TORINO CITTA UNIVERSITARIA

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1 TORINO CITTA UNIVERSITARIA Urban Center Metropolitano dicembre 2012

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3 INDICE 00 PREMESSA 01 SETTE DISTRETTI, SETTE GEOGRAFIE 02 LAYERS 03 RESIDENZE UNIVERSITARIE. NUOVE PROPOSTE 5

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5 00 PREMESSA Per lungo tempo, durante la modernità novecentesca, i luoghi dedicati alla residenzialità degli studenti universitari sono stati pensati quasi come uno spazio di natura extraterritoriale, sebbene il più delle volte incardinato nei densi tessuti urbani della città storica e consolidata. Questa separazione dalla città nasce da una molteplicità di fattori. Indubbiamente da un certa applicazione, semplificata e semplificante, dei princìpi funzionalisti e zonizzanti del modernismo architettonico e urbanistico: la residenza universitaria e i servizi ad essa connessi devono essere luoghi specializzati disgiunti dall ambiente urbano e devono rispondere a standard e parametri quantitativi minimi (la superficie delle stanze per ospite, la presenza di servizi igienici pro-capite o ancora il dimensionamento delle mense, ecc.) i quali vengono visti come elementi di salvaguardia della qualità della vita degli studenti. Non c è solo questo. L alterità di questi luoghi (almeno fino alle proteste studentesche degli anni 60 e 70 del Novecento) è voluta e desiderata dagli studenti stessi, in linea con una lunga tradizione storica che vede nel carattere di extraterritorialità un elemento di difesa dello studente, delle sue opinioni ma anche dei suoi comportamenti di fronte all ordine costituito. Per capire ciò è sufficiente leggere i ricordi di Umberto Eco rispetto alla sua permanenza come studente universitario nel collegio di via Galliari a Torino. Ovviamente da allora molte cose sono cambiate, soprattutto a Torino. E cambiata profondamente la concezione del rapporto tra luoghi dell università e spazi urbani. Alla separazione si è sostituita l idea dell intreccio e indubbiamente le università e i suoi luoghi sono diventati uno dei principali motori dello sviluppo urbano e della qualità delle città. La residenza universitaria, i suoi servizi, diventano fattori che contribuiscono tout court al corretto funzionamento della vita urbana, contribuendo a garantire quella mixité che oggi è divenuta valore prioritario. Inoltre Torino si è trasformata in anni recenti città universitaria di primissimo livello, con atenei come il Politecnico e l Università sempre nelle posizioni di testa dei ranking nazionali e con una crescente capacità di attrazione di studenti provenienti dal resto dell Italia o dal mondo. Tutto ciò è andato di pari passo con una crescita quantitativa delle strutture residenziali universitarie presenti in città e nell area metropolitana. I Giochi Olimpici Invernali del 2006 sono infatti stati proficuamente utilizzati per aumentare il numero delle strutture, tramite la riconversione dei villaggi per la stampa e gli atleti. Tutto ciò non è però ancora sufficiente. Nel quadro della società della conoscenza, Torino deve incrementare il numero e la qualità dei luoghi residenziali e per servizi destinati agli studenti universitari, ai dottorandi, agli studenti Erasmus, ai visiting professor. Fondamentale è però non solo il numero, ma la concezione di queste strutture, che devono essere realmente aperte sulla città, offrendo servizi molteplici e flessibili - e non solamente il rispetto di standard - in grado di rispondere alle reali esigenze contemporanee di studenti di qualità, come sono quelli che frequentano gli atenei torinesi. Strutture di nuova concezione che devono essere 7

6 8 efficacemente inserite nello spazio urbano, in contesti ambientalmente gradevoli e al contempo vivaci e dinamici, connessi ai luoghi di studio e di ricerca tramite percorsi di mobilità dolce. Il progetto Torino Città Universitaria, che costituisce uno dei punti cardine del programma dell attuale compagine politica alla guida della Città, rappresenta una straordinaria occasione per realizzare questa nuova idea di residenzialità universitaria all interno dell ambiente urbano. La possibilità di mettere a punto - tramite partnership fra pubblico e privato e con l attiva partecipazione degli atenei torinesi - nuovi luoghi di residenza e di servizi per gli studenti universitari, a partire dalla presenza di aree disponibili destinate ai servizi in prossimità dei principali distretti universitari torinesi, rappresenta una straordinaria occasione per ripensare la natura di questi spazi, e il loro rapporto con la città. Per delineare tutte le potenzialità insite al progetto Torino Città Universitaria e prima di definire il nuovo modello di residenza universitaria e di servizi oggetto del progetto si è pensato di suddividere lo spazio urbano del territorio torinese in sette distretti. Ogni singolo distretto fa riferimento a una serie di insediamenti universitari presenti all interno dei suoi confini. Soprattutto ogni distretto viene a costruirsi intorno a una specifica geografia, ossia a un particolare rapporto che unisce le strutture universitarie ivi esistenti e l ambiente cittadino che le circonda, con i suoi specifici caratteri e funzionalità in termini di forma urbana, di amenities e di utilities: prerogative ambientali, infrastrutture, offerta di servizi, ecc.

7 01 SETTE DISTRETTI SETTE GEOGRAFIE 1. Polo umanistico / Centro storico e sponde della Dora 2. Barriera c Entro 3. Cittadella Politecnica / Spina 2 4. Polo scientifico-ospedaliero e Architettura / Tra le sponde del Po e la ferrovia 5. Economia e Centro del Design / Intorno a Mirafiori 6. Polo scientifico / Grugliasco 7. Polo ospedaliero / Orbassano

8 SETTE DISTRETTI SETTE GEOGRAFIE Negli ultimi anni l Università degli Studi e il Politecnico di Torino hanno avviato un complesso progetto di ridefinizione e implementazione delle proprie sedi, da un lato attraverso la conservazione e la riqualificazione delle sedi storiche, dall altro attraverso un vasto programma di nuove realizzazioni che hanno interessato l intera area metropolitana torinese. Le politiche localizzative messe in campo dai due Atenei torinesi si sono andate focalizzando intorno a strategie differenti. Il Politecnico di Torino ha scelto di concentrare il proprio programma edilizio principalmente su due nuove sedi: da un lato la nuova Cittadella Politecnica, ampliamento della sede di corso Duca degli Abruzzi e fulcro della trasformazione della vasta area di Spina 2, dall altro il margine occidentale della Fiat Mirafiori con il nuovo Centro del Design. L Università degli Studi di Torino, invece, ha impostato un modello di Campus Urbano che si inserisce all interno del tessuto della città in modo capillare, focalizzandosi lungo due direttrici fondamentali: il sistema del centro storico della città, che collega le sedi storiche dell Ateneo con alcuni interventi in corso di realizzazione come quello di piazzale Aldo Moro e che si è negli ultimi anni allargato fino alle sponde della Dora nell area della ex Italgas; l asse del Po, lungo cui si localizzano le sedi storiche delle Facoltà scientifiche che si sono arricchite di alcuni poli in ambito metropolitano come quello di Orbassano - con l Ospedale San Luigi - e di Grugliasco. Le politiche localizzative degli Atenei hanno, nel corso degli anni e in prospettiva, contribuito alla definizione di una mappa del sistema universitario torinese all interno della quale possiamo ritrovare alcune geografie privilegiate, altrettanti luoghi intorno a cui si condensano La nuova sede della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche nella ex Italgas 10

9 01 persone, funzioni, usi, servizi. Sette sono queste geografie, ciascuna delle quali possiede caratteri e vocazioni specifiche: il Centro storico e le sponde della Dora, il quartiere di Barriera di Milano, la Spina 2, le sponde del Po, l area intorno a Mirafiori e i poli di Orbassano e Grugliasco. All interno di queste geografie, il programma di riqualificazione e l ampliamento del sistema universitario si è più in generale intrecciato con il quadro delle trasformazioni urbane messe in campo dai soggetti pubblici e privati. Talvolta questo è accaduto in modo quasi naturale, come è nel caso del nuovo polo all ex Italgas lungo le sponde della Dora; in altri casi è stato portato avanti in modo programmatico, come è nel caso del nuovo Centro del Design a Mirafiori. In entrambi i casi, le geografie del sistema universitario hanno contribuito in modo molto efficace alla qualificazione di luoghi e parti della città e del territorio metropolitano, che hanno trovato negli usi legati alla formazione e alla ricerca universitaria uno straordinario motore di rinnovamento urbano. I sette distretti-geografie individuati, che verranno analizzati singolarmente nelle prossime pagine, sono i seguenti: 1) Polo umanistico / Centro storico e sponde della Dora; 2) Barriera c Entro; 3) Cittadella Politecnica / Spina 2; 4) Polo scientifico-ospedaliero e Architettura / Tra le sponde del Po e la ferrovia; 5) Economia e Centro del Design / Intorno a Mirafiori; 6) Polo scientifico / Grugliasco; 7) Polo ospedaliero / Orbassano. La Cittadella Politecnica: la corte interna 11

10 Geografia #1 POLO UMANISTICO Centro Storico e sponde della Dora Il centro storico di Torino è strutturato intorno al sistema degli assi e delle piazze barocche che, partendo dal fiume Po e dalla piazza Vittorio Veneto e attraversando le piazze Castello e Carlo Alberto, arriva fino a piazza Carlo Felice e alla stazione ferroviaria di Porta Nuova. Il processo di riqualificazione del centro, avviatosi a partire dalla fine degli anni novanta, ha interessato non solo alcuni dei principali edifici storici ma anche e soprattutto il sistema degli spazi aperti. Un complesso progetto di pedonalizzazione delle piazze e di alcune assialità urbane, che oggi rappresenta uno degli elementi di maggiore qualificazione del distretto centrale, a cui si accompagnano politiche e progettualità orientate a connotare il centro storico come uno dei luoghi privilegiati della cultura con i musei, i teatri e le biblioteche e della conoscenza grazie alla presenza dell Università degli Studi di Torino. Il Campus urbano che l Università sta realizzando nel centro di Torino è un sistema che, partendo dalla storica sede del Rettorato in via Po, assume via Verdi come proprio asse portante per poi allargarsi alle zone circostanti. Si struttura così un percorso che si articola fino a Palazzo Nuovo e raggiunge il quartiere Vanchiglia e le sponde della Dora, con la nuova sede della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche nell area ex Italgas. Un campus diffuso all interno del tessuto urbano, con il quale si mescola e si integra: interventi a scale differenti punteggiano il tessuto storico universitario, con l obiettivo di razionalizzare e rafforzare una 12

11 01 vocazione ormai centenaria. Da Palazzo Nuovo il sistema si snoda verso i bordi del centro storico e attraverso il quartiere Vanchiglia, mescolando le radici produttive di questa parte di città con gli usi e la residenzialità universitari: già dal 1999 l Università può disporre degli spazi riqualificati del complesso delle ex Vetrerie Berruto, alle spalle di piazzale Aldo Moro, disponendovi biblioteche e aule universitarie. Più recente è l intervento nel cuore di Vanchiglia, dove all interno di un vecchio opificio è stata ricavata la nuova biblioteca della Facoltà di Scienze Letterarie e Filologiche. L asse di via Verdi all interno del centro storico La nuova sede della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche nella ex Italgas 13

12 Geografia #2 Barriera c Entro Barriera c Entro è il nome con cui è stata chiamata l operazione di trasformazione urbana che ruota intorno alla Variante n.200, lo strumento urbanistico che modifica alcune delle indicazioni contenute nel Piano regolatore adeguandole alle nuove esigenze e potenzialità del quadrante nord/est della città. Dal 2008 è in atto un processo che vede i soggetti pubblici e privati lavorare insieme nella definizione degli scenari di riqualificazione dei due principali ambiti, la Spina 4 lungo il Passante ferroviario e l ex scalo merci Vanchiglia. L opportunità di realizzare la nuova Linea 2 della Metropolitana, occupando l ex trincea ferroviaria che attraversa il quartiere, diventa l occasione per trasformare oltre un milione di metri quadrati di aree industriali dismesse. Il progetto prevede una stretta integrazione tra progetto infrastrutturale, ambientale e insediativo: conclusasi l operazione, un nuovo parco lineare lungo due chilometri correrà al di sopra della Metropolitana, collegando i due nuovi quartieri di Spina 4 e dello scalo Vanchiglia con il sistema della confluenza dei fiumi Po e Dora. Il progetto Torino Città Universitaria può trovare all interno di questo contesto urbano in profonda trasformazione un interessante luogo di lavoro, in particolare per quanto riguarda l ambito dell ex scalo merci Vanchiglia. Si tratta oggi di un tessuto microproduttivo fortemente integrato con usi di natura residenziale, che nelle previsioni della Variante n.200 dovrebbe potenziare la propria vocazione di quartiere giovane e creativo. Su questa 14

13 01 ipotesi ragiona anche il gruppo di lavoro che ha elaborato la proposta To Make, il recente documento che pone le basi per la redazione di un masterplan e di un piano di valorizzazione economica per le aree inserite nella Variante n.200. Un immagine che, sulla scorta di una serie di iniziative spontanee - come per esempio quella del Bunker di via Paganini - ben si concilia con usi e funzioni legate alla formazione universitaria, collocandosi all interno di un contesto ambientale di grande pregio racchiuso tra i fiumi Po, Dora e Stura e prossimo al centro storico e alla nuova sede della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche nell area ex Italgas. Sempre nel quartiere di Barriera di Milano, lungo le sponde del Po, si colloca la storica Manifattura Tabacchi, già sede dell Ufficio Immatricolazioni dell Università degli Studi di Torino e per la quale è in corso di studio l ipotesi di localizzare qui la Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie. L area dell ex scalo merci Vanchiglia inserita all interno della Variante n.200 al Prg L ufficio Immatricolazioni all interno della storica Manifattura Tabacchi 15

14 Geografia #3 CITTADELLA POLITECNICA Spina 2 La Spina centrale è il viale urbano che attraversa la città di Torino da nord a sud. Realizzato grazie all interramento dei binari ferroviari e alla costruzione del Passante ferroviario, il viale della Spina attraversa grandi ambiti di trasformazione e di riqualificazione urbana, intercettando molte delle principali aree industriali dismesse della città. Partendo da sud e salendo verso nord: la Spina 1, la Spina 2 con la nuova stazione di Porta Susa e con i grandi edifici delle OGR e del Politecnico di Torino, la Spina 3 e la Spina 4 con la futura stazione Rebaudengo, porta di accesso da nord alla città e punto di attestamento della nuova Linea 2 della Metropolitana. Una trasformazione che, avviatasi intorno alla metà degli anni novanta, ha dato origine ad un radicale cambiamento dell immagine della città consolidata. In questo quadro si inserisce la cosiddetta Cittadella Politecnica: la grande area di circa 100 mila metri quadrati, all interno di Spina 2 e compresa tra corso Castefidardo, corso Peschiera e via Borsellino, ospita l ampliamento della sede principale del Politecnico di Torino costruita negli anni cinquanta. Il nuovo polo occupa oggi una parte delle aree legate alle Officine Grandi Riparazioni, con nuovi spazi organizzati intorno al grande invaso a cavallo del viale della Spina: aule, laboratori, uffici e il centro di ricerca europeo di General Motors. La prossimità tra il polo universitario che ospita ingegneri e architetti, la nuova residenza universitaria Borsellino e il Collegio Einaudi contribuisce per quest area al potenziamento dell idea di campus urbano. 16

15 01 Gli spazi didattici tra il viale della Spina e via Borsellino La residenza universitaria Borsellino La Cittadella Politecnica 17

16 Geografia #4 POLO SCIENTIFICO- OSPEDALIERO E ARCHITETTURA Tra le sponde del Po e la ferrovia Tra le sponde del fiume Po e il sedime ferroviario che dalla stazione di Porta Nuova attraversa il Lingotto per poi proseguire verso sud, si colloca un ambito urbano caratterizzato oggi da alcune vocazioni privilegiate: in primo luogo la funzione sanitaria, legata alla presenza del principale polo ospedaliero (Molinette, CTO, OIRM e Sant Anna), su cui si innestano in modo complementare le attività universitarie disposte lungo gli assi di via Nizza con la nuova sede di Biotecnologie e di corso Massimo d Azeglio. Funzioni legate alla ricerca e alla formazione che, insieme, concorrono alla definizione della Città della Salute e della Scienza. Le sponde del Po ospitano anche l Orto Botanico dell Università degli Studi e la sede storica della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, che occupa il Castello del Valentino e alcuni edifici lungo corso Massimo d Azeglio e via Morgari. Si tratta di funzioni che, seppur concentrate in alcuni luoghi specifici, hanno profondamente permeato il tessuto urbano circostante, connotando San Salvario anche come quartiere della residenzialità universitaria. Più in generale, è un contesto caratterizzato da una grande qualità ambientale, con il parco del Valentino e le sponde del Po, e facilmente accessibile grazie alla presenza della Linea 1 della Metropolitana e della vicina stazione di Porta Nuova. Su questa geografia insistono oggi una serie di opportunità di trasformazione, legate in particolare ad alcuni grandi contenitori urbani il Lingotto, il Palazzo del Lavoro, Torino Esposizioni e a significative progettualità come quelle che interessano l area della ex Fiat Avio, con il Palazzo della Regione Piemonte. 18

17 01 Il Castello del Valentino, sede della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino La Facoltà di Biotecnologie lungo via Nizza La Facoltà di Biotecnologie lungo via Nizza: corte interna 19

18 Geografia #5 economia e CENTRO DEL DESIGN Intorno a Mirafiori L ambito è compreso tra corso Unione Sovietica e il limite occidentale della fabbrica della Fiat Mirafiori. Sin dai primi anni novanta, l Università degli Studi di Torino è presente in questa parte di città con la Facoltà di Economia e Commercio, che occupa l ottocentesco Ospizio dei Poveri Vecchi riconvertito alla fine degli anni ottanta dall architetto torinese Andrea Bruno e recentemente ampliato. Più recentemente anche il Politecnico di Torino ha trovato qui una sua nuova sede: è del settembre 2011, infatti, l inaugurazione del Centro del Design che ha visto il trasferimento del corso di Laurea in Disegno industriale dall Alenia di corso Francia. Il polo della ricerca e della didattica occupa una parte dell edificio dell ex Dai, compreso tra i corsi Orbassano e Settembrini. L intervento si colloca all interno della cosiddetta Zona A, una delle tre aree dismesse da Fiat circa 300 mila metri quadrati e acquisite nel 2005 dalla Società Torino Nuova Economia (T.N.E. Spa). Questo ambito, in particolare, presenta oggi alcune criticità che derivano dall inserimento di un polo universitario all interno di un contesto di margine, fortemente caratterizzato dalle funzioni produttive della Fiat Mirafiori. Al tempo stesso, si tratta di un ambito ricco di opportunità e strategico all interno di una prospettiva di lungo periodo, che vede il Centro del Design e la prospiciente piazza Mirafiori come punto di attestamento sud del futuro corso Marche e della nuova Linea 2 della Metropolitana. 20

19 01 Il Centro del Design all angolo dei corsi Orbassano e Settembrini La Facoltà di Economia e Commercio all interno dell edificio dei Poveri Vecchi La Facoltà di Economia e Commercio all interno dell edificio dei Poveri Vecchi 21

20 Geografia #6 POLO SCIENTIFICO Grugliasco Il polo scientifico di Grugliasco, nel quadrante ovest dell area metropolitana torinese, comprende le Facoltà di Agraria e di Medicina Veterinaria dell Università degli Studi di Torino. Le due facoltà sono rispettivamente collocate nelle aree dell ex ospedale psichiatrico e all interno di un complesso di nove edifici realizzati tra la metà degli anni novanta e l inizio del duemila. I diversi spazi che ospitano la ricerca, i servizi e la didattica sono collegati tra loro da un fitto sistema connettivo fatto di strade, corridoi, gallerie, dando origine ad un complesso organico ma al tempo stesso autonomo dal punto di vista degli usi e delle funzioni. E in corso di studio il progetto di un Polo Scientifico Universitario, che prevede la realizzazione delle strutture della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e della Facoltà di Farmacia in un area contigua alle sedi esistenti. Il modello insediativo deriva dalla necessità di concentrare le attività didattico-scientifiche in un area relativamente circoscritta, superando l attuale frammentarietà delle diverse sedi. Il polo universitario si è arricchito nel 2010 con il progetto della Città Universitaria della Conciliazione: promosso dal 2001 dal Comitato Pari Opportunità dell Università degli Studi di Torino, la struttura ha come obiettivo quello di fornire una serie di servizi legati all infanzia e alla persona gestiti per conciliare i tempi del lavoro con i tempi privati. Dedicato a ricercatori e docenti del Polo universitario e ai cittadini di Grugliasco, la Città della Conciliazione ospita un asilo nido, una scuola materna e spazi multifunzionali per adulti e genitori. 22

21 01 La Città Universitaria della Conciliazione Il Polo Scientifico di Grugliasco La residenza universitaria di Villa Claretta 23

22 Geografia #7 POLO OSPEDALIERO Orbassano Il nuovo complesso di aule e servizi per gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia e il nuovo Istituto di Ricerca Scientifica della Fondazione Cavalieri Ottolenghi si collocano all interno del grande comprensorio dell Ospedale San Luigi Gonzaga a Orbassano, nel quadrante sud-ovest dell area metropolitana torinese. Si tratta di un area di oltre 8 mila metri quadrati, facilmente accessibile dalla tangenziale: un enclave all interno di un contesto territoriale molto particolare, caratterizzato da un ambiente agricolo ma anche dalla presenza dello scalo merci S.I.TO. L edificio per la didattica, a pianta centrale, si sviluppa intorno ad un grande ambiente circolare a doppia altezza, coperto da una cupola che rappresenta il fulcro dell intero impianto. Dal piano primo una passerella pensile collega gli spazi della didattica con quelli della ricerca scientifica avanzata destinata alle neuroscienze. È in corso di definizione un intervento volto alla creazione di nuovi spazi da adibire ai Laboratori di ricerca. 24

23 01 La Facoltà di Medicina a Orbassano La Facoltà di Medicina a Orbassano 25

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25 02 LAYERS 27

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27 02 LAYERS La Mappa di Torino Città Universitaria (TCU) vuole essere uno strumento sintetico, per sua natura diverso dal Piano regolatore della città. Se il Prg restituisce il regime dei suoli ossia il dove, il quanto e il come trasformare e costruire, la Mappa si propone di rappresentare uno scenario d insieme capace di far leggere tanto gli elementi di struttura che definiscono la trama di Torino fiumi e telai urbani, quanto gli elementi esistenti e in progetto legati alle funzioni universitarie. Non una semplice sommatoria di singoli eventi, ma un ordito complessivo, attraverso cui correlare anche le diverse ipotesi di trasformazione legate al progetto TCU. La Mappa è organizzata per layers, ossia per livelli, al fine di offrire uno scenario ordinato gerarchicamente dei differenti elementi e progettualità. layers presi in esame sono: 1) Rete del sistema ambientale. 2) Sistema della mobilità pubblica. 3) Sistema dei parcheggi. 4) Sistema delle piste ciclabili. 5) Sedi universitarie. 6) Residenze universitarie. 7) Biblioteche. 8) Aree A.T.S. 9) Aree Z.U.T. 29

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29 02 Layer #1 rete del sistema ambientale Il Layer 1 è costituito dal telaio ambientale alla scala metropolitana, ovvero da quegli elementi di struttura lineari e reticolari che organizzano funzionalmente e fisicamente lo spazio, mettendo a sistema le singole progettualità: i quattro fiumi, il sistema dei parchi e delle residenze Sabaude, i progetti di Corona Verde e Torino Città d Acque. 31

30 Layer #2 SISTEMA DELLA MOBILITà PUBBLICA Il Layer 2 è costituito dal telaio infrastrutturale alla scala metropolitana, ovvero da quegli elementi di lineari che organizzano funzionalmente e fisicamente lo spazio urbano, mettendo a sistema le singole progettualità: le due linee della metropolitana esistenti e in progetto, il Servizio Ferroviario Metropolitano, il sistema tangenziale. 32

31 02 Layer #3 sistema dei parcheggi Parcheggi in struttura 33

32 Layer #4 SISTEMA DELLe piste ciclabili 34

33 02 Layer #5 sedi universitarie Le sedi universitarie dell Universita degli Studi e del Politecnico di Torino 35

34 Layer #6 residenze universitarie Il Layer 6 descrive il sistema delle residenze universitarie presenti a Torino e nella sua area metropolitana. In rosa le residenza universitarie EDISU Piemonte, l ente regionale per il diritto allo studio. In verde le residenze universitarie private. 36

35 02 Layer #7 BIBLIOTECHE Il Layer 7 rappresenta il sistema delle biblioteche torinesi. In rosa le Biblioteche dell Università degli Studi di Torino. In giallo le Biblioteche del Politecnico di Torino. In verde le Biblioteche Civiche di Torino. 37

36 Layer #8 Aree a.t.s. Il Layer 8 rappresenta le A.T.S. (Aree da trasformare per servizi) inviduate dal Prg di Torino. Nell ambito di una riflessione sul tema Torino Citta Universitaria, queste aree possono rappresentare interessanti occasioni di trasformazione per implementare e migliorare i servizi connessi alle funzioni universitarie. 38

37 02 Layer #9 aree Z.U.T. Il Layer 9 rappresenta le Z.U.T. (Zone Urbane di Trasformazione) inviduate dal Prg di Torino. Queste aree possono essere messe in gioco all interno del progetto Torino Citta Universitaria come ambiti all interno dei quali attuare delle trasformazioni urbane orientate agli usi e alle funzioni universitarie. 39

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39 03 RESIDENZE UNIVERSITARIE NUOVE PROPOSTE

40 42 Le aree descritte di seguito rientrano all interno del progetto Torino Città Universitaria come possibili ambiti di localizzazione per le nuove residenze e i servizi universitari. Si tratta di ambiti di trasformazione e riqualificazione urbana che possono rappresentare opportunità interessanti dal punto di vista del sistema universitario torinese, anche in virtù della loro posizione strategica all interno del tessuto urbano vicina ai poli universitari esistenti, in contesti qualificati dal punto di vista ambientale e facilmente accessibili. Più in generale, queste aree si inseriscono all interno delle geografie/ distretti prima descritti e possono contribuire ad un più generale processo di caratterizzazione e, in alcuni casi, di riqualificazione di parti significative di città. Le aree sono: 1. Area ex Italgas; 2. Manifattura Tabacchi; 3. Var.200 / Scalo Vanchiglia; 4. Città della Salute; 5. Ex Moi; 6. Ex Combi; 7. Mirafiori TNE.

41 03 1. EX ITALGAS Geografia #1 Polo umanistico Centro storico e sponde della Dora L area ex Italgas, compresa tra la Dora e corso Regina Margherita, si colloca all interno del più ampio progetto di Campus urbano realizzato in questi ultimi anni dall Università degli Studi di Torino, che dal centro storico della città arriva fino alle sponde fluviali. In prospettiva, l ex Italgas è strategica per la sua posizione baricentrica, compresa come è tra lo storico sistema universitario - che ruota intorno alle vie Verdi e Po - e le trasformazioni legate alla Variante 200 al Prg e in particolare all ex Scalo Vanchiglia. L area ospita già la nuova sede della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche e la residenza universitaria Lungodora completata nel Il Campus può essere ampliato sull area attualmente occupata dai gasometri tra corso Regina Margherita e corso Belgio, con nuove residenze universitarie e servizi per gli studenti. 43

42 2. Manifattura Tabacchi Geografia #2 Barriera c Entro La Manifattura Tabacchi rappresenta un insediamento storico di straordinario interesse, da tempo destinato nei progetti della Città a funzioni universitarie (già oggi sono presenti qui alcuni uffici e funzionalità dell Università degli Studi di Torino). Collocata lungo il fiume Po, nel tratto compreso tra le vicine confluenze della Dora e della Stura, circondato dai parchi della Colletta e dell Arrivore, la Manifattura Tabacchi risulta essere prossima alle aree di trasformazione della Variante 200 in particolare dello Scalo Vanchiglia e al tracciato della futura Linea 2 della Metropolitana. Il contesto storico e ambientale, la vista sulla collina e la Basilica di Superga, la prossimità ai percorsi delle nuove infrastrutture ma anche al nuovo polo umanistico lungo la Dora, fanno della Manifattura Tabacchi un sito di particolare interesse. 44

43 03 3. var.200/scalo vanchiglia Geografia #2 Barriera c Entro La Variante 200 costituisce uno dei principali progetti di trasformazione della città e dell area metropolitana torinese. Nel quadrante nord dello spazio urbano, lungo il tracciato della futura Linea 2 della Metropolitana, circa un milione di metri quadri di aree industriali e infrastrutturali dismesse sono destinate ad un processo di profonda riqualificazione urbanistica e ambientale. All interno dei grandi capisaldi areali che costituiscono le due teste della Variante 200 (Scalo Vanchiglia e Spina 4), così come all interno del tessuto urbano circostante il tracciato della Metropolitana tramite interventi di infilling, è possibile immaginare la realizzazione di insediamenti residenziali universitari e di servizi, con l obiettivo di incrementare il grado di qualità abitativa dell intera area. In particolare, la presenza della Manifattura Tabacchi altro possibile sito in cui localizzare nuove residenze e servizi per studenti e la vicinanza con il polo universitario della Dora fanno dello Scalo Vanchiglia un ambito particolarmente interessante. 45

44 4. citta della salute Geografia #4 Polo scientifico-ospedaliero e Architettura Tra le sponde del Po e la ferrovia Da tempo si discute della realizzazione di un nuovo distretto sanitario, una vera e propria Cittadella della Salute, dove concentrare le eccellenze ospedaliere, la ricerca universitaria, i servizi e le connesse attività di incubatori. La Città della Salute dovrebbe nascere dalla ridefinizione del principale polo ospedaliero dell area torinese, quello delle Molinette, per poi estendersi ed irradiarsi al tessuto urbano circostante, all interno del quadrante sud della città. Qui il quadro ambientale rappresentato dal Po e dal paesaggio fluviale, la presenza della Linea Metropolitana 1 e la vicinanza alla stazione ferroviaria del Lingotto e agli accessi autostradali, rendono quest area particolarmente interessante sotto il profilo insediativo. 46

45 03 5. EX MOI Geografia #4 Polo scientifico-ospedaliero e Architettura Tra le sponde del Po e la ferrovia Intorno all ex stabilimento della FIAT Lingotto, illustre esempio di recupero industriale dell architettura Moderna grazie all intervento progettuale di Renzo Piano, stanno prendendo corpo nuove iniziative di trasformazione e riqualificazione urbana. Innanzitutto la realizzazione in corso della nuova torre della Regione Piemonte e del quartiere circostante, a cui si aggiungono una serie di interventi alla scala urbana sul lato occidentale e orientale della ferrovia. Ulteriori iniziative dovrebbero presto riguardare l insediamento degli ex Mercati ortofrutticoli della città e il vasto edificio razionalista dell ex Moi, già riqualificato per i Giochi olimpici invernali del 2006 anche attraverso la realizzazione del nuovo quartiere. Questo dinamico distretto urbano di Torino, oltre a essere posto in prossimità di importanti accessi autostradali, è servito a livello infrastrutturale dalla Linea 1 della Metropolitana e dalla stazione ferroviaria del Lingotto ed è prossimo al polo scientifico e ospedaliero che caratterizza il quadrante sud-orientale della città. 47

46 6. EX COMBI Geografia #5 Economia e Centro del Design Intorno a Mirafiori L area si colloca in una posizione strategica, compresa tra il complesso urbano riqualificato per i XX Giochi Olimpici Invernali del 2006 (che comprende, tra le altre cose, lo Stadio Olimpico e il parco di Piazza d Armi) e il polo universitario delle facoltà economiche nell area dei Poveri Vecchi. La realizzazione del PalaIsozaki, insieme alla trasformazione del Comunale in Stadio Olimpico, ha dato avvio ad un più generale processo di riqualificazione di questa parte di città, che ha investito lo spazio aperto pubblico come nel caso del giardino di Piazza d Armi, ma anche nuovi spazi per il loisir e di servizio come il nuovo Teatro dei Ragazzi e le piscine di corso Galileo Ferraris. L area Combi, un tempo occupata da campi di allenamento, è oggi uno spazio abbandonato e incolto della dimensione di circa trentamila metri quadrati. L area si presta a diventare una nuova centralità legata a strutture di servizio urbano e universitario, grazie anche alla presenza delle vicine Facoltà Economiche. 48

47 03 7. MIRAFIORI TNE Geografia #5 Economia e Centro del Design Intorno a Mirafiori Nel quadrante sud-occidentale del territorio torinese, in posizione strategica rispetto alla tangenziale e alle autostrade, nonché alle spalle dello storico insediamento industriale di FIAT Mirafiori, si collocano le aree di Torino Nuova Economia (TNE), zone industriali dismesse in corso di riqualificazione. Qui hanno già trovato ospitalità i corsi di laurea di Design del Politecnico di Torino e altre funzioni e servizi a carattere innovativo dovrebbero presto aggiungersi. Sulla cosiddetta piazza Mirafiori, al baricentro delle aree TNE, si collocherà inoltre il capolinea sud della futura Linea 2 della Metropolitana. 49

48 CREDITS Urban Center Metropolitano Piazza Palazzo di Citta 8/f Torino Staff Progetti Antonio De Rossi Paolo Antonelli Alessandro Armando Francesca Camorali Chiara Lucchini Matteo Torresin

1.4 DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI. 1.4. Commercio e attività produttive

1.4 DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI. 1.4. Commercio e attività produttive DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI 1.4. Commercio e attività produttive 1.4 ANALISI E DATI Lo spazio attualmente occupato dal commercio e delle attività produttive è l 11% del territorio, pari 1.707.968 mq.

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