n. 30 del 06/09/2013

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1 PROVINCIA DI PIACENZA Bollettino di Produzione Integrata e Biologica n. 30 del 06/09/2013 PREVISIONI DEL TEMPO Domenica ancora tempo stabile e soleggiato, dalla giornata di martedì sino a mercoledì nella mattinata, l'approfondimento di una saccatura di origine atlantica determinerà un peggioramento delle condizioni meteorologiche con precipitazioni irregolari anche a carattere temporalesco. Le temperature saranno in flessione da lunedì Periodo dal 27 agosto al 5 settembre Zona della provincia Tmin Tmed Tmax Umed prec Pgg Val Nure 12,7 18,7 26,8 66 0,2 0 Val Trebbia 12,9 19,2 27,1 58 0,2 0 Val Tidone 12,8 18,7 26, Val d'arda 12,7 19,4 27,4 64 0,4 0 Pianura centrale 12,8 19,4 27,5 67 0,2 0 Legenda: TMAX Temperatura Massima Media; TMED Temperatura Media; TMIN Temperatura Minima Media; UMED Umidita Media; PTOT Pioggia Totale; PGG Numero di giorni piovosi con pioggia > 1 mm. Indicazione in sintesi e link con sito ARPA Per informazioni dettagliate e in aggiornamento consultate le previsioni meteo ARPA Emilia Romagna SERVIZI DI SUPPORTO PER L APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL AMBITO DEL P.S.R MISURA 214, AZIONI 1 E 2

2 BOLLETTINO DI PRODUZIONE INTEGRATA LE INDICAZIONI SOTTO RIPORTATE SONO VINCOLANTI PER LE AZIENDE INSERITE NEI PROGRAMMI RELATIVI AL REG CE 1698/2005- MISURA 214, REG CE N 1580/2007 E 1234/ LLRR 28/98 E 28/99. Ricordiamo che lo smaltimento scorte dei prodotti fitosanitari sottostanno alla seguente norma: E autorizzato l impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per un anno, ma esclusi nell anno seguente. Tale indicazione deve intendersi valida esclusivamente per l esaurimento delle scorte presenti e registrate nelle schede di magazzino alla data dell entrata in vigore delle nuove norme o per le quali sia dimostrabile l'acquisto prima di tale data. Tale autorizzazione, valida solo per una annata agraria, non può intendersi attuabile qualora siano venute meno le autorizzazioni all'impiego e può essere applicata utilizzando le sostanze interessate secondo le modalità previste nelle norme tecniche nell anno precedente. Per il 2013 tale autorizzazione riguarda: 1. Linuron: diserbo di fagiolo e fagiolino 2. Clorpirifos etile: geodisinfestazione di mais 3. Thiram: smaltimento entro il 5 giugno 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei formulati commerciali contenenti la s.a. Thiram, per le quali, essendo stata modificata la composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni 4. Ziram: smaltimento entro il 9 ottobre 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei formulati commerciali contenenti la s.a. Ziram, per le quali, essendo stata modificata la composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni Priorità nella scelta delle formulazioni È obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc, Xi e Xn quando della stessa sostanza attiva esistano anche formulazioni di classe tossicologica T o T+. È obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc e Xi quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni a diversa classe tossicologica (Xn, Corrosivi, T o T+) con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo (R40, R60, R61, R62, R63, R68). È consigliabile nella scelta dei prodotti fitosanitari dare preferenza a quelli che vengono commercializzati in formulazioni meno pericolose per l operatore agricolo e per l ambiente. In particolare sono da preferire le formulazioni di prodotti costituite da emulsioni in acqua (contrassegnati dalle lettere EW), granuli disperdibili (WG, WDG o DF), granuli solubili (SG) e sospensioni di microcapsule (CS) rispetto a quelle costituite da polveri bagnabili (PB, WP), polveri solubili (PS, WS) e concentrati emulsionabili (EC) che presentano maggiori rischi per l operatore nella fase di preparazione della miscela e rendono più difficoltose le operazioni di lavaggio e di bonifica dei contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari. Le sospensioni concentrate (SC) ed i prodotti costituiti da pasta fluida, flowable (FL, FLOW) riducono il rischio tossicologico per l operatore ma per bonificare i contenitori occorre realizzare un accurato lavaggio. L impiego di sacchetti idrosolubili, al momento scarsamente diffusi, risulta essere ovviamente la soluzione ideale per la tutela dell operatore e dell ambiente. Principi attivi previsti dal Reg. CEE n. 834/07 e regolarmente registrati in Italia Possono essere utilizzati tutti i formulati commerciali classificati come Xi, Nc e Xn. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 30 del 06/09/2013 pag. 2 di 7

3 Solo se specificatamente indicati nelle norme tecniche possono essere utilizzati anche formulati commerciali classificati come T e T+. Utilizzo Prodotti in fase di revoca Nel corso del 2013 entreranno in vigore alcune modifiche alle dosi di impiego. In particolare verrà limitata a partire dal 01/07/2013 la dose dell Acrinatrina: 22,5 gr./ha di s.a. e non potranno più essere impiegati i prodotti di seguito indicati: - Fluazifop-p-butyle: si potrà impiegare solo fino al 23 giugno 2013; - Acetoclor: si potrà impiegare solo fino al 30 giugno CONCIMAZIONE I quantitativi di macroelementi da apportare devono essere calcolati adottando il metodo del bilancio previsionale calcolato adottando le indicazioni di seguito riportate oppure avvalendosi del software specifico scaricabile dal sito Programma per formulazione piano di bilancio. In alternativa alla redazione di un piano di fertilizzazione analitico è possibile adottare il modello semplificato secondo le schede a dose standard per coltura. Per alcune colture da seme è consentita solo l utilizzo del metodo dose standard come indicato nelle norme di coltura. I piani di fertilizzazione devono essere redatti in ciascuna annualità: - entro il 28 febbraio per le colture erbacee e foraggere - entro il 15 aprile per le colture orticole, arboree e sementiere. Le perdite per lisciviazione nel periodo autunno invernale sono stimate prendendo come riferimento l entità delle precipitazioni nell intervallo di tempo compreso dal 1 ottobre al 31 gennaio come di seguito riportato: - con pioggia <150 mm: nessuna perdita: - con pioggia compresa fra 150 e 250 mm: perdita dell azoto pronto progressivamente crescente; - con pioggia >250 mm: tutto l azoto pronto viene perso. A TALE RIGUARDO SI PRECISA CHE NEL PERIODO 1 OTT GEN 2013 LE PRECIPITAZIONI SONO STATE AL DI SOPRA DEI 250 mm. COLTURE ERBACEE BARBABIETOLA fase fenologica: ESTIRPO Proseguono gli estirpi ed i conferimenti con rese produttive basse con incrementi modesti. La campagna bieticola ha raggiunto il 50% circa del totale. POMODORO fase fenologica medi RACCOLTA; tardivi: INVAIATURA Il bel tempo sta favorendo le operazioni di raccolta e di conferimento alle industrie di trasformazione. Buoni i dati produttivi sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Difesa: Vengono ancora segnalati nei campi tardivi, a seguito di molte ore di bagnatura fogliare date da rugiada e nebbia mattutina, sintomi di peronospora fogliare. Generalmente le infezioni sono ben controllate ma occorre mantenere coperta la vegetazione con trattamenti specifici soprattutto in previsione di eventi piovosi. Si consigliano miscele con un prodotto di copertura (RAMEICI O ZOXAMIDE) e un prodotto citotropici (CIMOXANIL, DIMETOMORF, IPROVALICARB, MANDIPROPAMIDE, CIAZOFAMIDE). Sospendere la difesa nei campi prossimi alla raccolta rispettando il tempo di carenza del formulato applicato. Nottua gialla: non rilevate presenze larvali e danni sui frutti della terza generazione. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 30 del 06/09/2013 pag. 3 di 7

4 Tuta absoluta: i controlli effettuati con trappole a ferormoni evidenziano la presenza costante dell insetto. Le catture rimangono a livelli contenuti senza provocare danni e non richiedono un trattamento specifico. Ragnetto: ancora presente in alcuni appezzamenti anche se in forte calo. Per la difesa si consiglia di rapportarsi con il tecnico della OP di riferimento. Maturante: concessa dal Servizio Produzioni Vegetali della Regione Emilia Romagna deroga per l utilizzo di prodotti a base di ETEFON anche nei campi la cui raccolta va oltre il 15 di agosto. MAIS fase fenologica: MATURAZIONE LATTEO/CEROSA Prosegue regolarmente l accrescimento e la maturazione delle coltivazioni favorito dalle recenti abbondanti precipitazioni. Piralide: volo terza generazione con nascita di larvale. Si riportano le informazioni relative al rischio micotossine (fumonisine ed aflatossine) fornite dal Centro Ricerche Produzioni Vegetali di Cesena. RISCHIO CONTAMINAZIONE FUMONISINE (simulazione del 2 settembre) Per la maggior parte delle stazioni meteo regionali di riferimento, per le epoche di semina (settimane dal 21/04 al 31/05 ) e per le due classi di maturazione considerate (500 e 700), il livello attuale di rischio contaminazione da fumonisine, con soglia ppb per alimentazione umana, è assente/basso. Solo in alcune localiatà della provincia di Ferrara si segnala un rischio medio-alto per le prime epoche di semina considerate (21/4-10/5) e in particolare per la classe 500. RISCHIO CONTAMINAZIONE AFLATOSSINE (simulazione del 2 settembre - Modello AFLA-Maize) La simulazione effettuata dal modello per entrambe le epoche di emergenza del mais considerate (15 e 30 Maggio), fornisce un rischio basso in 12 delle aree regionali considerate, compreso l areale piacentino. Il rischio è alto nelle località della Provincia di Ferrara per la prima epoca di emergenza e medio nella seconda epoca di emergenza. Si ricorda che il rischio considerato è quello di superare i 5 ppb alla raccolta, limite riferito ad AFLB1 per alimentazione umana. E corretto sottolineare che i modelli si basano su parametri meteorologici e la situazione di campo varia in funzione della gestione aziendale (gestione del terreno, trattamenti, irrigazione, raccolta) che può ridurre o aumentare il rischio di contaminazione e conseguentemente modificare quanto previsto. COLTURE ARBOREE MELO-PERO fase fenologica MATURAZIONE Carpocapsa: fine volo terza generazione. Per le varietà a raccolta media/tardiva e tardiva, ultimare la difesa larvicida con prodotti a base di: VIRUS DELLA GRANULOSI, EMAMECTINA, FOSMET, SPINOSAD, CLORPIRIFOS ETILE, ETOFENPROX, efficaci anche per il controllo della Cydia molesta. Rispettare il tempo di carenza del prodotto applicato. VITE fase fenologica: MATURAZIONE - RACCOLTA In corso la vendemmia delle uve bianche e delle varietà a bacca rossa più precoci (Pinot nero). Buona la qualità dei primi raccolti. Tignoletta: In corso il volo della terza generazione che si sta protraendo più a lungo rispetto alla media degli scorsi anni e con catture generalmente ancora elevate. Dai Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 30 del 06/09/2013 pag. 4 di 7

5 controlli mirati di campo sono stati rilevati grappoli con presenza di uova e larve di diversa età. Conclusa la difesa nei vigneti anche per le varietà tardive. Muffa grigia: presenza generalmente contenuta; lievi sintomi solo in aree e varietà particolarmente suscettibili. Giallumi (Flavescenza dorata e Legno nero): presenza generalmente contenuta nella gran parte dei vigneti sia dal punto di vista sia agronomico (asportazione rapida delle piante infette) che fitoiatrico (effettuazione regolare dei trattamenti previsti). Si ribadisce l importanza di contrassegnare le piante sintomatiche (anche per il mal dell esca) per poterle eliminare eventualmente anche in un secondo tempo OLIVO Il monitoraggio della presenza degli adulti della mosca, effettuato con trappole a feromoni in aree collinari della val Tidone e val d Arda, ha evidenziato, al momento, l assenza dell insetto. I controlli vengono eseguiti settimanalmente per individuare la presenza e la necessità di un eventuale intervento di difesa. BOLLETTINO DI AGRICOLTURA BIOLOGICA NOTA GENERALE : Si fa presente che le seguenti indicazioni tecniche fanno riferimento a quanto previsto dai regolamenti CE sull agricoltura biologica 834/2007 (obiettivi, principi e norme generali) e 889/2008 (norme tecniche di applicazione) e successive integrazioni e modifiche. Le disposizioni applicative si trovano nel DM n del che ha completato ed attivato il quadro normativo. Tutte le operazioni colturali devono volgere a mantenere un equilibrio vegeto-produttivo delle piante, al fine di aumentare le difese naturali e diminuire i potenziali attacchi delle avversità, salvaguardando l'ambiente circostante. Vengono di seguito trattati i sistemi fisici che si sono imposti all attenzione per la difesa da alcuni importanti parassiti delle colture frutti-viticole e possono costituire un valido contributo dei mezzi di difesa attualmente in uso. Reti per il controllo di Carpocapsa nelle pomacee Reti per il controllo della mosca del ciliegio Vibrazioni sonore per il controllo di Scaphoideus titanus Reti per il controllo di Carpocapsa nelle pomacee A partire dalla metà degli anni 90 sempre più la frutticoltura italiana ha coperto le superfici coltivate a pero e melo con le reti antigrandine per salvaguardare le produzioni dalle avversità meteorologiche. Studi svolti in Piemonte evidenziano la riduzione della densità di Cydia pomonella sotto le reti; prove in Trentino confermano che la presenza di reti antigrandine non influenza l erogazione dei diffusori per la confusione sessuale e fanno diminuire la presenza di Carpocapsa. Le esperienze condotte usando le tradizionali reti antigrandine modificate per consentire il controllo della Carpocapsa hanno dimostrato un efficacia parziale che consente una riduzione dei trattamenti. Il mantenimento della rete antigrandine nella copertura orizzontale, con maglie più larghe rispetto alla rete antinsetto, permette una applicazione più facile ma l efficacia non è totale. Sistema monoblocco in Piemonte. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 30 del 06/09/2013 pag. 5 di 7

6 Come spesso succede, si ricorre a mezzi fisici e biologici, nuove soluzioni, quando i metodi di lotta convenzionali non sono più in grado di contenere i danni alle produzioni. La disponibilità di risorse di difesa a basso impatto si è ampliata notevolmente grazie alle attività sperimentali in Emilia Romagna che ne hanno evidenziato l efficacia. Alt'Carpo è una tecnica di protezione fisica dei frutteti dalla Carpocapsa, sviluppata dalla Camera dell'agricoltura di Vaucluse (Avignone) e dal GRAB (Gruppo di Ricerca Agricola Biologica) per la prima volta nel 2005 in frutteti biologici, validata sperimentalmente nel 2006 e sviluppata su vaste estensioni nel 2007 nel sud-est della Francia. Questa tecnica prevede la copertura degli alberi per mezzo di una rete che avvolge i singoli filari oppure l intero appezzamento, in quest ultimo caso si prolunga la rete antigrandine su tutti e quattro i lati. Le reti devono essere installate precedentemente alla prima ovideposizione da parte di carpocapsa e quindi intorno alla metà di aprile, comunque è consigliabile effettuare anche un trattamento a base di virus della granulosi per proteggere le piante dalle prime punture. L uso di reti, confrontato sia con la difesa biologica, sia con la difesa chimica, ha dimostrato un efficacia elevata. Anche nei frutteti che l anno precedente avevano avuto danni significativi da carpocapsa è stato registrato un successo con l uso delle reti. Le reti a maglie più piccole garantiscono una protezione totale, le reti antigrandine, a maglia un po più grande, offrono una protezione parziale (Severac, 2007). Le prove condotte in frutteti nelle province di Modena e Bologna nel hanno confermato che si possono proteggere le produzioni da carpocapsa senza l uso di insetticidi. La rete crea un ambiente sfavorevole per gli accoppiamenti di carpocapsa ma ancora è necessario indagare quali effetti può avere sullo sviluppo di funghi e batteri, sulla maturazione delle gemme ed altro. La resistenza acquisita da parte della carpocapsa alle molecole chimiche e biologiche (virus della granulosi) conferma l uso delle reti quale valida alternativa agli altri mezzi di lotta biologici e chimici. Prove condotte a Ferrara e a Cuneo negli anni hanno confermato l efficacia delle reti nella difesa da carpocapsa e la riduzione dell uso degli insetticidi a vantaggio della sostenibilità ambientale e del minor costo della difesa. Le sperimentazioni nell uso delle reti, condotte in parallelo in Francia sul melo, e in Italia sul pero, mettono in evidenza l efficacia di questa barriera fisica monofila, nei confronti della carpocapsa e di altre avversità, come afidi, cocciniglie, funghi, insetti, uccelli e grandine. Il microclima così creato dalla rete causa un ritardo nella maturazione dei frutti, ma non sembra alterare significativamente lo sviluppo di piante e frutti, anche se deve essere ulteriormente indagato. Le osservazioni raccolte saranno spunto per applicazioni future: la densità di predatori naturali dei fitofagi, in calo sotto rete, potrebbe essere aumentata, eseguendo lanci di ausiliari ad hoc. Potrebbero essere messi a punto modelli previsionali appositamente studiati per l ecosistema sotto rete (Severac e Vergnani, 2013). Il progetto Ager Innovapero, nato nel 2011 con l obiettivo di aumentare la sostenibilità economica della filiera del pero attraverso la ricerca, ha sperimentato anche l uso delle reti e i risultati ottenuti saranno presentati al convegno conclusivo venerdì 18 ottobre 2013 a Ferrara, presso la sala convegni della Fiera. Oggetto di ulteriori studi sono stati i sistemi di chiusura e apertura delle reti per gestire le operazioni colturali facilmente, senza danneggiare le piante ed in modo da evitare l impiego di mano d opera (Tovo 2013). Reti per il controllo della mosca del ciliegio Le ciliegie sono soggette agli attacchi da Rhagoletis cerasi, la mosca della ciliegia, che soprattutto in agricoltura biologica può essere difficile da tenere sotto controllo. Il Consorzio fitosanitario di Modena, in collaborazione con Prober e Cisa Mario Neri (ora Astra innovazione e sviluppo), ha sperimentato prodotti di origine naturale a base di Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 30 del 06/09/2013 pag. 6 di 7

7 rotenone, (prodotto non incluso dalla revisione europea e non più in commercio) azadiractina, piretro, esche proteiche e trappole che non hanno fornito risultati soddisfacenti, in particolare su varietà medie e tardive, ed ha quindi condotto studi sull'efficacia delle reti. Prove analoghe sono state condotte in Trentino. L uso di reti con maglie 1,6*1,6 millimetri installate prima del volo della mosca (inizio maggio) su piante singole allevate a vasetto ha dato risultati pienamente soddisfacenti. Il problema della compressione delle piante causata dalla rete è stato risolto con l uso di pali di castagno con in testa due assi incrociate. I limiti delle reti per il ciliegio sono legati al costo ed alle difficoltà di applicazione. Vibrazioni sonore per il controllo di Scaphoideus titanus Nel convegno tenutosi a Dogliani in Piemonte nel 2012 è stato presentato un nuovo metodo di lotta biologica contro il vettore della Flavescenza dorata della vite, Scaphoideus titanus, sperimentato con successo presso l Istituto Agrario di S. Michele all Adige: si tratta di perturbare la comunicazione sonora che avviene in natura fra insetti della stessa specie. L'insetto maschio rimane confuso e non si accoppia a causa delle vibrazioni riprodotte artificialmente dall uomo a simulazione di quelle prodotte in natura dal torace del maschio in vicinanza della femmina. Nelle sperimentazioni il segnale vibrazionale è stato riprodotto artificialmente e trasmesso per 16 ore per mezzo di trasduttori elettromagnetici collegati ai fili di sostegno delle piante di vite infestate da coppie di Scaphoideus titanus. L esame delle femmine raccolte ha dimostrato l efficacia di questo nuovo metodo di lotta con l inibizione totale degli accoppiamenti rispetto al testimone non trattato, con alto tasso di accoppiamento. In presenza di insetti comunicanti con vibrazioni, l'uso di tali segnali permette di interferire, determinando confusione sessuale che si realizza con un disturbo acustico pre registrato. Sono stati presentati i primi studi su come le vibrazioni agiscono sul comportamento del vettore della flavescenza dorata ed è in esame un sistema di gestione web-based sul monitoraggio del fitofago che ha dato risultati promettenti. Sono allo studio piccoli apparecchi per la riproduzione delle vibrazioni, alimentati per mezzo di pannelli solari, da installare nei vigneti. Per informazioni ed indicazioni generali consultare il sito: Le elaborazioni dettagliate dei modelli previsionali sono disponibili nel seguente sito: APPUNTAMENTI / NOTIZIE / NOTE Sono dispinibili al link: le relazioni dei dott.ri Tiziano Galassi e Floriano Mazzini (Servizio Fitosanitario Regionale) esposte nel corso del Convegno dell 8 marzo 2013: - Novità dei Disciplinari di Produzione Integrata Scenari della Direttiva Uso Sostenibile 128/09 (Piano di Azione Nazionale) Redazione e diffusione a cura di Consorzio Fitosanitario Prov.le di Piacenza. In collaborazione con: Provincia di Piacenza e Organizzazioni di produttori e Industrie agroalimentari. SERVIZI DI SUPPORTO PER L APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL AMBITO DEL P.S.R MISURA 214, AZIONI 1 E 2 Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 30 del 06/09/2013 pag. 7 di 7

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