Settore Economico Finanziario e Organizzazione Interna

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1 Settore Economico Finanziario e Organizzazione Interna

2 INDICE Art. 1 - Oggetto e ambito di applicazione Pag. 3 Art. 2 - Finalità e principi Pag. 3 Art. 3 - Individuazione delle tipologie di mobilità Pag. 3 Art. 4 - Mobilità d ufficio Pag. 4 Art. 5 - Mobilità Volontaria Pag. 5 Art. 6 - Mobilità all interno del Settore di appartenenza Pag. 6 Art. 7 - Disposizioni Finali Pag. 6 Art. 8 - Entrata in vigore Pag. 6 2

3 Art. 1 - Oggetto e ambito di applicazione 1 Il presente Regolamento disciplina la mobilità interna del personale dipendente della Provincia di Pavia, compreso il personale con contratti di lavoro a tempo determinato, compatibilmente con la durata del contratto. Art. 2 - Finalità e principi 1 L istituto della mobilità interna consente all ente di gestire le risorse umane in modo flessibile, adattando l esigenza di garantire un organizzazione del lavoro efficace, efficiente, economica e funzionale al buon andamento dei servizi con l obiettivo di collocare le persone all interno della suddetta organizzazione in modo da: - valorizzarne la formazione, l esperienza, le competenze e le potenzialità; - favorirne la crescita professionale; - soddisfarne eventuali esigenze di natura personale, compatibilmente con le esigenze di regolare funzionamento dei servizi e di buon andamento dell amministrazione, - risolvere situazioni compromettenti o nocive all ambiente lavorativo. 2 L istituto della mobilità interna è applicato conciliando nella misura più ampia possibile le esigenze di interesse pubblico dell Amministrazione, comunque prioritarie, con le esigenze delle persone e contribuendo così a favorire la tendenza al continuo miglioramento della produttività generale, dell efficacia ed efficienza dei servizi resi alla cittadinanza, dei processi di qualificazione del personale dipendente e del benessere organizzativo. 3 Le procedure di mobilità interna sono conformate a principi di trasparenza, celerità ed al raggiungimento degli obiettivi precisati nei precedenti commi nonché quelli previsti nel PEG/Piano della Performance. Art. 3 - Individuazione delle tipologie di mobilità 1 Per mobilità interna si intende il trasferimento del dipendente da un Settore ad un altro con conservazione della posizione giuridica in godimento e del profilo professionale o con mutamento temporaneo del profilo professionale nell ambito della categoria di appartenenza ed in attesa, dopo accertamento di idoneità, di riconversione. E esclusa, pertanto, l acquisizione di categoria giuridica superiore. 2 E attuata attraverso le tipologie sotto indicate: 1) mobilità d ufficio tra diversi Settori 2) mobilità volontaria tra diversi Settori 3) mobilità all interno del Settore di appartenenza 3

4 Art. 4 Mobilità d ufficio 1 Per mobilità d ufficio tra diversi Settori, sia ordinaria che urgente, si intende il trasferimento effettuato dall Amministrazione in assenza di istanza del dipendente a tempo pieno o part-time e motivata da una o più delle seguenti esigenze proprie dell Amministrazione per: a) istituzione, soppressione o riorganizzazione di servizi ed uffici o per trasferimento di attività; b) modifiche dell organizzazione del lavoro mediante una diversa e ottimale ridistribuzione e razionalizzazione dell impiego delle risorse umane; c) sopravvenute carenze di organico connesse all attribuzione di nuove competenze; d) accertamento di esuberi di personale in determinati servizi od uffici; e) esigenze di interesse pubblico caratterizzate da necessità ed urgenza; f) assicurare il giusto utilizzo del dipendente cui sia stata accertata dal Medico Competente, in base alle vigenti disposizioni di legge e di contratto, una inidoneità assoluta o relativa alle mansioni specifiche svolte e non sia possibile adibirlo a mansioni equivalenti nell ambito della struttura di appartenenza; g) condizioni di incompatibilità ambientale; h) evitare rapporti di dipendenza gerarchica/funzionale tra dipendenti legati da rapporti di matrimonio, parentela, affinità o convivenza, tali da generare ipotesi di conflitti d interesse. 2 La mobilità attivata d ufficio con procedura d urgenza mira a fronteggiare particolari e contingenti esigenze operative legate a servizi istituzionali obbligatori o per gravi situazioni di emergenza. I provvedimenti di mobilità d ufficio con procedura di urgenza, vengono avviati dopo aver informato preventivamente il personale interessato e riguardano sia posizioni di lavoro a tempo pieno che a part-time, hanno di regola natura temporanea e mantengono la loro validità fino al termine determinato nell atto di attivazione ed individuato per assicurare la regolare conclusione delle attività cui i provvedimenti d urgenza sono finalizzati. I provvedimenti di mobilità d ufficio con procedura d urgenza sono adottati anche nel caso in cui occorra fronteggiare esigenze di pubblico interesse collegate all avvio di procedimenti disciplinari per violazioni particolarmente gravi, quali le ipotesi di cui ai commi 1, 3 e 4 dell art.3 Trasferimento a seguito di rinvio a giudizio, della L. n. 97/2001 e/o all indifferibile necessità che il dipendente sia comunque collocato in un ambiente di lavoro diverso da quello di appartenenza. 3 La mobilità d ufficio di cui alla lettera f) del comma 1 che comporta il mutamento del profilo professionale nell ambito della stessa categoria di appartenenza è subordinato, se occorre, ad una preventiva verifica dell esistenza dei requisiti necessari e all esito favorevole di percorsi di riqualificazione e/o di aggiornamento professionale. 4 Il trasferimento interno per incompatibilità ambientale è posto in essere su istanza del dipendente interessato ovvero d ufficio che verrà sottoposta a protocollo riservato. Il dipendente interessato al trasferimento deve presentare la propria istanza al Settore competente in materia di gestione delle risorse umane, motivando la richiesta con riferimento ad obiettive e documentate circostanze che pongano in evidenza la portata lesiva delle situazioni lavorative ritenute pregiudizievoli e il nesso di riferibilità al dipendente stesso. Il trasferimento è disposto anche su impulso o segnalazione motivata del responsabile della struttura di assegnazione del dipendente e può essere adottato anche in presenza di presupposti che non concretizzano ipotesi di procedimenti disciplinari. 4

5 5 I provvedimenti di mobilità d ufficio sono disposti dal Dirigente competente in materia di gestione delle risorse umane. Art. 5 Mobilità Volontaria 1 Per mobilità volontaria tra diversi Settori si intende il trasferimento effettuato dall Amministrazione in accoglimento: a) di specifica richiesta del dipendente inoltrata per motivi personali o professionali; b) di spontanea disponibilità in risposta ad avviso interno; è attuata nel rispetto delle finalità e dei principi di cui all art. 2 e nell osservanza delle regole e delle procedure stabilite nel presente Regolamento. 2 L istanza di mobilità di cui alla lettera a) del comma 1 deve essere indirizzata al Dirigente del Settore competente in materia di gestione delle risorse umane che provvederà all eventuale accoglimento della stessa dopo aver acquisito il parere favorevole sia del Dirigente responsabile del Settore di provenienza che di quello del Settore di destinazione. Nel caso di istanza motivata dall assistenza a familiare disabile, ai sensi dell art. 33 della Legge 104/1992, si dovrà valutare, ai fini dell eventuale accoglimento, l eccessivo impatto sulla funzionalità del servizio alla collettività e sul buon andamento dell amministrazione. 3 La procedura per l acquisizione di disponibilità spontanee sono avviate a seguito di approvazione di appositi avvisi interni pubblicizzati all albo on line e trasmessi a tutto il personale dell Ente tramite posta elettronica. Gli avvisi di che trattasi dovranno indicare: - i requisiti previsti per la copertura della posizione lavorativa oggetto di mobilità; - le modalità selettive definite come segue: le disponibilità pervenute entro il termine previste dall avviso verranno trasmesse al dirigente interessato alla mobilità che provvederà: - all analisi dell esperienza professionale dichiarata da ciascun candidato/a nel curriculum presentato a corredo dell istanza ed alla comparazione di questa con la declinazione delle specifiche competenze, tipiche del profilo ricercato; - ad effettuare, se riterrà necessario, colloqui con tutti o con i candidati il cui profilo risulterà maggiormente rispondente alle esigenze di che trattasi. Il colloquio è finalizzato al riscontro della preparazione professionale e delle esperienze di servizio nonchè all accertamento delle attitudini e capacità personali necessarie all esercizio delle funzioni connesse al ruolo oggetto di selezione; - a redigere verbale conclusivo delle operazioni selettive che verrà trasmesso al Settore competente in materia di gestione delle risorse umane che provvederà all adozione dell atto di trasferimento dopo aver acquisito il parere favorevole del Dirigente responsabile del Settore di provenienza. In presenza di pareri negativi e di mancati accordi tra i dirigenti interessati, la decisione finale sul trasferimento spetta al Segretario Generale che valuterà la situazione in base al rispetto dei principi e delle urgenze stabilite dal presente regolamento. 5

6 La selezione in argomento è finalizzata in modo esclusivo alla copertura della/delle posizione/i lavorativa/e indicata/e dall avviso interno. Art. 6 Mobilità all interno del Settore di appartenenza 1. I trasferimenti tra le strutture dello stesso Settore sono di competenza del Dirigente di tale Settore il quale vi provvede d ufficio dopo aver sentito il dipendente interessato e nel rispetto delle finalità e dei principi di cui all art. 2 del presente regolamento. 2. La mobilità regolamentata dal presente articolo può essere attivata anche a seguito di specifica richiesta del dipendente inoltrata per motivi personali o professionali. 3. Al dipendente, così come previsto dalla vigente normativa contrattuale, potranno essere richieste, in relazione alla nuova posizione lavorativa, non solo le mansioni indicate nell atto di assunzione, ma anche tutte quelle ascrivibili alla categoria di appartenenza in quanto professionalmente equiparati. Il Dirigente dovrà comunque prioritariamente valutare eventuali preferenze espresse dal lavoratore, dopo di che, lo stesso, provvede anche d ufficio dando atto della presenza di obiettive ragioni organizzative, tecniche e produttive richieste dall art del c.c. 4. Il personale interessato alla mobilità di cui al presente articolo, se necessario, potrà effettuare percorsi di riqualificazione e/o di aggiornamento professionale. 5. I provvedimenti che dispongono la mobilità di che trattasi devono essere comunicate al Settore competente in materia di gestione delle risorse umane al fine di tenere sempre aggiornato il fascicolo personale del dipendente. Art. 7 Disposizioni Finali 1. Per quanto non previsto nel presente Regolamento si applica la normativa contrattuale e di legge vigente in materia. Art. 8 Entrata in vigore 1. Il presente Regolamento entra in vigore il 15 giorno dopo la pubblicazione dell atto che lo approva e da tale data diventano inefficaci e sono disapplicate tutte le norme regolamentari che in precedenza regolavano le stesse materie nello stesso ora disciplinate. 6

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