I SEMINARI DI. La gestione della qualità e della sicurezza nell'industria alimentare: Aggiornamenti metodologici
|
|
- Amando Martelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I SEMINARI DI Qualyfood La gestione della qualità e della sicurezza nell'industria alimentare: Aggiornamenti metodologici Aggiornamenti in tema di micotossine: rischio di allerta? Carlo Brera Istituto Superiore di Sanità, Roma Cremona, 17 aprile
2 Le micotossine sono sostanze tossiche (composti chimici) prodotte dal metabolismo secondario di alcuni funghi filamentosi o muffe (Aspergillus, Penicillium, Fusarium, Stachybotrys, Cephalosporium, ecc.) Sono tossine naturali, la cui presenza nell ambiente NON è una conseguenza dell attività dell uomo, ma delle condizioni ambientali che si vengono a creare sul campo La crescita fungina e la formazione di micotossine avviene principalmente su numerose specie vegetali e può causare seri rischi per la salute dell uomo e degli animali Campo di Aw < ; Tott. = 20 C - 35 C
3 Contaminazione perversa Possono essere formate da più specie fungine Una specie fungina può produrre più di una micotossina La presenza di muffe sulla derrata non è necessariamente indice di presenza di micotossine La assenza di muffe sulla derrata non è necessariamente indice di assenza di micotossina
4 Determinanti di contaminazione fungina e produzione di micotossine Determinanti riconducibili al clima temperatura umidità Aw Determinanti riconducibili alle pratiche di coltivazione attacco di insetti (varietà resistenti, piante GM) stress idrico della pianta suolo (salinità, ph, aridità) epoca e densità di semina Tipo di substrato (ricco in carboidrati, carenze minerali)
5 Interrelazione tra micotossine e uomo Ceppo fungino Mangimi Micotossine FKDIDQF LK Cereali e semi oleaginosi QuickTime e un decompressore TIFF (Non compresso) sono necessari per visualizzare quest'immagine.
6 Sono sostanze dotate di elevato potere cancerogeno Sono sostanze che manifestano tossicità croniche e raramente acute Sono sostanze termostabili Sono fortemente elettrostatiche Sono ubiquitariamente presenti sul territorio Sono fortemente caratterizzate da una incidenza di contaminazione stagionale Presentano una tipologia di contaminazione eterogenea (a macchia di leopardo) Non presentano difficoltà da un punto di vista di determinazione analitica Presentano basso peso molecolare
7 QuickTime e un decompressore TIFF (Non compresso) sono necessari per visualizzare quest'immagine. I più importanti funghi tossigeni e micotossine correlate Aflatossine QuickTime e un decompressore TIFF (Non compresso) sono necessari per visualizzare quest'immagine. Aspergillus flavus Aspergillus parasiticus Mais, frutta secca semi oleosi, frumento, etc. Fumonisine Fusarium verticillioides Fusarium proliferatum Mais, prodotti di mais Ocratossina A Aspergillus ochraceus Penicillium verrucosum Cereali, uvetta, caffè Deossinivalenolo Zearalenone Fusarium graminearum Fusarium culmorum Cereali
8 Micotossine maggiori Aflatossine (AFL B1, B2, G1, G2) Ocratossina A (OTA) Fusariotossine Tricoteceni Gruppo A: tossina T-2 e HT-2, Diacetossiscirpenolo (DAS) Gruppo B: Deossinivalenolo (DON), nivalenolo (NIV), 3-acetildeossinivalenolo (3-AcDON), 15- acetildeossinivalenolo (15-AcDON) colorati in ordine di tossicità Zearalenone (ZEA) Fumonisine (B1, B2, B3) Patulina
9 Materie prime suscettibili di contaminazione Cereali (frumento, mais, orzo, avena, segale ecc.) Semi oleaginosi (arachidi, girasole, semi di cotone ecc.) Frutta e verdura (uva da vinificazione, mele, pere, carote, pomodori ecc) Frutta secca ed essiccata (mandorle, noci, nocciole, fichi secchi, ecc) Caffè Cacao Spezie (peperoncino, pepe, mostarda, zenzero ecc) Liquirizia
10 Prodotti derivati suscettibili di contaminazione da micotossine Derivati dei cereali ad uso umano ed animale Derivati dei semi oleaginosi esclusi gli oli raffinati Prodotti contenenti cioccolato Caffè Vino Birra Succhi di frutta e di ortaggi Uvetta Prodotti contenenti spezie
11 Prodotti di origine animale potenzialmente contaminati da micotossine Latte e derivati Carne di suini e derivati Carne di specie avicole Uova
12 Regolamento CE/178/2002 Articolo 50 Sistema di allarme rapido E istituito, sotto forma di rete, un sistema di allarme rapido per la notificazione di un rischio diretto o indiretto per la salute umana dovuto ad alimenti o mangimi. Ad esso partecipano gli Stati membri, la Commissione e l'autorità. Gli Stati membri, la Commissione e l'autorità designano ciascuno un punto di contatto, che è membro della rete. La Commissione è responsabile della gestione della rete.
13 Complessivamente, nell anno 2008, sono state trattate 3040 notifiche (2933 nel 2007 e 2874 nel 2006), pervenute sia dalla Commissione europea, sia da parte degli uffici periferici e degli Assessorati alla Sanità. Tra queste notifiche, 2858 riguardano l alimentazione umana e 182 (165 nell anno precedente) riguardano la sola alimentazione animale. Tra le notifiche complessive, l Italia ne ha effettuate 468 (pari al 15.4%), risultando, come nel 2007 e nel 2006, il primo Paese membro nel numero di segnalazioni inviate. Dopo l Italia per numero di notifiche vi è la Germania (439), la Gran Bretagna (343), seguite dall Olanda, la Polonia, la Spagna e la Francia. Per quanto riguarda l origine, i prodotti nazionali risultati irregolari sono stati 99 (70 nell anno precedente), pari al 3.3% di tutte le notifiche, risultando il terzo Paese comunitario per numero di notifiche ricevute dopo la Germania e la Spagna. Nell anno 2007 era risultato il quarto Paese, dopo la Spagna, la Germania e la Francia. 13
14 Ripartizione per categorie di prodotto Carlo Brera 14
15 RASFF CONTAMINANTE Metalli pesanti Residui di fitofarmaci Micotossine Migrazioni in materiali a contatto con gli alimenti Residui di farmaci Colorante Sudan I, III, IV NOTIFICHE Diossine 12 Melamina Additivi e altri coloranti
16 Ripartizione notifiche E. Coli - coliformi Listeria Salmonelle 19% 1% 2% 12% Istamina 1% 5% Metalli pesanti 7% 6% Residui fitofarmaci 1% Micotossine 1% 3% 1% 4% 6% 32% Migrazioni materiali a contatto Residui farmaci Sudan Corpi estranei OGM non autorizzati 16
17 Ripartizione per prodotto Prodotto Numero di notifiche (N=930) Frutta secca 785 Cereali 61 Erbe e spezie 25 Frutta e vegetali 17 Gelati e dolciumi 12 Grassi ed oli 12 Mangimi 14 Altre 4 17
18 Ripartizione delle irregolarità sui prodotti nazionali Carlo Brera 18
19 Rischio da micotossine DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE
20 Micotossine Apparati ed organi bersaglio Effetti tossici Specie sensibili Sintomi Residui nei prodotti edibili Aflatossine FEGATO NECROSI ANATROCCOLI TACCHINI CONIGLI SUINI Ocratossine RENE NECROSI SUINI POLLAME Tricoteceni Fumonisine TUBO DIGERENTE CUTE MIDOLLO OSSEO ESOFAGO FEGATO SISTEMA NERVOSO NECROSI NECROSI MALACIA EDEMA POLMONARE POLLAME SUINI CONIGLI EQUINI E SUINI EQUINI SUINI ANORESSIA EMORRAGIE EDEMI ITTERO POLIDIPSIA EDEMI E DIARREA ULCERE ORALI VOMITO RIFIUTO ALIMENTO ITTERO-EDEMI CIRCLING DISPNEA GRAVE LATTE CARNI E FRATTAGLIE SUINE SANGUINACCI Zearalenoni APPARATO RIPRODUTTORE SQUILIBRI ORMONALI SUINI CONIGLI IPERESTRISMO PROLASSI ABORTI Fonte: MARCO DE LIGUORO 20
21 Effetti sull uomo Le aflatossine sono cancerogeni genotossici che contaminano comunemente il mais, arachidi, pistacchi, mandorle e di altri tipi di colture durante la produzione, raccolta, stoccaggio o trasformazione. L esposizione ad aflatossine notoriamente causa danni epatocellulari sia cronici che acuti. In Kenya, l intossicazione da aflatossina acuta con risultati di insufficienza epatica è causa di morte nel 40% dei casi. In nazioni in via di sviluppo, molte persone sono esposte ad aflatossine attraverso gli alimenti coltivati a casa. Insufficienti tecniche di raccolta e di stoccaggio permettono la crescita di aflatossine. Come risultato, si stima che 4,5 miliardi di persone che vivono in paesi in via di sviluppo possono essere esposti cronicamente ad aflatossine attraverso la loro dieta. La sindrome da aflatossicosi è caratterizzata da vomito, dolore addominale, edema polmonare, convulsioni, coma e morte cerebrale con edema, coinvolgimento di fegato, reni e cuore. L Ocratossina A è cancerogena per l epitelio tubulare renale di due specie di roditori. E considerata dallo IARC potenzialmente cancerogena per l uomo (Gruppo 2B). E una tossina cumulativa e persiste nel sangue al 50% della sua concentrazione fino a 35 giorni. Genera forti legami con le proteine plasmatiche. La fumonisina esercita effetti sul sistema nervoso centrale (encefalomacia) e sul fegato e reni (cancerogenesi). Lo zearalenone presenta spiccate attività ormonale e costuituice un possibile agente eziologico nella manifestazione di modificazioni puberali precoci (telarca) nei bambini e possibile coinvolgimento nel cancro della cervice della donna. I tricoteceni mostrano elevati effetti immuno depressori e mielotossici. Effetti sinergici ed esposizione da inalazione sono due aspetti spesso sottovalutati ma che dovrebbero invece essere seriamente presi in considerazione. 21
22 Micotossine e celiachia La possibile correlazione tra micotossine e celiachia nasce dal fatto che essendo la celiachia un intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale, i pazienti devono obbligatoriamente ricorrere ad una alimentazione priva dei citati cereali con conseguente ricorso a forti consumi di mais e prodotti derivati. Essendo il mais, come citato in precedenza, il cereale più a rischio in quanto rappresenta un substrato molto favorevole alle condizioni di attecchimento fungino e di produzione di micotossine, è di fondamentale importanza accertare in modo quantitativo l eventuale rischio a cui questa categoria di consumatori può essere esposta come conseguenza del consumo di alimenti a base di mais. Si rende noto che recentemente la Commissione Europea ha ridefinito con il Regolamento 1126/2007 i limiti massimi tollerabili per le fumoinisine, il deossinivalenolo e lo zearalenone; in precedenza il Regolamento 1881/2006 aveva definito i livelli massimi tollerabili anche per aflatossine e ocratossina. Carlo Brera 22
23 Micotossine e passaggio nel latte materno Aflatossina B1 Aflatossina M1 Aflatossicolo Ocratossina A Gliotossina?? Carlo Brera 23
24 Micotossine ed autismo Il bambino presenta una diversa, e potenzialmente maggiore, suscettibilità ai rischi. Infatti, i bambini seguono regimi dietetici specifici che variano da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo soprattutto durante il primo anno di vita, per stabilizzarsi verso una dieta più simile a quella dell adulto intorno ai due anni di età. Tali regimi dietetici implicano un maggior consumo di alcuni tipi di alimenti come il latte materno e del commercio o gli alimenti per l infanzia, con un conseguente maggiore e differenziato apporto di contaminanti rispetto all adulto. Micotossine ricercate: gliotossina, fumonisine, aflatossine, ocratossina, zearalenone, acido 3-OH nitroprionico Candida: stimola la produzione d anticorpi contro il cervello e il pancreas e la distruzione di funzioni chiave del cervello a causa d anticorpi antimielina. Gliotossina: è immunotossica e inattiva molti importanti enzimi, inducendo danni da radicali liberi, è citotossica - uccide le cellule, con un processo di interazione sul DNA 24
25 Aflatossine ed HBV Studies have shown that concurrent infection with the Hepatitis B virus (HBV) during aflatoxin exposure increases the risk of hepatocellular carcinoma (HCC). As HBV interferes with the ability of hepatocytes to metabolize aflatoxins, an aflatoxin M 1 -DNA conjugate exists for a longer period of time in the liver, increasing the probability of damage to tumor suppressor genes such as p53. This effect is synergistic with the resulting damage far greater than just the sum of aflatoxin and HBV. (Williams, 2004) Decreasing HBV infection levels through vaccination is an effective and simple approach that can be taken to reduce these harmful synergistic effects, thus decreasing the impact of chronic aflatoxin exposure. This strategy may prove to be highly effective many regions of the world which have high aflatoxin rates, such as western Africa and China, also have high HBV infection rates. 25
26 MANCANO DATI Carlo Brera 26
27 Strategie future Aggregare le informazioni derivanti dai progetti di ricerca in modo tale sia da non disperdere le conoscenze acquisite sia da non creare sovrapposizioni Tradurre i risultati ottenuti in emanazione di linee guida o disciplinari di produzione da conferire agli agricoltori ed a tutti gli operatori di filiera (stakeholders) Effettuare una stima dei consumi mirata alla loro valutazione in modo disaggregato per matrice, età, sesso, collocazione geografica, consumatori Effettuare una valutazione del rischio attraverso una stima dell esposizione del consumatore alle micotossine secondo protocolli riconosciuti a livello internazionale (Dieta totale, Duplicate diet, approccio probabilistico) Effettuare una correlazione tra patologie e presenza di micotossine negli alimenti (epatite B, autismo, AIDS, nefropatie, tumori) Valutare l effetto che l atteso cambiamento del clima porterà relativamente alle contaminazioni da micotossine Valutare procedure di decontaminazione dei mangimi per migliorare le performances e lo stato di salute degli animali Auspicare una corretta prevenzione da parte dei medici basata sulla informazione Sviluppare e validare metodi di screening e/o rapidi per la determinazione multimicotossina
28 Conclusioni Per quanto descritto, emerge quanto debbano essere rigorose e capillari le strategie di controllo a partire da attività preventive da applicare in agricoltura in modo sistematico ed integrato fino ai processi industriali con l applicazione dei principi HACCP e la conoscenza degli effetti dei processi tecnologici, per arrivare al consumatore finale a cui deve essere garantito il consumo di alimenti con livelli di micotossine i più bassi possibili e comunque conformi alla normativa vigente, anche in considerazione del fatto che le normali operazioni di cottura non sono in grado di apportare un abbattimento dei livelli di contaminazione originali.
29 3 Congresso Nazionale Le micotossine nella filiera agroalimentare e zootecnica Istituto Superiore di Sanità settembre 2009
30 Carlo Brera Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare (DSPVSA) Reparto OGM e Micotossine Tel carlo.brera@iss.it
Le micottossine del mais
Le micottossine del mais Prevenzione, controllo in campo e in azienda 1 definizione Definizione Metaboliti secondari prodotti da funghi parassiti delle piante e agenti di ammuffimenti delle derrate alimentari
DettagliVirgilio Balmas Dipartimento di Agraria. Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti
Virgilio Balmas Dipartimento di Agraria Dai campi alle tavole e dai forconi alle forchette: il percorso dei nostri alimenti FRUMENTO tenero (Triticum aestivum) duro (Triticum durum) ISIDE DEMETRA CERERE
DettagliIl piano monitoraggio micotossine: alimenti di origine vegetale. Cecilia Bergamini cbergamini@arpa.emr.it
Il piano monitoraggio micotossine: alimenti di origine vegetale Cecilia Bergamini cbergamini@arpa.emr.it Bologna 14 settembre 2006 Analisi del rischio ( libro bianco) L analisi del rischio deve costituire
DettagliLABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO. Azienda Speciale della Camera di commercio di Torino
LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO Azienda Speciale della Camera di commercio di Torino LA MISSIONE Essere di ausilio alla Camera di Commercio di Torino ed alle altre Camere di Commercio piemontesi
DettagliSintesi articoli e parole chiave
REGOLAMENTO (CE) n. 401/2006 DELLA COMMISSIONE, DEL 23 FEBBRAIO 2006, RELATIVO AI METODI DI CAMPIONAMENTO E DI ANALISI PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEI TENORI DI MICOTOSSINE NEI PRODOTTI ALIMENTARI (TESTO
DettagliBiorisanamento di mais contaminato da aflatossine con utilizzo tecnologia EM
Biorisanamento di mais contaminato da aflatossine con utilizzo tecnologia EM Alberton dr.antonio Medico Veterinario L.P. Seminario Fiera Millenaria Gonzaga (MN) 07 Settenbre 2013 Le Micotossine Sostanze
DettagliComunicato stampa IL RISCHIO MICOTOSSINE IN PIEMONTE
Torino, 3 marzo 2011 Comunicato stampa IL RISCHIO MICOTOSSINE IN PIEMONTE Il perché della conferenza stampa C è sembrato opportuno far conoscere le attività che vengono svolte da Istituto Zooprofilattico
DettagliRELAZIONE SUL SISTEMA DI ALLERTA EUROPEO
RELAZIONE SUL SISTEMA DI ALLERTA EUROPEO M.G. PRIMO TRIMESTRE 2014 Il presente rapporto è stato realizzato dalla Direzione Generale per l'igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione Direttore
DettagliSCHEDE TECNICHE SCIROPPO DI GLUCOSIO. Sciroppo di glucosio 44 D.E.
SCHEDE TECNICHE SCIROPPO DI GLUCOSIO Sciroppo di glucosio 44 D.E. Rev. 2 - Pag 1 di 4 Sciroppo di Glucosio Sciroppo di Glucosio a 44 D.E. purificato e concentrato ad alto contenuto di maltosio, con diversi
DettagliI risultati delle analisi di ARPA ER
I risultati delle analisi di ARPA ER Cecilia Bergamini PERCEZIONE DEL RISCHIO CHIMICO CONTAMINAZIONE DI UN ALIMENTO Tossici di sintesi: pesticidi coloranti conservanti ecc.. Tossici naturali: micotossine
DettagliCRITERI DEI CONTROLLI CHIMICI DEGLI ALIMENTI
CONTROLLI CHIMICI DEGLI ALIMENTI CRITERIO OPERATIVO N 6 CRO 06 Revisione 01 del 15.02.13 Pagina 1 di 5 CONTAMINANTI CHIMICI NEI PRODOTTI ALIMENTARI Il Regolamento Ce n. 1881/2006 e s.m.i. definisce i tenori
DettagliMais, funghi e micotossine: stato dell arte
Mais, funghi e micotossine: stato dell arte UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante dott.ssa Emanuela Torelli Mondo microrganismi MACROMOLECOLE CELLULARI SOSTANZE
DettagliL analisi del rischio da micotossine. Marina Miraglia Istituto Superiore di Sanità miraglia@iss.it. Istituto Superiore di Sanità 1
L analisi del rischio da micotossine Marina Miraglia Istituto Superiore di Sanità miraglia@iss.it Istituto Superiore di Sanità 1 Le micotossine sono sostanze tossiche prodotte dal metabolismo secondario
DettagliMicotossine: limiti e destinazioni d uso. Carlo Brera
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI TORINO Micotossine: limiti e destinazioni d uso Carlo Brera Istituto Superiore di Sanità DSPVSA Reparto OGM e Micotossine Martedì 28 Febbraio
DettagliMicotossine: problema di rilevanza globale
Micotossine Articolo 2 Ai fini della presente direttiva si intende per: a) «mangimi»: i prodotti di origine vegetale o animale, allo «sostanza indesiderabile»: qualsiasi sostanza o prodotto, ad eccezione
DettagliLe proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.
Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine
DettagliPercentuali di tumori attribuibili a diversi fattori ambientali nel Regno Unito (R.Doll, 1999)
Percentuali di tumori attribuibili a diversi fattori ambientali nel Regno Unito (R.Doll, 1999) Fattore % fumo di tabacco (attivo) 29-31 alcol 4-6 dieta 20-50 infezioni (parassiti, batteri, virus) 10-20
DettagliI N OSTRI NOSTRI CONTROLLI CONTROLLI: DALLE PRODUZIONI.
I NOSTRI CONTROLLI: DALLE PRODUZIONI. Maria Cesarina Abete Mangimi e sicurezza alimentare La sicurezza degli alimenti di origine animale inizia con la sicurezza dei mangimi L alimentazione animale è un
DettagliRELAZIONE SUL SISTEMA DI ALLERTA EUROPEO M.G.
Ministero della Salute RELAZIONE SUL SISTEMA DI ALLERTA EUROPEO M.G. ANNO 2014 2 Il presente rapporto è stato realizzato dalla Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione
DettagliSTRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL NODO REGIONALE DEL VENETO E GESTIONE OPERATIVA DEI NODI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI
UNITA DI PROGETTO VETERINARIA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL NODO REGIONALE DEL VENETO E GESTIONE OPERATIVA DEI NODI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI Dario Pandolfo 1 29/11/2012 - Montecchio Precalcino (VI)
DettagliAttività di controllo ufficiale legata alla presenza di micotossine nei prodotti alimentari: l esperienza dell ARPA Emilia Romagna
Attività di controllo ufficiale legata alla presenza di micotossine nei prodotti alimentari: l esperienza dell ARPA Emilia Romagna Cecilia Bergamini ARPA Sezione Provinciale di Bologna cbergamini@arpa.emr.it
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi
DettagliMicotossine del mais
REGIONE PIEMONTE Micotossine del mais Prevenzione e controllo Micotossine del mais Prevenzione e controllo Spiga ammuffita Nell ambito delle sostanze tossiche di origine microbica che possono pervenire
DettagliI L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.
I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale
DettagliPIANO NAZIONALE DI VIGILANZA E CONTROLLI SANITARI SULL ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI
PIANO NAZIONALE DI VIGILANZA E CONTROLLI SANITARI SULL ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI CAPITOLO N. 3.2 Piano di monitoraggio per il controllo della frequenza dell incidenza e delle concentrazioni delle sostanze
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2008D0798 IT 10.12.2008 001.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 14 ottobre 2008 che impone
DettagliINTRODUZIONE...3. Controlli Ufficiali per l anno 2009 in Piemonte...4. Aflatossine B1, B2, G1, G2...5. Aflatossina M1...7. Ocratossina A...
SOMMARIO INTRODUZIONE...3 Controlli Ufficiali per l anno 2009 in Piemonte...4 Aflatossine B1, B2, G1, G2...5 Aflatossina M1...7 Ocratossina A...8 Patulina...10 Fusariotossine: Fumonisine B1 e B2, Zearalenone,
DettagliCos è il farro? farro
La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo
DettagliLegislazione comunitaria in materia di micotossine negli alimenti: limiti e attività di controllo
Legislazione comunitaria in materia di micotossine negli alimenti: limiti e attività di controllo Ilaria De Leva Ministero della Salute Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione
DettagliAPPROCCI INNOVATIVI PER L ANALISI DEL RISCHIO DA MICOTOSSINE. Marina Miraglia
APPROCCI INNOVATIVI PER L ANALISI DEL RISCHIO DA MICOTOSSINE Roma 22 Novembre 2005 Marina Miraglia Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i Rischi Alimentari
DettagliVERDURA FRUTTA FRUTTA SECCA E SEMI OLEAGINOSI
DIETA VEGETARIANA Nella realizzazione di una dieta vegetariana frequentemente viene seguito un percorso che passa attraverso un procedimento di eliminazione di gruppi di cibi dall architettura tipica della
DettagliIL PERICOLO AFLATOSSINE NEL LATTE. Andrea Valiani
IL PERICOLO AFLATOSSINE NEL LATTE Andrea Valiani TOSSICITÀ DELLE AFLATOSSINE IARC (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) ha classificato numerose sostanze in base all intensità dell effetto
DettagliOrganismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti
Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è
DettagliOSPEDALE DI CARITA Corso G. Marconi n. 30 12030 Sanfront CN
PROVA SCRITTA CONCORSO PUBBLICO PER N. 1 POSTO DI ADDETTO ALLA CUCINA PROVA N. 2 (Crocettare la risposta esatta delle domande dalla n. 1 alla n. 20 e fornire una risposta sintetica ed esauriente alle domande
DettagliMONITORAGGIO MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI Campagna 2014 Mais
MONITORAGGIO MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI Campagna 2014 Mais a cura del SATA Dott.ssa Paola Amodeo Specialista SATA - Settore Sistemi Alimentari e Qualità degli Alimenti Ottobre 2014 Come annunciato nello
DettagliPROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..
APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6 DESTINATARI emissione. Redazione.. Approvazione Distribuzione. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 2 di 6 1. SCOPO E APPLICAZIONE La presente Procedura è riferita alle
DettagliOLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO
OLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO OLIO DI SEMI PUO ESSERE DESTINATO ALL INDUSTRIA ALIMENTARE AL CONSUMO DIRETTO ALL
DettagliSTUDIO DELLE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA GESTIONE DELLA CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE IN PRODOTTI VEGETALI
STUDIO DELLE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA GESTIONE DELLA CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE IN PRODOTTI VEGETALI In collaborazione con STUDIO DELLE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA GESTIONE DELLA CONTAMINAZIONE
DettagliQuadro normativo di riferimento: disposizioni normative e linee guida operative
PIANO FORMATIVO REGIONALE 2012 Evento N 7 La gestione delle allerte sanitarie in ambito di sicurezza alimentare Pisa 10 giugno 2013 Quadro normativo di riferimento: disposizioni normative e linee guida
DettagliLA DIETA VEGETARIANA
LA DIETA VEGETARIANA La dieta vegetariana è uno dei modelli dietetici a base vegetale che esclude rigorosamente dall alimentazione la carne di qualsiasi animale. È basata su cereali, legumi, verdura e
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliIl mais tra OGM e micotossine: come uscire dai luoghi comuni e rilanciare la coltura?
Rovigo 19 Dicembre 2013 Il mais tra OGM e micotossine: come uscire dai luoghi comuni e rilanciare la coltura? Le criticità della coltivazione del mais nelle annate 2012-2013: una panoramica della situazione
Dettaglidisposizioni europee e nazionali
Aflatossine-La normativa vigente: disposizioni europee e nazionali LE AFLATOSSINE Le aflatossine sono le micotossine più pericolose per la salute umana ed animale. Sono prodotte dalle specie Aspergillus
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliDopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy
Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Nel passato sono stati molti e forse troppi i soggetti che hanno promosso un educazione
DettagliMANGIMI & FITOFARMACI - AUTOCONTROLLO E CONTROLLO UFFICIALE INCONTRO FORMATIVO PER LE IMPRESE OPERANTI NELL AZIENDA ULSS 4 - THIENE 11 APRILE 2013
RIFERIMENTI NORMATIVI Reg. (CE) n 183/2005 Requisiti per l igiene dei mangimi Reg. (CE) n 767/2009 Etichettatura dei mangimi Reg. (CE) n 178/2002 Procedure sulla sicurezza alimentare Reg. (CE) n 852/2004
DettagliProdotti alimentari «free from»
Prodotti alimentari «free from» Stefania Pinton Progettazione e Innovazione Cremona, 22/10/2014 THIENE ROMA PARMA CUNEO BARI TRENTO SASSARI UK POLAND CROATIA TURKEY I NUOVI STILI DI CONSUMO Affermazione
DettagliCampylobacter spp. e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova
Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova Famiglia Campylobacteraceae tre generi: Campylobacter, Arcobacter,
DettagliS.A.T.A. PROGETTO TOSSMONIT
S.A.T.A. PROGETTO TOSSMONIT MONITORAGGIO DELLE MICOTOSSINE NEI PRINCIPALI ALIMENTI ZOOTECNICI PRESENTI SUL MERCATO LOMBARDO PER GARANTIRE PRODUZIONI ZOOTECNICHE DI QUALITA Siamo giunti alla 3 pubblicazione
DettagliPNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte
CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze
DettagliQUALITÀ E CERTIFICAZIONE NELL AGROALIMENTARE VENETO
QUALITÀ E CERTIFICAZIONE NELL AGROALIMENTARE VENETO Legnaro 16.05.2002 LA CERTIFICAZIONE Dr. Pietro Bonato DEI MANGIMI Cremona 29 Ottobre 2004 Pietro Cortiana CONTESTO IN CUI I MANGIMIFICI SI TROVANO AD
DettagliRete Qualità Mais: monitoraggio micotossine campagna 2014
Rete Qualità Mais: monitoraggio micotossine campagna 2014 A cura di Sabrina Locatelli Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l analisi dell economia agraria Unità di Ricerca per la Maiscoltura Bergamo
DettagliH A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi
H A C C P Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi del pericolo e punti critici di controllo) rappresenta uno strumento operativo per l'analisi dei rischi che caratterizzano
DettagliI tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali.
I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali. Tuttavia, a livello mondiale, le principali cause di morte sono rappresentate da: -diarrea -malaria -tubercolosi
DettagliSicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute
Sicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute Il Biologico nella Ristorazione Collettiva Sabato 7 novembre 2009 Sala Botticelli Palazzo dei Congressi Roma EUR IL BIOLOGICO: REALI
DettagliRapporto Attività 2013 - Micotossine
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte Rapporto Attività 2013 - Micotossine Relazione a cura di Sara Ciacciarelli, Francesca Alesso e Sara Coluccia. Laboratorio Polo Alimenti Le micotossine,
DettagliIL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.
IL VIAGGIO DEL CIBO Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. Dalla bocca passano nello stomaco e da qui all intestino per poi venire
DettagliLe novità del d.lgs. n. 205/2010 Treviso, 4 Maggio 2011
Le novità del d.lgs. n. 205/2010 Treviso, 4 Maggio 2011 dott.ssa Manuela Molinaro B&P Avvocati, via Leoni 4 - Verona manuela.molinaro@buttiandpartners.com www.buttiandpartners.com Non si tratta di un correttivo
DettagliQUIZ: CORSO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO SUI CONTROLLI UFFICIALI PER GLI ALIMENTI PER LA PRIMA INFANZIA BOLOGNA, 18 NOVEMBRE 2010
QUIZ: CORSO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO SUI CONTROLLI UFFICIALI PER GLI ALIMENTI PER LA PRIMA INFANZIA BOLOGNA, 18 NOVEMBRE 2010 1) Gli alimenti per la prima infanzia sono disciplinati a livello comunitario:
DettagliPROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?
http://digilander.libero.it/riminisportmedicina riminisportmedicina@libero.it MEDICINA dello SPORT e PROMOZIONE dell ATTIVITA FISICA PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? dr. Eugenio Albini Tutte le più
DettagliPRO CONTRO GENETICAMENTE MODIFICATO ORGANISMO
ORGANISMO GENETICAMENTE MODIFICATO PRO CONTRO LA FAME NEL MONDO Il maggior utilizzo degli Ogm consentirà una maggiore produttività dei raccolti, garantendo cibo in abbondanza anche ai paesi più arretrati
DettagliESTRAZIONE DELL OLIO ESSICCAZIONE DECORTICAZIONE ESTRAZIONE CON SOLVENTE RISCALDAMENTO ESTRAZIONE PER PRESSATURA FARINE RETTIFICA
LI DI SEMI Numerose specie vegetali hanno semi o frutti oleosi; l olio di semi può essere destinato all industria alimentare (previa raffinazione), all industria cosmetica, farmaceutica, chimica; il residuo
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
Dettagli5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004
5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004 PIANI TRIENNALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI FITOFARMACI: RUOLO DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ R. DOMMARCO - E. FUNARI DIPARTIMENTO
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE
IT L 70/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.3.2006 REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE del 23 febbraio 2006 relativo ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
Dettagli3.17 RICERCA DI MICOTOSSINE IN: FRUTTA SECCA, CEREALI E LEGUMI - SEMI OLEAGINOSI - SPEZIE ED ERBE INFUSIONALI
3.17 RICERCA DI MICOTOSSINE IN: FRUTTA SECCA, CEREALI E LEGUMI - SEMI OLEAGINOSI - SPEZIE ED ERBE INFUSIONALI Esaminati 137 campioni di frutta secca, cereali e legumi; 430 campioni di semi oleaginosi;
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i
DettagliVALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI CEREALICOLE IN PROVINCIA DI UDINE
PROGETTO VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI CEREALICOLE IN PROVINCIA DI UDINE MONITORAGGIO DELLE FUSARIUM-TOSSINE ANNO 2007 Risultati presentati nel Convegno tenutosi presso la Camera di Commercio di Udine
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione
Dettaglia cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)
a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano
DettagliNOVEL FOOD: QUADRO TECNICO NORMATIVO
Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA SICUREZZA ALIMENTARE E GLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE Direzione Generale dell Igiene e Sicurezza, degli Alimenti
DettagliINTENSITA'3 COLORE3PELLICOLE PERSISTANZA3AROMI INTENSITA'3 COLORE3NOCCIOLA BIOCHIMICI3DIVERSI 9,00. REGOLARITA'3FORMA Altri3chimico 7,00 6,00 5,00
Dott. Gian Paolo Braceschi Food Technologist Centro Studi Assaggiatori Ente Certificazione Prodotti Agroalimentari L analisi scientifica della nocciola Le peculiarità della tonda gentile di Langa Le peculiarità
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE DECRETO Prodotti
DettagliVADEMECUM MICOTOSSINE
VADEMECUM MICOTOSSINE PREMESSA Questo vademecum ha il solo scopo di aiutare nelle scelte imposte dall ennesima annata in cui una o l altra micotossina, diventano una variabile impazzita o importante del
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliFormazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Amianto
Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Spegnere il Telefonino!! il Rischio Amianto ai sensi dell art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di Formazione
DettagliSISTEMA DI ALLARME RAPIDO OVVERO SISTEMA DI ALLERTA
SISTEMA DI ALLARME RAPIDO OVVERO SISTEMA DI ALLERTA Cos è è: Procedura codificata atta a garantire la rapidità delle comunicazioni e dei provvedimenti conseguenti da adottare a seguito di riscontro di
DettagliCinque domande sulle aflatossine
Cinque domande sulle aflatossine Risponde Carlo Brera, Dip. di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell Iss 1. Cosa sono le aflatossine, in quali alimenti si trovano e quali condizioni climaticoambientali,
DettagliDiabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione
Diabete Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Epidemiologia Popolazione mondiale affetta intorno al 5%
DettagliALIMENTAZIONE E SALUTE
Istituto Arrigo Serpieri BOLOGNA Franco Minardi ALIMENTAZIONE E SALUTE 27 aprile 2013 BOLOGNA Definizione di tumore Cos è il tumore: proliferazione a partire da una cellula Tipi di proliferazione: controllata
Dettagliinfo_alcol Vino e resveratrolo Cos è il resveratrolo A cosa serve Reale efficacia del resveratrolo
Fonte: Wordpress.com 13 aprile 2011 info_alcol Vino e resveratrolo Uno dei cavalli di battaglia dei sostenitori del consumo di vino riguarda gli effetti benefici del resveratrolo, contenuto soprattutto
DettagliModena, 28 Settembre 2011 IL METODO HACCP: CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DEI CCP
Modena, 28 Settembre 2011 La valutazione del 1 e 2 principio Codex Gli strumenti e i metodi a disposizione per il Controllo Ufficiale Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia
Dettagliwww.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni
VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio
Dettagli3. Morbo celiaco, compresa la variante clinica della dermatite erpetiforme.
D.M. 8-6-2001 Assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare. Pubblicato nella Gazz. Uff. 5 luglio 2001, n. 154. Epigrafe Premessa 1. Ambito di applicazione.
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE UFFICIO IV DELL
DettagliLucia Decastelli. Area Igiene e Sicurezza Alimentare e Ambientale lucia.decastelli
Lucia Decastelli Area Igiene e Sicurezza Alimentare e Ambientale lucia.decastelli decastelli@izsto.itit ! " # $%%& '())) *"+$&,+())( -./ /0 1 2333...4 !"# $% $&$ " $' $() $*++" $+ (((,$ (- 5 6 ' 7 8
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
DettagliDGISAN. Ministero della Salute. Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2002D0994 IT 05.08.2008 004.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 20 dicembre 2002 recante
DettagliVivere con le allergie e le intolleranze alimentari
A CURA DEL MINISTERO DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA COMUNICAZIONE E DEI RAPPORTI EUROPEI E INTERNAZIONALI, UFFICIO III DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE
DettagliBreve guida per il paziente con insufficienza renale cronica
Quando l insufficienza renale ti fa perdere l equilibrio, Fosforo Calcio cosa puoi fare per controllare il fosforo Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI
DettagliLA CELIACHIA: UN'INTOLLERANZA AL GLUTINE DIFFUSA, POCO CONOSCIUTA, FACILE DA DIAGNOSTICARE. al tuo servizio I CONSIGLI DEL FARMACISTA.
In collaborazione con Claudia Koll - Presidentessa Onoraria Associazione Italiana Celiachia Associazione Italiana Celiachia Piemonte - Valle d Aosta I CONSIGLI DEL FARMACISTA. LA CELIACHIA: UN'INTOLLERANZA
DettagliLABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO
LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO L attività di audit del Laboratorio Chimico per la ristorazione scolastica LA MISSIONE Essere di ausilio alla Camera di Commercio di Torino ed alle altre
DettagliSE MANGIO COTOLETTA CADO SUI SASSI LA PANCIA M INGROSSA E CASCANO LE OSSA NON PRENDO MEDICINE. BEVIAMO L ARANCIATA
RAP SANO ASCOLTA IL RAP SE MANGIO COTOLETTA DOPO UNA CORSETTA NELLA FRUTTA VITAMINE NON PRENDO MEDICINE. SE MANGIO CARBOIDRATI TRA DOLCI E SALATI IO ACCUMULO ENERGIA E POI VOLO VIA. MANGIO CEREALI E MI
DettagliELENCO A : SOSTANZE O PRODOTTI CHE PROVOCANO ALLERGIE ED INTOLLERANZE (Reg. Ue 1169/2011)
ELENCO A : SOSTANZE O PRODOTTI CHE PROVOCA ALLERGIE ED INTOLLERANZE (Reg. Ue 1169/2011) Glutine:!! Cereali contenenti glutine,, cioè: grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi!!!! ibridati
DettagliLe nuove linee guida dalla teoria alla pratica
Mille menùper una grande città Le nuove linee guida dalla teoria alla pratica Paola Boni SIAN AUSL di RE CHE COSA E LA CELIACHIA? La celiachia è una intolleranza permanente al glutine in soggetti geneticamente
DettagliI DISCIPLINARI DEL MARCHIO QM
9 I DISCIPLINARI DEL MARCHIO QM PRINCIPALI REQUISITI DEL DISCIPLINARE FILIERA CEREALI Sezione prima FRUMENTO DURO, FRUMENTO TENERO E PRODOTTI DERIVATI Il disciplinare Filiera cereali, insieme a quello
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Direzione Generale Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione
Dettagli