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3 GO Puglia :03 Pagina 1 Puglia, tutti i colori della natura Che ci si apposti a capo d Otranto, il punto più orientale della penisola, o a Marina di Leuca presso il santuario, si ha come l impressione di essere al finis Italiae, là dove finisce l Italia. Il mare senza più nulla all orizzonte pare quasi la continuazione liquida della terra, con le onde che sembrano ricevere idealmente il testimone dalle morbide forme delle Murge e del Salento. L infinito del Mediterraneo e l infinito della Puglia si abbracciano, viene spontaneamente da pensare. E la mente corre libera a immaginare le genti che da sempre il mare ha portato sulle coste di questa parte d Italia, e a ricordare i tesori d arte e di natura che abbondano su questa terra. Sì. La Puglia è proprio bella. Nel variegato mosaico del meridione italiano, è a sua volta un mosaico prezioso, unico nel suo genere come unici sono i veri tesori. Luogo d elezione per colture agricole intensive fregiate di riconoscimenti anche dall Unione Europea. Terra di foreste perché c è il Gargano, anomalo nel suo trionfo di boschi e di montagne a picco sul mare. Ambiente selvaggio per le grotte e gravine che nascondono le Murge. Paradiso in terra per il Salento che pare quasi precipitare nello Ionio fra Otranto e Marina di Leuca. Sì. La Puglia è per molti versi inimitabile. Una considerazione, questa, tanto più vera se si pensa che la sua storia è differente da quella del resto del Sud. I micenei toccarono proprio qui per la prima volta il suolo italico. Qui si sviluppò una delle più potenti colonie della Magna Grecia, quella Taranto passata alla storia come uno dei luoghi dove si viveva meglio nell antichità. Questa è una delle patrie del romanico italiano e la terra d elezione di Federico II di Svevia. E qui, inaspettato, esplose nel XVII secolo il barocco leccese, che seppe far tesoro di una pietra dorata assai duttile per creare capolavori d architettura unici al mondo. Sì, la Puglia merita proprio un viaggio: terra di santi e marinai, di sacro e di profano. Energie concentrate tanto nei grandi santuari quanto nelle notti della taranta. Luogo che riesce a concentrare storie celesti come quelle di Nicola e di Pio ma che si candida anche ad essere un set da mille film. Spezzoni d autore su un palcoscenico che aspetta il suo pubblico 12 mesi l anno per uno spettacolo che non lascia deluso nessuno. Stefano Paolo Giussani Pubblicazione in abbinamento ai settimanali del Circuito inetweek e/o ad altre testate edite da DMedia Group e/o ad altre testate edite da società controllate e/o collegate a DMedia Group. EDITORE: DMedia Group S.p.A. Merate (Lc) - Via Campi, 29/L - Tel promotion@netweek.it Iniziativa in collaborazione con Agenzia Geografica REDAZIONE: Agenzia Geografica Monza DIRETTORE: Stefano Paolo Giussani, CAPOREDATTORE Francesca de Martinis - TESTI: Laura Berna GRAFICA: Giancarlo Favaro - Promotion Merate srl STAMPA: RDS Webprinting - Arcore (MB) FOTOGRAFIE: Giancarlo Favaro PAGINA 1

4 GO Puglia :03 Pagina 2 Le molte facce del finis Italiae PAGINA 2 Provare a descrivere la Puglia significa addentrarsi in un microcosmo di paesaggi spesso molto differenti, e tutti quanti immediatamente riconoscibili. Dalle montagne dei monti Dauni fino all estremo sud della piana salentina, delimitata per più di 700 km di coste dall Adriatico a est e dallo Ionio a Ovest, mediterranea per vocazione, la Puglia offre un susseguirsi di scenari di rocce carsiche, tufo bianco, macchia mediterranea e olivi secolari. La Capitanata Con questa definizione si indica quel comprensorio, attualmente coincidente per estensione con la provincia di Foggia, che fu storicamente unità amministrativa sotto l Impero bizantino prima, quindi sotto il Regno delle Due Sicilie, e infine sotto il Regno di Napoli. Il nome deriva da catapano, termine con cui si designavano i governatori bizantini, assimilato col tempo in capitano. La Capitanata comprende il Subappennino dauno, parte terminale dell Appennino sannita, che si staglia come una barriera al nord della regione, ed ospita la vetta più alta della Puglia (Monte Cornacchia, 1152 m). Quindi, dal promontorio del Gargano, che occupa per intero lo sperone. Sede di una Riserva naturale in cui le montagne si affacciano su una costa rocciosa in cui si alternano baie e calette, è fra le zone più note della regione. Dai monti Dauni e del Gargano, si procede infine declinando dolcemente verso un panorama progressivamente più pianeggiante: è il Tavoliere delle Puglie. Si tratta di una distesa pianeggiante costituita da un fondale marino emerso in epoca preistorica, e che costituisce la pianura più estesa d Italia dopo la Pianura Padana. Adibita per anni al pascolo, segnata dalle rotte delle transumanze dall Ap-

5 GO Puglia :04 Pagina 3 pennino, dopo una bonifica integrale venne adibita alla coltivazione del grano prima, di olivi e vigneti ai giorni nostri. Le Murge Scendendo a Sud, ci si immerge progressivamente nel paesaggio che costituisce la maggior parte del territorio pugliese: le Murge sono un vasto altipiano collinare di altitudine mai superiore ai 700 m, e di origine carsica (perché la Puglia è la seconda regione più carsica d Italia, dopo le Alpi Giulie), compreso fra l Adriatico fin verso il confine con la Basilicata, confinante a Nord con il Tavoliere, ed esteso dalla provincia di Bari, proseguendo per quella di Barletta-Trani-Andria, fino a toccare Taranto e Brindisi. Alla sua natura carsica sono da attribuirsi le lame, le gravine e le grotte che lo caratterizzano, e che testimoniano il passaggio in epoche remote di corsi d acqua: ne sono esempio le celebri Grotte di Castellana. Nel 2004 è stato istituito il Parco nazionale dell Alta Murgia, con sede a Gravina di Puglia in provincia di Bari, mentre nel 2005 è stata la volta del Parco naturale Terra delle Gravine, nelle Murge meridionali, entrambi con l intento di preservarne il patrimonio faunistico e paesaggistico. Il Salento Dalle piccole ondulazioni delle Murge si passa alla pianura pressoché assoluta del Salento, l estremo Sud della Puglia, e dell Italia. Simile alla morfologia delle Murge, ma con un altitudine che non supera mai i 20 m, caratterizzato da ulivi se- Nella pagina a lato, panoramica di Giovinazzo (BA) Sopra, l anfiteatro romano di Lucera (FG), e uno scorcio delle coste nel leccese. Sotto, la città balneare di Otranto (LE). PAGINA 3

6 GO Puglia :04 Pagina 4 Sopra, i classici paesaggi interni pugliesi con piante di fichi d india e vaste distese di uliveti. Sotto, il Santuario De Finubus Terrae a Santa Maria di Leuca (LE). colari, antiche masserie, muretti a secco su cui si abbarbicano le pale dei fichi d India, affacciato su due mari, l Adriatico e lo Ionio, il Salento, regione geografica ma anche culturale, comincia idealmente a partire da una linea che unisce il golfo di Taranto con la marina di Ostuni, all altezza di Fasano. Nonostante Taranto non sia di solito territorialmente inclusa del Salento, parte del suo territorio provinciale unitamente a quello di Lecce e Brindisi corrisponde all antica Terra d Otranto, regione amministrativa fin dai tempi del Regno di Sicilia. Fra le testimonianze del suo passato culturalmente movimentato, il Salento ospita i rappresentanti dell etnia linguistica della Grecìa Salentina, discendenti da antiche migrazioni probabilmente d epoca medievale.

7 GO Puglia :04 Pagina 5 Puglia events Pugliaevents.it è il nuovo portale voluto dalla Regione Puglia, pensato come un Cartellone Regionale degli Eventi ufficiale, e punta di diamante di una sinergia comunicativa in cui si incontrano organizzatori, enti, operatori turistici, ed ovviamente i visitatori che, in Italia e nel mondo, desiderano rimanere aggiornati su quanto di bello accade in Puglia nell ambito della cultura e dello spettacolo. Il portale, disponibile sul web, integrato con Facebook e Twitter e consultabile dai principali dispositivi di telefonia mobile, costituisce la fonte principale e continuamente aggiornata di quanto accade in Puglia: concerti, musica classica, pop e rock, teatro, balletto, e i numerosi festival che animano l estate pugliese. Consente inoltre di pianificare attorno a questi eventi le proprie vacanze, grazie alle indicazioni sull accoglienza e la ricettività. Pugliaevents.it è diviso in tre macrosezioni: gli Eventi, a loro volta suddivisi in Teatro&Danza, Business&Fiere, Intrattenimento, Enogastronomia, Sport&Ambiente, Cinema, Tradizione, Musica, Arte&Cultura; le Location, che dà l accesso a una mappa interattiva con su indicate le zone di maggiore densità culturale nei prossimi mesi; il Turismo, che permette di scegliere le soluzioni su misura per il proprio soggiorno in Puglia. Infine, il portale dà la possibilità di accedere registrando i propri dati, oppure tramite il proprio account Facebook, e di abbonarsi a una newsletter, per rimanere sempre aggiornati sui cambiamenti del Cartellone. Molti gli eventi imperdibili dell estate 2011, che si preannuncia come una delle più ricche degli ultimi anni: ricordiamo per gli appassionati di musica l Italia Wave Love Festival, a Lecce dal 14 al 17 luglio per una full immersion di tre giorni con tutti i più grandi della musica internazionale; il progetto multiartistico Hell in the Cave, per due anni in programma nello scenario delle Grotte di Castellana ogni sabato e domenica; il festival L acqua in testa, a Bari dal 7 al 9 luglio; i laboratori teatrali e musicali permanenti a Ruvo di Puglia; le molte manifestazioni presenti durante l estate a Foggia e legate alla XX edizione del Premio internazionale di cultura Re Manfredi ; e molte altre chicche da non perdere. PAGINA 5

8 GO Puglia :04 Pagina 6 Il mare delle meraviglie PAGINA 6 In fuga dall Olimpo, Ercole inseguì i gemelli Leuterni fino alla terra degli antichi Messapi, l attuale Salento, da dove li scaraventò in mare, dando origine alle acque sulfuree di Santa Cesarea, Ugento e Leuca. Virgilio fece approdare Enea a Porto Badisco, ed egli stesso morì a Brindisi, nel 79 d.c., di fronte a quel mare che è terra di passaggio fra il mondo greco e il mondo latino, luogo di lingue miste, pieno di leggenda. Un mare, quello pugliese, che caratterizza non soltanto il paesaggio, ma l identità dei suoi abitanti. La costa adriatica La Puglia adriatica comincia a Nord con l incanto delle isole Tremiti: 5 isole più uno scoglio, più volte Bandiera blu per la Foundation for Enviromental Education, il piccolo arcipelago dista appena 12 miglia nautiche dal promontorio del Gargano, ed è sede di una Riserva che fa parte del Parco Nazionale. Proseguendo lungo la terra ferma, ci troviamo davanti una costa di quasi 500 km, a prevalenza rocciosa, in cui gli scogli lasciano di tratto in tratto il passo a piccole cale

9 GO Puglia :04 Pagina 7 di sabbia fina, lunghi litorali, spiagge di ciottoli. Chi ama la sabbia ne troverà a Peschici, Rodi Garganico, Vieste, e Pizzomunno; scendendo verso sud, la costa barese è dominata dalla scogliera da cui emerge il complesso di Polignano a Mare, costituito dalle tipiche lame carsiche; altre spiagge si incontrano a San Vito, a Pugnochiuso, a Manfredonia. L alternarsi di rocce e sabbia caratterizza il paesaggio marino anche più a sud, fino a Brindisi: si segnala la bella marina di Ostuni. Ma proprio a quest altezza, il panorama si appresta a cambiare. Il Salento e la costa ionica Alzarsi al mattino, vedere se tira di grecale o di scirocco, e decidere verso quale spiaggia andare: è possibile solo in questo estremo lembo di terra che si affaccia su due mari, e in un pugno di chilometri risplende di tratto in tratto di tutti i colori del Mediterraneo, in ogni sfumatura. Il primo tratto costiero del Salento, la sua parte adriatica, può iniziare idealmente a Casalabate, fino a Otranto, ed è composto per lo più di spiagge. Arrivati a doppiare il Capo Leuca, lungo il Canale d Otranto, ritorna una costa prevalentemente rocciosa, con picchi alti anche 100 m. La natura carsica Nella pagina accanto, un caratteristico panorama lungo la costa del Gargano. In alto, le grotte marine di Vieste (FG). Sopra, Grotte Tre Porte a Santa Maria di Leuca (LE). A sinistra, Parco Nazionale del Gargano, la Baia dei Gabbiani (FG). PAGINA 7

10 GO Puglia :04 Pagina 8 di queste rocce emerge nella serie di grotte, anfratti ed isolotti che si susseguono nel paesaggio, luoghi spesso ameni e adatti a gite in barca. Ricordiamo la grotta della Zinzulusa a Castro Marina, la grotta dei Cervi a Porto Badisco e la grotta del Diavolo a Santa Maria di Leuca. Punta Ristoia, a Santa Maria di Leuca, estremo confine della regione, si affaccia dove i due mari si incontrano: da lì si risale verso lo Ionio. Mare e coste cambiano repentinamente aspetto, il litorale torna sabbioso, fatto di dune ondulate; Gallipoli, Rivabella col lido Conchiglie e la Montagna spaccata, il parco naturalistico di Porto Selvaggio con le sue grotte, fino a Porto Cesareo, nel cuore del Golfo di Taranto. In alto, Marina di Pulsano (TA): Conca verde. A destra, Gallipoli (LE). Sotto, Polignano a Mare (BA). PAGINA 8

11 GO Puglia :04 Pagina 9 Turismo rurale: presentazione e ospitalità Masseria Montalbano Ostuni (BR) Rimasta per molti anni ai margini dei flussi turistici più consistenti, la Puglia è di recente diventata una delle destinazioni più ambite di molti viaggiatori. Tutto questo naturalmente grazie al clima, a un mare straordinario, e a un entroterra ricco e pieno di atmosfera; ma anche e soprattutto a una grande varietà di sistemazioni. I trulli, le tipiche masserie, le pajare, antiche testimonianze della cultura contadina, immerse fra gli uliveti, ma a un passo dal mare, sono state in molti casi riconvertite in strutture ricettive. Il tratto distintivo di questa operazione è appunto il potenziamento e la conservazione della tradizione rurale, tramite la preservazione delle attività di artigianato, la diffusione delle più antiche tradizioni enogastronomiche, l attuazione di una forma di accoglienza ecosostenibile, che non gravi e non impoverisca il territorio, ma lo conservi nelle sue peculiarità. Nel 2009 è stato fondato il Movimento sul turismo sostenibile Puglia rurale, mentre di recente la Guida Blu 2011 di Legambiente e Touring Club Italiano, la bibbia del turismo ecosostenibile nazionale, ha individuato nella regione 36 località e 32 spiagge meritevoli di una visita, in particolare Ostuni e Otranto. PAGINA 9

12 GO Puglia :04 Pagina 10 Gusto mediterraneo: la tavola pugliese PAGINA 10 Una cucina semplice ma estremamente varia, fatta di sapori primari esaltati nella loro peculiarità: che sia di terra o di mare, la gastronomia pugliese merita di esser goduta in tutte le sue declinazioni. Le materie prime sono molte e varie, del resto la regione vanta ben 264 prodotti tipici, fra DOP, DOC, DOCG, IGT, Presidi del Gusto: fra questi ovviamente l olio, soprattutto l olio della Terra di Bari, e il vino, prodotto dai vitigni autoctoni di aleatico, malvasia, negramaro e primitivo. Ma poi anche il caciocavallo podolico, il canestrato pugliese, i lampascioni, le clementine del Golfo di Taranto, l oliva da tavola Bella di Cerignola, le ciliege Ferrovia, e moltissimi altri prodotti oramai noti a livello nazionale e mondiale. E allora via con orecchiette, cavatelli, riso con cozze e patate, ciceri e tria (un ottima varietà di pasta e ceci), i sughi di carne, le zuppe di pesce, gli involtini di agnello alla leccese, cucinati un po ovunque nella regione, ma con significative differenze fra una provincia e l altra, da provare nei molti ristoranti segnalati sulle principali guide enogastronomiche, o nelle piccole trattorie di paese, che meritano d essere visitate.

13 GO Puglia :04 Pagina 11 A TAVOLA CON CANESTRATO E BURRATA Il canestrato pugliese, marchio D.O.C. dal 1985, e D.O.P. dal 1996, è un formaggio a pasta cruda pressata, ottenuto dal latte intero delle pecore di razza gentile di Puglia. Deve il suo nome a tipici canestri in cui viene messo a stagionare, e che costituiscono uno dei prodotti più tipici dell artigianato pugliese. La salatura avviene con sale marino grosso, la stagionatura può arrivare fino a 24 mesi. La zona di produzione è concentrata nella provincia di Foggia e in 16 comuni della provincia di Bari; il periodo di produzione è compreso fra dicembre e maggio: è in questi mesi che anticamente si consumava l antico rito della transumanza delle greggi di pecore provenienti dall Appennino verso i pascoli del Tavoliere. Il canestrato può essere mangiato fresco, con fave, pere, verdure crude; oppure, quando più stagionato, grattugiato sulla pasta fatta in casa. Col suo tipico sapore forte, si accompagna bene ai corposi vini rossi pugliesi. La burrata è un formaggio fresco a pasta filata, simile alla mozzarella, ma molto più morbido, prodotto nelle Murge, dove fu inventato in una masseria di Andria. Oggi la produzione è limitata fra Andria e Martina Franca. Si presenta come un fiordilatte lavorato a mano del diametro di circa 15 cm, ma la sua tipicità è la farcitura. Nata come sistema per non sprecare gli avanzi di lavorazione della mozzarella, la burrata si compone di un involucro esterno, detto sacchetto, successivamente riempito di pezzi di pasta filata, la cosiddetta stracciatella, amalgamati con l aggiunta di panna fresca. Prodotta in origine con latte di bufala, oggi per la sua preparazione si utilizzano latte fresco di mucca e siero di vitello. Il procedimento della soffiatura, per cui dalla pasta filata si arriva ad ottenere il sacchetto, era eseguito interamente a bocca, mentre oggi delle macchine apposite sterilizzano l aria e preparano la pasta a ricevere la stracciatella. Come ultimo passo, il sacchetto ripieno viene chiuso con un filo di paglia, ed avvolto in voglie di vizzo. È possibile trovare in commercio anche la sola stracciatella. La ricetta: RISO, COZZE E PATATE Molte sono le ricette panregionali, ovvero comuni a tutta la Puglia e declinate secondo le varianti locali. Dalla tradizione della tiella (lett. tegame ), lascito della dominazione spagnola del Seicento in tutto il sud Italia, da Gaeta in giù, e consistente in un piatto unico a base di patate e cucinato in forno, in Puglia sopravvive una ricetta semplice e saporita. Ingredienti: 300 gr. di riso, 1 spicchio di aglio, cipolla, prezzemolo. 500 gr. di patate, olio extra vergine di oliva 1 kg. di cozze, pepe Preparazione: Lavate e spazzolate bene le cozze in abbondante acqua; ponetele in un tegame, insieme all aglio tritato, e lasciatele aprire sul fuoco. Eliminate i gusci e filtrate il loro liquido. Lavate, sbucciate e affettate le patate; con una metà ricoprite il fondo di una teglia, già unto di olio; conditele con pepe, prezzemolo e cipolla tritate. Ricoprite il tutto con il riso crudo, aggiungete i molluschi e le patate rimaste assieme al trito di cipolla e prezzemolo restante. Pepate e aggiungete un po d olio e ricoprite il tutto con acqua oltre a quella di cottura delle cozze. Ponete la teglia in forno già caldo e fate cuocere, a fuoco medio, per circa 45 minuti. Nelle varianti con o senza pomodorini, con le cozze aperte a crudo, con una spolverata di pangrattato e canestrato, riso cozze e patate si candida ad essere una felice scoperta per i più gourmand fra i viaggiatori! PAGINA 11

14 GO Puglia :04 Pagina 12 S. Giovanni Rotondo Vieste Lucera FOGGIA BARLETTA ANDRIA TRANI Altamura PAGINA 12 Mare azzurro, verde natura, terra rosso intenso, tramonti dorati... Da Porto Cesareo a Peschici, da Bari a Taranto, da Vieste a Brindisi, da Otranto alle Isole Tremiti, le vacanze in Puglia sono emozioni multicolore per tutto l anno. Cerca tutte le informazioni turistiche su località balneari, castelli, luoghi di culto, prodotti tipici, cattedrali e parchi naturali pugliesi Il tuo viaggio comincia da qui.

15 GO Puglia :05 Pagina 13 Isole Tremiti BARI Alberobello TARANTO Ostuni BRINDISI LECCE Gallipoli Otranto S. Maria di Leuca PAGINA 13

16 GO Puglia :05 Pagina 14 Terra di santi: da Nicola a Pio alle feste religiose PAGINA 14 Terra di insediamenti antropici sin dalla preistoria, la Puglia è sempre stata sede di importanti luoghi di culto, e terra di santi. Il nome di Bari è legato indissolubilmente alla figura di san Nicola, patrono della città e fra i più importanti delle Chiese cristiane: santo dei bambini, protettore delle ragazze da marito, all origine della figura di Santa Klaus/Babbo Natale, Nicola era vescovo di Myra, in Licia, dove morì nel 343, e dove le sue spoglie furono conservate con grandissima cura nella cattedrale, fin quando, nel 1087, la città cadde sotto la dominazione musulmana. Bari, all epoca territorio bizantino, dopo una dura lotta contro Venezia, riuscì a impadronirsi del corpo del Santo che arrivò in città il 9 maggio del 1087, dove attualmente riposa nella chiesa di San Michele Arcangelo. I baresi festeggiano il

17 GO Puglia :05 Pagina 15 loro patrono il 6 dicembre, giorno della morte, e con una grande festa per ricordarne l arrivo, dal 7 al 9 maggio. Un secondo luogo di devozione è legato al culto decisamente più recente di San Pio da Pietrelcina. Il frate cappuccino, originario dell Irpinia, è stato protagonista di una vicenda umana e spirituale controversa che ha trovato infine una pacificazione con la proclamazione di santità il 16 giugno del Ancora in vita, scelse come luogo di elezione la cittadina di San Giovanni Rotondo, nel foggiano, che dagli anni 20, grazie alla fama di taumaturgo del frate, è diventata meta di pellegrinaggio. Oggi San Giovanni Rotondo può essere considerata a buon diritto la Lourdes italiana, centro vitale di un flusso continuo di pellegrini (se ne calcolano circa 7 milioni l anno). Il principale oggetto di venerazione per fedeli, di attrazione anche per i semplici curiosi, sono le spoglie del Santo, conservate presso la cripta della Basilica di Santa Maria delle Grazie, e l avveniristica Chiesa di San Pio, progettata da Renzo Piano, dalla suggestiva forma di conchiglia. La Puglia, che è terra di feste popolari, ne conta moltissime a carattere religioso: fra le più suggestive ricordiamo la Settimana Santa a Taranto, la Processione della Desolata a Canosa (in aprile), la Cavalcata dei Devoti a Ostuni (26 agosto), ma ogni paese ha una festa patronale, sentitissima e festeggiata in maniera particolare. Nella pagina a lato, San Giovanni Rotondo (FG) e la statua di Padre Pio posizionata nella piazza principale di Carovigno (BR). Qui sotto, la Cripta delle Spezierie sotto il Duomo di Otranto (LE) e, in basso, la splendida Cattedrale di Trani (BT). PAGINA 15

18 GO Puglia :05 Pagina 16 Trulli, barocco e archeologia: viaggio negli stili pugliesi PAGINA 16 Le tracce del passato Il ritrovamento dell Uomo di Altamura, e il successivo e recente rinvenimento di Delia, la donna di Ostuni, vissuta circa anni fa, sono fra le numerose testimonianze che ci raccontano di una terra da sempre teatro di vicende umane e artistiche. Non c è periodo della protostoria e storia umana che in Puglia non abbia lasciato un segno: ricordiamo l enorme complesso dolmenico a Giovinazzo, i menhir di Giurdignano, i dolmen di San Silvestro e di La Chianca,

19 GO Puglia :05 Pagina 17 il parco archeologico di Monte Sannace, con resti del più importante centro dell antica Peucezia, risalente al VI-IV sec. a.c.; il Parco archeologico di Siponto; il Parco archeologico di Egnazia, nel brindisino, con i resti dell omonimo insediamento messapico. E a seguire l anfiteatro romano di Lecce, di età augustea, e quello coevo di Lucera; sempre a Lucera, i resti normanni, e l antica residenza di Federico II di Svevia. E ancora, a Taranto, lo splendido Museo Archeologico Nazionale. Il simbolo di Puglia Fra i molti elementi antropici che possono identificare la Puglia, il trullo è certamente il più caratteristico. Si tratta di una costruzione piuttosto semplice: una base circolare o quadrata, costruita con la tecnica dei muri a secco, e sormontata dal tipico tetto costituito da mattoni conici di pietra calcarea, di colore scuro, detti chiancarelle. Fresco d estate, e temperato d inverno, il trullo era nella sua semplicità l abitazione contadina ideale. Alberobello, che ne è la capitale, è uno spettacolo piuttosto impressionante. Riparata in mezzo alla valle d Itria, fra i declivi delle Murge tappezzati di alberi da frutto, mandorli, ciliegi, dagli olivi onnipresenti, si presenta come una macchia di basi di calce bianca decorati a Nella pagina accanto, i caratteristici trulli di Alberobello (BA). In alto, la città bianca di Ostuni (BR). Sopra, un vicolo di Otranto (LE) e il santuario della Madonna della Scala nell omonima gravina a Massafra (TA): A sinistra, il Castello di Carovigno (BR). PAGINA 17

20 GO Puglia :05 Pagina 18 In alto, Castel del Monte, ad Andria (BT). Sopra, la Cattedrale di Otranto (LE). Sotto, il Castello di Federico II a Trani (BT). Nella pagina a lato, il barocco leccese. vivo e di cupole a cono, una realtà incantata che l Unesco ha inserito fra i luoghi Patrimonio dell Umanità. Le origini dei trulli sono oscure, anche se si ritiene che divenne un tipo comune di abitazione proprio perché era facile da edificare ed abbattere, pertanto evitava di pagare le tasse per l occupazione di suolo pubblico: l espediente, voluto dai signori Acquaviva d Aragona, che governavano la provincia, sfociò negli anni in un contenzioso fra i contadini, la famiglia Acquaviva e il Vicerè Borbone. Fino a che, nel 1797, ammirato dall effetto di quello strano insediamento così chiacchierato, mobile e atipico, accogliendo la richiesta dei contadini, Ferdinando IV di Borbone ne fece una città demaniale, col nome di Alberobello. L apoteosi barocca Alla fine del XVI secolo, con la battaglia di Lepanto e la fine della minaccia turca, Lecce, che fino ad allora non era che un piccolo borgo defilato, co- PAGINA 18

21 GO Puglia :05 Pagina 19 minciò a godere di un momento di serenità e sviluppo. Una prima spinta alla realizzazione di nuovi edifici sacri e chiese, quindi l attività delle famiglie gentilizie e nobili locali, che dedicarono le loro energie e finanze all abbellimento delle loro dimore, unite alla fortunata reperibilità della pietra leccese, morbida da intagliare e dai toni caldi, portò all affermazione e alla fioritura di quel particolare stile barocco denominato barocco pugliese, o barocchetto, che trova nella città salentina i suoi migliori documenti. In quei due secoli Lecce cambiò volto, e divenne la ricca, preziosa cittadina che ancora oggi è un fiore all occhiello dell architettura italiana. Passeggiando per il centro storico, è difficile non rimanere stupiti dal susseguirsi di logge, finestre, balconi, facciate, rosoni, che emergono e sorprendono dall intrico delle stradine strette su cui si affacciano le botteghe, decorati fino all inverosimile di rami e di puttini: eppure, l effetto complessivo di questo arricchimento è una grande leggerezza, esaltata dai riverberi della pietra leccese, che a seconda della luce del sole si fa bianca, gialla, rosa. Ed è difficile non rimanere incantati dalla basilica di Santa Croce, cui nel corso di quasi un secolo si alternarono i migliori architetti dell epoca, al Palazzo del Seminario progettato da Giuseppe Cino, e all imponente Cattedrale, con il suo prospetto in cui domina la statua di san Martino. PAGINA 19

22 GO Puglia :05 Pagina 20 Il respiro della terra Noci (BA): la chiesa di Santa Maria di Barsento PAGINA 20 La Puglia è regione di terra, votata alla terra: una terra riarsa, poco favorita dai corsi d acqua, difficile ma non per questo meno generosa, e soprattutto, una terra ricca di storia. Su tutto domina la sterminata piana del Tavoliere, simbolo di una civiltà agricolo-pastorale prima di essere riconvertito in granaio d Italia. Dell epoca dei pastori rimangono le rotte dei tratturi, percorsi durante la transumanza dalle greggi che scendevano dal Sannio, dall Abruzzo, dall Appennino dauno o dalla Basilicata; gli jazzi, dove si radunavano le bestie; e i luoghi di ricovero per pastori, riconvertite oggi in luoghi di accoglienza, o in musei della civiltà contadina. Oggi il Tavoliere è il centro di una vasta produzione di grano, uva e olive, e con il resto della regione mantiene alta la fama della Puglia e dei suoi prodotti tipici, ma i suoi ulivi sono giovani, così come gli alberi da frutto, perché fino alla fine dell Ottocento vigeva con la pratica della transumanza il divieto di mettere a dimora alberi che rubassero la terra al pascolo. Chi cerchi gli ulivi secolari, coi grandi tronchi ritorti, che costituiscono uno dei segni caratteristici del paesaggio pugliese, dovrà oltrepassare la provincia di Foggia, scendere a Bari, capitale italiana dell olio, con il 40% della produzione nazionale ed un quinto dei frantoi, e proseguire attraverso le Murge fin verso Taranto, Brindisi, e la piana salentina: qui, file di muretti bassi di pietra, tirati su senza malta dai paretari, delimitano appezzamenti di terra; ulivi e vigne crescono con gli alberi da frutta, con gli agrumi nel tarantino, con i mandorli attorno a Lecce. Cuore pulsante della vita contadina erano le masserie, le tipiche strutture abitative presenti sull intero territorio, dalla Capitanata fino al Salento. Spesso dotate di una torre centrale e di fortificazioni, a guardia delle incursioni saracene (turchi e arabi fecero spesso sentire la loro presenza sul territorio), molte di queste sono state recentemente riconvertite in strutture turistiche. Percorrendo le strade della regione, capita spesso di passare di fronte a cancelli lavorati di ferro battuto, fontane di tufo bianco, stradine bianche: e sebbene il mare costituisca la nota dominante di una vacanza pugliese, è difficile non lasciarsi incantare da una campagna accarezzata dal vento, ombreggiata dalle chiome degli alberi secolari, costellata da piccole fontane in tufo bianco, e dall aspetto esotico, profondamente levantino, delle sue abitazioni.

23 GO Puglia :06 Pagina 21 L anima e il cuore: le feste popolari Terra di grandi feste a sfondo religioso, ma anche di manifestazioni secolari, che ne attestano la vitalità e l anima mediterranea: dalla Daunia fino al Salento, praticamente ogni singolo paese ha la sua festa, religiosa o carnascialesca, che ne attesta l attaccamento alla tradizione, e la capacità di farsi teatro di grandi momenti di gioia collettiva. Oggi la Puglia è sinonimo di taranta e pizzica, i balli popolari di cui si è finalmente accreditata la maternità, che si celebrano ogni anno durante i primi giorni di agosto a Carpino, sul Gargano, col Carpino Folk Festival. Originaria di Carpino è infatti la tarantella del Gargano, legata al nome di Andrea Sacco, e al recupero filologico che ne fece l etnomusicologo Diego Carpitella. Scendendo verso il tacco, sempre in tema di balli popolari, sempre a fine agosto, nei comuni della Grecìa Salentina, si tiene la Notte della Taranta, dedicata alla pizzica salentina, nella sua forma tradizionale, e nelle sue rielaborazioni. La manifestazione si conclude a Melpignano con un megaconcerto fino all alba, cui accorrono migliaia di persone in una grande festa in cui antico e moderno si fondono perfettamente. Su un versante più tradizionale, sarebbero degni di nota il Carnevale di Putignano, uno dei più antichi d Italia. Dal 2006 se ne celebra anche una versione estiva. Il sito pugliaevents.it, aperto di recente, permette di avere un quadro esustivo di tutto ciò che accade in Puglia sotto il segno della cultura e della tradizione. PAGINA 21

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