Piani di emergenza e conservazione preventiva

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1 Piani di emergenza e conservazione preventiva di Francesca Frugoni Soprintendenza archivistica per la Lombardia Bergamo, 6 novembre 2012

2 Normativa di riferimento Decr. Min. Interno 16 febbraio 1982 (CPI) D.M. 10 marzo 1998 Testo Unico della sicurezza (D.Lgs. 81 del 09 aprile 2008) Codice dei Beni culturali (D. Lgs. 42/2004)

3 Piano di emergenza Scopo primario: minimizzare i rischi per le persone Scopo secondario: minimizzare i rischi per il patrimonio

4 Obiettivi informare i lavoratori sul comportamento da adottare in caso di emergenza affrontare l emergenza immediatamente per contenerne gli effetti e riportare rapidamente la situazione in condizioni di normale esercizio pianificare le azioni necessarie per proteggere il personale e gli utenti (pazienti, studenti etc.) proteggere nel modo migliore i beni e le strutture

5 D.Lgs 42/2004 art. 10 Beni culturali 1. Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. 2. Sono inoltre beni culturali: a) le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico; b) gli archivi e i singoli documenti dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali,nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico;

6 D.Lgs 42/2004 art. 20 Misure di protezione - Interventi vietati 1. I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.

7 D.Lgs 42/2004 art. 29 Conservazione 1. La conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro.

8 D.Lgs 42/2004 art. 30 Obblighi conservativi 1. Lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché ogni altro ente ed istituto pubblico hanno l'obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza. [ ] 4. I soggetti indicati al comma 1 hanno l'obbligo di conservare i propri archivi nella loro organicità e di ordinarli. I soggetti medesimi hanno altresì l'obbligo di inventariare i propri archivi storici, costituiti dai documenti relativi agli affari esauriti da oltre quaranta anni ed istituiti in sezioni separate.

9 Ottobre 2011 esondazione fiume Foto disastro aulla deposito sotterraneo

10 Conoscere i depositi Ubicazione Elenco topografico Copie di inventari ed elenchi di consistenza

11 Organizzazione dell archivio Effettuare lo scarto Non privare spazi all archivio per conservare BUR, Gazzette etc. Organizzare le scaffalature a seconda del rischio e delle priorità conservative

12 Prepararsi all emergenza individuare un coordinatore dell emergenza individuare tra la documentazione corrente conservata negli Uffici quella indispensabile per permettere l immediato e buon funzionamento dell Ente redigere un elenco di priorità di messa in sicurezza, rendendone consapevoli tutti gli impiegati

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15 Ipotesi di elenchi delle priorità di salvataggio Ogni settore o area dovrà compilare lo specifico elenco dei documenti conservati nei singoli uffici da porre in salvo da ogni stanza. I servizi antincendio possono consentire di entrare all interno di un edificio per scopi di recupero per un tempo limitato ed è essenziale conoscere quali documenti devono essere posti in salvo e la loro ubicazione (M.B. Bertini)

16 Priorità Archivio Storico - D.Lgs 42/2004 c. 4 Documentazione che permetta all Ente di non interrompere il proprio servizio Nuova lettura del massimario Necessità del topografico

17 La conservazione preventiva Conservare in buono stato l edificio e i locali che ospitano l archivio: Pulizia dei locali Manutenzione tetti e tubature Umidità del sottosuolo Impianto antincendio

18 Il microclima Umidità relativa 40% - 45% (35 55) Luce: lux Temperatura: Materiale cartaceo C Materiale fotografico < 10 C Supporti magnetici 18 C

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21 Scaffalature e portata Materiale non combustibile Piano inferiore a 15 cm dal pavimento Portata 600 kg/mq compatti 1200 kg/mq Ancoraggio degli scaffali Numerazione degli scaffali e dei palchetti Posizionamento nel locale

22 Foto gonzaga

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