COMUNE DI CAGLIARI. Ai sensi dell'art. 39 R.E. e artt. 34, 60 delle N. d. A. del P.U.C. del Comune di Cagliari.

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1 COMUNE DI CAGLIARI Piano attuativo da realizzarsi in un terreno edificabile in zona S3*, unità di intervento n. 3 secondo il QN13/1, compreso fra le vie P. Berengario e dei Vittorini nel Comune di Cagliari. Ai sensi dell'art. 39 R.E. e artt. 34, 60 delle N. d. A. del P.U.C. del Comune di Cagliari. RELAZIONE GEOLOGICA - GEOTECNICA COMMITTENTI: Sig.ra Careddu Licia e DEFAN Costruzioni s.r.l. I RICHIEDENTI Careddu Licia ALLEGATO A 6 DATA NOV IL GEOLOGO DEFAN Costruzioni s.r.l. GIUSEPPE PIRAS

2 INDICE 1. Premessa Inquadramento Geografico Inquadramento Geologico Inquadramento Geomorfologico Inquadramento Idrogeologico Circolazione idrica superficiale Circolazione idrica sotterranea Caratteristiche Geotecniche Considerazioni e Conclusioni Premessa La presente relazione geologica - geotecnica è a supporto del Piano Particolareggiato di iniziativa privata da realizzarsi in un terreno edificabile in zona S3*, unità di intervento n. 3 secondo il QN13/1, compreso fra le vie P. Berengario e dei Vittorini nel Comune di Cagliari (ai sensi dell'art. 39 R.E. e artt. 34, 60 delle N. d. A. del P.U.C. del Comune di Cagliari). Agli elaborati di progetto si rimanda per qualsiasi approfondimento sui caratteri tecnici e costruttivi dell intervento. La relazione metterà in evidenza, secondo quanto previsto dal D.M. 47 del 11/03/88 e circolare LL.PP. 24/9/1988 n : l'assetto geologico di inquadramento; la situazione litostratigrafica locale, lo stato di alterazione e fratturazione e degradabilità dei litotipi presenti; i caratteri geostrutturali e l'assetto tettonico generale; Relazione Geologica - Geotecnica 2

3 i lineamenti geomorfologici e gli eventuali processi morfologici, nonché i dissesti in atto e potenziali che possono interferire con le opere da realizzare e la loro tendenza evolutiva; lo schema della circolazione idrica superficiale e sotterranea; i caratteri della successione litostratigrafica del sito per un ambito areale significativo e per una profondità del terreno entro il quale potrà esercitarsi l'influenza dell'intervento; le caratteristiche, attraverso valutazioni di massima, fisico-meccanico, di portanza e di stabilità d insieme dell area interessata dai lavori. 2. Inquadramento Geografico L area interessata dal Piano Particolareggiato è ubicata nel comune di Cagliari, poco a ovest dello Stagno di Molentargius; la medesima è inquadrata nella Tav. C.T.R.N. (scala 1:10.000), F Cagliari (Fig. 1). Nella cartografia comunale il sito è ubicato tra la via Berengario e la via dei Vittorini, a ridosso dell asse mediano, ad un altitudine di media di circa 4,50 m s.l.m. (Fig. 2). Fig. 1 Inquadramento dell area - Stralcio C.T.R.N. Sez Cagliari, scala 1: Relazione Geologica - Geotecnica 3

4 Fig. 2 Aerofotogrammetria dell area d intervento 3. Inquadramento Geologico Il settore in esame è caratterizzato, in affioramento, dalla presenza di depositi quaternari continentali riferibili essenzialmente all'olocene. In particolare, l area interessata dall intervento è interessata, come evidenziato nello stralcio geologico (Fig. 3), in successione stratigrafica, dall alto verso il basso, dai seguenti litotipi: - Depositi di riporto: materiale di riporto e aree bonificate (h1r); - Sabbie, ghiaie e calcareniti, con abbondanti frammenti fossiliferi ( Trasgressione versiliana, Olocene) (g); Relazione Geologica - Geotecnica 4

5 - Depositi alluvionali prevalentemente sabbiosi, sciolti o debolmente cementati, talora ad elementi grossolani, in matrice limo-argillosa, più o meno abbondante (Olocene) (bnb). Tali depositi giacciono a copertura delle cosiddette Arenarie di Pirri (ADP, Miocene inf.), costituite da arenarie, arenarie marnose e siltiti grigio-verdastre, calcareniti giallastre, in banchi ben cementati di spessore variabile dal decimetro al metro, alle quali si alternano sabbie quasi incoerenti, talora in banchi plurimetrici. Verso i settori topograficamente più rilevati, in particolare nel colle di M. Urpino, affiora, inoltre, la classica successione stratigrafica terrigena-carbonatica dei Calcari di Cagliari (a, Pietra Cantone Auct; b, Tramezzario Auct; c, Pietra Forte Auct) (Miocene). La giacitura delle Formazioni è generalmente orizzontale o sub-orizzontale, tranne in alcuni punti dell area cagliaritana dove i litotipi presentano differente immersione a seguito di basculamenti e movimenti differenziali. 4. Inquadramento Geomorfologico L'area in esame è ubicata nel settore orientale dell abitato di Cagliari, al margine dell area spondale occidentale dello Stagno di Molentargius, in una condizione topografica e morfologica piuttosto depressa, impostata su depositi terrigeni alluvionali, in parte rimaneggiati, che, verso est, sfumano nei litotipi lagunari e litorali. Dal punto di vista tettonico nel settore non sono evidenti indizi o elementi morfologici di dinamiche in atto o riferibili ad una tettonica recente. Il settore è comunque inquadrabile nel sistema strutturale dell area cagliaritana, dove è possibile distinguere aree caratterizzate da subsidenza, in corrispondenza degli stagni, e settori in sollevamento, in corrispondenza di pilastri tettonici rappresentati dal sistema delle colline, con fasi probabilmente ancora in atto. Relazione Geologica - Geotecnica 5

6 LEGENDA Fig. 3 Stralcio geologico dell area dell intervento h1r Depositi antropici: materiali di riporto e aree bonificate (Olocene). b2 - Coltri eluvio-colluviali, costituite da detriti grossolani, immersi in matrice sabbioso siltosa, talora con intercalazioni di suoli più o meno evoluti e arricchiti in frazione organica (Olocene). g - Formazione di facies litorale, con sabbie, ghiaie e calcareniti, con abbondanti frammenti fossiliferi (Olocene). bnb - Depositi alluvionali prevalentemente sabbiosi, sciolti o debolmente cementati, talora ad elementi grossolani, in matrice limo-argillosa, più o meno abbondante (Olocene). CGIa,b,c Calcari di Cagliari (a, Pietra Cantone Auct; b, Tramezzario Auct; c, Pietra Forte Auct) (Miocene). ADP - Arenarie, arenarie marnose e siltiti grigio-verdastre, calcareniti giallastre, in banchi ben cementati di spessore variabile dal decimetro al metro, alle quali si alternano sabbie quasi incoerenti ( Arenarie di Pirri, Miocene inf.). Relazione Geologica - Geotecnica 6

7 5. Inquadramento Idrogeologico 5.1. Circolazione idrica superficiale Il settore esaminato è caratterizzato dall'assenza di un reticolo idrografico ben definito soprattutto a causa dell intensa urbanizzazione che ha notevolmente modificato le modalità di deflusso naturale delle acque di scorrimento superficiale. Nell intorno dell'area interessata dall intervento l'elemento dell idrografia superficiale più importante è rappresentato dal limitrofo Stagno e Saline di Molentargius Circolazione idrica sotterranea I litotipi costituenti il substrato nel settore interessato dal presente intervento presentano caratteristiche di conducibilità idraulica piuttosto variabili, più elevate in corrispondenza degli orizzonti ciottolosi e sabbiosi, minori dove è maggiore la presenza di argilla e incrostazioni carbonatiche. Pertanto, nel substrato interessato dall intervento, non è presente un acquifero ben definito, seppur, nel complesso, la conduttività idraulica risulti piuttosto elevata per porosità. Sono comunque possibili fenomeni di immagazzinamento idrico sub-superficiale temporaneo, soprattutto in conseguenza di eventi pluviometrici intensi. Nel settore in esame è possibile, comunque, rilevare la presenza di un acquifero principale in corrispondenza delle Arenarie di Pirri, di natura essenzialmente sabbioso-arenacea, caratterizzate da elevata conduttività idraulica per porosità e, stratigraficamente, poste in profondità rispetto ai terreni di sedime dell opera in oggetto. I principali assi di drenaggio del deflusso sotterraneo risultano sostanzialmente indirizzati verso est, in direzione dello Stagno di Molentargius. Pertanto, considerata la vicinanza dell area stagnale, è ipotizzabile una rilevante influenza del bacino adiacente relativamente al carattere piuttosto superficiale della quota piezometrico della falda soggiacente l area di intervento. Relazione Geologica - Geotecnica 7

8 6. Caratteristiche Geotecniche L analisi geotecnica di seguito esposta è stata redatta sulla base dei dati desunti da indagini precedenti, eseguite su terreni simili ed in aree adiacenti dal sottoscritto (Artt. A.2., C.3. del D.M. 11/03/88), nonché tratti dalla bibliografia tecnica esistente. Il terreno di sedime dell intervento in esame risulta piuttosto eterogeneo e risulta costituito prevalentemente da depositi alluvionali sabbiosi, talora ad elementi grossolani, in matrice limo-argillosa, più o meno abbondante. Le indicazioni litotecniche su questi depositi danno, nel complesso, un buon comportamento geomeccanico per il carattere eterogranulare, l elevato grado di costipazione e la leggera cementazione osservabile in alcuni livelli. In considerazione della suddetta variabilità composizionale del deposito e del grado di cementazione dei granuli, si osserva anche alla variabilità della portanza di questi materiali, la quale, tendenzialmente, tende a crescere con la profondità; localmente i valori più ridotti si possono riscontrare laddove risulti più consistente la percentuale di argilla o sia più elevato il contenuto d acqua. Sulla base delle considerazioni sopra riportate e sulla scorta dei dati a disposizione risulta prudenziale assumere, indicativamente, un valore di carico ammissibile, alla profondità di posa delle fondazioni a circa 2,50-3,00 dal p.c., di 1,4 kg/cm 2. I cedimenti dovuti al carico conferito dalle nuove costruzioni saranno essenzialmente immediati e, comunque, di entità tale da non comportare abbassamenti apprezzabili. La tipologia di fondazioni da adottare, in relazione al grado di consistenza del litotipo evidenziato in fase esecutiva in corrispondenza della base del piano di posa, potrà essere quello dei plinti o a travi rovesce. 7. Considerazioni e Conclusioni Dall analisi geologico-geotecnica svolta relativamente al Piano Particolareggiato di iniziativa privata da realizzarsi in un terreno edificabile in zona S3*, unità di intervento n. 3 secondo il QN13/1, compreso fra le vie P. Berengario e dei Vittorini nel Comune di Cagliari scaturiscono le considerazioni e conclusioni di seguito riportate. Relazione Geologica - Geotecnica 8

9 Il terreno oggetto del presente intervento non ricade in area di pericolosità idraulica o da frana secondo quanto predisposto dal Piano di Assetto Idrogeologico Perimetrazione delle aree a rischio idraulico e geomorfologico e delle relative misure di salvaguardia (L. 267/1998). Relativamente alle caratteristiche geotecniche, il valore di carico ammissibile, considerato alla profondità di posa delle fondazioni a circa 2,50-3,00 dal p.c., può essere assunto prudenzialmente in 1,4 kg/cm 2. E consigliata, in fase esecutiva, la valutazione dei valori di portanza dei terreni puntualmente interessati dai fabbricati che si realizzeranno, tramite la realizzazione di prove geotecniche dirette. Dal punto di vista idrogeologico, si rivela l elevata permeabilità dei terreni di copertura superficiale e, considerata la sostanziale eterogeneità del substrato, l assenza di sedime una falda ben definita; risulta, comunque, rilevante l influenza del bacino adiacente relativamente al carattere superficiale della quota piezometrico della falda soggiacente l area di intervento nonché possibili fenomeni di immagazzinamento idrico subsuperficiali temporaneo, soprattutto in seguito a eventi meteorici rilevanti, da tenerne conto al fine di garantirne l'impermeabilità degli ambienti interrati degli edifici. In fase di scavo, si auspica l'immediata adozione di sistemi di sostegno delle pareti esposte e, comunque, accelerare la realizzazione delle opere interrate, soprattutto nei lati confinanti con terreni in cui sorgono edifici, al fine di evitarne l eccessivo rilassamento e, conseguentemente, cedimenti indesiderati. Cagliari, novembre 2009 Dott. Geol. Giuseppe Piras Relazione Geologica - Geotecnica 9