COMUNE DI CLOZ Provincia di Trento

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1 COMUNE DI CLOZ Provincia di Trento originale OGGETTO: VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 50 del Consiglio Comunale Adunanza di prima convocazione seduta pubblica Art.9/bis della L.P , n.3- GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI, COMPITI ED ATTIVITA DEI COMUNI: richiesta deroga limite demografico in attuazione ipotesi designazione Ambiti indicata dal Servizio Autonomie Locali della PAT. L anno duemilaquindici addì sedici del mese di ottobre alle ore 18,30 nella sede delle riunioni, a seguito di regolari avvisi, recapitati a termini di legge, si è convocato il Consiglio comunale. Presenti i Signori: 1. FLORETTA Natale 2. CESCOLINI Martina 3. FLORETTA Raffaele 4. FRANCH Diego 5. PERSEU Arianna 6. RIZZI Beatrice 7. TURRI Aaron 8. FLOR Oscar 9. FRANCH Lorenzo 10. RIZZI Dino REFERTO DI PUBBLICAZIONE (Art. 79 del TULLRROC approvato con D.P.Reg n. 3/L) Certifico io sottoscritto Segretario Comunale, che copia del presente verbale viene pubblicata il giorno: all albo pretorio ove rimarrà esposta per 10 giorni consecutivi Comunale Assenti i Signori:. ZUECH Luigi, ANGELI Silvana nessuno Assiste il Segretario comunale dott. Pareri Istruttori ai sensi art.81 del TULLRROC approvato con DPReg N.3/L. Parere in Ordine alla Regolarità Tecnico Amministrativa Il sottofirmato Segretario Comunale, esprime parere favorevole, in ordine alla regolarità tecnico amministrativa, comprensivo di attestazione di copertura finanziaria, sulla proposta di deliberazione in oggetto indicata. Cloz, lì Comunale Parere in Ordine alla Regolarità Contabile Il sottofirmato Segretario Comunale, esprime parere favorevole, in ordine alla regolarità contabile, sulla proposta di deliberazione in oggetto indicata. Cloz, lì Comunale

2 OGGETTO: Art.9/bis della L.P , n.3- GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI, COMPITI ED ATTIVITA DEI COMUNI: richiesta deroga limite demografico in attuazione ipotesi designazione Ambiti indicata dal Servizio Autonomie Locali della PAT. Relaziona il Sindaco: -il comma 1 dell art.9/bis della L.P , n.3, stabilisce che i Comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti, al fine del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, esercitano obbligatoriamente in forma associata, mediante convenzione, i compiti e le seguenti attività: 1. Segreteria generale, personale e organizzazione, 2. Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione, 3. Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali, 4. Gestione dei beni demaniali e patrimoniali, 5. Ufficio tecnico, 6. Urbanistica e gestione del territorio, 7. Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico, 8. Servizi relativi al commercio, 9. Altri servizi generali; -gli ambiti associativi sono individuati dalla Provincia secondo i seguenti criteri: a) costituzione di ambiti associativi minimi con popolazione di almeno cinquemila abitanti, b) di norma e salvo eccezioni contiguità territoriale dei Comuni appartenenti alla gestione associata, c) appartenenza dei Comuni al medesimo territorio di Comunità; solo se non ci sono le condizioni per la costituzione di gestioni associate nell ambito del medesimo territorio sono possibili, in via straordinaria, aggregazioni con Comuni appartenenti a territori di Comunità contermini, d) unicità della gestione associata con riferimento a tutti i compiti e attività, e) raggiungimento di determinati livelli di spesa per i compiti e le attività da associare; -la Giunta provinciale d intesa con il Consiglio delle Autonomie Locali, individua gli Ambiti associativi entro sei mesi dal turno elettorale per il rinnovo dei consigli comunali per l anno 2015; -l individuazione degli ambiti è prevista pertanto entro il ; -nell ambito della Terza Sponda Mezzalone Val di Non, la costituzione di un Ambito con almeno cinquemila abitanti richiede il coinvolgimento di almeno dieci Comuni (Rumo- Livo- Bresimo- Cis-Cagnò- Revò- Romallo- Cloz- Brez e Castelfondo), che pur essendo attigui, distano nelle estreme per circa trenta chilometri; -detti Comuni si trovano limitati nell estendere la loro proposta associativa in quanto parte de loro territorio è a confine con la Provincia di Bolzano; -la creazione dello Ambito come sopra descritto appare improponibile; -la Giunta provinciale può derogare (art. 9/Bis comma 4 della L.P , N. 3) al limite demografico dai cinquemila abitanti o dall obbligo di gestione associata nel caso di particolarità geografiche, con riferimento ai Comuni di confine, turistici e nell ipotesi che gli stessi abbiano avviato il procedimento di fusione; in detti casi la Giunta provinciale, d intesa con il Consiglio delle Autonomie può: a)individuare ambiti associativi con popolazione complessiva inferiore a cinquemila abitanti, b) esonerare dall obbligo di gestione associata Comuni che per conformazione geografica non presentano contiguità con altri Comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti, né con un ambito formato ai sensi della lettera c), c) includere negli ambiti per la gestione associata Comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti e comuni che per conformazione geografica non presentano contiguità con altri Comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti;

3 -la problematica è stata discussa con il Servizio Autonomie Locali e con l Assessore competente della Provincia di Trento; nell occasione è stato ipotizzato di raggruppare i Comuni della Terza Sponda Mezzalone- Val di Non e interessati alla gestione associata, in due Ambiti (da una parte i Comuni di: Rumo- Livo- Cis e Bresimo e dall altra i Comuni di: Cagnò- Revò- Romallo-Cloz- Brez e Castelfondo); -l ipotesi è stata recepita dal Servizio Autonomie Locali della PAT e che ha inserito nel documento Gestioni associate di servizi e fusioni di Comuni, la suddivisione dello Ambito Terza Sponda Mezzalone-Val di Non, fra le ipotesi da valutare; -la soluzione risulta essere consona alla forma spontanea di gestione dei Servizi di fatto rilevabile sul territorio, che già da ora garantisce l interscambio di attività e prestazioni che snelliscono le procedure di competenza del singolo Comune, con risparmi di spesa; -l individuazione di un singolo Ambito richiederebbe la riorganizzazione dei Servizi e lo spostamento da un Comune all altro del personale addetto, operazione che in caso di fusione dovrebbe essere riproposta; -la suddivisione del territorio in due Ambiti risulta essere invece compatibile con eventuali fusioni, che potrebbero essere realizzate senza la riorganizzazione dei Servizi e spostamento degli addetti; -una verifica preliminare ha dimostrato che per quanto riguarda la Terza Sponda Mezzalone Val di Non, la gestione associata dei Servizi ripartita in due Ambiti risulterebbe in previsione di una fusione a misura d uomo. Al Consiglio comunale, sulla base delle considerazioni sopraindicate, viene quindi richiesto, di pronunciarsi in ordine all ipotesi inserita nel documento del Servizio Autonomie Locali della PAT, di ripartire l Ambito Terza Sponda Mezzalone - Val di Non per la gestione associata dei Servizi, come sopra descritto e di richiedere di conseguenza alla Giunta provinciale la specifica deroga. -Udita la relazione del Sindaco; IL CONSIGLIO COMUNALE -Ribadito in prima istanza che l obiettivo del risparmio di spesa in ordine al finanziamento delle complesse attività che competono agli enti territoriali si possa raggiungere, non attraverso la gestione associata dei Servizi, ma attraverso la fusione dei Comuni di piccole dimensioni; -Letto l art.9/bis ed in particolare il comma 4 della L.P , N.3; -Considerato che per il Comune di Cloz, avente popolazione inferiore a cinquemila abitanti, corre l obbligo di esercitare in forma associata i Servizi descritti nella relazione del Sindaco; -Rilevato che la gestione associata dei Servizi deve avvenire attraverso la costituzione di Ambiti con popolazione di almeno cinquemila abitanti; -Preso atto che nel contesto della Terza Sponda Mezzalone-Val di Non la creazione di detto Ambito richiederebbe il coinvolgimento almeno dei Comuni: Rumo- Livo-Bresimo-Cis-Cagnò- Revò- Romallo- Cloz-Brez e Castelfondo; -Accertato che la gestione di detto Ambito risulterebbe problematica per le motivazioni evidenziate dal Sindaco; -Visto che il Servizio Autonomie Locali della PAT ha inserito nel documento Gestioni associate dei Servizi e funzioni di Comuni la suddivisione dell Ambito che fa riferimento alla Terza Sponda Mezzalone Val di Non come proposta da valutare;

4 -Rilevato che nella fattispecie appare praticabile l ipotesi di creazione nella Terza Sponda Mezzalone- Val di Non di due Ambiti per la gestione dei Servizi in parola includendo in uno, i Comuni di: Rumo- Livo- Cis e Bresimo e nell altro i Comuni di: Cagnò- Revò- Romallo-Cloz- Brez e Castelfondo; -Rilevato che per attuare detta ipotesi si debba inoltrare alla PAT formale richiesta di deroga in ottemperanza del dettato dell art.9/bis- comma 4 della L.P , N.3; -Ritenuto di richiedere la deroga stessa; -Visto che il Segretario comunale ha reso il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa del presente Atto; -Vista l urgenza di provvedere; -Visto il TULLRROC approvato con DPReg , n.3/l; -Letta la LP , N.16 ed in particolare l art.9/bis comma 4; -Con voti favorevoli unanimi resi per alzata di mano e resi separatamente per quanto riguarda l immediata esecutività; DELIBERA 1) Di prendere atto delle iscrizioni del documento Gestioni associate di servizi e fusioni di Comuni, rimesso dal Servizio Autonomie Locali della Provincia Autonoma di Trento, nel quale figura iscritto fra le situazioni da valutare la gestione associata da suddividere in due Ambiti nel territorio che fa riferimento alla Terza Sponda Mezzalone-Val di Non. 2) Di esprimere formale assenso affinché la gestione dei Servizi nel medesimo territorio avvenga attraverso la creazione di due Ambiti : - da una parte i Comuni di: Rumo- Livo- Cis e Bresimo, - dall altra i Comuni di: Cagnò- Revò- Romallo Cloz- Brez e Castelfondo. 3) Di autorizzare il Sindaco pro tempore del Comune di Cloz a presentare alla Giunta provinciale, unitamente agli altri Comuni interessati, domanda di deroga al limite demografico, così come previsto dall art.9/bis comma 4 della L.P , n.3. 4) Di inviare copia del presente provvedimento al Comuni interessati e alla Giunta provinciale affinchè sia nota la volontà espressa da questo Consiglio comunale. 5) Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva, a sensi dell art.79- comma 4 del TULLRRO approvato con DPReg , n.3/l. 6) di dare evidenza che ai sensi dell art. 4 della L.P , n. 23 avverso la presente deliberazione sono ammessi: - opposizione alla Giunta comunale durante il periodo di pubblicazione ai sensi della L.R , n. 1 e s.m. - ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni ai sensi dell art. 8 del D.P.R , n. 1199; - ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro 60 giorni ai sensi dell art. 2 lettera b) della Legge , n

5 Data lettura del presente verbale, viene approvato e sottoscritto Il SINDACO Floretta Natale IL SEGRETARIO COMUNALE Fondriest dott. Marco Copia Conforme all originale, in carta libera per uso amministrativo. Cloz, Certificato di esecutività Si certifica che la presente deliberazione, non soggetta al controllo preventivo di legittimità, è stata pubblicata nelle forme di legge all albo comunale, senza riportare, entro 10 giorni dall affissione, denunce di vizi di legittimità, per cui la stessa è divenuta esecutiva ai sensi del comma 3 dell art. 79 del TULLROC approvato con DPReg n. 3/L. Addì,.. La presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile il... ai sensi del comma 4 dell art. 79 del TULLRROC approvato D.P.Reg , n.3/l. Lì,