REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 5/3 DEL

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1 IBERAZIONE N. 5/ Oggetto: Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale. Elenco delle aree della Sardegna ammesse a beneficiare delle deroghe di cui all art. 87, comma 3, del Trattato CE. Il Presidente ricorda come, ai sensi dell art. 87 del Trattato che istituisce la Comunità europea, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza. Tuttavia, lo stesso articolo, nel paragrafo 3, lettere a) e c) prevede che la Commissione possa considerare compatibili con il mercato comune gli aiuti di Stato concessi per favorire lo sviluppo economico di determinate zone svantaggiate all interno dell Unione europea. Gli aiuti di questo tipo sono definiti aiuti di Stato a finalità regionale. Si tratta di aiuti agli investimenti a favore delle grandi imprese o, in determinate circostanze particolari, di aiuti al funzionamento, in entrambi i casi destinati a regioni specifiche al fine di riequilibrare disparità regionali. Sono considerati del pari aiuti a finalità regionale livelli più elevati di aiuti agli investimenti concessi a piccole e medie imprese situate nelle regioni svantaggiate al di sopra di quanto consentito in altre zone. Il Presidente informa, quindi, che la Commissione ha provveduto ad adottare (Gazzetta Ufficiale dell Unione europea, serie C n. 54 del 4 marzo 2006) i nuovi Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo Il punto 96 di tali Orientamenti, dopo aver previsto che la Carta degli aiuti a finalità regionale di ciascuno Stato membro deve essere costituita, da un lato, dall insieme delle Regioni dello Stato membro ammesse a beneficiare delle deroghe e, dall altro, dai massimali d intensità degli aiuti all investimento iniziale approvati per ciascuna Regione, precisa, che la suddetta Carta ha il compito di definire, pertanto, per ciascuno Stato membro, le Regioni o le zone di Regione i cui relativi regimi di aiuti non debbano essere valutati caso per caso in base alla notifica effettuata ai sensi dell articolo 88, paragrafo 3, del Trattato. L approvazione da parte della Commissione Europea della suddetta Carta è condizione indispensabile non solo per la notifica dei nuovi regimi di aiuto per il periodo , a partire 1/5

2 IBERAZIONE N. dal 1 gennaio 2007, ma anche per la prosecuzione oltre il degli attuali regimi di aiuto regionali della programmazione che dovranno essere rinotificati, adeguandoli ai nuovi Orientamenti, dopo l approvazione della nuova carta da parte della Commissione. Il Presidente passando ad illustrare la situazione della Regione Sardegna, ricorda, innanzitutto, come la Regione, in virtù dell uscita dall Obiettivo 1, rientra adesso tra le Regioni che, insieme a quelle del centro-nord, accedono alla deroga di cui all art. 87, paragrafo 3, lettera c del Trattato. Relativamente a tali Regioni, il Presidente ricorda come i nuovi Orientamenti, dopo aver provveduto sia a disciplinare le modalità di determinazione della copertura nazionale ammissibile in termini di popolazione (sezione 3.4.1, punti 24-29), sia quelle relative alle selezione delle Regioni ammissibili (sezione 3.4.2, punti 30-32), fissano, anche, la copertura massima in termini di popolazione per ciascuno Stato membro (Allegato V). Per effetto di tali disposizioni, ciò comporta che la quota di popolazione presente nel territorio nazionale, ammissibile alla deroga di cui all art. 87, par. 3, lettera c, del Trattato, passa da abitanti del periodo di programmazione 2000/2006 a soli del periodo 2007/2013. Per quanto riguarda l individuazione delle zone della Sardegna ammesse a beneficiare degli aiuti in base alla deroga di cui all articolo 87, paragrafo 3, lettera c), il Presidente ricorda, innanzitutto, come il calcolo debba avvenire nel rispetto del punto 25 dei nuovi Orientamenti ove si prevede che, in primo luogo, agli Stati membri debba essere assegnata automaticamente una quota equivalente alla popolazione delle Regioni che erano ammissibili agli aiuti in base alla deroga di cui all'articolo 87, paragrafo 3, lettera a) del Trattato, ma che non soddisfano più le condizioni di ammissibilità a norma di detto articolo e che non rientrano nelle disposizioni previste per le Regioni ad effetto statistico. Si tratta delle Regioni che avevano un PIL pro capite inferiore al 75 % su base UE-15 quando sono stati adottati gli Orientamenti sugli aiuti a finalità regionale del 1998 ma che, grazie al loro sviluppo economico, non soddisfano più tale condizione su base UE-15. Il Presidente ricorda, quindi, come si sia svolto, nel corso della seconda metà del 2006, un negoziato tra le Regioni del centro-nord, al quale ha preso parte anche il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico, ai fini della ripartizione della popolazione ammissibile. Nel corso di tali riunioni è stato deciso di adottare, quale criterio di individuazione della quota di popolazione ammissibile alla deroga ex art. 87, comma 3, quello di escludere dai regimi di aiuto le parti dei territori comunali a forte densità abitativa e a bassa densità di unità locali insediate, calcolate sulla base delle sezioni censuarie dell ISTAT del Censimento della Popolazione 2001 e del Censimento Industria e Commercio sempre del Il Presidente evidenzia, quindi, come anche nel caso della Sardegna tale criterio appare 2/5

3 IBERAZIONE N. ampiamente condivisibile seppure occorra apportare un obbligatoria e significativa variante. La maggior parte dei Comuni presenti nel territorio sono di piccole o piccolissime dimensioni (il 73% non supera i abitanti) e per questo le sezioni censuarie dell ISTAT sono molto ampie e comprendono aree insediative residenziali, aree industriali e parti di zone agricole. Applicare il metodo suddetto all intero territorio regionale indistintamente significa rischiare di sottrarre territori importanti per la localizzazione o l incremento degli investimenti produttivi. Per avere una esatta corrispondenza tra alta densità abitativa e basso grado di insediamento produttivo, è stato necessario scegliere una dimensione localizzativa, corrispondente alle città con popolazione uguale o superiore ai abitanti in cui le sezioni censuarie delimitano porzioni di edificato urbano prevalentemente residenziale. Inoltre è sconsigliabile andare al dissotto dei abitanti anche perché altrimenti si rischierebbe di includere molti Comuni in decremento demografico e ciò farebbe perdere di credibilità al metodo basato sulle unità censuarie del La classificazione dei Comuni è stata fatta sulla base territoriale delle vecchie quattro province in quanto ancor oggi ad essa corrisponde la codifica EUROSTAT in NUTS3 (province) e LAU2 (comuni). L estrazione ha portato ad identificare 54 Comuni di cui 32 in provincia di Cagliari (Assemini, Cagliari, Capoterra, Dolianova, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Pula, Quartu S. Elena, Quartucciu, S. Sperate, Sarroch, Selargius, Sestu, Settimo S. Pietro, Sinnai, Villasor, Carbonia, Carloforte, Iglesias, Portoscuso, S. Antioco, S. Giovanni Suergiu, Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, S. Gavino Monreale, Samassi, Sanluri, Serramanna, Serrenti, Villacidro); 7 nella provincia di Nuoro (Bosa, Dorgali, Lanusei, Macomer, Nuoro, Siniscola Tortolì); 14 nella provincia di Sassari (Alghero, Arzachena, Castelsardo, Ittiri, La Maddalena, Olbia, Ossi, Ozieri, Porto Torres, Sassari, Sennori, Sorso, Tempio Pausania, Torralba); 1 nella provincia di Oristano (Oristano). Per questi Comuni al layer delle sezioni censuarie è stato sovrapposto il layer dello strumento urbanistico comunale (PUC, P.di F. o P.R.G.) per identificare le destinazioni d uso per ciascuna zona censuaria. Sono state incluse tra le aree eleggibili per i regimi di aiuto tutte le sezioni censuarie a bassa densità insediativa residenziale corrispondenti per intero alle zone D (industriali e commerciali), E (agricole), F (residenziali turistiche), G (servizi generali). Per le restanti sezioni censuarie ricadenti in zone A (Centri Storici) B (di completamento residenziale) e C ( di espansione residenziale) si è operato con i seguenti criteri: 1. sono state escluse dalle aree eleggibili per i regimi di aiuto tutte le sezioni censuarie delle zone 3/5

4 IBERAZIONE N. A (Centri Storici) e B (di completamento) già edificate; 2. sono state escluse dalle aree eleggibili per i regimi di aiuto tutte le sezioni censuarie delle zone C (di espansione residenziale) già parzialmente o totalmente edificate. Una prima verifica è stata fatta considerando il solo dato demografico ed includendo tutte le sezioni censuarie interamente comprese all interno delle zone omogenee A, B e C. La loro individuazione è stata attentamente verificata da un analisi puntuale a video effettuata comune per comune. Tale analisi ha permesso di escludere quelle sezioni all interno delle quali o nella più prossima localizzazione fosse esercitata una qualsiasi attività produttiva. Un ulteriore verifica è stata fatta incrociando la popolazione insediata in ciascuna delle sezioni escluse dai regimi di aiuto con le unità locali ivi insediate escludendo dal confronto le unità commerciali e dei servizi non vendibili in base alla classificazione ATECO. La verifica ha evidenziato che le sezioni di censimento delle zone A, B e C, in tutti e 55 Comuni, non presentano significative localizzazioni di imprese con addetti superiori alle 10 unità (presumibilmente interessate alle leggi di finanziamento degli aiuti di stato). Il dato sulla popolazione residente è stato attualizzato al 2005 assegnando ad ogni sezione di censimento il dato demografico incrementale del comune di appartenenza riferito al periodo Il Presidente informa, quindi, come i risultati del lavoro appena descritto siano stati oggetto di un incontro con i Comuni interessati svoltosi lo scorso 19 dicembre e che agli stessi sia stato concesso tempo fino al 10 gennaio 2007 per presentare eventuali loro osservazioni e controdeduzioni. Sulla base di tutte le informazioni e considerazioni che precedono, il Presidente propone alla Giunta regionale di: 1. presentare al Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico, ai fini della predisposizione della Carta italiana degli aiuti a finalità regionale che lo Stato italiano sottoporrà alla valutazione della Commissione europea mediante notifica preventiva, le aree indicate nell allegato elenco; 2. disporre, a seguito della conclusione del negoziato dello Stato italiano con la Commissione europea a seguito della notifica della Carta italiana degli aiuti a finalità regionale per il periodo , la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione dell esito della notifica stessa e dell allegato elenco definitivo delle aree ammesse alla deroga 87.3 c) per il periodo /5

5 IBERAZIONE N La Giunta regionale, sentita la proposta del Presidente IBERA di presentare al Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico, ai fini della predisposizione della Carta italiana degli aiuti a finalità regionale che lo Stato italiano sottoporrà alla valutazione della Commissione europea mediante notifica preventiva, le aree indicate nell allegato elenco; di disporre, a seguito della conclusione del negoziato dello Stato italiano con la Commissione europea a seguito della notifica della Carta italiana degli aiuti a finalità regionale per il periodo , la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione dell esito della notifica stessa e dell allegato elenco definitivo delle aree ammesse alla deroga 87.3 c) per il periodo Il Direttore Generale Fulvio Dettori Il Presidente Renato Soru 5/5

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