RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA

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1 RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA ALL. A 1. Premessa Il Cimitero Comunale ubicato nella zona Sud dell abitato è esteso per una superficie complessiva di mq , Cenni storici All area cimiteriale originaria avente accesso unico dalla S.S. per Gioia del Colle, si sono aggiunte successivamente altre aree in ampliamento, di cui la prima negli anni 1970 della superficie di mq ,00 la quale ha consentito di realizzare l attuale accesso da Via della Libertà, una seconda negli anni 1980 della superficie di mq ,00, realizzata a confine con la strada Comunale E. De Filippo e per ultimo l area prospiciente la strada comunale E. De Filippo della superficie di mq ,00 in fase di completamento. Allo stato attuale l intera area cimiteriale viene utilizzata secondo le diverse destinazioni attribuite nel tempo in applicazione del D.P.R. 285/90. Si rende ora necessario attribuire la destinazione ad una nuova area di ampliamento, individuata nella zona ad est dell attuale area cimiteriale a confine con la strada comunale E. De Filippo, da destinare all edificazione di edicole funerarie private e loculi comunali (colombari). Si precisa che l area in argomento, è stata già oggetto di indagine geologica, unitamente ad altre zone del cimitero, la quale ha messo in evidenza caratteristiche idonee all uso a cui l Amministrazione intende destinarla. Il Cimitero Comunale sorge nella zona sud dell abitato dal quale dista circa 250 metri occupando una superficie complessiva di ,00 mq., con accesso principale dalla via statale Santeramo-Gioia. Esso risulta idealmente formato da tre "recinti", progettati e realizzati in periodi temporali diversi. Ad un primo impianto ottocentesco, al quale corrisponde l'accesso monumentale, costituito da un recinto rettangolare con cappelle angolari, segue l ampliamento dei primi anni del novecento, di circa mq., resosi necessario per soddisfare le esigenze della accresciuta popolazione, a cui, ancora, verso la fine del secolo ultimo, fanno seguito due ulteriore espansioni, la prima degli anni 70 del novecento che interessa una superficie pari a 5.400,00 mq con la quale viene realizzato l attuale accesso da Via della Libertà e la seconda, negli anni 1980, con una superficie di mq, realizzata a confine con la strada comunale E. De Filippo.

2 Le vicende della costruzione del cimitero risalgono ai primi anni dell ottocento quando il Decurionato di Santeramo recependo le disposizione Regie, con delibera del individua come luogo del Camposanto da realizzarsi il "sito di Campisanti" attaccato alla Cappella della Pietà, perché distante da questo comune giusto il prescritto dai Reali Decreti ed anche perché quivi esistente un alloggio per il custode. Per tale incarico viene così nominato prima l'architetto Ezechiele Citarelli di Santeramo, poi l'arch. Giuseppe Baldassare sempre di Santeramo, ed in seguito l'ingegnere Orazio Lerario a cui viene affidata, in un primo momento, l'opera perché "versato in tali progetti". Il progetto definitivo, affidato all architetto Giuseppe Baldassare nel 1840, propone come localizzazione il sito designato dall Ingegnere capo della Provincia N. Scodes prospiciente la via provinciale che mena a Gioia di proprietà del Sig. Tangorra, che viene, in seguito a valutazioni di carattere tecnico variato, con quello sul quale attualmente sorge, poiché distante secondo i modi di legge. I lavori iniziati nello stesso anno, sulla base anche di un progetto suppletorio redatto dall Ingegnere di Acque e Strade Tamai, subiscono una lunga sospensione dovuta ad una vertenza con l imprenditore chiamato alla costruzione Pietro Lerario, che si conclude soltanto nel Da una descrizione redatta dall architetto Gennaro Pizzicarro, a quella data risulta costruito il muro di recinzione di figura rettangolare di m 48,80 per metri 59, con un altezza di circa metri tre, l ingresso costituito da un avancorpo con due stanze, una per il custode e l altra adatta ad ospitare il cadavere nelle ventiquattro che precedono la sepoltura, una parte di loculi, in numero di trenta, già con le lapidi di chiusura, e lo scavo per l impianto di altri trenta sepolcri simmetrici. L ampliamento dell inizio del secolo porta invece la firma dell ingegnere Patruno, ulteriormente ingrandito già nel 1911 con un progetto suppletorio dello stesso progettista; esso si configura come un nuovo recinto quadrangolare affiancato al lato sud-est del precedente con cui relaziona attraverso un varco con gradini, per superare il salto di quota esistente tra le due parti. Anche questo progetto benché più tardo, risulta basato sulla filosofia del recinto con i lati che risultano circa tripli rispetto alla dimensione del impianto primitivo, organizzato al suo interno dai due assi principali e dai vialetti che portano alle cappelle private. L ulteriore ampliamento di epoca recente, nato quasi per gemmazione dei precedenti, segue il medesimo schema d impianto, riprendendo proporzioni e simmetrie del primo nucleo, da cui si discosta naturalmente per il linguaggio formale, ed anche perché permette, a differenza di questo definito specificatamente cimitero per tumulazione, la sepoltura al suo interno, nelle area a giardino, anche per inumazione. Le restanti aree che rientrano nell'area cimiteriale, designate per le cappelle private e per la camera mortuaria, sono state aggregate negli anni settanta con la perimetrazione fatta dal PdF, consentendo un ulteriore accesso da via Libertà.

3 Fig. 1 - Particolare della pianta del cimitero(1840) Allo scopo di procedere alla verifica sull intera area cimiteriale degli standard richiesti, ai sensi del D.P.R. 10/9/1990 n. 285 e facendo propri sia i dati contenuti nella relazione tecnica redatta da codesto settore in data e allegata alla Deliberazione di C.C. n. 43 del (All. A), sia quelli desunti dal progetto di ampliamento redatto dall arch. Angela Paradiso, si riportano di seguito le risultanze dei riscontri effettuati: ATTUALE DESTINAZIONE DELLE AREE: - aree destinate alla costruzione di manufatti per tumulazione: mq ,00 - aree destinate alla costruzione di edicole funerarie: mq ,00 - aree destinate a campi di inumazione utilizzate: mq ,00 - aree destinate a campi di inumazione alla data odierna libere o prossimamente disponibili potendosi già procedere alla esumazione delle salme presenti: mq ,00 - aree ad ossario: mq. 400,00

4 - area di ampliamento in fase di realizzazione già destinata a tumulazioni in colombari e in sepolture private (edicole funerarie): mq ,00 VERIFICA DEGLI STANDARD PER IL PROSSIMO DECENNIO A SEGUITO DELLA NUOVA DESTINAZIONE Aree destinate a campi comuni di inumazione (art. 58 D.P.R. 285/90) Salme inumate nell ultimo decennio ANNO: SALME: Totale salme inumate nell ultimo decennio: n. 282 Secondo quanto disposto dall art. 10 della Circolare del Ministero della Sanità 24/06/1993 n. 24, il numero delle inumazioni medie calcolate nell ultimo decennio deve essere incrementato del 50%. Ne deriva che i precedenti dati relativi alle inumazioni in campi decennali vengono così maggiorati: n % = n. 423 Superficie da destinare per ogni salma (art. 72 D.P.R. 285/90): mq. 3,50 Superficie di inumazione: n. 423 x mq. 3,50 = mq La superficie così determinata, dovrà essere ulteriormente incrementata in previsione di reinumazioni di salme non completamente mineralizzate provenienti da esumazioni ordinarie ed estumulazioni, o che si rendessero necessarie a seguito di eventi straordinari quali epidemie: Maggiorazione superficie: - per reinumazione da esumazioni o da estumulazioni: mq x 25% = mq riserva per eventi eccezionali: mq x 25% = mq. 371 mq. 742

5 Superficie complessiva richiesta per l inumazione: mq mq. 742 = mq Essendo la superficie disponibile destinata all inumazione (mq ) superiore a quella necessaria (mq ), determinata considerando un periodo di rotazione decennale, risultano rispettate le prescrizioni del citato art. 58 del D.P.R. 285/90. Aree destinate alla costruzione di manufatti per la tumulazione (loculi ed edicole funerarie) art.59 D.P.R. 285/90 Salme tumulate nell ultimo decennio ANNO: SALME: Premesso che le concessioni comunali per sepolture in colombari prevedono un periodo di locazione di anni 50, tuttavia in questa sede si è proceduto alla stima del fabbisogno relativo ad un periodo di dieci anni: Totale salme tumulate nell ultimo decennio: n = (loculi); nell ipotesi di edificare tali strutture di colombari con disposizione su un numero di cinque file, l area di occupazione risulta: n : 5 file = n. 350 (loculi per fila) Superficie di ingombro per ogni salma nell ipotesi di colombari disposti in serie sotto portici o in gallerie aperte: mq. 4,30 Superficie di occupazione colombari: n. 350 x mq. 4,30 = mq Inoltre considerato che le concessioni possono essere rinnovate e che tale rinnovo si può supporre venga richiesto dal 50% dei concessionari, risulta opportuno che l area sopra calcolata venga maggiorata di una superficie pari a:

6 mq x 50% = mq. 753 Superficie complessiva richiesta per la tumulazione: mq mq. 753 = mq Essendo l area di ampliamento disponibile per la costruzione di nuovi loculi ed edicole funerarie pari a mq , è rispettato lo standard di cui all art.59 del D.P.R. 285/ 90. Per quanto sopra relazionato, considerato che gli standard di cui al D.P.R. 285/90 sono ampiamente rispettati, questo Settore conferma il parere favorevole alla destinazione dell area avente la superficie di mq , evidenziata sulla TAV.1, alla edificazione di nuovi loculi ed edicole funerarie private, previo parere di competenza dell A.U.S.L. BA/3. IL TECNICO F.to Raffaele Vito LASSANDRO

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