RILEVAZIONE di TRACCE EMATICHE LATENTI mediante REAZIONE con LUMINOLO
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- Rosina Sorrentino
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1 RILEVAZIONE di TRACCE EMATICHE LATENTI mediante REAZIONE con LUMINOLO Nel caso di crimini cruenti, gli operatori di Polizia hanno la necessità di rilevare la collocazione e la forma di eventuali tracce di sangue, allo scopo di stabilire la meccanica del reato e di raccogliere elementi per identificare il colpevole. A tale scopo si utilizza un test qualitativo basato sull utilizzo del luminolo, il quale però risente della presenza di sostanze interferenti, in grado di dare lo stesso effetto osservato in presenza di sangue Per mettere in relazione il sangue ritrovato sulla scena del crimine con la persona che l ha perso si utilizzano altri tipi di test sofisticati, sensibili e molto accurati, basati sull analisi del DNA. Il sangue Il sangue è un fluido biologico, costituito da cellule disperse in una soluzione costituita da proteine e sali minerali disciolti in acqua. Tra le cellule del sangue vi sono i globuli rossi, che devono il loro colore ad una proteina, l emoblogina, la quale ha il compito di trasportare l ossigeno molecolare (O 2 ) dai polmoni alle cellule. Essa è costituita da una catena di amminoacidi e contiene quattro gruppi eme, ognuno dei quali contiene un ione Fe 2+ in grado di legare una molecola di O 2. Emoglobina Gruppo eme b dell emoglobina Gianantonio Battistuzzi Rilevamento tracce ematiche con luminolo 1
2 Luminolo Il luminolo (5-amino-2,3-diidroftalazina-1,4-dione) è una sostanza organica che, in ambiente basico (eccesso di ioni OH - ) ed in presenza di un metallo che agisce da catalizzatore (ad esempio il Fe 2+ ), è in grado di reagire con l ossigeno (prodotto ad esempio dall acqua ossigenata, H 2 O 2 ), ossidandosi a ftalato secondo la seguente reazione: Come conseguenza della reazione si ha emissione di energia sotto forma di luce bianco-blu (hν), secondo un fenomeno detto chemiluminescenza. Esso si verifica quando vengono prodotte molecole ad alto contenuto energetico (eccitate), le quali per raggiungere una condizione stabile emettono l energia in eccesso sotto forma di fotoni, cioè di radiazioni elettromagnetiche hν La chemiluminescenza del luminolo presenta uno spettro di emissione con un massimo a 450 nm. Essa decade nel tempo abbastanza rapidamente: in circa 8 sec. si ha un dimezzamento dell intensità di luce prodotta. Sia Gianantonio Battistuzzi Rilevamento tracce ematiche con luminolo 2
3 l intensità iniziale che la velocità di decadimento dipendono dalla concentrazione dell acqua ossigenata e del metallo che catalizza la reazione. Poiché i gruppi eme dell emoglobina contengono ioni Fe 2+, in grado di catalizzare l ossidazione del luminolo da parte dell acqua ossigenata (H 2 O 2 ), tale reazione è ampiamente utilizzata per evidenziare la presenza di minime tracce ematiche, cioè non evidenti a occhio nudo. Dal punto di vista pratico, il test viene effettuato nebulizzando una soluzione basica contenente luminolo e acqua ossigenata sulla superficie interessata e, in presenza di sangue, al buio sarà possibile evidenziare la tipica luce bianco-blu dovuta alla reazione precedente. Essa tuttavia non è una prova certa della presenza di sangue, perché il Fe 3+ può essere presente anche in altre sostanze e perché altri metalli (ad esempio Cu 2+ e Co 2+ ) possono fungere da catalizzatori della reazione. Ne consegue che in caso di reazione negativa sicuramente non è presente sangue; mentre in caso di reazione positiva sono necessarie altre analisi per confermare che le tracce individuate siano dovute effettivamente a sangue. Gianantonio Battistuzzi Rilevamento tracce ematiche con luminolo 3
4 PARTE SPERIMENTALE Sostanze Materiali Luminolo Cilindro da 25 cm 3 Carbonato di sodio (Na 2 CO 3 ) 2 beute da 50 cm 3 Acqua ossigenata (H 2 O 2 ) al 30 % 1 beuta da 100 cm 3 Acqua distillata Spruzzetta Sapone di Marsiglia Spatola Solfato ferroso (FeSO 4 ) Nebulizzatore Solfato rameico (CuSO 4 ) Bilancia Inchiostro rosso Colorante rosso L esperienza di divide in due parti: 1 Parte) Verranno svolte alcune prove su macchie ottenute con sostanze note, in grado di dare risposte positive e negative al test del luminolo (prove in bianco). 2 Parte) Verranno svolte alcune prove su macchie incognite per riconoscere la presenza di tracce ematiche. Gianantonio Battistuzzi Rilevamento tracce ematiche con luminolo 4
5 Procedimento Preparazione dei reattivi Pesare 0.25 g di luminolo e 1.25 g di carbonato di sodio (Na 2 CO 3 ), porli in una beuta da 50 cm 3 e aggiungere 25 cm 3 di acqua distillata (Soluzione 1). Prelevare 2.5 cm 3 di acqua ossigenata al 30%, porli in una beuta da 50 cm 3 e aggiungere 22.5 cm 3 di acqua distillata (Soluzione 2, H 2 O 2 al 3%). Unire Soluzioni 1 e 2 in una beuta da 200 cm 3 e trasferire la soluzione così ottenuta (Soluzione 3) nel nebulizzatore. Pesare 1.39 g di solfato ferroso (FeSO 4 ), porli in un matraccio da 50 cm 3 e portare a volume con acqua distillata (Soluzione 4). Pesare 0.8 g di solfato rameico (CuSO 4 ), porli in un matraccio da 50 cm 3 e portare a volume con acqua distillata (Soluzione 5). Preparare soluzione di emoglobina (Soluzione 6) 1 Parte : analisi di macchie di sostanze note (prove in bianco). a) Trasferire su un pezzetto di stoffa una piccola aliquota della soluzione di emoglobina utilizzando una pipetta e lasciare asciugare (Campione 1). Spruzzare la Soluzione 3 sulla macchia b) Trasferire su un pezzetto di carta da filtro una piccola aliquota della soluzione di solfato ferroso (Soluzione 4) utilizzando una pipetta e lasciare asciugare (Campione 2). Spruzzare la Soluzione 3 sulla macchia Gianantonio Battistuzzi Rilevamento tracce ematiche con luminolo 5
6 c) Trasferire su un pezzetto di carta da filtro una piccola aliquota della soluzione di solfato rameico (Soluzione 5) utilizzando una pipetta e lasciare asciugare (Campione 3). Spruzzare la Soluzione 3 sulla macchia d) Trasferire su un pezzetto di carta da filtro una piccola aliquota di inchiostro utilizzando una pipetta e lasciare asciugare (Campione 3). Spruzzare la Soluzione 3 sulla macchia e) Trasferire su un pezzetto di carta da filtro una piccola aliquota di soluzione di colorante utilizzando una pipetta e lasciare asciugare (Campione 3). Spruzzare la Soluzione 3 sulla macchia Gianantonio Battistuzzi Rilevamento tracce ematiche con luminolo 6
7 2 Parte : riconoscimento di tracce ematiche in macchie di sostanze incognite. Trasferire su un pezzetto di carta una piccola aliquota delle soluzioni incognite A, B e C e lasciare asciugare. Spruzzare la Soluzione 3 sulla macchia Sulla base dei risultati dei saggi eseguiti, è possibile affermare che: a) Il campione incognito A contiene tracce ematiche b) Il campione incognito B contiene tracce ematiche c) Il campione incognito C contiene tracce ematiche Gianantonio Battistuzzi Rilevamento tracce ematiche con luminolo 7
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