Report mercato del lavoro in provincia di Pavia 3 trimestre trimestre 2014

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1 Settore Sviluppo e Lavoro Servizi alla Persona e all Impresa Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Pavia Servizi per l impiego Report mercato del lavoro in provincia di Pavia 3 trimestre trimestre 2014 Dicembre

2 Premessa Il report sul mercato del lavoro fornisce alcune indicazioni di carattere generale relative all andamento occupazionale registrato nella provincia di Pavia nel 3 trimestre Oggetto di analisi sono i dati amministrativi di competenza dei Centri per l Impiego relativi alle comunicazioni obbligatorie dei rapporti di lavoro effettuate dai datori di lavoro nel territorio provinciale. Le comunicazioni obbligatorie generano una fonte informativa contenente i dati relativi agli avviamenti, proroghe, trasformazioni e cessazioni di rapporto di lavoro che i datori di lavoro devono obbligatoriamente comunicare alle istituzioni competenti. Dai dati raccolti è possibile ricavare informazioni riguardanti le dinamiche del mercato del lavoro dal punto di vista della domanda, dell offerta e delle tipologie contrattuali utilizzate. Al fine di fornire ulteriori spunti interpretativi, la trattazione si sviluppa con l analisi quantitativa del flusso dei lavoratori in stato di disoccupazione, del flusso dei lavoratori inseriti in lista di mobilità e la quantificazione del numero di ore di cassa integrazione autorizzata durante il trimestre considerato. I dati pubblicati nel presente report sono definiti in progress, pertanto elaborazioni successive a quelle pubblicate potrebbero subire lievi variazioni in termini di valore assoluto. A partire dall anno 2013 i dati relativi ad avviamenti e cessazioni, contrariamente a quanto pubblicato nei rapporti precedenti, sono comprensivi anche dei dati relativi al settore della Pubblica Amministrazione. 2

3 ANALISI DEI FLUSSI DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Avviamenti Le comunicazioni obbligatorie riferite al 3 trimestre 2014 hanno registrato complessivamente un numero di avviamenti pari a unità, di cui il 53,3% riferiti a personale di genere maschile ed il 46,7% a personale di genere femminile. Rispetto al 3 trimestre 2013 si evidenzia una riduzione delle comunicazioni di avviamento pari al 3,8%. Tab. 1 Avviamenti Avviamenti III trim Avviamenti III trim Variazione % M F Totale M F Totale M F Totale ,5% -5,3% -3,8% Avviamenti per settore economico Il terziario (commercio e servizi) con una percentuale pari al 53% sul totale degli avviamenti rappresenta il settore più attivo dell economia pavese, seguito dall agricoltura (29,3%), dall industria (13,2%) e dalle costruzioni (4,5%). Il confronto per macro settori con il 3 trimestre 2013 evidenzia un lieve decremento degli avviamenti sia nel settore industriale (-3,9%) che nel terziario (-3,1%), mentre più vistoso risulta il calo nel settore agricolo (-6,2%); in lieve ripresa risulta il settore delle costruzioni con un incremento degli avviamenti del 3,9% (tab.2). Tab. 2 Avviamenti per settore di attività Avviamenti III trim Avviamenti III trim variazione Settore d'attività M F Totali % M F Totali % % dato mancante ,0% ,1% 100,0% Agricoltura ,1% ,3% -6,2% Industria ,2% ,2% -3,9% Costruzioni ,1% ,5% 3,9% Terziario ,6% ,0% -3,1% Totali % % -3,8% Percentuali 52,6% 47,4% 100% 53,3% 46,7% 100% avviamenti per settore di attività trim trim Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali 3

4 Avviamenti per tipologia contrattuale In relazione alla tipologia contrattuale, il 79,8% degli avviamenti è costituito da rapporti di lavoro a tempo determinato (comprensivi dei rapporti di lavoro interinale), mentre i contratti a tempo indeterminato registrano una percentuale pari al 11,9%. A seguire i contratti di lavoro parasubordinato con il 6,8% ed i contratti di apprendistato/inserimento con l 1,5%. La riforma del mercato del lavoro, limitando considerevolmente i casi di utilizzo dei rapporti di lavoro intermittente, ne ha praticamente azzerato l utilizzo come evidenziato nella tabella sottostante. Il lavoro interinale, con 2635 avviamenti, incide per il 19,2% sui contratti di lavoro stipulati a tempo determinato (tab. 3). Si specifica che il termine lavoro parasubordinato presente in tabella raggruppa una serie di contratti quali il lavoro a progetto/collaborazione coordinata e continuativa, il contratto di agenzia, l associazione in partecipazione con apporto di attività lavorativa, il lavoro occasionale, il lavoro autonomo nello spettacolo. Tab. 3 Avviamenti per tipologia contrattuale Rapporto di lavoro M % F % Totali % Apprendistato/inserimento 162 1,8% 102 1,3% 264 1,5% Lavoro a tempo determinato (*) ,2% ,3% ,8% Lavoro a tempo indeterminato ,4% ,3% ,9% Lavoro intermittente 0 0% 0 0% 0 0% Parasubordinato 521 5,7% 654 8,1% ,8% Totali % % % (* ) di cui lavoro interinale Percentuali 53,3% 46,7% 100% avviamenti per tipologia contrattuale Apprendistato/inserimento Lavoro a tempo determinato Lavoro a tempo indeterminato Lavoro intermittente Parasubordinato Rispetto al 3 trimestre 2013 si registrata un certo incremento nell utilizzo dei contratti di apprendistato (+12,8%); in lieve diminuzione l utilizzo dei contratti a tempo determinato (-3%) e dei contratti di lavoro parasubordinato (-1,1%), mentre più marcata risulta la diminuzione dei contratti a tempo indeterminato (-12%). Il lavoro intermittente, come già accennato nel paragrafo precedente, risulta praticamente azzerato, mentre il lavoro interinale, visto come un di cui dei contratti stipulati a tempo determinato, registra un incremento del 7,9% (tab.4). 4

5 Tab. 4 Avviamenti per tipologia contrattuale Rapporto di lavoro Avv. III trim Avv. III trim Diff. v. ass. Var. % Apprendistato/inserimento (r) ,8% Lavoro a tempo determinato (*) % Lavoro a tempo indeterminato % Lavoro intermittente Parasubordinato ,1% Totali ,8% (* ) di cui lavoro interinale ,9% Avviamenti per area territoriale Gli avviamenti per area territoriale sono da considerarsi in base all ubicazione della sede operativa dell azienda (luogo di lavoro) e del relativo Centro per l Impiego territorialmente competente; nello specifico il 46,2% degli avviamenti si distribuisce nella zona dell Oltre Po Pavese, il 31,2% nella zona del Pavese ed il restante 22,6% nella zona della Lomellina (tab. 5). Tab. 5 Avviamenti per area territoriale e Centro Impiego di competenza Centro Impiego M % F % Totali % Pavia ,4% ,2% ,2% Vigevano ,5% ,9% ,6% Voghera ,1% ,9% ,2% Totali % % % Percentuali 53,3% 46,7% 100% Lavoratori avviati I lavoratori interessati da una o più comunicazioni di avviamento sono ; si contano quindi circa 1,2 avviamenti in media per ogni persona. Rispetto al 3 trimestre del 2013 si registra una diminuzione percentuale dei lavoratori avviati del 3,2% (oltre 470 persone in meno interessate da occasioni di lavoro). In leggera diminuzione il divario di genere fra le persone avviate, con oltre il 54% a favore dei maschi ed oltre il 45% a favore delle femmine (tab.6). Tab. 6 Lavoratori avviati lavoratori avviati III trimestre 2013 lavoratori avviati III trimestre 2014 Sesso Numero Individui % Sesso Numero Individui % M ,5% M ,3% F ,5% F ,7% Totali % Totali % Lavoratori avviati per fasce di età Gli avviati per classe di età si distribuiscono per oltre il 28% nella fascia dai 20 ai 29 anni; la percentuale scende a oltre il 27% nella fascia dai 30 ai 39 anni e a oltre il 23% nella fascia dai 40 ai 49 anni (tab.7). Osservando la tabella 7/bis, si nota, rispetto al 2013, un aumento dei lavoratori avviati nella classe dei giovani (fino a 29 anni) (+3,6%), mentre in diminuzione risultano i lavoratori avviati nelle fasce di età rispettivamente denominate adulti (da 30 a 54 anni) (-5,9%) e anziani (oltre i 54 anni) (- 7,2%). 5

6 Tab. 7 Lavoratori avviati per fascia di età Fasce età M % F % Totali % fino a 19 anni 323 4,2% 187 2,9% 510 3,6% da 20 a 24 anni ,3% ,3% ,0% da 25 a 29 anni ,0% ,6% ,3% da 30 a 34 anni ,5% ,3% ,3% da 35 a 39 anni ,5% ,0% ,1% da 40 a 44 anni ,9% ,8% ,8% da 45 a 49 anni ,0% ,9% ,4% da 50 a 54 anni 562 7,2% 519 7,9% ,6% oltre 55 anni ,3% 474 7,2% ,0% Totali % % % Percentuali 54,3% 45,7% 100% Tab. 7/bis Lavoratori avviati per fascia di età (intervallo di età) Avviamenti III trim Avviamenti III trim variazione Intervallo di età M F Totali % M F Totali % % Giovani (fino 29 anni) ,7% ,8% 3,6% Adulti (da 30 a 54 ) ,8% ,2% -5,9% Anziani (oltre 54) ,5% ,0% -7,2% Totali % % -3,2% Percentuali 54,5% 45,5% 100% 54,3% 45,7% 100% Lavoratori avviati per cittadinanza Riguardo alla cittadinanza dei lavoratori avviati, oltre il 31% è rappresentato da persone di nazionalità straniera. In primo piano figurano cittadini rumeni, con una percentuale pari al 16,7%; a seguire albanesi (3,1%),marocchini (1,6%), cinesi (1,5%), egiziani (1,4%) e polacchi (1,2%)(tab. 9). Tab. 8 Lavoratori avviati per cittadinanza Cittadinanza M % F % Totali % Italiani ,1% ,5% ,7% Comunitari ,4% ,4% ,6% Extracomunitari ,5% 526 8,1% ,7% Totali % % % Percentuali 54,3% 45,7% 100% Tab. 9 Lavoratori avviati per cittadinanza paese di origine Cittadinanza M % F % Totali % Romania ,9% ,1% ,7% Albania 279 3,6% 161 2,5% 440 3,1% Marocco 189 2,4% 35 0,5% 224 1,6% Cina 102 1,3% 108 1,7% 210 1,5% Egitto 196 2,5% 4 0,1% 200 1,4% Polonia 130 1,7% 45 0,7% 175 1,2% altri ,5% ,4% ,5% Totali % % % Percentuali 58,8% 41,2% 100% 6

7 Cessazioni Le comunicazioni obbligatorie riferite al 3 trimestre 2014 hanno registrato complessivamente un numero di cessazioni pari a unità, di cui il 55,5% riferite a personale di genere maschile ed il 44,5% a personale di genere femminile. Rispetto al 3 trimestre 2013 si registra un discreto incremento delle comunicazioni di cessazione pari al 6,8%. Tab. 10 Cessazioni Cessazioni III trim Cessazioni III trim.2014 Variazione % M F T M F T M F T ,0% 0,9% 6,8% Cessazioni per settore La maggior parte delle cessazioni dei rapporti di lavoro, nel 3 trimestre 2014, si concentra nel settore del terziario con un valore percentuale pari al 57,1% sul totale. A seguire il settore agricolo con il 21,8%, il settore industriale con il 15,7% ed il settore delle costruzioni con il 5,3%. Nel confronto tra i due trimestri in considerazione si rileva un lieve aumento delle cessazioni nel settore del terziario (+0,8%), mentre risultano in diminuzione le cessazioni nel settore delle costruzioni (- 9%) e nel settore industriale (-7,1%); in forte aumento le cessazioni nel settore agricolo (53,4%), fattore legato più alla stagionalità ed alla tipicità delle lavorazioni (vendemmia) che ad un effettivo stato di crisi del settore stesso (tab.11). Tab. 11 Cessazioni per settore di attività Cessazioni III trim Cessazioni III trim variazione Settore d'attività M F Totali % M F Totali % % dato mancante ,1% ,1% -5,0% Agricoltura ,2% ,8% 53,4% Industria ,0% ,7% -7,1% Costruzioni ,2% ,3% -9,0% Terziario ,4% ,1% 0,8% Totali % % 6,8% Percentuali 52,9% 47,1% 100% 55,5% 44,5% 100% cessazioni per settore di attività Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali 3 trim trim

8 Cessazioni per causa Osservando la distribuzione delle cessazioni per causa, si rileva che la maggior parte dei rapporti di lavoro si interrompe alla scadenza del contratto a termine (65,1%) e per dimissioni (13,3%). In diminuzione, rispetto al 3 trimestre 2013, le cessazioni per giustificato motivo oggettivo, mentre in leggero aumento risulta il numero di cessazioni per cessata attività aziendale e per licenziamento collettivo (tab. 12). Tab. 12 Cessazioni per causa Causa di Cessazione Tot. III trim.2013 % Tot. III trim.2014 % Cessazione attività 150 1,0% 153 0,9% Decadenza dal servizio 29 0,2% 59 0,4% Decesso 78 0,5% 39 0,2% Dimissioni durante il periodo di prova 78 0,5% 73 0,4% Dimissioni ,1% ,3% Dimissioni giusta causa 54 0,3% 71 0,4% Fine rapporto a termine ,9% ,1% Licenziamento collettivo 150 1,0% 210 1,3% Licenziamento giusta causa 91 0,6% 90 0,5% Licenziamento individuale 0 0,0% 0 0,0% Licenziamento per giustificato motivo oggettivo 940 6,0% 691 4,1% Licenziamento per giustificato motivo soggettivo 31 0,2% 48 0,3% Mancato superamento del periodo di prova 285 1,8% 192 1,1% Modifica del termine inizialmente fissato 115 0,7% 206 1,2% Pensionamento 102 0,6% 277 1,7% Risoluzione consensuale 261 1,7% 129 0,8% Altro ,1% ,5% Dato mancante 151 1,0% 110 0,7% Totali % % Cessazioni per tipologia contrattuale In merito alla tipologia contrattuale dei rapporti di lavoro cessati, il 73,2% è rappresentato da rapporti a tempo determinato (69% nel 3 trim. 2013), il 15% da rapporti a tempo indeterminato (18,8% nel 3 trim. 2013) ed il 9,3% da rapporti di lavoro parasubordinato (9% nel 3 trim. 2013); le cessazioni dei contratti di apprendistato si collocano al 2,2% (2,1% nel 3 trim. 2013) (tab.13). Tab. 13 Cessazioni per tipologia contrattuale Rapporto di lavoro III trim.2013 % III trim.2014 % variazione Apprendistato/inserimento 326 2,1% 373 2,2% 14,4% Lavoro a tempo determinato (*) ,0% ,2% 13,3% Lavoro a tempo indeterminato ,8% ,0% -14,7% Lavoro intermittente 175 1,1% 41 0,2% -76,6% Parasubordinato ,0% ,3% 9,7% Totali ,0% ,0% 6,8% (* ) di cui lavoro interinale ,3% 8

9 Saldo avviamenti-cessazioni Saldo per settore di attività Nella tabella sottostante viene riportato il confronto fra gli avviamenti e le cessazioni per settore nei due periodi in considerazione; il saldo corrispondente è ottenuto come differenza tra avviamenti e cessazioni. Il 3 trimestre 2014 si chiude con un saldo positivo pari a 441 unità. Tutti i macrosettori presi in considerazione, eccetto il settore agricolo, presentano saldi negativi, in linea con il trend già evidenziato nel corrispondente trimestre dell anno precedente. In particolare il settore del terziario chiude il trimestre con un saldo pari a unità; più contenuto, ma pur sempre negativo, risulta invece il saldo nel settore industriale (-367 unità) e nel settore delle costruzioni (- 127 unità) (tab. 14) Tab. 14 Saldo avviamenti cessazioni per settore di attività Settore d'attività avviamenti III trim.2013 cessazioni III trim.2013 saldo avviamenti III trim.2014 cessazioni III trim.2014 saldo dato mancante Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali Saldo per area territoriale Osservando la distribuzione del saldo avviamenti cessazioni per area territoriale, si rilevano saldi negativi sia nella zona del Pavese (- 441 unità) che nella zona della Lomellina (- 262 unità), mentre positivo, ed in larga parte dovuto alla stagionalità nel settore agricolo, risulta il saldo nell Oltre Po Pavese ( unità). Tab. 15 Saldo avviamenti cessazioni per area territoriale e centro Impiego di competenza Centro Impiego avviamenti III trim 2014 cessazioni III trim2014 saldo Pavia Vigevano Voghera Totali Trend avviamenti-cessazioni trend avviamenti - cessazioni avviamenti cessazioni I trim 2012 II trim 2012 III trim 2012 IV trim 2012 I trim 2013 II trim 2013 III trim 2013 IV trim 2013 I trim 2014 II trim 2014 III trim

10 Altri dati relativi all andamento del mercato del lavoro : flusso iscritti nelle liste di disoccupazione flusso iscritti in lista di mobilità ore autorizzate di cassa integrazione. Flusso lavoratori iscritti nelle liste di disoccupazione Nel corso del 3 trimestre 2014, risultano 4706 le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro rilasciate da persone alla ricerca di nuova o prima occupazione presso i Centri per l Impiego Provinciali, con una riduzione di oltre il 6% rispetto al corrispondente periodo del precedente anno. Circa l 86% del campione considerato è rappresentato da persone già precedentemente occupate ad alla ricerca di una nuova occupazione (tab. 16). Tab. 16 Flusso delle persone in cerca di lavoro per classe di iscrizione Flusso iscritti III trim Flusso iscritti III trim variazione Classe di iscrizione M F Totali % M F Totali % % disoccupati ,8% ,3% -7,3% inoccupati ,8% ,5% -1,7% occupati ,1% ,0% -22,4% altro ,3% ,3% -7,1% Totali % % -6,8% Percentuali 44,3% 55,7% 100% 46,0% 54,0% 100% Flusso lavoratori iscritti nelle liste di mobilità Le procedure di mobilità si attivano a fronte di situazioni di crisi o di trasformazioni aziendali che comportano una riduzione del numero di lavoratori occupati. Se l azienda in crisi ha un organico superiore ai 15 dipendenti, ed ha la necessità di procedere ad un licenziamento collettivo (che interessi almeno 5 lavoratori), si applicano le disposizioni previste dalla legge 223/91, che prevedono un esubero, procedura che si conclude con l iscrizione dei lavoratori licenziati in un apposita lista di mobilità. Se l azienda rientra tra quelle che hanno diritto all intervento della CIGS, i lavoratori licenziati ed iscritti nella lista percepiscono l indennità di mobilità e il loro reimpiego è favorito da sgravi contributivi ed incentivi economici. Per quanto riguarda l inserimento in lista di mobilità, ai sensi della Legge 236/93 (piccola mobilità), dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo da aziende che occupano fino a 15 dipendenti, si informa che il suddetto inserimento non è stato rifinanziato e non sono stati prorogati gli sgravi correlati. Sono complessivamente 214 le iscrizioni alle liste di mobilità (Legge 223/91) registrate nel 3 trimestre 2014, con un decremento del 16,7% rispetto al 3 trimestre 2013 (tab.17). Tab. 17 Flusso delle persone inserite in lista di mobilità Mobilità Flusso iscritti III trim Flusso iscritti III trim M F Totali % M F Totali % L % % Totali % % Percentuali 62,1% 37,9% 100% 58,9% 41,1% 100% 10

11 Cassa Integrazione Guadagni Nel corso del 3 trimestre 2014 diminuiscono del 9,2%, rispetto al corrispondente trimestre dell anno precedente, le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate e contabilizzate dall INPS. Il metodo di contabilizzazione dell INPS computa, nello stesso periodo, archi di cassa che sono stati in parte consumati o sono da consumare in parte nel futuro. Tale criterio, meramente amministrativo, rende di difficile uso il dato per leggere l effettivo andamento della crisi in atto. La cassa integrazione ordinaria, per la quale sono previsti processi di autorizzazione a livello provinciale, diminuisce del 35,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta come noto di uno strumento utilizzato in chiave anticongiunturale per periodi brevi (13 settimane consecutive, con prospettiva di ripresa dell attività, per un massimo di 52 settimane in un biennio mobile). La cassa integrazione straordinaria autorizzata aumenta del 47,2%. La cassa straordinaria copre stati di crisi dichiarata che spesso porta ad esuberi o alla totale cessazione dell attività aziendale o dei sui rami. Le situazioni di cassa straordinaria giunte a conclusione, che non abbiano generato riavvio delle attività o ricollocazione del personale, potrebbero sfociare in mobilità ovvero in licenziamenti collettivi. In diminuzione le ore autorizzate della cassa in deroga, con un valore percentuale pari al 58,4% rispetto al 3 trimestre La CIG in deroga alla vigente normativa è concessa nei casi in cui alcuni settori (tessile, abbigliamento, calzaturiero, orafo, ecc.) versino in grave crisi occupazionale. Lo strumento della cassa integrazione guadagni in deroga permette quindi, senza modificare la normativa che regola la CIGS, di concedere i trattamenti straordinari anche a tipologie di aziende e lavoratori che ne sono esclusi. Tab. 18 Cassa integrazione guadagni ore autorizzate per tipo di intervento Cassa integrazione ore autorizzate tasso di var. % Tipo Intervento III trim III trim Ordinaria ,3% Straordinaria ,2% Deroga ,4% Totale ,2% 11

12 BREVE RIEPILOGO DATI E CONCLUSIONI Attraverso i dati relativi alle movimentazioni delle comunicazioni obbligatorie è possibile, per il terzo trimestre 2014 avviare l analisi dell andamento del mercato del lavoro in termini di dinamica della domanda di personale dipendente e parasubordinato da parte dei datori di lavoro pubblici e privati. La domanda di lavoro ha evidenziato nel 3 trimestre 2014 un certa flessione rispetto al corrispondente trimestre dell anno precedente; i contratti di lavoro stipulati sono diminuiti del 3,8% e complessivamente ammontano a unità contro le unità rilevate nel 3 trimestre del Sul totale dei contratti stipulati, il 53,3% riguarda il genere maschile mentre il 46,7% riguarda il genere femminile. I lavoratori interessati da uno o più contratti di lavoro sono (si contano quindi circa 1,2 avviamenti in media a persona), con una diminuzione percentuale del 3,2% rispetto al 3 trimestre del precedente anno e corrispondente a oltre 470 persone in meno interessate da occasioni di lavoro. Le assunzioni dei lavoratori si distribuiscono per oltre il 28% nella fascia di età fra i 20 ed i 29 anni; la percentuale scende a oltre il 27% nella fascia di età fra i 30 ed i 39 anni e a oltre il 23% nella fascia dai 40 ai 49 anni. In leggera diminuzione il divario di genere fra le persone avviate, con oltre il 54% a favore dei maschi ed oltre il 45% a favore delle femmine. Riguardo alla cittadinanza dei lavoratori avviati, oltre il 31% è rappresentato da persone di nazionalità straniera, con una particolare prevalenza di cittadini rumeni (16,7%); a seguire, con percentuali comprese tra l 1% ed il 3% circa, cittadini albanesi, marocchini, cinesi, egiziani e polacchi. Per quanto riguarda il posizionamento degli avviamenti per settore di attività economica, si segnala una netta prevalenza del terziario (commercio e servizi) con avviamenti ed una quota percentuale sul totale pari al 53%. A seguire troviamo l agricoltura con una quota percentuale pari al 29,3% (5.051 avviamenti), l industria con una quota pari al 13,2% (2.265 avviamenti) ed infine le costruzioni con il restante 4,5% (766 avviamenti). Osservando la distribuzione settoriale della domanda di lavoro nel confronto trimestrale, si evidenzia una lieve diminuzione degli avviamenti sia nel settore industriale (-3,9%) che nel terziario (-3,1%), mentre più marcata risulta la diminuzione nel settore agricolo (-6,2%); in lieve ripresa risulta il settore delle costruzioni (+3,9%). Dalle elaborazioni condotte sulla tipologia contrattuale degli avviamenti, emerge che il 13,4% degli stessi è stato effettuato con l uso di forme contrattuali permanenti (tempo indeterminato e apprendistato) (14,3% nel 3 trimestre 2013), mentre il restante 86,6% con forme contrattuali temporanee (tempo determinato, somministrazione, lavoro parasubordinato) (85,7% nel 3 trimestre 2013). Prosegue quindi, in definitiva, il processo di sostituzione dei contratti di tipo permanente con forme contrattuali temporanee. Nel dettaglio, rispetto al 3 trimestre 2013 si registra un certo incremento nell utilizzo dei contratti di apprendistato (+12,8%), mentre in lieve diminuzione risultano i contratti a tempo determinato (- 3%) ed i contratti di lavoro parasubordinato (-1,1%); più marcata risulta invece la diminuzione nell utilizzo dei contratti a tempo indeterminato (-12%). Il lavoro interinale o somministrazione, visto come un di cui dei contratti stipulati a tempo determinato, registra un incremento del 7,9%. 12

13 Gli effetti dei mutati comportamenti della domanda di lavoro indotti dall entrata in vigore della Legge 92/2012 hanno influenzato notevolmente il lavoro a chiamata o intermittente, azzerandone praticamente l utilizzo. Le comunicazioni di cessazione ( unità) sono aumentate, tendenzialmente, del 6,8% rispetto al 3 trimestre La maggior parte delle cessazioni dei rapporti di lavoro si concentra nel settore del terziario (57,1%); a seguire il settore agricolo (21,8%), il settore industriale (15,7%) ed il settore delle costruzioni (5,3%). La maggioranza dei rapporti di lavoro si interrompe alla naturale scadenza dei contratti a termine ( 65,1%) e per dimissioni (13,3%), mentre ammontano a oltre il 6% i licenziamenti determinati da fattori di crisi aziendale (cessazione attività, licenziamento collettivo, licenziamento per giustificato motivo oggettivo). Il 3 trimestre 2014 si conclude con un saldo avviamenti cessazioni positivo e pari a 441 unità, in forte riduzione rispetto al dato rilevato nel corrispondente periodo dell anno precedente e pari a 2181 unità. Il saldo fra avviamenti e cessazioni può essere utilizzato come un indicatore grezzo del numero di posizioni di lavoro che vengono create o distrutte. L indicatore è grezzo perché non tiene conto della differente qualità, tipologia, remunerazione e durata dei contratti che si chiudono rispetto a quelli che si aprono; in tal senso il saldo non costituisce in alcun modo un conteggio dei posti di lavoro equivalenti al tempo pieno, ma un conteggio delle posizioni lavorative aperte e chiuse durante il periodo di riferimento statistico. Tutti i macrosettori presi in considerazione, eccetto il settore agricolo, presentano saldi negativi in linea con la tendenza già evidenziata nel corrispondente periodo del precedente anno. Nello specifico il settore del terziario chiude il trimestre con un saldo negativo pari a -458 unità, mentre più contenuta risulta la contrazione di posizioni lavorative nel settore industriale (-367 unità) e nel settore delle costruzioni (-127 unità); il settore agricolo registra un saldo positivo pari a 1398 unità. I dati relativi alle comunicazioni obbligatorie di avviamento e cessazione segnalano una domanda di lavoro in sofferenza. Il saldo del 3 trimestre risulta positivo, ma la positività del dato è legata solo al settore agricolo ed alla sua tipicità stagionale (vendemmia), mentre appare preoccupante il continuo calo delle posizioni lavorative espresso dagli altri settori. In particolare il grafico relativo al trend avviamenti/cessazioni, per il periodo compreso dal 1 gennaio 2012 al 30 settembre 2014, evidenzia una diminuzione di oltre posizioni di lavoro. Si ritiene utile completare l analisi con il commento ad alcuni dati correlati all andamento del mercato del lavoro. Nel corso del 3 trimestre 2014 il flusso dei lavoratori che ricorrono ai centri per l impiego provinciali per attestare il loro stato di disoccupazione risulta pari a unità e tendenzialmente in diminuzione di oltre il 6% rispetto al dato rilevato nel 3 trimestre del Circa l 86% dei nuovi iscritti è rappresentato da persone già precedentemente occupate ed alla ricerca di una nuova occupazione. In diminuzione, nel 3 trimestre 2014 rispetto al dato del precedente anno, il flusso di lavoratori iscritti alla lista di mobilità (L.223/91), con 214 iscrizioni contro le 257 registrate nel corrispondente trimestre del Resta sempre elevato (oltre 256 milioni), anche se in diminuzione (-9,2%) rispetto al corrispondente periodo del precedente anno, il monte ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel trimestre. Il massiccio ricorso alla cassa integrazione sia ordinaria che speciale permette alle aziende di tamponare la crisi economica in atto e di salvaguardare in parte i livelli occupazionali; in 13

14 particolare, nel terzo trimestre del 2014 la cassa integrazione straordinaria registra un incremento del 47,2% rispetto al 3 trimestre 2013, incremento che sottolinea il perdurare nonché il consolidarsi di fattori di criticità cui le aziende non riescono più a far fronte mediante l utilizzo di ammortizzatori di carattere temporaneo. Fonte dati Centri per l Impiego della Provincia di Pavia Inps Elaborazione dati Osservatorio provinciale del mercato del lavoro Nota metodologica I dati pubblicati nel presente report sono definiti in progress pertanto elaborazioni successive a quelle pubblicate potrebbero subire lievi variazioni in termini di valore assoluto. I dati relativi ad avviamenti e cessazioni sono comprensivi anche dei dati relativi al settore della Pubblica Amministrazione. 14

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