Il Presidio Antiriciclaggio negli Intermediari Finanziari ex Art.106
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1 Il Presidio Antiriciclaggio negli Intermediari Finanziari ex Art.106 ROBERTO BRAMATO D O T T O R E I N E C O N O M I A D E L L E I S T I T U Z I O N I E D E I M E R C A T I F I N A N Z I A R I H T T P : / / I T. L I N K E D I N. C O M / I N / R O B E R T O B R A M A T O
2 Il Contesto Normativo: le novità IL PROVVEDIMENTO BANKIT DEL 10 MARZO 2011
3 Riciclaggio Articolo 1, comma 2, della direttiva 2005/60/CE Art. 2, D. Lgs.231/2007 Amplia la fattispecie delineata dal codice penale negli articoli 648 bis e 648 ter comprendendo anche il concetto di autoriciclaggio.
4 Finanziamento del terrorismo Ai fini del presente decreto per finanziamento del terrorismo vale la definizione di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109 per «finanziamento del terrorismo» si intende: «qualsiasi attività diretta, con qualsiasi mezzo, alla raccolta, alla provvista, all'intermediazione, al deposito, alla custodia o all'erogazione di fondi o di risorse economiche, in qualunque modo realizzati, destinati ad essere, in tutto o in parte, utilizzati al fine di compiere uno o più delitti con finalità di terrorismo o in ogni caso diretti a favorire il compimento di uno o più delitti con finalità di terrorismo previsti dal codice penale, e ciò indipendentemente dall'effettivo utilizzo dei fondi e delle risorse economiche per la commissione dei delitti anzidetti»
5 Il Provvedimento Bankit del 10 Marzo 2011 Contiene le disposizioni attuative in materia di Organizzazione; Procedure; Controlli interni.
6 Il Provvedimento Bankit del 10 Marzo 2011 Ha come obiettivo quello di prevenire l utilizzo degli Intermediari Finanziari e più genericamente di tutti i soggetti che esercitano attività finanziaria quale veicolo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Rif. Art. 7 comma 2 D.Lgs. 231/07
7 Il Provvedimento Bankit del 10 Marzo 2011 Introduce un Sistema di obblighi Adeguata Verifica verifica della clientela; Registrazione, archiviazione e conservazione dei Rapporti e delle Operazioni; Segnalazione delle Operazioni Sospette.
8 Il Provvedimento Bankit del 10 Marzo 2011 Adeguata Verifica della Clientela Approccio basato sul rischio Obblighi di identificazione dei clienti commisurati al rischio di riciclaggio desumibile dalla natura della controparte, dal tipo di richiesta, dall area geografica.
9 Il Provvedimento Bankit del 10 Marzo 2011 Registrazione, archiviazione e conservazione dei Rapporti e delle Operazioni Finalizzati a consentire la ricerca e l utilizzo dei dati in caso di indagini su riciclaggio e finanziamento del terrorismo, per le attività di indagine dell UIF o di altre autorità
10 Il Provvedimento Bankit del 10 Marzo 2011 Segnalazione delle Operazioni Sospette Da effettuarsi in presenza di motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo
11 Il Provvedimento Bankit del 10 Marzo 2011 Destinatari delle disposizioni a) banche; b) istituti di moneta elettronica; c) istituti di pagamento; d) società di intermediazione mobiliare (SIM); e) società di gestione del risparmio (SGR); f) società di investimento a capitale variabile (SICAV); g) succursali insediate in Italia dei soggetti indicati alle lettere precedenti aventi sede legale in uno Stato estero6; h) intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'articolo 106 del TUB; i) le società fiduciarie di cui all art. 199 del TUF; j) Poste italiane S.p.A.; k) Cassa depositi e prestiti S.p.A l) agenti di cambio; m) soggetti disciplinati dagli articoli 111 e 112 del TUB; n) mediatori creditizi iscritti nell'elenco previsto dall'articolo 128-sexies del TUB; o) agenti in attività finanziaria iscritti nell'elenco previsto dall'articolo 128- quater, comma 2, del TUB e gli agenti indicati nell articolo 128- quater, comma 7, del medesimo TUB.
12 Applicazione: Principio di Proporzionalità Le disposizioni [ ] non vanno interpretate nel senso di imporre l adozione di strutture più complesse di quelle in essere, mirando piuttosto ad assicurare la presenza di idonei presidi di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
13 Applicazione: Principio di Proporzionalità Pertanto, i soggetti destinatari applicano le presenti disposizioni secondo il principio di proporzionalità, in coerenza con la forma giuridica, le dimensioni, l articolazione organizzativa, le caratteristiche e la complessità dell attività svolta.
14 Applicazione: Requisiti minimali funzione antiriciclaggio e relativo responsabile (ammessa l attribuzione della responsabilità ad un amministratore, privo di deleghe operative); unità di revisione interna (i compiti relativi possono essere assegnati ad un amministratore, privo di deleghe operative); responsabilità per la segnalazione delle operazioni sospette. (o attribuzione di delega al responsabile antiriciclaggio)
15 Applicazione: Altri requisiti adeguata formazione e responsabilizzazione dipendente e dei collaboratori esterni; del personale indipendenza, autorevolezza e professionalità della risorsa cui attribuire la responsabilità della funzione antiriciclaggio. requisiti patrimoniali (nell eventuale rispetto della regolamentazione prudenziale)
16 Assetto organizzativo dell Intermediario ex Art. 106 Presidio Antiriciclaggio Procedure Antiriciclaggio Unità di Revisione Interna Formazione e Responsabilizzazione Verifica di conformità ed adeguatezza
17 Assetto organizzativo dell Intermediario ex Art. 106 Presidio Antiriciclaggio Predisposizione di regole, realizzazione di procedure organizzative ed affidamento di compiti, ruoli e responsabilità necessari ad osservare gli obblighi di adeguata verifica della clientela, la registrazione, archiviazione e conservazione deii rapporti e delle operazioni, di segnalazione delle operazioni sospette; Istituzione della funzione antiriciclaggio con compiti di verifica della conformità delle procedure aziendali all obiettivo di prevenzione e gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo; Predisposizione di funzioni di controllo del rispetto da parte del personale e dei collaboratori delle procedure interne e di tutti gli obblighi normativi.
18 Assetto organizzativo dell Intermediario ex Art. 106 Procedure Antiriciclaggio Corretta identificazione anagrafica della clientela (titolare effettivo, tipologia e finalità dell operazione, ecc..); Monitoraggio del rapporto, acquisizione ed aggiornamento costante delle informazioni economico-finanziarie del cliente; Corretta registrazione ed archiviazione dei dati relativi ai rapporti ed alle operazioni; Predisposizione della procedura SOS (nel rispetto delle riservatezza del segnalante) di rilevazione e trasmissione dei dati alla UIF.
19 Assetto organizzativo dell Intermediario ex Art. 106 Formazione e Responsabilizzazione del personale dipendente e dei collaboratori esterni Personale dipendente e collaboratori esterni devono essere adeguatamente formati ed addestrati nel continuo in materia di obblighi previsti dalla normativa; I programmi e l azione formativa devono essere oggetto di una relazione annuale redatta dalla funzione antiriciclaggio e sottoposta all Organo di Gestione, di Supervisione Strategica e di Controllo.
20 Assetto organizzativo dell Intermediario ex Art. 106 Sistema dei controlli antiriciclaggio I Livello o controlli di linea effettuati direttamente dal personale dipendente e/o dai collaboratori esterni; II Livello, controlli effettuati dalla funzione antiriciclaggio; III Livello, controlli effettuati dall unità di revisione interna.
21 I rapporti tra le Funzioni L Unità di Revisione Interna Verifica nel continuo il grado di adeguatezza dell'assetto organizzativo aziendale in materia di antiriciclaggio, la sua conformità rispetto alla disciplina di riferimento, nonché la funzionalità e l adeguatezza del sistema dei controlli interni adottati rispetto alle dimensioni/complessità della struttura dell intermediario ed alla tipologia di prodotti finanziari offerti; Verifica l effettivo grado di coinvolgimento del personale e dei collaboratori nell attuazione dell obbligo di collaborazione attiva.
22 Gli organi societari rispetto alla funzione antiriciclaggio Organo di Supervisione Strategica Verifica la corretta allocazione di compiti e responsabilità; Assicura che esista un corretto sistema di flussi informativi; Assicura la riservatezza dei soggetti che operano le segnalazioni di operazioni sospette; Esamina annualmente le relazioni del responsabile antiriciclaggio in materia di iniziative intraprese, disfunsioni accertate e programmi di formazione; Tale organo è individuato nel CDA.
23 Gli organi societari rispetto alla funzione antiriciclaggio Organo di Gestione Realizza ed aggiorna le procedure interne; Cura il sistema dei flussi informativi verso tutte le aree e gli organi aziandali; Approva i proframmi formativi; Verifica l attività svolta dai dipendenti; Tale organo è individuabile nella figura dell AD o del DG (qualora quest ultima sia presente).
24 Gli organi societari rispetto alla funzione antiriciclaggio Organo di Controllo Vigila sull osservanza della normativa, sulla completezza dei controlli, sull adeguatezza delle procedure; Esprime parere sulla nomina del responsabile antiriciclaggio; Esprime parere sulla relazione annuale del responsabile antiriciclaggio; Tale organo è individuato nel COLLEGIO SINDACALE.
25 Gli organi societari rispetto alla funzione antiriciclaggio Organo di Vigilanza D. Lgs. 231/01 configura la responsabilità dell impresa anche per gli illeciti amministrativi dipendenti dai reati di riciclaggio, di finanziamento del terrorismo, di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita; contribuisce in via preventiva alla definizione del modello organizzativo idoneo a contrastare il rischio di illecito di cui sopra e monitora nel continuo il rispetto delle procedure previste dal modello. Tale organo ha spesso composizione mista (Internal Audit + Professionista Legale esterno).
26 Rete distributiva e mediatori: presidi L Intermediario Richiama le regole di condotta all interno degli accordi di collaborazione esterna; Fornisce agli addetti vendite le procedure e gli strumenti; Organizza piani di formazione; Monitora la rete vendita e la trasmissione dei dati per l AUI; Compie verifiche periodiche presso i collaboratori esterni; Interviene a supporto del collaboratore in caso di adeguata verifica rafforzata.
27 Autorità di Vigilanza Attività di Vigilanza Banca d Italia
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