TITOLO TESI UNA COMUNITA BANGLADESE TRA INTEGRAZIONE E CHIUSURA : LE DONNE E IL LAVORO SOGNATO.

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI PSICOLOGIA Ordinamento Quadriennale TITOLO TESI UNA COMUNITA BANGLADESE TRA INTEGRAZIONE E CHIUSURA : LE DONNE E IL LAVORO SOGNATO. Traduzione in Inglese A Bangladeshi Community Between Integration and Closure : Women and the Dreamed Work. RELATORE Prof. Giovanni Battista Novello Paglianti LAUREANDO Mariano Mutton MATRICOLA ANNO ACCADEMICO 2007/2008 1

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3 INDICE. 1 Introduzione 8 2 Informazioni generali sul Bangladesh 9 3 Caratteristiche dell immigrazione bangladese In Italia Storia dell immigrazione bangladese in Italia L immigrazione bangladese nel Veneto Suddivisione di genere L immigrazione bangladese nella provincia di Treviso Presenza degli immigrati bangladesi in provincia di Treviso (dati relativi all anno 2003) Presenza degli immigrati bangladesi in provincia di Treviso (dati relativi all anno 2007) Caratteristiche socio-economiche della zona del Quartier del Piave Caratteristiche geografico-ambientali e socioeconomiche 33 4 L inserimento lavorativo delle donne bangladesi : cronistoria di un tentativo non riuscito Il lavoro preliminare Il primo incontro con Hossain Mokarrom Considerazioni L associazione BASCO Primo incontro con l Associazione BASCO Secondo incontro con l Associazione BASCO Considerazioni Incontro con il Consorzio Intesa (CCA) Considerazioni Epilogo del Progetto di Cooperativa 54 5 Ritorno a casa : la condizione femminile nel Bangladesh La condizione della donna nel mondo rurale 60 3

4 5.1.1 La condizione lavorativa della donna rurale La partecipazione delle donne alle attività economiche nell ambiente rurale La condizione della donna nell ambiente urbano e gli aspetti salienti della socializzazione femminile Il ruolo della donna nella cultura bangladese Premessa Dimensioni della condizione femminile nella cultura e nella società bangladese Il diritto per le donne Musulmane in Bangladesh Premessa Successione e diritto di proprietà Matrimonio e divorzio Il mantenimento La tutela e la custodia dei figli I diritti fondamentali Aspetti sociali del matrimonio in Bangladesh Aspetti generali L emergenza del costume della dote nel Bangladesh odierno Il sistema del Purdah Introduzione Mondi separati e protezione simbolica L osservanza del purdah La religione ed il ruolo della donna nella tradizione Hindu e Musulmana Mondi separati Complementarietà Interdipendenza La protezione simbolica Il controllo delle pulsioni L osservanza del purdah in base alla classe 4

5 sociale di appartenenza Le donne non protette Considerazioni conclusive La globalizzazione nel settore tessile : le Ready Garment Workers (le lavoratrici del settore tessile) La nascita dell industria tessile in Bangladesh L organizzazione sociale del lavoro nelle fabbriche tessili Chi sono e da dove vengono le operaie tessili Dhaka e Londra : due diverse risposte alla globalizzazione ed all integrazione La negoziazione del potere all interno del gruppo familiare e nella realtà sociale di Dhaka L indagine di Naila Kabeer : il campione e gli scopi Analisi dei risultati dell indagine Dinamiche familiari in relazione alla scelta di lavorare Oltre la famiglia Il campione londinese nell analisi di Naila Kabeer Il formarsi della comunità bangladese britannica L industria tessile britannica e l immigrazione bangladese Le donne del campione londinese I dati sul campione londinese Il processo di presa di decisione e l influenza dell ambiente sociale circostante Le modalità del processo di decisione I modelli unificati e di negoziazione del benessere familiare Il ruolo della comunità La negoziazione del potere all interno delle famiglie a Londra 219 5

6 L impatto dei redditi femminili sul reddito familiare Le dinamiche psicologiche della negoziazione del potere. Confronto tra le realtà di Dhaka e di Londra Il sogno allontanato e ritrovato Modelli di costruzione del Sé La teoria del Sé indipendente e del Sé interdipendente L interpretazione indipendente del Sé L interpretazione interdipendente del Sé Autonomia interpersonale e autonomia intrapsichica L autonomia intrapsichica L autonomia interpersonale L autonomia intrapsichica nei soggetti asiatici La famiglia sud-asiatica Il modello ideale della famiglia sud-asiatica Struttura e processo Strutture di parentela extra-familiare La famiglia nel processo migratorio Continuità e cambiamento La seconda generazione Fonti di unità nell ambiente urbano Fonti di divisione Considerazioni finali Il significato dell autonomia e della relazionalità nella costruzione del Sé Due dimensioni sottostanti La questione psicologica : l individuo Il ruolo della ricerca sugli adolescenti La ricerca cross-culturale e l individualismocollettivismo (I C) Un modello del Sé autonomo-relazionale e della famiglia nel contesto globale Considerazioni conclusive Lettura delle interviste 269 6

7 7.2.1 Le singole interviste Considerazioni conclusive Tutte le interviste Le interviste femminili Le interviste maschili Appendice 3 interviste significative Il ruolo delle istituzioni L ULSS 7 I Piani di Zona ed il progetto di integrazione. Incontro con il dr. Nardin La mediazione culturale : incontro con Thiam Massamba Le reti per l intercultura. Incontri con le prof.sse Marchi e Buso Il ruolo della formazione professionale L Amministrazione Comunale di Pieve di Soligo Il Sindacato Il mondo del volontariato Tre anni dopo Considerazioni conclusive Il sogno ritrovato : il vissuto femminile come limite del vissuto della comunità L esperienza delle donne della comunità bangladese Tania, una voce fuori dal coro Valutazione del progetto cooperativo Le prospettive future Bibliografia 382 7

8 1) INTRODUZIONE. Il presente lavoro, è stato suddiviso in 8 capitoli. Il primo, l introduzione, funziona da mappa di lettura dell intero lavoro, spiegandone la suddivisione. Il secondo, fornisce una breve introduzione al paese asiatico dal quale proviene la comunità di immigrati studiata nella tesi : il Bangladesh. Il terzo capitolo, cerca di delineare le ragioni e la storia della presenza dell immigrazione bangladese in Italia e specificatamente, nella regione del Veneto e nella provincia di Treviso, nella parte nord-orientale della quale si svolgono gli eventi narrati. Il quarto capitolo, racconta la prima parte sul campo del lavoro, la presa di contatto con la comunità bangladese ed il tentativo di costituire con alcuni suoi membri, una cooperativa di produzione, formata da donne. L esito dell esperimento è stato negativo, ma come vedremo, è stato l avvio di un interrogarsi sul perché di questo fallimento, che mi ha portato a riconsiderare in modo diverso la prospettiva stessa della problematica dell impiego femminile. La parte finale del capitolo comprende anche una esposizione metodologica del tipo di ricerca effettuata. Il quinto capitolo, descrive i tratti salienti della condizione femminile nel Bangladesh. Il titolo è Ritorno a casa, proprio perché solo un ritorno alle condizioni di partenza delle donne immigrate e di tutta la comunità bangladese, avrebbe permesso di comprendere gli esiti negativi del lavoro intrapreso col progetto di cooperativa femminile. Nel sesto capitolo, vengono esaminate due realtà di insediamento delle donne bangladesi, legate all inserimento lavorativo nell industria tessile : Dhaka, nel Bangladesh e Londra, nel Regno Unito. Sono due esempi di diverso esito dell esperienza migratoria, una interna, dalle zone rurali del paese a quelle urbane ed una extra-nazionale, fino al Nord-Europa, la più grossa realtà di insediamento migratorio bangladese al mondo, che ci permettono di iniziare a vedere come la diversa realtà sociale della società di insediamento può condizionare gli esiti del processo di integrazione comunitaria. Nel settimo capitolo, cerco di analizzare quanto è accaduto in Italia, alla comunità bangladese, alla luce degli strumenti interpretativi che abbiamo ricavato dal nostro viaggio a ritroso nella comunità originaria nel Bangladesh ed in quella britannica. Cerco anche di delineare le prospettive future di questo insediamento migratorio e le problematiche dell integrazione culturale nei suoi vari aspetti, sia essa legata agli immigrati, che ai vari settori che compongono ogni società. L ottavo capitolo, è costituito dalla Bibliografia. 8

9 2) INFORMAZIONI GENERALI SUL BANGLADESH. Il Bangladesh (Repubblica Popolare del Bangladesh), è un paese del Sud dell Asia. Confina su tutti i lati con l India, eccetto per un breve tratto di confine con la Birmania (Myanmar) a sud-est e con il Golfo del Bengala a sud. Assieme allo Stato Indiano del West Bengal (Bengala Occidentale), forma la regione etno-linguistica del Bengala. Gli attuali confini derivano dalla divisione dell India e del Bengala (Partition) del 1947, quando i territori con prevalente popolazione musulmana dell India britannica si separarono da quelli con prevalente popolazione Hindu, per formare lo Stato del Pakistan, suddiviso in due parti : il Pakistan Occidentale, tra Iran, Afghanistan ed India ed il Pakistan Orientale, km. lontano, dall altra parte del subcontinente indiano. Discriminato politicamente, economicamente e linguisticamente, il Pakistan Orientale si ribellò al dominio della parte occidentale e con la Guerra di Indipendenza del 1971, con l aiuto dell India, diede vita all attuale Bangladesh. E tra gli stati più densamente popolati al mondo ed ha un alto tasso di povertà. La superficie dello stato è di km 2, con una popolazione, stimata nel 2007, di abitanti. La densità è di persone per km 2 (è l undicesima posizione al mondo, ma la prima tra le nazioni, essendo preceduta da città-stato). Le origini dell antica civiltà della regione del Bengala datano ad almeno quattromila anni fa, quando nel suo territorio si insediarono popolazioni di origine Dravidica, Birmano- Tibetana ed Austro-Asiatica. Il termine Bangla o Bengala, è di origine sconosciuta, ma si suppone derivi da Bang, il nome della tribù di lingua Dravidica che si insediò nell area nel a.c. Dopo l arrivo degli Indo-Ariani, nel settimo secolo a.c. si formò il regno di Gangaridai, al quale seguirono gli Imperi Magadha, Maurya e Sunga. Il Bengala fece poi parte degli Imperi Gupta e Harsha, dal terzo al sesto secolo d.c. Seguirono il breve primo regno indipendente del Bengala, quello di Shashanka e per quattro secoli, la dinastia Buddhista dei Pala, ai quali seguì il breve regno della dinastia Hindu dei Sena. L Islam venne introdotto nel Bengala nel dodicesimo secolo da missionari Sufi. Seguirono poi le conquiste islamiche, finché Bakhtiar Khilji, un generale di etnia Turca sconfisse la dinastia Sena e conquistò gran parte della regione. Nel 16 secolo, l Impero Moghul controllava l intero Bengala e Dhaka divenne un importante centro dell amministrazione Moghul. I commercianti europei arrivarono nel 15 secolo e la loro influenza aumentò sempre più, finché la British East India Company ottenne il controllo del Bengala dopo la Battaglia di Plassey, nel Dopo la sanguinosa ribellione del 1857, l Ammuntinamento dei Sepoy, il potere venne trasferito alla Corona Britannica, con un Viceré che guidava 9

10 l Amministrazione. Nel corso del dominio coloniale, le carestie afflissero il subcontinente indiano molte volte. Ricordiamo la Carestia del Bengala del 1943, che causò 3 milioni di morti. Dopo la Partition, nel 1950, nel Bengala orientale (Pakistan Orientale), venne attuata la Riforma Agraria, che abolì il sistema feudale dei Zamindar. Dopo la conquista dell Indipendenza, nel 1971, grazie alla lotta dei partigiani Mukhti Bahini, delle truppe regolari del Pakistan Orientale e dell Esercito Indiano, che sconfissero l esercito invasore del Pakistan occidentale, che aveva massacrato un enorme numero di civili, dai ai , secondo le diverse stime, si insediò al governo Sheikh Mujibur Rahman, il leader dell Awami League. Gli anni seguenti alla conquistata indipendenza furono difficili per il nuovo paese : dopo le carestie del 1973 e del 1974, nel 1975 i militari presero il potere, uccidendo Mujibur Rahman.Dopo una serie di altri colpi di stato, salì al potere il Generale Ziaur Rahman, che fondò il Bangladesh National Party (BNP) e riportò il paese al multipartitismo. Zia governò fino al 1981, quando venne rovesciato da un altro colpo di stato militare. Nel 1982 salì al potere il Generale Hossain Muhammad Ershad, che governò fino al 1990, quando venne invitato a dimettersi dai paesi occidentali che finanziavano il paese. Da allora si sono susseguiti al governo sia il BNP che l Awami League, ma entrambi i partiti portarono il paese sull orlo del collasso economico e morale, finché nel 2007 non venne insediato un Governo di garanzia nazionale, col compito di portare il paese a nuove elezioni, dopo aver cercato di debellare l imperante corruzione politica. Il Bangladesh è una democrazia parlamentare e l Islam è la religione di stato. I cittadini con più di 18 anni possono votare per un Parlamento Unicamerale. Le elezioni si tengono normalmente ogni 5 anni. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo, attraverso il suo Primo Ministro, che è nominato dal Presidente della Repubblica. Quest ultimo, viene eletto dal Parlamento ed ha un ruolo puramente cerimoniale, eccetto nelle situazioni come l attuale, quando è in carica un Governo di Garanzia Nazionale, nel qual caso, diventa responsabile per la tenuta delle elezioni politiche e per il trasferimento dei poteri al nuovo governo eletto. La Costituzione del Bangladesh è stata redatta nel 1972 ed ha subito finora 14 modificazioni. Il più alto organo giudiziario è la Corte Suprema, i cui membri sono nominati dal Presidente della Repubblica. Il paese è suddiviso in sei Divisioni amministrative (Barisal, Chittagong, Dhaka, Khulna, Rajshahi e Sylhet). Le Divisioni sono a loro volta suddivise in Distretti (Zila). Ci sono 64 Distretti. Questi sono a loro volta suddivisi i Sottodistretti (Upazila) o Stazioni di polizia (Thana). Non ci sono amministratori eletti a livello di Divisione, distretto o upazila ed i 10

11 funzionari sono nominati dal Governo centrale. La capitale del paese è Dhaka ( abitanti nell area urbana, abitanti nell area metropolitana). Altre città importanti sono : Chittagong, Khulna, Rajshahi, Sylhet e Barisal, le città capoluogo delle Divisioni amministrative. Il paese si trova nella parte inferiore del Delta dei fiumi Gange-Brahmaputra, comunemente chiamato Delta del Gange. Il delta è formato dalla confluenza di tre fiumi : il Gange, il Brahmaputra ed il Meghna. Il terreno alluvionale depositato da questi fiumi ha creato delle pianure tra le più fertili al mondo. La gran parte del paese è ad appena 12 metri s.l.m. e si ritiene che il 50% della sua superficie sarebbe sommersa dalle acque se il livello del mare dovesse innalzarsi di 3 metri. Il clima del paese è tropicale, con un inverno tiepido da ottobre a marzo ed un estate calda ed umida da marzo a giugno. Calamità naturali quali alluvioni, cicloni tropicali, tornado, maree invasive, avvengono quasi ogni anno. Nonostante i continui sforzi nazionali ed internazionali per migliorarne le prospettive economiche e demografiche, il Bangladesh rimane un paese in via di sviluppo. Nel 2006 il reddito procapite era di US$, comparato con quello mondiale medio di US$. Fino agli anni 70, la juta era il motore economico del paese, ma i prodotti a base di polipropilene hanno poi soppiantato l utilizzo di quelli derivati da questa materia prima. Altri prodotti agricoli importanti sono il riso, il tè e la senape. Sebbene i 2/3 della popolazione siano occupati nel settore agricolo, i ¾ dell export del paese derivano dall industria tessile. Nel 2002 esportava beni per 5 miliardi di US$. Questa industria occupa attualmente circa 3 milioni di lavoratori, al 90% donne. La gran parte della valuta straniera del paese deriva dalle rimesse degli emigranti. Gli ostacoli alla crescita economica sono : le frequenti catastrofi naturali, l inefficienza delle imprese statali, la cattiva gestione dei porti, la crescita della forza-lavoro che supera la disponibilità di posti di lavoro, l uso non efficiente delle risorse naturali (ad esempio il gas naturale), l insufficiente disponibilità di fonti energetiche, l attuazione troppo lenta delle riforme economiche, l estremizzazione della lotta politica e la corruzione. Nonostante questi ostacoli, dal 1990 il paese cresce al ritmo del 5% annuo. Il Bangladesh ha visto espandersi la classe media e anche i suoi settori del consumo si sono sviluppati. Un contributo significativo allo sviluppo dell economia è stato dato dal diffuso utilizzo della pratica economica del microcredito, propagata da Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace del 2006, attraverso la sua Grameen Bank. L Indice di Sviluppo Umano del paese (HDI Human Development Index) è di 0.547, livello medio ed il paese è al 140 posto in classifica. 11

12 Il 98% della popolazione è Bengali, il restante 2% è suddiviso tra emigranti Bihari e popolazioni tribali indigene. La lingua maggiormente utilizzata, come nel West Bengal, in India, è il Bengali o Bangla, una lingua Indo-Ariana, derivata dal Sanscrito e con una sua propria forma di scrittura. L inglese è utilizzato come seconda lingua dalle classi medie e superiori e nelle istituzioni di istruzione superiore. Ultimamente i livelli educativi e sanitari sono migliorati. I problemi sanitari sono diffusi e vanno dalla contaminazione delle acque superficiali, alla contaminazione da arsenico delle falde acquifere. Le malattie più diffuse sono la malaria, la leptospirosi e la dengue. L alfabetizzazione è del 43%. C è disparità di genere a questo riguardo, poiché l alfabetizzazione per gli uomini è del 53%, mentre per le donne è del 35%. L istruzione obbligatoria è prevista dalla Costituzione dall età di 6 anni fino a 10 anni e deve essere gratuita. Alla Scuola Elementare o Livello Primario, dalla 1^ alla 5^ classe, segue il Livello Secondario, dalla 6^ alla 10^ classe. A questo, segue il Livello Secondario Elevato, dall 11^ alla 12^ classe. A questo livello segue poi quello Universitario, con varie differenziazioni, che arrivano fino al Master ed al Ph.D. La religione più diffusa è l Islam, della Scuola Giuridica Hanafita, che interessa l 89.7% della popolazione. Il 96% dei Musulmani è Sunnita, seguono poi gli Sciiti, con il 3% e gli Ahmadi, con l 1%. Abbiamo poi un 9.2% di Hindu, il 0.7% di Buddhisti, lo 0.3% di Cristiani e lo 0.1% di animisti. Dal punto di vista culturale, il paese ha un ricco patrimonio, quello della lingua bengali, condiviso con lo stato indiano del West Bengal. I primi testi letterari in bengali risalgono all ottavo secolo. Nel 19 secolo c è stato il fiorire della letteratura bengali, con l opera di Rabindranath Tagore (premio Nobel per la letteratura) e di Kazi Nazrul Islam. 12

13 3) - CARATTERISTICHE DELL IMMIGRAZIONE BANGLADESE IN ITALIA. 3.1) STORIA DELL IMMIGRAZIONE BANGLADESE IN ITALIA. Permessi di soggiorno di immigrati Totale dal Bangladesh in Italia al Maschi /01/2001 (Dati ISTAT) Femmine L immigrazione dal Bangladesh in Italia, si è sviluppata a partire dal 1990 e rappresenta oggi la più importante corrente migratoria diretta da quel paese verso l Europa continentale. La comunità bangladese presente in Italia (oltre persone nel 2002, secondo il Dossier della Caritas di Roma , secondo i dati ISTAT), è la seconda in Europa, dopo quella stabilitasi nel Regno Unito. L Italia è emersa come destinazione importante dopo la chiusura nei confronti degli emigranti e rifugiati dei paesi del Nord e Centro Europa, dopo il 1989, in seguito alla caduta del Muro di Berlino ed alla trasformazione dei regimi politici dei paesi dell Europa Orientale. I bangladesi giunsero in Italia attratti dalla Legge Martelli, che permetteva una sanatoria delle posizioni irregolari e si dimostrarono molto abili nell auto-organizzarsi per agevolare il processo di regolarizzazione per i propri connazionali. I bangladesi usano un termine, adam bepari, per indicare il percorso e le catene migratorie e di solidarietà utili a creare un percorso che va dall irregolarità ad una regolarità stabile dei migranti. Un altro termine, è quello che indica il sistema dell hundi, che comprende i legami di famiglie transnazionali e di amici compaesani immigrati, che gestiscono le loro rimesse finanziarie secondo canali informali extra-bancari. Inizialmente, l immigrazione bangladese in Italia, che ha utilizzato proficuamente la sanatoria del 1990 (Legge Martelli), ha interessato soltanto le aree urbane di Milano e Roma, per poi concentrarsi e crescere, negli anni 93-94, nelle città di Roma e Bari, dove si sono costituite le comunità storiche. Si è poi intensificata nell ultimo decennio, interessando anche altre città e regioni, quali Bologna, Brescia e Gorizia ed il Veneto. 3.2) L IMMIGRAZIONE BANGLADESE NEL VENETO. In questa regione, si sono sviluppati tre insediamenti geografici principali, legati a diverse realtà economiche e produttive locali : a) - la provincia di Vicenza, nell aria di Schio e Arzignano, determinata dal lavoro nel distretto del tessile e del conciario; 13

14 b) - la provincia di Venezia, in particolare nell area di Mestre e Marghera, determinata dal richiamo di forza lavoro nel settore turistico (alberghi e ristoranti) e nella cantieristica navale; c) - la provincia di Treviso, con l insediamento principale nell area del Quartier del Piave (Pieve di Soligo e comuni limitrofi), sede del secondo distretto del mobile della provincia (e vicino al distretto dell inox di Conegliano) e con l insediamento secondario nell area di Treviso e comuni limitrofi, non legato a precise attività lavorative. Anche nel Veneto, la crescita di questo fenomeno immigratorio è stata notevole ed alcuni dati relativi ad essa, parlano molto chiaro : Fonte dei dati Anno Presenze Aumento % Residenti in base al Censimento Nazionale ISTAT Dossier Statistico Immigrazione % Caritas/Migrantes dati Ministero Interno Iscritti Servizio Sanitario % Nazionale Veneto Iscritti Servizio Sanitario % Nazionale Veneto Il dato SSN è particolarmente interessante, perché include anche quegli immigrati irregolari che non vengono rilevati dalle anagrafi comunali o dalle Questure, ma che vengono invece rilevati dalle ASL, che forniscono anche a questi cittadini privi di permesso di soggiorno i servizi sanitari di base. Per quanto aleatorio possa essere il confronto tra dati di diversa origine, è pur sempre interessante notare come l aumento dal 2001 al 2004 sia del 182 %. Gli iscritti all anagrafe sanitaria del Veneto al primo semestre del 2004, nelle tre principali zone di residenza e nel resto della Regione, erano i seguenti : Provincia Presenze % % su tot. Stranieri residenti Vicenza Venezia Treviso (*) Altre province TOTALE (*) = il dato raccolto dall ANOLF/Caritas, dalle anagrafi comunali dell intera provincia, al 31/12/2004è leggermente superiore, con presenze. 14

15 Nel 2002, la dislocazione nei tre principali insediamenti era già evidente (Dati Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes dati Ministero Interno) : % su tot. Stranieri Provincia Presenze % residenti Vicenza Venezia Treviso Belluno Padova Rovigo Verona TOTALE Cittadini bangladesi iscritti al SSN al primo semestre 2004, nel Veneto, per fascia d età Fascia d età % % su totale altri immigrati Meno di 15 anni Da 15 a Da 25 a Da 40 a > di TOTALE N. di cittadini bangladesi) (N. di cittadini stranieri) Come vediamo, se la percentuale di minori in età pre-lavorativa tra gli immigrati bengalesi corrisponde alla percentuale di bangladesi sugli immigrati totali, abbiamo due fasce d età maggiormente rappresentate : a) i minori e i giovani in età lavorativa (da 15 a 24 anni) 4.0 % b) i giovani adulti, sempre in età lavorativa (da 25 a 39 anni) 4.9 % La presenza degli immigrati bangladesi è ovviamente legata principalmente a motivi di lavoro. Ciò è desumibile dal tipo di permessi di soggiorni rilasciati : 15

16 Permessi di soggiorno per motivo di presenza al 1 gennaio 2004 Veneto Valori Assoluti e Percentuali. Provenienza Lavoro Famiglia Studio Altri Totale immigrati V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % Bangladesi Totale immigrati 3.2.1) SUDDIVISIONE DI GENERE. La maggioranza dei bangladesi presenti, come nel caso di gran parte degli immigrati di altre nazionalità, sono maschi, fatto che riflette sia il costume culturale del Bangladesh, in cui il lavoro femminile esterno alla famiglia non è favorito, sia la situazione contingente di gran parte degli immigrati, per cui prima partono i maschi della famiglia ed in un secondo momento, quando la loro situazione economica ed abitativa si è consolidata, viene richiesto ed effettuato il ricongiungimento familiare. Dobbiamo anche ricordare che la grande maggioranza dei bangladesi sono di religione musulmana e che la loro interpretazione del dettato religioso implica che le donne che possono venire in Italia sono solo donne sposate, che possono convivere in nuclei familiari allargati o multipli (a causa della difficoltà di trovare alloggi), ma sempre in presenza del marito. Colpisce il fatto che in ogni caso, la presenza femminile nella comunità bangladese è inferiore a quella di altre comunità. Presenza di donne sul totale degli immigrati bangladesi Valori Assoluti e percentuali. Fonte dei dati Presenze tot. M F % F Residenti Censimento ISTAT 2001 Iscritti SSN Iscritti SSN Iscritti SSN totali Come si può osservare, se sul totale degli immigrati iscritti al SSN 2004 le donne rappresentano il 47%, nel caso della comunità bangladese, questa presenza è di poco superiore alla metà del dato regionale (26%). 16

17 3.3) L IMMIGRAZIONE BANGLADESE IN PROVINCIA DI TREVISO ) - RESIDENZA DEGLI IMMIGRATI BANGLADESI IN PROVINCIA DI TREVISO (DATI RELATIVI ALL ANNO 2003) COMUNE M F TOT AREA ARCADE A BREDA DI PIAVE A CARBONERA A CASTELFRANCO VENETO E CAVASO DEL TOMBA E CHIARANO D CISON DI VALMARINO B CODOGNE' C CONEGLIANO C FARRA DI SOLIGO B FOLLINA B FONTANELLE D GAIARINE D GIAVERA DEL MONTELLO A MANSUE' D MARENO DI PIAVE C MASERADA SUL PIAVE A MIANE B MOGLIANO VENETO A MORIAGO DELLA BATTAGLIA B NERVESA DELLA BATTAGLIA A ODERZO D PIEVE DI SOLIGO B PONTE DI PIAVE D PONZANO VENETO A QUINTO DI TREVISO A REFRONTOLO B RESANA E REVINE LAGO B SAN BIAGIO DI CALLALTA A SAN FIOR C SAN VENDEMIANO C SAN ZENONE DEGLI EZZELINI E SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA B SUSEGANA C TREVISO A VALDOBBIADENE B VAZZOLA C VEDELAGO E VILLORBA A TOTALE

18 Questi dati, sono stati raccolti dagli operatori dell ANOLF di Treviso, in collaborazione con la Caritas Diocesana di Treviso, presso gli uffici anagrafici di tutti i comuni della provincia e rappresentano quindi un quadro preciso della presenza di immigrati bangladesi con permesso di soggiorno, al 31/12/2003. COMUNI CON MAGGIORE PRESENZA DI IMMIGRATI BENGALESI 2003 (UGUALE O MAGGIORE ALLE 10 PRESENZE). IMMIGRATI DEL BANGLADESH IN PROVINCIA DI TREVISO ( Comuni con > 10 presenze) - ANNO 2003 COMUNE COD N. CARBONERA A 28 CASTELFRANCO VENETO B 13 CODOGNE' C 29 CONEGLIANO D 26 FARRA DI SOLIGO E 137 FOLLINA F 25 MASERADA SUL PIAVE G 12 MOGLIANO VENETO H 27 NERVESA DELLA BATTAGLIA K 11 PIEVE DI SOLIGO I 325 QUINTO DI TREVISO J 17 SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA L 71 TREVISO M 418 Figura 1 18

19 AREA OMOGENEA DI TREVISO (AREA A) COMUNE FR.M % FR. F % FR. TOT. % ARCADE 3 1,07 1 0,40 4 0,75 BREDA DI PIAVE 1 0,36 1 0,40 2 0,38 CARBONERA 24 8,54 4 1, ,27 GIAVERA DEL MONTELLO 1 0,36 0 0,00 1 0,19 MASERADA SUL PIAVE 9 3,20 3 1, ,26 MOGLIANO VENETO 16 5, , ,08 NERVESA DELLA BATTAGLIA 8 2,85 3 1, ,07 PONZANO VENETO 3 1,07 0 0,00 3 0,56 QUINTO DI TREVISO 11 3,91 6 2, ,20 SAN BIAGIO DI CALLALTA 2 0,71 0 0,00 2 0,38 TREVISO , , ,72 VILLORBA 3 1,07 3 1,20 6 1,13 TOTALE , , ,00 AREA OMOGENEA DEL QUARTIER DEL PIAVE (AREA B) COMUNE FR.M % FR. F % FR. TOT. % CISON DI VALMARINO 4 1,12 2 0,93 6 1,05 FARRA DI SOLIGO 80 22, , ,91 FOLLINA 15 4, , ,36 MIANE 1 0,28 1 0,47 2 0,35 MORIAGO DELLA BATTAGLIA 1 0,28 0 0,00 1 0,17 PIEVE DI SOLIGO , , ,72 REFRONTOLO 1 0,28 2 0,93 3 0,52 REVINE LAGO 1 0,28 0 0,00 1 0,17 SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA 40 11, , ,39 VALDOBBIADENE 2 0,56 0 0,00 2 0,35 TOTALE , , ,00 AREA OMOGENEA DI CONEGLIANO (AREA C) COMUNE FR.M % FR. F % FR. TOT. % CODOGNE' 17 30, , ,72 CONEGLIANO 17 30, , ,23 MARENO DI PIAVE 5 8,93 1 3,33 6 6,98 SAN FIOR 2 3,57 2 6,67 4 4,65 SAN VENDEMIANO 4 7,14 1 3,33 5 5,81 SUSEGANA 6 10,71 2 6,67 8 9,30 VAZZOLA 5 8, ,00 8 9,30 TOTALE , , ,00 19

20 AREA OMOGENEA DELL'OPITERGINO (AREA D) COMUNE FR.M % FR. F % FR. TOT. % CHIARANO 2 10,53 0 0,00 2 8,00 FONTANELLE 4 21, , ,00 GAIARINE 4 21, , ,00 MANSUE' 2 10, , ,00 ODERZO 3 15, , ,00 PONTE DI PIAVE 4 21, , ,00 TOTALE , , ,00 AREA OMOGENEA DELL'ALTA DESTRA PIAVE (AREA E) COMUNE FR.M % FR. F % FR. TOT. % CASTELFRANCO VENETO 8 57, , ,09 CAVASO DEL TOMBA 1 7, , ,18 RESANA 1 7,14 0 0,00 1 4,55 SAN ZENONE DEGLI EZZELINI 1 7,14 0 0,00 1 4,55 VEDELAGO 3 21,43 0 0, ,64 TOTALE , , ,00 Come abbiamo già visto, gli immigrati bangladesi in provincia di Treviso, si sono insediati in due località principali : a) - l area del Quartier del Piave, con i comuni limitrofi. Il Quartier del Piave vero e proprio, è costituto dai Comuni di Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Moriamo della Battaglia, Sernaglia della Battaglia e Vidor. Cison di Valmarino, Follina, Miane e Revine Lago, appartengono alla zona chiamata Vallata (Vallata del Soligo). Refrontolo, è strettamente legato a Pieve di Soligo, come anche Valdobbiadene. Tutti questi comuni sono stati raggruppati in un unica area sia perché Pieve di Soligo rappresenta il centro dei servizi per l intera area, sia perché possono essere considerati parte di quel tessuto economico cresciuto attorno al Distretto del Mobile e che rappresenta l anima economica di questo territorio; b) - l area urbana di Treviso e dei comuni che la circondano. Per comodità sono stati indicati altri tre insediamenti, la zona di Conegliano, quella di Oderzo e l Alta Destra Piave, per raggruppare presenze numericamente ridotte, che totalmente rappresentano solo il 10,75% delle presenze nella provincia di Treviso. 20

21 PROVINCIA DI TREVISO AREA FR.M % FR. F % FR. TOT. % TREVISO , , ,93 QUARTIER DEL PIAVE , , ,32 CONEGLIANO 56 7, , ,95 ODERZO 19 2,61 6 1, ,02 ALTA DESTRA PIAVE 14 1,92 8 1, ,78 TOTALE ,00 Figura 2 ANNO

22 3.3.2) - RESIDENZA DEGLI IMMIGRATI BANGLADESI IN PROVINCIA DI TREVISO (DATI RELATIVI ALL ANNO 2007) COMUNE 2007 M F TOT AREA BREDA DI PIAVE A CASALE SUL SILE A CASTELFRANCO VENETO E CASTELLO DI GODEGO E CAVASO DEL TOMBA E CISON DI VALMARINO B CODOGNE' C COLLE UMBERTO C CONEGLIANO C CORDIGNANO C FARRA DI SOLIGO B FOLLINA B FONTANELLE D FREGONA C GAIARINE D GODEGA DI SANT'URBANO C ISTRANA E LORIA E MARENO DI PIAVE C MASERADA SUL PIAVE A MIANE B MOGLIANO VENETO A MORGANO A MORIAGO DELLA BATTAGLIA B MOTTA DI LIVENZA D NERVESA DELLA BATTAGLIA A ODERZO D ORSAGO C PAESE A PIEVE DI SOLIGO B PONZANO VENETO A QUINTO DI TREVISO A RESANA E SAN BIAGIO DI CALLALTA A SAN FIOR C SAN VENDEMIANO C SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA B SILEA A SPRESIANO A SUSEGANA C TARZO B 22

23 TREVISO A VAZZOLA C VEDELAGO E VILLORBA A VITTORIO VENETO C TOTALE Come sempre, i dati sono stati raccolti dagli operatori dell ANOLF di Treviso, in collaborazione con la Caritas Diocesana di Treviso, presso gli uffici anagrafici di tutti i comuni della provincia e rappresentano quindi un quadro preciso della presenza di immigrati bangladesi con permesso di soggiorno, al 31/12/2007. COMUNI CON MAGGIORE PRESENZA DI IMMIGRATI BENGALESI 2007 (UGUALE O MAGGIORE ALLE 20 PRESENZE). IMMIGRATI PROVENIENTI DAL BANGLADESH IN PROVINCIA DI TREVISO (Comuni con > 20 presenze) - Anno 2007 COMUNE M F TOT AREA PIEVE DI SOLIGO B TREVISO A FARRA DI SOLIGO B CONEGLIANO C SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA B CASTELFRANCO VENETO E CARBONERA A MOGLIANO VENETO A CODOGNE' C QUINTO DI TREVISO A VILLORBA A SAN BIAGIO DI CALLALTA A 23

24 Figura 3 AREA OMOGENEA DI TREVISO (AREA A) COMUNE FR.M % FR. F % FR. TOT. % BREDA DI PIAVE 2 0,41 1 0,41 3 0,41 CARBONERA 26 5, , ,75 CASALE SUL SILE 1 0,21 0 0,00 1 0,14 MASERADA SUL PIAVE 5 1,03 1 0,41 6 0,82 MOGLIANO VENETO 23 4, , ,21 MORGANO 3 0,62 1 0,41 4 0,55 NERVESA DELLA BATTAGLIA 4 0,82 0 0,00 4 0,55 PAESE 3 0,62 2 0,82 5 0,68 PONZANO VENETO 1 0,21 0 0,00 1 0,14 QUINTO DI TREVISO 15 3,08 9 3, ,29 SAN BIAGIO DI CALLALTA 13 2,67 8 3, ,88 SILEA 6 1,23 2 0,82 8 1,10 SPRESIANO 8 1,64 6 2, ,92 TREVISO , , ,56 VILLORBA 11 2, , ,01 TOTALE , , ,00 24

25 AREA OMOGENEA DEL QUARTIER DEL PIAVE (AREA B) FR. COMUNE FR.M % FR. F % TOT. % CISON DI VALMARINO 8 1,48 6 1, ,52 FARRA DI SOLIGO , , ,70 FOLLINA 4 0,74 2 0,53 6 0,65 MIANE 9 1,66 5 1, ,52 MORIAGO DELLA BATTAGLIA 6 1,11 4 1, ,09 PIEVE DI SOLIGO , , ,15 SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA 48 8, , ,81 TARZO 2 0,37 3 0,79 5 0,54 TOTALE , , ,00 AREA OMOGENEA DI CONEGLIANO (AREA C) FR. COMUNE FR.M % FR. F % TOT. % CODOGNE' 19 16, , ,59 COLLE UMBERTO 1 0,85 1 1,23 2 1,01 CONEGLIANO 52 44, , ,73 CORDIGNANO 2 1,69 1 1,23 3 1,51 FREGONA 2 1,69 0 0,00 2 1,01 GODEGA DI SANT'URBANO 7 5,93 5 6, ,03 MARENO DI PIAVE 6 5,08 3 3,70 9 4,52 ORSAGO 3 2,54 1 1,23 4 2,01 SAN FIOR 2 1,69 3 3,70 5 2,51 SAN VENDEMIANO 4 3,39 1 1,23 5 2,51 SUSEGANA 11 9,32 4 4, ,54 VAZZOLA 8 6,78 7 8, ,54 VITTORIO VENETO 1 0,85 0 0,00 1 0,50 TOTALE , , ,00 AREA OMOGENEA DELL'OPITERGINO (AREA D) FR. COMUNE FR.M % FR. F % TOT. % FONTANELLE 8 32, , ,47 GAIARINE 5 20, , ,05 MOTTA DI LIVENZA 10 40, , ,58 ODERZO 2 8,00 1 7,69 3 7,89 TOTALE , , ,00 25

26 AREA OMOGENEA DELL'ALTA DESTRA PIAVE (AREA D) FR. COMUNE FR.M % FR. F % TOT. % CASTELFRANCO VENETO 30 52, , ,35 CASTELLO DI GODEGO 6 10, , ,22 CAVASO DEL TOMBA 1 1,75 3 8,57 4 4,35 ISTRANA 3 5,26 0 0,00 3 3,26 LORIA 1 1,75 3 8,57 4 4,35 RESANA 2 3,51 0 0,00 2 2,17 VEDELAGO 14 24,56 1 2, ,30 TOTALE , , ,00 PROVINCIA DI TREVISO AREA FR.M % FR. F % FR. TOT. % TREVISO , , ,91 QUARTIER DEL PIAVE , , ,46 CONEGLIANO 118 9, , ,06 ODERZO 25 2, , ,92 ALTA DESTRA PIAVE 57 4, , ,65 TOTALE , , ,00 Figura 4 26

27 PROVINCIA DI TREVISO - VARIAZIONI DEL NUMERO DEI BANGLADESI RESIDENTI DAL 2003 AL 2007 VARIAZIONI TOTALI AREA FR. TOT. FR. TOT. VAR.% TREVISO ,48 QUARTIER DEL PIAVE ,38 CONEGLIANO ,40 ODERZO ,00 ALTA DESTRA PIAVE ,18 TOTALE ,90 VARIAZIONI MASCHI AREA FR.M FR.M VAR.% TREVISO ,31 QUARTIER DEL PIAVE ,12 CONEGLIANO ,71 ODERZO ,86 ALTA DESTRA PIAVE ,14 TOTALE ,68 VARIAZIONI FEMMINE AREA FR. F FR. F VAR.% TREVISO ,00 QUARTIER DEL PIAVE ,81 CONEGLIANO ,00 ODERZO ,67 ALTA DESTRA PIAVE ,50 TOTALE ,34 Quest ultima tabella, ci mostra come dal 2003 al 2007, nella provincia di Treviso, la popolazione dei bangladesi totali residenti, sia passata dalle unità del 2003, alle unità del 2007, con un incremento netto di 741 unità, con un aumento percentuale quindi del 59,90%. Se le frequenze percentuali sono più elevate nelle aree di nuovo insediamento (Conegliano e l alta destra Piave), nelle quali però la consistenza totale dei presenti è solo il 16,63% del totale, gli aumenti più consistenti li verifichiamo nelle due aree storiche di insediamento : il Quartier del Piave e Treviso. Nel Quartier del Piave, passiamo da 573 unità a 919, con un incremento netto di 346 unità ed un aumento percentuale del 60,38%, con lo stesso andamento quindi di quello provinciale, mentre nella zona di Treviso, passiamo da 531 unità a 730, con un incremento netto di 199 unità ed aumento percentuale inferiore, del 37,48%. Nelle altre tre zone, si passa dalle

28 presenze del 2003 alle 329 del 2007, con un incremento netto di 196 unità ed un aumento percentuale del 147,36%. Quello della popolazione bangladese, dal 2003 al 2007, è sicuramente un aumento elevato di residenti. Nel periodo dal 2004 al 2007, il totale dei cittadini immigrati, è passato nella provincia di Treviso, dalle unità del 2004, alle unità del 2007, con un incremento netto di unità, che corrispondono ad un aumento percentuale del 34,21%. L incremento percentuale della popolazione bangladese è stato quindi, in un periodo di un solo anno più lungo, quasi doppio di quello degli immigrati totali, sebbene se confrontiamo l aumento dal 2004 (1.390 presenze) al 2007, l incremento netto è di 588 unità e l aumento percentuale si riduce al 42,30%, con un dato di poco superiore a quello relativo alla totalità degli immigrati nello stesso periodo. Più interessante invece è valutare l aumento delle presenze in relazione al genere. Per i maschi, l aumento dal 2003 al 2007 è di 500 unità, corrispondenti al 68,68%. Tralasciando sempre le tre aree minori, gli aumenti maggiori sono nel Quartier del Piave, con 183 unità, corrispondenti al 51,12% ed a Treviso, con 106 unità, corrispondenti al 73,31%. Per le femmine invece, abbiamo nelle due zone storiche una situazione divergente : se nel Quartier del Piave abbiamo un aumento di 163 unità, che corrispondono ad un elevato 75,81%, a Treviso abbiamo una lievissima contrazione, con 7 unità in meno, che corrispondono al 3%. Possiamo ipotizzare, poiché l aumento della presenza di donne è legato o agli arrivi originati dal ricongiungimento familiare, o dalla nascita di bambine, fenomeni entrambi collegati ad una situazione familiare ormai consolidata, che la situazione economica e familiare degli immigrati bangladesi nel Quartier del Piave sia più stabile di quella dei connazionali che risiedono nell area urbana di Treviso e che questa maggiore stabilità permetta sia il ricongiungimento familiare, che l estendersi delle famiglie esistenti grazie alle nascite. Interessante è anche l aumento della popolazione femminile bangladese nelle tre aree minori, dove con un aumento netto di 85 unità, assistiamo quasi ad un raddoppio delle presenze femminili (da 44 ad 85), con un aumento del 193,18%. 28

29 Figura 5 Figura 6 29

30 Figura 7 30

31 3.4) - CARATTERISTICHE SOCIO-ECONOMICHE DELLA ZONA DEL QUARTIER DEL PIAVE. TAB. 1 Abitanti della zona del Quartier del Piave al 01/ Dati ISTAT COMUNE M F TOT. CISON DI VALMARINO FARRA DI SOLIGO FOLLINA MIANE MORIAGO DELLA BATTAGLIA PIEVE DI SOLIGO REFRONTOLO REVINE LAGO SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA VALDOBBIADENE VIDOR TOTALE TAB. 2 Abitanti della zona del Quartier del Piave al 01/ Dati ISTAT Confronto con gli immigrati residenti. Imm. residenti % su abitanti Bengalesi residenti % su abitanti COMUNE ABITANTI CISON DI VALMARINO FARRA DI SOLIGO FOLLINA MIANE MORIAGO DELLA BATTAGLIA PIEVE DI SOLIGO REFRONTOLO REVINE LAGO SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA VALDOBBIADENE VIDOR TOTALE

32 CONFRONTO TRA IMMIGRATI BENGALESI E TOTALE IMMIGRATI NEL QUARTIER DEL PIAVE E A CONEGLIANO (Dati ISTAT 2003) TAB. 3 pop str 1 01 M pop str 1 01 F pop str 1 01 TOT pop str M pop str F pop str TOT Beng. M 31/12 Beng. F 31/12 Beng. TOT 31/12 % su stran. comune CISON DI VALMARINO ,13 FARRA DI SOLIGO ,57 FOLLINA ,23 MIANE ,04 MORIAGO D. BATTAGLIA ,03 PIEVE DI SOLIGO ,92 REFRONTOLO ,69 REVINE LAGO ,06 SERNAGLIA D. BATTAGLIA ,26 VALDOBBIADEN E ,03 VIDOR TOTALI ,22 CONEGLIANO ,97 32

33 3.4.1) - CARATTERISTICHE GEOGRAFICO-AMBIENTALI E SOCIO- ECONOMICHE. 1 - AREE GEOGRAFICHE. Il Quartier del Piave. E un area pianeggiante, nell alto trevigiano, delimitata a nord e ad est, dalla fascia collinare di origine terziaria, mentre ad ovest e a sud, tocca il corso del Fiume Piave, ai piedi del Montello. La zona è conosciuta per gli eventi bellici della Grande Guerra ( e per lo sviluppo economico degli ultimi anni, dopo un periodo segnato dall emigrazione. Notevoli sotto l aspetto paesaggistico sono le aree umide e risorgive (i famosi Palù del Quartier del Piave ), che alimentano il fiume Piave. La Vallata. E di uso comune il termine Vallata per designare la valle del fiume Soligo, di origine glaciale che, lembo nord-orientale della Provincia di Treviso, corre fra le Prealpi Trevigiane e la fascia collinare di origine terziaria che da Serravalle di Vittorio Veneto va fino a Combai di Miane. E caratterizzata dai due laghi di Revine-Lago, dai colli coltivati a vite e castagno, mentre la montagna a nord fa da confine con la Provincia di Belluno. 2 - CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE. Come abbiamo già visto, consideriamo tutta quest area, come Quartier del Piave, per comodità e brevità di definizione. E un area di recente industrializzazione, dove fino a pochi decenni fa l attività principale era quella agricola e non raro era il ricorrere all emigrazione (sia all estero, che in altre zone dell Italia, quali la Lombardia ed il Piemonte), per ovviare alla forte disoccupazione risultante dall aumento di popolazione e dal progressivo spopolamento delle campagne, dovuto all introduzione della meccanizzazione nelle operazioni agricole. La cultura popolare si fonda sul patrimonio culturale derivato dal mondo agricolo, con la sua enfasi sulla necessità del sacrificio e del continuo impegno personale per vincere le avversità. Fino alla fine degli anni 80, la zona non era mai stata toccata da fenomeni immigratori. I dati ISTAT di TAB. 1 ci mostrano come su una popolazione dell area di unità, al 01/01/2004, vi fossero, al 31/12/2003, immigrati (9.04%), un dato superiore alla media provinciale, che per il 2003 era del 6.6 % ( immigrati su abitanti). La TAB. 2 invece, ci mostra come su una popolazione di immigrati nell area di unità, 573 siano bengalesi, con una percentuale del %. La massima concentrazione si ritrova comunque in quattro comuni : Pieve di Soligo (24.92%), Farra di Soligo (19.57%), Sernaglia della Battaglia (14.26%) e Follina (6.23%). Sempre la stessa tabella, ci mostra come in un altra area di elevata immigrazione, Conegliano, la presenza bengalese sul totale di immigrati è dell 1% 33

34 scarso, a dimostrazione della specificità di questo insediamento in quest area. Le TABB. 4 e 5 invece, ci mostrano come a Pieve di Soligo, il centro dei servizi dell area del Quartier del Piave, gli immigrati bengalesi siano il gruppo principale tra gli immigrati, mentre a Conegliano, altra area vicina di forte immigrazione, sono al 21 posto, con il 0.97% di presenze sul totale. 3 - INSEDIAMENTI PRODUTTIVI DELL AREA. La zona del Quartier del Piave, è parte integrante del Distretto produttivo del mobile, che oggi viene chiamato Distretto trevigiano del legno arredo. Questo, è dislocato in due aree principali : a) - l area storica al confine orientale della Provincia di Treviso con quella di Pordenone, nel Friuli-Venezia Giulia, che ha come area centrale il comune di Gaiarine (l area continua poi nella Provincia di Pordenone, dove gli insediamenti sono centrati sul Comune di Brugnera); b) - l area di successivo insediamento del Quartier del Piave, con il suo epicentro a Pieve di Soligo. Il settore produttivo è quello dell Industria del legno e dei prodotti in legno e della fabbricazione di mobili, sebbene il ramo produttivo più sviluppato all interno del settore sia quello della produzione di mobili. TAB 4 DATI ISTAT STRANIERI RESIDENTI A PIEVE DI SOLIGO AL 31/12/2003 PAESE ORIGINE M F TOT. % BANGLADESH ,73 MACEDONIA ,07 ALBANIA ,12 MAROCCO ,28 SENEGAL ,62 BOSNIA ERZ ,18 ROMANIA ,11 GHANA ,97 JUGOSLAVIA ,51 CROAZIA ,44 REP. DOMINICANA ,36 CAMERUN ,28 UCRAINA ,28 MOLDAVIA ,07 POLONIA ,76 NIGERIA ,76 COLOMBIA ,68 COSTA D'AVORIO ,68 CINA ,61 SRI LANKA ,46 BULGARIA ,46 ALGERIA ,46 BRASILE ,38 34

35 RUSSIA ,38 ALTRE (inf. Sing. a 5) ,35 TOTALE ,00 La TAB. 7, ci mostra come nel Quartier del Piave sia localizzata il 21.6 % della manodopera del settore a livello provinciale, contro una valenza percentuale della popolazione residente nella stessa area, del 6.7 %. Se confrontiamo il totale della manodopera presente nella zona del Quartier del Piave, con il totale provinciale, abbiamo TAB. 5 DATI ISTAT STRANIERI RESIDENTI A CONEGLIANO AL 31/12/2003 PAESE ORIGINE M F TOT. % SENEGAL ,07 CINA ,92 ALBANIA ,90 MACEDONIA ,00 MAROCCO ,82 GHANA ,03 ROMANIA ,30 CROAZIA ,19 UCRAINA ,55 NIGERIA ,48 CAMERUN ,51 JUGOSLAVIA ,28 FILIPPINE ,94 COLOMBIA ,80 POLONIA ,61 MOLDAVIA ,53 ECUADOR ,42 ARGENTINA ,38 GERMANIA ,08 TUNISIA ,01 BANGLADESH ,97 BRASILE ,93 BOSNIA-ERZEGOVINA ,90 REGNO UNITO ,86 PERU' ,82 INDIA ,79 SVEZIA ,60 GAMBIA ,52 FRANCIA ,52 SRI LANKA ,49 COSTA D'AVORIO ,41 BULGARIA ,37 REP. DOMINICANA ,37 ALTRE (inf. Sing. A 10) ,61 TOTALE ,00 una percentuale del 6.5 %, dato che ci conferma la preminenza del settore del legno in quest area. Sempre da questa tabella, possiamo vedere come l area sia ancora interessata principalmente da attività manifatturiere, caratteristica ormai nel Veneto, delle 35

36 aree pedemontane, mentre ad esempio nella vicina area di Conegliano, fino a pochi decenni fa principale area industriale della Provincia di Treviso, preminente è il settore occupazionale legato ai servizi. L area è anche interessata ad un Distretto produttivo agroalimentare, quello del vino Prosecco, ma non sembra che questo settore interessi l immigrazione stabile, se non flussi limitati nel tempo di lavoratori provenienti dall Europa orientale, principalmente dalla Polonia, che vi si recano per le operazioni di potatura delle viti e per la COMUNE minoren ni TOT Beng. M 31/12 Beng. F 31/12 Beng. TOT 31/12 CISON DI V FARRA DI S FOLLINA MIANE % su stran. MORIAGO D. BATT PIEVE DI SOLIGO REFRONTOLO REVINE LAGO SERNAGLIA D. BATT VALDOBBIADENE VIDOR TOTALI CONEGLIANO TOTALE M F TOT. MINORI TOTALE STRANIERI IN PROVINCIA TREVISO ,11 RESIDENTI IN PROVINCIA NEL % stranieri su residenti 7,83 10,94 % minorenni stranieri su tot. PRESENZA STRANIERI NEL 2004 (CON ALCUNE PRESENZE NEI COMUNI DI BENGALESI) - CONFRONTO CON LA POPOLAZIONE RESIDENTE IN PROVINCIA TAB. 6 36

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