Se un animale ha le penne è un uccello. Se non le ha, non lo è (Oliver Austin)

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2 Se un animale ha le penne è un uccello. Se non le ha, non lo è (Oliver Austin) UOVA VERTEBRATI OMEOTERMI BIPEDISMO PENNE E PIUME OMEOTERMIA PENNE E PIUME SVILUPPO DIRETTO ATTRAVERSO GRANDI UOVA ARTI ANTERIORI TRASFORMATI IN ALI, ADATTE AL VOLO ALI BECCO CORNEO APPARATO RESPIRATORIO CON SACCHE AERIFERE BECCO

3 bocca con denti becco corneo coda lunga pigostilo tre dita con artigli dita fuse vertebre fluttuanti sterno carenato ossa con midollo ossa cave

4 Ornitologia Birdwatching Ornithos = Uccello Logos = Studio Si basa sulla OSSERVAZIONE degli uccelli. La patria d origine è senza dubbio l Inghilterra. I puristi inglesi dividono addirittura gli appassionati di birdwatching in tre categorie: Branca della Zoologia che concerne lo STUDIO degli uccelli, la loro ecologia, la biologia, il comportamento. Gli uccelli vengono così studiati nella loro interezza, prendendo dati che vengono analizzati per ottenere risultati e risposte alle nostre domande I birders, che approcciano il mondo degli uccelli in maniera dettagliata: riconoscono i canti, conoscono a menadito strategie di muta, fenologie, comportamento I birdwatchers, che affrontano l argomento senza approfondimenti. Sono in un certo senso più romantici e passionali I twitchers (o listers), collezionatori di specie rare da inseire in una lista. Più la lista è lunga più il prestigio del twitcher aumenta

5 Conoscere una specie per: Attivare un programma di conservazione se la specie è minacciata Un programma di controllo se è una specie crea problemi con attività antropiche oppure interferisce con ecosistemi minacciati Gestire una specie di interesse venatorio Monitorare lo stato di un habitat Per comparare gli habitat

6 Taccuino data località e luogo dove è stata fatta l osservazione ora di inizio e fine escursione condizioni meteorologiche (cielo e vento) Tecniche di riconoscimento: i caratteri fondamentali utili per il riconoscimento degli uccelli : dimensioni colore del piumaggio forma del corpo tipo di involo tipo di volo comportamento tracce e nidi canto e verso tipo di habitat periodo dell anno

7 STRIE E MACCHIE FORMA DEL BECCO

8 FORMA DELLE ALI FORMA DELLA CODA

9 La topografia

10 SOPRACCIGLIO CERA GUANCIA DORSO MUSTACCHIO PROIEZIONE ALARE GOLA GROPPONE PETTO SOTTOCODA COLORE DELLE ZAMPE

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13 Movimenti Stanziale Lanario Cinciallegra Post-natale ed erratismi Gabbiano reale Migrazioni Beccaccia Grifone Capovaccaio

14 1) FENOLOGIA I movimenti sono legati alle diversa biologia delle specie, che possono essere migratrici o sedentarie, e che non sono uguali durante il corso dell anno. La fenologia di una specie, ovvero il cambiamento comportamentale dovuto alle mutazioni stagionali, può darci un indizio sulla presenza o l assenza di una specie in un territorio durante un periodo dell anno. Pensare alla fenologia degli uccelli ci permette subito di eliminare un gran numero di specie, se di fronte abbiamo un uccello dubbio. Un esempio concreto è dato dai Luì. Se mi trovo, come nel mio caso, in Sicilia, a bassa quota, in inverno e magari in ambiente antropizzato, se quello che ho davanti mi sembra un Luì, al 99,9% è un Luì piccolo, dato che posso escludere tutte le altre specie europee di Luì che sono migratori transahariani e che mai svernano alle nostre latitudini. Per fare un esempio: Specie sedentarie: Poiana, Gheppio, Pellegrino, Lanario, Grifone Specie migratrici: Capovaccaio, Biancone, Albanelle, Pecchiaiolo

15 2) SAGOMA Spesso gli avvistamenti avvengono in condizioni di luce sfavorevoli e non sempre è facile arrivare ad una identificazione veloce. Tuttavia, specialmente per i grandi veleggiatori (rapaci, cicogne, ecc...) imparare le sagome delle diverse specie può risultare una strategia vincente. Anche il semplice annotare la forma della coda e delle ali (larghe negli accipitridi, a falce nei falchi), il numero di primarie digitate (utile per aquile e nibbi), colli retratti o distesi, zampe proiettate oltre la coda (fenicotteri, spatole, aironi). 3) JIZZ In condizioni di buone osservazioni, ma con specie di cui risulta ostica l'identificazione, è bene fare affidamento al jizz: quell'insieme di caratteri che nell'insieme ci danno un'indicazione particolare. E' la cosiddetta impressione generale. Così come riconosciamo le specie comuni ad un singolo colpo d'occhio, ci può essere una combinazione di caratteri che, visti insieme, destano immediatamente il nostro interesse come quando ci imbattiamo in un viso nuovo. Il jizz spesso ci aiuta quando abbiamo a che fare con specie rare, accidentali. Così all'interno di uno stormo di gabbiani, un gabbiano reale più smilzo, dallo sguardo più "dolce" e dalla testina più schiacciata, potrebbe rivelarsi un gabbiano caspico. Il jizz è utile soprattutto con specie molto simili, come grillaio e gheppio

16 4) MOVIMENTI CARATTERISTICI Alcuni uccelli effettuano movimenti specie-specifici, che compiono solo loro e che ci permettono una identificazione rapida. Così se un uccellino si ferma sul terreno in posizione eretta, facendo degli inchini ripetuti, subito seguiti da un fremito della coda verso il basso, siamo certi di essere di fronte ad un codirosso spazzacamino. Se un piccolo passeriforme scala verticalmente un tronco potrebbe a colpo d'occhio essere un rampichino o un picchio muratore. Le tortore dal collare alzano la coda in verticale non appena si poggiano, mentre usignolo di fiume e scricciolo la tengono sempre inclinata verso l'altro di 90 5) VOLO CARATTERISTICO Esistono alcuni tipi di volo che, se riconosciuti, accellerano velocemente l'identificazione. Così un rapace in hovering, quello che in Italia chiamiamo spirito santo, può essere rapidamente identificato tra una poiana o un biancone se di grosse dimensioni, o tra un gheppio e un grillaio se di taglia inferiore. Un rapace in veleggiamento lento e posato, il cosiddetto hanging, può aiutarci a capire se davanti abbiamo un lanario piuttosto che un pellegrino dal volo più rapido e nervoso. Anche alcuni passeriformi hanno modi di volare curiosi: ballerine e cutrettole volano con brevi intervalli di veloci battiti d'ala a momenti di volo ad ali chiuse, mentre molti (tottavilla, prispolone, sterpazzola di sardegna, ma anche la tortora dal collare) effettuano voli a paracadute durante il periodo, alzandosi in un rapido volo verticale e lasciandosi ricadere lentamente, ad ali spiegate

17 6) HABITAT Tralasciando i periodi migratori, in cui gli uccelli compaiono per brevi lassi di tempo in posti inusuali, di solito ogni specie ha il suo habitat elettivo e questo può aiutarci ad identificarlo. E' molto utile per le specie simili all'interno di uno stesso genere, ma che occupano nicchie ed habitat completamente diversi tra loro, come gli alaudidi ed i sylvidi. Quindi ad esempio albanelle, lanario,grillaio e capovaccaio prediligono habitat aperti e steppici, sparvieri e astori sono rapaci boschivi, pellegrino, gheppio e poiana sono abbastanza generalisti nella selezione dell habitat 7) CANTO E' una cosa a conoscenza di tutti, ma che al momento del bisogno non ricorda mai nessuno: gli uccelli cantano! Ed ogni specie ha il suo canto! Impararli rende il tutto più facile e stimolante. Basta solo un buon cd e tanta, tantissima pratica 8) COLORI E STRIATURE DEL PIUMAGGIO Tra i caratteri identificativi è quello che considero il meno importante. Alcuni uccelli sono colorati e molto facili da identificare, altri sono praticamente marroni (tanto da prendere l'affettuoso nomignolo inglese di little brown jobs) e bisogna quindi affidarsi ad altro per riuscire a capire di che specie sono. Inoltre i colori cambiano continuamente, in base al sesso, all'età ed al periodo dell'anno

18 +1) Avere un ornitologo accanto Sembra una battuta ma...si impara molto più in fretta