Giornata della Sicurezza nei cantieri V Edizione. CREMONA, 28 Novembre 2014 Sala Maffei - Camera di Commercio

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1 Giornata della Sicurezza nei cantieri V Edizione CREMONA, 28 Novembre 2014 Sala Maffei - Camera di Commercio

2 AMIANTO: RISCHIO ANTICO, PROBLEMATICA ANCORA ATTUALE. L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA PER LA PREVENZIONE E PER LA TUTELA DEGLI AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO Dr.ssa Anna Marinella Firmi e Dr.ssa Daniela Dolara Serv. Prev. Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) Dipartimento di Prevenzione Medica - ASL Cremona -

3 AMIANTO : CARATTERISTICHE ED USI L amianto è un minerale naturale a struttura fibrosa, che è stato diffusamente utilizzato per la versatilità: è resistente al calore, al fuoco, agli agenti chimici, allo stiramento ed all attrito, è molto flessibile, filabile ed è dotato di proprietà fonoassorbenti e termoisolanti.

4 AMIANTO : CARATTERISTICHE ED USI Tali caratteristiche, insieme al basso costo di lavorazione, ne hanno favorito l impiego in : Edilizia( pannelli, tettoie e pavimenti); produzione di tessuti, nastri, trecce, corde, funi; in sostituzione di carta o cartone in lastre, tubi o manufatti in genere.

5 AMIANTO : EFFETTI PATOGENI I materiali contenenti amianto,se degradati, possono rilasciare fibre che, se inalate, provocano gravi patologie, per lo più dell apparato respiratorio. Tutte le lavorazioni, quindi, che ne hanno previsto l uso possono essere considerate a rischio. A differenza delle fibre vetrose, l amianto persiste nei tessuti per decenni. Il periodo di latenza tra esposizione e manifestazioni cliniche è molto lungo, con una media di circa 30 anni.

6 AMIANTO ED INCIDENZA 2015 l anno con il picco dei malati secondo le stime e le previsioni!!!

7 INQUADRAMENTO GENERALE Legge 27 marzo 1992 n. 257 Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto Art. 12 comma 5 i proprietari degli immobili devono comunicare alle Unità sanitarie locali i dati relativi alla presenza di amianto floccato o in matrice friabile (presente in intonaci, controssoffitti, guarnizioni, isolamenti termici di tubazioni, caldaie, ecc.)

8 INQUADRAMENTO GENERALE Legge 27 marzo 1992 n. 257 Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto Ha attribuito alle Regioni compiti di pianificazione e di controllo delle attività di protezione dell ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della tutela della popolazione e del territorio.

9 INQUADRAMENTO GENERALE Legge Regionale 29 Settembre 2003 n.17 Norme per il risanamento dell ambiente, bonifica e smaltimento dell amianto L obbligo di comunicazione previsto per Legge 27 marzo 1992 n. 257 viene esteso all amianto compatto (coperture, tubature, canne fumarie in fibrocemento) Tale Legge disciplina anche l adozione e l articolazione del Piano Regionale Amianto

10 INQUADRAMENTO GENERALE Deliberazione Giunta Regionale del 22 Dicembre 2005 n. VIII/ 1526 Approvazione del Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) di cui alla Legge Regionale n.17 Azioni, strumenti e risorse per realizzare la salvaguardia della popolazione dall esposizione a fibre di amianto www. sanita.regione.lombardia.it

11 PIANO REGIONALE AMIANTO LOMBARDIA (PRAL) Si prefigge come obiettivo l eliminazione dal territorio regionale dell amianto entro il gennaio 2016 e prevede un insieme di azioni: 1. Censimento / mappatura della presenza di amianto sul territorio 2. Regolazione di bonifica e smaltimento 3. Tutela della salute 4. Informazione e coinvolgimento della popolazione

12 PRAL : DATI IN PILLOLE Al 28 febbraio 2013, in Regione Lombardia, risultano: Siti censiti: n Strutt. Pubbliche con presenza di amianto: (18%) Strutt. Private con presenza di amianto: (82%) Volume di amianto censito: oltre 1.9 milioni di metri cubi Siti bonificati o in fase di bonifica (confinamento/sovra copertura/incapsulamento/rimozione) : 46%

13 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 1. Il Censimento, è stato attivato dall ASL, a partire da Giugno 2006: I soggetti Pubblici e Privati proprietari hanno l obbligo di comunicare all ASL la presenza di amianto negli edifici, nelle strutture, negli impianti e nei mezzi di trasporto. I dati raccolti ( Mod. NA1 di cui all ALL. 4 del PRAL) vengono inseriti in registri informatici istituiti presso l ASL. I dati vengono, poi, elaborati a livello regionale con produzione di report periodici.

14 PRAL:L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 2. La mappatura ed il monitoraggio ambientale delle attività di bonifica sono stati affidati all ARPA. La predisposizione e la disponibilità delle discariche per lo smaltimento sono state demandate alle PROVINCE. 3. La tutela della salute, che prevede la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ed ex esposti all amianto e il Registro dei Mesoteliomi, è affidata all ASL.

15 TUTELA DELLA SALUTE Presso il Servizio PSAL dell ASL di Cremona è stato istituito il Registro dei Lavoratori esposti ed ex esposti all amianto. Si tratta di un iniziativa con finalità epidemiologica e prevenzionale volta a supportare chi, nel corso della vita, è venuto a contatto direttamente o indirettamente con l amianto.

16 TUTELA DELLA SALUTE I lavoratori che si iscrivono ottengono un profilo personale di quale sia stato il loro rischio espositivo, tramite colloquio mirato. Gli iscritti interessati vengono inviati all Unità Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro (UOOML) dell Ospedale di Cremona, per la sorveglianza sanitaria. Ad oggi più di 200 Lavoratori risultano inseriti nel Registro e sottoposti a sorveglianza sanitaria.

17 SEGNALAZIONI MAL PROF IPOACUSIA NEOPLASIE 73 ALLERGIA 40 PATOLOGIE DEGENERATIVE DEL RACHIDE E AA INF. 60 ASBESTOSI E PLACCHE 25 SILICOSI : 3 PATOLOGIE AA. SUP. 97 DISTURBI ADATTAMENTO 6 ALTRE 27

18 MAL PROF : RIPARTIZIONE PERCENTUALE PATOLOGIE AA. SUP. 20% DISTURBI DELL'ADATTAMENTO 1% ALTRE 5% NEOPLASIE 15% SILICOSI 1% ASBESTOSI E PLACCHE 5% IPOACUSIA 33% PATOLOGIE DEGENERATIVE DEL RACHIDE E AA INF 12% ALLERGIA 8%

19 DATI ASL IN PILLOLE ANNO 2013 PATOLOGIE SEGNALATE PATOLOGIE INDAGATE MESOTELIOMI PLEURICI MESOTELIOMI PERITONEALI 1 1 PLACCHE PLEURICHE/ ASBESTOSI 10 8

20 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 4. Le azioni di informazione e di sensibilizzazione, realizzate dall ASL, sono state indirizzate all Amministrazione Provinciale e alle Amministrazioni Comunali, mirando, in particolare, a favorire l autodenuncia obbligatoria ( mod. NA1) della presenza di amianto negli edifici, strutture. Sono state adeguatamente informate, circa le azioni poste in capo al PRAL, anche le Associazioni di Categoria e le Associazioni degli Amministratori Condominiali, individuando i referenti ASL, a cui fare riferimento, nei casi di difficoltà, per chiarimenti, per indicazioni varie relative alla compilazione ed all invio della modulistica da compilarsi.

21 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 4. La campagna informativa sul territorio ha visto anche la produzione di intervista televisiva su Rete Locale, al fine di attuare opportuna opera di divulgazione sull argomento e sulla materia amianto. Nel 2012, a Cremona, è stato organizzato un Convegno Regionale Amianto: conoscere per gestire, a cui ha partecipato anche l ASL, per la realizzazione di un approfondimento tecnico e normativo in tema di neutralizzazione e corretto smaltimento dell amianto.

22 AGGIORNAMENTI NORMATIVI Legge Regionale 31 Luglio 2012 n.14 (che ha modificato al L. R. 17/2003) Art.2 c.3 : La Regione attua il programma di sorveglianza sanitaria degli ex esposti. Art. 2 c.4 : Per accedere alla sorveglianza sanitaria il soggetto ex esposto si rivolge all ASL di appartenenza. Allo scopo di sollecitare l autonotifica obbligatoria della presenza di amianto e quindi di completare il censimento, nel 2012 è stata introdotta una sanzione amministrativa per la mancata segnalazione di manufatti contenenti amianto in matrice non friabile.

23 AZIONI REGIONALI La Giunta Regionale, con Delibera n. 4777/2013, ha definito i criteri per l applicazione delle sanzioni differenziandole sulla base dell indice di degrado e della quantità di amianto segnalato. Le sanzioni si applicano a partire dal 1/2/2013 e le verifiche vengono svolte dai Comuni e dalle ASL. Nel caso venga rilevata la presenza di amianto non censito, il proprietario dovrà provvedere a stimarne lo stato di conservazione ed inviarne comunicazione all ASL.

24 IL PROBLEMA DELLE REGOLE La normativa, di fatto, ha imposto ai propietari di segnalare alle ASL la presenza di manufatti in amianto: non tutti però hanno provveduto ed il censimento non è ancora stato completato!

25 Ge.M.A. AMIANTO e Ge.M.A. NUOVE REGOLE PER LA TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DELLA NOTIFICA E DEL PIANO PER I LAVORI DI BONIFICA DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO ( ARTT. 250 E 256 D. LGS. 81/08) E DELLA RELAZIONE ANNUALE ( ART. 9 L.257/92). In attuazione della d.g.r. IX/3913 del 6/8/2012, è stato progettato e realizzato l applicativo denominato Ge.M.A., acronimo di Gestione Manufatti in Amianto, che consente al Datore di Lavoro delle Imprese esercenti attività di bonifica amianto ( iscritte all Albo Nazionale Gestori Ambientali categoria 10A e 10B) di rendere immediatamente fruibili notifiche e piani per i lavori di bonifica, artt. 250 e 256 D. Lgs. 81/08, all organo di vigilanza territorialmente competente. L invio telematico di questi documenti alimenta, peraltro, senza soluzione di continuità, la composizione informatica della relazione annuale prevista dall art. 9 L.257/92 per un facile assolvimento dell obbligo di trasmissione posto a suo carico. LA MODALITÀ DI INVIO INFORMATIZZATA È OBBLIGATORIA, A PARTIRE DAL 1 APRILE 2014, PER LE NOTIFICHE ART. 250 D. LGS. 81/08 E I PIANI DI LAVORO ART. 256 D. LGS. 81/08 MENTRE, PER LA RELAZIONE ANNUALE EX ART. 9 L.257/92, RELATIVA ALLE ATTIVITÀ REALIZZATE NEL 2013, A PARTIRE DALL ANNO In Regione Lombardia l utilizzo di tale modalità di invio è possibile accedendo all indirizzo Web: LINK L assistenza alle imprese sarà erogata da SPOC con i seguenti riferimenti : spoc_prevenzione@lispa.it Oggetto : GEMA Tel. :

26 Ge.M.A. ASL PDL COMPLETATI APRILE PDL COMPLETATI MAGGIO PDL COMPLETATI GIUGNO PDL COMPLETATI LUGLIO PDL COMPLETATI AGOSTO PDL COMPLETATI SETTEMBRE PDL COMPLETATI OTTOBRE PDL COMPLETATI NOVEMBRE PDL COMPLETATI DICEMBRE A.S.L. DELLA PROVINCIA DI BERGAMO A.S.L. DELLA PROVINCIA DI BRESCIA A.S.L. DELLA PROVINCIA DI COMO A.S.L. DELLA PROVINCIA DI CREMONA A.S.L. DELLA PROVINCIA DI LECCO A.S.L. DELLA PROVINCIA DI LODI A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MANTOVA A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MILANO A.S.L. DELLA PROVINCIA DI MILANO A.S.L. DELLA PROVINCIA DI PAVIA A.S.L. DELLA PROVINCIA DI SONDRIO A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE A.S.L. DI MILANO A.S.L. DI VALLECAMONICA-SEBINO A.S.L. PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA T0TALE TOTALE GENERALE 12515

27 PREVENZIONE PRIMARIA Un efficace riduzione del rischio si ottiene evitando l esposizione a fibre di amianto, indipendentemente dalle dimensioni. Già il DPR 303/56 all art. 21 disponeva una serie di azioni, a carico del datore di lavoro, al fine di impedire o ridurre lo sviluppo e la diffusione delle polveri di qualunque specie nell ambiente di lavoro, adottando procedimenti lavorativi in macchinari chiusi, muniti di sistema di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirne la dispersione.

28 NORMATIVA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81/ 2008 Titolo IX Capo III Protezione dei rischi connessi all esposizione ad amianto : Valutazionedel rischio (art. 249) Notifica (art. 250) Misure di prevenzione e protezione (art. 251) Misure Igieniche (art. 252) Controllo dell esposizione (art. 253) Valore Limite (art. 254) Operaz. Lavorative particolari (art. 255)

29 NORMATIVA AMBIENTI DI LAVORO D.Lgs. 81/ 2008 Titolo IX Capo III Protezione dei rischi connessi all esposizione ad amianto : Lavori di demolizione o rimozione dell amianto (art. 256) Informazione dei Lavoratori (art. 257) Formazione dei Lavoratori (art. 258) Sorveglianza Sanitaria (art. 259) Registro di esposizione (art. 260)

30 CONCLUSIONI 1. Sono trascorsi oltre otto anni dall approvazione del PRAL ed i dati sulla presenza di amianto in R.L. e sullo stato di avanzamento delle bonifiche restituiscono una situazione in divenire ma ancora critica. 2. L obiettivo strategico di eliminazione dell amianto entro il gennaio 2016 non può prescindere da un esauriente conoscenza della sua reale presenza sul territorio. 3. Il completamento del censimento rappresenta uno snodo decisivo per l intervento regionale; l attività di informazione ed il coinvolgimento della popolazione sulla problematica amianto sono passaggi fondamentali per il successo del censimento.

31 CONCLUSIONI 4. A differenza di molte altre tipologie di Malattie Professionali, per le quali esiste un evidente sotto notifica, le patologie amianto correlate vengono sostanzialmente tutte notificate al Servizio PSAL. 5. I LAVORI sono tuttora IN CORSO!!!

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