Improve the energy. future! future! improve the smart. future!

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1 improve Improve the energy the green future! future! improve the smart future!

2 Nasce eambiente 2003 : nasce eambiente Srl CAPIRE i problemi ambientali e PROGETTARE soluzioni per GESTIRE i risultati ottenuti. Le Sedi: CONEGLIANO Ufficio amministrativo MILANO Ufficio commerciale VENEZIA Ufficio operativo VEGA Park ROMA Ufficio commerciale

3 La Mission e il Team eambiente è impegnata da anni nell'analizzare le questioni ambientali dei propri clienti (aziende ed Enti Pubblici) e nel cercare le soluzioni, non solo tecnologiche, ma anche economicamente sostenibili. eambiente oggi è costituita da 30 laureati inquadrati come dipendenti, e ha un indotto di 10 professionisti esterni. eambiente si incontra 2013, H- Farm

4 eenergia Nel 2010, grazie all esperienza maturata in eambiente, viene fondata eenergia che si occupa di sviluppo nel settore delle fonti rinnovabili sia in termini autorizzativi che impiantistici e costruttivi; la società si occupa anche di risparmio energetico nei processi produttivi con importanti interventi relativi alla: COGENERAZIONE EFFICIENZA NELL ILLUMINAZIONE ENERGY MANAGEMENT.

5 e3city Nel 2012 eambiente si aggiudica il primo premio assegnato dal Comune di Venezia per gli investimenti più innovativi nel territorio grazie al progetto e3city, che sfocierà nella costituzione di una nuova società di ricerca e consulting totalmente dedicata allo sviluppo di progetti di MOBILITÀ SOSTENIBILE, al risparmio dei consumi di energia per produrre MENO CO2 e a rendere le città: SMART (INNOVAZIONE, AMBIENTE E QUALITÀ DELLA VITA) SOCIAL (COMUNICAZIONE) SOSTENIBILI (MOBILITÀ E TRASPORTI).

6 I 10 ANNI DELL AZIENDA Un gruppo che respira a 360 La nostra responsabilità ambientale e sociale nasce dalla profonda convinzione che solo le azioni cambiano il mondo. Gabriella Chiellino

7 eambiente e il Coordinamento scientifico di Città Sostenibile: la via italiana alle Smart City 6 9 novembre 2013 ECOMONDO Rimini Fiera

8 Green Road - Agircoltura, Turismo, Energia: lo sviluppo possibile Gabriella Chiellino, Presidente eambiente Srl

9 STRUMENTI OBBLIGATORI E VOLONTARI: COME INTEGRARLI? Obiettivo: RIDUZIONE ALMENO del 20% DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA Obiettivo: RISPARMIO ENERGETICO LEGATO AL TRAFFICOt PAES PAT VAS Obiettivo: INDIVIDUARE AZIONI, INTERVENTI, PROCEDURE PER PROMUOVERE L'USO RAZIONALE DELL'ENERGIA Energy manager Mobility manager Obiettivo: MIGLIORARE L'IMPATTO COMPLESSIVO SUL TERRITORIO DIMINUENDO GLI IMPATTI AMBIENTALI LEGATI AL TRAFFICO.

10 IL TURISMO SOSTENIBILE...Cos è il turismo sostenibile? Un turismo in grado di soddisfare i bisogni dei turisti e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro.. e come attuarlo?

11 COSA STA FACENDO LA PROVINCIA DI VENEZIA IL PATTO DEI SINDACI IL PROGETTO Il Comune di Caorle, nel contesto delle azioni di comunicazione legate al Patto dei Sindaci, intende volgere l attenzione ai cittadini e agli operatori di settore per la sensibilizzazione sul tema energetico PIANO DI AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE PAES Conseguire gli OBIETTIVI FISSATI DALL UNIONE EUROPEA ( ) Ricercare la SINCRONIA E INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI PIANI che le amministrazioni sono già chiamate a redigere Accedere a CONCRETE LINEE DI FINANZIAMENTO europee

12 IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE Iniziativa su base volontaria Impegna le città europee a predisporre un Piano di Azione Aderiscono al Patto dei Sindaci 3292 città Europee di cui 1589 Italiane Obiettivi RIDUZIONE ALMENO del 20% DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA attraverso politiche e misure locali

13 L INVENTARIO DELLE EMISSIONI PAES è conoscere le emissioni del territorio comunale L IBE mira a quantificare la CO 2 emessa nel territorio durante l ANNO DI RIFERIMENTO. La Provincia di Venezia ha proposto il Le emissioni derivano dal consumo di energia nel territorio comunale e si suddividono in: EMISSIONI DIRETTE utilizzo diretto di combustibili ALTRE EMISSIONI DIRETTE dipendono dalle scelte del PAES EMISSIONI INDIRETTE produzione di elettricità, calore e freddo consumati nel territorio

14 IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE settori CATEGORIA EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE Elettricità Gas naturale Gas liquido Olio da riscaldamento Totale edifici Edifici, attrezzature/impianti comunali 275, , ,00 Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 3702,20 880, ,10 Edifici residenziali 5613, , , ,00 illuminazione industria Illuminazione pubblica comunale 531,80 531,80 Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di scambio delle quote di emissione ETS) trasporti TRASPORTI Parco auto comunale 54,50 Trasporti pubblici 472,10 Trasporti privati e commerciali 1026, ,80 indicatori TOT MWh 1026, ,40 TOT tco2 236, ,63

15 LE AZIONI E LE EMISSIONI Iniziative volontarie possibili: SETTORE Edifici residenziali e terziari Regolamenti in ambito edilizio Certificazione ISO e EMAS Informazione e formazione cittadini Green Public Procurement nell edilizia pubblica Gruppi d'acquisto Fotovoltaico Efficientamento energetico degli edifici Caldaie a condensazione Pompe di calore geotermiche Impianti fotovoltaici e termici sulle coperture Isolamento degli edifici Gestione virtuosa dei consumi La direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell edilizia Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione saranno edifici a energia quasi zero

16 LE AZIONI POSSIBILI SUGLI EDIFICI coperture mancata manutenzione degli impianti Marina Verde - Il Progetto uso non razionale dell energia infissi impianti vetusti Miglioramento dell efficienza energetica: - sostituzione di infissi ed impianti - migliore coibentazione del tetto - migliore isolamento delle pareti Produzione di energia da fonti rinnovabili: - fotovoltaico - solare termico - minieolico Monitoraggio: - Sistemi di comando WIRELESS - Sistemi di controllo - Domotica e sensoristica - Software per la gestione dei consumi energetici

17 LE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI COME FORMA DI ATTRAZIONE

18 L ANDAMENTO EUROPEO L Europa si concretizza come la meta più importante a livello mondiale con un incremento da 25,3 a 414 milioni di arrivi internazionali tra il 1950 e il 2010 e con una previsione del 2030 di un aumento sino a 700 milioni di arrivi.

19 PRESENZE TURISTICHE IN ITALIA Presenze negli esercizi ricettivi Anni La figura mostra l andamento delle presenze negli esercizi ricettivi (corrispondenti al numero di notti trascorse in tali strutture) distinguendo tra la componente straniera e quella italiana della clientela

20 L ANDAMENTO EUROPEO Vantaggi per le strutture ricettive: Visibilità a livello europeo Un servizio competitivo Incremento dei clienti Il pregresso attraverso l efficienza Vantaggi per il consumatore: Trovare servizi di alta qualità ecologica e prestazionale sul mercato, garantiti a livello europeo Contribuire alla riduzione degli impatti ambientali negativi Cosa sta facendo la Regione Veneto:

21 LA REGISTRAZIONE ECOLABEL Tra il 2009 ed il 2011 c è stata una flessione di tale numero da imputarsi alla entrata in vigore dei nuovi criteri Ecolabel UE per servizi di ricettività turistica ai quali le aziende, che in passato avevano ottenuto il Marchio, si stanno pian piano conformando. La ripartizione geografica delle licenze Ecolabel UE per l Italia mostra inoltre una netta prevalenza di licenze rilasciate al Nord (57%), seguono poi Sud e Isole con il 22% e infine il Centro Italia con il 20% delle licenze totali. Da notare poi che l 1% delle licenze è stato rilasciato all estero

22 GRAZIE PER L ATTENZIONE