da 21 referenti dei diversi settori e assessorati comunali e da due consiglieri comunali. E presieduto dall assessore Gabriella Rossi. E coordinato dal Settore Servizi Sociali, che si avvale del supporto della cooperativa sociale ABCittà.

7 Le Linee di Indirizzo del Tavolo Intersettoriale definiscono le finalità, gli obiettivi, i compiti, la composizione, le risorse e le modalità di funzionamento del Tavolo stesso. Sono il frutto di un importante lavoro di confronto tra i componenti del Tavolo, che all inizio del loro percorso insieme, hanno approfondito i contenuti di ciascun articolo, ponendo basi e regole condivise al proprio lavoro.

8 Le finalità del Tavolo Intersettoriale Con il suo operato il Tavolo intende promuovere il processo di affermazione dei diritti di bambini e ragazzi riconosciuti dalla Convenzione Internazionale ONU e favorire la costruzione di una città che sappia accogliere il punto di vista dei bambini e dei ragazzi, coniugando i loro bisogni e i loro desideri con quelli della collettività, valorizzando le diversità e le particolarità.

9 Gli obiettivi perseguiti dal Tavolo Intersettoriale coinvolgere e sensibilizzare l opinione pubblica, a partire da una concezione del bambino e del ragazzo come SOGGETTO di diritto; promuovere e attuare una programmazione e progettazione innovativa tesa a creare una città più vivibile e accogliente per tutti; promuovere l integrazione sociale e l interscambio culturale;

10 individuare criticità e problematiche emergenti; promuovere esperienze di cittadinanza attiva dei bambini e dei ragazzi, creando altresì le condizioni per l attuazione dei progetti elaborati dai ragazzi stessi; mobilitare e valorizzare le risorse pubbliche e private, in una logica di integrazione delle stesse, favorendo il dialogo tra i settori e gli enti.

11 Come opera il Tavolo Intersettoriale Il Tavolo è convocato ogni mese. Per realizzare e coordinare progetti e iniziative opera anche attraverso l attività di sotto-gruppi di lavoro. Si avvale di una segreteria tecnica e dell attività di un coordinatore.

12 Fonti di finanziamento del Tavolo Intersettoriale _ Bilancio Comunale _ Capitoli di Bilancio di alcuni Settori del Comune _ Finanziamenti pubblici legati a leggi di settore finalizzati alla realizzazione di progetti specifici.

13 Il Tavolo ha realizzato occasioni di festa e di gioco in città per diffondere i contenuti della Convenzione sui diritti dell Infanzia e dell Adolescenza (ONU 1989). Ha promosso e partecipato ad appuntamenti cittadini consolidati (Cento Strade per Giocare, Rassegna Teatrale delle scuole).

14

15

16

17 20 novembre 2005 Inaugurazione del Giardino Incantato

18 20 novembre Inaugurazione del Giardino Incantato Il 20 novembre 2005 è stato inaugurato il Giardino Incantato, la prima felice esperienza realizzata a Monza di progettazione di un luogo significativo della città con il coinvolgimento attivo dei bambini e dei ragazzi, della Circoscrizione 1 e del G.R.T.T. 1.

19 Il Tavolo Intersettoriale ha ideato una serie di percorsi educativi e nuove progettualità attivando partnership con soggetti pubblici e privati. I progetti, per la loro attuazione, sono affidati al coordinamento dei Settori capofila, che aggiornano costantemente il Tavolo Intersettoriale, coinvolgendo spesso altri settori nella attuazione degli obiettivi di progetto. E il caso di: Andiamo a scuola senza macchina, E_Gocs, Shape Up, Tempo al Tempo, Visite in Comune

20 Progetto Monza 1000piedi

21 Progetto Monza 1000piedi Un percorso che desidera promuovere modelli di mobilità alternativi all uso dell automobile, che favoriscano l autonomia dei bambini e dei ragazzi e che coinvolgano la comunità nella individuazione e nella diffusione di soluzioni di mobilità sostenibile condivise e partecipate. A partire dalle risposte riportate in un questionario proposto a circa 400 bambini e ragazzi della scuola dell obbligo, sono stati realizzati laboratori scolastici di progettazione partecipata sulla mobilità in sicurezza e sui piani di mobilità. L Ufficio Gestione Mobilità e Trasporti coordina le azioni del progetto.

22 Progetto Andiamo a scuola senza macchina Esperienze di Mobility Management scolastico

23 Progetto Andiamo a scuola senza macchina Il progetto "Andiamo a scuola senza macchina", si pone in continuità con il Progetto Monza 1000piedi ed è anch esso finalizzato alla promozione di nuovi comportamenti nell ambito della mobilità sostenibile in città. E coordinato dall Ufficio Gestione Mobilità e Trasporti e prevede di attivare numerose sinergie e relazioni con i progetti Shape Up e Tempo al Tempo. Andiamo a scuola senza macchina è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo.

24 Progetto E_GOCS. Giovani Oggi Cittadini Sempre

25 Progetto E_Gocs: Giovani Oggi Cittadini Sempre Per riqualificare l area dismessa dell'ex Macello di via Procaccini è stato attivato un percorso di progettazione partecipata che, utilizzando internet e altri strumenti dell e-democracy, si rivolge soprattutto ai giovani. Il progetto si chiama E_GOCS, Giovani Oggi Cittadini Sempre ed è stato approvato e finanziato dal Ministero dell'innovazione Tecnologica.

26 Progetto Shape Up

27 Progetto Shape Up E un progetto sostenuto e finanziato dalla Comunità Europea. La finalità di Shape Up è progettare un nuovo approccio e nuove azioni per individuare e contrastare le cause dell obesità infantile e per promuovere stili di vita salutari, soprattutto tra bambini e ragazzi. Ciò attraverso attività e iniziative realizzate dalle città insieme alle scuole, ai ragazzi e alle loro famiglie. Partecipano a Shape Up 25 città europee, tra cui Monza. Le azioni del progetto che si svolgeranno a Monza saranno coordinate dall Osservatorio Scolastico del Comune.

28 Progetto Tempo al Tempo

29 Progetto Tempo al Tempo Un progetto che desidera conciliare i tempi di vita privata e pubblica di ciascun individuo con i tempi di accesso ai servizi pubblici della città, per migliorare la qualità di vita e per ottimizzare l uso degli spazi e dei servizi pubblici, limitando gli sprechi (di tempi e risorse), gli spostamenti inutili, lo stress e l'inquinamento. Tempo al Tempo è un progetto intersettoriale, coordinato dal Settore Pianificazione Territoriale e finanziato dalla Regione Lombardia.

30 Progetto Visite in Comune Anni Scolastici

31 Progetto Visite in Comune Un progetto pedagogico per rileggere e riprogettare le attuali modalità di visita ai luoghi istituzionali della città, con l intento di trasformare queste iniziative in significative e felici occasioni di promozione di una cittadinanza sempre più consapevole, responsabile e partecipata. Visite in comune è un progetto ideato e sostenuto dal Tavolo Intersettoriale, coordinato dal Settore Servizi Sociali e realizzato con fondi della L.N. 285/97.

Patto di collaborazione educativa

Patto di collaborazione educativa Patto di collaborazione educativa promosso da Ecomuseo Mare Memoria Viva Visto Raccomandazione N.R. (98)5 relativa alla pedagogia del patrimonio culturale (17 marzo 1998) Convenzione quadro del Consiglio

Dettagli

Muoviamoci Insieme. Percorso partecipativo per la mobilità sostenibile. Convegno: La Mobilità Sostenibile in Sardegna

Muoviamoci Insieme. Percorso partecipativo per la mobilità sostenibile. Convegno: La Mobilità Sostenibile in Sardegna Convegno: La Mobilità Sostenibile in Sardegna Muoviamoci Insieme Percorso partecipativo per la mobilità sostenibile Cagliari, 8 novembre 2010 Sala Anfiteatro Via Roma, 253 Il territorio I Partner Comune

Dettagli

Massimo Seri Sindaco di Fano. Assemblea Nazionale FIAB

Massimo Seri Sindaco di Fano. Assemblea Nazionale FIAB FANO Città dei bambini, un piano per la mobilità sostenibile Metrominuto Fano, i vantaggi Massimo Seri Sindaco di Fano Assemblea Nazionale FIAB Pesaro, 21 aprile 2018 LA CITTA' DEI BAMBINI sviluppare

Dettagli

Il tempo e la città nei progetti con i bambini

Il tempo e la città nei progetti con i bambini Il tempo e la città nei progetti con i bambini Percorsi casa-scuola scuola - un progetto partecipato per la mobilità sostenibile arch. Paola Stolfa A SCUOLA CI ANDIAMO DA SOLI Per una città accogliente

Dettagli

Città sostenibili dei bambini e degli adolescenti nelle Marche. PROGETTO ANNUALITA 2016 (allegato A)

Città sostenibili dei bambini e degli adolescenti nelle Marche. PROGETTO ANNUALITA 2016 (allegato A) Allegato A COMUNE DI FANO Gabinetto del Sindaco Città sostenibili dei bambini e degli adolescenti nelle Marche PROGETTO ANNUALITA 2016 (allegato A) PREMESSA Il progetto Città sostenibili e amiche dei bambini

Dettagli

Città sostenibili dei bambini e degli adolescenti nelle Marche. PROGETTO ANNUALITA 2016 (allegato A)

Città sostenibili dei bambini e degli adolescenti nelle Marche. PROGETTO ANNUALITA 2016 (allegato A) COMUNE DI FANO Gabinetto del Sindaco Città sostenibili dei bambini e degli adolescenti nelle Marche PROGETTO ANNUALITA 2016 (allegato A) PREMESSA Il progetto Città sostenibili e amiche dei bambini e degli

Dettagli

PIANO INTERNO INTEGRATO DELLE AZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA DI GENERE

PIANO INTERNO INTEGRATO DELLE AZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA DI GENERE Area di Integrazione del punto di vista di genere e valutazione del suo impatto sulle politiche regionali PIANO INTERNO INTEGRATO DELLE AZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA DI GENERE approvato

Dettagli

L IL TAVOLO INTERSETTORIALE MONZA, CITTA DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI ORGANIZZA IL

L IL TAVOLO INTERSETTORIALE MONZA, CITTA DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI ORGANIZZA IL Assessorato all Educazione Assessorato alla Famiglia e Politiche sociali L IL TAVOLO INTERSETTORIALE MONZA, CITTA DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI ORGANIZZA IL BANDO DI CONCORSO MONZA, LA SCUOLA INCONTRA LA CITTÀ

Dettagli

Prot. n. A00DRUM 8981/C10 Perugia, 6 ottobre 2008

Prot. n. A00DRUM 8981/C10 Perugia, 6 ottobre 2008 Regione Umbria Assessorato alle politiche sociali Direzione Generale Prot. n. A00DRUM 8981/C10 Perugia, 6 ottobre 2008 Ai Dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado della Regione Ai Coordinatori

Dettagli

Il Manifesto della città di Cesena per una mobilità sicura e sostenibile nei percorsi casa-scuola

Il Manifesto della città di Cesena per una mobilità sicura e sostenibile nei percorsi casa-scuola Il Manifesto della città di Cesena per una mobilità sicura e sostenibile nei percorsi casa-scuola scuola Cesena 20 Settembre 2012 Settimana europea della mobilità sostenibile Piedibus a Cesena: A che punto

Dettagli

A PIEDI O IN BICI, CON LE AMICHE E CON GLI AMICI

A PIEDI O IN BICI, CON LE AMICHE E CON GLI AMICI A PIEDI O IN BICI, CON LE AMICHE E CON GLI AMICI Come progettare e realizzare mobilità sostenibile dei bambini e delle bambine nei percorsi casa scuola, promuovendo comportamenti salutari PER CITTA AMICHE

Dettagli

Verso il nuovo Piano strategico: 2 ciclo di incontri Tavolo 3 Partecipazione e -democracy. 22 settembre

Verso il nuovo Piano strategico: 2 ciclo di incontri Tavolo 3 Partecipazione e -democracy. 22 settembre Verso il nuovo Piano strategico: 2 ciclo di incontri Tavolo 3 Partecipazione e -democracy 22 settembre 2016 17.00-19.00 Ordine del giorno 1. STATO DELL ARTE DELLE IDEE PROGETTUALI EMERSE 2. DISCUSSIONE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità TITOLO: Protocollo d intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione congiunta

Dettagli

VERSO UN PIANO D AZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ** GLI IMPEGNI DELLA CITTA DI MONTEBELLUNA. Consulenza scientifica di:

VERSO UN PIANO D AZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ** GLI IMPEGNI DELLA CITTA DI MONTEBELLUNA. Consulenza scientifica di: agenda 21 locale VERSO UN PIANO D AZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ** GLI IMPEGNI DELLA CITTA DI MONTEBELLUNA Consulenza scientifica di: GESTIONE DELLA MOBILITA 1) dati significativi relativi al problema

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

Formazione AD. Rete Campania. A scuola di innovazione. a cura di Carla De Toma. Formatore AD

Formazione AD. Rete Campania. A scuola di innovazione. a cura di Carla De Toma. Formatore AD Formazione AD Rete In_Form@zione Campania A scuola di innovazione a cura di Carla De Toma Formatore AD (LU) TOSCANA LAZIO a cura di Carla De Toma Il profilo dell Animatore digitale azione #28 del PNSD

Dettagli

CITTADINANZA ATTIVA. Pianificazione Consapevole e Condivisa CONSULTAZIONE PUBBLICA

CITTADINANZA ATTIVA. Pianificazione Consapevole e Condivisa CONSULTAZIONE PUBBLICA COMUNE DI NOVOLI ASSESSORATO ALL URBANISTICA UFFICIO DEL PIANO Coord.Resp. Arch. Giuseppe Chiriatti PIANO URBANISTICO GENERALE URBANISTICA PARTECIPATA Per uno sviluppo condiviso del nostro Territorio A

Dettagli

ultime indicazioni per il curricolo indicate dalla normativa emanata dal Ministero

ultime indicazioni per il curricolo indicate dalla normativa emanata dal Ministero CIRCOLARE DEL 01.09.2016 AI DOCENTI Per gli adempimenti di competenza ALL UFFICIO DI SEGRETERIA AI COMPONENTI DEL C.d.A. All albo OGGETTO: funzioni strumentali al piano dell offerta formativa a.s. 2016/17

Dettagli

Art. 1 - Finalità e oggetto dell avviso

Art. 1 - Finalità e oggetto dell avviso AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO ALL ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER LA RICERCA DI PARTNER CON CUI PARTECIPARE A BANDI DI FINANZIAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI FINALIZZATI ALL INCLUSIONE

Dettagli

ConsigliaMI Progetto finanziato Ex Lege 285/1997

ConsigliaMI Progetto finanziato Ex Lege 285/1997 ConsigliaMI Progetto finanziato Ex Lege 285/1997 Milano, città anche dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze CONSIGLI DI MUNICIPIO DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Introduzione Nel 2012 è finanziato

Dettagli

A SCUOLA CI ANDIAMO DA SOLI UN PROGETTO PARTECIPATO PER LA MOBILITA SOSTENIBILE

A SCUOLA CI ANDIAMO DA SOLI UN PROGETTO PARTECIPATO PER LA MOBILITA SOSTENIBILE Laboratorio città delle bambine e dei bambini UN PROGETTO PARTECIPATO PER LA MOBILITA SOSTENIBILE PERCORSO STANDARD RIPROPOSTO ANCHE NEL 2009 Obiettivi e strategie Comitato tecnico Polizia municipale Nonni

Dettagli

Patto per il Welfare Monza e Brianza

Patto per il Welfare Monza e Brianza Patto per il Welfare Monza e Brianza Patto per il Welfare Monza e Brianza - la Provincia di Monza e Brianza - i 55 Comuni della Provincia di Monza e Brianza, rappresentati dai cinque Ambiti Territoriali

Dettagli

Slowland Piemonte 26/09/2016

Slowland Piemonte 26/09/2016 Slowland Piemonte 26/09/2016 VALORIZZAZIONE INTEGRATA, COORDINATA E SOSTENIBILE delle risorse ambientali, culturali e turistiche a livello di bacino e di sistema dell anfiteatro morenico d Ivrea Pancrazio

Dettagli

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura

Dettagli

Per approfondimenti sul Progetto regionale si rimanda alle Delibere sopra citate.

Per approfondimenti sul Progetto regionale si rimanda alle Delibere sopra citate. Linee guida per la gestione della Rete dei Comuni del Lazio e dei Municipi della Città Metropolitana di Roma Capitale aderenti al Progetto regionale Il Lazio, la Regione delle bambine e dei bambini : procedure

Dettagli

Bando Pubblico per la presentazione di progetti CITTA SOSTENIBILI E AMICHE DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI

Bando Pubblico per la presentazione di progetti CITTA SOSTENIBILI E AMICHE DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI ALLEGATO A Bando Pubblico per la presentazione di progetti CITTA SOSTENIBILI E AMICHE DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI Art. 1 FINALITA E QUANTIFICAZIONE DEI CONTRIBUTI La finalità dell erogazione del fondo

Dettagli

animatore digitale AZIONE #28 un Animatore Digitale in ogni scuola Maria Rosaria Cimino

animatore digitale AZIONE #28 un Animatore Digitale in ogni scuola Maria Rosaria Cimino un Animatore Digitale in ogni scuola un Animatore Digitale in ogni scuola un Animatore Digitale in ogni scuola un Animatore Digitale in ogni scuola un Animatore Digitale in ogni scuola https://www.youtube.com/watch?v=ufzoo5b7qog

Dettagli

La città dei bambini La CITTA DEI BAMBINI La filosofia e La filosofia il futuro arch. Paola tolfa Stolfa Fermo, 15 novembre 2014

La città dei bambini La CITTA DEI BAMBINI La filosofia e La filosofia il futuro arch. Paola tolfa Stolfa Fermo, 15 novembre 2014 La CITTA DEI BAMBINI La filosofia e il futuro Fermo, 15 novembre 2014 La CITTA DEI BAMBINI Nuova filosofia di governo della città Rifiutando una interpretazione di tipo educativo o semplicemente di supporto

Dettagli

Programmazione

Programmazione Programmazione 2014-2016 1. Finalità della Fondazione Alma Mater Ticinensis La proposta di programmazione 2014-2016 prende avvio dalle finalità indicate nello Statuto della Fondazione Alma Mater Ticinensis:

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA STATALE "FRANCA MAZZARELLO" E SAFETY POLICY

DIREZIONE DIDATTICA STATALE FRANCA MAZZARELLO E SAFETY POLICY DIREZIONE DIDATTICA STATALE "FRANCA MAZZARELLO" E SAFETY POLICY 1. Introduzione Il Circolo Franca Mazzarello intende impegnarsi nel creare, compatibilmente con le risorse a disposizione, condizioni ottimali

Dettagli

PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA

PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA PROMOZIONE DEL BENESSERE E PREVENZIONE DEL RISCHIO IN ADOLESCENZA Servizio Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Franca Francia

Dettagli

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PTOF A cura della

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PTOF A cura della AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PTOF A cura della docente Animatore Digitale Antonella Ciminale 27 Circolo

Dettagli

proposta di legge n. 120

proposta di legge n. 120 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 120 a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Minardi, Malaigia, Rapa, Carloni, Biancani presentata in data 22 febbraio 2017 DISPOSIZIONI

Dettagli

Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL FORUM DEI GIOVANI E DELLE AGGREGAZIONI GIOVANILI

Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL FORUM DEI GIOVANI E DELLE AGGREGAZIONI GIOVANILI COMUNE di CARDITO Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL FORUM DEI GIOVANI E DELLE AGGREGAZIONI GIOVANILI Art. 1 - ISTITUZIONE Il Consiglio Comunale di Cardito riconosciuto: - L importanza di coinvolgere

Dettagli

CONSORZIO PAN SERVIZI PER L INFANZIA.

CONSORZIO PAN SERVIZI PER L INFANZIA. CONSORZIO PAN SERVIZI PER L INFANZIA www.consorziopan.it info@consorziopan.it Il Consorzio Pan innovativa forma di Partnership sociale che prevede una collaborazione paritaria tra le più grandi Reti nazionali

Dettagli

Regione Lombardia e Comuni insieme nell attuazione della Dote Scuola

Regione Lombardia e Comuni insieme nell attuazione della Dote Scuola [ Regione Lombardia e Comuni insieme nell attuazione della Dote Scuola 2009-2010 2010 [ Grazie anche alla vostra collaborazione e ai vostri suggerimenti, Regione Lombardia ha implementato il Sistema Dote

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) la Regione Campania

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) la Regione Campania PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E la Regione Campania Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità organizzata,

Dettagli

LINEE GUIDA E FORMAZIONE IN SERVIZIO

LINEE GUIDA E FORMAZIONE IN SERVIZIO LINEE GUIDA E FORMAZIONE IN SERVIZIO Strumenti e metodi di lavoro per garantire la qualità della rete dei servizi educativi alla prima infanzia del Comune di Firenze Patrizia Butelli Responsabile P.O.

Dettagli

Regione Calabria Dipartimento Politiche dell Ambiente,

Regione Calabria Dipartimento Politiche dell Ambiente, Il Rapporto di Monitoraggio è stato realizzato nel 2009 dal Gruppo di Lavoro della Fondazione FIELD coordinato da: Dr. Salvatore Barresi e composto da: Ing. Francesca Diano, Arch. Francesca Ferraro, Ing.

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA RELATIVE AL PROGETTO GLI STRUMENTI DELLA LEGALITA DEI CENTRI DI PROMOZIONE DELLA LEGALITA (CPL)

ACCORDO QUADRO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA RELATIVE AL PROGETTO GLI STRUMENTI DELLA LEGALITA DEI CENTRI DI PROMOZIONE DELLA LEGALITA (CPL) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio V A.T. Como - Settore regionale Ordinamenti e Politiche per gli Studenti Via Pola, 11 20124

Dettagli

1000 giorni di Progetto Adolescenza

1000 giorni di Progetto Adolescenza 1000 giorni di Progetto Adolescenza Proposte del gruppo regionale di monitoraggio Dr.ssa Nora Marzi Bologna 11 Novembre 2016 09/11/16 Gruppo regionale di monitoraggio Monitorare significa: controllare

Dettagli

Introduzione sulle politiche temporali Il Piano Territoriale degli Orari di Caronno Pertusella

Introduzione sulle politiche temporali Il Piano Territoriale degli Orari di Caronno Pertusella Introduzione sulle politiche temporali Il Piano Territoriale degli Orari di Caronno Pertusella La risorsa tempo Componente essenziale della qualità della vita di ogni cittadino Non è rinnovabile né sostituibile

Dettagli

Bando Musei da vivere

Bando Musei da vivere 2019 INDICE 1. INTRODUZIONE 2. OBIETTIVI DEL BANDO 3. OGGETTO DEL BANDO 4. SOGGETTI AMMISSIBILI 5. TERRITORIO DI RIFERIMENTO 6. TEMPISTICHE E MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI CONTRIBUTO 7.

Dettagli

Il programma Crea-Attiva-Mente si sviluppa attraverso due direttrici principali:

Il programma Crea-Attiva-Mente si sviluppa attraverso due direttrici principali: [ CICLOATTIVI ] Il programma Crea-Attiva-Mente si sviluppa attraverso due direttrici principali: Progetto Mente locale, per il recupero degli immobili a servizio del TPL e la valorizzazione della rete

Dettagli

CITTADINANZA DIGITALE LE AZIONI DEL MIUR

CITTADINANZA DIGITALE LE AZIONI DEL MIUR EDUCAZIONE alla CITTADINANZA DIGITALE LE AZIONI DEL MIUR LEGGE 29 maggio 2017, n. 71 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo Cosa prevede? Con

Dettagli

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione

Dettagli

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale dott. Raffaele FABRIZIO Bologna, 20 gennaio 2010 La società regionale oggi Invecchiamento popolazione (aumento

Dettagli

TUTTI INSIEME PER GIOCARE Laboratorio alla scoperta e all incontro con la disabilità, per riflettere sul significato della diversità individuale.

TUTTI INSIEME PER GIOCARE Laboratorio alla scoperta e all incontro con la disabilità, per riflettere sul significato della diversità individuale. TUTTI INSIEME PER GIOCARE Laboratorio alla scoperta e all incontro con la disabilità, per riflettere sul significato della diversità individuale. I laboratori TUTTI INSIEME PER GIOCARE sono condotti dagli

Dettagli

Visioni per Vercelli 2020

Visioni per Vercelli 2020 Visioni per Vercelli 2020 Premessa. Presentazione e metodologia Le Visioni per Vercelli2020 derivano da un elaborazione di dati e risultanze a partire da: - analisi dei lavori dei 5 tavoli tematici e del

Dettagli

si conviene e si stipula quanto segue:

si conviene e si stipula quanto segue: ALLEGATO SCHEMA DI PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA-ROMAGNA, LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ASSESSORATO ALLA SCUOLA, FORMAZIONE PROFESSIONALE, UNIVERSITÀ E LAVORO

Dettagli

Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto

Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto Progetto interministeriale Scuola e salute Gli accordi interministeriali, filosofia e motivazioni del progetto Dott.ssa Daniela Galeone Ministero del Lavoro, della Salute e dellepolitiche Sociali Torino,

Dettagli

Progetti di iniziativa regionale:

Progetti di iniziativa regionale: All. A) Direzione Generale COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE Area di Coordinamento Cultura PIANO INTEGRATO DELLA CULTURA 2008-2010 (L.R. 27/06) Progetti di iniziativa regionale:

Dettagli

Insegnante referente Profiti Lucia

Insegnante referente Profiti Lucia Unione Europea Ministero della Pubblica Istruzione Regione Calabria Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CESSANITI Scuola dell Infanzia-Primaria- Secondaria

Dettagli

OBIETTIVI DEL PROGETTO

OBIETTIVI DEL PROGETTO OBIETTIVI DEL PROGETTO Scoprire e conoscere come si forma e di che cosa si occupa un Consiglio comunale Familiarizzare con la vita pubblica di un territorio Sperimentare i ruoli dei membri di un Consiglio

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD La legge 107 prevede che tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale

Dettagli

3. MIGLIORARE IL RAPPORTO TRA LE IMPRESE E IL TERRITORIO IN CUI SONO LOCALIZZATE

3. MIGLIORARE IL RAPPORTO TRA LE IMPRESE E IL TERRITORIO IN CUI SONO LOCALIZZATE CONSIGLIO INTERZONALE 2 luglio 2007 PROGRAMMA ORGANIZZAZIONE ZONALE 2007/09 1. RAFFORZARE LA RETE DI IMPRENDITORI COINVOLTI NELLE DELL ORGANIZZAZIONE ZONALE E STIMOLARE LA PARTECIPAZIONE ALLA SUL 2. AMPLIARE

Dettagli

LINEE GUIDA REGIONALI PER LO SPORT PROGRAMMA OPERATIVO 2018

LINEE GUIDA REGIONALI PER LO SPORT PROGRAMMA OPERATIVO 2018 LINEE GUIDA REGIONALI PER LO SPORT 2016-2018 PROGRAMMA OPERATIVO 2018 ANNO SCOLASTICO 2017-18 - 552 Istituti Scolastici - 71.200 studenti (tra 0-18 anni) ANNO SCOLASTICO 2018-19 - 677 Adesioni - 3803 classi

Dettagli

REGOLAMENTO TAVOLI DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO TAVOLI DELLE ASSOCIAZIONI COMUNE DI TRIUGGIO Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO TAVOLI DELLE ASSOCIAZIONI (Tavolo Cultura, Tavolo Sport, Tavolo Volontariato Sociale, Tavolo Unico delle Associazioni) Approvato con deliberazione

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE 2016-2019 PREMESSA Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell Istruzione all art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015

Dettagli

Il programma Guadagnare salute : intersettorialità e sinergie per la promozione della salute dei bambini e degli adolescenti

Il programma Guadagnare salute : intersettorialità e sinergie per la promozione della salute dei bambini e degli adolescenti Il programma Guadagnare salute : intersettorialità e sinergie per la promozione della salute dei bambini e degli adolescenti Daniela Galeone Presentazione dei risultati del progetto Sistema di indagine

Dettagli

COMUNE DI PADOVA. Progetto Agenda 21 Locale

COMUNE DI PADOVA. Progetto Agenda 21 Locale COMUNE DI PADOVA Progetto Agenda 21 Locale Agenda 21 Locale: I Processi I PROCESSI DI AGENDA 21 LOCALE La Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo di Rio nel 1992 ha sancito L Agenda 21, il Programma per

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO

PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO una costa lunga un anno PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO tra REGIONE TOSCANA PROVINCE e CAMERE DI COMMERCIO della Costa Toscana Confcommercio

Dettagli

I distretti urbani del commercio. SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11

I distretti urbani del commercio. SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11 I distretti urbani del commercio SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11 Sommario Art. 1 Oggetto del regolamento...3 Art. 2 Obiettivi...3 Art. 3 Caratteristiche dei distretti...3

Dettagli

8 marzo 2016 Casa del volontariato di Monza

8 marzo 2016 Casa del volontariato di Monza La Fondazione e gli enti beneficiari ESITI DEL QUESTIONARIO 2015 8 marzo 2016 Casa del volontariato di Monza CAMPIONE E ARGOMENTI DELL INDAGINE Il questionario è stato somministrato a 260 Enti che hanno

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E l' Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (di seguito denominata AIG) Progetti

Dettagli

Lavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova

Lavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova Lavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova Provincia di Mantova, 23 marzo 2017 Giuseppe Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee

Dettagli

VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO. - FASE 2 - (marzo ottobre 2015)

VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO. - FASE 2 - (marzo ottobre 2015) VERSO IL POLO EDUCATIVO CITTADINO - FASE 2 - (marzo ottobre 2015) Gruppi di lavoro (marzo maggio 2015) I 3 GRUPPI DI LAVORO 1. Gruppo «Struttura»: analizza gli ostacoli ti tipo strutturale che riguardano

Dettagli

LICEO STATALE ENRICO MEDI

LICEO STATALE ENRICO MEDI Prot. 640 Del 02/02/2019 ACCORDO DI RETE CITTADINANZA ATTIVA E COSTITUZIONE VISTO l art. 21 della Legge n. 59 del 15 marzo 1997; VISTO l art. 7 del D.P.R. n. 275 dell 8 marzo 1999 (Regolamento dell autonomia

Dettagli

STRATEGIE OPERATIVE E MODELLI DI COLLABORAZIONE TRA ASLTO3 E POLITECNICO DI TORINO

STRATEGIE OPERATIVE E MODELLI DI COLLABORAZIONE TRA ASLTO3 E POLITECNICO DI TORINO STRATEGIE OPERATIVE E MODELLI DI COLLABORAZIONE TRA ASLTO3 E POLITECNICO DI TORINO RISORSE E RESPONSABILITA DELL ASLTO3 RISORSE: MASSIMO GRADO DI PROSSIMITA E CONOSCENZA DEI BISOGNI DI SALUTE PATRIMONIO

Dettagli

SCHEDA PROGETTO. Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado

SCHEDA PROGETTO. Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado MODELLO A SCHEDA PROGETTO SCUOLA O RETE DI SCUOLE I.C. Petritoli E- mail : iscpetritoli@alice.it apic82700q@istruzione.it ORDINE DI SCUOLA Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo

Dettagli

Istituto Comprensivo Carbonera

Istituto Comprensivo Carbonera Istituto Comprensivo Carbonera PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE triennio 2016/19 Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l offerta

Dettagli

1. Linee di intervento e procedure relative alla completa attivazione della L. 285/97 in Regione Lazio

1. Linee di intervento e procedure relative alla completa attivazione della L. 285/97 in Regione Lazio 1. Linee di intervento e procedure relative alla completa attivazione della L. 285/97 in Regione Lazio 1.1 Atti integrativi delle procedure di avvio della L. 285/97 eventualmente adottati da Consiglio

Dettagli

PIANO OPERATIVO DI DETTAGLIO PER LE ATTIVITA' TECNICO-SCIENTIFICHE DI SISTEMA

PIANO OPERATIVO DI DETTAGLIO PER LE ATTIVITA' TECNICO-SCIENTIFICHE DI SISTEMA PIANO OPERATIVO DI DETTAGLIO PER LE ATTIVITA' TECNICO-SCIENTIFICHE DI SISTEMA NOME DELLA ATTIVITA' Formazione del SNPA LINEA DI ATTIVITA' Formazione AREA ATTIVITA' TIC V 1. Scopi e obiettivi 1.1 Background

Dettagli

impariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado

impariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado impariascuola percorsi di sensibilizzazione alla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado Il progetto impariascuola promosso dalle Consigliere Provinciali di Parità

Dettagli

Allegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C.

Allegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C. Allegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C. DELL ALLEGATO A) 1 SOGGETTO RICHIEDENTE (ente capofila) PROVINCIA DI

Dettagli

PROGETTO. Officina del Benessere (dai Bisogni del Territorio al Benessere della Persona)

PROGETTO. Officina del Benessere (dai Bisogni del Territorio al Benessere della Persona) PROGETTO Officina del Benessere (dai Bisogni del Territorio al Benessere della Persona) PREMESSA Il Progetto propone un percorso di riconoscimento e riattivazione di abilità attraverso una serie di Azioni

Dettagli

Progettazione partecipata o progettazione di qualità? LABORATORIO CITTÀ SOSTENIBILE

Progettazione partecipata o progettazione di qualità? LABORATORIO CITTÀ SOSTENIBILE Progettazione partecipata o progettazione di qualità? 1 PROGETTAZIONE E PARTECIPAZIONE Laboratorio Città Sostenibile - Città di Torino traduce politiche espresse da 6 Assessorati [Risorse Educative, Ambiente,

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

Agenda 21 un sistema rete

Agenda 21 un sistema rete Agenda 21 un sistema rete Accordo Volontario tra Coop Oltremare ed il Comune di Modena - Assessorato Politiche Ambientali - per la realizzazione di azioni dell Agenda 21 I Legali rappresentanti di Coop

Dettagli

Cuveglio al centro che educa e valorizza i talenti. Analisi e proposte

Cuveglio al centro che educa e valorizza i talenti. Analisi e proposte Cuveglio al centro che educa e valorizza i talenti Analisi e proposte Premessa A partire da un ascolto attento dei cittadini e degli esperti di settore, abbiamo deciso di dedicare un attenzione di primo

Dettagli

presenta la Carta dei Servizi del Settore Infanzia

presenta la Carta dei Servizi del Settore Infanzia presenta la Carta dei Servizi del Settore Infanzia Le Carte dei Servizi nascono a seguito dell emanazione del DPCM del 27 gennaio 1994 Principi sull erogazione dei servizi Pubblici. La Legislazione sancisce,

Dettagli

REGOLAMENTO RLS FNP CISL ASSE DEL Cremona e Mantova

REGOLAMENTO RLS FNP CISL ASSE DEL Cremona e Mantova REGOLAMENTO RLS FNP CISL ASSE DEL PO Cremona e Mantova Approvato il 16 dicembre 2016 1 REGOLAMENTO RLS - FNP CISL ASSE DEL PO PREMESSA E FONTI NORMATIVE Il Congresso Nazionale della FNP CISL, tenutosi

Dettagli

PROGETTO Educazione al patrimonio culturale e scientifico della Valle d Aosta Anno scolastico 2008/2009

PROGETTO Educazione al patrimonio culturale e scientifico della Valle d Aosta Anno scolastico 2008/2009 Allegato 1 alla D.G.R. n. 201 del 1 febbraio 2008 PROGETTO Educazione al patrimonio culturale e scientifico della Valle d Aosta Anno scolastico 2008/2009 AMBITO: promozione della valorizzazione e della

Dettagli

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per l Immigrazione Sviluppo del Volontariato,dell

Dettagli

Protocollo commissione continuità

Protocollo commissione continuità Protocollo commissione continuità 1. Premessa 2. Obiettivi/finalità 3. Organizzazione 4. Indicazioni sulle attività da proporre 5. Materiale da allegare 6. Calendarizzazione PREMESSA Il nostro Istituto

Dettagli

Centro Storico. REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI MUNICIPIO 1 DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE (CdM1RR)

Centro Storico. REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI MUNICIPIO 1 DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE (CdM1RR) Centro Storico REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI MUNICIPIO 1 DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE (CdM1RR) Modificato con delibera del Consiglio di Municipio 1 nr. 42 del 19/10/2016 PREAMBOLO Il CdMRR di Municipio 1

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE

LA PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE ALLEGATO AL PTOF DELIBERATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI NELLA SEDUTA DEL 25\10\2018 LA PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE TRIENNIO A.S. 2019/2022 Il Collegio dei docenti

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA E LA FONDAZIONE UMBERTO VERONESI 13 DICEMBRE 2005 PROTOCOLLO D INTESA tra il MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ

Dettagli

I comuni e l Expo l opportunità,, progetti e azioni

I comuni e l Expo l opportunità,, progetti e azioni I comuni e l Expo l 2015: opportunità,, progetti e azioni Interventi e idee nel Sudovest milanese Risorse Comuni Milano, 19 novembre 2009 Intervento di Roberto Albetti, sindaco di Abbiategrasso 1 Punto

Dettagli

A PIEDI SICURI. da casa a scuola. Io, se avessi 53 minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso la fontana. A PIEDI SICURI da casa a scuola

A PIEDI SICURI. da casa a scuola. Io, se avessi 53 minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso la fontana. A PIEDI SICURI da casa a scuola Io, se avessi 53 minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso la fontana. De Saint-Exupéry, Il piccolo principe Coordinamento: AGENZIA PROVINCIALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE SETTORE INFORMAZIONE

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA

SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO R. DE SIMONE SAN PIETRO VERNOTICO SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTO GENITORI PATTO FORMATIVO SCUOLA-FAMIGLIA PREMESSA Il progetto nasce dalla

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD Come previsto dalla legge 107/2015 di riforma del sistema dell istruzione all art.1 comma 56, il MIUR, con D.M. n.85 del 27/10/2015 ha

Dettagli

PATTO PER IL TERRITORIO DEL NORD OVEST MILANO IN VISTA DI EXPO 2015

PATTO PER IL TERRITORIO DEL NORD OVEST MILANO IN VISTA DI EXPO 2015 PATTO PER IL TERRITORIO DEL NORD OVEST MILANO IN VISTA DI EXPO 2015 Il Patto per il territorio del Nord Ovest Milano in vista di Milano Expo 2015 rappresenta uno strumento per coordinare le politiche locali

Dettagli

Presentazione Piano Territoriale degli Orari -Consiglio Comunale Crema, 8 Giugno 2010

Presentazione Piano Territoriale degli Orari -Consiglio Comunale Crema, 8 Giugno 2010 Il piano territoriale degli orari: Èil documento di indirizzo strategico che promuove l armonizzazione dei tempi e degli orari a livello comunale o sovracomunale. Il piano territoriale degli orari: E previsto

Dettagli

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE -PNSD

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE -PNSD PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE -PNSD Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell Istruzione all art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale

Dettagli

Uso razionale dell energia in sanità: l esperienza della Regione Emilia Romagna

Uso razionale dell energia in sanità: l esperienza della Regione Emilia Romagna Uso razionale dell energia in sanità: l esperienza della Regione Emilia Romagna 1 Ogni modello di sviluppo deve confrontarsi con la propria sostenibilità In questa affermazione un ruolo non secondario

Dettagli

POLITICA INTEGRATA: QUALITA -AMBIENTE-EVENTI SOSTENIBILI Il Comune di Ferrara intende contribuire allo sviluppo sostenibile della città ed è da tempo

POLITICA INTEGRATA: QUALITA -AMBIENTE-EVENTI SOSTENIBILI Il Comune di Ferrara intende contribuire allo sviluppo sostenibile della città ed è da tempo POLITICA INTEGRATA: QUALITA -AMBIENTE-EVENTI SOSTENIBILI Il Comune di Ferrara intende contribuire allo sviluppo sostenibile della città ed è da tempo impegnato in politiche virtuose orientate alla tutela

Dettagli

PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE

PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE 2016-2019 a cura dell animatore digitale docente : Francesca Scarpulla Finalità ruolo animatore In sintesi dal PNSD favorire il processo di digitalizzazione

Dettagli

Essere competitivi in Europa. Progettazione, modellizzazione e start-up di Servizi Europa d Area Vasta (SEAV) nei contesti lombardi.

Essere competitivi in Europa. Progettazione, modellizzazione e start-up di Servizi Europa d Area Vasta (SEAV) nei contesti lombardi. Essere competitivi in Europa Progettazione, modellizzazione e start-up di Servizi Europa d Area Vasta (SEAV) nei contesti lombardi. 1 L obiettivo strategico del progetto LOMBARDIA EUROPA 2020 è quello

Dettagli