Effetti dell allenamento sui muscoli e sul metabolismo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Effetti dell allenamento sui muscoli e sul metabolismo"

Transcript

1 Effetti dell allenamento sui muscoli e sul metabolismo

2 ARGOMENTI Ipertrofia muscolare Adattamenti neuromuscolari Effetti dell immobilizzazione e del riallenamento Adattamento dei tipi di fibre e dei capillari Adattamenti metabolici all allenamento anaerobico Adattamenti metabolici all allenamento aerobico 2

3 Meccanismi di incremento della forza Aumento della massa muscolare Ottimizzazione del controllo neuromotorio 3

4 Aumento della massa muscolare Temporanea (spostamento di liquido plasmatico) Permanente Ipertrofia Aumento della sezione trasversa delle fibre muscolari per: aumento di sintesi proteica dopo esercizio aumento del numero di miofibrille e miofilamenti aumento del tessuto connettivo stimolazione ormonale Iperplasia divisione di fibre e loro accrescimento (elevata resistenza poche ripetizioni) cellule staminali miogeniche Prima Dopo 6 mesi di allenamento 4

5 ARGOMENTI Ipertrofia muscolare Adattamenti neuromuscolari Effetti dell immobilizzazione e del riallenamento Adattamento dei tipi di fibre e dei capillari Adattamenti metabolici all allenamento anaerobico Adattamenti metabolici all allenamento aerobico 5

6 Fattori nervosi di incremento di forza Maggiore sincronizzazione delle unità motorie Maggiore reclutamento Riduzione dell inibizione autogena (rifl. miotatico inverso) Potenziamento dell inibizione reciproca Potenziamento anatomico e funzionale della placca 6

7 Integrazione di fattori nervosi e ipertrofici 7

8 ARGOMENTI Ipertrofia muscolare Adattamenti neuromuscolari Effetti dell immobilizzazione e del riallenamento Adattamento dei tipi di fibre e dei capillari Adattamenti metabolici all allenamento anaerobico Adattamenti metabolici all allenamento aerobico 8

9 Effetti dell immobilizzazione Riduzione della sintesi proteica (a 6 ore dall immobilizzazione) Disintegrazione di miofibrille e fusione delle residue Danneggiamento di mitocondri Riduzione della sezione trasversa delle fibre muscolari Riduzione del numero di fibre ST 9

10 Effetti del disallenamento e del riallenamento Protocollo sperimentale: 20 settimane di allenamento Aumento della forza Aumento della sezione trasversa Riduzione % delle fibre FTb Pausa di settimane Riduzione della forza Mantenimento della sezione trasversa Riduzione delle fibre FT 6 settimane di riallenamento Recupero delle condizioni dopo allenamento 10

11 ARGOMENTI Ipertrofia muscolare Adattamenti neuromuscolari Effetti dell immobilizzazione e del riallenamento Adattamento dei tipi di fibre e dei capillari Adattamenti metabolici all allenamento anaerobico Adattamenti metabolici all allenamento aerobico 11

12 Effetti dell allenamento sui tipi di fibre Evidenze sperimentali di laboratorio: Innervazione di fibre FT con neuroni ST: le FT assumono caratteristiche di ST Stimolazione prolungata di fibre FT a bassa frequenza: le FT assumono caratteristiche di ST Allenamento di elevata intensità in ratti (treadmill): FTb si trasformano in FTa FTa si trasformano in ST 12

13 Effetti dell allenamento sui tipi di fibre Effetti differenti per tipo di allenamento in soggetti umani: Allenamento di forza: riduzione percentuale di FTb aumento percentuale di FTa Allenamento di velocità e forza: ipertrofia marcata di FTa e FTb ipertrofia moderata di ST Allenamento di velocità Riduzione percentuale di ST (da 57% a 48%) Aumento percentuale di FT (32% a 38%) Allenamento aerobico ipertrofia di ST trasformazione di FTb in FTa trasformazione di FT in ST Aumento percentuale di ST (da 43,2% a 46,7%) Riduzione percentuale di FTb (da 20,0% a 15,1%) FTa invariate 13

14 Adattamenti della vascolarizzazione Aumento del numero di capillari Capillari e fibre muscolari per mm 2, rapporto capillari/fibre e distanza di diffusione, in soggetti allenati e non Gruppi Capillari/ Rapporto Distanza di Fibre/mm mm 2 2 capillari/fibre difusione Non allenati Ben allenati Prima Dopo 14

15 ARGOMENTI Ipertrofia muscolare Adattamenti neuromuscolari Effetti dell immobilizzazione e del riallenamento Adattamento dei tipi di fibre e dei capillari Adattamenti metabolici all allenamento anaerobico Adattamenti metabolici all allenamento aerobico 15

16 Adattamenti metabolici all allenamento anaerobico Fonti energetiche Sistema ATP-PCR: aumento di creatinchinasi e miochinasi Sistema glicolitico Aumento del 10-25% degli enzimi glicolitici: Soglia del lattato Maggiore disponibilità di enzimi glicolitici Ridotta produzione di ac. lattico Innalzamento della soglia 16

17 ARGOMENTI Ipertrofia muscolare Adattamenti neuromuscolari Effetti dell immobilizzazione e del riallenamento Adattamento dei tipi di fibre e dei capillari Adattamenti metabolici all allenamento anaerobico Adattamenti metabolici all allenamento aerobico 17

18 Adattamenti metabolici nell allenamento aerobico Contenuto di mioglobina Aumento della mioglobina del 75-80% (fibre ST) Funzione mitocondriale Aumento del numero (15%), dimensioni (35%) ed efficienza dei mitocondri Enzimi ossidativi Aumento della succinico-deidrogenasi Aumento della citrato-sintetasi Aumento del 25% con allenamento moderato (20 min/giorno di corsa o bicicletta) Aumento di 2,6 volte con allenamento intenso (60-90 min/giorno) Modesta relazione tra aumento degli enzimi e VO 2 max 18

19 Adattamenti metabolici nell allenamento aerobico Disponibilità di substrati mitocondrio Aumento del glicogeno muscolare (nel soggetto allenato sottoposto ad adeguata dieta di carboidrati e riposo) Aumento dei trigliceridi dei muscoli Aumento degli enzimi della β ossidazione Risparmio di glicogeno con l uso dei grassi Crossover tra l uso dei grassi e dei carboidrati con l aumentare dell intensità dell esercizio Spostamento del punto di crossover con l allenamento glicogeno vacuolo 19

20 Adattamenti del VO. 2 max Aumento della massima capacità aerobica (VO 2 max) molto variabile da individuo a individuo con lo stesso programma di allenamento dipendente dallo stato pregresso di forma fisica Incremento medio di VO 2 max: 10-15% Limite massimo nel miglioramento Massima capacità respiratoria del muscolo 20

21 Adattamenti a lungo termine cardio-vascolari e respiratori

22 ARGOMENTI Dimensioni del cuore Gittata sistolica Frequenza cardiaca Gittata cardiaca e pressione arteriosa Flusso ematico muscolare Volemia e composizione del sangue Parametri respiratori 22

23 Dimensioni del cuore Aumento di dimensioni del cuore Dimensioni ventricolo sinistro Allenamento di durata Aumento diametro ventricolare Modesto aumento dello spessore delle pareti Allenamento di forza Aumento dello spessore delle pareti Modesto aumento del diametro 23

24 ARGOMENTI Dimensioni del cuore Gittata sistolica Frequenza cardiaca Gittata cardiaca e pressione arteriosa Flusso ematico muscolare Volemia e composizione del sangue Parametri respiratori 24

25 Adattamenti della gittata sistolica Valori tipici Aumento della gittata sistolica A riposo Nell esercizio Cause sottomassimale massimale Aumento del VTD aumento del diametro ventricolare aumento del tempo di diastole aumento della volemia Riduzione del VTS aumento dello spessore parete riduzione della pressione arteriosa Soggetti GS a riposo (ml) GS massima (ml) Non allenati Allenati Molto allenati > 220 Gittata sistolica (ml/battitto) Dopo 6 mesi di allenamento (corsa) Post Pre Velocità (km/h) 25

26 Variazioni dei fattori della GS Volume telediastolico (ml) Post Pre Volume telesistolico (ml) Frazione di eiezione (%) Potenza (W) Potenza (W) Potenza (W) A B C Soggetti anziani dopo un anno di allenamento (1 ora al giorno di corsa al 60-80% VO 2 max) 26

27 ARGOMENTI Dimensioni del cuore Gittata sistolica Frequenza cardiaca Gittata cardiaca e pressione arteriosa Flusso ematico muscolare Volemia e composizione del sangue Parametri respiratori 27

28 Adattamenti della frequenza cardiaca A riposo: bradicardia per: aumento del tono vagale riduzione del tono simpatico Esercizio sottomassimale minore frequenza a parità di intensità Esercizio massimale minore frequenza o nessuna variazione Periodo di recupero: ridotto 28

29 Adattamenti Dimensioni del cuore Gittata sistolica Frequenza cardiaca Gittata cardiaca e pressione arteriosa Flusso ematico muscolare Volemia e composizione del sangue 29

30 Adattamenti della gittata cardiaca e della pressione arteriosa Gittata cardiaca A riposo: invariata (compenso bradicardiaaumento di GS) Esercizio sottomassimale: invariata o ridotta Esercizio massimale: aumentata Pressione arteriosa A riposo ridotte sistolica e diastolica Esercizio sottomassimale e massimale invariata o ridotta 30

31 Adattamenti Dimensioni del cuore Gittata sistolica Frequenza cardiaca Gittata cardiaca e pressione arteriosa Flusso ematico muscolare Volemia e composizione del sangue Parametri respiratori 31

32 Adattamenti del flusso muscolare Aumento del flusso ematico muscolare per: Aumento della capillarizzazione Aumento del numero di capillari aperti Aumento della ridistribuzione della portata 32

33 Adattamenti Dimensioni del cuore Gittata sistolica Frequenza cardiaca Gittata cardiaca e pressione arteriosa Flusso ematico muscolare Volemia e composizione del sangue Parametri respiratori 33

34 Adattamenti della volemia Volemia Soggetto non allenato Dopo allenamento Corridore di classe mondiale 4,7 L 5,1 L 6,0 L Aumento del volume plasmatico per: Rilascio di ADH Aumento della protidemia 34

35 Variazioni dell ematocrito Volume dei globuli rossi Immodificato o lievemente aumentato Ematocrito ridotto Ridotta viscosità 35

36 Adattamenti Dimensioni del cuore Gittata sistolica Frequenza cardiaca Gittata cardiaca e pressione arteriosa Flusso ematico muscolare Volemia e composizione del sangue Parametri respiratori 36

37 Valori spirometrici e ventilazione Valori spirometrici Aumento del vol.corrente massimale Riduzione del vol. residuo Aumento della capacità vitale Frequenza respiratoria A riposo ridotta Massimale aumentata Ventilazione polmonare A riposo ridotta Massimale aumentata Soggetto non allenato Soggetto allenato Corridore di classe mondiale Volume corrente a riposo 0,5 L 0,5 L 0,5 L Volume corrente massimale 2,75 L 3,0 L 3,9 L Capacità vitale 5,8 L 6 L 6,2 L Volume residuo 1,4 L 1,2 L 1,2 L Ventilazione a riposo 7 L/min 6 L/min 6 L/min Ventilazione massima 110 L/min 135 L/min 195 L/min 37

38 Scambio di gas e trasporto Diffusione polmonare A riposo e sottomassimale inalterata Nell esercizio massimale umentata (ottimizzazione V A /Q ) Differenza A-V di O 2 Aumentata nel lavoro massimale per: maggiore utilizzazione di O 2 più efficace ridistribuzione del flusso ematico 38

39 FINE 39

40 Controlli ormonali nell esercizio fisico

41 Risposte ormonali Adrenalina e noradrenalina Insulina e glucagone Cortisolo Integrazione temporale 41

42 Adrenalina e noradrenalina Effetti: Aumento della contrattilità del cuore Aumento del metabolismo Aumento della glicogenolisi Aumento del rilascio di glucosio e FFA Ridistribuzione del sangue Aumento della pressione arteriosa Variazioni nell esercizio Noradrenalina: aumento dal 50% V O 2 max Adrenalina: aumento dal 75% V O 2 max Recupero dopo l esercizio: Adrenalina: eliminata in pochi minuti Noradrenalina: eliminata in diverse ore Effetti dell allenamento Ridotta risposta a parità di intensità di esercizio 42

43 Risposte ormonali Adrenalina e noradrenalina Insulina e glucagone Cortisolo Integrazione temporale 43

44 Insulina e glucagone Effetti dell insulina Stimolazione del trasporto di glucosio nelle cellule Stimolazione della glicogenosintesi e della glicolisi Riduzione della glicogenolisi e della gluconeogenesi Effetti del glucagone Stimolazione della glicogenolisi e della gluconeogenesi Riduzione della glicogenosintesi 44

45 Insulina e glucagone Variazioni nell esercizio Insulina: riduzione con l intensità dell esercizio Glucagone: incremento con l intensità Effetti dell allenamento Riduzione della risposta insulinica a uguali intensità d esercizio Riduzione della secrezione di glucagone a uguali intensità Controllo della glicemia più efficiente 45

46 Risposte ormonali Adrenalina e noradrenalina Insulina e glucagone Cortisolo Integrazione temporale 46

47 Cortisolo Effetti: Stimolazione della gluconeogenesi Aumento della mobilizzazione dei FFA Riduzione dell utilizzazione del glucosio Stimolazione del catabolismo proteico Potenziamento della vasocostrizione da adrenalina Variazioni con l esercizio Incremento entro i primi min, poi decremento 47

48 Risposte ormonali Adrenalina e noradrenalina Insulina e glucagone Cortisolo Integrazione temporale 48

49 Integrazione temporale Mantenimento di: Glicemia Glicogeno FFA Adrenalina Noradrenalina Glucagone Cortisolo Glucosio 49

50 FINE 50

Funzione riproduttiva. Sviluppo e crescita. Sistemi ormonali. Omeostasi (mantenimento equilibrio) Produzione, uso e stoccaggio energia

Funzione riproduttiva. Sviluppo e crescita. Sistemi ormonali. Omeostasi (mantenimento equilibrio) Produzione, uso e stoccaggio energia Funzione riproduttiva Sviluppo e crescita Sistemi ormonali Omeostasi (mantenimento equilibrio) Produzione, uso e stoccaggio energia ADATTAMENTO ALL ESERCIZIO FISICO Sistema nervoso autonomo Sistema endocrino

Dettagli

Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare

Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare ARGOMENTI Variazioni della funzione cardiaca Ridistribuzione del flusso Integrazione delle risposte cardio-circolatorie ECG sotto sforzo Circolazione

Dettagli

Metabolismo energetico nel lavoro muscolare

Metabolismo energetico nel lavoro muscolare Metabolismo energetico nel lavoro muscolare Esiste una relazione tra intensità di esercizio e consumo di grassi, scopriamo qu L'energia necessaria per soddisfare le richieste energetiche dell'organismo

Dettagli

L ALLENAMENTO SPORTIVO

L ALLENAMENTO SPORTIVO L ALLENAMENTO SPORTIVO L allenamento è un processo fisiologico, che l organismo mette in atto in risposta ad uno sforzo (stimolo) fisico, in virtù del quale aumenta la sua capacità di lavoro e di resistenza

Dettagli

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico Obesità e sovrappeso L obesità e il sovrappeso sono l epidemia del Duemila. Un grave problema medico-sociale che richiede un mosaico di interventi: -Approccio cognitivo comportamentale -Educazione alimentare

Dettagli

Utilizzazione metabolica dei nutrienti

Utilizzazione metabolica dei nutrienti Utilizzazione metabolica dei nutrienti Il rifornimento di substrati è discontinuo Fase postprandiale utilizzazione dei nutrienti esogeni e messa in riserva Fase postassorbitiva (digiuno) mobilizzazione

Dettagli

GITTATA CARDIACA: GC = 5 L/min

GITTATA CARDIACA: GC = 5 L/min GITTATA CARDIACA: GC = 5 L/min Dipende dalle esigenze metaboliche dell organismo e quindi dal consumo di O 2 Consumo O 2 medio in condizioni basali 250 ml/min Consumo O 2 durante esercizio fisico 3-4 l/min

Dettagli

Controllo nervoso LA REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE A BREVE TERMINE: IL RIFLESSO BAROCETTIVO EQUILIBRIO TRA CUORE E CIRCOLO: INTERSEZIONE TRA FUNZIONE CARDIACA E VASCOLARE Il grafico mostra l intersezione

Dettagli

3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO

3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO 24-04-2013 3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO 1. METABOLISMO OSSIDATIVO (GLICOLISI AEROBICA) CONSUMO DI OSSIGENO 2. M. ANAEROBICO LATTACIDO (FERMENTAZIONE LATTICA) ACIDO LATTICO 3. M. ANAEROBICO

Dettagli

FISIOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO. Dott. Tence Marcello Specialista in Medicina dello Sport Direttore Sanitario Centro Medico Benefits

FISIOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO. Dott. Tence Marcello Specialista in Medicina dello Sport Direttore Sanitario Centro Medico Benefits FISIOLOGIA APPARATO RESPIRATORIO Dott. Tence Marcello Specialista in Medicina dello Sport Direttore Sanitario Centro Medico Benefits ANATOMIA MECCANICA VENTILATORIA MUSCOLI INPIRATORI - Intercostali esterni

Dettagli

LAVORO CARDIOVASCOLARE

LAVORO CARDIOVASCOLARE di Roberto Colli LAVORO CARDIOVASCOLARE FREQUENZA CARDIACA Utilizzata nell allenamento cardiovascolare per misurare l intensità del lavoro, sotto forma di FCA. Metodi per il calcolo della FCA: FC Max =

Dettagli

I 400 metri: metabolismo energetico

I 400 metri: metabolismo energetico I 400 metri: metabolismo energetico Arezzo, 26 agosto 2016 Daniele Faraggiana Diapositive Le immagini alle pagine 4, 9, 17, 20 sono riprodotte da Exercise Physiology di McArdle, Katch & Katch. Le immagini

Dettagli

LE BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DELL ALLENAMENTO SPORTIVO

LE BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DELL ALLENAMENTO SPORTIVO LE BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DELL ALLENAMENTO SPORTIVO I principali sistemi organici connessi al movimento Nervoso centrale e periferico Respiratorio Cardiocircolatorio Osteoarticolare Muscolare Il sistema

Dettagli

Francesco Marcello. Problematiche dello sport agonistico e dell attività fisica

Francesco Marcello. Problematiche dello sport agonistico e dell attività fisica Francesco Marcello Problematiche dello sport agonistico e dell attività fisica Le caratteristiche fondamentali dei muscoli umani Fibre Tipo I (ST) metabolismo Aerobico ossidativo Tipo II A metabolismo

Dettagli

La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO

La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO Il gradiente pressorio generato dal cuore induce il sangue a scorrere nel sistema circolatorio Atrio destro La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO PAM = 80 mmhg+1/3(120-80 mmhg) 1 Concetti base di

Dettagli

Prescrizione dell attività fisica. Dott. Antonio Verginelli MMG

Prescrizione dell attività fisica. Dott. Antonio Verginelli MMG Dott. Antonio Verginelli MMG Obiettivi generali: Imparare a conoscere e distinguere le tipologie dell attività fisica, Imparare a conoscere i reali benefici dell esercizio fisico a tutte le età, Imparare

Dettagli

Fisiologia legata al carico di lavoro

Fisiologia legata al carico di lavoro Fisiologia legata al carico di lavoro Il carico di lavoro può essere inteso come: carico esterno (è il lavoro svolto che può essere quantificato in volume ed intensità) carico interno (sono gli effetti

Dettagli

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia e Biochimica Apparato endocrino Controllo della glicemia Il pancreas endocrino 1 Insulina: struttura e biosintesi

Dettagli

Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014

Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014 Regolazione ormonale del metabolismo energetico Lezione del 11 marzo 2014 Effetti fisiologici e metabolici dell adrenalina: preparazione all azione EFFETTO IMMEDIATO EFFETTO COMPLESSIVO Effetto fisiologico

Dettagli

Modificazioni e adattamenti fisiologici indotti dall allenamento sportivo

Modificazioni e adattamenti fisiologici indotti dall allenamento sportivo Modificazioni e adattamenti fisiologici indotti dall allenamento sportivo Luca Ferraris, Attilio Traverso Scuola dello Sport CONI Liguria settore biomedico Apparato cardiovascolare Anatomia dell apparato

Dettagli

TESSUTO DEL MIOCARDIO. Innervazione

TESSUTO DEL MIOCARDIO. Innervazione TESSUTO DEL MIOCARDIO 1. Masse atriali e ventricolari, costituite da tessuto muscolare contrattile con proprietà elettriche distinte. 2. Tessuto di conduzione, costituito da tessuto muscolare specializzato

Dettagli

GC = F x Gs. Metodi di misurazione

GC = F x Gs. Metodi di misurazione Gittata Cardiaca: Volume di sangue espulso dal cuore in un minuto. Dipende da esigenze metaboliche dell organismo e quindi dal consumo di O 2 Consumo O 2 condizioni basali 250 ml/min: GC = 5 l/min Consumo

Dettagli

CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE

CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE DEFINIZIONE DI ALLENAMENTO Processo pedagogico - educativo che presuppone la scelta degli esercizi fisici più

Dettagli

TESSUTO DEL MIOCARDIO. Innervazione

TESSUTO DEL MIOCARDIO. Innervazione TESSUTO DEL MIOCARDIO 1. Masse atriali e ventricolari, costituite da tessuto muscolare contrattile con proprietà elettriche distinte. 2. Tessuto di conduzione, costituito da tessuto muscolare specializzato

Dettagli

FONTI DI ENERGIA UTILIZZATE DURANTE L ESERCIZIO FISICO

FONTI DI ENERGIA UTILIZZATE DURANTE L ESERCIZIO FISICO CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E TECNICA SPORTIVA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURUGIA - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SEDE DI VOGHERA FONTI DI ENERGIA UTILIZZATE DURANTE L ESERCIZIO FISICO METABOLISMO

Dettagli

GITTATA CARDIACA: GC = 5 L/min

GITTATA CARDIACA: GC = 5 L/min GITTATA CARDIACA: GC = 5 L/min Dipende dalle esigenze metaboliche dell organismo e quindi dal consumo di O 2 Consumo O2 medio in condizioni basali 250 ml/min Consumo O 2 può salire fino a 3-4 l/min durante

Dettagli

-parete elastica -alta pressione -vasi di pressione -parete elastica e muscolare -alta distensibilità -vasi di volume

-parete elastica -alta pressione -vasi di pressione -parete elastica e muscolare -alta distensibilità -vasi di volume www.slidetube.it www.slidetube.it -parete elastica e muscolare -alta distensibilità -vasi di volume -parete elastica -alta pressione -vasi di pressione -solo endotelio -vasi di scambio -parete muscolare

Dettagli

Take Home Messages. «Si fa presto a dire attività fisica» Alessandro Scoppola. Dir. UOC di Oncologia IDI-IRCCS Via dei Monti di Creta, Roma

Take Home Messages. «Si fa presto a dire attività fisica» Alessandro Scoppola. Dir. UOC di Oncologia IDI-IRCCS Via dei Monti di Creta, Roma Take Home Messages «Si fa presto a dire attività fisica» Alessandro Scoppola Dir. UOC di Oncologia IDI-IRCCS Via dei Monti di Creta, 104 - Roma «Si fa presto a dire attività fisica» Anni 35 Peso 78 Kg

Dettagli

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction Muscolo cardiaco Le fibrocellule cardiache sono simili alle fibrocellule muscolari di tipo I (fibre rosse), ma si differenziano, infatti: Sono più piccole Non sono polinucleate Minor massa fibrillare (50%

Dettagli

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare e respiratorio. Svolge quindi un ruolo particolarmente rilevante nella prevenzione delle patologie cerebrovascolari,

Dettagli

UNITEL - Università telematica internazionale. Allenamento e produzione ormonale

UNITEL - Università telematica internazionale. Allenamento e produzione ormonale Allenamento e produzione ormonale 1 Sedentari-Allenati 2 Allenamento e risposta del GH 3 Asse Ipotalamoipofisario Le differenze di risposta si annullano se si considera il carico di lavoro effettuato non

Dettagli

Ormone. Definizione classica

Ormone. Definizione classica Ormone Definizione classica Sostanza biologicamente attiva (messaggero chimico) secreta in circolo da una cellula (cellula endocrina) e capace di regolare le funzioni di un altra cellula posta a distanza

Dettagli

SISTEMA NEUROENDOCRINO

SISTEMA NEUROENDOCRINO Mantenimento dell omeostasi Nervoso: risposta rapida +! Endocrino: risposta lenta SISTEMA NEUROENDOCRINO Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato

Dettagli

intensità mediante la Frequenza Cardiaca (1)

intensità mediante la Frequenza Cardiaca (1) Misura dell intensit intensità mediante la Frequenza Cardiaca (1) Il carico interno determina l intensitl intensità soggettiva che il soggetto realizza L equazione nota (220 età) ) può sottostimare la

Dettagli

Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole

Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole Sistema cardiovascolare Atrio destro Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole 1 TESSUTO DEL MIOCARDIO 1. Masse atriali e ventricolari,

Dettagli

FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO. dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento

FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO. dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento Introduzione alla fisiologia Metabolismo cellulare Il sistema cardiovascolare: funzione cardiaca vasi, flusso, pressione

Dettagli

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 5. Risposte Cardiovascolari all Esercizio Muscolare

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 5. Risposte Cardiovascolari all Esercizio Muscolare Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 5. Risposte Cardiovascolari all Esercizio Muscolare Prof. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio, Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi

Dettagli

Cambiamenti durante l esercizio:

Cambiamenti durante l esercizio: Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della ventilazione polmonare Aumento della gittata cardiaca Aumento della

Dettagli

TIPI DI RESISTENZA. RESISTENZA ALLA VELOCITA in attività da 8-10 a RESISTENZA DI LUNGA DURATA (III) da 90 a 360

TIPI DI RESISTENZA. RESISTENZA ALLA VELOCITA in attività da 8-10 a RESISTENZA DI LUNGA DURATA (III) da 90 a 360 TIPI DI RESISTENZA RESISTENZA ALLA FORZA RESISTENZA ALLA VELOCITA in attività da 8-10 a 45-50 RESISTENZA DI BREVE DURATA da 45 a 2 RESISTENZA DI MEDIA DURATA da 2 a 8 RESISTENZA DI LUNGA DURATA (I) da

Dettagli

Lattato. Glicolisi. Piruvato

Lattato. Glicolisi. Piruvato Lattato Glicolisi Piruvato REAZIONI MITOCONDRIALI DEL PIRUVATO + Piruvato Deidrogenasi + CO 2 + H 2 O ATP ADP + Pi Piruvato Carbossilasi + 2 H + ossalacetato La Piruvato Carbossilasi è una proteina Mitocondriale

Dettagli

ENDOCRINOLOGIA DELL ESERCIZIO FISICO. Massimo Morè

ENDOCRINOLOGIA DELL ESERCIZIO FISICO. Massimo Morè ENDOCRINOLOGIA DELL ESERCIZIO FISICO Massimo Morè ESERCIZIO FISICO E MODIFICAZIONI FISIOLOGICHE Attività fisica lieve o moderata : glicogeno muscolare glucosio plasmatico acidi grassi liberi impiego trifasico

Dettagli

CARATTERISTICHE ATLETA ADULTO

CARATTERISTICHE ATLETA ADULTO L ALLENAMENTO Processo di esercitazione che tende al miglioramento ed allo sviluppo mirato e pianificato della capacità di prestazione non la successione di singoli momenti di attività con finalizzazioni

Dettagli

Post Ant Arteria coronarica DS Arteria coronarica Sn arteria circonflessa arteria discendente anteriore

Post Ant Arteria coronarica DS Arteria coronarica Sn arteria circonflessa arteria discendente anteriore Post Circolo coronarico Ant Arteria coronarica DS: parte Ds del cuore e posteriormente ventricoli Ds e Sn Arteria coronarica Sn: arteria circonflessa ventricolo Sn; arteria discendente anteriore ventricoli

Dettagli

La struttura e la funzione del sistema circolatorio e come questo risponde durante esercizio.

La struttura e la funzione del sistema circolatorio e come questo risponde durante esercizio. Aggiustamenti ed Adattamenti Cardio Circolatori all Esercizio La struttura e la funzione del sistema circolatorio e come questo risponde durante esercizio. Lezione n 2 FISIOLOGIA ED ENDOCRINOLOGIA DELLO

Dettagli

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità. Giorgio Visintin

Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità. Giorgio Visintin Teoria e metodologia dell allenamento Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com Piani principali di classificazione della resistenza

Dettagli

LE BASI DELL ALLENAMENTO AEROBICO E ALCUNE METODICHE ALLENANTI. dott. Alessandro Ganzini

LE BASI DELL ALLENAMENTO AEROBICO E ALCUNE METODICHE ALLENANTI. dott. Alessandro Ganzini LE BASI DELL ALLENAMENTO AEROBICO E ALCUNE METODICHE ALLENANTI dott. Alessandro Ganzini IL MASSIMO CONSUMO DI OSSIGENO (VO2max) È definita come la massima quantità di energia che può essere resa disponibile

Dettagli

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio Bioenergetica e fisiologia dell esercizio Risposte Cardiovascolari all Esercizio Muscolare FGE aa.2015-16 Obiettivi Frequenza cardiaca, volume di scarica sistolica, gettata cardiaca e differenza artero-venosa

Dettagli

Biologia Terza edizione Capitolo 6:

Biologia Terza edizione Capitolo 6: D. SADAVA et al. Biologia Terza edizione Capitolo 6: Energia, enzimi e metabolismo D. Sadava et al., BIOLOGIA 3/E, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2009 6 1 6 2 Metabolismo Il metabolismo (dal greco

Dettagli

GITTATA CARDIACA. Gs x f

GITTATA CARDIACA. Gs x f GITTATA CARDIACA Per Gittata cardiaca Gc si intende la quantità di sangue pompata da ciascun ventricolo in un minuto. Si esprime in litri/minuto ed è data dal prodotto Gs x f in cui Gs rappresenta la gittata

Dettagli

CHE COSA SI INTENDE PER RESISTENZA ORGANICA

CHE COSA SI INTENDE PER RESISTENZA ORGANICA CHE COSA SI INTENDE PER RESISTENZA ORGANICA Il termine generico di RESISTENZA definisce la capacità dell'organismo di durare in un lavoro il più a lungo possibile. Come si presenta la resistenza - Resistenza

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA prepara gli studenti ad avere proprie idee CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E TECNICA SPORTIVA prof. GIAN PIERO GRASSI gianpiero.grassi@unimi.it gianpiero.grassi@unipv.it

Dettagli

Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI

Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI 1. Ogni fibrocellula muscolare riceve segnali da un singolo neurone (motoneurone) 2. I potenziali postsinaptici (potenziali di placca) sono sempre

Dettagli

Gettata cardiaca Q = HR x SV Riposo 5 l/min (diverso a seconda delle dimensioni del soggetto)

Gettata cardiaca Q = HR x SV Riposo 5 l/min (diverso a seconda delle dimensioni del soggetto) Gettata cardiaca Q = HR x SV Riposo 5 l/min (diverso a seconda delle dimensioni del soggetto) Con l esercizio aumenta, in diretta proporzione all intensità dell esercizio stesso (20 40 l/min) Modificazioni

Dettagli

Laboratorio Fitness & Wellness

Laboratorio Fitness & Wellness Laboratorio Fitness & Wellness Anno Accademico 2015/2016 Ewan Thomas, MSc Principi di Bioenergetica e Biomeccanica Metabolismo Catabolismo Processi di degradazione che permettono di liberare energia Anabolismo

Dettagli

Roma-Ostia: ultime 4 settimane - consigli utili

Roma-Ostia: ultime 4 settimane - consigli utili Roma-Ostia: ultime 4 settimane - consigli utili Aprilia (Lt), 13 Febbraio 2016 Giuseppe CARELLA Allenatore Specialista La resistenza Definizione E la capacità dell organismo di protrarre e sopportare un

Dettagli

LEZIONE 18: CICLO CARDIACO

LEZIONE 18: CICLO CARDIACO LEZIONE 18: CICLO CARDIACO Lezione 18_ciclo cardiaco 1 LE VALVOLE CARDIACHE Sono lamine flessibili e resistenti di tessuto fibroso rivestito da endotelio I movimenti dei lembi valvolari sono passivi Sono

Dettagli

Teoria e metodologia dell allenamento. Giorgio Visintin SCUOLA REGIONALE DELLO SPORT. «Cenni di fisiologia dell esercizio fisico»

Teoria e metodologia dell allenamento. Giorgio Visintin SCUOLA REGIONALE DELLO SPORT. «Cenni di fisiologia dell esercizio fisico» SCUOLA REGIONALE DELLO SPORT Teoria e metodologia dell allenamento «Cenni di fisiologia dell esercizio fisico» Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com I principali sistemi organici coinvolti

Dettagli

Accoppiamento eccitazione-contrazione

Accoppiamento eccitazione-contrazione Accoppiamento eccitazione-contrazione Potenziale d'azione motoneurone Potenziale d'azione muscolo Contrazione muscolo Ricordate cosa c è alla giunzione muscolare? Anni 30 40: Heilbrun ipotizza un ruolo

Dettagli

Alessandro Mezzani, Francesco Cacciatore, Ugo Corrà. La valutazione funzionale del paziente con scompenso cardiaco cronico

Alessandro Mezzani, Francesco Cacciatore, Ugo Corrà. La valutazione funzionale del paziente con scompenso cardiaco cronico Alessandro Mezzani, Francesco Cacciatore, Ugo Corrà La valutazione funzionale del paziente con scompenso cardiaco cronico SEEd srl C.so Vigevano, 35 10152 Torino, Italy Tel. +39 011.566.02.58 Fax +39 011.518.68.92

Dettagli

1) Risposta metabolica a esercizio ad alta intensità esercizio prolungato. 2) Adattamento metabolico all allenamento

1) Risposta metabolica a esercizio ad alta intensità esercizio prolungato. 2) Adattamento metabolico all allenamento 1) Risposta metabolica a esercizio ad alta intensità esercizio prolungato 2) Adattamento metabolico all allenamento 3) Adattamento all altitudine 1 Esercizio ad alta intensità ATP unica fonte energetica

Dettagli

LEZIONE 19: VASI SCHEMA GENERALE DELLA CIRCOLAZIONE

LEZIONE 19: VASI SCHEMA GENERALE DELLA CIRCOLAZIONE LEZIONE 19: VASI SCHEMA GENERALE DELLA CIRCOLAZIONE Lezione 19_vasi 1 Lezione 19_vasi 2 Struttura delle arterie e delle vene connettivo muscolo liscio endotelio Arterie conduttori di pressione molti strati

Dettagli

Scambi gassosi negli alveoli, 1-2 µm di spessore la barriera tra globuli rossi e gas alveolare

Scambi gassosi negli alveoli, 1-2 µm di spessore la barriera tra globuli rossi e gas alveolare Volume che contiengono i polmoni circa 4 l Superficie di scambio come un campo da tennis (85 mq). Rivestiti dalla pleura viscerale e racchiusi dalla pleura parietale. Trachea 2 bronchi principali Bronchi

Dettagli

IL CONTROLLO DEL CUORE

IL CONTROLLO DEL CUORE IL CONTROLLO DEL CUORE cardiaco_5 1 Quali fattori regolano la forza e la frequenza cardiaca? La forza cardiaca è regolata da: Fattori intrinseci (legge di Frank-Starling) Fattori estrinseci (controllo

Dettagli

Primo corso personal trainer fipcf-iusm. Basso Luca

Primo corso personal trainer fipcf-iusm. Basso Luca Primo corso personal trainer fipcf-iusm Basso Luca Le fibre muscolari Caratteristiche e differenze Fibre muscolari Le fibre muscolari umane possono essere classificate in due categorie: 1. Fibre lente

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Definizione Si definisce capacità aerobica la capacità dell individuo

Dettagli

Bloccata da gangliosidi. Regolata da fosfolambano. RyR2

Bloccata da gangliosidi. Regolata da fosfolambano. RyR2 La contrazione delle fibre cardiache dipende dal Ca 2+ che entra durante il plateau del potenziale d azione e che promuove rilascio di Ca 2+ dal reticolo sarcoplasmatico (liberazione di Ca 2+ indotta da

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. simpatico parasimpatico Sezione afferente.

SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. simpatico parasimpatico  Sezione afferente. SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso periferico Sistema nervoso centrale Sezione efferente Sezione afferente Sistema autonomo Sistema somatico simpatico parasimpatico INNERVAZIONE SIMPATICA E PARASIMPATICA

Dettagli

Per determinare l intensità di un programma di allenamento il metodo più semplice è quello basato sulla frequenza cardiaca. L entità della risposta

Per determinare l intensità di un programma di allenamento il metodo più semplice è quello basato sulla frequenza cardiaca. L entità della risposta Per determinare l intensità di un programma di allenamento il metodo più semplice è quello basato sulla frequenza cardiaca. L entità della risposta della frequenza cardiaca ad un carico di lavoro può essere

Dettagli

Attività motorie preventive e adattate - Programma di Endocrinologia -

Attività motorie preventive e adattate - Programma di Endocrinologia - Attività motorie preventive e adattate - Programma di Endocrinologia - Invecchiamento ed attività fisica: benefici e problematiche Alterazioni nell adattamento ormonale all esercizio fisico presenti nell

Dettagli

Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre)

Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre) Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre) ADATTAMENTI METABOLICI INDOTTI DALL ALLENAMENTO Obiettivi della lezione Scoprire come l allenamento possa ottimizzare il rendimento dei sistemi energetici e sviluppare

Dettagli

Muscolo. Fascicolo. Fibra muscolare. Miofibrilla. Miofilamenti

Muscolo. Fascicolo. Fibra muscolare. Miofibrilla. Miofilamenti Muscolo Fascicolo Fibra muscolare Miofibrilla Miofilamenti MECCANISMO DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE Giunzione neuromuscolare Giunzione neuromuscolare Attivazione del complesso molecolare acto-miosina nella

Dettagli

Metabolismo glucidico

Metabolismo glucidico Metabolismo glucidico Digestione degli zuccheri a-amilasi salivare e pancreatica maltotrioso destrina maltosio glucosio lattosio amido saccarosio maltosio maltotrioso destrine lattasi maltasi oligosaccaridasi

Dettagli

Bioenergetica. ISTRUTTORI ARTI MARZIALI Roma, 8 Maggio 2016

Bioenergetica. ISTRUTTORI ARTI MARZIALI Roma, 8 Maggio 2016 ISTRUTTORI ARTI MARZIALI Roma, 8 Maggio 2016 Bioenergetica Ivan Cirami Istituto di Medicina e Scienza dello Sport C.O.N.I. - Roma Resp. Regionale Pallavolo Csain Lazio ASD Fisio&Sport - Decimo Roma Pallavolo

Dettagli

Modificazioni metaboliche indotte dall esercizio fisico. Prof. Giuseppe Calcagno MD PhD Università del Molise

Modificazioni metaboliche indotte dall esercizio fisico. Prof. Giuseppe Calcagno MD PhD Università del Molise Modificazioni metaboliche indotte dall esercizio fisico Prof. Giuseppe Calcagno MD PhD Università del Molise METABOLISMO = CAMBIAMENTO Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule

Dettagli

Cambiamenti durante l esercizio: a mantenere l equilibrio delle funzioni del corpo: OMEOSTASI

Cambiamenti durante l esercizio: a mantenere l equilibrio delle funzioni del corpo: OMEOSTASI Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della frequenza respiratoria a Aumento della frequenza cardiaca Aumento

Dettagli

Dott. Maurizio Sudano - Urbino

Dott. Maurizio Sudano - Urbino Dott. Maurizio Sudano - Urbino Attività sportive nelle quali la prestazione atletica è prolungata nel tempo e/o nello spazio Sono attività prevalentemente aerobiche Prevalentemente? Provate a farvi queste

Dettagli

Glicogenolisi e Glicolisi Fosfocreatina e ATP. 5 6 sec tempo

Glicogenolisi e Glicolisi Fosfocreatina e ATP. 5 6 sec tempo Inizio esercizio Lo stimolo nervoso a livello della placca neuro-muscolare determina l inizio della contrazione: il muscolo comincia a contrarsi e utilizza ATP (quello già disponibile) ha la durata 1-2

Dettagli

Obiettivo generale: conoscenza e miglioramento della resistenza

Obiettivo generale: conoscenza e miglioramento della resistenza DEFINIZIONE E LA CAPACITA DELL ORGANISMO DI SVOLGERE UN ATTIVITA MUSCOLARE ANCHE PER LUNGO TEMPO, RESISTENDO ALLA FATICA (FISICA E MENTALE) CHE QUESTA COMPORTA. Obiettivo generale: conoscenza e miglioramento

Dettagli

LA RESISTENZA ORGANICA Testo e disegni di Stelvio Beraldo

LA RESISTENZA ORGANICA Testo e disegni di Stelvio Beraldo LA RESISTENZA ORGANICA Testo e disegni di Stelvio Beraldo 1- COME SI PRESENTA LA RESISTENZA 2- LA RESISTENZA E I MECCANISMI ENERGETICI UTILIZZATI 3- LA RESISTENZA E IL GRADO DI IMPEGNO ORGANICO E MUSCOLARE

Dettagli

LA RISPOSTA ALL ESERCIZIO NEL SOGGETTO PARAPLEGICO

LA RISPOSTA ALL ESERCIZIO NEL SOGGETTO PARAPLEGICO LA RISPOSTA ALL ESERCIZIO NEL SOGGETTO PARAPLEGICO C. O R I Z I O Dipartimento Scienze Biomediche e Biotecnologie, Università di Brescia. Viale Europa, 11, 25123 Brescia; Italy LARIN, Laboratorio di Riabilitazione

Dettagli

IL METABOLISMO. Dal carbonio agli OGM Capitolo 2

IL METABOLISMO. Dal carbonio agli OGM Capitolo 2 IL METABOLISMO Dal carbonio agli OGM Capitolo 2 IL METABOLISMO L'insieme delle trasformazioni chimiche ed energetiche che si verificano nelle cellule di un organismo vivente e ne garantiscono la conservazione,

Dettagli

Misura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica)

Misura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica) Misura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica) strumenti: sfigmomanometro + stetoscopio blocco parziale e temporale dell arteria brachiale rumori di Korotkoff Lezione 20 1 CONTROLLO

Dettagli

Dr. Gerardo Astorino Dirigente Medico 1 livello Dipartimento Emergenza/Urgenza Tossicologia Clinica Ospedale Maggiore- Bologna. Bologna 14 marzo 2012

Dr. Gerardo Astorino Dirigente Medico 1 livello Dipartimento Emergenza/Urgenza Tossicologia Clinica Ospedale Maggiore- Bologna. Bologna 14 marzo 2012 Dr. Gerardo Astorino Dirigente Medico 1 livello Dipartimento Emergenza/Urgenza Tossicologia Clinica Ospedale Maggiore- Bologna Bologna 14 marzo 2012 Numerosi sono gli studi che hanno fornito evidenza scientifica

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Reazioni Chimiche Metabolismo Reazioni Fisiche Variazione condizione

Dettagli

La resistenza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La resistenza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La resistenza La resistenza La resistenza è la capacità di protrarre un attività fisica nel tempo, senza che diminuisca l intensità di lavoro, La classificazione della resistenza La resistenza può essere:

Dettagli

Q = Q 1 2 PROPRIETA DEI VASI: RELAZIONI TRA DISTENSIBILITA, RESISTENZA, GITTATA CARDIACA E PRESSIONE VENOSA C V = V V / P V ; compliance vasi venosi C A = V A / P A ; compliance vasi arteriosi

Dettagli

Regolazione della circolazione coronarica

Regolazione della circolazione coronarica Regolazione della circolazione coronarica Post Circolo coronarico Ant Arteria coronaria DS: parte Ds del cuore e posteriormente ventricoli Ds e Sn Arteria coronaria Sn: arteria circonflessa ventricolo

Dettagli

Il ruolo della potenza aerobica nel mezzofondo. Proposte metodologiche per il suo sviluppo dalle categorie giovanili a quelle assolute.

Il ruolo della potenza aerobica nel mezzofondo. Proposte metodologiche per il suo sviluppo dalle categorie giovanili a quelle assolute. Il ruolo della potenza aerobica nel mezzofondo. Proposte metodologiche per il suo sviluppo dalle categorie giovanili a quelle assolute. FIRENZE 8 Marzo 2012 1 NOI OPERIAMO SEMPRE CON TEORIE ANCHE SE IL

Dettagli

Fitness Muscolare. Forza Muscolare. Potenza Muscolare. Resistenza Muscolare

Fitness Muscolare. Forza Muscolare. Potenza Muscolare. Resistenza Muscolare Fitness Muscolare Forza Muscolare Potenza Muscolare Resistenza Muscolare Contrazione Muscolare Isotonica (dinamica, carico costante) Isometrica (statica, lunghezza costante) Isocinetica (dinamica, velocità

Dettagli

Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi

Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi Insieme di numerose cellule, ADIPOCITI: AG + Glicerolo TAG 1. Funzione meccanica: protezione contro gli urti e sostegno degli organi interni 2. Funzione

Dettagli

Guardare la struttura del cuore, dove sono le valvole, i loro nomi, e il ciclo cardiaco. Epi mio endo

Guardare la struttura del cuore, dove sono le valvole, i loro nomi, e il ciclo cardiaco. Epi mio endo Guardare la struttura del cuore, dove sono le valvole, i loro nomi, e il ciclo cardiaco Epi mio endo Dep ventri rep ventri Dep atri Muscolo Cardiaco Molto vascolarizzato, 1 capillare per cellula. Ha una

Dettagli

Metabolismo. Metabolismo. Il complesso di tutte le reazioni organiche di trasformazioni tra energia e materia viene definito come metabolismo.

Metabolismo. Metabolismo. Il complesso di tutte le reazioni organiche di trasformazioni tra energia e materia viene definito come metabolismo. Metabolismo Dr. Augusto Innocenti, PhD Biologo Nutrizionista Prof. a contratto Università di Parma Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia Metabolismo

Dettagli

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 2. Lattato e Esercizio Sottomassimale

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 2. Lattato e Esercizio Sottomassimale Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 2. Lattato e Esercizio Sottomassimale Prof. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio, Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi di Verona Obiettivi

Dettagli

Gian Pasquale Ganzit Luca Stefanini PATOLOGIE NEUROLOGICHE E ATTIVITÀ FISICA

Gian Pasquale Ganzit Luca Stefanini PATOLOGIE NEUROLOGICHE E ATTIVITÀ FISICA Gian Pasquale Ganzit Luca Stefanini PATOLOGIE NEUROLOGICHE E ATTIVITÀ FISICA A cura di: Gian Pasquale Ganzit e Luca Stefanini Istituto di Medicina dello Sport, Torino SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino

Dettagli

Ruolo del fegato nella nutrizione

Ruolo del fegato nella nutrizione Ruolo del fegato nella nutrizione Centro di distribuzione dei nutrienti per tutti gli altri organi Annulla le fluttuazioni del metabolismo determinate dall assunzione intermittente del cibo Funge da deposito

Dettagli

MARATONA COACHING NUTRIZIONALE

MARATONA COACHING NUTRIZIONALE MARATONA COACHING NUTRIZIONALE Vincenzino Siani Medico dello Sport, Coach nutrizionale Seminario in Ecologia della Nutrizione Laurea Specialistica in Scienze della Nutrizione Umana Università di Roma Tor

Dettagli

Gian Pasquale Ganzit Luca Stefanini PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI E ATTIVITÀ FISICA

Gian Pasquale Ganzit Luca Stefanini PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI E ATTIVITÀ FISICA Gian Pasquale Ganzit Luca Stefanini PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI E ATTIVITÀ FISICA A cura di: Gian Pasquale Ganzit e Luca Stefanini Istituto di Medicina dello Sport, Torino SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152

Dettagli

Laboratorio di fisiologia dell esercizio

Laboratorio di fisiologia dell esercizio SH Health Service, Falciano Repub. San Marino ---------------------------------------------------------------------------------- Laboratorio di fisiologia dell esercizio Per la valutazione della prestazione

Dettagli