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1 Corso di formazione "Governo locale ed Unione europea P.O.R.E Università Roma 3-21 gennaio 2011 Il Quadro Strategico t Nazionale : caratteristiche e attuazione a livello nazionale e regionale. - Sergio Scicchitano* - *Ministero Sviluppo Economico Dipartimento Sviluppo e Coesione Economica 1

2 Cosa trattiamo? Il QSN, pp I Programmi operativi, pp I Comitati di Indirizzo e Attuazione (CIA), pp Il FESR , pp L attuazione del QSN, pp Sergio Scicchitano 2

3 Il Quadro Strategico Nazionale Il Quadro Strategico Nazionale

4 Quadro Strategico t Nazionale La situazione in Italia Il 3 febbraio 2005 la Conferenza unificata Stato- Regioni- Città ed Autonomie Locali ha approvato le linee guida per l elaborazione del QSN. Stabilito il ruolo centrale delle Regioni nella costruzione del QSN; Concorso decisivo dagli Enti Locali; QSN è stato esteso alla politica regionale nazionale (FAS), e costituisce la strategia nazionale per lo sviluppo; Il percorso ha previsto it Documenti strategici t i preliminari i i su base regionale e centrale sui quali si è fondata la stesura del QSN unitario. Sergio Scicchitano 4

5 Il Quadro Strategico Nazionale L'Intesa sancita in A)coerenza temporale e Conferenza Unificata il finanziaria assicurata 3 febbraio 2005, attraverso l assunzione prevede la riforma di un impegno della politica di programmatico settennale coesione europea in per la politica regionale Italia, attraverso nazionale come avviene l Unificazione i dll della la per la politica comunitaria programmazione della politica comunitaria con quella della politica regionale nazionale B)definizione i i unitaria i di obiettivi, priorità e regole

6 La novità principale Unitarietà della programazione La programmazione settennale, che prima riguardava solo la parte comunitaria (FS), ora comprende anche la parte aggiuntiva nazionale (FAS) Il FAS, operativo dal aveva un orizzonte temporale triennale Docente: Sergio Scicchitano 6

7 Il Quadro Strategico Nazionale Intenzionalità dell'obiettivo territoriale la politica ordinaria persegue i propri obiettivi trascurando le differenze nei livelli di sviluppo di specifici territori, la politica regionale è diretta in modo intenzionale a garantire che gli obiettivi di competitività siano raggiunti da tutti i territori regionali, anche e soprattutto da quelli che presentano squilibri economico-sociali. Aggiuntività delle risorse la politica ordinaria è finanziata con le risorse ordinarie dei bilanci; la politica regionale è finanziata da risorse aggiuntive, comunitarie e nazionali, provenienti, rispettivamente, dal bilancio europeo (fondi strutturali) e nazionale (fondo di cofinanziamento i nazionale ai fondi strutturali e fondo per le aree sottoutilizzate).

8 In altri termini.. 1. Intenzionalità dell obiettivo territoriale Raggiunge tutti iii territori icome la politica i ordinaria.. i..ma differenzia l intensità di intervento in relazione al grado di sotto-utilizzo delle zone territoriali Anche se il fine ultimo della politica ordinaria e di quella aggiuntiva è il miglioramento della competitività dei territori, la politica regionale lo persegue attraverso il recupero dei divari territoriali 2. Addizionalità La politica regionale è finanziata i da risorse aggiuntive Perciò ha priorità diverse dalla politica ordinaria Necessita però della presenza della politica ordinaria e di un forte legame di coerenza con essa Docente: Sergio Scicchitano 8

9 Il Quadro Strategico Nazionale Il QSN è Stato adottato dal CIPE, sentita la Conferenza unificata, il 22 Dicembre Alla stessa data è stato trasmesso alla Commissione con la quale è stato avviato il confronto previsto dal regolamento 1083/2006, al termine del quale il 2 Marzo 2007 il QSN è stato notificato formalmente alla CE. Si è così avviata la procedura formale che ha portato t all adozione dll della decisione della Commissione sugli elementi del Quadro a giugno 2007.

10 Il Quadro Strategico Nazionale Le risorse Risorse disponibili per la Programmazione Unitaria (miliardi di euro) Fondi Strutturali UE 28,8 Cofinanziamento Stato* 25,0 Cofinanziamento i Regioni* i* 40 4,0 FAS** 64,0? Totale QSN 121,8 Importi a prezzi 2004 indicizzati del 2% all anno * Stima; ** Previsione DPEF e L.F. 2007

11 Il Quadro Strategico Nazionale Le risorse Risorse Comunitarie disponibili per la programmazione Profilo annuale per obiettivo (Importi indicizzati) Ripartizione delle Risorse per anno e per obiettivo Importi tiin Euro comprensivi idii indicizzazione i i Totale Convergenza Sostegno transitorio Convergenza (Basilicata) Sostegno transitorio Coompetitività e occupazione (Sardegna) Competitività Cooperazione territoriale Totale

12 La strategia assume quattro macro obiettivi Il Quadro Strategico Nazionale I Macrobiettivi i i e le priorità i sviluppare i circuiti dll della conoscenza accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l inclusione sociale nei territori internazionalizzare e modernizzare l economia, la società e le amministrazioni i i i potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza

13 Il Quadro Strategico Nazionale I Macrobiettivi i i e le priorità i I quattro macro obiettivi sono articolati articolati in 10 priorità 1. Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane 2.Promozione, valorizzazione e diffusione della Ricerca e dell innovazione per la competitività 3. Energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo 4. Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l attrattività territoriale 5. Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l attrattività per lo sviluppo 6. Reti e collegamenti per la mobilità 7. Competitività dei sistemi produttivi e occupazione 8. Competitività ità e attrattività ità delle città e dei sistemi urbani 9. Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse 10.Governance, capacità istituzionali i e mercati concorrenziali e efficaci

14 Il Quadro Strategico Nazionale I Macrobiettivi i i e le priorità i sviluppare i circuiti della conoscenza Priorità 1 Priorità 2 internazionalizzare e modernizzare l economia, la società e le amministrazioni Priorità 3 Priorità 4 Priorità 9 Priorità 10 accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l inclusione sociale nei territori potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza Priorità 5 Priorità 6 Priorità 7 Priorità 8 A ognuna delle priorità sono associati uno o più obiettivi generali, ai quali sono associati uno o più obiettivi specifici che rappresentano l elemento di collegamento con i programmi operativi

15 I Programmi operativi (P.O.) Sono il documento di riferimento per conoscere quali progetti vengono finanziati; Coprono l intero periodo di programmazione Regioni coperte Settori coperti Gestione Periodo coperto POR Una Molti Regionale PON molte uno Nazionali POIN molte uno Regionale Sergio Scicchitano 15

16 Il Quadro Strategico Nazionale I Programmi OBIETTIVI FONDO STRUTTURALE FESR FSE TOTALE CONVERGENZA COMPETITIVITA' REGIONALE E OCCUPAZIONE COOPERAZIONE TERRITORIALE TOTALE

17 Il Quadro Strategico Nazionale I PROGRAMI DELL'OBIETTIVO CONVERGENZA Programma Fondo Risorse comunitarie Por Basilicata ST FESR Por Calabria FESR Por Campania FESR Por Puglia FESR Por Sicilia FESR Pon Istruzione FESR Pon Ricerca e competitività FESR Pon Sicurezza FESR Pon Reti e mobilità FESR Pon Governance e AT FESR Poi Energia rinnovabile e risparmio energetico FESR Poi Attrattori culturali, naturali e turismo FESR Por Basilicata ST FSE Por Calabria FSE Por Campania FSE Por Puglia FSE Por Sicilia FSE Pon Istruzione FSE Pon Governance e AT FSE Totale PROGRAMMI 12 FINANZIATI DAL FESR 7 FINANZIATI DAL FSE

18 Programmi FESR -Convergenza 5 Programmi Operativi Regionali (POR) Sicilia Calabria Puglia Campania Basilicata (ST) 5 Programmi Operativi Nazionali (PON) Ricerca e Competitività Istruzione Sicurezza Reti e mobilità Governancee Assistenza Tecnica 2 Programmi Operativi Interregionali (POI) Energia turismo

19 Il Quadro Strategico Nazionale I PROGRAMI DELL'OBIETTIVO COMPETITIVITA' REGIONALE E OCCUPAZIONE 33 PROGRAMMI Programma Fondo Risorse comunitarie Por Abruzzo FESR Por Emilia Romagna FESR Por Friuli Venezia Giulia FESR Por Lazio FESR Por Liguria FESR Por Lombardia FESR Por Marche FESR Por Molise FESR Por P.A. Bolzano FESR Por P.A. Trento FESR Por Piemonte FESR Por Toscana FESR Por Umbria FESR Por Valle d'aosta FESR Por Veneto FESR Por Sardegna ST FESR Por Abruzzo FSE Por Emilia Romagna FSE Por Friuli Venezia Giulia FSE Por Lazio FSE FINANZIATI DAL FESR Por Veneto FESR FINANZIATI DAL FSE Por Liguria FSE Por Lombardia FSE Por Marche FSE Por Molise FSE Por P.A. Bolzano FSE Por P.A. Trento FSE Por Piemonte FSE Por Toscana FSE Por Umbria FSE Por Valle d'aosta FSE Por Veneto FSE Por Sardegna ST FSE Pon Azioni di sistema FSE Totale

20 Programmi operativi i (P.O.) O) validità Sono predisposti dalla Regione o Ministero responsabile, entro 5 mesi dalla approvazione degli OSC (6 ottobre 2006); Inviati alla CE, approvati entro 4 mesi; Una volta approvati sono in vigore nel nostro Paese in quanto diritto comunitario; Possibili revisioni i i intermedie durante il settennio, con riapprovazione da parte della Commissione; La Commissione valuta e approva il PO sulla base di: Rispetto normativa UE; Coerenza con OSC e QSN Sergio Scicchitano 20

21 Programmi operativi i (P.O.) O) il contenuto Elementi fondamentali del PO: Ricognizione della situazione con analisi punti di forza e debolezza; Strategia di intervento e relativi obiettivi globali; Assi prioritari di intervento e obiettivi specifici; Piano finanziario; iario; Disposizioni di attuazione Da dove partiamo Dove vogliamo andare Cosa facciamo Con quali risorse Sergio Scicchitano Chi e come 21

22 Programmi operativi (P.O.) il contenuto operativo Nel : Il contenuto operativo dei PO è articolato in Assi e Misure; Obiettivi, risorse e responsabilità sono distribuiti su questi due livelli; Il Complemento di programmazione, documento separato dal P.O. dettaglia il contenuto al di sotto del livello di Asse; Nel : Previsto un solo livello: L Asse prioritario L articolazione inferiore è libera Non più previsto un CDP Sergio Scicchitano 22

23 Programmi operativi (P.O.) il contenuto operativo Asse 1 Sviluppo del dlturismo Asse 2 Industria e innovazione Asse 3 Tutela ambientale Misura 1.1: Aiuti Misura 1.2: Promozione Misura 1.3: Infrastrutture tt Misura 1.1: 1:.. Misura 1.2: Misura 1.3:.. Misura 1.1:. Misura 1.2: Misura 1.3:... Sergio Scicchitano Dettaglio nel CDP 23

24 Programmi operativi (P.O.) il contenuto operativo Asse 1 Sviluppo del dlturismo Asse 2 Industria e innovazione Lista indicativa delle attività Lista indicativa delle attività Asse 3 Tutela ambientale Lista indicativa delle attività i Nessun documento di dettaglio ulteriore Sergio Scicchitano 24

25 Strumenti gestionali Il Complemento di programmazione non è più previsto; La regolamentazione tuttavia prevede ancora: Criteri di selezione delle operazioni, ad approvazione dlc del Comitato disorveglianza (Art 65.a RG); Obbligo di fornire ai potenziali beneficiari le informazioni tecniche per l accesso ai fondi (Art. 5.2 BRA) Almeno nei POR occorreranno inoltre atti interni di riparto ed organizzazione di responsabilità e risorse; Sergio Scicchitano 25

26 A quale PO rivolgersi? Sullo stesso Ente locale (comune, provincia..) insistono diversi PO PON POR POIN A quale rivolgersi? i? Dipende da vari fattori: tipologia dell operazione da co- finanziare, disponibilità di risorse del PO, programmazione della spesa del PO. Anche a questo serve il partenariato istituzionale ed economico e sociale a livello locale Sergio Scicchitano 26

27 Una nuova opportunità per gli enti locali: i CIA dei PON (1) I Comitati di Indirizzo e Attuazione (CIA) dei PON sono gli organi tecnici dei CdS Nei POI si chiamano Comitati Tecnici Congiunti per l Attuazione (CTCA) Sono organi più snelli e meno formali dei CdS in cui si fa il Programma Le associazioni nazionali degli enti locali e le loro articolazioni regionali ne fanno parte Sono membri dei CIA del PON Istruzione e del PON R&C Associazione Nazionale Comuni d Italia Dipartimento Politiche Comunitarie e Mezzogiorno Unione delle Province d Italia Sergio Scicchitano 27

28 La fase di (ri)programmazione Nella fase di programmazione il CIA affianca l attività dell Autorità di Gestione e in particolare: contribuisce i alla dfiii definizione dll dellastrategia dl del PON; assicura livelli adeguati di reciproca coerenza della strategia e dei relativi obiettivi con il Quadro e con gli altri PO con cui la strategia del Quadro si attua; partecipa alla definizione degli obiettivi generali e specifici del programma, all individuazione delle tipologie e delle linee di intervento più efficaci; individua e approva le regole di attuazione del programma comprese quelle relative alla predisposizione della proposta di criteri di selezione dei progetti da sottoporre all approvazione del CdS; valuta la coerenza complessiva dei progetti e della loro articolazione territoriale rispetto agli obiettivi complessivi del programma; costituisce punto di riferimento e utilizzo delle risultanze del processo di valutazione ex-ante del programma. Sergio Scicchitano 28

29 La fase di attuazione IlCIA,fermerestandolecompetenzedell AutoritàdiGestioneedel CdS del PO previste nel Regolamento (CE) n. 1083/2006, opera come organismo di espressione della cooperazione istituzionale anche nella fase di attuazione affiancando l Autorità di Gestione contribuisce alle attività di gestione operativa del programma: contribuisce all analisi dell andamento del programma (anche sulla base dei dati di monitoraggio e delle indicazioni della valutazione); formula proposte per le eventuali decisioni e scelte di rimodulazione del programma; assicura le condizioni di coerenza e coordinamento dell attuazione del programma con l attuazione degli altri PO del Quadro e più in generale con gli interventi della politica regionale unitaria; è informato e discute delle scelte dell Autorità di Gestione in ordine ai compiti che essa svolge secondo quanto stabilito all art. 60 del Regolamento (CE) n. 1083/2006. Sergio Scicchitano 29

30 Il FESR caratteristiche e principi fondamentali di funzionamento Inquadramento normativo Finalità Principi generali Concentrazione Programmazione Autorità di riferimento i Sergio Scicchitano 30

31 Il FESR Uno dei due Fondi strutturali UE, insieme al FSE; Strumenti della politica di Coesione Economica e Sociale (Trattato CE Art. 158 e ss.); La principale voce di spesa UE ; Sergio Scicchitano 31

32 Il FESR : 2013 Finalità (Art. 2Reg. FESR) Sviluppo e adeguamento strutturale delle economie regionali in ritardo (Art. 160 Trattato CE); Sostegno alla cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale; Rafforzamento della competitività e dell innovazione (contributo a Strategia di Lisbona). Sergio Scicchitano 32

33 Il FESR : 2013: Principi di funzionamento concentrazione, geografica e tematica; gestione concorrente; programmazione; partenariato; cofinanziamento; sana e corretta gestione finanziaria. Sergio Scicchitano 33

34 FESR: Principi di funzionamento Concentrazione Si concentra su certe priorità ed aree geografiche Gestione concorrente o mediata Regole UE ma programmazione ed attuazione di competenza degli Stati membri (Regioni) La strategia di spesa è definita in programmi operativi pluriennali l Programmazione I risultati sono valutati e monitorati Termini temporali ben definiti Meccanismi premianti e Sergio Scicchitano penalizzanti 34

35 FESR: Principi di funzionamento Partenariato Cofinanziamento E richiesto il coinvolgimento degli Enti locali e delle parti econ. e sociali nella programmazione e nell attuazione I programmi di spesa sono finanziati dal FESR solo parzialmente Generalmente i progetti non sono finanziati al 100% Sana e corretta gestione finanziaria Rendicontazione i delle spese necessaria Vincoli procedurali e controlli pressanti Sergio Scicchitano 35

36 FESR La gestione mediata o concorrente L UE (Consiglio) fissa le regole all inizio del periodo di programmazione; La Commissione approva le aree ammissibili e ripartisce le risorse fra Stati; Il territorio (Stati e/o Regioni propongono programmi di utilizzo dei Fondi) La Commissione approva i programmi; Gli Stati /Regioni attuano i programmi e finanziano i progetti La Commissione coordina, verifica ed eroga le risorse; Sergio Scicchitano 36

37 Attuazione del QSN al (milioni di euro, per cento) Costo Totale Impegni Pagamenti v.a. % su C. Tot. v.a. % su C. Tot. Obiettivo Fondo 1 2 3=2/1 4 5=4/1 FESR , ,5 16,7% 2.680,0 7,5% Convergenza FSE , ,8 15,4% 703,77 92% 9,2% Totale , ,3 16,5% 3.383,7 7,8% FESR 8.176, ,5 27,8% 1.097,9 13,4% Competitività FSE 7.638, ,9 33,4% 1.408,5 18,4% Totale , ,4 30,5% 2.506,4 15,8% Totale , ,7 20,2% 5.890,1 9,9% Fonte - Elaborazione MISE - DPS- DGPRUC su dati MEF - DRGS - IGRUE Sergio Scicchitano 37

38 Attuazione del FESR al : 10 Convergenza Programmi FESR Programmato 2007/2013 IMPEGNI progetti dei PAGAMENTI progetti dei Impegni /Programmato (%) Pagamenti/P rogrammato (%) 2007IT161PO001 Poin Attrattori culturali, naturali e turismo 1,031,151, , , % 0.02% 2007IT161PO002 Poi Energie rinnovabili e risparmio energetico 1,607,786, ,153, ,780, % 6.70% 2007IT161PO003 Pon Governance e AT FESR 276,190, ,227, ,187, % 11.65% 2007IT161PO004 PonIstruzioneAmbientiper lapprendimento l'apprendimento 495,309, ,975, ,984, % 75% 26.24% 24% 2007IT161PO005 Pon reti e mobilità 2,749,457, ,426, ,334, % 10.74% 2007IT161PO006 Pon Ricerca e competitivita 6,205,393, ,233,381, ,546, % 10.37% 2007IT161PO007 Pon "Sicurezza per lo Sviluppo 1,158,080, ,324, ,154, % 14.17% 2007IT161PO008 Calabria 2,998,240, ,976, ,487, % 6.62% 2007IT161PO009 Campania 6,864,795, ,371, ,877, % 3.81% 2007IT161PO010 Puglia 5,238,043, ,084, ,757, % 5.99% 2007IT161PO011 Sicilia 6,539,605, ,691, ,747, % 6.25% 2007IT161PO012 Basilicata 752,186, ,559, ,888, % 16.47% Totale 35,916,241, ,008,316, ,679,914, % 7.46% Sergio Scicchitano 38

39 Attuazione del FESR al : 10 Competitività Programmi FESR Programmato IMPEGNI dei PAGAMENTI dei Impegni/Prog Pagamenti/Pro rammato grammato 2007/2013 progetti progetti (%) (%) 2007IT162PO001 Abruzzo 345,369, ,726, ,496, % 5.65% 2007IT162PO002 Emilia Romagna 346,919, ,671, ,582, % 9.10% 2007IT162PO003 Friuli Venezia Giulia 303,001, ,575, ,233, % 8.00% 2007IT162PO004 Lazio 743,512, ,777, ,541, % 6.39% 2007IT162PO005 Liguria 530,235, ,890, ,362, % 7.05% 2007IT162PO006 Lombardia 532,000, ,898, ,017, % 17.11% 2007IT162PO007 Marche 288,801, ,294, ,860, % 17.26% 2007IT162PO008 Molise 192,518, ,820, ,540, % 7.03% 2007IT162PO009 PA di Bolzano 74,918, ,464, ,947, % 14.61% 2007IT162PO010 P.A. Trento 64,287, ,779, ,341, % 19.20% 2007IT162PO011 Piemonte 1,076,958, ,419, ,385, % 18.70% 2007IT162PO012 Toscana 1,126,652, ,017, ,850, % 11.26% 2007IT162PO013 Umbria 348,116, ,390, ,461, % 12.48% 2007IT162PO014 Valle d'aosta 48,810, ,815, ,078, % 26.79% 2007IT162PO015 Veneto 452,688, ,970, ,892, % 19.42% 2007IT162PO016 Sardegna 1,701,679, ,181, ,857, % 16.92% Totale 8,176,468, ,289,694, ,098,449, % 13.43% Sergio Scicchitano 39

40 Conclusioni La politica regionale unitaria : nuova e decisiva sfida per il nostro paese e soprattutto per il Mezzogiorno Risorse finanziarie Nuova struttura Nuove opportunità per gli Enti locali Contribuire alla politica di sviluppo Accedere a nuovi finanziamenti Sergio Scicchitano 40

41 grazie Sergio Scicchitano 41

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