L ambulatorio vulnologico a gestione infermieristica

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1 29 L ambulatorio vulnologico a gestione infermieristica di Roberta Mazzoni e Cristina Fabbri DEFINIZIONE DELLA POSIZIONE LIVELLO Infermiere Esperto in cura delle ferite (wound care). Ds. DEBITO ORARIO IN ORE SETTIMANALI DEFINIZIONE DELLE RELAZIONI ORGANIZZATIVE COLLOCAZIONE 18 ore settimanali (estendibile a 36). Risponde alla Direzione Assistenziale. Posizione trasversale. CONTESTO OPERATIVO DELLA POSIZIONE SCOPO DELLA POSIZIONE Ambulatorio per 2 giorni a settimana. Orario di apertura al pubblico: Consulenze nelle UO: su richiesta e previo appuntamento. Fornire consulenza per la valutazione dei rischi e il trattamento delle lesioni difficili. Omogeneizzare gli interventi di prevenzione e trattamento delle lesioni difficili. FIGURA 29.1 Profilo di competenza Infermiere Esperto in cura delle ferite (wound care). (Segue)

2 2 Parte II Le ferite traumatiche e chirurgiche RESPONSABILITÀ: CASE LOAD L infermiere esperto in cura delle ferite è responsabile di accertare i rischi e di valutare le lesioni difficili che non presentano segni di infezione generale, segni di ipoperfusione secondaria a patologia arteriosa e da segni di patologia venosa. Rientrano in questo quadro le lesioni da pressione, diabetiche, vascolari, oncologiche (neoplastiche e iatrogene), post chirurgiche, post traumatiche. Valutazione dei rischi 1. Esegue l esame obiettivo del paziente. 2. Esegue l esame anamnestico. 3. Valuta il livello di autonomia del paziente. 4. Valuta lo stato nutrizionale, la presenza di fattori di rischio legati alla patologia in corso (malattia cardiaca, diabetica, infettiva). 5. Utilizza scale di valutazione del rischio condivise con l équipe multidisciplinare. Accertamento della lesione Esegue l esame clinico e la raccolta anamnestica. Misura l Indice di Winsor con apparecchiatura doppler. Utilizza le scale di valutazione validate dalla ricerca scientifica per le specifiche lesioni: NPUAP, EPUAP, TEXAS. Prescrive e valuta i seguenti esami: RX Ecolor doppler PCR Tampone cutaneo Proteine totali. Attiva la consulenza specialistica per problematiche assistenziali specifiche: infettivologo, diabetologo, chirurgo plastico, chirurgo vascolare, ortopedico. Prescrizione/Refertazione Programma ed esegue visite di controllo per monitorare il paziente dimesso con lesione cronica. Prescrive il trattamento e richiede le medicazioni avanzate. Referta la consulenza e/o la prestazione ambulatoriale. FIGURA 29.1 (Continua) Profilo di competenza Infermiere Esperto in cura delle ferite (wound care).

3 CAPITOLO 29 L ambulatorio vulnologico a gestione infermieristica 3 Trattamento Applicazione e monitoraggio del metodo VAC. Valuta e prescrive i presidi. Valuta e tratta il dolore nel paziente portatore di lesioni cutanee croniche. Utilizza le medicazioni avanzate. Funzione educativa: nel confronto del paziente e del care giver per la gestione di: medicazioni semplici prevenzione delle lesioni della cute; nel confronto degli operatori per la prevenzione e trattamento delle lesioni cutanee. COMPETENZE E LEADERSHIP Fornisce attività di consulenza favorendo momenti di scambio e supporto tecnico-professionale agli operatori coinvolti nell assistenza del paziente portatore di lesione cutanea. Pianifica e valuta l efficacia dei trattamenti attraverso l analisi dei risultati e interviene dove rileva problemi riguardanti l efficacia del piano, la corretta implementazione, in collaborazione con l équipe. Avvia, coordina e conduce degli audit mensili con medici e infermieri per la revisione dei casi clinici trattati e ne invia verbale alla direzione assistenziale. In collaborazione con la direzione assistenziale e il coordinatore dell UO promuove interventi di miglioramento per la prevenzione dei rischi e il trattamento delle lesioni croniche. Si integra e lavora in équipe multidisciplinare con: medico infettivologo medico chirurgo diabetologo dermatologo ortopedico chirurgo vascolare chirurgo plastico FIGURA 29.1 (Continua) Profilo di competenza Infermiere Esperto in cura delle ferite (wound care).

4 4 Parte II Le ferite traumatiche e chirurgiche chirurgo generale infermiere di reparto/servizi fisioterapista farmacia ospedaliera. In collaborazione con la Direzione Assistenziale programma attività didattico-formativa per infermieri, studenti infermieri e altri operatori non sanitari. Partecipa, come membro del team multidisciplinare, ai lavori della commissione del farmaco aziendale. Partecipa ai lavori delle commissioni di area vasta per la definizione delle gare di acquisto dei prodotti e presidi per la prevenzione e trattamento delle lesioni. Collabora con il personale delle UO alla definizione del fabbisogno di presidi di prevenzione delle lesioni da pressione all interno dell azienda. RICERCA/GESTIONE DEI PROGETTI Collaborazione all individuazione delle aree in cui è necessario sviluppare la ricerca. Collaborazione a progetti, inter- e intra-aziendali. Collaborazione a rilevazioni statistiche e/o epidemiologiche. FIGURA 29.1 (Continua) Profilo di competenza Infermiere Esperto in cura della ferite (wound care).

5 CAPITOLO 29 L ambulatorio vulnologico a gestione infermieristica 5 VOCI QUALIFICA ESPERIENZA O CURRICULUM PERSONALE COMPETENZE NOTA DETTAGLI DELLE DIVERSE AREE Requisiti Laurea in Infermieristica o Diploma equipollente. Diploma di Maturità. Preferibilmente Master in WOUND CARE. Esperienza in UO medico-geriatriche, chirurgiche, Centro Grandi Ustionati di almeno 3 anni. Utilizzo e conoscenza dei sistemi informatici (Word, Excel, Internet). Capacità di utilizzo della metodologia della ricerca. Registrazione della certificazione presso il collegio IPASVI. Aggiornamento continuo sul tema in oggetto effettuando almeno il 30% degli ECM previsti nell anno in corso. Trattandosi di un ruolo in evoluzione è importante specificare che la job description e i criteri di accesso alla posizione possono essere oggetto di revisione in accordo con le politiche locali, le linee guida e il contributo dei titolari di posto. FIGURA 29.2 Requisiti per l accesso alla posizione.

6 6 Parte II Le ferite traumatiche e chirurgiche Attività anno 2009 Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Analisi percorso paziente con lesione difficile (Dir. Inf., Direttore Dip.) Predisposizione progetto ambulatorio condiviso con Chirurgo Vascolare (Dir. Inf., Direttore Dip.) Creazione profilo di competenza infermiere esperto ambulatorio vulnologico (Dir. Inf., Coord. Inf.) FIGURA 29.3 Pianificazione delle attività (tratto da Progetto aziendale AUSL Cesena Direzione Infermieristica e Tecnica). (Segue)

7 CAPITOLO 29 L ambulatorio vulnologico a gestione infermieristica 7 Attività anno 2009 Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Creazione strumenti di lavoro informativi (scheda inf. e programma informatico procedure) (Dir. Inf., Coord. Inf.) Incontro con Direttore UO e Infermieri di UO per condivisione progetto e identificazione personale esperto (Dir. Inf.) FIGURA 29.3 (Continua) Pianificazione delle attività (tratto da Progetto aziendale AUSL Cesena Direzione Infermieristica e Tecnica).

8 8 Parte II Le ferite traumatiche e chirurgiche Attività anno 2009 Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Attivazione ambulatorio (Dir. Inf., Coord. Inf.) Monitoraggio indicatori specifici (Dir. Inf., Coord. Inf.) Valutazione applicabilità Giugno progetto (Dir. Inf., Direttore Dip.) FIGURA 29.3 (Continua) Pianificazione delle attività (tratto da Progetto aziendale AUSL Cesena Direzione Infermieristica e Tecnica).