Cap. 5 LE AZIENDE AGRICOLE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Cap. 5 LE AZIENDE AGRICOLE"

Transcript

1 Cap. 5 LE AZIENDE AGRICOLE 61

2 LE AZIENDE AGRICOLE L architettura rurale delle corti accanto all architettura urbana e monumentale è elemento caratterizzante il paesaggio padano come è visibile dalla capillare presenza di cascine nel territorio. L organizzazione delle cascine era un tempo funzionale a una determinata logica produttiva che oggi si è trasformata. La tipologia delle cascine si modifica in relazione agli usi della terra e al tipo di conduzione. L assetto distributivo e i caratteri architettonici delle corti rurali erano il prodotto della relazione tra ambiente fisico e fattori economici-produttivi come i sistemi di coltivazione, l allevamento, la conduzione delle attività, la dimensione aziendale, i fattori sociali, culturali e le tecnologie costruttive. Oggi il venire meno del legame evolutivo dell edificio tradizionale con il territorio determina la grave situazione dell edilizia rurale1. In un quadro generale di contrazione dell agricoltura e dei centri aziendali, molti complessi storici sono stati svuotati dalle loro funzioni e quando non sono trasformati in usi residenziali, vengono gradualmente alterati, completati e sostituiti da fabbricati di moderna costruzione. Trezzo, Cascina Candiani autunno Trezzo, Cascina Candiani primavera 2005 Arrigo Giovannoni, Carlo Parmigiani, Corti in pianura 62

3 Questo processo si riflette immediatamente nell appiattimento e omologazione del paesaggio agrario. Salvaguardare e recuperare i complessi agricoli significa ricostruire le relazioni tra complesso architettonico e luogo, tra luogo della produzione e consumatore. Si tratta anche di riscoprire le specificità dei diversi ambiti territoriali. La legge nazionale n. 378 del 24 dicembre 2003 in materia di Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell architettura rurale apre nuove speranze nel recupero dei complessi rurali. Se oggi infatti la produzione agricola è quasi esclusivamente mono-colturale, rilanciare il territorio significa valorizzare e riqualificare il patrimonio rurale locale ed evitare un ulteriore compromissione del paesaggio agrario dovuto alle trasformazioni incongruenti. La riconoscibilità di un territorio passa anche dalla riconoscibilità degli edifici rurali storici su di esso costruiti e occorre quindi ricordare che gli agricoltori sono i principali custodi del paesaggio, dell economia e del patrimonio rurale locale. Il confronto con gli operatori locali è fondamentale per costruire una visione condivisa rispetto ai progetti di salvaguardia e di riqualificazione ipotizzati e per garantire che questi possano essere attuati, gestiti e sostenuti nel tempo. 63

4 LE AZIENDE AGRICOLE DI TREZZO SULL ADDA: IL QUADRO DELLA SITUAZIONE Occupazione di suolo L espansione edilizia in passato ha già obbligato molti agricoltori a dislocare la propria attività al di là della strada provinciale. Oggi un ulteriore trasferimento della attività significherebbe la loro morte a causa sia degli alti costi sia della scarsa disponibilità di territorio agricolo non frammentato che ne deriverebbe. Le differenti qualità del suolo Sicuramente il terreno di Trezzo presenta differenti qualità fisiche che condizionano il tipo di utilizzo a fini agricoli di un area rispetto ad un altra. A ciò si aggiungono i vincoli imposti dalla presenza del Parco Adda Nord. L imprenditore agricolo evidenzia dunque differenti qualità di terreno a seconda delle zone del territorio. La zona Nord del comune di Trezzo - quella compresa nei confini del Parco Adda Nord e al di sopra della SP2 - è una zona adatta alla coltivazione agricola. La zona centrale - a sud della SP2 e compresa tra l autostrada e il comune di Roncello - è più dedita ad attività legate alla zootecnia. La zona a Sud - verso Vaprio in località c.na Bandeggiata - è un terreno di tipo ghiaioso e dunque più povero per fini agricoli. Infine si individua un area più fragile e delicata dal punto di vista ambientale - lungo il fiume e in località c.na S. Benedetto. Qui la minore disponibilità di spazio nonché per la presenza dell ente Parco induce ad immaginare un tipo di agricoltura sperimentale, che non richiede grandi estensioni di territorio. Cooperazione tra imprenditori agricoli e pubblica amministrazione Il rinnovamento dei cicli produttivi agricoli necessita della collaborazione con la pubblica amministrazione in termini di: - garanzia della tutela dei terreni agricoli che permetta di fare piani progettuali di lungo termine; - accompagnamento strutturato quale ad es. sportello Unico per agricoltura sostenibile. Pensare a un agricoltura sostenibile a Trezzo significa riuscire anche a chiudere i cicli locali di produzione e vendita, in cui si può pensare alla vendita locale dei prodotti e a un turismo sostenibile. Il ruolo dell agricoltura nella salvaguardia del paesaggio Un altro tema particolarmente sentito dagli abitanti è la salvaguardia del territorio attraverso un tipo di agricoltura sensibile al paesaggio che riqualifica i percorsi campestri. Si individuano alcuni percorsi importanti dal punto di vista paesaggistico il cui mantenimento deve essere condiviso con gli agricoltori ad esempio via Vecchia per Monza oppure la via S. Ambrogio sono tracciati storici che ancora oggi sono mantenuti. Sul tema del paesaggio si possono pensare occasioni di collaborazione con le associazioni ambientaliste presenti ed attive a Trezzo WWF e Legambiente - con giornate di piantumazione di essenze arboree autoctone (es. carpini) e/o attività didattiche. Si propone di costruire una politica per un Parco delle Cascine che promuova anche la cultura del verde agricolo. La normativa Infine si pone la questione dei vincoli normativi che se da una parte devono proteggere e tutelare gli ambiti agricoli dall altra non devono ostacolare la volontà di rinnovo verso soluzioni migliori dal punto di vista dell impatto ambientale. 64

5 OBIETTIVI FUTURI PER LE AZIENDE AGRICOLE A TREZZO SULL ADDA Rigenerare identità Valorizzare le tipologie e le potenzialità di produzione agricole presenti nelle diverse aree di Trezzo: la zona Nord di produzione agricola estensiva; la zona centrale caratterizzata da attività legate alla zootecnia; la zona più sperimentale lungo il fiume e in località C.na S. Benedetto come un area più fragile e delicata dal punto di vista ambientale in cui si potrebbe pensare ad una attività agricola intensiva (produzione di miele, frutti di bosco, ortaggi). Chiudere i cicli produttivi e di vendita locali Creare alleanze tra imprenditori agricoli e della distribuzione/commercio per promuovere un sistema che chiuda i cicli locali. Nello specifico, stimolare e sostenere la nascita di relazioni dirette tra produttori e abitanti del territorio (punti vendita in azienda agricola), anche attraverso la rete locale dei Gruppi d Acquisto Solidale. In questo senso il Comune di Trezzo potrebbe attivarsi a livello istituzionale nel contesto della cooperazione con altri enti locali nel merito delle riflessioni su come rendere fruttifera la relazione tra Reti di Economia Solidale e l associazione Rete del Nuovo Municipio (a cui il comune di Trezzo aderisce), a partire dalle condizioni necessarie per portare alla nascita e allo sviluppo di nuovi distretti di economia solidale (censimento dei soggetti e delle attività in corso; definizione di un modello di intervento; contributo alla definizione di nuovi indicatori di benessere, partecipazione, sviluppo). Sportello unico per l agricoltura Il rinnovamento dei cicli produttivi agricoli necessita della collaborazione con la pubblica amministrazione sia come garanzia di tutela dei terreni da coltivare sia come accompagnamento strutturato verso un tipo di produzione agricola sostenibile (es. agricoltura biologica). A tal proposito si è proposta la creazione di uno Sportello Unico per le attività agricole. Paesaggio agrario Si propone la creazione di un Parco delle Cascine che promuova la cultura del verde agricolo, la riqualificazione dei percorsi campestri e un turismo sostenibile (agriturismi, cascine didattiche) in relazione al fiume Adda e alla città. La cultura sul tema dell agricoltura Promuovere forme di collaborazione tra agricoltori e associazioni ambientaliste presenti ed attive a Trezzo, ad esempio con giornate di piantagione di essenze arboree autoctone e/o attività didattiche per conoscere il territorio. Da un lato si percepisce una difficoltà nell individuare gli elementi da valorizzare nel territorio agricolo anche per un problema di bassa conoscenza dei valori locali, dall altro si ribadisce il fatto che, nel caso specifico di Trezzo, quando si vuole godere di un ambiente naturale ci si reca al fiume Adda. In questo senso diventa fondamentale la relazione con il Parco Adda Nord anche per valorizzare l insieme del territorio agricolo locale. 65

6 SCHEDA 1 - PROGETTAZIONE INTEGRATA DI AREE PERIURBANE La forte pressione antropica cui sono soggette le aree agricole periurbane è causata da un lato dalla delocalizzazione delle imprese industriali artigianali, dall altro dalla ricerca, da parte dei cittadini della metropoli, di abitazioni a costi inferiori e che garantiscano un miglior contatto con le aree verdi, o meglio con gli spazi aperti. L esigenza di miglior qualità di vita dei cittadini viene spesso soddisfatta dalla godibilità del paesaggio agrario, di cui sono però costruttori e manutentori gli agricoltori. Le linee regionali di pianificazione per un uso sostenibile del territorio (DGG 13130/2003) considerano il territorio e i suoi prodotti come un unico sistema e promuovono per le aree periurbane un nuovo rapporto tra agricoltura e fruizione del tempo libero per la cura e manutenzione del paesaggio : occorre dunque intervenire in modo integrato e coordinato e non più solo per comparti ma su tutti i fattori che caratterizzano un territorio. Le strategie che possono essere messe in campo dagli agricoltori di fronte all utilizzazione del territorio da parte della cittadinanza non rurale sono diverse: - dal potenziamento delle attività agricole con aumento di capi allevati e/o delle superfici coltivate; - alla diversificazione dell attività agricola attraverso l apertura al pubblico (dalla vendita dei prodotti a servizi per il tempo libero); - alla contrazione dell attività agricola. La maggior parte delle aziende agricole tenta l integrazione del reddito attraverso attività complementari che non tengono conto del valore costituito dalla vicinanza di un ampio mercato. Un offerta di tipo turistico si può configurare anche tra popolazione urbana e agricola attraverso un sistema di cooperazione il cui obiettivo dovrebbe puntare alla diversificazione delle singole iniziative dell attività agricola verso la costituzione di un sistema coerente d interventi. Si tratta di costruire un programma che sia supportato dall amministrazione locale e dall Ente Parco e non solo frutto dell iniziativa dei singoli. Gli obiettivi del programma di azioni previsto sono: - far conoscere le produzioni agricole locali ai cittadini e le loro modalità di trasformazione e conservazione; - diversificare la produzione agricola; - recuperare i fabbricati rurali inutilizzati con funzioni a diretto contatto con il pubblico; - utilizzare strade interpoderali come percorsi alla scoperta del sistema agricoltura e dei servizi del territorio. 66

7 In sintesi, gli scopi della Zootecnia Biologica sono: SCHEDA 2 - ALLEVARE BIOLOGICO Salvaguardia del consumatore: cercando di offrirgli il massimo di garanzie sulla salubrità dei derivati animali (carne, latte, uova, formaggi). Salvaguardia dell'ambiente: recuperando le aree marginali, con l'uso del pascolo, evitando grosse concentrazioni di animali e quindi grossi problemi di smaltimento deiezioni. Salvaguardia degli animali: privilegiando l'allevamento libero all'aperto. Vietando mutilazioni, ambienti sovraffollati, gabbie, catene ecc. Salvaguardia della biodiversità: recuperando in modo attivo razze inadatte all'allevamento intensivo e quasi scomparse, (alcune purtroppo irrimediabilmente scomparse) ma che ritrovano ragione d'essere e reddito nella Zootecnia Bio. Salvaguardia della qualità e innovazione: Ricerca di sapori perduti, di qualità dimenticate, legate ad un modo di allevare, pur sempre "tecnologico", perché c'è scienza e sperimentazione anche nella zootecnia bio, ma che non rincorre produzioni di quantità, ma di qualità. SCHEDA 3 - FATTORIE DIDATTICHE Le Fattorie Didattiche sono aziende agricole e agrituristiche che si impegnano, oltre che nella attività produttiva tradizionale, anche nell attività didattico-formativa. L attività educativo/formativa deve essere correlata a quella agricola, che rimane l attività principale, secondo il parametro tempo/lavoro, così come stabilito dalla Legge Regionale n.3 del Alla base della proposta educativa delle fattorie didattiche vi sono i principi della pedagogia attiva, per mettere in condizione gli ospiti di apprendere facendo. Obiettivi delle aziende agricole/agrituristiche - Educazione del pubblico ed in particolare nell accoglienza e nell educazione di gruppi scolastici e/o di giovani accompagnati da adulti nell ambito delle loro attività scolastiche e/o extrascolastiche. - Offrire l opportunità di conoscere l attività agricola ed il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale, i mestieri ed il ruolo sociale degli agricoltori, per educare al consumo consapevole ed al rispetto dell ambiente. Caratteristiche produttive L azienda agricola/agrituristica adotta sistemi agricoli di produzione biologica, integrata o ecocompatibile al fine di realizzare un agricoltura sostenibile. Gli allevamenti aziendali sono improntati al principio del benessere animale. Accoglienza L azienda deve disporre di ambienti di spazi attrezzati sufficienti per svolgere le azioni educative ed in particolare di locali coperti per lo svolgimento delle attività anche in caso di maltempo. 67

8 SCHEDA 4 - COLTIVARE BIOLOGICO La fertilizzazione L'agricoltura biologica è un metodo che ha nella fertilità organica del terreno, uno dei suoi fondamenti inderogabili. Si parte, quindi, dall'obbiettivo di mantenere e, più spesso, incrementare la sostanza organica nel terreno per migliorarne la fertilità fisica, chimica e microbiologica. Il ricorso a fertilizzanti esterni all'azienda, pur necessario, dovrà diventare sempre meno imponente e determinante, man mano che ci si avvicina a livelli accettabili di efficienza del metodo biologico. Operando sistematicamente sulla cura della fertilità organica nel breve periodo ci si potrà meglio concentrare sulla soddisfazione dei fabbisogni specifici delle colture sia a fini produttivi, sia per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali ed organolettiche del prodotto finale. Lavorazioni La tecnica di lavorazione del terreno è strettamente interdipendente con l'avvicendamento colturale ed il piano di concimazione, quindi con la gestione della fertilità del suolo. In agricoltura biologica sono sconsigliati rivoltamenti di strati di terreno profondi, per non diluire la sostanza organica faticosamente accumulata, in un quantitativo enorme di terreno portandola anche a profondità dove l'indispensabile attività microbica è limitata dalla disponibilità di ossigeno. L'abbandono dell'aratura profonda è ancor più motivato dal fatto che i maggiori costi determinati dall'elevata richiesta energetica ed i lunghi tempi di esecuzione, non sono ripagati da risultati tecnici superiori. Quindi, una corretta applicazione della tecnica di lavorazione, consente oltre ai vantaggi di ordine agronomico, un sensibile risparmio energetico perfettamente in linea con i criteri di sostenibilità propri del metodo biologico. Rotazioni e avvicendamenti Non è possibile praticare correttamente e convenientemente il metodo di agricoltura biologica se non si praticano avvicendamenti agronomicamente efficienti. La scelta della migliore rotazione praticabile e lo studio dei tempi e dei modi per l'entrata a regime di questa, è la prima e più importante scelta tecnica dell'operatore, per affrontare la delicatissima fase di conversione e la gestione dell azienda biologica. Le diverse specie hanno esigenze nutrizionali specifiche, diversa capacità di mobilizzare elementi nutritivi e instaurano rapporti particolari con la microfauna e la microflora del terreno. Ogni tipo di coltura, poi, ha una sua capacità coprente, un periodo di permanenza legata al ciclo produttivo e una capacità di competizione con le infestanti data dalle caratteristiche biologiche. Nella scelta della successione delle colture ci sono, quindi, tutte le premesse per fare bene o non fare agricoltura biologica. Ad essa, infatti, si collegano le scelte del piano di fertilizzazione, la valutazione dell'indirizzo di mercato che l'azienda vorrà intraprendere, la necessità di mezzi tecnici e la stima dei contributi che potrà ricevere. Siepi e alberature Quando si interviene in ambienti molto semplificati, cioè dove l industrializzazione dell agricoltura ha imposto l estrema specializzazione e, con questa l eliminazione di ogni elemento di diversità ambientale, l immissione di siepi ed alberature è uno degli investimenti da considerare importanti per l azienda biologica e da impostare proprio nella fase di conversione. Purtroppo anche per questo settore la scarsità di dati tecnici provenienti da ricerca e sperimentazione locale, sono un vero e proprio fattore limitante la comprensione dell intervento. All operatore risultano evidenti solo le controindicazioni che l'agricoltura di quantità ha esaltato e cioè: costo dell intervento, sottrazione di superficie utile, ombreggiamento e competizione idrica con le colture. La scelta varietale L ordinamento colturale di un'azienda risponde alla sua vocazione, alle esigenze economiche e alla ricerca della massima efficienza agronomica e la scelta varietale può influire significativamente sul risultato finale, sia nella resa complessiva, sia nella proposta qualitativa. Una volta scelto l indirizzo produttivo, diventa strategico individuare le varietà che meglio si adattano alle condizioni dell azienda e rispondono per ciclo e caratteristiche biologiche alle esigenze tecniche. Un passaggio necessario a raggiungere, sia i livelli produttivi potenziali, sia livelli qualitativi alti. I testi di questa sezione sono tratti da Conversione al biologico. Linee guida per gestire il passaggio dell azienda convenzionale al metodo di agricoltura biologica di Vincenzo Vizioli. Sito internet 68

9 SCHEDA 5 - LA SPESA IN CAMPAGNA 2 La spesa in campagna è un negozio allestito fuori città, nei campi dove vengono coltivati e preparati i prodotti o allevati gli animali e prodotti gli alimenti messi in vendita. Fare la spesa è occasione di relax e di contatto con la natura. La spesa all aperto restituisce l esperienza dei prodotti veri e del loro ciclo di crescita e preparazione. Si può pensare anche ad un ristorante dove mangiare pietanze preparati con prodotti locali. A B C D E F G H I L M N O ABITAZIONE GIARDINO ORNAMENTALE SIEPE DI RECINZIONE PISTA CICLOPEDONALE ZONA VERDE DI RISPETTO CON FILARE ALBERATO ORTO AREA PER IL COMPOSTAGGIO PICCOLO ALLEVAMENTO FAMILIARE ARBORETO PERMANENTE O CEDUO SEMINATIVO VIGNETO O FRUTTETO ISOLA DI RECUPERO ECOLOGICO FOSSO DI CONFINE CON SIEPE 2 E.Manzini, F. Jegou, Album, un catalogo di soluzioni promettenti Workshop della ricerca Quotidiano Sostenibile, settembre 2003, Edizioni Ambiente 69

10 SCHEDA 6 - ALCUNE NOTIZIE SUI GRUPPI D ACQUISTO SOLIDALE GAS - Un gruppo d acquisto è formato da un insieme di persone che decidono d incontrarsi per acquistare collettivamente e all ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Un gruppo d acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell ambiente, dei popoli del sud del mondo e di coloro che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. Ogni gas nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda ed etica verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, alla ricerca di una alternativa concreta e praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte. Insieme ci si occupa di ricercare e conoscere piccoli produttori rispettosi dell' uomo e dell'ambiente, instaurando una relazione di conoscenza e fiducia reciproca (verso un economia delle relazioni), di raccogliere gli ordini tra chi aderisce al gruppo, di acquistare i prodotti scelti e distribuirli. I Gruppi d Acquisto Solidali italiani sono collegati fra di loro in una rete che serve ad aiutarli e a diffondere questa esperienza attraverso lo scambio d informazioni. Attualmente in Italia sono censiti un centinaio di GAS, ma il numero è in continuo aumento. Il documento base dei Gruppi di Acquisto Solidale stilato nel 1999 e altre informazioni sui Gruppi d Acquisto Solidali italiani sono disponibili sul Sito Internet: 70

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

Quale futuro per i servizi di consulenza a supporto delle aziende agricole

Quale futuro per i servizi di consulenza a supporto delle aziende agricole Quale futuro per i servizi di consulenza a supporto delle aziende agricole Consiglio dell'ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Alberto Giuliani Coordinatore dipartimento Sviluppo Rurale

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI e DISTRETTI DI ECONOMIA SOLIDALE

GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI e DISTRETTI DI ECONOMIA SOLIDALE Libera Università Popolare Alfredo Bicchierini GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI e DISTRETTI DI ECONOMIA SOLIDALE Livorno - lunedì 21 giugno 2010 Gruppo di Acquisto Solidale (G.A.S.) Cosa è? Un gruppo d acquisto

Dettagli

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo

Dettagli

L Orto dei Bambini. Per trasmettere l amore e il rispetto della terra.

L Orto dei Bambini. Per trasmettere l amore e il rispetto della terra. L Orto dei Bambini Per trasmettere l amore e il rispetto della terra. Premessa L idea dell orto didattico nasce dal desiderio di attivare iniziative socio-culturalieducative che comprendessero l area naturalistica.

Dettagli

BioFATTORIA SOLIDALE DEL CIRCEO. Fattoria Didattica e Visite

BioFATTORIA SOLIDALE DEL CIRCEO. Fattoria Didattica e Visite BioFATTORIA SOLIDALE DEL CIRCEO Fattoria Didattica e Visite La BioFattoria Solidale del Circeo opera su un terreno di 175 ettari all interno della Tenuta Mazzocchio (Azienda storica dell Agro Pontino che

Dettagli

Il consumo socialmente responsabile nei paesi sviluppati

Il consumo socialmente responsabile nei paesi sviluppati Sviluppo agricolo e povertà rurale nell era della globalizzazione: il contributo della Facoltà di Agraria Portici, 27 marzo 2006 Il consumo socialmente responsabile nei paesi sviluppati Ornella Wanda Maietta

Dettagli

AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze

AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze Attività produttive Artigianato e Agricoltura Questo progetto si pone quattro diversi obiettivi: OBIETTIVO 1: Implementare un modello di economia

Dettagli

GAS Gruppi d Acquisto Solidali

GAS Gruppi d Acquisto Solidali GAS Gruppi d Acquisto Solidali Una proposta per un modo diverso e possibile Acquistare insieme per vivere bene Da una parte abbiamo i consumatori critici che cercano prodotti etici e compatibili, dall

Dettagli

COMPETENZE ED AMBITI PROFESSIONALI DELLA FIGURA DEL PERITO AGRARIO

COMPETENZE ED AMBITI PROFESSIONALI DELLA FIGURA DEL PERITO AGRARIO ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "A. ZANELLI" COMPETENZE ED AMBITI PROFESSIONALI DELLA FIGURA DEL PERITO AGRARIO Il perito agrario è un tecnico con competenze sulla gestione del territorio, sulla gestione

Dettagli

Le opportunità offerte dai nuovi PSR alla zootecnia biologica CREMONA 28 ottobre 2015 Flaminia Ventura Una misura dedicata la Misura 11 Agricoltura Biologica Aiuti a superficie per: Conversione alle pratiche

Dettagli

Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura

Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura Seminario Agenzie Regionali di Protezione dell Ambiente (ARPA-APPA) 3-5 ottobre 2012 Sala Conferenze ISPRA - Roma Agricoltura

Dettagli

Come nasce l idea della vendita diretta di latte crudo?

Come nasce l idea della vendita diretta di latte crudo? 1 Giuseppe Invernizzi Direttore - APA CO LC e Varese 2 Come nasce l idea della vendita diretta di latte crudo? L idea nasce dall esigenza di dare risposte adeguate alla crisi che da diversi anni attanagliava

Dettagli

Modulo di partecipazione

Modulo di partecipazione Modulo di partecipazione - Soggetto proponente Indicare se si tratta di un Comune o di una rete di Comuni (riferimento al punto 6.1) Soggetto proponente: Nome referente: Indirizzo mail: Contatto telefonico:

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare A cura di Dr.ssa BOVE Daniela Laura Cooperativa Sociale AMANI Comune di Brindisi Roma, 18 Gennaio 2010 cambiamenti

Dettagli

PSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato

PSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato PSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato Costruiamo la strategia: dall analisi di contesto ai fabbisogni Luca Cesaro INEA Trentino Alto Adige Trento, 6 marzo 2014 Fasi di

Dettagli

Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014. Asse 1 - Ricerca ed innovazione OBIETTIVI E FINALITÀ

Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014. Asse 1 - Ricerca ed innovazione OBIETTIVI E FINALITÀ Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014 Asse 1 - Ricerca ed innovazione Le azioni previste in questo asse riguardano lo sviluppo di temi di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo,

Dettagli

MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA

MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA Sul filo del lavoro Nuove trame per lo sviluppo della filiera tessile e

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

Verso la nuova PAC 2014-2020 per lo sviluppo rurale in Toscana

Verso la nuova PAC 2014-2020 per lo sviluppo rurale in Toscana Verso la nuova PAC 2014-2020 per lo sviluppo rurale in Toscana Roberto Pagni Regione Toscana Dirigente Settore Politiche Comunitarie e Regionali per la competitività Convegno Il sistema agroalimentare

Dettagli

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza

Dettagli

OASI MOSAICO 2000 Onlus. Storia di un impresa sociale e agricola

OASI MOSAICO 2000 Onlus. Storia di un impresa sociale e agricola OASI MOSAICO 2000 Onlus Storia di un impresa sociale e agricola 1999: nasce il progetto Le radici del progetto affondano nell esperienza pregressa de «il Mosaico», cooperativa di tipo A, e nella volonta

Dettagli

L'agricoltura biologica

L'agricoltura biologica Testo della carta N 105 L'agricoltura biologica Bio è meglio? L'agricoltura biologica viene considerata generalmente la forma di produzione che meglio si adatta all'ambiente. L'obiettivo è un circuito

Dettagli

Presentazione Filiera Agricola Biologica IRIS DALLE PRODUZIONI AGRICOLE ALLA TRASFORMAZIONE Un modello di economia solidale Con principi di mutualità

Presentazione Filiera Agricola Biologica IRIS DALLE PRODUZIONI AGRICOLE ALLA TRASFORMAZIONE Un modello di economia solidale Con principi di mutualità Presentazione Filiera Agricola Biologica IRIS DALLE PRODUZIONI AGRICOLE ALLA TRASFORMAZIONE Un modello di economia solidale Con principi di mutualità ed autogesione IL PROGETTO IRIS E UN PROGETTO DI ECONOMIA

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

ECOSISTEMA URBANO 2015

ECOSISTEMA URBANO 2015 ECOSISTEMA URBANO 2015 L IDENTITA DELLA CITTA Macerata e un capoluogo di piccole dimensioni: 42.820 abitanti, che non ha subito recenti crescite demografiche Il consumo di suolo degli ultimi decenni è

Dettagli

Progetto Formativo MACROAREA AGROAMBIENTALE

Progetto Formativo MACROAREA AGROAMBIENTALE Progetto: MISURA 111 Azione 1 Formazione- Pacchetto Formativo Misto Ambito: Programma di Sviluppo Rurale Regione Sicilia 2007-2013 Sede: GANGI Corso di formazione per ESPERTO AGROAMBIENTALE Progetto Formativo

Dettagli

SAPORI ITALIANI NEL MONDO

SAPORI ITALIANI NEL MONDO SAPORI ITALIANI NEL MONDO - OBIETTIVI - DOVE NASCE L IDEA - COSA PROPONIAMO - PUNTI DI FORZA - STRATEGIA - SVILUPPO - FATTORI DI SUCCESSO OBIETTIVI - Promuovere prodotti italiani di assoluta qualità Diffusione

Dettagli

FOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE

FOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE FOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE Progettiamo insieme il piano di azione locale leader verso il 2020: partecipa anche tu!

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione

Dettagli

Il Progetto Orti per EXPO

Il Progetto Orti per EXPO #scuolaallaperto Il Progetto Orti per EXPO Francesca Ossola ERSAF Ente Regionale Servizi all Agricoltura e alle Foreste 5 novembre 2014 L'orto scolastico ha una forte valenza educativa, consentendo ai

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

SOMMARIO LINEE GUIDA FILIERA CORTA

SOMMARIO LINEE GUIDA FILIERA CORTA Pagina 1 di 5 SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. VANTAGGI DELLA... 2 3. ORGANIZZAZIONE DELLA... 2 4. BIOLOGICA... 2 5. MATERIALI DI CONFEZIONAMENTO... 3 6. I LUOGHI DELLA... 3 6.1. VENDITA DIRETTA... 3 6.2. MERCATI

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

IL GREEN LAND SOCIAL HOUSING : per L IDENTITA TERRITORIALE e SOCIOECONOMICA

IL GREEN LAND SOCIAL HOUSING : per L IDENTITA TERRITORIALE e SOCIOECONOMICA IL GREEN LAND SOCIAL HOUSING : il SISTEMA AGROALIMENTARE come RISORSA per L IDENTITA TERRITORIALE e SOCIOECONOMICA VERSO Gennaio 2014 A cura di: Fondazione Cogeme Onlus Federazione Provinciale Coldiretti

Dettagli

Dalla Scuola alla Terra

Dalla Scuola alla Terra Alice Castello (Vc), 29/01/2014 Dalla Scuola alla Terra http://semidiserra.altervista.org semidiserra@gmail.com Gruppo organizzatore: Pancrazio Bertaccini Renato De Regibus Ettore Macchieraldo Carlo Dante

Dettagli

Mostra mercato di prodotti biologici e a km 0

Mostra mercato di prodotti biologici e a km 0 Mostra mercato di prodotti biologici e a km 0 1 Dove e quando si svolge? In via Alzaia Naviglio Pavese in Milano Domenica 29 Settembre 2013 Dalle ore 08.00 alle ore 19.30 2 Programma Dalle ore 08.00 alle

Dettagli

L economia solidale per:

L economia solidale per: Pesaro L economia solidale L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale" Riconoscere un equa ripartizione delle risorse" Garantire il rispetto dell ambiente e dell ecosistema

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

ROADSHOW PMI TURISMO E PMI

ROADSHOW PMI TURISMO E PMI ROADSHOW PMI TURISMO E PMI Cagliari, 29 maggio 2009 Per il 67,2% delle Pmi del turismo la situazione economica del Paese è peggiorata nei primi cinque mesi del 2009 rispetto al secondo semestre del 2008.

Dettagli

Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore

Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani. Direttamente dal produttore al consumatore Il nuovo mercato online per i prodotti biologici italiani Direttamente dal produttore al consumatore Perchè il Biologico il 20% degli italiani sceglie alimenti bio Canali di vendita: Un giro d affari al

Dettagli

DIVERSIFICAZIONE VERSO ATTIVITA NON AGRICOLE

DIVERSIFICAZIONE VERSO ATTIVITA NON AGRICOLE MISURA 311 PSR 2007-20132013 FASE 4 DIVERSIFICAZIONE VERSO ATTIVITA NON AGRICOLE OBIETTIVI DELLA MISURA Promuovere gli investimenti finalizzati a diversificare le attività delle aziende agricole per incrementare

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA

Dettagli

Il nostro paese. Incontro con Collegio Docenti

Il nostro paese. Incontro con Collegio Docenti Il nostro paese Incontro con Collegio Docenti Concorezzo, 28 Ottobre 2015 1 L Archivio Storico (ASC) Via S.Marta 20 Concorezzo www.archiviodiconcorezzo,it mail: info@archiviodiconcorezzo.it L Archivio

Dettagli

L economia solidale. L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale" Riconoscere un equa ripartizione delle risorse"

L economia solidale. L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale Riconoscere un equa ripartizione delle risorse Pesaro L economia solidale L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale" Riconoscere un equa ripartizione delle risorse" Garantire il rispetto dell ambiente e dell ecosistema

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

MISURA 311. 1. Titolo della misura Diversificazione in attività non agricole. 2. Articoli di riferimento

MISURA 311. 1. Titolo della misura Diversificazione in attività non agricole. 2. Articoli di riferimento 1. Titolo della misura Diversificazione in attività non agricole. 2. Articoli di riferimento MISURA 311 Titolo IV, Capo 1, sezione 3, Articolo 52 lettera a) punto i e sottosezione 1, Articolo 53 del Regolamento

Dettagli

Patto comune della Rete dei GAS della provincia di Genova GASaGENOVA

Patto comune della Rete dei GAS della provincia di Genova GASaGENOVA Patto comune della Rete dei GAS della provincia di Genova GASaGENOVA Birulò GAS Fratello Sole GAS Amici di Banca Etica GasSestri GAS Castelletto GAS Impronta GasOsa Gaspacho GAS Le Primule Gas Levante

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Una vita piú solare. Impianti Fotovoltaici di qualità realizzati con formula chiavi in mano. 20 anni di esperienza

Una vita piú solare. Impianti Fotovoltaici di qualità realizzati con formula chiavi in mano. 20 anni di esperienza Una vita piú solare Impianti Fotovoltaici di qualità realizzati con formula chiavi in mano 20 anni di esperienza NON INQUINANTE I pionieri del fotovoltaico Andreas & Hubert Leitner Hubert Leitner è conosciuto

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia

Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia TOSCANA WINE ARCHITECTURE TOSCANA WINE ARCHITECTURE Percorsi fra vino e grandi architetture Un progetto unico in Italia Un circuito di 25 cantine d autore e di design, contemporanee per le loro lo spirito

Dettagli

Osservatorio Nazionale. sull Agriturismo

Osservatorio Nazionale. sull Agriturismo Osservatorio Nazionale dell Agriturismo sull Agriturismo art. 13 Legge 20 febbraio 2006, n. 96 FINALITA, COMPOSIZIONE ED ATTIVITA 2 L attività dell come definito dall art. 13 della Legge 20 febbraio 2006,

Dettagli

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

I centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità

I centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità I centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità Francesco Maiorano ANCSA Associazioni Nazionale Centri Storici e Artistici PIST Peucetia Turi-Casamassima-Sammichele obiettivo

Dettagli

AZIENDA AGRITURISTICA LA FINESTRA SUL MARE

AZIENDA AGRITURISTICA LA FINESTRA SUL MARE AZIENDA AGRITURISTICA LA FINESTRA SUL MARE Diversificazione in un contesto di grande pregio naturalistico 1 L azienda L azienda agrituristica si trova a Caronia (ME) nell area del Parco dei Nebrodi; è

Dettagli

Progetto STABULUM e le filiere corte agroenergetiche nello sviluppo rurale 2014-2020

Progetto STABULUM e le filiere corte agroenergetiche nello sviluppo rurale 2014-2020 Progetto STABULUM e le filiere corte agroenergetiche nello sviluppo rurale 2014-2020 Obiettivi della Misura 124 (1) La Misura ha sostenuto progetti di cooperazione per lo sviluppo e la sperimentazione

Dettagli

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Catalogo 2013/2014 La Camera di Commercio di Pisa attraverso le proprie aziende speciali è da sempre impegnata

Dettagli

Operatore agricolo. Standard della Figura nazionale

Operatore agricolo. Standard della Figura nazionale Operatore agricolo Standard della Figura nazionale 134 Denominazione della figura OPERATORE AGRICOLO Indirizzi della figura Allevamento Animali Domestici Coltivazioni Arboree, erbacee, ortifloricole Silvicoltura,

Dettagli

Relatore: Paula Eleta

Relatore: Paula Eleta A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Risultati della Ricerca Titolo Linee guida per il trasporto e la vendita di prodotti alimentari deperibili a basso impatto ambientale Descrizione estesa del risultato La progettazione, realizzazione e

Dettagli

Newsletter n.2. La politica di sviluppo rurale e la filiera corta

Newsletter n.2. La politica di sviluppo rurale e la filiera corta Newsletter n.2 La politica di sviluppo rurale e la filiera corta Presentazione In questa seconda newsletter che accompagna il percorso formativo della nostra Comunità montana sulle opportunità offerte

Dettagli

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO

GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO La nostra idea Partendo da un nucleo ridotto di aderenti al Gas, abbiamo pensato di cambiare ruolo: da semplici consumatori solidali a imprenditori

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Dal FEP al FEAMP: quale transizione

Dal FEP al FEAMP: quale transizione L attuazione della Politica Europea per la Pesca: Dal FEP al FEAMP Bologna, 08 ottobre 2014 Regione Emilia Romagna FEP: Misura 5.1 Assistenza tecnica Dal FEP al FEAMP: quale transizione Giulio Malorgio

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

VERSO LA RIFORMA DELLA PAC. Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito

VERSO LA RIFORMA DELLA PAC. Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito VERSO LA RIFORMA DELLA PAC Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito Indice Perché riformare la PAC La nuova architettura della PAC: un ipotesi L agricoltura biologica Conclusioni Perché riformare la PAC? 1)

Dettagli

tavolo sulla fragilità economica lavorativa abitativa

tavolo sulla fragilità economica lavorativa abitativa Servizio sociale dei Comuni dell Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale» tavolo sulla fragilità economica lavorativa abitativa Piano di Zona 2013-2015 Gemona del Friuli, mercoledì

Dettagli

ALLEGATO. Il sito web interattivo

ALLEGATO. Il sito web interattivo ALLEGATO 3 Il sito web interattivo www.paesaggio.regione.puglia.it l paesaggio visto dagli abitanti Il paesaggio visto dagli abitanti I primi risultati dell'atlante delle Segnalazioni http://paesaggio.regione.puglia.it

Dettagli

Allegato n. 2 QUESTIONARIO CONOSCITIVO SUL PATRIMONIO VERDE COMUNALE O PROVINCIALE ESEMPIO

Allegato n. 2 QUESTIONARIO CONOSCITIVO SUL PATRIMONIO VERDE COMUNALE O PROVINCIALE ESEMPIO Allegato n. 2 QUESTIONARIO CONOSCITIVO SUL PATRIMONIO VERDE COMUNALE O PROVINCIALE ESEMPIO Si prega di compilare il seguente questionario, costituente parte integrante dell iter per l attribuzione del

Dettagli

QUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA

QUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA QUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA CONTRATTO DI PAESAGGIO FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DI UNA STRATEGIA DI SVILUPPO TERRITORIALE E DI RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA DEI TERRITORI MONTANI DI COMUNANZA

Dettagli

FARE COOPERATIVA La cooperativa in 10 domande

FARE COOPERATIVA La cooperativa in 10 domande FARE COOPERATIVA La cooperativa in 10 domande 1. Quali sono le caratteristiche distintive dell impresa cooperativa? L impresa cooperativa è un impresa costituita da almeno 3 soci e può avere la forma della

Dettagli

La posizione del comparto sementiero nella filiera del frumento

La posizione del comparto sementiero nella filiera del frumento GranItalia Aula Magna della Facoltà di Agraria Università di Bologna, 1 ottobre 2010 La posizione del comparto sementiero nella filiera del frumento Industria sementiera e innovazione varietale. La collaborazione

Dettagli

IL VERDE PUBBLICO 2.0

IL VERDE PUBBLICO 2.0 IL VERDE PUBBLICO 2.0 Approcci innovativi alla gestione del verde 21 novembre 2014, Brindisi Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, L. n 10/2013: cosa significa per i Comuni? Dott.ssa for. Francesca

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

I DES, i GAS e i Sistemi Partecipativi di Garanzia

I DES, i GAS e i Sistemi Partecipativi di Garanzia I DES, i GAS e i Sistemi Partecipativi di Garanzia L'esperienza del progetto "Per una pedagogia della terra" nei territori dei Distretti di Economia Solidale di Varese, Como e Monza All assemblea GAS/DES

Dettagli

LA «PROMENADE» DI CIRCONVALLAZIONE A MONTE

LA «PROMENADE» DI CIRCONVALLAZIONE A MONTE Proposta per la valorizzazione di Circonvallazione a Monte e la sua trasformazione in nuova «promenade» genovese, con l'eliminazione dei posti auto lato mare, l'allargamento del marciapiede esistente e

Dettagli

LE RAGIONI STRATEGICHE DI UNA SCELTA

LE RAGIONI STRATEGICHE DI UNA SCELTA vision guide line 6 LE RAGIONI STRATEGICHE DI UNA SCELTA QUANDO SI PARLA DI UN MERCATO COMPLESSO COME QUELLO DELL EDILIZIA E SI DEVE SCEGLIERE UN PARTNER CON CUI CONDIVIDERE L ATTIVITÀ SUL MERCATO, È MOLTO

Dettagli

L UOMO L ORGANIZZAZIONE

L UOMO L ORGANIZZAZIONE UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale

Dettagli

Le attività umane. Mondadori Education

Le attività umane. Mondadori Education Le attività umane L economia di uno Stato comprende le risorse naturali e le attività lavorative praticate dai suoi cittadini. L economia è divisa in tre settori: primario, secondario, terziario. Il settore

Dettagli

Il menù l ho fatto io

Il menù l ho fatto io Città di Torino Provincia di Torino Regione Piemonte DorS MIUR Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte Camera di Commercio di Torino Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino ASL TO1 Dipartimento

Dettagli

Secondo Forum territoriale di Agenda 21 Corbetta 19 ottobre 2007. Report integrale

Secondo Forum territoriale di Agenda 21 Corbetta 19 ottobre 2007. Report integrale Secondo Forum territoriale di Agenda 21 Corbetta 19 ottobre 2007 Report integrale ABCittà società cooperativa sociale onlus www.abcitta.org Azioni Forum 02 Breve descrizione dei programmi e degli obiettivi

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Bioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione

Bioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione Bioeccellenze dei Parchi Italiani LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione Il Progetto Le Filiere Biologiche Virtuose dei Parchi Italiani /1 Le aree protette

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della

Dettagli

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni

Dettagli