Scheda C Analisi e valutazioni relative alle incentivazioni in conto energia previste per gli impianti fotovoltaici

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1 Scheda C Analisi e valutazioni relative alle incentivazioni in conto energia previste per gli impianti fotovoltaici Il meccanismo di incentivazione di cui ai decreti ministeriali del 28 luglio 2005 e del 6 febbraio 2006 Il meccanismo d incentivazione della tecnologia fotovoltaica, denominato conto energia, già previsto dal decreto legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003, è diventato operativo in seguito all entrata in vigore dei decreti ministeriali del 28 luglio 2005 e del 6 febbraio I provvedimenti legislativi emessi, contengono i criteri di funzionamento e le condizioni per accedere al meccanismo di incentivazione in conto energia. In sintesi: le tariffe incentivanti sono concesse ad impianti fotovoltaici con compresa tra 1 e kw collegati alla rete elettrica pubblica; la cumulata incentivabile totale ed annuale, suddivisa per classi di dell impianto, secondo quanto stabilito dal legislatore, è indicata nella seguente tabella: POTENZA INCENTIVABILE Potenza dell impianto Capacità cumulabile totale Potenza incentivabile per anno 1 50 kw 360 MW 60 MW kw 140 MW 25 MW Totale 500 MW 85 MW sono ammessi all incentivazione impianti realizzati con moduli costruiti sia con la tecnologia del silicio cristallino, conformi alla norma CEI EN 61215, che a film sottile, conformi alla norma CEI EN L impiego di quest ultimo tipo di moduli è consentito solo nel caso in cui i soggetti responsabili siano persone giuridiche (disposizione introdotta dal decreto 6 febbraio 2006 con valenza retroattiva a far data dall entrata in vigore del decreto 28 luglio 2005); i soggetti che vogliono fruire dell incentivo presentano domanda d ammissione al GSE. Le domande che superano la fase istruttoria sono inserite in graduatorie fino al raggiungimento dei limiti cumulati di cui sopra. Ad esse saranno riconosciute, per un periodo di venti anni, le tariffe incentivanti stabilite dal legislatore, secondo i valori della tabella di seguito riportata, relative alle domande presentate entro il 2006: INCENTIVI PER TIPOLOGIA DI IMPIANTO Classe impianto Potenza Incentivo ( /kwh) Classe 1 1 P 20 0,445 (con scambio sul posto) 0,460 (senza scambio sul posto) Classe 2 20 < P 50 0,460 Classe 3 50 < P ,490 (valore massimo) per le domande presentate negli anni successivi al 2006, il valore della tariffa incentivante è decurtato del 5% per ciascuno degli anni successivi al In aggiunta, il valore delle tariffe incentivanti è aggiornato, a decorrere dal 1 gennaio di ogni anno successivo al 2006, sulla base del tasso di variazione annua dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevati dall ISTAT (indice FOI); il valore delle tariffe incentivanti, calcolato per il primo anno come sopra specificato, rimane costante per l intero periodo d incentivazione; le tariffe incentivanti, indicate in tabella, sono incrementate del 10% qualora i moduli fotovoltaici siano integrati in edifici di nuova costruzione, ovvero in edifici esistenti oggetto 1

2 di ristrutturazione (un impianto è considerato integrato architettonicamente nella struttura che lo ospita se i moduli fotovoltaici sono impiegati come elementi costruttivi, sostituendo componenti tradizionali altrimenti necessari). Per tale tipo d applicazione le tariffe restano costanti fino al 2012 incluso e, pertanto, non si applicano gli aggiornamenti sopra specificati; gli incentivi in conto energia non sono cumulabili con i certificati verdi e con i certificati bianchi. Sono cumulabili, invece, con eventuali contributi in conto capitale (non con i contributi nell ambito del programma tetti fotovoltaici del Ministero dell ambiente) solamente se questi ultimi non superano il 20% della spesa sostenuta; nel caso in cui il soggetto responsabile sia una persona fisica, è possibile cumulare l incentivo con la detrazione Irpef in vigore. In questo caso, tuttavia, la tariffa incentivante è ridotta del 30%; per impianti di fino a 20 kw che scelgono il servizio di scambio sul posto dell energia, il decreto 6 febbraio 2006 ha precisato che l energia ammessa a beneficiare degli incentivi è solamente quella prodotta e consumata dall utente direttamente o nell ambito della disciplina dello scambio sul posto; da ciò consegue che si ottiene l incentivo nell anno in cui l energia elettrica prodotta e immessa in rete viene (ri)prelevata e che l eventuale surplus di energia immessa in rete e non consumata nei tre anni successivi non riceve incentivi. In alternativa, si può optare per il regime di cessione dell energia alla rete alle stesse condizioni degli impianti con superiore a 20 kw. Con tale scelta tutta l energia prodotta ha diritto agli incentivi. Anche questa modifica ha valore a far data dall entrata in vigore del decreto 28 luglio Successivamente all emanazione dei predetti decreti ministeriali, l Autorità ha adottato le deliberazioni n. 188/05 e n. 40/06 con le quali ha stabilito condizioni per l erogazione delle tariffe incentivanti, in particolare: - individuando nel GSE il soggetto che eroga le tariffe incentivanti (c.d. soggetto attuatore); - definendo le condizioni per accedere alle tariffe incentivanti; - determinando le modalità di erogazione delle tariffe incentivanti da parte del GSE; - definendo le condizioni per il servizio di misura dell energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici ai fini dell erogazione degli incentivi; - stabilendo le modalità con le quali le risorse per l erogazione delle tariffe incentivanti trovano copertura nella componente A3. L Autorità ha, infine, integrato il quadro regolamentare con un modello di domanda, indicante la documentazione da allegare alla medesima domanda, e una scheda tecnica atta a raccogliere in maniera ordinata e sistematica i dati caratteristici degli impianti. Dati i vincoli massimi di ammissibile, lo schema di incentivazione di cui ai decreti 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 ha esplicato i suoi effetti fino alle richieste presentate al 31 marzo La totale ammessa (e il corrispondente di impianti) è indicato nella seguente tabella. 1 Tale schema incentivante è poi stato sostituito nel 2007 dal nuovo schema di cui al decreto ministeriale del 19 febbraio

3 Zona Regione NORD CENTRO SUD e isole Classe 1 Classe 2 Classe 1 + Classe 2 Classe 3 1 kw<p<20 kw 20 kw<p<50 kw 1 kw<p<50 kw 50 kw<p<1000 kw VALLE_D'AOSTA PIEMONTE LOMBARDIA TRENTINO_ALTO_ADIGE VENETO FRIULI_VENEZIA_GIULIA LIGURIA EMILIA_ROMAGNA Totale TOSCANA MARCHE UMBRIA LAZIO ABRUZZO MOLISE Totale centro CAMPANIA BASILICATA PUGLIA CALABRIA SICILIA SARDEGNA Totale e isole Totale Italia Totale È da rilevare che, a fronte dei circa 390 MW ammessi all incentivo, risultano effettivamente in esercizio ad oggi solo circa 24 MW. Tale dato rileva evidentemente un inefficienza di fondo del meccanismo dovuta essenzialmente alle modalità di accesso al sistema incentivante basate sulla presentazione di una richiesta senza garanzia di effettiva volontà di realizzazione dell impianto. Ciò ha condotto a si comportamenti di carattere speculativo tesi all ammissione all incentivo di un elevato di impianti e corrispondenti siti, fatti poi oggetto di negoziazioni private nei confronti dei soggetti che intendevano effettivamente realizzare impianti. A ciò è da aggiungersi una procedura per la connessione alle reti elettriche delineata nel decreto (nonostante le attribuzioni all Autorità in materia di definizione delle condizioni tecnico-economiche di accesso e di interconnessione alle reti elettriche di cui alla legge n. 481/95) che non ha dato gli esisti sperati con si ritardi alla connessione degli impianti. L Autorità sta effettuando analisi tese a quantificare tale fenomeno e a comprenderne le motivazioni. Per quanto concerne la valutazione dell onere potenziale sostenuto dai clienti finali per la copertura economica del sistema di incentivazione, è necessario formulare alcune ipotesi. In particolare, prendendo come riferimento un impianto da 1 kw di nominale, con orientamento ed inclinazione ottimali ed assenza di ombreggiamento, non dotato di dispositivo di inseguimento del sole, in Italia è possibile stimare le seguenti producibilità annue: - regioni settentrionali kwh/anno - regioni centrali kwh/anno - regioni meridionali kwh/anno Con queste ipotesi l onere massimo, nel caso in cui tutti gli impianti ammessi entrino in esercizio, è pari a circa 250 milioni di euro/anno (corrispondenti a circa milioni di euro per 20 anni in moneta corrente) per una produzione attesa di circa 0,5 TWh/anno (nella tabella seguente sono riportati i dettagli relativi). A tali oneri sono da aggiungere i costi di funzionamento del GSE in qualità di soggetto attuatore valutati, per gli anni 2005 e 2006, in circa 5 milioni di euro. 3

4 Classe 1 1 kw<p<20 kw 0,445 /kwh Total Total Total Classe 2 20 kw<p<50 kw 0,460 /kwh Classe 3 50 kw<p<1000 kw 0,490 /kwh Total Onere incentivazio Riepilogo totale 1 kw<p<1000 kw (mln in 20 anni) Il meccanismo di incentivazione di cui al decreto ministeriale del 19 febbraio 2007 Il sistema per l incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica è stato rimpiazzato da un nuovo sistema definito con decreto ministeriale del 19 febbraio Una delle differenze più rilevanti è la modifica delle modalità di accesso al sistema di incentivazione. In particolare, la richiesta di accesso all incentivazione non è più stabilita sulla base di un progetto, ma deve essere effettuata una volta che l impianto sia entrato effettivamente in esercizio. Ciò presuppone che l impianto di produzione sia stato realizzato secondo standard ben precisi (richiamati nel decreto ministeriale) e che sia stata effettivamente effettuata la connessione alla rete elettrica. Le nuove modalità di accesso al sistema di incentivazione sono tese ad eliminare le criticità riscontrate con il primo schema di incentivazione che si è prestato ad effetti speculativi. Il decreto 19 febbraio 2007 prevede, in particolare, che: 4

5 possano beneficiare del sistema di incentivazione le persone fisiche, le persone giuridiche, i soggetti pubblici e i condomini di unità abitative e/o di edifici; sia ammessa all incentivazione la produzione di energia elettrica da impianti di > 1 kwp (non esiste, quindi, un limite di superiore) connessi alle reti elettriche e che siano entrati in esercizio dalla data di entrata in vigore della deliberazione dell Autorità prevista dal decreto ministeriale (entro 60 giorni dall emanazione del decreto) regolante le modalità di attuazione del medesimo decreto (deliberazione n. 90/07 adottata in data 11 aprile 2007) e che abbiano presentato richiesta a valle dell adozione della deliberazione dell Autorità; possa beneficiare del nuovo schema di incentivazione anche l energia elettrica prodotta da impianti realizzati tra l 1 ottobre 2005 e la data di entrata in vigore della deliberazione n. 90/07 (vale a dire l 11 aprile 2007), purché la medesima produzione non abbia usufruito delle incentivazioni di cui ai decreti 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 e purché venga presentata richiesta di ammissione agli incentivi entro i successi 90 giorni dall adozione della predetta deliberazione dell Autorità; sia ammessa all incentivo anche la produzione derivante da interventi di potenziamento (almeno di entità pari ad 1 kwp) di impianti esistenti e in esercizio da almeno due anni; per la realizzazione degli impianti possano essere utilizzati unicamente componenti di nuova costruzione o comunque non già impiegati in altri impianti; gli impianti siano classificati secondo le seguenti categorie: Potenza A) 1 P 3 B) 3 < P 20 C) P > 20 Impianto non integrato Impianto fotovoltaico non integrato è l impianto con moduli ubicati al suolo, ovvero con moduli collocati, con modalità diverse dalle tipologie di cui agli allegati 2 e 3, sugli elementi di arredo urbano e viario, sulle superfici esterne degli involucri di edifici, di fabbricati e strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione. TIPOLOGIE DI IMPIANTO Impianto parzialmente integrato Impianto fotovoltaico parzialmente integrato è l impianto i cui moduli sono posizionati, secondo le tipologie elencate in allegato 2, su elementi di arredo urbano e viario, superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione. Impianto con integrazione architettonica Impianto fotovoltaico con integrazione architettonica è l impianto fotovoltaico i cui moduli sono integrati, secondo le tipologie elencate in allegato 3, in elementi di arredo urbano e viario, superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di qualsiasi funzione e destinazione. l ammontare delle incentivazioni sia quello di cui alla seguente tabella: AMMONTARE DEGLI INCENTIVI ( /kwh) Potenza Impianto non integrato Impianto parzialmente integrato Impianto con integrazione architettonica A) 1 P 3 0,40 0,44 0,49 B) 3 < P 20 0,38 0,38 0,46 C) P > 20 0,36 0,36 0,44 Tali incentivi sono incrementati del 5% per impianti fotovoltaici: i. ricadenti nelle righe B) e C), colonna 1, della tabella, i cui soggetti responsabili impiegano l energia prodotta dall impianto con modalità che consentano ai medesimi soggetti di acquisire, con riferimento al solo impianto fotovoltaico, il titolo di autoproduttore di cui all articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 e successive modificazioni e integrazioni; ii. il cui soggetto responsabile è una scuola pubblica o paritaria di qualunque ordine e grado o una struttura sanitaria pubblica; iii. integrati in superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di destinazione agricola, in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto; 5

6 iv. i cui soggetti responsabili sono enti locali con popolazione residente inferiore a abitanti sulla base dell'ultimo censimento Istat. i predetti livelli di incentivo si applichino agli impianti entrati in esercizio tra la data successiva all emanazione della deliberazione n. 90/07 e il 31 dicembre 2008 (dopo di che vengono ridotti del 2% per ciascun anno fino al 31 dicembre 2010), siano corrisposti per 20 anni e rimangano costanti negli anni, senza quindi essere aggiornati con il tasso d inflazione; per impianti che operano in regime di scambio sul posto, il livello di incentivo possa essere aumentato del 50% della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia primaria (fino ad un massimo del 30% del valore iniziale dell incentivo) conseguita e dimostrata mediante produzione di attestato di certificazione energetica conforme alle disposizioni di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, come successivamente modificato e integrato; il limite massimo di incentivabile sia pari a MW (obiettivo finale di MW da perseguire anche con successive modifiche al decreto 19 febbraio 2007). L Autorità ha poi adottato le deliberazioni n. 88/07, n. 89/07 e n. 90/07 al fine di regolare, rispettivamente, le condizioni per la misura dell energia elettrica prodotta dagli impianti, le condizioni tecnico-economiche per la connessione alle reti elettriche di bassa tensione, le modalità di accesso al sistema di incentivazione. Assumendo le medesime ipotesi adottate per le valutazioni dell onere dello schema di incentivazione di cui ai decreti 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006, si stima un onere atteso pari a circa 800 milioni di euro/anno, circa milioni di euro in 20 anni, per una produzione totale attesa di circa 1,6 TWh/anno. Valutazioni complessive Complessivamente, tenendo conto di tutti i decreti ad oggi vigenti, si stima un onere corrispondente agli schemi di incentivazione della produzione fotovoltaica di poco superiore a milioni di euro/anno, circa milioni di euro in 20 anni, per una produzione totale attesa di circa 2,1 TWh (pari a circa al 0,62% del fabbisogno del sistema nazionale nel 2006 e al 0,67% della produzione lorda nazionale nel medesimo anno). In termini unitari, il predetto costo annuale atteso dell incentivazione della produzione fotovoltaica è pari a: - circa 476 /MWh se riferito ad ogni MWh prodotto da impianti fotovoltaici; - circa 3 /MWh se riferito ad ogni MWh prelevato dalla rete con obbligo di connessione di terzi. Ai predetti costi sono da aggiungersi i costi corrispondenti agli sconti per la connessione. L esperienza ha finora dimostrato che la maggior parte degli impianti di produzione fotovoltaica si concentra nella fascia di al di sotto dei 50 kw per i quali l Autorità, con deliberazione n. 89/07 ha imposto la connessione in bassa tensione con dimensione media pari a 20 kwp. Assumendo in via conservativa che al fine della connessione degli impianti fotovoltaici siano sfruttate tutte connessioni esistenti (con l effetto di porre pari a zero la quota del corrispettivo per la connessione stabilito dalla deliberazione n. 89/07 relativo alla distanza tra il sito di produzione e la più vicina cabina di trasformazione già in servizio da almeno 5 anni) si ha che i corrispettivi di connessione ammonteranno al minimo ad un totale pari a circa 100 milioni di euro di cui il 50% ricadrà sui clienti finali entro il