M illumino d impresa. L imprenditoria femminile a Roma e provincia: una lunga tradizione di successi

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1 M illumino d impresa L imprenditoria femminile a Roma e provincia: una lunga tradizione di successi 0

2 M illumino d impresa L imprenditoria femminile a Roma e provincia: una lunga tradizione di successi 1

3 La pubblicazione è stata curata da Asset Camera azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, che si è avvalsa di Retecamere S.c.r.l. per la elaborazione del Rapporto, nonché di Format S.r.l. per la realizzazione dell indagine campionaria presso le imprese. Al gruppo di lavoro hanno partecipato: Sara Ranieri (Asset Camera), Ursula Pala (Asset Camera), Enzo Santurro (Retecamere), Silvana Fontana (Retecamere), Monica Onori (Retecamere). Inoltre, si ringraziano per la collaborazione le componenti del Comitato Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Roma Camera di Commercio di Roma Via de Burrò Roma I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo sono riservati esclusivamente alla CCIAA di Roma 2

4 Il Rapporto M illumino d impresa. L imprenditoria femminile a Roma e provincia: una lunga tradizione di successi si distingue da lavori precedenti per l introduzione di una serie di novità, che presentano il fenomeno dell imprenditorialità femminile su aspetti fin ora non esplorati e che valorizzano il patrimonio informativo della Camera di Commercio. Il tema guida del rapporto è identificato nei nodi da sciogliere per favorire una maggiore partecipazione femminile al tessuto imprenditoriale, tra i quali l accessibilità ai servizi e alle risorse che incidono sulla competitività delle imprese, esplorato in un ottica di genere e in confronto con i dati del 2 Rapporto Nazionale 2011 (realizzato da Retecamere per conto di Unioncamere, Ministero Sviluppo Economico e Dipartimento Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri). Con questa pubblicazione la Camera di Commercio di Roma e il Comitato per la Promozione dell Imprenditorialità femminile intendono - ricostruire il quadro ampio e sfaccettato delle caratteristiche e della condizione delle imprese locali in un ottica di genere, in confronto anche con la situazione che emerge nel 2 Rapporto Nazionale 2011; - presentare i principali fabbisogni delle imprese locali e le analisi delle modalità di approccio delle imprese femminili, in comparazione a quelle maschili, alle risorse critiche per la loro competitività anche in confronto con i risultati del 2 Rapporto Nazionale; - descrivere la partecipazione femminile nelle posizioni di vertice del tessuto imprenditoriale locale in tutte le imprese. 3

5 INDICE Abstract IL QUADRO STRUTTURALE DELL IMPRESA IN GENERE Uno sguardo alle imprese femminili dal Le imprese dal 2003 al La distribuzione sul territorio L età delle imprese Le imprese per settore economico Specializzazioni settoriali e di territorio La forma giuridica delle imprese Natalità e mortalità delle imprese La propensione imprenditoriale L occupazione generata dalle imprese femminili e maschili La presenza femminile ai vertici delle imprese Cariche per territorio Le modalità di partecipazione delle donne al tessuto imprenditoriale Cariche femminili per nazionalità nella provincia di Roma COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE I servizi consulenziali e di assistenza Condizioni di acceso delle imprese ai servizi Le risorse finanziarie Il rapporto con il sistema bancario Il profilo imprenditoriale Genesi Networking Innovazioni L impresa domani LA PARITÀ DI GENERE NELLO SVILUPPO ECONOMICO: IL RUOLO DELLE DONNE ELEMENTI DI RIFLESSIONE PER INTERVENTI A SOSTEGNO DELL IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE ALLEGATI A) Indagine campionaria

6 B) Questionario

7 Abstract Il Rapporto provinciale M illumino d impresa, ricostruisce per la prima volta il quadro ampio e sfaccettato delle caratteristiche e dei principali comportamenti delle imprese della provincia di Roma in un ottica di genere. Con questo lavoro la Camera di Commercio di Roma è la prima a declinare l analisi e la metodologia seguita nel 2 Rapporto nazionale nel proprio contesto locale, anche in termini di confronto su alcuni aspetti rilevanti dell imprenditoria femminile. Il lavoro, che combina un analisi quantitativa (sul patrimonio informativo delle banche dati camerali) e una qualitativa (presso un campione misto di imprese) con i risultati di altre ricerche relative alle criticità della presenza femminile nel mondo lavorativo, anche a livello internazionale, si arricchisce di nuove dimensioni in grado di ricostruire la genesi d impresa, il percorso individuale delle imprenditrici (e imprenditori), il livello di utilizzo dei servizi del territorio e le esigenze/fabbisogni a cui dare risposta. Le analisi mettono in evidenza come le imprese femminili nella provincia di Roma siano aumentate più che nel Lazio, nel Centro Italia e su scala nazionale. Questa dinamica rilevata nella più ampia serie storica tra il 2003 e il 2008, continua anche nel nuovo periodo di osservazione tra il primo semestre 2009 e il primo semestre 2010 (il 6,2% contro lo 0,6% delle imprese maschili) apportando un notevole contributo all aumento del numero totale delle imprese (+1,8%). Le unità femminili della provincia, rilevate nel secondo semestre 2010, sono concentrate soprattutto nell area del Comune di Roma (quasi il 70%) e crescono in tutte le aree, in particolare nella Valle del Tevere e Sabina Romana, dove sono aumentate del 5,4% a fronte di un 5% regionale e 2,1% nazionale. L analisi in termini di numero di imprese femminili rispetto al totale tasso di femminilizzazione vede l area della Valle dell Aniene raggiungere il livello più elevato (26,1% dato superiore a quello regionale e nazionale, ad eccezione del Comune di Roma). È un imprenditorialità che utilizza nella maggior parte dei casi la forma giuridica della ditta individuale (46%), ma che vista dinamicamente tende a spostarsi verso forme più strutturate e tra queste in modo particolare verso società di capitali (la variazione tra il 2009 e il 2010 è del 21% rispetto al 18% nazionale). Anche riguardo ai settori, se da un lato la numerosità maggiore si ha nel commercio (31.155, pari al 32,6% del totale), alloggio e ristorazione (8.721, pari al 9,1%), altre attività di servizi (7.770, pari al 8,1%) e costruzioni (6.096, pari al 6,4%), dall altro la crescita maggiore nell ultimo anno si è avuta nelle estrazioni (7,4% contro lo 0% Italia), costruzioni (6,5%, contro lo 0,19% Italia), informatica e comunicazione (6%, contro lo 0,05% Italia). Nel 2008, con oltre 164 mila cariche (titolare, socio, amministratore, altre cariche), pari al 24,4% del totale, le donne dimostrano che la partecipazione nel tessuto imprenditoriale romano non si limita solo alle imprese femminili, ma a tutte le imprese, in particolare nei settori commercio (il 28,6% tra le donne) e attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca (18,1% tra le donne). 6

8 Di interesse è anche la attrattività della provincia di Roma di donne che provengono da altri contesti territoriali nazionali, comunitari ed extracomunitari per svolgere attività d impresa prevalentemente nei settori citati. Nel primo caso, di origine soprattutto campana e dirette in particolare verso l area del Castelli meridionali e litorale meridionale. Nel secondo caso, principalmente dalla Romania, Francia e Germania per distribuirsi in modo non molto difforme in tutta la provincia con punta massima nella Valle dell Aniene. Nel terzo caso, soprattutto da Cina, Libia, Nigeria e Svizzera con prevalente concentrazione nel Litorale settentrionale e area Sabatina. Al pari di quanto rilevato a livello nazionale, le donne hanno creato nella grande maggioranza dei casi imprese ex novo (71%), avendo già alle spalle precedenti attività lavorative (74%), soprattutto da collaboratore/dipendente (79%) e nello stesso settore (73%). Tra le principali difficoltà incontrate al momento dell avvio vi sono stati gli adempimenti burocratici (51%) e il reperimento di capitale (41%), mentre tra i principali punti di forza la conoscenza degli aspetti tecnici (46%) e la conoscenza degli elementi di gestione aziendale (44%). Sebbene fornitori e clienti delle imprese femminili siano localizzati prevalentemente all interno della regione Lazio, una rilevante quota di clienti (oltre 17%) è estera. Ciò dimostrerebbe un apprezzabile apertura verso i mercati esteri; però il dato che solo il 3,3% dei fornitori è localizzato fuori dai confini nazionali porta a configurare un imprenditoria femminile radicata sul territorio e poco orientata a dislocare. Nonostante tendano a formalizzare le collaborazioni con altre imprese - attraverso spesso con consorzi di acquisto e vendita - e siano più inclini, rispetto al totale delle imprese, verso i consorzi di ricerca e innovazione, emerge un atteggiamento cauto nel realizzare progetti comuni. Risulta scarsa la formalizzazione di piani aziendali da parte delle imprese femminili, questo anche tra le aziende con forme giuridiche più strutturate. Attualmente le imprese femminili esprimono maggiori difficoltà nei rapporti con le banche (31%), con le quali pur avendo un affidamento nel 57% dei casi, sia con quelle appartenenti a grandi gruppi (46%) sia con quelle locali (36%), non intendono ampliarlo così come rilevato a livello nazionale. Va anche detto che la questione dell accesso al credito forse risente anche della bassa partecipazione ai confidi (5%) che è al di sotto della media nazionale (10%). Soffrono anche gli adempimenti richiesti dalla PA (23%) e nei rapporti con i clienti (22%), soprattutto a causa dell andamento dell economia generale (81%). Tutti questi aspetti in qualche misura possono aver inciso sui principali fabbisogni delle imprese femminili che sono particolarmente sentiti nella gestione finanziaria (52%), nell innovazione tecnologica (30%), nelle relazioni con il territorio (29%), nella produzione (27%) e nell internazionalizzazione (20%), con livelli maggiori rispetto alla media delle imprese della provincia. Tra i servizi presenti sul territorio quelli che le imprese femminili ritengono offerti in maniera adeguata sono: la formazione, la consulenza sulle scelte strategiche aziendali, l assistenza nell adempimento delle pratiche amministrative ed i servizi di conciliazione lavoro / impegni personali (sia pure quest ultimo con una percentuale di consensi inferiore rispetto a quella rilevata per quelli precedenti). I più utilizzati sono invece: l assistenza agli adempimenti (10,7%), la formazione (4,7%), la ricerca e selezione del personale (1,7%); questo 7

9 comportamento sostanzialmente analogo a quello rilevato a livello nazionale. Per il futuro le imprese femminili pensano di ricorrere maggiormente a servizi legati a formazione (14,3%), agli adempimenti burocratici (12,3%) e alla consulenza giuridica (12%), distinguendosi dal comportamento rilevato a livello nazionale, dove è marcato anche il fabbisogno di servizi di accompagnamento all innovazione e di informazione di mercato. In generale è possibile affermare che le imprese femminili della provincia di Roma costituiscono una importante componente del sistema produttivo che ha contribuito e contribuisce a far crescere l economia, pur di fronte alla crisi economica e alle criticità di diversa natura che deve affrontare. Proprio queste ultime sono ben evidenziate da ricerche e studi svolti a livello nazionale e internazionale che dimostrano come e quanto lo sviluppo economico trovi un grande freno nella bassa presenza delle donne nella sfera lavorativa in particolare nei posti decisionali. Il Global Gender Gap Report del World Economic Forum, il Gender Gap dell OCSE, le analisi del CNEL sui differenziali retributivi, etc., arrivano tutti in modo più o meno palese alla stessa conclusione: l integrazione delle competenze e dei ruoli tra donna e uomo nella società fa parte di una strategia che, valorizzando le donne, è destinata ad aumentare l efficacia e l efficienza e l innovatività dei progetti. A tale conclusione giunge anche il presente Rapporto che richiama l attenzione verso la necessità di progettualità mirate, che da un lato creino le condizioni per far emergere il potenziale del genere femminile e dall altro stimolino le donne stesse ad esser più attive anche dal lato imprenditoriale. 8

10 1. IL QUADRO STRUTTURALE DELL IMPRESA IN GENERE Con il 2009 inizia una nuovo periodo di osservazione dell imprenditorialità femminile, grazie all aggiornamento dell algoritmo di calcolo come descritto nel 2 Rapporto Nazionale al quale si rimanda. Le tendenze positive rilevate tra il 2003 e il 2008 sembrano trovare conferma anche ad inizio della nuova serie storica nelle variazioni intervenute tra il primo semestre 2009 e il primo semestre Uno sguardo alle imprese femminili dal 2009 L analisi delle caratteristiche di genere del sistema imprenditoriale romano, rivela come il processo di inclusione delle donne nella vita economica provinciale abbia rappresentato un importante fattore di contrasto alla crisi. Al 30 giugno 2010 le imprese femminili in provincia di Roma 1 risultano essere complessivamente , con un tasso di femminilizzazione - che indica il peso relativo delle imprese femminili sul totale - del 21,8%, ovvero 1,5 punti inferiore a quello nazionale (tab. 1.1). Sul territorio la distribuzione trova il polo principale nell area del comune di Roma, che ospita il 69,7% delle imprese femminili dell intera provincia, così come la grande maggioranza del totale delle imprese a prescindere dal genere (74%). Tuttavia il dato interessante è che tra le imprese femminili, in proporzione al totale delle stesse, vi sono concentrazioni maggiori rispetto alle maschili nelle altre aree della Provincia: ad esempio nel Castelli meridionali e litorale meridionale si ha la differenza maggiore, pari a 1,4%, tra la quota parte di imprese femminili e la quota parte di imprese maschili (le prime sono l 8,7% e le seconde il 7,3%). 1 La ripartizione sub provinciale Castelli meridionali e litorale meridionale comprende 12 comuni (Albano Laziale, Anzio, Ariccia, Castel Gandolfo,Genzano di Roma, Lanuvio, Nemi, Nettuno, Pomezia, Velletri, Lariano, Ardea), la ripartizione sub provinciale Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco comprende 28 comuni (Artena, Capranica Prenestina, Carpineto Romano, Castel San Pietro Romano, Cave, Colleferro, Colonna, Frascati, Gallicano nel Lazio, Gavignano, Genazzano, Gorga, Grottaferrata, Labico, Marino, Montecompatri, Montelanico, Monteporzio Catone, Palestrina, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Rocca Priora, Segni, Valmontone, Zagarolo, Ciampino, San cesareo, Boville) la ripartizione sub provinciale litorale settentrionale e area Sabatina comprende dodici comuni (Allumiere, Anguillara Sabazia, Bracciano, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Manziana, Santa Marinella, Tolfa, Trevignano Romano) la ripartizione sub provinciale Valle del Tevere e Sabina romana comprende 26 comuni (Campagnano di Roma, Capena, Castelnuovo di Porto, Civitella San Paolo, Fiano Romano, Filacciano, Formello, Magliano Romano, Mazzano Romano, Mentana, Monteflavio, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Morlupo, Nazzano, Nerola, Palombara Sabina, Ponzano Romano, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano, Sant Oreste, Torrita Tiberina, Fontenuova) la ripartizione sub provinciale Valle dell Aniene comprende 43 comuni (Affile, Agosta, Anticoli Corradi, Arcinazzo Romano, Arsoli, Bellegra, Camerata Nuova, Canterano, Casape, Castel Madama, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Ciciliano, Cineto Romano, Gerano, Guidonia Montecelio, Jenne, Licenza, Mandela, Marano Equo, Marcellina, Olevano Romano, Percile, Pisoniano, Poli, Riofreddo, Rocca Canterano, Roccagiovine, Rocca Santo Stefano, Roiate, Roviano, Sambuci, S. Gregorio da Sassola, S. Polo dei Cavalieri, Sant Angelo Romano, S. Vito Romano, Saracinesco, Subiaco, Tivoli, Vallepietra, Vallinfreda, Vicovaro, Vivaro Romano). 9

11 Tab Valori assoluti e percentuali delle imprese femminili, maschili e totali nella provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. I semestre 2010 Territorio IMPRESE FEMMINILI IMPRESE MASCHILI TOTALE IMPRESE Val. ass. % Val. ass. % Val. ass. % TASSO FEMMINILIZZAZIONE Comune di Roma ,7% ,2% ,0% 20,5% Castelli meridionali e litorale meridionale ,7% ,3% ,6% 25,0% Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco ,7% ,4% ,6% 25,7% Litorale settentrionale e area Sabatina ,1% ,9% ,2% 25,6% Valle del Tevere e Sabina romana ,8% ,1% ,2% 25,0% Valle dell Aniene ,1% ,2% ,4% 26,1% nc 0 0,0% 2 0,0% 2 0,0% 0,0% Provincia di Roma ,0% ,0% ,0% 21,8% Lazio ,9% ,7% ,8% 23,6% Italia Centrale ,5% ,9% ,0% 23,8% Italia ,0% ,0% ,0% 23,3% Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere Anche il tasso di femminilizzazione indica che sono le altre aree provinciali a registrare indici più elevati e compresi tra il 25% e il 26% rispetto al Comune di Roma che si attesta al 20,5%, registrando un valore inferiore anche al tasso di femminilizzazione regionale (23,6%) e nazionale ( 23,3%). Fig. 1.1 Tasso di femminilizzazione nella provincia di Roma e nel Lazio. I semestre 2010 Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere 10

12 La variazione della numerosità (+ 6,2%) delle imprese femminili nell intera provincia, tra giugno 2009 e giugno 2010, ha contribuito in maniera sostanziale alla crescita complessiva dell imprenditoria romana (tab. 1.2) a fronte della variazione registrata uomini dalle imprese maschili che non hanno superato per lo stesso periodo il punto percentuale (0,6%). Va inoltre sottolineato che la variazione del numero di imprese femminili si fa più significativa nelle aree della provincia dove il tasso di femminilizzazione registra valori più contenuti. Infatti, dal punto di vista della distribuzione geografica, nell ultimo anno si è verificato un aumento del 7,4% nel Comune di Roma che registra altresì il maggiore incremento del tasso di femminilizzazione (+1%). Tab. 1.2 Variazione % delle imprese femminili e maschili nella Provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. I semestre I semestre 2010 Territorio Imprese Femminili Imprese Maschili TOTALE IMPRESE TASSO FEMMINILIZZAZIONE Var. % Var. % Var. % Var. Comune di Roma 7,4% 0,7% 2,0% 1,0 Castelli meridionali e litorale meridionale 3,5% 0,2% 1,0% 0,6 Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco 3,5% 0,0% 0,8% 0,7 Litorale settentrionale e area Sabatina 3,0% 0,7% 1,3% 0,4 Valle del Tevere e Sabina romana 5,4% 0,6% 1,8% 0,9 Valle dell Aniene 2,9% 0,5% 1,1% 0,5 Provincia di Roma 6,2% 0,6% 1,8% 0,9 Lazio 5,0% 0,4% 1,4% 0,8 Italia Centrale 3,3% -0,1% 0,7% 0,6 Italia 2,1% -0,4% 0,2% 0,4 Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere Il grafico 1.1 offre una rappresentazione della dinamica del numero di imprese femminili e maschili per area provinciale. Si può notare come la crescita delle imprese femminili del comune di Roma incida sulle performance dell intera provincia e come altre aree con tassi di femminilizzazione più elevati, si registrino, invece, dinamiche più contenute, salvo il caso della Valle del Tevere e Sabina romana che a fronte di un tasso di femminilizzazione del 25% - ha comunque segnato un incremento del 5,4%. 11

13 Graf Variazioni delle imprese femminili, maschili e totali per area sub - provinciale. I semestre I semestre ,0% 7,0% 6,0% Imprese Femminili Imprese Maschili 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% 0,0% -1,0% Comune di Roma Castelli meridionali e litorale meridionale (12 comuni) Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco (27 comuni) Litorale settentrionale e Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere area Sabatina (12 comuni) Valle del Tevere e Sabina romana (26 comuni) Valle dell Aniene (43 comuni) Provincia di Roma Le attività economiche (tab. 1.3.a) nelle quali sono più numerose le imprese femminili rientrano nel settore Commercio (32,6%), che distanzia di molto gli altri settori quali Alloggio e ristorazione (9,1%), Altre attività di servizi (8,1%), Costruzioni (6,4%), Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (5,6%), Attività manifatturiere (5,1%), Attività immobiliari (5,1%), Agricoltura e pesca (4,8%) e a seguire gli altri. Fermo restando che, anche rispetto a tutti i settori, nell area del Comune di Roma si trovano le numerosità maggiori di imprese femminili, se si considera come queste si distribuiscono all interno di ciascuna area (tab. 1.3.b) e quali sono i settori dove è più elevato il valore rispetto al dato provinciale, si scopre che: - nel Comune di Roma sono più diffuse le vocazioni nella maggior parte dei settori dei servizi e del terziario: Servizi di informazione e comunicazione (4% contro 3,4%), Attività immobiliari (5,9% contro 5,1%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (4,4% contro 3,8%), Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (6,1% contro 5,6%), Istruzione (0,9% contro 0,8%), Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (1,9% contro 1,7%), Altre attività di servizi (8,3% contro 8,1%); - nelle altre aree sono più marcate le vocazioni nei settori tradizionali e solo in alcuni dei servizi: o nei Castelli meridionali e litorale meridionale: Agricoltura e pesca, Attività manifatturiere, Costruzioni, Commercio, Attività dei servizi di Alloggio e ristorazione, Sanità e assistenza sociale; o nei Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco: Agricoltura e pesca, Attività manifatturiere, Costruzioni, Commercio, Attività dei servizi di 12

14 Alloggio e ristorazione, Attività finanziarie e assicurative, Sanità e assistenza sociale; o nel Litorale settentrionale e area Sabatina: Agricoltura e pesca, Estrazioni di minerali da cave e miniere, Fornitura di acqua, Commercio, Trasporto e magazzinaggio, Attività dei servizi di Alloggio e ristorazione, Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento; o nella Valle del Tevere e Sabina romana: Agricoltura e pesca, Costruzioni, Commercio, Sanità e assistenza sociale; o nella Valle dell Aniene: Agricoltura e pesca, Attività manifatturiere, Fornitura di acqua, Commercio, Attività dei servizi di Alloggio e ristorazione, altre Attività di servizi. In termini dinamici (graf. 1.2), tra il I semestre 2009 ed il I semestre 2010, si riscontra la crescita delle imprese femminili in tutti i settori eccetto l agricoltura (-2,04%), confermando una progressiva terziarizzazione dell imprenditorialità femminile e una più spiccata capacità di contribuire all evoluzione del sistema economico verso i servizi avanzati. Graf Variazioni delle imprese femminili per settore (classificazione ATECO 2007) nella Provincia di Roma. I semestre I semestre 2010 Attività di famiglie e convivenze Agricoltura e pesca 8,00% Estrazioni Altre attività di servizi 6,00% Manifatturiero Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 4,00% 2,00% Fornitura energia Sanità e assistenza sociale 0,00% Fornitura acqua -2,00% Istruzione -4,00% Costruzioni Amministrazione, difesa, ass. sociale Valori non significativi Commercio Noleggio, agenzia viaggio Trasporti Professioni scientifiche e tecniche Alloggio e ristorazione Immobiliare Finanza e assicurazione Informazione e comunicazione Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere Ovviamente queste dinamiche sono diverse a seconda delle aree della Provincia (Graf. 1.3). Ad esempio nel settore L (Attività Immobiliari) si rileva un +9,47% nell area Valle dell Aniene e 13

15 un -0,35% nei Castelli meridionali arrivando ad un dato aggregato del 4,87%, nel settore J (informazione e comunicazione) si passa dal -2,13% dei Castelli settentrionali al +6,91% del Comune di Roma (il dato provinciale è del +6,01%). In generale, si può notare una tendenza generalizzata a una crescita più contenuta o una riduzione solo in pochi settori - l Agricoltura (A), il Commercio (G) e dell Istruzione (P) - al contrario, si registra una crescita significativa nelle Altre attività di servizi (S) più che raddoppiate in un anno che se, da un lato, può indicare un continuo sviluppo di alcune attività tradizionalmente a maggior presenza di imprese femminili (dalle lavanderie ai servizi dei parrucchieri ed altri trattamenti estetici), dall altro, sembra evidenziare una certa capacità di sfruttare alcune più recenti tendenze del consumo (centri benessere, organizzazione di eventi e cerimonie etc.). Va inoltre osservato che i settori delle Estrazioni e delle costruzioni registrano incrementi consistenti (rispettivamente 7,41% e 6,50%) rispetto alle variazioni nazionali. Inoltre, sia il dato del Comune di Roma nel settore O (Amministrazione pubblica, difesa che si attesta a un +66,7% sia ), sia quello del settore D (Fornitura di acqua) che raggiunge quasi il 100%, vanno considerati con cautela a causa della esigua numerosità delle imprese. Graf Variazione della distribuzione di imprese femminili per settore e per area sub - provinciale (classificazione ATECO 2007). I semestre I semestre 2010 A T 100,0% B S 75,0% C R 50,0% 25,0% D Q 0,0% -25,0% E P -50,0% F O G N H M I L J Comune di Roma K Castelli meridionali e litorale meridionale (12 comuni); Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco (27 comuni); litorale settentrionale e area Sabatina (12 comuni); Valle del Tevere e Sabina romana (26 comuni); Valle dell Aniene (43 comuni). Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere 14

16 Il tasso di femminilizzazione per settore (tab. 1.4) evidenzia ancor meglio quale sia il peso nei vari rami di attività economica che, complessivamente nella provincia di Roma, risentono fortemente della concentrazione delle imprese nell area del Comune di Roma per la quale, come già detto, il livello di femminilizzazione è inferiore a quello nazionale. Infatti, nonostante i settori maggiormente femminilizzati siano quelli delle Altre attività di servizi (37,1%), della Sanità e assistenza sociale (36,9%), il livello risulta al di sotto di quello rilevato a livello nazionale, mentre le uniche eccezioni si hanno nell Agricoltura e pesca (31,9% contro 29,2%), nelle Estrazioni di minerali da cave e miniere (11,2% contro 10,4%), nella Fornitura di acqua (15,8% contro 13%), nelle Costruzioni (9,35 contro 7,1%) e nell Amministrazione pubblica (15,9% contro 14%). La situazione cambia, invece, se si osservano le aree della provincia esterne al Comune di Roma, dove in tutti i settori, ad eccezione delle Altre attività di servizi e delle Attività di famiglie e conviventi, si trovano valori massimi del tasso di femminilizzazione che superano i livelli nazionali tra un minimo di 2,8 e un massimo di 32,6 punti percentuali, rispettivamente riscontrati nelle Costruzioni per l area dei Castelli meridionali e litorale meridionale (9,9% contro 7,1%) e nella Fornitura di acqua per l area della Valle del Tevere e Sabina romana (40% contro 7,4%). 15

17 Tab. 1.3.a - Distribuzione delle imprese registrate femminili per settore di attività economica (classificazione ATECO 2007) nella Provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. I semestre 2010 Territorio A Agricoltura, silvicoltura pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz... E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d... F Costruzioni G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut... H Trasporto e magazzinaggio I Attività dei servizi alloggio e ristorazione Comune di Roma Castelli meridionali e litorale meridionale Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco Litorale settentrionale e area Sabatina Valle del Tevere e Sabina romana Valle dell Aniene Provincia di Roma Lazio Italia Centrale Italia Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere-Infocamere J Servizi di informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attivita' immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im... O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale... P Istruzione Q Sanita' e assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver... S Altre attività di servizi T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p... X Imprese non classificate TOTALE Tab. 1.3.b - Distribuzione delle imprese registrate femminili per settore di attività economica (classificazione ATECO 2007) nella Provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. I semestre 2010 Territorio A Agricoltura, silvicoltura pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz... E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d... F Costruzioni G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut... H Trasporto e magazzinaggio I Attività dei servizi alloggio e ristorazione J Servizi di informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attivita' immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im... O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale... P Istruzione Q Sanita' e assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver... S Altre attività di servizi T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p... X Imprese non classificate TOTALE Comune di Roma 2,4% 0,0% 4,9% 0,0% 0,1% 6,1% 31,9% 1,9% 8,5% 4,0% 2,6% 5,9% 4,4% 6,1% 0,0% 0,9% 1,3% 1,9% 8,3% 0,0% 8,6% 100,0% Castelli meridionali e litorale meridionale 9,0% 0,0% 5,9% 0,0% 0,1% 7,5% 32,7% 1,8% 10,7% 2,2% 2,6% 3,4% 2,5% 4,4% 0,0% 0,5% 1,5% 1,2% 7,9% 0,0% 6,2% 100,0% Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco 8,8% 0,0% 5,8% 0,0% 0,1% 7,5% 35,8% 1,6% 9,8% 2,2% 2,8% 2,8% 2,3% 4,0% 0,0% 0,6% 1,4% 1,1% 7,9% 0,0% 5,5% 100,0% Litorale settentrionale e area Sabatina 13,1% 0,1% 3,8% 0,0% 0,2% 5,7% 33,7% 2,0% 12,3% 1,8% 2,3% 2,9% 2,0% 4,8% 0,0% 0,4% 1,1% 1,8% 7,3% 0,0% 4,8% 100,0% Valle del Tevere e Sabina romana 13,8% 0,0% 5,0% 0,0% 0,1% 7,7% 31,7% 1,4% 8,5% 2,2% 2,5% 3,6% 2,5% 4,9% 0,0% 0,4% 1,7% 1,1% 7,0% 0,0% 5,8% 100,0% Valle dell Aniene 8,2% 0,1% 6,1% 0,0% 0,2% 5,8% 38,9% 1,4% 11,2% 1,6% 2,6% 2,7% 1,7% 4,4% 0,0% 0,4% 1,1% 0,9% 8,2% 0,0% 4,6% 100,0% Provincia di Roma 4,8% 0,0% 5,1% 0,0% 0,1% 6,4% 32,6% 1,8% 9,1% 3,4% 2,6% 5,1% 3,8% 5,6% 0,0% 0,8% 1,3% 1,7% 8,1% 0,0% 7,6% 100,0% Lazio 12,3% 0,0% 5,4% 0,0% 0,1% 5,8% 31,3% 1,7% 9,0% 2,8% 2,3% 4,1% 3,0% 4,6% 0,0% 0,7% 1,2% 1,4% 7,6% 0,0% 6,7% 100,0% Italia Centrale 15,5% 0,0% 9,0% 0,0% 0,1% 4,8% 28,9% 1,4% 8,9% 2,2% 2,0% 4,8% 2,7% 3,8% 0,0% 0,5% 0,9% 1,4% 7,8% 0,0% 5,2% 100,0% Italia 17,8% 0,0% 8,3% 0,0% 0,1% 4,5% 29,2% 1,4% 8,6% 1,9% 1,9% 4,5% 2,9% 3,2% 0,0% 0,5% 0,9% 1,2% 7,6% 0,0% 5,5% 100,0% Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere-Infocamere 16

18 Tab Tasso di femminilizzazione per settore di attività economica (classificazione ATECO 2007) nella Provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. I semestre 2010 A Agricoltura, silvicoltura pesca B Estrazione di minerali da cave e miniere C Attività manifatturiere D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz... E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d... F Costruzioni G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut... H Trasporto e magazzinaggio I Attività dei servizi alloggio e ristorazione J Servizi di informazione e comunicazione K Attività finanziarie e assicurative L Attivita' immobiliari M Attività professionali, scientifiche e tecniche N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im... O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale... P Istruzione Q Sanita' e assistenza sociale R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver... S Altre attività di servizi T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p... X Imprese non classificate TOTALE Territorio Comune di Roma 31,9% 10,3% 17,4% 6,3% 15,4% 9,6% 23,7% 10,0% 26,7% 17,4% 18,3% 19,5% 20,0% 25,8% 15,2% 30,6% 33,4% 23,7% 34,5% 0,0% 17,5% 20,5% Castelli meridionali e litorale meridionale 29,9% 22,2% 19,4% 0,0% 10,4% 9,9% 28,7% 12,9% 36,0% 25,2% 32,2% 25,7% 27,2% 30,5% 25,0% 38,7% 48,8% 27,9% 44,2% 0,0% 23,9% 25,0% Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco 32,9% 9,1% 21,8% 0,0% 15,9% 9,3% 31,0% 13,6% 34,3% 28,3% 29,8% 25,0% 27,8% 33,0% 25,0% 34,3% 44,5% 29,5% 45,4% 0,0% 24,1% 25,7% Litorale settentrionale e area Sabatina 30,9% 13,6% 18,8% 33,3% 22,5% 7,7% 31,4% 12,2% 34,5% 27,3% 27,6% 28,1% 26,2% 33,9% 0,0% 36,1% 44,3% 30,3% 47,0% 0,0% 21,6% 25,6% Valle del Tevere e Sabina romana 32,4% 5,9% 19,3% 40,0% 17,2% 8,6% 31,0% 9,9% 35,8% 26,9% 32,6% 25,5% 28,1% 35,3% 0,0% 41,7% 54,8% 25,2% 44,8% 0,0% 23,9% 25,0% Valle dell Aniene 36,5% 15,4% 20,1% 12,5% 22,9% 7,6% 32,6% 9,8% 39,7% 23,4% 25,6% 25,6% 28,8% 37,4% 0,0% 30,4% 44,8% 23,2% 46,6% 0,0% 21,7% 26,1% Provincia di Roma 31,9% 11,2% 18,1% 6,9% 15,8% 9,3% 25,6% 10,4% 29,3% 18,5% 20,7% 20,5% 21,1% 27,3% 15,9% 31,5% 36,9% 24,5% 37,1% 0,0% 18,5% 21,8% Lazio 35,0% 10,7% 19,0% 7,8% 15,7% 9,3% 27,1% 11,6% 31,7% 19,5% 22,0% 21,5% 21,2% 28,3% 15,4% 32,3% 39,1% 25,0% 40,0% 0,0% 19,5% 23,6% Italia Centrale 32,7% 10,3% 20,9% 7,0% 15,1% 7,4% 27,2% 11,0% 32,4% 21,0% 22,6% 23,8% 21,6% 29,8% 15,0% 31,2% 41,5% 26,1% 45,2% 0,0% 20,0% 23,8% Italia 29,2% 10,4% 18,6% 7,4% 13,0% 7,1% 26,8% 10,7% 32,4% 22,3% 22,6% 23,3% 21,8% 30,3% 14,0% 31,6% 41,1% 25,8% 47,4% 15,4% 21,1% 23,3% Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere-Infocamere 17

19 Se si considera, inoltre, l evoluzione tra il 30 giugno 2009 ed il 30 giugno 2010 del tasso di femminilizzazione nei settori per la Provincia di Roma (graf. 1.4), si conferma la tendenza delle imprese femminili a sviluppare i servizi, in particolare nella Sanità e assistenza sociale (Q), Attività immobiliari (L), Servizi di Informazione e comunicazione (J) e Altre attività di servizi (S), pur notandosi una sensibile crescita anche in attività residuali e numericamente meno rilevanti quali l Amministrazione pubblica, difesa e assicurazione sociale (O). Graf Variazione del tasso di femminilizzazione per settore (classificazione ATECO 2007) nella provincia di Roma. I semestre I semestre ,7% 4,7% 3,7% 2,7% 1,7% 0,7% -0,3% A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T O T Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere Graf Variazione del tasso di femminilizzazione per settore (classificazione ATECO 2007) e aree sub - provinciali. I semestre I semestre 2010 A X 25,0% B T 20,0% C S 15,0% 10,0% D R 5,0% 0,0% E Q -5,0% -10,0% F P G O H N I M Comune di Roma L Castelli meridionali e litorale meridionale (12 comuni); Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco (27 comuni); litorale settentrionale e area Sabatina (12 comuni); Valle del Tevere e Sabina romana (26 comuni); Valle dell Aniene (43 comuni). K J Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere 18

20 Passando ad analizzare la forma giuridica delle imprese (graf. 1.6), i dati del I semestre 2010 confermano, come rilevato anche a livello nazionale e delle altre aree del Paese, che la numerosità maggiore delle imprese femminili è costituita dalle ditte individuali (43.918), a differenza delle maschili che hanno numerosità più elevata tra le società di capitale ( ). Graf Imprese registrate femminili e maschili per forma giuridica nella provincia di Roma. I semestre IMPRESE FEMMINILI IMPRESE MASCHILI SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE DITTE INDIVIDUALI ALTRE FORME Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere Va sottolineato, però, che nella Provincia di Roma le imprese femminili individuali sono di quasi 15 punti percentuali, inferiori alla media nazionale (46% contro 60,7%). Di converso le società di capitale si attestano al 32% (+17,9% rispetto ai valori Italia) e sono la seconda forma giuridica in ordine di preferenza per le imprese guidate da donne. Le società di persone sono il 18,4% del totale delle imprese femminili, le Cooperative, i Consorzi e le altre forme insieme non superano il 4% (tab. 1.5), ma anche in questo caso è doveroso evidenziare che per le cooperative e per le altre forme i livelli sono più alti di quelli nazionali (rispettivamente 3% contro 2% e 0,4% contro 0,3%). 19

21 Tab. 1.5 Distribuzione delle imprese femminili per forma giuridica nella provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. I semestre 2010 Territorio SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE IMPRESE INDIVIDUALI COOPERATIVE CONSORZI ALTRE FORME TOTALE Comune di Roma 37,2% 18,6% 40,4% 3,0% 0,2% 0,5% 100,0% Castelli meridionali e litorale meridionale 21,4% 17,7% 56,3% 4,2% 0,1% 0,3% 100,0% Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco 19,9% 18,2% 59,0% 2,7% 0,1% 0,3% 100,0% Litorale settentrionale e area Sabatina 17,0% 19,8% 60,5% 2,2% 0,1% 0,4% 100,0% Valle del Tevere e Sabina romana 22,5% 17,2% 57,7% 2,2% 0,0% 0,3% 100,0% Valle dell Aniene 18,8% 15,1% 63,1% 2,7% 0,0% 0,2% 100,0% Provincia di Roma 32,0% 18,4% 46,0% 3,0% 0,2% 0,4% 100,0% Lazio 26,3% 17,6% 52,6% 3,0% 0,1% 0,4% 100,0% Italia Centrale 19,3% 21,2% 57,1% 2,1% 0,1% 0,3% 100,0% Italia 14,1% 22,8% 60,7% 2,0% 0,1% 0,3% 100,0% Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere Scendendo su scala sub - provinciale si rilevano condizioni non molto diverse nelle proporzioni tra le forme giuridiche delle imprese femminili, descritte per il dato provinciale. Infatti, l ordine vede in primo luogo l impresa individuale, con tutti valori al di sotto di quello nazionale ad eccezione della sola area della Valle dell Aniene (63,1%), in secondo luogo le società di capitale con tutti valori al di sopra del livello nazionale, con l eccezione dell area del Litorale settentrionale e area Sabatina nella quale la seconda forma giuridica è la società di persone (19,8% contro il 17% delle società di capitale). Peraltro, questa ultima rimane sempre al di sotto del dato nazionale. Tuttavia, se si considera l evoluzione del fenomeno durante i dodici mesi precedenti (Graf. 1.7 e Tab. 1.6), si nota come la crescita maggiore si è registrata nelle società di capitali, con un incremento del 21,2%, seguite dalle Altre forme (+9%), i consorzi e le cooperative (rispettivamente +5,5% e +2,8%.) e, in misura molto più contenuta, le imprese individuali (+0,5%); le società di persone sono le uniche imprese che hanno subito una contrazione (-0,7%). Dinamiche che confrontate con quelle nazionali si dimostrano, da un lato, più positive per le società di capitale e le imprese individuali, dall altro, inferiori nelle società di persone, cooperative, consorzi e altre forme. Tab. 1.6 Variazione delle imprese femminili per forma giuridica nella Provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. I semestre 2009 I semestre Territ orio SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE IMPRESE COOPERATI INDIVIDUAL CONSORZI VE I ALTRE FORME TOTALE Comune di Roma 21,3% -0,8% 0,8% 4,0% 6,4% 8,9% 7,4% Castelli meridionali e litorale meridionale 21,9% -1,1% -0,6% 0,6% 66,7% 4,3% 3,5% Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco 20,0% -0,9% 0,2% -0,6% 0,0% 45,5% 3,5% Litorale settentrionale e area Sabatina 21,0% -1,1% 0,5% -2,3% -40,0% 0,0% 3,0% Valle del Tevere e Sabina romana 22,5% 3,5% 0,8% 0,0% -50,0% 8,3% 5,4% Valle dell Aniene 18,7% -0,5% -0,2% 2,9% -50,0% 0,0% 2,9% Provincia di Roma 21,2 % -0,7 % 0,5 % 2,8 % 5,5 % 9,0 % 6,2 % Lazio 21,4% -0,3% 0,0% 3,7% 5,1% 8,7% 5,0% Italia Centrale 18,3% 0,0% 0,2% 3,6% 7,4% 7,7% 3,3% Italia 18,0% 0,4% -0,5% 3,3% 7,1% 9,4% 2,1% Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere 20

22 In particolare, osservando la variazione delle forme giuridiche per le aree sub-provinciali in esame (graf. 1.8) si evince una sostanziale omogeneità nella consistenza delle variazioni per le società di capitale, le società di persone, le ditte individuali e le cooperative. Nel caso dei consorzi e delle Altre forme, in virtù della bassa numerosità, le variazioni vanno considerate senza porre particolare enfasi sui valori rilevati. Graf Variazioni percentuali delle imprese femminili registrate per forma giuridica nella provincia di Roma. I semestre I semestre ,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE IMPRESE INDIVIDUALI COOPERATIVE CONSORZI ALTRE FORME -5,0% Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere Gli unici elementi di rilievo in quanto evidenziano specificità territoriali sono l incremento del 3,5% delle società di persone nella valle del Tevere a fronte della contrazione di circa un punto percentuale delle altre aree, e il consistente aumento delle cooperative nel Comune di Roma (+4%) e nella Valle dell Aniene (+ 2,9%) rispetto a una sostanziale stabilità delle altre aree e a una più significativa contrazione nell area del litorale settentrionale e area sabatina (-2,3%). 21

23 Graf Variazioni percentuali delle imprese femminili registrate per aree sub -provinciali e per forma giuridica. I semestre I semestre ,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% -20,0% SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE IMPRESE INDIVIDUALI COOPERATIVE CONSORZI ALTRE FORME -40,0% -60,0% Comune di Roma Castelli meridionali e litorale meridionale (12 comuni); Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco (27 comuni); litorale settentrionale e area Sabatina (12 comuni); Valle del Tevere e Sabina romana (26 comuni); Valle dell Aniene (43 comuni). Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere In virtù, del loro maggior dinamismo, le imprese femminili potranno rappresentare perciò un importante fattore di sviluppo nel momento in cui si consolideranno i segnali di ripresa economica degli ultimi mesi. In conclusione, la fotografia che si ottiene da una prima analisi dei dati disponibili dà conto di una partecipazione femminile al mondo delle imprese in forte espansione, nonostante la difficile congiuntura economica che ha caratterizzato il periodo in esame. Tale evoluzione ha interessato prevalentemente i settori dei servizi, in particolare attraverso forme più strutturate, contribuendo a riequilibrare i divari tra rami di attività, aree provinciali e assetti giuridici. Le imprese femminili sembrano dunque aver reagito alla crisi con maggiore dinamismo rispetto alle maschili, e potranno rappresentare perciò un importante fattore di sviluppo nel momento in cui si consolideranno i segnali di ripresa economica degli ultimi mesi. 22

24 1.2 Le imprese dal 2003 al La distribuzione sul territorio Lo sviluppo dell imprenditorialità femminile nella Provincia di Roma si inserisce in un quadro nazionale in cui, alla data del 31 dicembre 2008, le imprese registrate condotte da donne erano complessivamente (tab. 1.7) con un aumento di oltre centomila unità rispetto allo stesso dato di cinque anni prima. L iniziativa economica femminile risulta in crescita anche da un punto di vista relativo (tab. 1.8): se si considera il rapporto tra imprese femminili registrate e totale delle imprese, il cosiddetto tasso di femminilizzazione, si può notare un aumento di 1,2 punti percentuali tra il 2003 ed il 2008, giungendo fino al 23,4% del totale di imprese in Italia. Tab. 1.7 Consistenza delle imprese registrate femminili, maschili e totali nella Provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. Anni Territorio IMPRESE FEMMINILI Anno 2008 Anno 2003 IMPRESE MASCHILI TOTALE IMPRESE IMPRESE FEMMINILI IMPRESE MASCHILI TOTALE IMPRESE Comune di Roma Castelli meridionali e litorale meridionale Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco Litorale settentrionale e area Sabatina Valle del Tevere e Sabina romana Valle dell Aniene * n.c Provincia di Roma Lazio Italia Centrale Italia Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere A livello di distribuzione geografica, la Provincia di Roma presenta uno sviluppo record dell imprenditorialità femminile nei cinque anni considerati con un aumento del tasso di femminilizzazione del 2,9%, superiore sia al risultato regionale che riguarda il Lazio (+2,3%), sia a quello dell Italia Centrale (+1,6%). Dal punto di vista dei valori assoluti, l incremento registrato nella Provincia di Roma è di oltre unità (da imprese femminili a fine 2003, a a fine 2008), a fronte di un aumento di unità nel Lazio (da imprese femminili a fine 2003, a a fine 2008) e di unità nell Italia Centrale (da imprese femminili a fine 2003, a a fine 2008). Nella Provincia di Roma, dunque, si concentra virtualmente gran parte della crescita dell impresa femminile dell intera ripartizione geografica. 23

25 Tab. 1.8 Tasso di femminilizzazione e variazione nella Provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. Anni Territorio Var Comune di Roma 21,2% 17,9% 3,32 Castelli meridionali e litorale meridionale 25,3% 23,3% 1,94 Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco 25,8% 24,2% 1,57 Litorale settentrionale e area Sabatina 25,8% 24,7% 1,12 Valle del Tevere e Sabina romana 24,8% 23,4% 1,35 Valle dell Aniene 26,2% 24,6% 1,57 * n.c. 0,0% 0,0% - Provincia di Roma 22,3% 19,4% 2,90 Lazio 24,0% 21,7% 2,30 Italia Centrale 23,9% 22,4% 1,55 Italia 23,4% 22,3% 1,15 Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere- Infocamere In questa dinamica, occorre evidenziare il ruolo giocato dal Comune di Roma, in cui l aumento del tasso di femminilizzazione è pari al 3,3%, un dato quasi triplo dell andamento nazionale. La capitale, dunque, si configura come un vero e proprio motore della crescita dell impresa femminile. Considerando le altre aree all interno della Provincia, si può notare un maggior dinamismo della zona sud-orientale (+1,9% nei Castelli meridionali e litorale meridionale, +1,6% nei Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco, +1,6% nella Valle dell Aniene) mentre il resto del territorio è in linea con la media nazionale. Il ruolo centrale ricoperto dalla città di Roma è evidente anche considerando la distribuzione percentuale delle presenze nelle diverse ripartizioni territoriali al 31 dicembre 2008 (tabella 1.9) dal momento che concentra su di sé oltre il 70% delle imprese femminili esistenti nella Provincia di Roma, che a sua volta rappresenta il 6,7% a livello nazionale. Tuttavia, è proprio il Comune di Roma a presentare un tasso di femminilizzazione (21,2%) più basso della media provinciale (22,3%) e nazionale (23,4%). La forte crescita registrata nel quinquennio va a colmare, dunque, il ritardo ereditato dal passato. In ogni caso, va fatto notare che il maggior tasso di femminilizzazione registrato al di fuori dell area metropolitana della capitale si riferisce ad una numerosità molto bassa, di poche decine di migliaia di imprese in ciascuna zona. 24

26 Fig. 1.2 Tasso di femminilizzazione nella provincia di Roma. Anno 2008 Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere-Infocamere Tab. 1.9 Imprese registrate femminili, maschili e totali in valore percentuale nella Provincia di Roma, Lazio, Italia Centrale e Italia. Anno 2008 Territorio IMPRESE FEMMINILI IMPRESE MASCHILI TOTALE IMPRESE TASSO FEMMINILIZZAZIONE Comune di Roma 70,1% 74,9% 73,8% 21,2% Castelli meridionali e litorale meridionale 8,6% 7,3% 7,6% 25,3% Castelli settentrionali, monti Prenestini e Valle del Sacco 6,6% 5,4% 5,7% 25,8% Litorale settentrionale e area Sabatina 6,0% 5,0% 5,2% 25,8% Valle del Tevere e Sabina romana 4,7% 4,1% 4,2% 24,8% Valle dell Aniene 4,0% 3,3% 3,4% 26,2% Provincia di Roma 100,0% 100,0% 100,0% 22,3% Provincia di Roma 6,7% 7,1% 7,0% 22,3% Lazio 9,8% 9,5% 9,6% 24,0% Italia Centrale 21,3% 20,7% 20,9% 23,9% Italia 100,0% 100,0% 100,0% 23,4% Fonte: Elaborazione Retecamere su dati Osservatorio dell Imprenditoria Femminile, Unioncamere-Infocamere 25

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