SEGNO. LASCIA IL. 24/25 marzo Elezioni Studentesche Università di Torino

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1 LASCIA IL SEGNO. 1 - STUDENTI INDIPENDENTI 2 - CONTRIBUZIONE STUDENTESCA E COSTI DELL UNIVERSITÀ 3 - DIDATTICA 4 - STUDENTI FUORICORSO 5 - STUDENTI PENDOLARI 6 - DIRITTO ALLO STUDIO 7 - SPAZI 8 - PARI OPPORTUNITÀ 9 - TRASPARENZA 10 - SOSTENIBILITÀ 11 - TIROCINI 12 - EDILIZIA 13 - STUDENTE IN CITTÀ 14 - DIRITTO ALLO SPORT 24/25 marzo 2015 Elezioni Studentesche Università di Torino

2 1 - STUDENTI INDIPENDENTI Il movimento studentesco nato nel 2008 in risposta ai tagli all istruzione dell ex-ministro Tremonti spinge gli studenti di quel movimento, nel 2009, a organizzare i diversi collettivi sorti o consolidatisi durante quell esperienza (uno per ogni ex facoltà in cui l Ateneo era suddiviso) in un soggetto capace di coordinarli attraverso una struttura assolutamente orizzontale, gli Studenti Indipendenti. Nati come realtà di movimento, nel 2009 decidemmo di candidarci alle elezioni universitarie, accettando la sfida della rappresentanza come ulteriore strumento per portare avanti le nostre lotte e vincendo con grande maggioranza le elezioni: la nostra è una rappresentanza militante, capace di portare negli organi centrali dell università le istanze della piazza, di tutelare i diritti degli studenti e di opporsi alla becera politica di tagli e dei personalismi baronali. Il nostro ruolo non è tuttavia quello di una semplice intermediazione tra istituzioni e popolazione studentesca, bensì quello di accorciarne la distanza per sbilanciare i processi decisionali delle prime verso le esigenze e le richieste della seconda. La nostra rappresentanza non è dunque un fine, bensì un mezzo; non viene mai delegata ai singoli eletti, ma è decisa nei collettivi e nella assemblee, spesso condividendo le battaglie con il coordinamento UniTo, che unisce le forze dei dottorandi, dei precari e dei ricercatori; le nostre scelte sono pubbliche e trasparenti ed il confronto con i nostri compagni di università sempre aperto a progetti da sviluppare o critiche da valorizzare. Questo modo di intendere la rappresentanza ci ha portato a dimetterci nel 2011, quando si prospettava un prolungamento indebito del mandato dovuto all approvazione della legge Gelmini, immediatamente accettato dalle altre liste, ma anche a vincere largamente le elezioni suppletive ottenute rimettendo in gioco solo i nostri posti. Trasparenza, responsabilità politica, partecipazione attiva, collaborazione, tutela dell ambiente, rifiuto di ogni forma di discriminazione, antifascismo e indipendenza da qualsiasi partito politico. Valori facilmente riscontrabili nell attivismo dei vari collettivi e della totale democrazia in ogni processo decisionale dell organizzazione. La tutela dell istruzione è una battaglia sempre più ardua e per questo sempre più fondamentale per scrivere un futuro diverso della nostra società e contrastare le posizioni degli ultimi governi, screditanti verso la formazione scolastica e universitaria e verso la cultura, determinate a tagli pervasivi e indiscriminati. La rappresentanza è poco o nulla senza quel movimento di studenti, di idee, di volontà pratico-trasformatrice che ci ha generato e che deve continuare ad alimentarci. La decisione di confrontarci con la rappresentanza non ci ha fatto però perdere di vista le battaglie di movimento: abbiamo animato, insieme a Link, il coordinamento nazionale universitario di cui facciamo parte, e ai ricercatori, il movimento del 2010, capace di destabilizzare il governo e di portare all attenzione dell opinione pubblica il valore della formazione e l urgenza della tutela del sistema d istruzione pubblica. Dall anno successivo siamo stati capaci di ampliare il nostro sguardo anche oltre il mondo della formazione: siamo scesi in piazza contro la precarizzazione del lavoro, al fianco dei lavoratori di Pomigliano e Mirafiori sottoposti a indegni ricatti referendari, rifiutando la contrapposizione tra precari e garantiti; abbiamo sostenuto i lavoratori della REAR denunciando lo sfruttamento a cui sono costretti dal sistema di appalti delle cooperative in università; abbiamo sostenuto e partecipato alla mobilitazione in difesa dei beni comuni e animato la partecipazione ai referendum del giugno 2011; per l intero anno di governo tecnico 2

3 guidato da Mario Monti ci siamo schierati contro le politiche di austerity imposte dalla troika (UE, BCE, FMI) che hanno colpito duramente tutti i settori dello stato sociale, istruzione compresa, minando duramente la coesione sociale del Paese. Negli anni siamo scesi in piazza al fianco dei borsisti EDISU, come è accaduto ad esempio anche nel giugno del 2013 contro l inserimento dei criteri di media ECTS, e da sempre riteniamo quella sul diritto allo studio una battaglia prioritaria, soprattutto in un momento di crisi economica come questo, quando le condizioni materiali degli studenti sono messe a dura prova. Condizioni messa a dura prova anche dai continui tagli al diritto allo studio, picco raggiunto con la giunta Cota, il quale ha provocato mobilitazioni incisive e contrappositive, sfociate poi nell occupazione della mensa universitaria di Via Principe Amedeo, un esperienza di riappropriazione di parti di welfare negate agli studenti a causa di tagli, limitando l uso dei serivizi a una piccola fetta di univerisitari. Un autogestione che ha dimostrato l insensatezza di esternalizzazioni troppo gravose e conseguenti aumenti dei costi, l esperienza della mensa è stata necessaria affinché il dibattito pubblico fosse costretta a prendere posizione su un tema che sembrava essere andato ormai nel dimenticatoio : il diritto allo studio. La caduta della giunta Cota ha permesso un inversione di marcia nelle politiche sul diritto allo studio universitario, che riteniamo però ancora esigue e inefficaci, soprattutto se ritorna la logica del taglio ai finanziamenti, a ricoprire le necessità materiali degli studenti, idonei beneficiari e esclusi. Altre battaglie fondamentali in questi anni sono state la lotta con i bibliocooperativisti per il rinnovo del contratto, la tutela della fasciazione progressiva per il pagamento delle tasse, il dimezzamento del contributo per il test d ingresso, il lavoro di rimozione dei corsi di studio a numero programmato, laddove possibile in termine di risorse, strutture e didattica e un importante lavoro d inchiesta e di allargamento, oltre gli studenti universitari, sui temi della precarietà e della disoccupazione giovanile, sempre più urgenti a causa dei continui decreti flessibilizzanti e precarizzanti, primo tra questi il Jobs Act. Chiunque si riconosca nei valori dell antifascismo, dell antisessismo e dell antirazzismo, chiunque ritenga prioritario tutelare un università pubblica, adeguatamente finanziata, laica e di qualità, può partecipare ai nostri momenti di discussione e concorrere alla determinazione delle nostre azioni partecipando ai collettivi e alle assemblee generali. 2 - CONTRIBUZIONE STUDENTESCA E COSTI DELL UNIVERSITÀ Nel 2009 gli Studenti Indipendenti ottennero una riforma del sistema di contribuzione universitario, eliminando gran parte delle differenziazioni di tasse allora esistenti tra le varie facoltà e portando il numero di fasce di reddito da 6 a 26 per permettere una progressività netta rispetto alle diverse condizioni economiche degli studenti. In assoluta controtendenza con l andamento generale dell Università italiana, nell estate 2012 siamo riusciti a riformare ulteriormente la contribuzione studentesca: nell anno accademico 2012/2013 ogni studente infatti contribuirà secondo un coefficiente che gli permetterà di 3

4 pagare in base al proprio ISEE evitando che la sua condizione economica sia approssimata dall inserimento nelle ampie fasce contributive che includevano situazioni economiche anche molto diverse. Il nuovo sistema di calcolo prevede contributi più bassi per gli ISEE più bassi, compensati dall aumento della contribuzione per gli ISEE sopra i Siamo inoltre riusciti a riassorbire in questo nuovo sistema contributivo tutti i contributi aggiuntivi previsti per l a.a. 2012/2013 (veterinaria, optometria, servizio sociale, psicologia...) perché crediamo che la scelta del percorso di studi non debba essere condizionata da valutazioni economiche come quelle che una differente contribuzione per i diversi corsi di studio imporrebbe. Negli ultimi due anni accademici gli Studenti Indipendenti hanno ideato, portato avanti un processo di riforma della contribuzione studentesca dell Università di Torino, che ha di fatto rivoluzionato il sistema con cui vengono stabilite le cosiddette tasse universitarie. Nonostante i ripetuti tentativi, da parte degli organi centrali dell Ateneo, di ridimensionare o addirittura eliminare la riforma sulla contribuzione studentesca ottenuta nel 2012, alla fine dello scorso anno siamo riusciti non solo a difendere le novità introdotte l anno precedente ma a migliorare ulteriormente il sistema di fasciazione della contribuzione studentesca ottenendo il dimezzamento della tassa di immatricolazione. La fasciazione elimina una discriminazione nei confronti degli studenti con minori possibilità economiche nella possibilità di conseguire la seconda laurea oltre che incentivare l iscrizione di studenti laureati all Ateneo Torinese, unico in Italia per questo aspetto. Un importante vittoria conseguita dai rappresentanti di Studenti Indipendenti è stato il dimezzamento dei costi dei Test d ingresso per i corsi di laurea a numero chiuso. Questa è stata una vittoria fondamentale che renderà più sostenibile la scelta di eseguire diversi test d ingresso a diversi corsi di laurea. Altre conquiste? - Dimezzamento della tassa di immatricolazione - L inserimento delle fasce contributive relativamente alla tassa di laurea. - Fasciazione della contribuzione studentesca anche per gli studenti che si iscrivono per conseguire la seconda laurea e che precedentemente pagavano l importo massimo. UNIVERSITÀ, USCIAMO DAL MEDIOEVO? Tanti dei costi che uno studente si trova a pagare, inizialmente, dipendevano dalla mole di lavoro necessaria per portare avanti tutte le pratiche burocratiche, ad esempio la tassa di immatricolazione o quella di laurea. I recenti progressi tecnologici, quali l invenzione dei computer, hanno permesso di informatizzare gran parte degli iter burocratici che fino a quel momento rappresentavano un enorme mole di lavoro. I costi burocratici che uno studente si trova a dover affrontare sono però rimasti invariati. I passaggi al sistema informatico sicuramente hanno evidenziato alcuni problematiche che è necessario risolvere, ma al contempo dovrebbero permettere un abbassamento dei costi. Altre cose da fare? - Fare in modo che l Ateneo di Torino rimanga economicamente sostenibile per tutti, permettendo l integrazione nella vita cittadina degli studenti fuori-sede, una componente fondamentale del tessuto sociale cittadino; 4

5 - Opposizione al sistema dei prestiti d onore, caratteristica dei sistemi universitari privati. Questo sistema, oltre ad aver determinato negli stati in cui è già esistente, l indebitamento a vita di intere generazioni, è del tutto inapplicabile nel contesto di disoccupazione, sottoccupazione e precarizzazione giovanile che caratterizza il nostro sistema economico. - Quali costi burocratici, non più necessari, possono essere eliminati, o almeno ridotti? Il costo per il congelamento del piano carriera e l apertura del Piano Carriera oltre i termini del periodo che va da novembre a gennaio. QUESTIONI DI ISEE Quest anno è in atto una riforma dell ISEE che ha comportato una grande confusione per tutti gli atenei italiani. Fino ad ora i CAF non sono riusciti ad effettuare il loro servizio al pieno, comportando un rallentamento nella consegna dell ISEE ai richiedenti. Come rappresentanti siamo riusciti ad ottenere una proroga fino al 30 Aprile per la consegna dell Isee, spostando la scadenza del pagamento tasse al 15 Maggio. Oltre ad ottenere la proroga abbiamo avviato una campagna informativa riguardo il nuovo sistema di calcolo. Il calcolo dell Isee deve rappresentare uno strumento equo, che possa, per quanto possibile, calcolare in maniera oggettiva la condizione economica di ogni studente, per fare in modo che il conseguente pagamento delle tasse universitarie possa essere realmente giusto per tutti. 3 - DIDATTICA All interno dei Corsi di Studio e dei Consigli di Dipartimento il tema della didattica è sempre all ordine del giorno. Oltre ai problemi di ordinaria amministrazione, ci troviamo davanti a una situazione complessa a causa dei provvedimenti dei molti governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, i quali hanno avuto l obiettivo di impoverire l offerta formativa degli atenei. Dal Ministero dell Istruzione ( MIUR) e dagli enti governativi come l ANVUR sono stati imposti criteri assurdi per la valutazione dell attività didattica delle università italiane, che corrono quotidianamente il rischio di vedersi chiudere i propri Corsi di Studio. Il motivo è semplice: i tagli al finanziamento pubblico e il blocco del turn over (l impossibilità di assumere nuovi docenti e ricercatori per rimpiazzare coloro che vanno in pensione) spingono gli atenei, compreso il nostro, ad attuare questa politica di impoverimento della didattica per poter sopravvivere. No, l Università di Torino non chiuderà, ma tanti Corsi rischiano di fare questa fine. La nostra strada, che parte dall idea di un università come luogo di formazione e di crescita per tutti, porta a una politica universitaria completamente diversa e in netta opposizione alle politiche del MIUR. Non ci accontentiamo di tutelare i Corsi esistenti e di contestare tali politiche distruttive: lavoriamo per costruire un vero e proprio ampliamento della didattica, proponendo approfondimenti nei Corsi già esistenti e favorendo la nascita di nuovi percorsi di studio. Rivendichiamo con forza un ruolo attivo per noi studenti, non siamo solo utenti! Per questo ci battiamo per il riconoscimento e la valorizzazione delle occasioni di discussione paritetica con i docenti, dove poterci confrontare su programmi, svolgimento e modalità dei singoli corsi e degli esami. Siamo per una didattica partecipata, che coinvolga i rappresentanti degli studenti nelle Commissioni Didattiche. Per questo i nostri obiettivi e il nostro impegno puntano verso l aumento degli appelli a nostra disposizione, il superamento della figura dello 5

6 stagista e tirocinante come lavoratore obbligato alla bassa manovalanza (le classiche fotocopie!), il riconoscimento in crediti formativi (CFU) dei seminari e delle conferenze organizzate dagli studenti. I Collettivi che compongono gli Studenti Indipendenti lavorano già da anni in questa direzione. L impostazione esclusivamente frontale di molte lezioni è una caratteristica dell università molto sofferta dagli studenti e certamente contribuisce a rendere gli atenei luoghi di passaggio vuoti e poco stimolanti. Noi vogliamo invece che l approccio seminariale, più vicino all attività di ricerca, l apertura al dialogo e le attività di laboratorio siano valorizzati come meritano. Spesso la magistrale viene proposta più che altro come una ripetizione poco utile della triennale di riferimento. Ancora una volta a soffrirne è la qualità della formazione ricevuta dagli studenti. Rifiutiamo l università intesa come semplice diplomificio, in contano solo la velocità con cui si giunge alla laurea e l accumulo dei crediti formativi. Noi ci battiamo per ottenere una formazione completa, che rispetti i tempi e le modalità di studio di ogni studente. Abbiamo diritto di ricevere gli strumenti necessari per sviluppare al meglio i nostri interessi. Per le stesse ragioni rifiutiamo come assurda e infondata anche la colpevolizzazione degli studenti fuori corso, additati dall opinione pubblica come fannulloni e responsabili dei mali dell università. In questi anni abbiamo portato avanti tante battaglie in tutti gli organi di governo dell Università di Torino, ottenendo molte vittorie. Tra i tanti temi su cui ci spenderemo c è la valorizzazione dei tirocini e degli stage, per evitare che gli studenti si trovino a svolgere mansioni del tutto inutili alla propria formazione. Obiettivi: - Valorizzazione e allargamento di spazi paritetici tra studenti, ricercatori, dottorandi e docenti: vogliamo confrontarci sull organizzazione dei corsi, i programmi, lo svolgimento e le modalità d esame. - Introduzione del numero minimo di 8 appelli annuali nel Regolamento Didattico di Ateneo. - Elaborazione di proposte per ogni Corso di Studio al fine di diversificare e migliorare il percorso formativo. - Monitoraggio dei tirocini e degli stage per garantirne la finalità didattica e rispettare i diritti e le garanzie degli studenti. - Valorizzazione dei seminari e delle attività culturali organizzate dagli studenti tramite un aumento del numero di bandi, spazi e finanziamenti adeguati. - Istituzione di Assemblee di Ateneo e di Dipartimento con sospensione della didattica per tutti i Corsi di Studio per discutere i problemi e le proposte insieme a tutti gli studenti. - Aiuto agli studenti fuori corso nel completamento del proprio percorso di studi e ferma opposizione a qualsiasi aumento delle tasse per tale categoria: gli studenti sono tutti uguali! 4 - STUDENTI FUORICORSO Da anni ormai è stata messa in atto una campagna mediatica per screditare coloro che non riescono a laurearsi nei tempi prestabiliti, i cosiddetti studenti fuoricorso. 6

7 Con l introduzione dei << costi standard per studente >>, previsti dalla riforma Gelmini, il sistema di finanziamento degli atenei cambierà e terrà conto delle attività e dei corsi offerti dall ateneo, il numero di docenti e il numero di studenti iscritti e in corso. E tutti coloro che non riescono a laurearsi nei tempi ufficiali? I famosi fuoricorso che, anno dopo anno, divengono sempre di più uno dei capri espiatori del malfunzionamento degli atenei, in quanto fannulloni? Gli Atenei, per ottenere soldi necessari al loro funzionamento,si troveranno ad innalzare le tasse a questi studenti che in tutta Italia sono circa 700 mila. I numeri parlano chiaro, ed è ancora più chiaro quanto sia semplice sforare i tempi ufficiali di laurea che vengono imposti. L organizzazione della didattica, il numero di appelli, le mancate attività di tutoraggio, i costi dell università sempre più alti, i diversi e soggettivi tempi di studio e di apprendimento, la sempre più diffusa compresenza tra università e lavoro per potersi pagare gli studi. Questi e ancora altri sono tra i motivi che possono portare ad un ritardo nel conseguimento della laurea. Le responsabilità dell Università e delle politiche messe in atto sono crescono sempre di più quando si parla degli studenti fuoricorso. Ma questi famosi fuoricorso sono davvero un peso per gli atenei? No, poichè non gravano più sulla didattica da erogare, dovendo solo sostenere gli esami. Inoltre, per le svariate motivazioni sopra elencate, contribuiscono annualmente alle casse dell ateneo. Per questo ci opponiamo alla persecuzione che si sta mettendo in atto nei confronti dei fuoricorso e ci opporremo al ricatto che impone una scelta tra l innalzamento delle tasse per un altissima percentuale di studenti e una dequalificazione della didattica. È necessaria una difesa della riforma della contribuzione studentesca, la quale pareggia il contributo degli studenti fuoricorso a quello di tutti gli altri. 5 - STUDENTI PENDOLARI Troppo spesso la figura dello studente pendolare viene ignorata o sottavalutata. Per molti sembra inimmaginabile come uno studente o una studentessa possa alzarsi ogni mattina e intraprendere un vero e proprio viaggio per frequentare le lezioni del suo corso. Tra i temi più sentiti vi è sicuramente quello dei trasporti che dopo gli spasmodici tagli attuati negli ultimi anni è andato continuamente peggiorando. I biglietti e gli abbonamenti annuali per i treni regionali non ha fatto altro che aumentare negli ultimi anni, mettendo sempre più in difficoltà le famiglie e gli studenti stessi. Una sinergia tra le rivendicazioni cittadine e regionali sul tema del trasporto pubblico risulta necessaria per permettere a tutti gli studenti di poter raggiungere e vivere l università. Un altra questione importante riguarda gli spazi per gli studenti sia a livello provinciale che regionale. Se già a Torino le battaglie per aumentare il numero di spazi in cui studiare, l orario delle aule studio e delle sedi universitarie e una loro dislocazione funzionale alle posizioni delle sedi universitarie, sono numerose, questa necessità può essere ancora più forte e sentita al di fuori del capoluogo. 7

8 6 - DIRITTO ALLO STUDIO In questi anni tante sono state le conquiste sul tema del diritto allo studio, ma tanto resta ancora da fare e altrettante sono le nostre proposte a riguardo. Quest autunno, abbiamo raggiunto un grande risultato: il reinserimento della componente studentesca nel consiglio di amministrazione dell Edisu, e l attivazione dell assemblea regionale degli studenti che avrà un ruolo attivo nelle decisioni dell ente. Lo strumento della rappresentanza studentesca serve per raggiungere alcuni obiettivi fondamentali verso la ricostruzione del sistema del diritto allo studio universitario, negli ultimi anni smantellato costantemente. Il mandato politico degli eletti è il risultato di assemblee, mobilitazioni e inchieste con le quali perseveriamo da anni. PIENA COPERTURA DELLE GRADUATORIE DI BORSA DI STUDIO: Continueremo a fare pressione affinché i fondi regionali e nazionali siano sufficienti a coprire il 100% delle richieste di borsa di studio all Edisu. Nonostante gli investimenti della nuova giunta nell anno 2014, sono ancora tanti gli studenti idonei non beneficiari (soprattutto nei primi anni) e i fondi aggiuntivi dell anno passato devono ancora essere confermati per i prossimi anni. Il diritto allo studio deve essere garantito a tutti altrimenti non è un diritto. Questo obiettivo non può essere raggiunto con la sola rappresentanza, proseguiremo quindi le mobilitazioni per il Diritto allo studio per non allentare l attenzione sul tema e per spingere le istituzioni accademiche a schierarsi dalla parte dei loro studenti. REVISIONE DEI CRITERI D ACCESSO Per quanto concerne i criteri di merito, è prioritario eliminare tutte le forme di sbarramento, non esplicitamente previste nella normativa nazionale, che comportano l inidoneità alla borsa di studio: in questo senso sono da eliminare le soglie di media ECTS introdotte nell a.a. 2013/14 e con esse la figura del c.d. escluso per media, mantenendo quali unici criteri di merito per l accesso alle graduatorie il numero minimo di crediti previsto dal DPCM 390/01; per quanto concerne i criteri di reddito è opportuno innalzare il limite ISEE fino a per compensare le ripercussioni dell applicazione del nuovo ISEE prevista per il prossimo anno accademico. FASCIA CUSCINETTO PER I NON BORSISTI Diventa sempre più importante estendere una parte dei benefici agli studenti compresi in una fascia reddituale che con consente di ottenere una borsa di studio ma che comporta comunque consistenti difficoltà economiche; in questo senso è opportuno individuare una fascia cuscinetto nell ambito della quale prevedere l erogazione di benefici di modesta entità, come l esenzione della tassa regionale per il Diritto allo Studio o maggiori agevolazioni per il servizio di ristorazione, nonché, in caso di copertura totale delle borse di studio ordinarie e disponibilità di ulteriori risorse. MAGGIORI POSTI LETTO - RIAPRIRE LA RESIDENZA VERDI: Ancora più grave è la situazione delle graduatorie per i richiedenti posto letto. Anche in questo ambito è necessario un maggiore investimento e un allocazione più accorta delle risorse. Garantire a gli studenti idonei un posto letto, oltre che sottrarli alla speculazione del mercato immobiliare, è l unico modo per garantire davvero il diritto allo studio, infatti l integrazione (in 8

9 realtà una non-detrazione) della borsa di studio non è sufficiente a coprire l affitto di una stanza e in generale i costi di vita di uno studente fuorisede. Per questo è necessario un investimento in edilizia residenziale per aumentare il numero di posti letto a disposizione dell Edisu, mantenendo come principio quello del riutilizzo di immobili inutilizzati per evitare nuove colate di cemento. In particolare spingeremo affinché siano terminati a brevissimo i lavori di ristrutturazione della residenza Verdi, bloccati da anni per assenza di risorse lasciando oltre 200 posti letto inutilizzati. RISCRITTURA DEI BANDI EDISU ATTRAVERSO PROCESSI PARTECIPATIVI: Abbiamo sempre sostenuto che gli studenti, in quanto diretti interessati, debbano essere coinvolti nella definizione dei servizi e dei criteri di accesso al diritto allo studio. Nei prossimi mesi proporremo alla Regione e al nuovo CdA Edisu numerose modifiche al bando per borse di studio e posti letto, partendo, ovviamente, dall abolizione del requisito di media per l idoneità che abbiamo sempre contestato negli scorsi anni. Questo percorso partirà dalle residenze e dalle assemblee, raccogliendo le proposte degli studenti, borsisti e non, per scrivere un bando che risponda realmente alle esigenze degli studenti. Si sta avviando in queste settimane, un questo percorso con i rappresentanti attuali sulle modifiche al bando 2015/2016, per proseguirlo poi negli anni successivi con le nuove rappresentanze elette. REVISIONE DEI REGOLAMENTI DELLE RESIDENZE EDISU Vivere in residenza dovrebbe essere un esperienza di crescita umana oltre che un agevolazione di carattere economico. Tuttavia gli studenti che vivono in residenza devono rispettare un regolamento restrittivo fino all inverosimile, che limita le possibilità di iniziativa culturale, la vita sociale degli studenti (ad esempio l impossibilità di ospitare persone oltre la mezzanotte), fino ad arrivare alla sfera dell affettività e della sessualità (sì, è vietato fare sesso in residenza). Anche su questo argomento secondo noi l Edisu dovrebbe coinvolgere gli studenti nella ridefinizione dei regolamenti per restituire alla vita in residenza quel valore aggiunto che dovrebbe costituire all esperienza di studio fuorisede. SPAZI PER GLI STUDENTI NELLE UNIVERSITÀ L Università è luogo di studio, crescita, incontro, eppure le nostre università spesso mancano di luoghi per tutte le reali esigenze degli studenti. Gli orari delle lezioni ci obbligano a passare parecchi in giorni della settimana intere giornate in università, dovendo quindi pranzare e/o passare dei tempi morti durante i quali non sempre sappiamo dove stare. Alcune università sono più fortunate di altre, ma vogliamo che in ognuna di esse siano presenti gli spazi necessari per rendere a misura di studente le nostre università. Per esempio pensiamo debba esistere ovunque una lunch room, luogo necessario a chi si porta il pranzo da casa senza dover spendere soldi al bar tutti i giorni; luoghi dove gli studenti si possano riunire, spazi per eventi culturali organizzati dagli studenti. L università non deve essere un anonimo luogo dove andare e venire per lezioni ed esami, ma deve essere un luogo vissuto dagli studenti come protagonisti affinché se ne sentano parte attiva e integrante. AULE STUDIO: COPERTURA TOTALE GIORNI FESTIVI E FERIALI È necessaria un azione tempestiva sulla situazione delle aule studio dell ente, soprattutto nel week- 9

10 end e nelle ore serali, siccome non rispondono al bisogno minimo degli studenti univerisitari che ne usufruirebbero. Auspichiamo inoltre un allungamento degli orari e delle aperture delle aule studio, accompagnate da una revisione dei costi di gestione e della struttura organizzativa delle aule studio, che potrebbe, per ovviare a molti problemi economici e gestionali, allargare la partecipazione agli studenti tramite bandi di collaborazione a tempo parziale o altre sperimentazioni maggiormanente partecipative. COINVOLGIMENTO DEGLI STUDENTI E SPERIMENTAZIONI DI SOLUZIONI ALTERNATIVE DI GESTIONE PARTECIPATIVA Intervenendo in maniera efficace verso un progressivo ridimensionamento delle gestioni esternalizzate, è anche possibile contribuire al miglioramento della gestione delle residenze con una più stretta partecipazione degli studenti, anche con un coinvolgimento attivo nel supporto ai servizi, potenziando lo strumento delle collaborazioni part-time (c.d. 200 ore) previste dal D.Lgs. 68/2012. Inoltre, nell ambito della definizione del bando per il nuovo appalto multiservizi (2015) e nella configurazione dei lotti da mettere a gara, vi è l opportunità di individuare una o più residenze con le caratteristiche adatte per sperimentare in esse soluzioni alternative di gestione partecipativa, anche con forme di cogestione ed autogestione. TUTTI I POSTI AGLI AVENTI DIRITTO Visto il numero ancora insufficiente di posti letto presente nelle residenze è essenziale che la loro gestione sia quanto più efficiente e finalizzata al primo obiettivo del servizio abitativo EDISU: garantire una sistemazione al più ampio numero possibile di studenti nell ambito del sistema di Diritto allo Studio. Pertanto l Ente deve concentrare tutti i propri sforzi perché il numero di posti letto non utilizzato sia il più possibile prossimo a zero. DISTRIBUZIONE RAZIONALE DEGLI STUDENTI NELLE RESIDENZE I criteri di assegnazione dei posti letto devono necessariamente essere rivisti per superare l attuale situazione di diffusa insoddisfazione degli studenti rispetto all assegnazione alle diverse residenze, alla base di un numero crescente e quasi sempre inevaso di richieste di trasferimento. La distribuzione degli studenti nelle strutture dell Ente deve basarsi anche su parametri legati alla distanza delle stesse dalle sedi universitarie di frequenza dei corsi di ogni singolo studente ed al loro agevole raggiungimento. Occorre fare sì che non si creino dinamiche inutilmente competitive che portano ad una differenziazione tra residenze di serie A e studentati di serie B. CONTRIBUTO PER L AFFITTO E necessario un intervento straordinario per garantire un maggiore sostegno economico per gli studenti idonei non beneficiari di posto letto nelle residenze EDISU che attualmente, se vincitori, ottengono solo l importo della borsa di studio senza la detrazione di prevista per il servizio abitativo, in caso contrario rimangono privi di alcun sostegno di reddito. PROMUOVERE L UTILIZZO DELLE MENSE Per migliorare il servizio di ristorazione è innanzitutto indispensabile promuoverne l utilizzo, per invertire l attuale tendenza alla diminuzione del numero di pasti erogati, chiaro segnale della disaffezione dell utenza o della predilezione da parte degli studenti universitari di altre modalità di consumo dei pasti. Un maggiore utilizzo delle mense è condizione necessaria per garantire la 10

11 sostenibilità economica del servizio e consentire un suo potenziamento, obiettivo che comporta necessariamente un investimento da parte dell ente. A questo scopo è necessaria innanzitutto una revisione delle tariffe per tutte le fasce, portandole al di sotto della media nazionale, per incoraggiare la fruizione del servizio di ristorazione rendendo concorrenziale il pasto in mensa rispetto ad altre soluzioni: le tariffe attualmente previste, soprattutto per la fascia che non beneficia di riduzioni, risultano fortemente proibitive e spingono questi studenti a scegliere soluzioni alternative alle mense. REVISIONE E POTENZIAMENTO SERVIZI SOSTITUITIVI Nella stessa direzione, per garantire la fruizione di un servizio di ristorazione a costi accessibili (o per chi ne ha diritto la garanzia del pasto gratuito) anche laddove non siano presenti mense EDISU è necessario rivedere e potenziare i servizi sostitutivi: un aumento del numero di pasti erogati tramite gli stessi, con adeguate condizioni contrattuali, può contribuire significativamente alla sostenibilità economica del servizio nel suo complesso. MIGLIORI COLLEGAMENTI CON LE RESIDENZE Oltre a condurre di concerto con gli Atenei un indagine sulla mobilità degli studenti e sugli spostamenti tra residenze EDISU e sedi universitarie, l Ente deve attivare tavoli di lavoro con gli Enti Locali, con GTT e con l Agenzia per la Mobilità Metropolitana per migliorare e potenziare i collegamenti con le residenze. Tale azione risulta particolarmente urgente per rompere l isolamento in cui si trovano gli studenti di alcune strutture, in primis la residenza Villa Claretta a Grugliasco, che si trovano costretti a lunghi tragitti con numerosi cambi di mezzo ed a vivere di fatto, per quanto ospiti in uno studentato, una condizione di studenti pendolari. 7 - SPAZI La questione spazi rappresenta un punto centrale nell attività politica di Studenti Indipendenti. Da anni infatti UniTo, anziché muoversi per trasformare l università in un luogo di aggregazione, socialità, scambio e crescita culturale, tende a farne un semplice luogo di passaggio. Punto di passaggio che nella maggior parte dei casi diventa un esamificio, trasformando le nostre sedi in università fabbriche. Ci viene da subito proposta l immagine del nostro percorso universitario come una carriera da realizzare tramite il conseguimento di crediti formativi, dell istruzione universitaria caratterizzata dalle logiche del mercato, del lavoro e della competizione tra studenti. La mancanza di spazi in cui studiare è un problema percepito a livello cittadino da tutti gli studenti torinesi. Poco tempo fa, in seguito alla situazione scandalosa creatasi nelle aule studio Opera e Verdi, le uniche aperte nel weekend, è partita la campagna #whereismyplace? - Vogliamo lo spazio per studiare. Grazie alla mobilitazione partita dal web e alle pressioni portate avanti si è ottenuta una prima conquista: l apertura dell aula studio Bunker durante i weekend della sessione esami invernale. Sicuramente una prima sperimentazione positiva ma che non si può considerare sufficiente. Su questo fronte gli obiettivi sono tanti, dal prolungamento di orario, all apertura notturna delle aule studio, al prolungamento dell orario delle sedi universitarie. Studio e aggregazione, questi sono i bisogni per i quali è necessario costruire una proposta reale e una soluzione collettiva. 11

12 Per questo promuoviamo e valorizziamo qualsiasi tipo di esperienza che vada nella direzione di una riappropriazione degli spazi e delle aulette in disuso, nell apertura prolungata delle sedi universitarie e delle aule studio, delle biblioteche, della creazione di momenti e attività non più caratterizzate da forme di didattica frontale ma da modalità seminariali, di incontro e approfondimento culturale. L obiettivo che ci prefiggiamo è quello di proseguire su questa strada (come nei casi espressione di questa logica virtuosa della Lunchroom in Palazzina Einaudi, o delle aulette dei collettivi) riconsegnando a noi tutti un università che sia una casa comune dove poter fare pausa pranzo, dove poter leggere, conoscere, rapportarci o soltanto poter scambiare opinioni e discorsi tra una lezione a l altra. Per questo è interessante avviare un ragionamento sulla condivisione dei materiali di studio, e non solo, all interno delle sedi universitarie. - Rivendicare più spazi a disposizione degli studenti dove poter mangiare, fare aggregazione e sviluppare progetti e proposte che vadano oltre i programmi d esame e la routine universitaria. La Lunchroom, spazio all interno della Palazzina Einaudi, e Fisica Beach, sono solo alcuni degli spazi ad oggi esistenti nelle diverse sedi universitarie. - Prolungamento dell orario delle sedi universitarie. L orario della maggior parte delle sedi universitarie non va oltre le 20.00, questo è sicuramente un problema per una città che ambisce a definirsi universitaria. Con un prolungamento dell apertura serale non solo si risolverebbe parte del problema riguardo il numero di luoghi in cui studiare, ma si renderebbero le sedi universitarie dei luoghi realmente vissuti dagli studenti. - Aule studio: prolungamento degli orari e aumento degli spazi. Riguardo le aule studio una delle prima cose da ottenere è un incremento dell orario serale. E necessario riuscire ad estendere l orario serale oltre le in settimana e oltre le nei weekend. Durante il weekend il problema della mancanza di posti trova il suo apice. E necessario aprire ulteriori spazi in cui studiare durante il weekend ed immaginare una distribuzione delle aule studio coerente con la collocazione delle sedi universitarie. 8 - PARI OPPORTUNITÀ L ateneo ha sempre riconosciuto come priorità, nel dibattito pubblico e nelle dichiarazioni di intenti, le tematiche di genere e LGBT, risultando tuttavia manchevole sotto l aspetto della partecipazione e del coinvolgimento degli studenti e del personale nel contrasto alla discriminazione e nella costruzione di iniziative. Abbiamo sempre ritenuto fondamentale lavorare su queste tematiche, impegno che ci ha permesso di raggiungere alcuni risultati più simbolici, come il patrocinio del consiglio studenti al Pride e alla TransMarch e altri più significativi come il recente aggiornamento per la procedura informatica delle carriere alias ( doppio libretto). Il nostro ateneo è stato il primo d Italia a introdurre la possibilità per gli studenti in transizione di genere di avere una carriera alias, che rispetti il genere di destinazione. Con l informatizzazione del libretto questa possibilità è venuta a mancare e siamo riusciti a ripristinarla grazie al lavoro dei nostri rappresentanti del comitato unico di garanzia ( C.U.G.). Per proseguire in maniera sempre più incisiva e competente abbiamo deciso di collaborare con 12

13 il Collettivo LGBT Identità Unite, sia attraverso una scrittura condivisa del programma, sia con un azione comune negli organi di rappresentanza. Il nostro mandato si concentrerà su questi obiettivi fondamentali: DIDATTICA E SEMINARI Riteniamo che un cambiamento reale debba passare attraverso una trasformazione capillare della didattica. Vogliamo raggiungere quest obiettivo in primo luogo con la creazione di nuovi corsi dedicati alle tematiche di genere e LGBT declinati secondo i vari ambiti disciplinari ( soprattutto in ambito sociale, giuridico, storico e psicologico), e in secondo luogo con l implementazione nei corsi obbligatori di approfondimenti tematici laddove possibile ( ad esempio nel diritto di famiglia trattare anche il matrimonio omosessuale). L università oltre ad essere la sede della nostra vita accademica, deve assumere il ruolo di luogo di crescita personale e collettiva. Per questo è necessario rendere accessibili e efficaci altri strumenti al di là della classica lezione frontale, come con seminari con validità di crediti e spazi di discussione dove gli studenti abbiano la possibilità di confrontarsi. L università dovrà da un lato saper raccogliere e supportare proposte in questo senso provenienti da studenti e associazioni, dall altro farsi proporre essa stessa momenti sia di dibattito che di ricerca e didattica ad esempio attraverso il CIRSDE, il centro interdisciplinare di ricerche e studi delle donne e di genere. POTENZIAMENTO DELLE TUTELE ESISTENTI Esistono, ad oggi, alcune figure di riferimento per la tutela contro le discriminazioni anche se poco conosciute e utilizzate, a causa di mancanza di risorse e inadeguatezza. Tra queste è fondamentale valorizzare e potenziare il ruolo della consigliera di fiducia (link) soprattutto dandone maggiore pubblicizzazione tramite i canali dell ateneo. Oltre alle tutele legali è fondamentale per gli studenti il supporto di altre figure professionali come ad esempio il servizio di Counseling e ascolto psicologico (link) che andrebbe potenziato e dovrebbe essere maggiormente pubblicizzato dall università. - Istituzione di sportelli anti-discriminazioni in tutti i dipartimenti e le sedi dell ateneo. - Supporto al progetto di sportello di ascolto orizzontale del collettivo LGBT, ad esempio attraverso l utilizzo delle aulette autogestite nelle varie sedi. DOPPIO LIBRETTO Migliorare alcuni aspetti del doppio libretto per garantire il riconoscimento dell identità di genere anche a livello burocratico e non solo simbolico, permettendo la validità dell identità alias e quindi della smart card anche per l utilizzo dei servizi EDISU e GTT ( mense, residenze e trasporti) attraverso l attivazione di convenzioni tra Unito e questi enti. Estendere la possibilità di accedere alla carriera alias anche agli studenti transgender che non hanno ancora deciso, o che non hanno intenzione, di intraprendere il percorso di riattribuzione del sesso. CONTRO OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE Monitoraggio dei programmi attraverso la raccolta delle segnalazioni degli studenti nell eventualità che questi presentassero contenuti omofobi o discriminanti. 13

14 Creazione di strumenti di solidarietà attiva e di intervento contro discriminazioni individuali da parte di professori o personale dell ateneo. INIZIATIVE La lotta alla discriminazione passa soprattutto per la diffusione della cultura della solidarietà e del rispetto, in questo l università ha un ruolo fondamentale, sia come luogo di ricerca e diffusione dei saperi, sia come spazio di confronto e crescita personale. Per questo riteniamo importante che l ateneo promuova iniziative quali conferenze, cineforum, festival, mostre che affrontino le tematiche LGBT e contribuiscano a sensibilizzare non solo gli studenti ma anche la cittadinanza. In particolare intendiamo organizzare in occasione del 17 Maggio, giornata internazionale contro l omofobia, un festival LGBT nelle sedi dell università come inizio di un percorso partecipato verso il Pride, animato da spettacoli teatrali, contest fotografici, cineforum, incontri, laboratori, concerti organizzati dagli studenti. ASILI Una delle più grandi discriminazioni oggi esistenti tra uomo e donna è la dipendenza economica. Per garantire la possibilità di non dover scegliere tra carriera/studio in università e maternità, ci impegnamo nella realizzazione di un asilo sperimentale per i figli di studentesse e lavoratrici dell università. Perché sperimentale? Perché a gestirlo saranno i tirocinanti di scienze della formazione, educazione e psicologia. 9 - TRASPARENZA La volontà di scrivere un programma partecipato e aperto vede come passaggio fondamentale il confronto con chi, al di fuori degli Studenti Indipendenti, si impegna all interno dell Università. Sul tema della trasparenza e della tutela dei diritti il confronto naturale è avvenuto con Unilibera, la quale organizza da anni iniziative all interno del nostro ateneo. Quello della trasparenza è uno dei temi più discussi e sentiti all interno delle assemblee di Studenti Indipendenti, come al suo esterno. L Università, in quanto Amministrazione Pubblica, è da sempre coinvolta in un ragionamento volto a tutelare se stessa e le sue componenti dalla corruzione. Ma il tema della trasparenza non si intreccia solo con le battaglie tese all anticorruzione, ma con la partecipazione stessa, vista come fonte di rinnovamento, ma allo stesso tempo tutela collettiva. Noi come Studenti Indipendenti, assieme ad Unilibera, condividiamo l adesione alla campagna Riparte il Futuro, articolata in sei punti consultabili sul sito it e che individuano la trasparenza come il primo passo per la lotta alla corruzione. Assieme alle numerose proposte, quella del whistleblower è indubbiamente quella meglio applicabile al contesto universitario, sotto forma di sportello dove qualsiasi soggetto che vive l università può denunciare un episodio di corruzione. Il whistleblower si pone come elemento di tutela ma allo stesso tempo come cassa di risonanza per chiunque abbia la forza denunciare ingiustizie e soprusi. Lo sportello è dedicato a tutti coloro che vivono l università, dagli studenti ai dipendenti Ma il nostro impegno nella campagna Riparte il Futuro non muore con il whistleblower. Infatti assieme ai ragazzi di Unilibera siamo da mesi impegnati nella promozione di iniziative e assemblee pubbliche volte alla sensibilizzazione di studenti, dottorandi, ricercatori e docenti ai temi dell anticorruzione. 14

15 Trasparenza è anche partecipazione, ed in tal senso centrale è da parte nostra rivendicare un Bilancio di ateneo partecipato, dove per partecipato non si intende, come alcuni pezzi del nostro ateneo fanno, un mero coinvolgimento dei Consigli di Dipartimento, bensì una condivisione dei processi di costruzione del bilancio stesso con tutti coloro che vivono l università. In questo momento è fondamentale garantire la trasparenza nella gestione e nella distribuzione dei pochi fondi a disposizione dell università. Parte di questo quadro, il bando 150 ore è uno dei pochi strumenti redistributivi attualmente in campo: per questo vogliamo istituire una commissione d inchiesta sul bando 150 ore per poter studiare le condizioni statistiche di chi accede al bando, per poter utilizzare questo bando come strumento a disposizione degli studenti in maggiore difficoltà lottando per una maggiore finanziamento dei fondi per permettere a tutti gli studenti lavoratori di non dover abbandonare gli studi. L Ateneo, come tutti gli enti pubblici, dispone di un piano sulla Trasparenza ed un piano Anticorruzione. Questi documenti sono essenziali ma ancora più importanti sono le pratiche realmente adottate dall Ateneo, cediamo infatti che su questi temi sia necessario essere più intransigenti di quanto richiede la legge. Più documentazione accessibile a tutti, più canali per la segnalazione di procedimenti sospetti e più tutele per chi si prende carico di denunciare un illecito: solo con una forte spinta dal basso sarà possibile migliorare l Ateneo e renderlo un esempio per integrità e correttezza SOSTENIBILITÀ La sostenibilità, tema talvolta sottovalutato, ma quanto mai attuale nel dibattito pubblico, è invece un aspetto centrale che l Università dovrebbe inserire in modo responsabile nella propria agenda. Il nostro ateneo infatti dovrebbe garantire il rispetto e l attuazione di logiche virtuose in ambito ambientale ed energetico. In questa ottica è impegno di noi stessi, studenti e studentesse, quello di elaborare e di contribuire alla diffusione di buone pratiche che rendano meglio equilibrato il rapporto con l ambiente. Per questo riteniamo essenziale il perseguimento di determinati obiettivi rispetto ai seguenti aspetti: 1) Sostenibilità energetica - installare sistemi di produzione energetica rinnovabile; - mappatura degli sprechi energetici negli edifici universitari, sprechi di cui è esempio lampante l illuminazione notturna del Campus Luigi Einaudi. In merito, in questo ultimo anno, abbiamo ottenuto che per lo meno l intensità della luce venisse diminuita durante la notte; - installazione di sistemi di swicht off, i quali permettano un risparmio energetico in quelle fasce giornaliere in cui non ci sia un effettivo uso di un determinato spazio; - Installazione di riduttori di flusso, per ottenere un considerevole risparmio idrico, che ammonta approssimativamente al 50% di acqua per ogni rubinetto. 2) Rifiuti e raccolta differenziata In questi anni l Università si è dotata al suo interno di forme di raccolta differenziata, tuttavia 15

16 queste risultano essere disomogenee tra i vari poli universitari e mai realmente effettive. Basti pensare a ciò che avviene nelle due sedi centrali del nostro ateneo, Palazzo Nuovo e Cle, che essendo situate nella Circoscrizione 1 del Comune di Torino, la quale non è coperto dal sistema di raccolta differenziata, sono obbligate ad adattarsi a questa situazione. Per questo riteniamo che l Università tutta, in tutti i suoi poli, debba dotarsi e avvalersi di una propria raccolta differenziata. 3) Mobilità sostenibile - Piste ciclabili studiate per collegare i diversi poli universitari - Aumento del numero dei TO-bike nei pressi delle sedi - Incremento delle linee degli autobus più utilizzate dagli studenti e che possano permettere una buona mobilità anche al di fuori del centro cittadino. 4) Software libero Da anni l università si trova ad affrontare i costi relativi alle numerosissime licenze per i software dei computer presenti in tutto l ateneo. Il passaggio al software libero permetterebbe un risparmio notevole e la possibilità di stanziare quei fondi ove vi è maggiore necessità TIROCINI L Università si propone di avvicinare noi studenti al mondo del lavoro e per farlo utilizza lo strumento del job placement. Il job placement è un servizio che ha il compito di orientare gli studenti nella scelta professionale, favorendo i contatti con aziende ed enti pubblici. Questo servizio erogato dall Università non sempre risulta efficace nel suo funzionamento e spesso non è garanzia di buoni tirocini e stages. In molti settori le offerte proposte sono poco adeguate al nostro percorso di studio e poco formative. In molti si sono visti relegati davanti a una fotocopiatrice o a fare lavori di magazzino. Nella maggior parte dei casi l interesse da parte delle imprese a compiere assunzioni a termine del percorso di tirocinio è praticamente nullo. Spesso le ore di tirocinio richieste superano di gran lunga i crediti formativi corrispondenti. In molti si saranno trovati a svolgere tirocini interminabili per un numero di crediti irrisori. Questo avviene per la scarsa volontà dei corsi di studio di cambiare l offerta formativa e per le richieste ricattatorie delle aziende. Deve essere data a ogni studente la possibilità di scelta per le proposte di tirocinio, rispettando il rapporto CFU/ore previsto dalla legge. Non è giusto che tutto ci venga calato dall alto senza avere alcuna possibilità di decidere liberamente cosa fare. Inoltre, i processi decisionali dell Università sono poco trasparenti, così come i risultati ottenuti. Noi ci battiamo per ottenere più potere contrattuale, per dare voce agli studenti nel confronto con gli organi di governo dell Università e per ottenere la massima trasparenza, in ogni fase del percorso di studi e per tutti gli studenti. In breve, rivendichiamo un ruolo attivo e centrale! Crediamo nella necessità di ripensare le attività di tutorato nell Università, focalizzando le energie sui problemi e sulle condizioni di emergenza emersi nel corso degli anni, e creando un sistema basato su progetti. Tutorati creati e finanziati a progetto permetterebbero la costruzione di piani formativi condivisibili e co costruiti con gli studenti. 16

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