PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE

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1 Comitato Provinciale di Valutazione del Sistema Scolastico e Formativo con il supporto tecnico scientifico di IPRASE del Trentino Area di Supporto alla Valutazione Dipartimento Istruzione PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE Finalità della valutazione esterna L attivazione della valutazione esterna degli istituti scolastici persegue una duplice finalità: aiutare la scuola a migliorare la qualità dei suoi processi e dei suoi prodotti attraverso la puntuale conoscenza dell andamento dei processi e dei livelli degli esiti; promuovere la rendicontazione all esterno dei risultati ottenuti in ottica di trasparenza del servizio pubblico. Modello di riferimento Nel mese di novembre 2004 si è svolto un convegno internazionale nella città di Rovereto sulla valutazione esterna, con lo scopo di raccogliere importanti informazioni sulle esperienze condotte negli altri Paesi europei ed alcune indicazioni sugli atteggiamenti della scuola trentina rispetto a questa prospettiva. In particolare è emerso: - che la valutazione esterna è una realtà consolidata in Olanda ed in Inghilterra, mentre in Francia è più sviluppata la valutazione ispettiva dei docenti rispetto a quella di istituto; - che nei Paesi con una tradizione consolidata di valutazione esterna si è prestata una crescente attenzione, negli ultimi anni, alla valorizzazione dell autovalutazione condotta dalla scuola. Infatti dove è stato seguito un approccio rigorosamente esterno, le ispezioni hanno incontrato notevoli ostilità da parte delle scuole, che hanno manifestato resistenze ad accettare il giudizio esterno e dunque a mettere in pratica il piano di azione consigliato; pertanto si è passati, nella fase più recente, ad un modello che tiene in considerazione anche l autovalutazione delle scuole, consentendo così un dialogo più consapevole sui punti di forza e di debolezza della scuola. A livello europeo si stanno sperimentando anche iniziative di Peer Review, dove la valutazione esterna viene condotta da pari della scuola esaminata (ovvero non da ispettori, ma da personale scolastico); - che la scuola trentina è disponibile all introduzione della valutazione esterna, purché si segua un approccio graduale, che coinvolga progressivamente tutti gli Istituti.

2 Il modello da seguire in Trentino dovrà tener conto: - del percorso seguito in questi anni in Trentino, con la individuazione di un sistema di indicatori che riguardano i principali aspetti del funzionamento delle scuole, sulla base delle ricerche effettuate sulle scuole efficaci (Scheerens, Stufflebeam, etc); - dell evoluzione delle esperienze europee, che hanno valorizzato sia l autovalutazione che la valutazione esterna. La valutazione esterna dovrà dunque tenere conto innanzitutto degli indicatori disponibili nel sistema scolastico trentino, a partire da quelli relativi ai risultati: - livelli di apprendimento nelle principali discipline (misurati anche attraverso rilevazioni oggettive); - regolarità dei percorsi scolastici; - esiti scolastici e professionali degli alunni; - soddisfazione delle famiglie e degli altri stakeholders. Non vengono tuttavia trascurate le altre dimensioni, quali quelle relative alle risorse utilizzate, alla continuità didattica, all assenteismo, ecc. La disponibilità degli indicatori provinciali di sistema garantisce il rigore del processo; infatti sia la valutazione esterna che l auto valutazione devono far riferimento ad una base comune a tutto il sistema scolastico trentino di indicatori oggettivi, che mettono a confronto ciascuna scuola con le altre scuole trentine per quanto riguarda - il contesto; - le risorse utilizzate; - i processi condotti; - i risultati ottenuti. Nella pratica i valutatori esterni dovranno: - esaminare gli indicatori di sistema e di Istituto; - analizzare tutti gli altri dati già presenti nel sistema (relazioni del Nucleo di controllo amministrativo contabile, altri dati statistici, ecc.); - verificare in che misura il rapporto di autovalutazione della scuola tiene conto di tali indicatori ed altri aspetti significativi emergenti da tale rapporto; - recarsi sul campo ed effettuare una analisi/valutazione dialogata con l istituto. L autovalutazione di istituto e la valutazione esterna degli istituti rappresenteranno dunque due momenti distinti del sistema valutativo, che tuttavia dialogheranno durante l attività di valutazione esterna. L analisi di campo si concentrerà sui punti di forza e di debolezza emergenti dall analisi degli indicatori, individuati sulla base degli scostamenti rispetto alle medie comprensoriali e provinciali, nonché sulle iniziative intraprese dalla scuola rispetto ai punti di forza e di debolezza individuati. La procedura termina con il rapporto di valutazione esterna dell istituto. L approccio comunque prevalentemente diagnostico dell intervento esterno aiuterà le scuole nel sistematico riesame dei processi sulla base degli esiti riscontrati. Oggetti della valutazione Partendo dalla considerazione dei principali risultati raggiunti dalla scuola, attraverso l analisi degli indicatori ed altre evidenze statistiche o rilevabili sul campo, i valutatori esterni dovranno verificare il contesto ed i processi mediante cui questi risultati vengono a maturare; in particolare dovranno essere approfondite le seguenti dimensioni:

3 - l organizzazione della scuola (le risorse disponibili e la loro utilizzazione, le caratteristiche della docenza, la gestione della formazione in servizio, ecc.); - il clima scolastico; - i processi di insegnamento; - il rapporto con le famiglie, con la comunità e con le altre scuole; - le metodologie di autovalutazione. Per ognuno di questi aspetti saranno definiti una serie di criteri di qualità, che guideranno l analisi dei dati e l osservazione diretta. I valutatori Per ogni tre istituti da valutare verrà creato un team formato da tre esperti, di cui: - un esperto di valutazione scolastica esterno alla Provincia; - un esperto non scolastico di realtà organizzative complesse; - un esperto provinciale di valutazione scolastica. Formazione dei valutatori Verranno fornite indicazioni di procedura attraverso un manuale/protocollo per la valutazione esterna, presentato e discusso con i valutatori. Durata di una visita alla scuola La durata di una visita alla scuola da parte del team dei valutatori varia dai tre ai cinque giorni, in relazione alla complessità della scuola da valutare. Organizzazione della visita alla scuola La visita di valutazione esterna viene comunicata alla scuola circa 30 giorni prima. La scuola dovrà fornire al team di valutazione: - gli indicatori di sistema e di istituto (con i risultati nelle prove di apprendimento); - il rapporto di autovalutazione; - i risultati completi dei questionari compilati dall utenza e dai docenti (ove disponibili); - ogni altro materiale che ritiene utile per la valutazione della scuola. L amministrazione provinciale fornirà al team altri materiali ritenuti utili per la valutazione (relazione del Nucleo di controllo amministrativo contabile, ecc.). Prima della visita il team di valutazione dovrà: - analizzare il materiale trasmesso; - individuare gli aspetti salienti da esaminare nella visita; - preparare (concordandolo con il dirigente scolastico) un calendario di incontri. Durante la visita il team di valutazione esterna incontrerà: - il dirigente scolastico, - il Nucleo di Valutazione, - altri docenti segnalati dal Dirigente scolastico, - alcuni docenti individuati dal team, - il responsabile amministrativo della scuola, - alcuni non docenti individuati dal team d intesa con il dirigente scolastico, - gli studenti eletti nei consigli di classe e di istituto (nella scuola secondaria superiore), - le famiglie (rappresentanti dei consigli di classe e di istituto, di associazioni di genitori, ecc.), - rappresentanze del territorio (enti locali), di altri stakeholders e/o partners della scuola (imprese, agenzie, cfp, ecc.).

4 Inoltre il team potrà chiedere la somministrazione dei test Iprase, qualora i dati disponibili sui livelli di apprendimento fossero considerati insufficienti o problematici (perchè bassi od in contrasto tra loro). Il rapporto con le scuole oggetto della rilevazione va impostato in termini di costruttiva collaborazione. Gli elementi di conoscenza acquisiti saranno trattati esclusivamente in relazione agli scopi della valutazione esterna concordati con le scuole. Conclusione della valutazione esterna Entro due settimane dalla visita il team invierà alla scuola un rapporto provvisorio, rispetto al quale la scuola invierà le sue osservazioni (se necessario verrà organizzato un incontro ad hoc). Entro quattro settimane dalla visita il team di valutazione invierà il suo rapporto definitivo al Comitato di valutazione ed alla scuola. Il rapporto di valutazione esterna viene reso pubblico. Contenuto del rapporto di valutazione esterna Il Rapporto di valutazione esterna contiene: - un analisi del contesto della scuola, - un analisi dell attività e del rapporto di autovalutazione sotto l aspetto metodologico, - una valutazione dei punti di forza e di debolezza della scuola, - una indicazione sugli interventi da realizzare per migliorare la qualità dell offerta formativa. Effetti della valutazione esterna L attività di valutazione esterna produce due tipi di conseguenze: - un piano di intervento e di miglioramento promosso dalla scuola, sulla base delle indicazioni del rapporto di valutazione, - un piano di intervento e di supporto promosso dalla Provincia, per sostenere la scuola nel suo processo di miglioramento (ove necessario). Periodizzazione della valutazione esterna Nelle esperienze internazionali la periodicità delle valutazioni complete su ciascuna scuola si aggira sui quattro - sei anni. E possibile effettuarle a distanza più ravvicinata (tre anni), tenendo però presente l aggravio dei costi. La durata può variare anche sulla base delle condizioni riscontrate nelle scuole: situazioni di maggiori difficoltà vanno monitorate più costantemente. Si potrebbe definire una periodicità media, da modificare eventualmente secondo i casi. La sperimentazione potrà fornire ulteriori indicazioni in proposito.

5 Coinvolgimento delle scuole Per la fase di avvio il progetto verrà proposto innanzitutto alle scuole che hanno manifestato interesse all attività di valutazione esterna ed hanno aderito con maggiore costanza a quella di autovalutazione; l adesione è comunque volontaria. La sperimentazione verrà condotta su tre Istituti Comprensivi e tre Istituti Superiori. A regime la valutazione esterna sarà obbligatoria. Conduzione della sperimentazione Gli indirizzi, le linee guida ed i criteri per la costruzione degli strumenti della sperimentazione saranno forniti dal Comitato di valutazione, con il supporto tecnico scientifico dell Iprase e dell Area di Supporto alla Valutazione Dipartimento Istruzione. Si costituiranno per la sperimentazione due équipes, con le quali verranno predisposti i protocolli di visita e che condurranno le visite. Rapporto fra valutazione esterna delle scuole e valutazione dei dirigenti scolastici La valutazione delle unità scolastiche e quella dei dirigenti vanno tenute distinte dal punto di vista organizzativo e delle responsabilità istituzionali, anche se presenteranno alcuni elementi comuni e concordati. Rapporto fra valutazione esterna delle scuole e valutazione dei CFP Il modello di valutazione esterna viene applicato con gli adattamenti necessari anche alla formazione professionale iniziale con il coinvolgimento di un Centro di formazione Professionale. Trento, 5 aprile 2005 Versione approvata dal Comitato Provinciale di Valutazione del Sistema Scolastico e Formativo ed esaminata dal Gruppo di lavoro sulla Valutazione.

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