Dott.Pierluigi Corradini Notaio in Bormio

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1 1 Repertorio n Raccolta n VERBALE DI ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DELLA BANCA POPOLARE DI SONDRIO Repubblica Italiana L'anno duemilaquindici (2015), il giorno diciotto (18) del mese di aprile, alle ore dieci e minuti trenta, in Bormio (SO), presso il centro polifunzionale Pentagono in Via Alessandro Manzoni n.22, innanzi me Dott. Pierluigi Corradini, Notaio alla residenza di Bormio, iscritto al Collegio Notarile di Sondrio, e' comparso il signor: VENOSTA prof.avv. FRANCESCO, nato a Sondrio (SO) il 9 novembre 1960, con domicilio per la carica in Sondrio (SO), Piazza Garibaldi n.16, Codice Fiscale VNS FNC 60S09 I829 E, della cui identità personale io Notaio sono certo, il quale, agendo nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società cooperativa per azioni: "Banca Popolare di Sondrio - società cooperativa per azioni"_ con sede legale in Sondrio, piazza Garibaldi n.16, iscritta all'albo delle Banche al n.842 e Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio iscritto all'albo dei Gruppi Bancari al numero , iscritta all'albo delle Società Cooperative al numero A160536, numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Sondrio e Codice Fiscale , Capitale sociale illimitato (attualmente di Euro ,00), duratura fino al 31 dicembre 2050 salvo proroga, mi richiede di redigere, quale Segretario, il verbale dell'odierna assemblea ordinaria dei soci della predetta Banca Popolare di Sondrio. Invita quindi sul palco della Presidenza il Sindaco di Bormio dott.giuseppe Occhi, il quale porge ai presenti il seguente saluto: Signor Presidente, signor Direttore, Consiglieri, tutti voi presenti, un cordiale saluto da parte mia, dell'amministrazione comunale, di tutta la cittadinanza di Bormio, un bentornati a Bormio per quest'assemblea annuale che ormai per noi è diventata un'istituzione, il ritrovarci in quest'occasione, perché conferma l'apprezzamento che i dirigenti nutrono nei confronti della Magnifica Terra. Non so per quante volte ancora potrà ripetersi con le nuove norme che ci vengono imposte dall'alto, ma, a prescindere da quello che sarà, io credo che una cosa rimarrà sempre nel tempo: quel rapporto, quel legame che con gli anni si è instaurato, di stima reciproca, una premessa necessaria per delle collaborazioni importanti, per delle relazioni e dei rapporti costruttivi. Va detto che tale sinergia non è mai scontata, ma richiede, alla base, delle condivisioni di quelli Dott.Pierluigi Corradini Notaio in Bormio REGISTRATO A SONDRIO il 14/05/2015 al n Serie 1T Esatte.356,00

2 2 che sono gli obiettivi e le finalità, e, negli anni, devo dire che, attraverso la promozione di iniziative proprie, in collaborazione con l'ente che rappresento e con altri soggetti, la Banca Popolare ha sempre confermato di considerare la cultura come un terreno di crescita imprescindibile per una comunità e ne sono dimostrazione i diversi importanti eventi e convegni, ma anche interventi magari di minor clamore ma altrettanto importanti per noi; ricordo recentemente, il mese di marzo, la stretta collaborazione della Banca Popolare con la nostra biblioteca comunale per un incontro di un grosso spessore culturale che è stata la presentazione del Faust con Maria Franca Frola docente di letteratura tedesca all'università Cattolica di Milano. La stessa sala della Banca qui a Bormio nel mese di marzo ha ospitato Davide Rampello, che è il direttore artistico del Padiglione Zero dell'expo; e a questi ultimi in ordine di tempo nel corso degli anni si aggiungono diversi incontri che come comune denominatore hanno la diffusione della cultura del piacere per la conoscenza e la volontà di fornire dei momenti di riflessione, di spunto, di crescita personale. Concludo rinnovando quindi il mio pubblico ringraziamento per la vostra presenza per questa proficua collaborazione che concorre certamente allo sviluppo del nostro territorio e vi auguro una giornata proficua. Buon proseguimento dei lavori. Grazie. Prende quindi la parola il Presidente Onorario cav.lav.rag. Piero Melazzini che porta il suo saluto: Signori soci, un'anno addietro, essendo in scadenza di mandato, non ho ritenuto, per ragioni anagrafiche, di ricandidarmi nell'ufficio di presidente. Quest'anno l'assemblea viene pertanto condotta dal mio successore, professor avvocato Francesco Venosta, che rappresenta l'azienda, e a cui faccio i migliori auguri. Tuttavia, prima dell'inizio dei lavori, nella mia attuale veste di presidente onorario, sento il dovere, che è anche gioia, di rivolgere a ogni partecipante un caloroso benvenuto accompagnato da fervidi auspici di una serena permanenza a Bormio, quantunque di breve durata. Tengo ad anticipare che la Banca Popolare di Sondrio, pure in un contesto difficile, quale è stato quello del 2014, operando intensamente e saggiamente ha conseguito soddisfacenti risultati che sottendono capacità volontà e professionalità del personale, un personale sapientemente guidato e ben consigliato. Grazie dell'attenzione e buona giornata a tutti. Prende la parola l'avvocato Venosta, che ritiene doveroso rivolgere anzitutto alcune parole di saluto ai soci presenti._ Signore socie e signori soci, come potete vedere, e come avete sentito dalla sua stessa

3 3 voce, oggi per la prima volta da molti anni l'assemblea non è presieduta dal cavalier Melazzini. Consentitemi quindi, anzitutto, in ideale continuità con le fasi finali dell'ultima Assemblea, di rivolgergli un pensiero commosso e sincero, di ammirazione e di gratitudine. Il suo contributo al successo della banca e allo sviluppo economico e civile della nostra terra è stato decisivo e inestimabile. Al termine dell'assemblea dello scorso anno, il Consiglio di amministrazione mi ha fatto l'onore di nominarmi presidente. Rinnovo qui il ringraziamento a tutto il Consiglio, e particolarmente al dottor Pedranzini, per la considerazione che in questo modo mi hanno dimostrata. Sono molto lieto ed onorato che ad affiancarmi in qualità di vicepresidente sia stato chiamato il dottor Lino Stoppani, uomo di grandi qualità morali, umane e imprenditoriali. E' vivo in me il senso della responsabilità affidatami, una responsabilità che avverto con particolare intensità, sia perché il più immediato termine di raffronto è costituito i- nevitabilmente dalla figura straordinaria del cavalier Melazzini, sia perché sarebbe una colpa imperdonabile se il patrimonio di credibilità che la banca ha costruito nel corso dei decenni andasse disperso. Mi conforta almeno la consapevolezza che di Melazzini ne nasce uno ogni cento anni, in modo che non essere pari a lui non è una colpa troppo grave. Per il resto posso solo assicurare il mio impegno e quello di tutta la banca, a partire dell'amministratore delegato. Una banca che fortunatamente, e soprattutto per le capacità delle sue donne e dei suoi uomini, è sana, solida, dinamica, forte e pronta ad affrontare le sfide del presente e quelle del futuro. Una banca, fra l'altro, che negli otto terribili anni della crisi più lunga del dopoguerra è stata in grado di aumentare il credito all'economia del 65%, di pressoché raddoppiare il suo patrimonio, di produrre utili netti per 700 milioni di euro, di cui più o meno la metà distribuiti ai soci, e l'altra metà destinata al rafforzamento del patrimonio. Una banca che presenta anche oggi ai suoi soci un bilancio di esercizio largamente positivo, pur dopo aver eseguito tutti gli accantonamenti che le regole di Vigilanza e la prudenza imponevano. Una banca, un'amministrazione, un management - senza tralasciare il corpo sociale che è fondamentale per la stabilità della banca - che hanno piena consapevolezza dei propri doveri, che sono pronti ad adempiere nello spirito del credito popolare, e quindi nella perdurante adesione alla regola che sta sopra e prima di ogni altra: il perseguimento dell'interesse della banca e non del proprio interesse, non dico solo l'arricchimento personale, che sarebbe persino dire una banalità, ma anche del potere, del prestigio e della visibilità personali.

4 4 Ed è nei nostri doveri, nelle nostre responsabilità infine, anche il faticoso rifiuto, pur esso nella tradizione della nostra banca, di ogni aprioristica e acritica adesione ai vari pensieri unici che periodicamente si diffondono e che sono stati in passato, come temo possano essere anche in futuro, origine e causa di tante disgrazie. Abbiamo ben presente la forza dei fatti, ma abbiamo altrettanto presente il dovere di agire secondo i nostri principi e le nostre convinzioni, senza nessuna bullistica supponenza, ma anche senza eccessiva propensione al conformismo. Vi ringrazio per l'attenzione. Il comparente signor Venosta prof. avv. Francesco, nella sua qualità sopraspecificata di Presidente del Consiglio di amministrazione della suddetta società cooperativa per azioni, dichiara quindi aperta l'assemblea ordinaria della Banca Popolare di Sondrio, oggi qui riunita in seconda convocazione, essendo la prima, tenutasi ieri, andata deserta, alla presenza del Notaio. Informa e dà atto poi che: * per il Consiglio di Amministrazione sono presenti, oltre ad esso Presidente, i signori dott. Lino Enrico Stoppani - Vicepresidente, cav. rag. dott. Mario Alberto Pedranzini - Consigliere delegato, cav.lav.rag. Piero Melazzini, dott. Claudio Benedetti, dott. prof. Paolo Biglioli, dott. ing. Federico Falck, dott. Attilio Piero Ferrari, dott.giuseppe Fontana, rag.a Cristina Galbusera, conte dott.nicolò Maria Melzi di Cusano, dott.prof.adriano Propersi, dott.ssa Annalisa Rainoldi, cav.gr.cr.renato Sozzani e Domenico Triacca; * per il Collegio Sindacale sono presenti i signori prof. Piergiuseppe Forni - Presidente, dott. Pio Bersani e dott. Mario Vitali - Sindaci effettivi; * per la KPMG S.P.A., società di revisione del bilancio, e' presente il socio dottor Paolo Valsecchi. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ricorda che è per la tredicesima volta che ci ritroviamo nel Centro Polifunzionale della Magnifica Terra. Il Presidente saluta cordialmente i Colleghi Amministratori, i Sindaci, i Probiviri e il Personale, compreso quello delle Società controllate e partecipate e quello in quiescenza, presente anche per ricevere il tradizionale dono. Un altrettanto cordiale saluto rivolge agli invitati e, tra questi, i giornalisti di testate nazionali, locali e straniere. A tutti, aggiunge, l'augurio di una serena giornata. Informa poi i soci e, soprattutto, coloro che per la prima volta partecipano all'assemblea delle ragioni che hanno indotto la Banca a venire quassù. La Banca Popolare di Sondrio ha la sede legale nella città di Sondrio, dove non esiste una struttura atta ad accogliere migliaia di persone. La soluzione scelta risponde quindi a

5 5 esigenze logistiche, organizzative e operative. Doverosi, prosegue il Presidente, i seguenti ringraziamenti:_ - al presidente del Centro Polifunzionale "Pentagono", signor Elia Dei Cas, e ai Colleghi dell'amministrazione per avere messo a disposizione gli ambienti; - al Comune di Bormio, qui rappresentato dal signor Sindaco, dottor Giuseppe Occhi, - che ringrazia pure per le amabili parole poc'anzi pronunziate -, per la cordialità con cui sempre ci accoglie; - a tutte le persone, enti e istituzioni che hanno fornito la loro collaborazione. Il comparente signor Venosta prof.avv Francesco assume quindi, a norma dell'art. 28 dello Statuto sociale, la Presidenza dell'odierna assemblea ordinaria dei soci della predetta società cooperativa per azioni, chiamata a deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Presentazione del bilancio al 31 dicembre 2014: relazione degli amministratori sulla gestione e proposta di ripartizione dell'utile; relazione del Collegio sindacale; deliberazioni consequenziali; 2) Mandato al Consiglio di amministrazione in tema di acquisto e alienazione di azioni proprie ai sensi dell'art.21 dello statuto sociale; 3) Approvazione ai sensi della normativa di Vigilanza del documento "Politiche Retributive del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio"; 4) Approvazione, ai sensi dell'articolo 123 ter del D.Lgs. 58/98, Testo Unico della Finanza, della Relazione sulla remunerazione; 5) Determinazione del compenso degli amministratori; 6) Nomina per il triennio di cinque amministratori;_ 7) Nomina dei sindaci effettivi e supplenti e del presidente del collegio sindacale per il triennio ; determinazione dell'emolumento annuale. Il Presidente comunica e dà atto quindi che l'assemblea ordinaria dei soci della Banca Popolare di Sondrio, in conformità di quanto previsto dall'art.26 dello Statuto sociale, e' stata regolarmente convocata in questi luogo e giorno, alle ore dieci e minuti trenta, ed è qui ora riunita in seconda convocazione per deliberare sul suddetto Ordine del Giorno, essendo l'assemblea in prima convocazione andata deserta, come risulta dal relativo verbale in data 17 aprile 2015 n.51824/11139 di rep. a mio rogito in corso di registrazione. Premesso che sono stati effettuati tutti gli adempimenti di legge, il Presidente comunica e dà atto anche all'uopo che l'avviso di convocazione e' stato pubblicato: - sul quotidiano Il Sole 24 Ore del 18 marzo 2015, pag. 30 per estratto, integrato l'11 aprile 2015, pag. 20; - sul sito internet della banca;

6 6 - sulla stampa della provincia di Sondrio; - mediante manifesti affissi presso tutte le dipendenze dell'istituto. La data di convocazione dell'assemblea, prosegue il Presidente, e' stata resa nota anche da: - La Provincia di Sondrio quotidiano, Italia Oggi, Il Giorno, Il Sole 24 Ore, Libero, Il Messaggero, del 18 marzo 2015; La Provincia di Sondrio settimanale e Centrovalle del 21 marzo 2015; - La Provincia di Sondrio quotidiano e Il Giorno di ieri; l'avviso di convocazione dell'assemblea, informa quindi il Presidente, e' stato portato a conoscenza anche di Borsa I- taliana. Nell'odierna edizione, dedicano uno spazio all'assemblea pure Milano Finanza, Il Giorno, Il Giornale, Corriere della Sera, Italia Oggi, Avvenire, La Provincia di Sondrio quotidiano e settimanale, CentroValle. Il Presidente, dopo avere ringraziato gli estensori degli articoli, scusandosi per eventuali dimenticanze, comunica agli intervenuti, informa e dichiara poi che: * la banca attesta che le azioni dei soci intervenuti in Assemblea depositate presso le banche del Gruppo partecipano al sistema di gestione accentrata Monte Titoli e sono state rese indisponibili nei termini di legge; * secondo quanto stabilito dall'art.29 dello statuto sociale, l'assemblea ordinaria e' validamente costituita in seconda convocazione qualunque sia il numero dei soci presenti o rappresentati; * per agevolare lo svolgimento dei lavori, la sala del Pentagono in cui si svolge l'assemblea e' collegata con un'altra sala, che ne costituisce un prolungamento ed e' quindi da considerarsi parte integrante della stessa: i locali, contigui e comunicanti, sono tra loro collegati con sistemi video e audio in modo reciproco, tali da consentire a coloro che sono nella sala contigua di seguire su appositi schermi i complessivi lavori assembleari e al Presidente e al Segretario, sempre attraverso apposito schermo, di seguire a loro volta in via diretta quanto accade nella medesima sala; * nella sede assembleare non e' consentita, salvo sua autorizzazione, l'introduzione di strumenti di registrazione e/o trasmissione audio-video; * ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. 196/03 - Codice in materia di protezione dei dati personali, cosiddetto "Codice della privacy", si forniscono informazioni afferenti ai trattamenti posti in essere durante i lavori assembleari. Detti trattamenti sono finalizzati all'esecuzione degli adempimenti obbligatori, sia assembleari e sia societari, previsti dalla legge, e consistono, anzi tutto, nella registrazione dei dati di chi interviene in Assemblea. Inoltre, durante l'intero svolgimento dei lavori - in particolare durante l'esposizione degli argomenti all'ordine del giorno - vengono effettuate

7 7 riprese audiovisive al fine di agevolare la verbalizzazione della riunione. Le aree entro le quali avvengono le riprese in discorso sono opportunamente segnalate da cartelli posti alle entrate delle stesse; * pertanto l'odierna Assemblea ordinaria e' validamente costituita in seconda convocazione per deliberare sugli argomenti all'ordine del Giorno; * in conformità di quanto previsto dall'art.28 dello statuto sociale funge da segretario il Notaio dottor Pierluigi Corradini di Bormio. Il Presidente informa quindi l'assemblea sugli obblighi di autorizzazione e di comunicazione cui sono tenuti coloro che possiedono partecipazioni qualificate nella Banca Popolare di Sondrio. Il corretto adempimento delle disposizioni vigenti in materia e' infatti premessa indispensabile per l'ammissione al voto di tali soggetti. In proposito, ricorda che chiunque partecipi in una società con azioni quotate, come e' il caso della banca, in misura superiore rispettivamente al 2%, al 5%, al 10%, al 15%, al 20%, al 25%, al 30%, al 50%, al 66,6%, al 90%, al 95% (Decreto legislativo 58/98 e relativo regolamento Consob) deve darne comunicazione scritta alla società stessa e alla Consob, e così pure segnalare le successive riduzioni entro le citate percentuali. La vigente disciplina delle banche cooperative popolari qual e' la Banca Popolare di Sondrio prevede che nessuno possa detenere nella stessa una partecipazione in misura eccedente l'1% del capitale (per la Banca Popolare di Sondrio azioni). Casi di superamento del limite massimo sono disciplinati dalla legge bancaria. Per gli organismi di investimento collettivo del risparmio valgono, nel rispetto della normativa, i limiti previsti dalla disciplina propria di ciascuno di essi. Al fine di dare la necessaria informazione, il Presidente segnala che esistono ulteriori obblighi per coloro che partecipano al capitale di banche stabiliti dall' Art.19 della Legge Bancaria. I soggetti che intendono acquisire nel capitale di una banca partecipazioni che ne determinano il controllo e in ogni caso superiori alle soglie del 10%, del 20% e del 50% devono ottenere l'autorizzazione della Banca d'italia. La citata normativa interessa oggi davvicino in quanto e' previsto che il diritto di voto inerente alle azioni o quote per le quali le autorizzazioni non siano state ottenute ovvero siano state sospese o revocate ovvero sia stata omessa la comunicazione non può essere esercitato. Il Presidente ricorda che, ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. 1 settembre 1993, n.385, T.U. bancario vi e' l'obbligo di comunicare alla Banca d'italia ogni accordo che regoli o da cui possa derivare l'esercizio concertato del voto in una banca. _ Inoltre, ai sensi dell'art. 122 del D.Lgs. 24 febbraio 1998,

8 8 n.58 (T.U. Finanza), e relativo regolamento di attuazione, vi e' l'obbligo di comunicare alla Consob e di rendere pubblici i patti - fatta eccezione per quelli relativi a partecipazioni complessivamente inferiori al 2% del capitale della società - aventi per oggetto l'esercizio del diritto di voto nelle società quotate, il trasferimento di azioni nelle società quotate, l'esercizio, anche congiunto, di un'influenza dominante su tali società; inoltre, quelli volti a favorire o contrastare gli obiettivi di un'offerta pubblica di acquisto o di scambio. Infine, ai sensi dell'art ter del codice civile, nelle società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio i patti parasociali devono essere comunicati alla società e dichiarati in apertura di ogni Assemblea. In caso di omessa segnalazione, i soggetti interessati non possono esercitare il diritto di voto. Gli uffici preposti della banca, prosegue il Presidente, hanno prestato e prestano la massima attenzione per rispettare e far rispettare i disposti legislativi, regolamentari e statutari, secondo le modalità previste per l'effettuazione delle comunicazioni dovute e nell'osservanza dei termini di esecuzione delle stesse. Poiché tra i compiti di chi presiede l'assemblea rientrano l'accertamento e il controllo della regolare costituzione dell'assemblea stessa e la legittimazione dei soci, il Presidente informa che, sulla base dei possessi azionari risultanti a libro soci a ieri 17 aprile 2015 e delle segnalazioni effettuate da parte dei soggetti tenuti agli adempimenti di cui in premessa, non risultano soci che possiedano, sia direttamente e sia indirettamente per il tramite di società controllate, fiduciarie o di interposte persone, partecipazioni superiori al 2% del capitale della banca, pari a n azioni. Non e' stata inoltre rilevata, per quanto risulta, aggiunge il Presidente, l'esistenza dei presupposti che comportino l'obbligo per i soci di inoltrare istanza di autorizzazione alla Banca d'italia o anche solo di effettuare le richieste segnalazioni alla Banca d'italia stessa, alla Consob e alla Banca Popolare di Sondrio. Al fine di conoscere eventuali situazioni che possano precludere l'ammissione al voto in relazione ai citati disposti, il Presidente invita comunque i presenti, nel caso in cui ravvisino nelle partecipazioni da essi detenute fattispecie che prevedano l'esclusione dal diritto di voto, a segnalarlo al tavolo della presidenza, tramite gli addetti in sala. - In conformità di quanto previsto dall'art. 28 dello statuto sociale, il Presidente propone la nomina a scrutatori (n 26) dei soci signori Rudi Alessi, Renzo Benedetti, Matteo Bertolini, Pietro Bettini, Massimo Bordoni, Fabrizio Boscacci, Fabio Cereghini, Giuseppe Cerracchio, Chiara Corno, Vasco

9 9 Dioli, Roberto Fara, Pierandrea Fendoni, Caterina Folini, Paolo Franchetti, Andrea Franzini, Giuseppe Giudici, Luigi Marchesi, Paolo Mariani, Stefano Marziale, Chiara Paganetti, Francesco Pedrazzoli, Ennio Sala, Paolo Sertorelli, Italo Spini, Giampaolo Tessarolo, Ivan Zen. Prima di mettere ai voti la proposta di nomina degli scrutatori, il Presidente informa che, in base alla vigente normativa, per ogni delibera occorre fra l'altro rilevare le generalità sia dei soci che abbiano espresso voto contrario e sia di quelli che si siano astenuti o si siano allontanati prima di una votazione, con le dovute eccezioni per le votazioni a scrutinio segreto. Invita pertanto coloro che intendono astenersi o esprimere voto contrario a fornire, tramite il biglietto di ammissione, le proprie generalità agli addetti presenti in sala. Ciò vale naturalmente anche per le votazioni successive e pure per coloro che si trovano nella sala contigua, dove sono parimenti presenti gli addetti. Il Presidente dichiara quindi che, non essendogli pervenute allo stato segnalazioni con riferimento alle situazioni impeditive al voto ai sensi delle norme precedentemente richiamate, tutti gli iscritti hanno diritto di voto. Aggiunge che, per quanto a sua cognizione, ignora l'esistenza di patti parasociali, tra cui quelli previsti dall'art ter del codice civile e dall'art. 122 del Testo Unico della Finanza, pattuizioni o accordi tra gli azionisti concernenti l'esercizio del diritto di voto, il trasferimento delle a- zioni, l'esercizio anche congiunto di un'influenza dominante sulla banca; inoltre, quelli volti a favorire o contrastare gli obiettivi di un'offerta pubblica di acquisto o di scambio. - Per informazione comunica poi che, alle ore dieci e minuti cinquantadue, i soci iscritti in proprio e per rappresentanza - legale, volontaria, organica - sono comples- sivamente n.2982 di cui: in proprio n.1759 per delega n.1014 per rappresentanza n.209 mentre sono presenti in sala n.2382, di cui: in proprio n.1434 per delega n. 753 per rappresentanza n Il Presidente mette quindi ai voti, per alzata di mano, la proposta riguardante la nomina degli scrutatori, che viene approvata all'unanimità. Allo scopo di assicurare la maggiore correntezza ai lavori, prosegue il Presidente, numerose persone, riconoscibili da un apposito contrassegno, sono state incaricate di curare i vari aspetti organizzativi. I soci sono vivamente pregati di voler cortesemente agevolare con il loro comportamento il compito di detti collaboratori. Invita inoltre a evitare, se possibile, e

10 10 comunque a ridurre al minimo l'uscita e il rientro in sala. Ciò per permettere in ogni momento l'agevole controllo dei soci presenti. Informa altresì che, per ogni evenienza, sono presenti ai lavori assembleari due medici, il dottor Gianfranco Cucchi e il dottor Michele Tagliaferri, che sono presenti anche come soci e che ringrazia vivamente per la loro disponibilità. Si spera che non debba intervenire, ma nel caso in cui qualcuno dovesse averne bisogno può rivolgersi a uno degli incaricati della Banca. I medici sono a disposizione presso il presidio sanitario allestito all'ingresso della struttura. Passando quindi alla relazione degli amministratori sulla gestione, il Presidente, dopo avere ricordato, accomunandoli tutti nel pensiero e rinnovando il cordoglio alle famiglie, i soci, i collaboratori e gli amici deceduti successivamente all'ultimo incontro assembleare e tra loro alcune persone verso le quali l'amministrazione e l'istituto sentono particolare riconoscenza, da' quindi la parola al Consigliere delegato dott.mario Alberto Pedranzini. Il Consigliere delegato, interpretando la volontà dei Soci manifestata negli anni precedenti, comunica preliminarmente che leggerà i passaggi salienti del fascicolo a mani degli intervenuti, citando le pagine di riferimento, senza che vengano meno la doverosa informativa e la precisione. Dà pertanto lettura in sintesi della "RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE", nel modo seguente: SINTESI DEI RISULTATI Signori Soci, l'anno che ci siamo lasciati alle spalle ha vissuto su una sola domanda, quando finirà la crisi? La risposta ancora non c'è. Quanto meno non c'è per i Paesi dell'euro; le speranze di ripresa del ciclo economico sono infatti andate deluse mano a mano che sono stati resi pubblici i dati dell'andamento congiunturale. Mentre altre aree economiche, Stati Uniti in testa, hanno saputo mettere in campo misure efficaci per il riavvio del ciclo, l'europa è rimasta prigioniera di una visione rigorista che, nei fatti, si è rivelata penalizzante anche per le economie più solide. Poco ha potuto la Banca Centrale Europea. Nonostante tassi sempre più vicini allo zero e la decisa apertura dei rubinetti della liquidità, sulla scena è comparso il binomio recessione e deflazione, come dire il male unito al peggio. L'Italia, costretta a un difficile esercizio di equilibrismo dal peso di un debito pubblico che inevitabilmente spinge l'acrobata verso il basso, ha approntato alcune misure per uscire da una stagnazione via via trasformatasi in recessione. Saranno i prossimi mesi a dire se quanto fatto e quanto in programma potranno dare sollievo a problemi quali la disoc-

11 11 cupazione, il sostanziale impoverimento di fasce sempre più ampie della popolazione, il processo di deindustrializzazione in atto e il livello elevatissimo della tassazione. Inevitabilmente, il sistema bancario nazionale ha patito gli effetti della congiuntura generale. Contrazione degli impieghi e crescita delle sofferenze danno il senso di un'annata difficile. Peraltro, il generale rafforzamento patrimoniale attuato ha permesso a gran parte delle banche interessate di superare l'esercizio di Comprehensive Assessment condotto dalla BCE e dall'eba. Quanto alla Popolare di Sondrio, i dati pubblicati domenica 26 ottobre 2014 dalle Autorità competenti hanno attestato l'adeguato livello di patrimonializzazione del nostro Gruppo, che ha potuto giovarsi dell'operazione di aumento di capitale effettuata in corso d'anno. La nostra banca è quindi passata, il successivo 4 novembre, sotto la Vigilanza Unica della Banca Centrale Europea, insieme con altre 13 istituzioni creditizie nazionali. I rapporti instauratasi con la nuova Vigilanza sono ottimi, per ora sono improntati a una migliore conoscenza della nostra realtà bancaria da parte della Banca Centrale Europea; per noi una fase di apprendimento circa le innovate disposizioni, o- gnuna con i relativi aspetti attuativi. Ricordate queste date che rimarranno nella storia della nostra istituzione, passiamo ai dati di lavoro dell'esercizio, fra i quali spicca la crescita della raccolta diretta, +12,32% a milioni, a riprova della fiducia e dell'apprezzamento riservati alla nostra offerta. La lieve flessione degli impieghi, milioni, -1,48%, non deve far dimenticare il costante impegno a favore delle economie dei territori serviti, che si è concretizzato anche nell'esercizio di nuove erogazioni per importi di rilievo. La gestione economica ha tratto beneficio dalla crescita del margine d'interesse. Assai positivo pure il risultato dell'attività finanziaria. I consistenti accantonamenti legati agli impieghi conseguono all'attuazione di policy aziendali prudenziali e se da un lato incidono significativamente sulla redditività, dall'altro elevano il grado di copertura dei crediti deteriorati e la qualità dell'attivo di bilancio. Pur in un contesto generale obiettivamente difficile, la redditività aziendale è sostanziosamente cresciuta: l'utile netto pari a 97,152 milioni di euro segna + 99,77% sull'esercizio precendente; tale risultato da' ragionevole soddisfazione. E' il frutto di una gestione economica sana ed efficiente, che crea ricchezza a beneficio dei soci e a sostegno della capacità di autofinanziamento. In un mercato spesso in balia di correnti speculative, l'azione BPS ha evidenziato un calo del 9,85% sul prezzo di riferimento. Per contro, ha raggiunto un nuovo massimo il corpo

12 12 sociale, rappresentato ora da unità. Rassegniamo quindi i dati di bilancio, frutto dell'impegno del nostro personale costituito di collaboratori. Il totale dell'attivo di bilancio è ammontato a milioni, +6,93%. Il margine d'interesse è salito a 520,560 milioni, +6,64%; le commissioni nette sono ammontate a 242,237 milioni, +7,27%. Il margine d'intermediazione ha sommato 968,494 milioni, +8,24%._ Si è intensificata l'azione di sorveglianza sulle spese, mentre le rettifiche su crediti - come detto - riflettono l'adozione dell'abituale prudente politica di accantonamenti._ Le controllate Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA e Factorit spa, hanno contribuito allo sviluppo operativo del Gruppo bancario, offrendo positivi apporti alla redditività complessiva. L'utile consolidato pari a 115,203 milioni registra un incremento di oltre 117% rispetto ai 53 milioni dell'anno precedente. Sulla base dell'andamento reddituale dell'esercizio, l'amministrazione ritiene che un dividendo di 0,06 euro possa costituire un giusto punto di equilibrio fra le esigenze dei soci e quelle di autofinanziamento. A questo punto il Presidente interrompe brevemente la relazione per salutare e ringraziare per la loro presenza alcuni ospiti che in alcuni casi sono anche soci della banca, ed in particolare i senatori Mauro Del Barba, Benedetto Della Vedova, Sottosegretario agli esteri, e Jonny Crosio, il signor Massimo Sertori già presidente della Provincia di Sondrio e il professor Roberto Ruozi già rettore dell'università Bocconi, uno dei più noti economisti italiani e persona molto vicina alla banca; li ringrazia della loro presenza e augura anche a loro come a tutti una felice e proficua permanenza. Il Consigliere delegato riprende quindi la lettura in sintesi della relazione degli Amministratori sulla gestione, come segue: RICHIAMI INTERNAZIONALI I titoli di coda del 2014 ci hanno lasciato con l'amaro in bocca: quello che nelle previsioni di molti era indicato come il momento di avvio della ripresa si è invece rivelato a livello globale un anno difficile, un altro purtroppo. Se è vero che negli Stati Uniti si è assistito a una progressiva, decisa accelerazione della dinamica economica, l'area dell'euro e il Giappone sono rimasti sostanzialmente al palo, la Cina ha evidenziato il persistere di un rallentamento, la Russia e altri Paesi produttori hanno inevitabilmente subito il calo, da ultimo assai brusco, dei prezzi petroliferi. Nel frattempo sono aumentati i rischi legati a una situazione geopolitica sempre più compromessa in numerose aree del globo, con conflitti latenti anche alle porte dell'europa.

13 13 Dal punto di vista economico-finanziario la distanza fra le due sponde dell'atlantico è ancora cresciuta. Mentre infatti gli Stati Uniti hanno dimostrato un rinnovato dinamismo, l'area dell'euro ha camminato sul filo della recessione. E' la conferma di una debolezza strutturale cui non si è per ora riusciti a porre rimedio. Anche la disoccupazione si è attestata su livelli preoccupanti. Tutto ciò, nonostante i ripetuti significativi interventi della BCE, che ha portato i tassi sui minimi storici e ha attuato importanti operazioni per immettere liquidità nel sistema. Nel frattempo, in Grecia ci si è di nuovo avvicinati al punto di rottura. Le notizie dell'ultima ora non sono per niente confortanti. La Confederazione Elvetica si è confermata ancora una volta un'isola al centro dell'europa. L'economia rossocrociata ha segnato risultati assai positivi in termini di sviluppo, con il PIL cresciuto del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A tale dinamica hanno contribuito soprattutto i consumi privati e del settore pubblico, ma anche la bilancia commerciale, con le esportazioni di merci aumentate significativamente. Su livelli sempre estremamente contenuti la disoccupazione, di poco superiore al 3%. Verso fine anno si è accentuata la pressione sul franco svizzero, bene rifugio per eccellenza, pure in concomitanza con la svalutazione pilotata dell'euro. Siamo a conoscenza delle conseguenze manifestatesi a inizio 2015, che potranno avere ripercussioni sull'export elvetico. Mercati finanziari Al terzo esercizio consecutivo di generalizzata ascesa delle borse mondiali, il Morgan Stanley Capital International World Index espresso in dollari ha segnato +2,9%, portando al 7,6% il guadagno rispetto alla fine del 2007, vale a dire a prima dello scoppio della crisi. Assimilabile l'andamento per l'americano Standard & Poor's 500, che però ha chiuso su un livello decisamente più elevato: +11,4%. Meno pronunciato, +7,5%, il risultato del gemello Dow Jones. Simili pure gli andamenti della piazza giapponese e di quelle europee, ma con esiti conclusivi divergenti: al +7,1 del Nikkei 225 si è contrapposto il moderato +1,2% dell'euro Stoxx 50. Sui mercati obbligazionari, complici gli acquisti effettuati o soltanto preconizzati dal lato delle principali banche centrali, si è assistito a un progredire affatto lineare delle quotazioni - l'avvio coincidente col minimo, la chiusura col massimo. Timori per la paventata uscita della Grecia dall'area dell'euro a parte, certo è che nell'anno trascorso la moneta comune si è significativamente svalutata. Il cambio euro/dollaro, chiuso il 2013 a 1,3791, è sceso a

14 14 1,35 il febbraio successivo, è poi risalito fino al massimo di 1,3953 toccato l'8 maggio; di lì una lunga graduale flessione, a terminare l'esercizio esattamente al valore minimo di 1,2141. Una flessione che è proseguita anche in questi primo mesi dell'anno in corso. L'anno passato, sottolineando i benefici dell'euro forte per l'import di materie prime, ci si lagnava però dei suoi effetti depressivi sulle esportazioni; ora che queste possono essere corroborate da una valuta più debole, e che il ribasso del petrolio mantiene comunque calmierata la fattura energetica, le doglianze si appuntano sulla deflazione. SITUAZIONE ITALIANA In seguito alla revisione dei conti, secondo il nuovo sistema noto come SEC 2010, emerge come, dopo il 2011, l'economia i- taliana non abbia più sperimentato un solo trimestre in crescita, né in termini tendenziali né congiunturali. La performance annua, inevitabilmente negativa per il terzo esercizio consecutivo, è tuttavia apparsa in miglioramento: sono recenti le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale che prevedono per il 2015 un + 0,5%. Il contributo dell'interscambio internazionale si è complessivamente mantenuto favorevole. Il minor prezzo dei prodotti energetici ha assecondato il consolidamento dell'avanzo verso i Paesi extra UE. Meno consolidati purtroppo i progressi nel tasso di disoccupazione; l'indicatore riferito alla popolazione giovanile è tornato al 46,5%. Questo è un dato veramente preoccupante. Lo spread tra il rendimento del BTP decennale e quello dell'omologo governativo tedesco è sceso nell'anno da 220 a 135 punti base. Attualmente il bund a 10 anni rende lo 0,06%. Il BTP pari scadenza 1,47%. L'omologo in franchi svizzeri ha un rendimento negativo pari a - 19 punti base. MERCATO DEL CREDITO NAZIONALE Sulla spinta del tasso di riferimento della BCE, ridotto da 25 a 5 centesimi, tra il 31 dicembre 2013 e il 31 dicembre 2014 il costo medio della raccolta è sceso. A fronte di un calo maggiore nel rendimento dell'attivo fruttifero nella medesima divisa il differenziale ha subito una limatura. La raccolta in euro da clientela residente è diminuita del 5,3%. La liquidità è stata garantita dalla BCE, da ultimo con l'operazione di T-LTRO, alla quale ha aderito pure la nostra banca. In calo (-0,8%) gli impieghi a famiglie e società non finanziarie, ma, e questo è un buon segno, con lieve allentamento nella negatività dei mutui abitativi. E' proseguita la razionalizzazione dell'operatività, parliamo a livello di sistema, con tagli alle filiali e purtroppo anche

15 15 al personale. PROVVEDIMENTI E ASPETTI NORMATIVI Qualche cenno in particolare per ciò che riguarda la nostra attività. Abbiamo già detto in tema di politica monetaria la riduzione del tasso di riferimento da parte della BCE. Per quanto riguarda il Ministero dell'economia e delle Finanze, la riduzione del saggio degli interessi legali allo 0,50% in ragione d'anno naturalmente (ex 1%). Il 10 gennaio 2014 l'italia ha sottoscritto l'accordo con gli Stati Uniti denominato FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act). L'iniziativa statunitense mira, tramite intese bilaterali stipulate con la maggior parte dei Paesi europei ed e- xtraeuropei, a combattere l'evasione fiscale dei contribuenti statunitensi che detengono e non dichiarano attività finanziarie al di fuori degli Stati Uniti. Con la Legge 23 giugno 2014 n.89 si è introdotta l'aliquota del 26%, rispetto al precedente 20%, più 6% quindi, per la tassazione dei conti correnti, depositi bancari e postali, obbligazioni e redditi finanziari. La Legge 15 dicembre 2014 n.186 (nota con il termine anglosassone Voluntary Disclosure) permetterà ai contribuenti, che hanno capitali detenuti all'estero in modo non regolare o connessi a violazioni delle imposte sui redditi, di regolarizzare la propria posizione nei confronti del fisco. ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI SONDRIO La relazione prosegue poi, come è consuetudine, con un panorama riguardante l'economia della provincia di Sondrio. Ci limitiamo alla provincia di Sondrio, non perchè non vogliamo dedicare attenzione alle altre aree nelle quali ci siamo proficuamente inseriti, ma perchè la provincia di Sondrio è la valle nella quale siamo nati e alla quale riteniamo di dover dedicare quale parola in più. Per comprendere l'andamento dell'economia della provincia di Sondrio necessita tener conto del clima del periodo. Tutto si può dire tranne che il 2014 sia stato un anno meteorologicamente positivo, anzi assai problematico. Iniziando dal settore primario, parliamo delle uve dei vini, delle mele, dei foraggi, parlando di foraggi ci portiamo all'allevamento e quindi ricordiamo i nostri grandi formaggi, il valtellina casera e il bitto. Nell'anno in esame, venendo all'industria, quella valtellinese, che in taluni casi è rimasta stabile mentre in altri è andata meglio, ha registrato una crescita del 3,3%; in tempi di magra non è cosa da poco. Tuttavia l'occupazione non ne ha tratto beneficio. Il comparto manifatturiero si è discretamente vivacizzato, e questo grazie alla capacità delle aziende di rinnovarsi e di commercializzare i prodotti sui mercati esteri. I dati positivi hanno principalmente riguardato i comparti del metal-

16 16 meccanico, medicale e gomma-plastica. L'edilizia invece, come un po' dappertutto, ha sofferto la stagnazione in atto da quando si è scatenata la crisi: cantieri fermi, chiusure, personale in cassa integrazione o che se ne va all'estero a fare quel che trova. Il settore dell'artigianato, in particolare difficoltà da quando è sopraggiunta la crisi, nel 2014 è andato un po' meno peggio in termini di fatturato, essendo esso aumentato dello 0,9%. Tuttavia non sono cessate le chiusure di aziende. I risultati annuali del terziario privato, cioè commercio e turismo, sono stati condizionati da più fattori: la diminuita disponibilità finanziaria delle famiglie; la generale incertezza economica; l'avversa evoluzione meteorologica; la diffusa disoccupazione. Il turismo in provincia di Sondrio incide per circa il 30% sul Pil e rimane il settore strategico dell'economia locale, che trascina nel bene e nel male le tante piccole realtà dell'indotto. Circa la viabilità, vi è da osservare che, da quando è stato aperto il tratto di superstrada da Colico a Cosio Valtellino, la situazione è migliorata. Resta il problema degli attraversamenti di Morbegno, Tirano e Bormio. Sono però recentemente intervenute delle novità, la prima delle quali è l'avvio dei lavori per la realizzazione della tangenziale di Morbegno. Altra nota positiva è la prossima realizzazione della tangenziale di Bormio, che, a detta dei beninformati, dovrebbe essere una realtà già dall'autunno del corrente anno. Signori Soci, dopo aver brevemente ricordato i principali accadimenti del 2014 e tracciato un quadro della realtà in cui la nostra a- zienda lavora, passiamo a illustrare le linee operative e le risultanze economiche della Banca Popolare di Sondrio nel suo 144 esercizio sociale. ESPANSIONE TERRITORIALE Le filiali individuano l'ambito della nostra azione sul territorio. La sintetica affermazione racchiude in sé la storia della banca e ne indica la natura. La storia di una crescita, avvenuta grazie alla presenza via via estesa a nuove e più ampie realtà. La natura di un'istituzione che ha arricchito la propria identità con il passaggio da banca del territorio a banca dei territori. Per noi è essenziale, e lo sarà anche in futuro, il diretto contatto con la clientela. La filiale è il luogo deputato alla personalizzazione di ogni rapporto, il luogo dove banca e cliente stringono la relazione fiduciaria che li lega, il luogo dove si forma la relazione umana che dà valore aggiunto al lavoro.

17 17 Per questo motivo continuiamo a credere e a investire nel rafforzamento della rete periferica; anche qui andiamo un po' controcorrente, ma le cose vi assicuro le valutiamo; di pari passo sosteniamo gli interventi volti a migliorare le competenze commerciali e specialistiche degli operatori di filiale. Parimenti, dedichiamo energie e investimenti agli altri canali distributivi, quello telematico anzi tutto, nella consapevolezza che la diversificazione rende più flessibile l'offerta a fronte dell'eterogeneità della clientela. Secondo tale impostazione, nell'esercizio in commento abbiamo avviato 9 nuove filiali. Le piazze prescelte sono espressione della dimostrata capacità della banca di insediarsi con successo in realtà assai eterogenee dal punto di vista sociale ed economico, offrendo efficace risposta alle disparate esigenze della più vasta e composita clientela. Sono cinque le filiali avviate in grandi città, quattro quelle aperte in cittadine dalle caratteristiche assai differenziate. A Milano è stata la volta delle agenzie n. 35 e n. 36. La prima ubicata in piazzale Loreto, uno dei principali snodi della viabilità milanese, oltre che della metropolitana. Per l'apertura dell'agenzia 36 è stata prescelta via Vincenzo Monti, lungo viale alberato che ha inizio dall'incrocio fra via Carducci e corso Magenta e, sviluppandosi parallelamente al Parco Sempione, giunge fino a piazza VI Febbraio. Si tratta di una via elegante, a destinazione prevalentemente residenziale, su cui prospettano immobili di pregio. Trezzo sull'adda si trova nella parte orientale della provincia di Milano, ma economicamente fa parte di un vasto bacino produttivo insistente prevalentemente sulla limitrofa provincia di Bergamo; conta quasi residenti. In provincia di Brescia, ci siamo insediati a Chiari, cittadina di circa abitanti posta 25 chilometri a ovest del Capoluogo, nell'ambito di un territorio assai dinamico e industrioso, di cui è divenuta progressivamente il centro di riferimento. Anche a Roma abbiamo avviato due nuove agenzie, la n. 36 e la n. 37, così che la Capitale si conferma per noi la piazza con il maggior numero di dipendenze. La prima unità è ubicata in via G.B. Martini, presso la sede della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, ente per il quale abbiamo acquisito il servizio di tesoreria. Dal 29 dicembre l'agenzia n. 37 è a disposizione del Salario, quartiere elegante, caratterizzato da un gran numero di ville, parchi e giardini rionali. Per il nostro insediamento è stata prescelta via Tagliamento. Nelle immediate vicinanze si trova il «Quartiere Coppedè». Grazie alla filiale di Domodossola abbiamo esteso l'azione alla parte nord del Verbano Cusio Ossola. Domodossola, che vanta una popolazione di circa abitanti, costituisce un'importante porta d'accesso alla Svizzera attraverso il

18 18 passo del Sempione. La vicinanza con la Confederazione Elvetica è alla base del fenomeno dei frontalieri, che nella provincia sono stimati in circa unità. All'avvio dell'estate ci siamo insediati a Santa Margherita Ligure (Ge), centro di quasi abitanti posto nella riviera di Levante. Inserita in un territorio privilegiato dalla natura, vive soprattutto di turismo. In chiusura d'anno, abbiamo avviato a Bologna, nella centrale via Riva di Reno, la quinta filiale in Emilia Romagna. Città dalla lunghissima storia, Bologna vanta fra i tanti meriti quello di essere stata la culla della prima Università del mondo occidentale. L'apertura della filiale è da mettere in relazione proprio all'università; infatti, abbiamo acquisito il servizio di cassa di Cineca, Consorzio Interuniversitario con sede a Bologna che associa 69 Università Italiane. Bologna conta quasi residenti ed è al vertice di un territorio estremamente dinamico; basti dire che la sua provincia ospita il maggior numero di aziende per abitante in Italia. Abbiamo poi i nostri sportelli automatici che supportano la clientela. Sono arrivati a 510 con un incremento di sedici unità. RACCOLTA Raccogliere risparmio ben sapendo di poter offrire una remunerazione sempre più contenuta. Ecco i termini fondamentali della sfida che il sistema bancario italiano ha dovuto affrontare nello scorso anno in ragione della particolare situazione economica e finanziaria venutasi a creare a livello generale. Il processo di progressiva riduzione dei saggi d'interesse, guidato dall'autorità monetaria, ha modificato i termini del tradizionale scambio fra banche e risparmiatori. Il tasso di remunerazione, necessariamente su livelli assai ridotti, ha perso buona parte del suo potere d'attrazione e a prevalere è stata la fiducia nell'istituzione creditizia, elemento decisivo nelle scelte di allocazione delle risorse finanziarie. La fiducia che la clientela riserva alla nostra banca si regge naturalmente sulla convinzione del risparmiatore di tutelare in tal modo il proprio risparmio. I nostri depositanti sanno che i loro risparmi saranno impiegati dalla banca a vantaggio anzitutto dei territori d'operatività, sanno perciò, che contribuiscono al finanziamento delle economie alle quali loro stessi appartengono. Non è davvero cosa da poco, in un mondo sempre più globalizzato nel quale i flussi finanziari tendono ad allontanarsi dalle aree che li hanno prodotti, guidati da una bussola volta al solo rendimento immediato. La raccolta da clientela è salita a milioni, +12,32%; una dinamica soddisfacente pure alla luce dell'andamento del

19 19 sistema. Confrontiamo il nostro + 12 con un + 3% di sistema. L'indiretta da clientela, a valori di mercato, ha sommato quasi milioni, +4,79%. Anche la raccolta assicurativa è progredita di circa 25% portandosi a quasi 900 milioni. La raccolta globale da clientela si è quindi attestata a quasi milioni, +8,67%. Quanto alle singole componenti, in particolare i conti correnti hanno registrato un incremento importante, +25%, pervenendo a milioni. Le obbligazioni sono salite da a milioni, +16,10%, grazie anche all'emissione di 500 milioni di covered bond e di 350 milioni di prestiti subordinati. Raccogliere per impiegare e quindi passiamo a trattare della nostra attività principale e pertanto parliamo di impieghi. IMPIEGHI Il protrarsi a livello generale di una congiuntura economica negativa, che dalla stagnazione è scivolata verso la recessione, ha naturalmente condizionato il lavoro del sistema bancario. Balza all'occhio il perdurare della negativa dinamica del credito, motivata sul fronte della domanda dal comprensibile orientamento delle imprese a rinviare gli investimenti in beni strumentali, sul lato dell'offerta dall'ancora sensibile crescita di sofferenze e incagli. Sul primo aspetto, essenzialmente legato alla crisi della domanda, non vi era ovviamente da parte nostra alcuna possibilità di concreto intervento. Ci siamo dunque concentrati sul secondo, vale a dire la qualità del credito, con il duplice fine di continuare a erogare risorse finanziarie alle famiglie e alle imprese naturalmente meritevoli e di tutelare al meglio le ragioni di credito relativamente alle posizioni soggette a tensioni. Nel 2014 non abbiamo mai fatto mancare il sostegno all'economia delle aree servite, ben sapendo che questa è la missione aziendale, vale a dire la ragione sociale sotto la quale o- periamo. La dimensione del lavoro svolto trova espressione nell'entità degli impieghi che, nonostante le dinamiche generali accennate, hanno sommato milioni, in lieve flessione, l'abbiamo già detto in esordio facendo la sintesi dei risultati, sull'esercizio precedente, -1,48%. Anche qui siamo andati però meglio del sistema che ha registrato -3,6% L'aggregato crediti dubbi, costituito da crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti, è salito a milioni, +14,21%, pari al 9,80% della voce crediti verso clientela, essenzialmente a motivo delle perduranti difficoltà della congiuntura generale. L'ammontare delle rettifiche complessive riferite ai crediti

20 20 deteriorati è stato pari a milioni, +35,43%, corrispondenti al 42,50% dell'importo lordo degli stessi. L'indice di copertura dei crediti deteriorati è quindi salito del 4%. Un livello elevato a salvaguardia della qualità dell'attivo creditizio. Le sofferenze nette, depurate delle svalutazioni, sono ammontate a 608 milioni, +35,00%, corrispondenti al 2,96% del totale dei crediti verso la clientela, a fronte del 2,16% del 31 dicembre Le sofferenze nette si sono mantenute su valori significativamente inferiori al sistema, ma questo non ci consola. Le sofferenze sono una sofferenza anche per noi. Il rapporto sofferenze nette sugli impieghi è stato del 2,96%, confrontato con un sistema che registra il 4,72. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze in essere, le rettifiche di valore sono passate a 908 milioni, pari al 59,88% dell'importo lordo di tali crediti. A livello consolidato di Gruppo l'indice di copertura delle sofferenze è pari al 61,14% a fronte del 60,68% di sistema. Se si tiene conto degli importi passati a conto economico in anni precedenti su posizioni già a sofferenze per le quali la banca mantiene un'evidenza contabile a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per tali crediti si attesta al 71,70%. I crediti incagliati, vale a dire quelli verso soggetti in temporanea situazione di difficoltà che si ritiene possa essere rimossa, sono saliti a 949 milioni +12,00% circa, corrispondenti al 4,62% del totale dei crediti verso la clientela. I crediti ristrutturati sono meno, 81 milioni, +133,58%. L'incremento attiene essenzialmente a un maggior ricorso della clientela alle procedure previste dagli articoli 67 e 182 della Legge Fallimentare. Gli accantonamenti a fronte dei crediti in bonis hanno sommato 122 milioni, pari allo 0,65% degli stessi. In altri termini, accantoniamo su crediti in bonis lo 0,65%, che somma 122 milioni, ed è un accantonamento prudenziale a fronte di possibili eventuali incagli e sofferenze I mutui ipotecari, pari a milioni, sono stati la voce più consistente dei crediti verso clientela, di cui hanno rappresentato il 31,80%. Le piccole e medie imprese associate nei Consorzi Fidi hanno continuato a godere di un canale privilegiato di accesso ai finanziamenti. Grazie alle garanzie consortili, è stato possibile intervenire a condizioni agevolate a favore di tante aziende e attenuare le difficoltà causate dalla difficile congiuntura generale. INFORMATIVA IN MERITO AI RISULTATI DEL COMPREHENSIVE ASSESSMENT Riguardo agli esiti dell'esercizio di Comprehensive Assessment

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