Aspetti economici e prospettive della filiera del pioppo

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1 Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria, Forestale e Ambientale Facoltà di Agraria Università degli Studi di Torino Aspetti economici e prospettive della filiera del pioppo Bruno Giau - Filippo Brun - Angela Mosso Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria, Forestale e Ambientale Università degli Studi di Torino Via Leonardo da Vinci 44 Grugliasco (TO) CONVEGNO - La filiera del pioppo: indirizzi e prospettive Museo regionale di Scienze naturali, Torino - 2 Ottobre 2009

2 Obiettivi Cerchiamo di ragionare attorno ad alcune domande che riguardano la pioppicoltura e la sua filiera: Quali sono le ragioni del declino? E possibile invertire la tendenza negativa attuale? Se sì, in quale modo?

3 Ricordando il ruolo ed il peso che la pioppicoltura ha avuto nell offerta di legno da industria in Italia e nella nascita della produzione dei pannelli compensati

4 I pilastri del successo 1. Capacità di visione sistemica e di lungo periodo da parte dell industria; 2. Presenza di un forte e qualificato soggetto di ricerca e sperimentazione in campo; 3. Capacità di creare un nuovo comparto industriale, quello dei pannelli compensati, in risposta alla disponibilità di una nuova materia prima; 4. Lungimiranza, sorretta da una reale apertura verso l innovazione, di proprietari terrieri e di imprenditori agricoli. CONVEGNO La filiera del pioppo: indirizzi e prospettive Museo regionale di Scienze naturali, Torino 2 Ottobre 2009

5 L andamento delle superfici a pioppo CGA: Censimento Generale dell Agricoltura ISPIO: Istituto di Sperimentazione per la Pioppicoltura CRA IFN: Inventario forestale nazionale ASFtot e ASFpian: ISTAT, Annuari statistica forestale, totale e pianura Fonte: Il Libro Bianco della Pioppicoltura, 2007 La superficie totale raggiunge il massimo nel 1968 con ha Oggi è ridotta a c.a ha ( nella Pianura Padana) e perde ha/anno Ciononostante la pioppicoltura fornisce il 35-50% del legname da industria nazionale!

6 Tipologie pioppicoltura specializzata, condotta su terreni agricoli di buona fertilità, in competizione con le coltivazioni agrarie pioppicoltura in terreni golenali, 42-43% del totale, produttiva e capace di fornire legname di ottima qualità, non compete con altre colture pioppicoltura specializzata estensiva, meno produttiva, per terreni meno fertili, ha turni più lunghi e fornisce legname poco apprezzato dall industria. Piace agli ambientalisti pioppicoltura di ripa, ormai quasi scomparsa per facilitare l accesso ai canali pioppicoltura di brevissimo turno, per la produzione di biomasse (SRF)

7 Le ragioni del declino La durata pluriennale del processo I risultati economici della coltivazione Lo scarso potere contrattuale dell offerta Il relativo ritardo nell evoluzione tecnologica I difficili rapporti con l ambiente e il paesaggio Il sistema di norme non favorevole Mutamento del quadro generale

8 Le ragioni del declino: La durata pluriennale del processo Il vincolo temporale è incompatibile con la rapidità e la misura dei cambiamenti del sistema economico Occorrono rapidi adattamenti per cogliere le opportunità positive e sfuggire alle minacce L uscita anticipata dall investimento non è possibile senza danni economici Ciò vale anche per le altre colture pluriennali ma in misura minore

9 Le ragioni del declino I risultati economici: costi crescenti e prezzi in calo Andamento dei prezzi dei fattori di produzione (anno 2000=100) Fonte: ISTAT I prezzi dei fattori crescono sensibilmente nell ultimo decennio I prezzi dei pioppi hanno invece andamento costante e in ribasso, a fronte del trend (irregolare) dei cereali Andamento dei prezzi dei prodotti (anno 2000=100)

10 Le ragioni del declino I risultati economici: l andamento dei prezzi dei pioppi in piedi Prezzi deflazionati Si evidenzia un trend negativo sia per i pioppeti migliori che per quelli di minor pregio Lo scarto, sulla piazza di Torino è del 40-50% Andamento dei prezzi minimo e massimo dei pioppi in piedi ( , costanti/q) Fonte CCIAA Torino Lo scarto, sulla piazza di Pavia raggiunge anche il 100%

11 Le ragioni del declino Lo scarso potere contrattuale dell offerta dipende dalla dispersione dell offerta in aziende agricole, con una dimensione media del pioppeto poco superiore a 3 ha/azienda (si hanno poi oltre ha di pioppeti coltivati fuori azienda) aziende che operano come se rispettassero un contratto di produzione ombra : tutti (quasi) coltivano il clone I 214, tutti (quasi) adottano lo stesso modello colturale. Così ottenendo un prodotto finale sostanzialmente omogeneo, perfetto per gli impieghi industriali. se il contratto di produzione fosse reale invece che ombra il potere contrattuale dei coltivatori sarebbe ben diverso.

12 Le ragioni del declino Mutamento del quadro generale Grande incertezza per il futuro: in crisi tutte le scelte produttive che implicano vincoli temporali di lunga portata La globalizzazione non ancora sufficientemente metabolizzata e Le cattive politiche per la ricerca e l agricoltura Hanno fortemente eroso i pilastri su cui si basava il successo della pioppicoltura italiana

13 Mutamento delle condizioni Così ben poco è rimasto delle condizioni base per il successo della pioppicoltura italiana L industria in grande difficoltà ha perso la disponibilità a progettare in modo sistemico e di lungo periodo e vive con difficoltà e incertezza le novità offerte dalla globalizzazione La ricerca e la sperimentazione non sono più considerate fattori decisivi dello sviluppo in questo Paese Gli imprenditori agricoli sono anestetizzati da decenni di politiche comunitarie di sostegno del reddito e si rifugiano in scelte a immediato ritorno

14 Come invertire le tendenze? Produrre bene legname certificato Vendere bene Innovare nei modelli colturali, nei processi industriali e nei prodotti Migliorare il rapporto con la cultura ambientalista Norme più favorevoli Rilanciare la ricerca Una risposta di sistema

15 Come invertire le tendenze? Innovare i modelli -1- E possibile una nuova pioppicoltura estensiva? basata su cloni resistenti, condotta con tecniche estensive, capace di produrre legname certificato per carta, imballaggi ed energia e destinata ad occupare terreni meno fertili presuppone una visione di sistema e la partecipazione di tutti i soggetti interessati: l industria, gli imprenditori agricoli, i ricercatori, i divulgatori, gli amministratori pubblici

16 Come invertire le tendenze? Innovare i modelli -2- La patologia fondiaria, forte nelle aree marginali, e il dilagante fenomeno dell abbandono rendono poco realistiche in tali ambienti le condizioni di successo della pioppicoltura intensiva Diventa necessario immaginare una pioppicoltura estensiva condotta su vaste superfici non attualmente disponibili

17 Costituzione della Repubblica Italiana art. 44 Si assiste ad una vera e propria violazione dell Articolo 44 della Costituzione: Al fine di conseguire il regolare sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, promuove la ricostituzione delle unità produttive;

18 Come invertire le tendenze? Migliorare il rapporto con la cultura ambientalista I conflitti sono spesso dovuti a pregiudizi. quindi occorre: lavorare sul piano culturale, attraverso una strategia di comunicazione, valorizzando il ruolo esercitato dall arboricoltura nel difendere le foreste chiarire la collocazione della pioppicoltura specializzata, oggi terra di nessuno fra agricoltura e selvicoltura puntare al riconoscimento con compensazione monetaria - del ruolo ambientale dei pioppeti, per il contributo all accumulo del carbonio e per gli altri servizi prestati

19 Come invertire le tendenze? Rilanciare la ricerca I campi di maggiore interesse sembrano essere: ricerca genetica: cloni in grado di coniugare una elevata resistenza con le caratteristiche merceologiche e tecnologiche ricerca agronomica: tecniche colturali capaci di fornire le migliori rese col minore impiego di input ricerca industriale: nuovi prodotti a base di legno (sfogliato) di pioppo che valorizzano la materia prima ricerca socio-economica: forme di integrazione (contratti), partecipazione e comunicazione Inoltre, da una pioppicoltura più estensiva si avrebbe un legname con caratteristiche strutturali diverse, adatte ad una nuova gamma di prodotti

20 Riflessioni conclusive La domanda di legname da industria e di legna da combustione è molto sostenuta: l Italia è il 6 importatore mondiale di legno e il 2 per importazioni ad uso energetico Ciononostante. Le superfici coltivate a pioppo diminuiscono ogni anno Per tentare di invertire la tendenza (o comunque rallentarla): Poco realizzabile l ipotesi di una pioppicoltura estensiva, con costi contenuti e prodotti di minore pregio e prezzo I vincoli non sono tecnici, ma strutturali e normativi Irrisolto è il problema della patologia fondiaria

21 Riflessioni conclusive Principali difficoltà della pioppicoltura specializzata: minore disponibilità per le scelte di lungo periodo scarsa economicità Contro la prima ragione non si ha nulla da opporre Per i risultati economici qualche azione è invece possibile: i pioppi in piedi di buona qualità hanno ancora un mercato interessante esistono modelli colturali certificati che sembrano capaci di ridurre i costi di produzione senza allungare i turni e senza rinunciare alla qualità del legno In merito alla pioppicoltura nelle golene identica esigenza di riduzione dei costi occorre risolvere i conflitti di natura ambientale

22 Riflessioni conclusive In sintesi sembra proponibile un miglioramento della pioppicoltura specializzata in chiave di maggiore sostenibilità ed economicità, eventualmente certificata, puntando anche sul rilancio dell immagine del pioppo

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