COPRAT Via Filippo Corridoni n. 56, Mantova - Telefono 0376/ Fax 0376/

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3 INDICE 1. DESCRIZIONE IMPIANTI ELETTRICI ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IMPIANTI ELETTRICI A CORRENTI FORTI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE IMPIANTO DI ACCESSO CON SBARRA AUTOMATIZZATA CALCOLI ILLUMINOTECNICI SCHEMI QUADRI ELETTRICI

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5 1. DESCRIZIONE IMPIANTI ELETTRICI 1.1. ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI L intervento consiste nelle opere di ampliamento degli impianti elettrici del centro sportivo esistente in via Grazioli nel comune di Marmirolo in provincia di Mantova. Il progetto riguarda le opere per la realizzazione degli impianti relativi al parcheggio adiacente di nuova realizzazione, che comprendono l illuminazione della zona parcheggio, del relativo vialetto di accesso e dell incrocio dalla strada pubblica; inoltre tra la strada pubblica e il vialetto viene prevista la fornitura di un impianto automatizzato con sbarra di accesso carrabile. Tutti gli impianti elettrici sono alimentati direttamente in bassa tensione dal quadro esistente che verrà ampliato con opportuni interruttori di protezione per le nuove linee di illuminazione e forza motrice. Il corpo illuminante a servizio dell incrocio stradale verrà invece collegato alla linea di illuminazione pubblica esistente IMPIANTI ELETTRICI A CORRENTI FORTI Reti di potenza Per gli impianti ordinari sono utilizzati conduttori flessibili in rame non propaganti l incendio. In particolare le linee principali di alimentazione e le linee esterne sono realizzate con conduttori tipo FG7OR con isolamento in gomma e tensione nominale 0,6/1 kv, le linee di distribuzione terminale sono realizzate con conduttori tipo N07V K con isolamento in PVC e tensione nominale 450/750 V. Per gli ambienti ordinari è ammessa la posa dei seguenti conduttori: N07V-K: Installazione entro tubi protettivi in vista od incassati, o entro sistemi chiusi similari, per impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l incendio. FG7(O)R-0,6/1 kv: Installazione in ambienti interni o esterni, anche bagnati; posa fissa su muratura o su strutture metalliche; posa interrata (ammessa); per impianti per i quali le Norme CEI prevedono cavi non propaganti l incendio. Il dimensionamento delle condutture e delle relative protezioni di massima corrente è effettuato in accordo alle norme CEI Per ogni conduttura devono essere previsti dispositivi di protezione per interrompere le correnti di sovraccarico prima che tali correnti possano provocare un riscaldamento nocivo all isolamento, ai terminali o all ambiente circostante le condutture. Le caratteristiche di funzionamento di un dispositivo di protezione delle condutture contro i sovraccarichi devono rispondere alle seguenti condizioni: IB In IZ If 1,45 x IZ Dove: IB è la corrente di impiego del circuito IZ è la portata in regime permanente della conduttura In è la corrente nominale del dispositivo di protezione If è la corrente di sicuro intervento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale Devono inoltre essere previsti dei dispositivi di protezione per interrompere le correnti di corto circuito dei conduttori prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli

6 effetti termici e meccanici che ne derivano. Ogni dispositivo di protezione contro i corto circuiti deve rispondere a due requisiti: -il potere di interruzione deve essere non inferiore alla presunta corrente di corto circuito nel punto di installazione del circuito; -l energia specifica passante lasciata passare dal dispositivo deve essere inferiore a quella sopportabile del cavo secondo la relazione: I 2 x t K 2 x S 2 Dove: I è la corrente effettiva di corto circuito; t è la durata del guasto in secondi; S è la sezione del conduttore; K è una costante che dipende dal materiale isolante del conduttore (K=115 per cavi isolati in PVC, K=135 per cavi isolati ingomma naturale, butilica o etilenpropilenica) Impianti di protezione Impianto di terra L impianto d illuminazione stradale e del parcheggio viene realizzato completamente a doppio isolamento e/o isolamento rinforzato garantendo pertanto la protezione dai contatti diretti e indiretti senza la necessità di installare un impianto di messa a terra. Si prevede ugualmente l interruttore differenziale generale allo scopo di garantire comunque una parziale protezione dai contatti indiretti che si potrebbero verificare in caso di urto con il palo, evento raro ma che potrebbe causare la perdita di isolamento di cavi e/o apparecchio rendendo di fatto il palo stesso una massa estranea connessa a terra e provocando di conseguenza lo scatto del differenziale mettendo fuori tensione l impianto. L impianto di illuminazione del vialetto e l alimentazione dell impianto a sbarra automatizzata vengono invece realizzati utilizzando l impianto di terra esistente, tramite la barra di terra nel quadro elettrico esistente. Quest ultima è attualmente installata all altezza del secondo pannello del quadro elettrico; per fare spazio per l inserimento della nuova barra DIN e degli interruttori di protezione dei nuovi impianti viene spostata nella parte inferiore del quadro, all altezza del primo pannello IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE Vengono realizzato due impianti d illuminazione distinti, quello del parcheggio del centro sportivo e del vialetto di accesso e quello dell incrocio stradale. Per gli impianti del centro sportivo si fa riferimento alla norma UNI EN Illuminazione dei posti di lavoro in esterno, mentre per l incrocio alle norme UNI Illuminazione stradale selezione delle categorie illuminotecniche e UNI EN Illuminazione stradale requisiti prestazionali. Per il rispetto di dette normative si eseguono i calcoli illuminotecnici delle due aree. Fanno parte del calcolo illuminotecnico tutte le procedure (o algoritmi) geometricomatematiche che servono a ricavare i valori dei principali parametri di valutazione, avendo come input i dati geometrici e fotometrici caratteristici degli apparecchi e della pavimentazione stradale. Tali calcoli vengono effettuati al computer con software dedicati, realizzati dalle migliori case costruttrici dei corpi illuminanti. Allo scopo è stato utilizzato il software di calcolo Dialux versione 4.12 usufruendo delle curve fotometriche messe a disposizione dal fornitore degli apparecchi illuminanti.

7 CALCOLO DELLA LUMINANZA MEDIA La luminanza media è calcolata come media aritmetica delle luminanze nei punti di griglia del campo di calcolo. La luminanza in un punto deve essere calcolata applicando la seguente formula o formula matematica equivalente: Dove, - L è la luminanza mantenuta, in candele al metro quadrato; - I è l'intensità luminosa nella direzione (C, γ) in candele per kilolumen; - r è il coefficiente di luminanza ridotto per una direzione del raggio di luce incidente con coordinate angolari ( ε, β ), in steradianti reciproci; - Φ è il flusso luminoso iniziale delle sorgenti in ciascun apparecchio di illuminazione, in kilolumen; - MF è il prodotto del fattore di manutenzione del flusso della lampada e del fattore di manutenzione dell'apparecchio di illuminazione; - H è l'altezza di montaggio degli apparecchi di illuminazione al di sopra del manto stradale, in metri. CALCOLO DELL UNIFORMITA GENERALE L'uniformità generale deve essere calcolata come rapporto tra la luminanza minima, in qualsiasi punto di griglia del campo di calcolo, e la luminanza media. CALCOLO DELL UNIFORMITA LONGITUDINALE L'uniformità longitudinale deve essere calcolata come rapporto tra la luminanza minima e la luminanza massima in direzione longitudinale lungo la mezzeria di ciascuna corsia e la banchina nel caso di autostrade. Il numero di punti in direzione longitudinale (N ) e la loro interdistanza devono essere gli stessi utilizzati per il calcolo della luminanza media. La posizione dell'osservatore deve essere allineata alla fila di punti di calcolo. CALCOLO DELL INCREMENTO DI SOGLIA L'incremento di soglia (TI ) è calcolato secondo le equazioni seguenti o con equazioni matematicamente equivalenti: dove: - la luminanza media iniziale della strada (in cd/m 2 ) è la luminanza media della strada calcolata per apparecchi di illuminazione nuovi e per lampade emittenti il flusso iniziale, in lumen;

8 - Lv è la luminanza equivalente di velo, in candele al metro quadrato; - Ek è l'illuminamento (in lux, in base al flusso iniziale della lampada, in lumen) prodotto dal k apparecchio di illuminazione nuovo su un piano perpendicolare alla direzione di osservazione e all'altezza dell'occhio dell'osservatore. L'occhio dell'osservatore, ad altezza di 1,5 m sopra il livello della strada, si posiziona in successione in corrispondenza della mezzeria di ciascuna corsia e longitudinalmente a una distanza in metri di 2,75 (H 1,5), dove H è l'altezza di montaggio (in metri), di fronte al campo di calcolo. La direzione di osservazione è 1 al di sotto della linea orizzontale e in un piano verticale nella direzione longitudinale passante per l'occhio dell'osservatore. - θk è l'angolo, in gradi, di arco tra la direzione di osservazione e la linea dall'osservatore al centro del k apparecchio di illuminazione. La somma è eseguita per il primo apparecchio di illuminazione nella direzione di osservazione e gli apparecchi successivi, fino a una distanza di 500 m in ciascuna fila di apparecchi, e interrotta quando un apparecchio in quella fila fornisce un contributo alla luminanza di velo minore del 2% della luminanza di velo totale dei precedenti apparecchi della fila. Gli apparecchi al di sopra di un piano schermante inclinato di 20 rispetto all'orizzontale, passante per l'occhio dell'osservatore e intersecante la strada in direzione trasversale, devono essere esclusi dal calcolo. Il calcolo inizia con l'osservatore nella posizione iniziale sopra specificata ed è ripetuto con l'osservatore spostato in avanti per incrementi pari, per numero e distanza, a quelli utilizzati per la spaziatura longitudinale dei punti di luminanza. Il procedimento è ripetuto con l'osservatore posizionato in corrispondenza della mezzeria di ciascuna corsia, utilizzando in ogni caso la luminanza media iniziale della strada appropriata per la posizione dell'osservatore. Il valore massimo di TI trovato è il valore operativo. CALCOLO DELL ILLUMINAMENTO MEDIO L illuminamento medio è calcolato come media aritmetica degli illuminamenti nei punti di griglia del campo di calcolo. I punti di calcolo devono trovarsi in un piano a livello del suolo nella zona di studio. L'illuminamento orizzontale in un punto deve essere calcolato applicando la formula seguente o una formula matematicamente equivalente: dove: - E è l'illuminamento orizzontale mantenuto nel punto, in lux; - I è l'intensità nella direzione del punto, in candele per kilolumen; - ε è l'angolo d'incidenza della luce nel punto, in gradi; - H è l'altezza di montaggio dell'apparecchio di illuminazione, in metri; - Φ è il flusso luminoso iniziale della/e lampada/e nell'apparecchio di illuminazione, in kilolumen;

9 - MF è il prodotto del fattore di manutenzione del flusso della lampada e del fattore di manutenzione dell'apparecchio di illuminazione IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE INCROCIO STRADALE L intervento prevede il rifacimento dell area dell incrocio di accesso al vialetto, perciò si è integrato un palo di illuminazione completo di apparecchio testapalo. Il progetto di illuminazione pubblica stradale viene fatto con riferimento alla Norma UNI 11248:2012 prospetto 1, con la quale viene definita la categoria illuminotecnica di riferimento in funzione della classificazione stradale, nelle condizioni dei parametri di influenza del prospetto 2 presente nella norma stessa. In base ai dati forniti dal comune si considera come categoria illuminotecnica di riferimento ME ILLUMINAZIONE DELLE ZONE LIMITROFE Per l illuminazione delle zone limitrofe si deve evitare una differenza maggiore di due categorie illuminotecniche rispetto alla strada di riferimento. Per le zone quali le ciclabili viene definita la categoria illuminotecnica di esercizio facendo riferimento al prospetto 6. Considerato che la ciclabile in oggetto è adiacente ed in alcuni punti attraversa la strada con categoria illuminotecnica ME3 viene applica la corrispondente categoria S1.

10 Immagine tratta dalla Norma UNI 11248:2012 Dove, - (E) illuminamento medio (su una zona della strada): Valore medio dell'illuminamento orizzontale calcolato su una zona della strada. Nota L'unità di misura è lux (lx). - (Emin) illuminamento minimo (su una zona della strada): Valore minimo dell'illuminamento orizzontale calcolato su una zona della strada. Nota L'unità di misura è lux (lx) RIDUZIONE DEL FLUSSO LUMINOSO Il corpo illuminante integrato nell area dell incrocio viene collegato alla linea esistente tramite una derivazione da eseguire in un pozzetto esistente. La riduzione del flusso luminoso avverrà nelle modalità già previste per l impianto esistente RISPETTO DELLA LEGGE REGIONALE N. 17 DEL 27 MARZO 2000 DELLA REGIONE LOMBARDIA In base all art. 6 comma 1 della suddetta Legge, gli impianti devono essere eseguiti a norma antinquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico. In base allo stesso articolo comma 2, sono considerati antinquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico gli impianti aventi una intensità luminosa massima di 0 candele per 1000 lumen a 90 ed oltre; gli stessi devono essere equipaggiati di lampade con la più alta efficienza luminosa possibile inoltre devono essere provvisti di apposito dispositivo in grado di ridurre, entro le ore ventiquattro, l emissione di luce degli impianti in misura non inferiore al 30% rispetto al pieno regime di operatività. Inoltre le case costruttrici, importatrici o fornitrici devono certificare, tra le caratteristiche tecniche delle sorgenti di luce commercializzate, la loro rispondenza alla presente legge mediante apposizione sul prodotto della dicitura ottica antinquinamento luminoso e a ridotto consumo ai sensi delle leggi della Regione Lombardia.

11 CORPO ILLUMINANTE TESTAPALO PER INCROCIO STRADALE Viene previsto un corpo illuminante con sorgente a led modello Mini Stelvio led 700mA di produzione Disano o equivalente montato su palo in acciaio con altezza fuori terra di 7m completo di sbraccio singolo h=1m e L=2m IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PARCHEGGIO E RELATIVO VIALETTO DI ACCESSO L intervento prevede l esecuzione dell impianto d illuminazione del parcheggio del centro sportivo e del relativo vialetto di accesso. Il progetto di illuminazione viene fatto con riferimento alla Norma UNI EN parte 2, con la quale vengono definiti i valori illuminotecnici da mantenere. In base alla detta normativa nel parcheggio vengono mantenuti 10 lux medi a pavimento ed un uniformità di 0,25. Per il vialetto di accesso la normativa non richiede valori da rispettare RISPETTO DELLA LEGGE REGIONALE N. 17 DEL 27 MARZO 2000 DELLA REGIONE LOMBARDIA In base all art. 6 comma 1 della suddetta Legge, gli impianti devono essere eseguiti a norma antinquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico. In base allo stesso articolo comma 2, sono considerati antinquinamento luminoso e a ridotto consumo energetico gli impianti aventi una intensità luminosa massima di 0 candele per 1000 lumen a 90 ed oltre; gli stessi devono essere equipaggiati di lampade con la più alta efficienza luminosa possibile inoltre devono essere provvisti di apposito dispositivo in grado di ridurre, entro le ore ventiquattro, l emissione di luce degli impianti in misura non inferiore al 30% rispetto al pieno regime di operatività. Inoltre le case costruttrici, importatrici o fornitrici devono certificare, tra le caratteristiche tecniche delle sorgenti di luce commercializzate, la loro rispondenza alla presente legge mediante apposizione sul prodotto della dicitura ottica antinquinamento luminoso e a ridotto consumo ai sensi delle leggi della Regione Lombardia CORPI ILLUMINANTI PARCHEGGIO Vengono previsti n 4 corpi illuminanti con sorgente a led modello Mini Stelvio led 530mA di produzione Disano o equivalente montato su palo in acciaio con altezza fuori terra di 6m completo di sbraccio doppio h=1m e L=2m. Il comando avviene da quadro elettrico con accensione da interruttore crepuscolare e successivo spegnimento nelle ore notturne con orologio programmatore CORPI ILLUMINANTI VIALETTO DI ACCESSO Vengono previsti n 6 corpi illuminanti di lunghezza 5m con sorgente a led modello Giò 15 di produzione AWG o equivalente. Detti apparecchi vengono montati su una struttura che delimita il vialetto dal campo da calcio adiacente opportunamente dimensionata; in testa a questa struttura ci sarà una copertura metallica sotto la quale verranno fissati gli apparecchi. L alimentazione è in corrente continua mediante due alimentatori posizionati nei pozzetti interrati in apposite cassette IP68; le giunzioni dei cavi avverranno tramite morsetti crimpati e nastrati con cavo autoagglomerante all interno delle stesse cassette.

12 Ogni alimentatore alimenta n 3 corpi illuminanti; la risalita dei cavi avverrà all interno del profilato metallico della struttura. Il comando avviene da quadro elettrico con accensione da interruttore crepuscolare e successivo spegnimento nelle ore notturne con orologio programmatore IMPIANTO DI ACCESSO CON SBARRA AUTOMATIZZATA Viene previsto un sistema di accesso automatizzato composto da una sbarra elettrica e dai relativi accessori per il funzionamento; mentre il vialetto sarà largo 5,4m la sbarra sarà lunga 4 metri per permettere a pedoni cicli e motocicli di entrare e uscire senza limitazioni. L apertura dell accesso dall esterno verso l interno avviene mediante telecomandi radio che comunicano direttamente con i circuiti elettronici previsti all interno della colonna di movimentazione della sbarra; viceversa per uscire dal parcheggio sarà sufficiente che l autoveicolo si fermi a ridosso della sbarra poiché è stato previsto un sistema di rilevamento massa, che tramite un cavo elettrico posato sotto la pavimentazione rileverà la massa metallica del veicolo azionando l apertura della sbarra. Completano l impianto la coppia di fotocellule necessarie per impedire che la sbarra aperta si chiuda durante il passaggio di un pedone o di un veicolo e la colonnina completa di selettore a chiave. L alimentazione è derivata dal quadro elettrico esistente del palazzetto.

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14 1.5. CALCOLI ILLUMINOTECNICI

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16 Centro sportivo Marmirolo (MN) Redattore Coprat Soc. Coop. Telefono Fax Indice Centro sportivo Marmirolo (MN) Indice 1 AWG by City Design 000 EASY K IP65 OPAL GIO15 Scheda tecnica apparecchio 2 Disano Illuminazione SpA LED FX T3-700mA CLD CELL 3278 Mi... Scheda tecnica apparecchio 3 Disano Illuminazione SpA led - 530mA CLD CELL 3276 Mini Ste... Scheda tecnica apparecchio 4 Scena esterna Superfici esterne Area Parcheggio Superficie 1 Livelli di grigio (E) 5 Viale d'accesso Superficie 1 Livelli di grigio (E) 6 incrocio stradale Superficie 1 Livelli di grigio (E) 7 DIALux 4.13 by DIAL GmbH Pagina 1

17 Centro sportivo Marmirolo (MN) Redattore Coprat Soc. Coop. Telefono Fax AWG by City Design 000 EASY K IP65 OPAL GIO15 / Scheda tecnica apparecchio Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. DIALux 4.13 by DIAL GmbH Pagina 2

18 Centro sportivo Marmirolo (MN) Redattore Coprat Soc. Coop. Telefono Fax Disano Illuminazione SpA LED FX T3-700mA CLD CELL 3278 Mini Stelvio FX T3 - diffondente stradale / Scheda tecnica apparecchio Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. DIALux 4.13 by DIAL GmbH Pagina 3

19 Centro sportivo Marmirolo (MN) Redattore Coprat Soc. Coop. Telefono Fax Disano Illuminazione SpA led - 530mA CLD CELL 3276 Mini Stelvio - asimmetrico / Scheda tecnica apparecchio Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. DIALux 4.13 by DIAL GmbH Pagina 4

20 Centro sportivo Marmirolo (MN) Redattore Coprat Soc. Coop. Telefono Fax Scena esterna / Area Parcheggio / Superficie 1 / Livelli di grigio (E) Posizione della superficie nella scena esterna: Punto contrassegnato: ( m, m, m) Scala 1 : 319 Reticolo: 17 x 13 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max DIALux 4.13 by DIAL GmbH Pagina 5

21 Centro sportivo Marmirolo (MN) Redattore Coprat Soc. Coop. Telefono Fax Scena esterna / Viale d'accesso / Superficie 1 / Livelli di grigio (E) Posizione della superficie nella scena esterna: Punto contrassegnato: ( m, m, m) Scala 1 : 249 Reticolo: 128 x 128 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max DIALux 4.13 by DIAL GmbH Pagina 6

22 Centro sportivo Marmirolo (MN) Redattore Coprat Soc. Coop. Telefono Fax Scena esterna / incrocio stradale / Superficie 1 / Livelli di grigio (E) Posizione della superficie nella scena esterna: Punto contrassegnato: ( m, m, m) Scala 1 : 225 Reticolo: 12 x 8 Punti E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max DIALux 4.13 by DIAL GmbH Pagina 7

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