I Polifenoli in Dermocosmesi. La pelle, o cute, rappresenta una complicata barriera di separazione tra

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I Polifenoli in Dermocosmesi. La pelle, o cute, rappresenta una complicata barriera di separazione tra"

Leonora Rocchi
6 anni fa
Visualizzazioni

1 1. La pelle La pelle, o cute, rappresenta una complicata barriera di separazione tra due mondi affascinanti: quello esterno visibile ad occhio nudo, e quello interno, che può vedere solo il chirurgo. Il tessuto cutaneo è un involucro che, nell adulto, riveste il corpo per una superficie complessiva di 1,5 2 m 2. Lo spessore è nell ordine di 0,5-5 mm, mentre il peso è pari a circa 2 kg. Nell organismo si distinguono due tipologie di pelle: una, glabra e spessa, riveste le piante dei piedi e i palmi delle mani, vale a dire le zone soggette a maggiore attrito. Essa è caratterizzata, infatti, da un elevata resistenza meccanica, nonché da un alta concentrazione di terminazioni sensitive che danno origine alle sensibilità tattile, dolorifica, pressoria e termica; l altra, ricca di peli e sottile, ricopre le restanti parti del corpo ad eccezione delle labbra, che costituiscono una zona intermedia. La cute possiede alcune peculiarità di grande importanza: è resistente agli urti, elastica, impermeabile ai gas e ai liquidi esterni. Allo stesso tempo è traspirante, ovvero in grado di far fuoriuscire liquidi e gas dall interno del corpo; è autosigillante, poiché riesce da sola a rimarginare ferite e piccoli tagli, e anche fotocromatica: nei soggetti di carnagione chiara, la pelle cambia colore sotto la stimolazione dei raggi ultravioletti. 4

2 Il tessuto cutaneo è altresì dotato di annessi che ne migliorano le performance: peli, capelli, ciglia, sopraciglia e unghie. La pelle è formata da due parti (figura 1): una esterna visibile ad occhio nudo detta epidermide; l altra interna denominata derma. Esiste poi una zona situata ancora più internamente, al di sotto del derma, definita ipoderma. Figura 1. La struttura della pelle 5

1.1 L epidermide L epidermide è formata da vari strati di cellule sovrapposte (figura 2), molto vicine tra esse e separate da esigue quantità di sostanza extracellulare; complessivamente ha uno

3 1.1 L epidermide L epidermide è formata da vari strati di cellule sovrapposte (figura 2), molto vicine tra esse e separate da esigue quantità di sostanza extracellulare; complessivamente ha uno spessore compreso tra 0,076 e 0,6 mm. Figura 2. L epidermide In ogni strato, le cellule possiedono forme specifiche e svolgono funzioni particolari; esse, tuttavia, non sono immutabili, ma in costante evoluzione. Prendono origine nella zona più interna dell epidermide (strato basale) e, dopo un processo detto di maturazione, arrivano in superficie sotto forma di squamette assottigliate, destinate a staccarsi nel giro di pochi giorni per essere sostituite da altre, in un ciclo continuo. L epidermide, dunque, è un tessuto sottoposto a logorio: in pratica si consuma in superficie, ma nell insieme non si assottiglia, poiché le cellule si riformano in quantità uguale a quella persa. Le cellule staminali, situate nello strato basale, si dividono in senso orizzontale per l effetto stimolatore di vari fattori originando due cellule figlie. Una di esse rimane uguale alla madre, ovvero staminale, l altra inizia il processo di 6

4 maturazione detto differenziamento a cheratinocita. L epidermide è separata dal derma sottostante dalla membrana basale, una sottile zona formata da sostanze particolari e non da cellule. Essa svolge un ruolo fondamentale, poiché non solo divide fisicamente i due tessuti, aventi funzioni diverse, ma li mette in comunicazione. In effetti, i vasi sanguigni si trovano solo nel derma per cui le sostanze nutritive utili anche per le cellule epidermiche vengono fatte arrivare in superficie tramite l attraversamento della membrana basale. I cheratinociti sono definiti cellule terminali: essi hanno vita breve, sono destinati a morire rapidamente. Appena formate, le cellule epidermiche iniziano il processo di maturazione producendo una proteina molto resistente detta cheratina. Questa viene sintetizzata in grande quantità, fino a riempire completamente il lume cellulare e a impedire il regolare svolgimento delle funzioni vitali, causando quindi la morte delle cellule. In condizioni normali, fisiologiche, la superficie cutanea del corpo umano si rinnova mediamente una volta al mese. Alle persone con carnagione chiara, il distacco dei cheratinociti provoca anche la perdita dell abbronzatura. Infatti la melanina, il pigmento marrone responsabile della tintarella, prodotto da cellule dette melanociti che, in condizioni normali lavorano solo in seguito alla stimolazione dei raggi ultravioletti, viene trasferita unicamente all interno dei cheratinociti, dei quali segue il destino. Lo strato superficiale dell epidermide è definito corneo. Esso ha un contenuto d acqua pari al 20-35% in peso, che appare molto basso se confrontato con il 70% presente nelle zone sottostanti. 7

5 1.2 Il derma Confrontato con l epidermide, il derma è formato da un minor numero di cellule di cui le principali sono definite fibroblasti. Questi possiedono dimensioni maggiori dei cheratinociti, hanno vita lunga e non si sovrappongono gli uni agli altri, bensì appaiono isolati e immersi in una grande varietà di sostanze che compongono lo spazio extracellulare. I fibroblasti hanno un intensa attività produttiva, soprattutto nei primi 30 anni di vita dell essere umano. Il materiale prodotto viene riversato all esterno delle cellule e ha una composizione specifica rappresentata da: collagene, proteina con funzione di sostegno strutturale, che costituisce una sorta di impalcatura della pelle; elastina, proteina capace di allungarsi e accorciarsi; proteoglicani, caratterizzati da un componente di natura proteica e da una zuccherina, di forma simile a quella delle foglie di felce. Tra i proteoglicani più usati in campo cosmetico vi è il preziosissimo acido ialuronico. L acido ialuronico, e i proteoglicani in generale, sono in grado di catturare quindi quantitativi d acqua e di gonfiarsi, formando un vero e proprio gel denso che riempie gli spazi tra le sostanze presenti nella zona extracellulare. I proteoglicani sono i principali responsabili del turgore cutaneo, ovvero dell aspetto compatto e disteso tipico della pelle infantile. Il calo di 8

Documenti analoghi

VERIFICA La struttura e il rivestimento del corpo umano

VERIFICA La struttura e il rivestimento del corpo umano ERIICA La struttura e il rivestimento del corpo umano Cognome Nome Classe Data I/1 ero o falso? Gli organismi unicellulari sono costituiti da tessuti. In un organo ci sono tessuti di tipo diverso. Un sistema