R.E.I. R = Stabilità meccanica E = Tenuta I = Isolamento termico
|
|
- Valerio Bruni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 R.E.I. R = Stabilità meccanica E = Tenuta I = Isolamento termico R.E.I. espresso in minuti è il tempo al disotto del quale la protezione è in grado di mantenere la tenuta e l isolamento. 2
3 opera da anni con professionalità e competenza nell ambito della protezione passiva al fuoco, siamo specializzati nell applicazione e certificazione di prodotti specifici come intonaci e vernici intumescenti, lastre e coppelle in silicato di calcio, per affrontare il rischio d incendio con misure preventive e protettive. Il tutto associato a soluzioni complete e certificate, in linea con le attuali normative. Proponiamo soluzioni personalizzate e certificate di fornitura e posa in opera, rispondendo alle più svariate esigenze sia in termini di qualità dei materiali che delle soluzioni tecniche proposte, prestando sempre particolare attenzione alle leggi riguardanti la sicurezza negli ambienti di lavoro. La selezione dei prodotti ci porta a scegliere fornitori leader nel settore. Disponiamo di tutte le attrezzature e macchinari (anche per operare in quota), necessari a garantire l esecuzione delle lavorazioni ed il rispetto delle normative vigenti, che sommati alla capacità di ottima applicazione delle nostre squadre con anni di esperienza nel settore, garantiscono un eccellente risultato in tempi certi. è in possesso dei patentini di posa. è presente ed operativa su tutto il territorio nazionale. Grazie alla collaborazione con i nostri referenti tecnici, presenti nelle varie regioni, facilitiamo il contatto con il cliente ed ogni supporto tecnico richiesto. 3
4 PROTEZIONI PASSIVE MEDIANTE PRODOTTI TERMOESPANDENTI VERNICE INTUMESCENTE A PROTEZIONE DI STRUTTURE IN ACCIAIO L applicazione di vernici intumescenti permette di non stravolgere l effetto architettonico della struttura. Le strutture in acciaio sono tra le più sensibili alle alte temperature. Si considera che l acciaio non protetto abbia, in caso di incendio, una resistenza non superiore ai 15 minuti. Pertanto la sua protezione permette di protrarre la resistenza residua della struttura fino alle classi richieste, da normativa, al compartimento. Analisi preliminare A seconda della situazione dello stato di fatto e dell obiettivo da raggiungere (resistenza richiesta) si studia la soluzione applicativa più performante. Il ciclo di applicazione prevede la preparazione del supporto, eventuale idrolavaggio o idrosabbiatura, applicazione fondi di aderenza, applicazione di vernice intumescente in spessore opportuno caso per caso. E possibile, in conformità alla scheda tecnica del prodotto, applicare uno strato di finitura di tipo estetico o protettivo. L attestazione del requisito di resistenza raggiunto verrà certificato in conformità alle vigenti normative e modulistiche dei V.V.F. La società può inoltre redigere oltre alle relazioni di predimensionamento, il Cert. R.E.I. e Dich_Prod. finale. Tante sono le variabili che definiscono lo strato di vernice intumescente necessaria, tra tutti il fattore di massività S/V (m-1), che è legato direttamente, al numero dei lati del profilo in acciaio, esposti al fuoco. 4
5 VERNICE INTUMESCENTE A PROTEZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO O MURATURE Le vernici intumescenti vantano ridotte dimensioni d ingombro e buona finitura estetica. Il materiale calcestruzzo ha di per sé buone caratteristiche di isolamento termico dalle alte temperature. Quindi nel sistema combinato calcestruzzo-acciaio di armatura è chiaro che, in caso di incendio, l anello più debole risulta essere proprio l armatura in acciaio. E evidente pertanto che il valore di copriferro, oltre alle dimensioni ed alla geometria dell elemento strutturale, sia fondamentale per la sua resistenza al fuoco. In funzione alle esigenze di finitura del cliente è possibile applicare una vernice di finitura. 5
6 PROTEZIONI PASSIVE MEDIANTE PRODOTTI TERMOESPANDENTI VERNICE INTUMESCENTE A PROTEZIONE DI STRUTTURE IN LEGNO L adeguata protezione permette di raggiungere la reazione al fuoco in classe 1, Euroclasse B S1 D0, in alternativa la Resistenza al fuoco. Alle strutture in legno può essere richiesto sia il requisito di resistenza, che di reazione al fuoco (in accordo alla nuova classificazione europea recepita con DM 15/03/2005). La resistenza al fuoco richiesta per le strutture lignee può essere garantita con un idoneo spessore di protettivo verniciante, calibrato in funzione della resistenza richiesta e delle condizioni di carico e di vincolo delle strutture. Il calcolo e la certificazione dell applicazione sono garantiti dalla produzione della necessaria documentazione da parte della Internals. E possibile limitare la propagazione dell incendio nei pavimenti in legno, mediante trattamento con vernici intumescenti per il raggiungimento della classe 1 o Euroclasse B S1 D0. 6
7 INTONACO IGNIFUGO A PROTEZIONE DI STRUTTURE IN ACCIAIO L applicazione di intonaci ignifughi permette di coprire una più ampia possibilità di resistenza al fuoco per strutture in acciaio. La protezione, può essere predisposta per elementi monodimensionali, quali pilastri e travi, ma anche elementi separanti, quali solai. L adeguata protezione delle strutture evita il surriscaldamento della stessa, mantenendo la sua proprietà di sostegno. E possibile intervenire su strutture particolarmente complesse in termini di sviluppo, quali travi reticolari, con soluzioni specifiche e reti porta intonaco, sulle quali viene spruzzato il protettivo, opportunamente dimensionato. L intonaco ignifugo, può essere tinteggiato per conferirgli una maggiore finitura ed un effetto di incapsulamento, mediante applicazione di idropitture. 7
8 PROTEZIONI PASSIVE MEDIANTE PRODOTTI INTONACO IGNIFUGO A PROTEZIONE DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO E MURATURE L intonaco ignifugo applicato su strutture in calcestruzzo ad armatura lenta o precompressa, permette di limitare, in caso di incendio, la temperatura dei ferri di armatura per il tempo determinato di resistenza richiesta. L applicazione di un intonaco ignifugo permette di sopperire alla carenza di copriferro. Il noto fenomeno di spalling può essere evitato proteggendo i calcestruzzi alleggeriti, rinforzati con fibre o ad alta resistenza, con determinati spessori di intonaco ignifugo. Molti edifici, scuole e strutture produttive, possono essere messi in sicurezza con trattamenti mirati. 8
9 INTONACO E RETE PORTA INTONACO L intonaco può essere spruzzato direttamente sul supporto, o in casi in cui è richiesto il risanamento del supporto stesso (solai ammalorati), anche tramite una rete porta intonaco. La rete inoltre è prevista dalle norme tecniche qualora lo spessore da applicare raggiunga spessori elevati. La rete porta intonaco vanta un vasto utilizzo, posizionata sui supporti da proteggere, legno, acciaio, cemento e laterizio, prima dell applicazione a spruzzo degli intonaci ignifughi, ne garantisce l adesione e dove necessario contiene lo sfondellamento dei plafoni. Leggera e sagomabile, offre indiscusse caratteristiche di versatilità. Esempio di applicazione intonaco con rete. 9
10 PROTEZIONI PASSIVE A SECCO Le protezioni con lastre a base di silicato di calcio, esenti da amianto, hanno incombustibilità (classe 0-A1) e resistenti all umidità. Protezione di tiranti con coppelle in calcio silicato o in fibra, opportunamente sagomate e con pezzi speciali (copritenditori e agganci). 10
11 Indispensabile è proteggere gli impianti elettrici in caso d incendio, la sicurezza del funzionamento può essere assicurata da apposite condotte atte ad evitare l incendio dei cavi. Tali condotte proteggono anche gli ambienti esterni dalla propagazione del fuoco in caso d incendio dei cavi elettrici. I collari per la protezione delle tubazioni in p.v.c. e ferro, sono costituiti da una struttura metallica ad anello flessibile, con l aumento della temperatura il materiale termo espandente presente all interno ha la caratteristica di rigonfiarsi, sigillando l attraversamento. 11
12 ATTREZZATURE PER L APPLICAZIONE DEI PRODOTTI In caso di supporti ammalorati sarà possibile intervenire direttamente con un idrolavaggio o idrosabbiatura ad alta pressione per rimuovere le parti in distacco. L applicazione di vernice intumescente ed intonaco ignifugo è effettuata con macchine in grado di miscelare opportunamente il materiale prescelto e di gestire agilmente lo spessore da applicare. Un indagine strumentale preliminare sulle strutture, permette di definire con precisione lo stato di fatto. Così facendo è possibile studiare il prodotto migliore e valutarne il reale dimensionamento necessario. Siamo in grado infatti, attraverso indagini strumentali di definire, lo spessore di ricoprimento delle barre negli elementi in c.a., senza effettuare carotature o verifiche distruttive. Oltre a verifiche ante applicazione, è possibile monitorare, sempre strumentalmente, lo spessore applicato di film secco sui supporti. 12
13 GALLERIA FOTOGRAFICA Intonaco su acciaio Prima Dopo Vernice su legno Prima Dopo Vernice su acciaio e lamiera grecata Prima Dopo Prima Dopo Intonaco su cemento armato Prima Dopo 13
14 Alcune recenti referenze Internals: ANNO 2008 Milano-Ist. oncologico : protezioni R 60 con Vernice intumescente e prot. passive a secco Parma-Centro commerciale : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo Parma-Multisala : protezioni R 60 con Vernice intumescente Taquinia-Industria Metal meccanica : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo e prot. passive a secco Granate di Cadenabbia-Hotel : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo ANNO 2009 Pioppa di Cesena-Capannone Industriale : protezioni R.E.I. 120 con Intonaco ignifugo Rimini-Castello : protezioni R 60 con Vernice intumescente Beregazzo Con Figliaro-Complesso Residenziale : protezioni R 120 con Vernice intumescente Sogliano sul Rubicone- di selezione : protezioni con Vernice intumescente Milano-Sede Ind. Farmaceutica : protezioni R.E.I. 60 con Vernice intumescente Cernusco sul Naviglio-Immobile : protezioni R 180 con Intonaco ignifugo Malnate-Cabina di trasformazione : protezioni R 120 con Intonaco ignifugo Piacenza-Immobile : protezioni R 60 con Vernice intumescente Novi Ligure-Autorimesse : protezioni R.E.I. 180 con Intonaco ignifugo ANNO 2010 Parma-Fondazione : protezioni R.E.I con Intonaco e Vernice intumescente e prot. passive a secco Appiano Gentile-Casa di Cura : protezioni R 120 con Intonaco ignifugo Modena-Fabbricato Industriale : protezioni R/R.E.I. 120 con Intonaco ignifugo Gorgonzola-Stabilimento : protezioni R 60 con Vernice intumescente Villafranca Padovana-Edificio Industriale : protezioni R/R.E.I. 120 con Intonaco ignifugo e Vernice intumescente Berbenno di Valtellina-Edificio Industriale : protezioni R 180 con Intonaco ignifugo Lentigione-Magazzino Industriale : protezioni R.E.I. 120 con Intonaco ignifugo e prot. passive a secco Bologna-Autorimesse : protezioni R/R.E.I. 90 con Intonaco ignifugo e prot. passive a secco Caronno Pertusella-Capannoni Industriali : protezioni R con Intonaco ignifugo e Vernice intumescente Forlì-Capannone Industriale : protezioni R 120 con Intonaco ignifugo Rozzano-Centro Commerciale : protezioni R.E.I. con Intonaco e Vernice intumescente e prot.passive a secco Milano-Padiglione Pediatrico : protezioni con Intonaco ignifugo Ferrara-Immobile : protezioni R 60 con Intonaco e Vernice intumescente Bologna-Immobile : protezioni con Vernice intumescente Fiorenzuola d Arda-Industria Alimentare : protezioni R 60 con Vernice intumescente 14
15 ANNO 2011 Arquate Scrivia-Autorimessa Supermercato : protezioni R.E.I. 180 con Intonaco ignifugo Correggio-Autorimesse : protezioni R 90 con Vernice intumescente Langhirano-Salumificio : protezioni R.E.I. 120 con Vernice intumescente e prot. passive a secco Fano-Capannone Industriale : protezioni con Intonaco ignifugo La Spezia-Teatro : protezioni R 180 con Intonaco ignifugo Milano-Negozi : protezioni R.E.I. 60 con Vernice intumescente Torino-Centro commerciale : protezioni con Intonaco ignifugo Zerbio di Caorso-Stabilimento Produttivo : protezioni R 30 con Vernice intumescente San Pietro in Casale-Scuola : protezioni Classe a di Reazione al fuoco con Vernice intumescente Milano-Albergo : protezioni con Intonaco ignifugo Milano-Uffici : protezioni R 120 con Intonaco ignifugo Sesto S.Giovanni-Presidio Ospedaliero : protezioni R.E.I. 90 con Intonaco ignifugo Bologna-Negozi : protezioni R/R 60 con Intonaco ignifugo Pavullo nel Frignano-Panificio : protezioni R.E.I. 120 con Intonaco ignifugo e prot. passive a secco Civitanova Marche-Capannone industriale : protezioni con Intonaco ignifugo Corbetta-Insediamento produttivo ; protezioni con Vernice intumescente Fidenza-Centrale Termica : protezioni R 120 con Intonaco ignifugo Pescia-Tettoia metallica per raccolta rifiuti : protezioni R 60 con Vernice intumescente Cameri-Centrale Termica : protezioni R 120 con Vernice intumescente Castel S.Giovanni-Capannone Industriale : protezioni R 30 con Vernice intumescente Fossoli di Carpi-Discarica : protezioni con Vernice intumescente Brescia-Clinica : protezioni R.E.I. 60 con Intonaco ignifugo e prot. passive a secco Montecchio Emilia-Capannone Industriale : protezioni R 120 con Vernice intumescente Collecchio-Capannone Industriale : protezioni R.E.I. 120 con Vernice intumescente e prot. passive a secco Milano-Ospedale : protezioni con Intonaco ignifugo Meda-Capannone : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo Milano-Edificio : protezioni R 90 con Vernice intumescente Fidenza-Insediamento produttivo : protezioni R.E.I. 120 con Vernice intumescente Genova-Parcheggio : protezioni R 180 con Intonaco ignifugo Genova-Banca : protezioni con Intonaco ignifugo Pianoro-Casa Protetta : protezioni R 90 con Vernice intumescente Capoliveri-Immobili Comunali : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo Vergiate-Deposito : protezioni con Intonaco e Vernice Intumescente Polesine-Centrale Termica : protezioni R.E.I con Vernice intumescente ANNO 2012 Roma-Negozi : protezioni R.E.I. 90 con Intonaco ignifugo Sogliano sul Rubicone : protezioni R 30 con Vernice intumescente Legnano-Edificio : protezioni R 90 con Vernice Intumescente Rivoltana-Officina Meccanica : protezioni R.E.I. 90 con Intonaco ignifugo Erba-Capannone Industriale : protezioni R 30 con Intonaco ignifugo Castellar Guidobono-Stabilimento Produttivo : protezioni R 60 con Vernice intumescente 15
16 ANNO 2013 Cesano Boscone-Complesso Commerciale : protezioni R.E.I. 180 con Intonaco ignifugo Milano-Istituto Clinico : protezioni R 90 con Intonaco ignifugo Torino-Negozi : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo Uzzano-Azienda : protezioni R/R.E.I. 120 con Intonaco e Vernice intumescente Roma-Negozio : protezioni R 60 con Vernice intumescente Genzano-Supermercato : protezioni R/REI 60 con Vernice intumescente Milano-Attività Produttiva : protezioni R 90 con Intonaco ignifugo Confienza-Stabilimento : protezioni R.E.I. 120 con Vernice intumescente Torino-Istituto : protezioni con Intonaco ignifugo Fontevivo immobile : protezioni R.E.I. 120 con Intonaco ignifugo Minerbio-Negozio : protezioni R 120 con Vernice intumescente Milano-Immobile : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo Roma-Sala giochi : protezioni R 90 con Vernice intumescente Sesto Fiorentino-Stabilimento : protezioni R 60 con Vernice intumescente Modena-Autosalone : protezioni con Vernice intumescente Garbagnate-Centro Medico : protezioni R 90 con Vernice intumescente Fidenza-Capannone Industriale : protezioni con Vernice intumescente e prot. passive a secco Carate Brianza-Fabbricato Industriale : protezioni con Intonaco ignifugo Milano-Stadio : protezioni R 120 con Intonaco ignifugo Paderno Dugnano-Negozio : protezioni R 60 con Vernice intumescente Milano-Concessionaria auto : protezioni R.E.I. 120 con Intonaco ignifugo Monza-Accademia : protezioni con Intonaco ignifugo Roma-Negozio : protezioni R.E.I. 120 con Intonaco ignifugo Sumirago-Capannone Industriale : protezioni R 120 con Intonaco ignifugo e coppelle Fornacette-Capannoni : protezioni con Intonaco ignifugo Falconara Marittima-Struttura sociale : protezioni R 30 con Vernice intumescente Scarlino-Industria Meccanica : protezioni con Intonaco e Vernice intumescenti, rivestimento di tiranti con coppelle Veniano-Capannoni : protezioni con Intonaco ignifugo Roma-Seminterrato : protezioni con Intonaco e Vernice intumescente Vigevano-Capannoni : protezioni R 90 con Intonaco ignifugo e prot. di tiranti con coppelle Luisago-Magazzini : protezioni con Intonaco ignifugo e prot. di catene metalliche con coppelle Gallarate-Stabilimento : protezioni R 60 con Intonaco e Vernice intumescente Firenze-Supermercato : protezioni con Vernice intumescente Marano sul Panaro : protezioni EI 60 con Intonaco ignifugo e prot. passive a secco Merate-Sala per audizioni : protezioni R 90 con Intonaco ignifugo Lodi-Stabilimento : protezioni R con Intonaco ignifugo e rete porta intonaco Rivalta di Torino-Immobile : protezioni R 45 con Vernice intumescente Firenze-Cinema : protezioni R.E.I. 90 con Vernice intumescente Città di Castello-Immobile : protezioni R con Intonaco e Vernice intumescente Ascoli Piceno-Ospedale : protezioni R/R.E.I. 90 con Intonaco ignifugo Firenze-Hotel : protezioni R.E.I. 45 con Intonaco ignifugo Torino-Immobili : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo 16
17 ANNO 2014 Scandicci-Stabilimento Produttivo : protezioni con Intonaco ignifugo Modena-Magazzino di stoccaggio : protezioni con Intonaco e Vernice intumescente Bologna-Autorimesse : protezioni con Intonaco ignifugo Cisano Bergamasco-Stabilimento Produttivo : protezioni R 30 con Vernice intumescente Agrate Brianza-Immobile : protezioni R 60 con Vernice intumescente Varano-Uffici : protezioni R 45 con Vernice intumescente Follonica-Struttura Produttiva : protezioni con Vernice intumescente Granarolo dell Emilia-Magazzino : protezioni R 30 con Vernice intumescente Modena-Stabilimento Produttivo : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo e rete porta-intonaco Prato-Capannone : protezioni con Vernice intumescente Cerese di Virgilio-Magazzino : protezioni R 60 con Vernice intumescente Bologna-Condominio : protezioni R.E.I. 120 con Intonaco ignifugo Parma-Magazzini : protezioni R 30 con Intonaco ignifugo Poggibonsi-Complesso Scolastico : protezioni con Vernice intumescente Savignano sul Rubicone-Centro Commerciale : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo e rete portaintonaco Roma-Uffici : protezioni con Intonaco ignifugo Segrate-Centrale Termica : protezioni con Intonaco ignifugo Mondovì-Deposito : protezioni R 60 con Intonaco ignifugo Granarolo dell Emilia-Edificio Scolastico : protezioni R 60 con Intonaco e Vernice intumescente Sesto Fiorentina-Magazzino d abbigliamento : protezioni con Intonaco ignifugo e rete porta-intonaco Brescia-Poliambulanze : protezioni R.E.I. con Intonaco ignifugo e rete porta-intonaco San Felice a Cancello-Stabilimento Produttivo : protezioni R 60 con Intonaco e Vernice intumescente Roma-Complesso Immobiliare : protezioni R.E.I. con Intonaco ignifugo Firenze-Teatro : protezioni con Vernice intumescente Milano-Negozio : protezioni R.E.I. 180 con Intonaco ignifugo Milano-Autorimessa : protezioni R.E.I. 180 con Intonaco ignifugo Mazzano-Stabilimento Produttivo : protezioni con Vernice intumescente 17
18 Elenco delle attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R. 151/2011 Attività 1 : Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas infiammabili e/o comburenti con quantità globali in ciclo superiori a 25 Nm3/h Attività 2 : Impianti di compressione o di decompressione dei gas infiammabili e/o comburenti con potenzialità superiore a 50 Nm3/h, con esclusione dei sistemi di riduzione del gas naturale inseriti nelle reti di distribuzione con pressione di esercizio non superiore a 0,5 MPa Attività 3 : Impianti di riempimento, depositi, rivendite di gas infiammabili in recipienti mobili: Compressi con capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0,75 m3; Disciolti o liquefatti per quantitativi in massa complessivi superiori o uguali a 75 kg. Attività 4 : Depositi di gas infiammabili in serbatoi fissi: Compressi per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0, 75 m3; Disciolti o liquefatti per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 0,3 m3; Attività 5 : Depositi di gas comburenti compressi e/o liquefatti in serbatoi fissi e/o recipienti mobili per capacità geometrica complessiva superiore o uguale a 3 m3 Attività 6 : Reti di trasporto e di distribuzione di gas infiammabili, compresi quelli di origine petrolifera o chimica, con esclusione delle reti di distribuzione e dei relativi impianti con pressione di esercizio non superiore a 0,5 MPa Attività 7 : Centrali di produzione di idrocarburi liquidi e gassosi e di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, piattaforme fisse e strutture fisse assimilabili, di perforazione e/o produzione di idrocarburi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1979, n. 886 ed al decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624 Attività 8 : Oleodotti con diametro superiore a 100 mm Attività 9 : Officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalli utilizzanti gas infiammabili e/o comburenti, con oltre 5 addetti alla mansione specifica di saldatura o taglio Attività 10 : Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano, liquidi infiammabili e/o combustibili con punto di infiammabilità fino a 125 C, con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito superiori a 1 m3 Attività 11 : Stabilimenti ed impianti per la preparazione di oli lubrificanti, oli diatermici e simili, con punto di infiammabilità superiore a 125 C, con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito superiori a 5 m3 Attività 12 : Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili e/o oli lubrificanti, diatermici, di qualsiasi derivazione, di capacità geometrica complessiva superiore a 1 m3 18
19 19
20 Attività 28 : Impianti per l essiccazione di cereali e di vegetali in genere con depositi di prodotto essiccato con quantitativi in massa superiori a kg Attività 29 : Stabilimenti ove si producono surrogati del caffè Attività 30 : Zuccherifici e raffinerie dello zucchero Attività 31 : Pastifici e/o riserie con produzione giornaliera superiore a kg Attività 32 : Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o detiene foglia di tabacco con processi di essiccazione con oltre 100 addetti o con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito superiori a kg Attività 33 : Stabilimenti ed impianti per la produzione della carta e dei cartoni e di allestimento di prodotti cartotecnici in genere con oltre 25 addetti o con materiale in lavorazione e/o in deposito superiore a kg Attività 34 : Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di materiale cartaceo, biblioteche, depositi per la cernita della carta usata, di stracci di cascami e di fibre tessili per l industria della carta, con quantitativi in massa superiori a kg Attività 35 : Stabilimenti, impianti, depositi ove si producono, impiegano e/o detengono carte fotografiche, calcografiche, eliografiche e cianografiche, pellicole cinematografiche, radiografiche e fotografiche con materiale in lavorazione e/o in deposito superiore a kg Attività 36 : Depositi di legnami da costruzione e da lavorazione, di legna da ardere, di paglia, di fieno, di canne, di fascine, di carbone vegetale e minerale, di carbonella, di sughero e di altri prodotti affini con quantitativi in massa superiori a kg con esclusione dei depositi all aperto con distanze di sicurezza esterne superiori a 100 m Attività 37 : Stabilimenti e laboratori per la lavorazione del legno con materiale in lavorazione e/o in deposito superiore a kg Attività 38 : Stabilimenti ed impianti ove si producono, lavorano e/o detengono fibre tessili e tessuti naturali e artificiali, tele cerate, linoleum e altri prodotti affini, con quantitativi in massa superiori a kg Attività 39 : Stabilimenti per la produzione di arredi, di abbigliamento, della lavorazione della pelle e calzaturifici, con oltre 25 addetti Attività 40 : Stabilimenti ed impianti per la preparazione del crine vegetale, della trebbia e simili, lavorazione della paglia, dello sparto e simili, lavorazione del sughero, con quantitativi in massa in lavorazione o in deposito superiori a kg Attività 41 : Teatri e studi per le riprese cinematografiche e televisive Attività 42 : Laboratori per la realizzazione di attrezzerie e scenografie, compresi i relativi depositi, di superficie complessiva superiore a 200 m2 20
21 Attività 43 : Stabilimenti ed impianti per la produzione, lavorazione e rigenerazione della gomma e/o laboratori di vulcanizzazione di oggetti di gomma, con quantitativi in massa superiori a kg; Depositi di prodotti della gomma, pneumatici e simili, con quantitativi in massa superiori a kg; Attività 44 : Stabilimenti, impianti, depositi ove si producono, lavorano e/o detengono materie plastiche, con quantitativi in massa superiori a kg Attività 45 : Stabilimenti ed impianti ove si producono e lavorano resine sintetiche e naturali, fitofarmaci, coloranti organici e intermedi e prodotti farmaceutici con l impiego di solventi ed altri prodotti infiammabili Attività 46 : Depositi di fitofarmaci e/o di concimi chimici a base di nitrati e/o fosfati con quantitativi in massa superiori a kg Attività 47 : Stabilimenti ed impianti per la fabbricazione di cavi e conduttori elettrici isolati, con quantitativi in lavorazione e/o in deposito superiori a kg; Depositi e/o rivendite di cavi elettrici isolati con quantitativi superiori a kg. Attività 48 : Centrali termoelettriche, macchine elettriche fisse con presenza di liquidi isolanti combustibili in quantitativi superiori a 1 m3 Attività 49 : Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici ed impianti di cogenerazione di potenza complessiva superiore a 25 kw Attività 50 : Stabilimenti ed impianti ove si producono lampade elettriche e simili, pile ed accumulatori elettrici e simili, con oltre 5 addetti Attività 51 : Stabilimenti siderurgici e per la produzione di altri metalli con oltre 5 addetti; attività comportanti lavorazioni a caldo di metalli con oltre 5 addetti ad esclusione dei laboratori artigiani di oreficeria ed argenteria fino a 25 addetti. Attività 52 : Stabilimenti, con oltre 5 addetti, per la costruzione di aeromobili, veicoli a motore, materiale rotabile ferroviario e tramviario, carrozzerie e rimorchi per autoveicoli; cantieri navali con oltre 5 addetti Attività 53 : Officine per la riparazione di: Veicoli a motore, rimorchi per autoveicoli e carrozzerie, di superficie coperta superiore a 300 m2; Materiale rotabile tramviario e di aeromobili, di superficie coperta superiore a 1000 m2; Attività 54 : Officine meccaniche per lavorazioni a freddo con oltre 25 addetti Attività 55 : Attività di demolizioni di veicoli e simili con relativi depositi, di superficie superiore a 3000 m2 21
22 Attività 56 : Stabilimenti ed impianti ove si producono laterizi, maioliche, porcellane e simili con oltre 25 addetti Attività 57 : Cementifici con oltre 25 addetti Attività 58 : Pratiche di cui al D.Lgs. 230/95 s.m.i. soggette a provvedimenti autorizzativi (art. 27 del D.Lgs.230/95 ed art. 13 legge 31 dicembre 1962, n. 1860) Attività 59 : Autorimesse adibite al ricovero di mezzi utilizzati per il trasporto di materie fissili speciali e di materie radioattive (art. 5 della legge 31 dicembre 1962, n. 1860, sostituito dall art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1965, n. 1704; art. 21 del D.Lgs. 230/95) Attività 60 : Impianti di deposito delle materie nucleari ed attività assoggettate agli artt. 33 e 52 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i., con esclusione dei depositi in corso di spedizione Attività 61 : Impianti nei quali siano detenuti combustibili nucleari o prodotti o residui radioattivi [art. 1, lettera b) della legge 31 dicembre 1962, n. 1860] Attività 62 : Impianti relativi all impiego pacifico dell energia nucleare ed attività che comportano pericoli di radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego: Impianti nucleari; Reattori nucleari, eccettuati quelli che facciano parte di un mezzo di trasporto; Impianti per la preparazione o fabbricazione delle materie nucleari; Impianti per la separazione degli isotopi; Impianti per il trattamento dei combustibili nucleari irradianti; Attività di cui agli artt. 36 e 51 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i. Attività 63 : Stabilimenti per la produzione, depositi di sapone, di candele e di altri oggetti di cera e di paraffina, di acidi grassi, di glicerina grezza quando non sia prodotta per idrolisi, di glicerina raffinata e distillata ed altri prodotti affini, con oltre 500 kg di prodotto in lavorazione e/o deposito Attività 64 : Centri informatici di elaborazione e/o archiviazione dati con oltre 25 addetti Attività 65 : Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m2. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico. Attività 66 : Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico - alberghiere, studentati, villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, bed & breakfast, dormitori, case per ferie, con oltre 25 postiletto; Strutture turistico-ricettive nell aria aperta (campeggi, villaggi-turistici, ecc.) con capacità ricettiva superiore a 400 persone. 22
23 Attività 67 : Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti; asili nido con oltre 30 persone presenti Attività 68 : Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno, case di riposo per anziani con oltre 25 posti letto; Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio, di superficie complessiva superiore a 500 m2 Attività 69 : Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri fieristici, con superficie lorda superiore a 400 m2 comprensiva dei servizi e depositi. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico. Attività 70 : Locali adibiti a depositi di superficie lorda superiore a 1000 m2 con quantitativi di merci e materiali combustibili superiori complessivamente a 5000 kg Attività 71 : Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti Attività 72 : Edifici sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 destinati a contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente Allegato. Attività 73 : Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o industriale caratterizzati da promiscuità strutturale e/o dei sistemi delle vie di esodo e/o impiantistica con presenza di persone superiore a 300 unità, ovvero di superficie complessiva superiore a 5000 m2, indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa diversa titolarità Attività 74 : Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kw Attività 75 : Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie complessiva superiore a 300 m2; locali adibiti al ricovero di natanti ed aeromobili di superficie superiore a 500 m2; depositi di mezzi rotabili al chiuso (treni, tram ecc.) di superficie superiore a 1000 m2 Attività 76 : Tipografie, litografie, stampa in offset ed attività similari con oltre cinque addetti Attività 77 : Edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio superiore a 24 m Attività 78 : Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, con superficie coperta accessibile al pubblico superiore a 5000 m2; metropolitane in tutto o in parte sotterranee Attività 79 : Interporti con superficie superiore a m2 Attività 80 : Gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 m e ferroviarie superiori a 2000 m 23
24
ALLEGATO I (di cui all articolo 2, comma 2) ELENCO DELLE ATTIVITA SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI CATEGORIA N.
ALLEGATO I (di cui all articolo 2, comma 2) ELENCO DELLE ATTIVITA SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI N. ATTIVITA CATEGORIA A B C 1 2 Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o
DettagliTABELLA COMPLETA TARIFFE PER ATTIVITA SOGGETTE
TABELLA COMPLETA TARIFFE PER ATTIVITA SOGGETTE N. ATTIVITÀ 1 Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili, gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti) con 246,00 360,00
DettagliALLEGATO I al D.P.R. n. 151/2011 (di cui all'articolo 2, comma 2) ELENCO DELLE ATTIVITÀ SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI
ALLEGATO I al D.P.R. n. 151/2011 (di cui all'articolo 2, comma 2) ELENCO DELLE ATTIVITÀ SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI N. [*] ATTIVITÀ 1 1 9 10 11 2 2 3 3 4 4 5 5 6 6 Stabilimenti
DettagliTariffario di Prevenzione Incendi (agg. D.M. 03/02/2006) TIPO ATTIVITA
1 2 3 4 5 6 Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili, gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti) con quantità globali in ciclo o in deposito superiori a 50 Nm 3 /h.
Dettagli11) Aziende per la seconda lavorazione del vetro con l'impiego di oltre 15 becchi a gas.
Allegato al D.M. 16/2/1982 1) Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili, gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti) con quantità globali in ciclo o in deposito superiori
DettagliFORNITURA E POSA IN OPERA DI PROTEZIONI PASSIVE AL FUOCO
FORNITURA E POSA IN OPERA DI PROTEZIONI PASSIVE AL FUOCO Soluzioni passive al fuoco 2 Soluzioni passive al fuoco srl opera da anni con professionalità e competenza nell ambito della protezione passiva
DettagliTABELLA DI EQUIPARAZIONE RELATIVA ALLA DURATA DEL SERVIZIO DELLE ATTIVITÁ SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI
ALLEGATO II (di cui all'articolo 11, comma 3) TABELLA DI EQUIPARAZIONE RELATIVA ALLA DURATA DEL SERVIZIO DELLE ATTIVITÁ SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI N. 1 2 3 4 5 6 Attività
DettagliELENCO DELLE ATTIVITÀ SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI
ALLEGATO I ( cui all'articolo 2, comma 2) ELENCO DELLE ATTIVITÀ SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI N. ATTIVITÀ CATEGORIA 1 2 3 4 Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano
DettagliDECRETO DEL MINISTERO DELL INTERNO 16 febbraio 1982
DECRETO DEL MINISTERO DELL INTERNO 16 febbraio 1982 MODIFICAZIONI DEL DECRETO MINISTERIALE 27 SETTEMBRE 1965, CONCERNENTE LA DETERMINAZIONE DELLE ATTIVITÀ SOGGETTE ALLE VISITE DI PREVENZIONE INCENDI. (G.U.
DettagliPREVENZIONE INCENDI: DM 16.2.1982 U.O. Igiene e Salute nei Luoghi di Lavoro. INFORMAZIONI TECNICHE: Elementi di prevenzione incendi
PREVENZIONE INCENDI: DM 16.2.1982 U.O. Igiene e Salute nei Luoghi di Lavoro INFORMAZIONI TECNICHE: Elementi di prevenzione incendi Decreto Ministeriale 16 febbraio 1982 Modificazioni del D.M. 27 settembre
DettagliATTIVITA IN DICHIARAZIONE AUTOCERTIFICATIVA ATTIVITA IN CONFERENZA DI SERVIZI
TTIVIT IN DIHIRZIONE UTOERTIFITIV TTIVIT IN ONFERENZ DI SERVIZI Elenco delle attività soggette ai pareri preventivi ed al rilascio del PI ai sensi del DPR 37/98 Legenda = possibile procedere con autocertificazione
DettagliIL MINISTRO DELL'INTERNO di concerto con IL MINISTRO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
Ministero dell'interno: Decreto ministeriale 1/02/1982 Gazzetta Ufficiale N. 98 del 09/04/1982 Modificazioni del D.M. 27 settembre 195, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite
DettagliI servizi IMQ per la prevenzione incendi
I servizi IMQ per la prevenzione incendi I servizi IMQ per la prevenzione incendi Quello della prevenzione incendi è un settore regolamentato da precise normative che prevede, per gli ambienti e le attività
DettagliD.P.R. 1 1 agosto 2011 n n 151
D.P.R. 1 1 agosto 2011 n n 151 I NUOVI DEMPIMENTI di PREVENZIONE INENDI Seminario IL NUOVO ELENO DELLE TTIVITÀ SOGGETTE I ONTROLLI DI PREVENZIONE INENDI STI, 23 febbraio 2012 Ing. Francesco ORRU l ELENO
Dettaglilegislazionetecnica.it FAST FIND NW N. ATTIVITÀ CATEGORIA A B C fino a 10 addetti alla mansione specifica di saldatura o taglio.
D. P.R. 01/08/2011, n. 151 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4 quater, del decreto legge 31
DettagliAttività 39 : Stabilimenti per la produzione di arredi, di abbigliamento, della lavorazione della pelle e calzaturifici, con oltre 25 addetti
Attività 39 : Stabilimenti per la produzione di arredi, di abbigliamento, della lavorazione della pelle e calzaturifici, con oltre 25 addetti Attività 40 : Stabilimenti ed impianti per la preparazione
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA
SENATO DELLA REPUBBLICA X LEGISLATURA N. 201 DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell'interno (GAVA) di concerto col Ministro di Grazia e Giustizia (V ASSALLI) (V. Stampato Camera n. 505) approvato
DettagliLEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI
LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 agosto 2011, n. 151. Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi,
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE
DettagliLA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI
LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI dott. ing. Emilio Milano pagina 1 COS E LA PREVENZIONE INCENDI Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 - Capo III - Art. 13 (S.O.G.U. Serie
DettagliAttività 3 : Impianti di riempimento, depositi, rivendite di gas infiammabili in recipienti mobili:
Elenco delle attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R. 151/2011 Attività 1 : Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas infiammabili e/o comburenti con quantità
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliRELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C.
RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C. 15/02/2008 L.C. 28/03/2008 GENERALITA' COMPARTIMENTI La presente
DettagliIng. Mauro Malizia - Nuovo regolamento di Prevenzione Incendi v4.6 - Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno
NUOVO REGOLAMENTO DI PREVENZIONE INCENDI D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 "Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell articolo 49
DettagliL AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO
L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO Via Panfilo Tedeschi 1 67100 L'Aquila (AQ) Tel./Fax 086262641 www.zedprogetti.it NOTE
DettagliPiano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza
Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da Presentazione Avviso 5/2011 II scadenza Corso di formazione per ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DettagliNormativa antincendio tra regole verticali e regole orizzontali
Normativa antincendio tra regole verticali e regole orizzontali Sicurezza e prevenzione incendi sono le finalità della normativa antincendio, caratterizzata dal "doppio binario" delle regole tecniche verticali
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE
CONVEGNO SICUREZZA: QUALI EQUILIBRI tra SCUOLA ed ENTI LOCALI? LA NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE ASTI, 16 aprile 2012 Ing. Francesco ORRU Le Attività Scolastiche rientrano nelle attività soggette ai controlli
DettagliModificazioni del D. M. 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi.
Decreto Ministeriale del 16/02/1982 Modificazioni del D. M. 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. SOMMARIO NOTE TESTO NOTE - - Per
DettagliIng. Mauro Malizia Prevenzione Incendi Attività soggette - Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno
D.M. 1 febbraio 1982 Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 195, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. (Gazzetta Ufficiale 9 aprile 1982,
DettagliL ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: realizzato da
L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: IL FUTURO, L AMBIENTE E L EFFICIENZA realizzato da 19 Ottobre 2010 Pagina 1 di 5 1 L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: IL FUTURO, L AMBIENTE E L EFFICACIA Il
DettagliSchede tecniche e linee guida per l installazione
Schede tecniche e linee guida per l installazione 43 Intumex RS10 - Collare tagliafuoco Generalità Intumex RS10 è un tagliafuoco per tubazioni in plastica realizzato in acciaio inossidabile vericiato a
DettagliMilano 1/2 ottobre 2014
Milano 1/2 ottobre 2014 Protezione passiva dal fuoco di elementi strutturali quali: murature, cemento armato, solai in laterocemento e solai misti in lamiera grecata e calcestruzzo, mediante l applicazione
DettagliIl progetto di prevenzione incendi nella GDO:
Dal progetto alla gestione Il progetto di prevenzione incendi nella GDO: elementi tecnici e aspetti procedurali alla luce della Nuova Regola Tecnica di Prevenzione incendi per i Centri Commerciali di Mario
DettagliPROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE)
PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO ( 4 ORE) 1) INCENDIO 1 ora principi della combustione prodotti della combustione sostanze estinguenti
DettagliAllegato 2 - Individuazione macrocategorie di rischio e corrispondenze ATECO 2002_2007
Allegato 2 - Individuazione macrocategorie di rischio e corrispondenze ATECO 2002_2007 Rischio BASSO (Datore di lavoro R.S.P.P. 16 ore - Formazione per i Dipendenti 4 ore modulo generale + 4 ore modulo
DettagliProgetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita
Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Sessione anno 1990 Prima prova scritto-grafica A confine con una strada di un centro
DettagliLa deliberazione ha preso in considerazione tutte le osservazioni pervenute alla Commissione dal Novembre 2011 ad oggi.
La Commissione Prevenzione Incendi della Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Toscana, nella seduta del 04/11/2012 ha deliberato definitivamente la proposta di compensi professionali
DettagliCOMANDO PROVINCIALE VVF ROMA UFFICIO FORMAZIONE AZIENDALE D.L. 81/2008
Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Roma In tutto il territorio Nazionale presso i Comandi Provinciali
DettagliIl Cartongesso e l Edilizia Residenziale
Il Cartongesso e l Edilizia Residenziale 2 L AZIENDA Lafarge Gessi è una società del Gruppo multinazionale Lafarge, nata in seguito alla rapida crescita dei sistemi costruttivi a secco che si è registrata
DettagliPROGETTO PRELIMINARE PER L ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDIO DI EDIFICIO COMUNALE ADIBITO AD ASILO NIDO
STUDIO TECNICO ING. MERIZZI PAOLO PROGETTAZIONI E CONSULENZE IN MATERIA TERMOTECNICA E ANTINCENDIO Via Roncari, 39a 21023 BESOZZO (VA) Tel. - Fax 0332/970477 - e-mail: pmerizzi@gmail.com PROGETTO PRELIMINARE
DettagliLINEE GUIDA PROCEDIMENTI SUAP
LINEE GUIDA PROCEDIMENTI SUAP 1 aggiornato al 31 luglio 2013 Lo Sportello Unico per le Attività Produttive rappresenta uno dei principali strumenti attraverso i quali il legislatore ha inteso perseguire
Dettagli(Ministro dell Interno di concerto con il Ministro della Funzione Pubblica)
D.M..5.99 "DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE MODALITÀ DI PRESENTAZIONE ED AL CONTENUTO DELLE DOMANDE PER L AVVIO DEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE INCENDI, NONCHE ALL UNIFORMITÀ DEI CONNESSI SERVIZI RESI DAI COMANDI
DettagliQuestionario Incendio. PARTE I Generalità. PARTE II Somme assicurate (in euro)
Questionario Incendio La Società si impegna a fare uso riservato di queste notizie ed informazioni. E importante rispondere in modo completo per consentire alla Società una valutazione corretta del rischio.
DettagliBERICA IMPIANTI SPA- COGENERAZIONE
BERICA IMPIANTI SPA COGENERAZIONE COME ÉÈ COMPOSTO, COME FUNZIONA, COSA PRODUCE COME É COMPOSTO MOTORE: Viene scelto fra le migliori marche ricercando le caratteristiche e modelli adeguati alle esigenze
Dettagli4 ore (unico modulo didattico)
Viale Luca Gaurico 257-00143 ROMA P. IVA e C.F. 05580001005 RI. 188796/1998 REA C.C.I.A.A. n 904271 Capitale Sociale 10.328,00 i.v. Tel. 06.51962114 Fax 06.51965686 commerciale@gruppo-quasar.it amministrazione@gruppo-quasar.it
DettagliREALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE
INDICE 1) Premessa 2) Progetto edilizio 3) verifica norme antincendio 4) Attività 91 5) Mezzi ed impianti fissi di estinzione 6) Segnaletica di sicurezza 1 REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE
DettagliSCHEMA FORMAZIONE LAVORATORI IN EDILIZIA
SCHEMA FORMAZIONE LAVORATORI IN EDILIZIA Ai sensi degli Artt. 37, 136 e dell All. XXI del D.Lgs 81/08 e s.m.i; dell Accordo Conferenza Permanente Stato/Regioni n. 221 del 21.12. 2011, degli Artt. 87 e
DettagliCAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)
COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile
DettagliIIS VANVITELLI STRACCA ANGELINI - ANCONA
IIS VANVITELLI STRACCA ANGELINI - ANCONA Responsabile di Laboratorio Il Compilatore ----------------------------------------------------------------------- S C H E D A D I M A N U T E N Z I O N E A P P
DettagliAddetto alla Gestione Emergenza Antincendio
Addetto alla Gestione Emergenza Antincendio Il corso di Addetto Antincendio si prefigge di formare gli operatori in modo completo sulle tematiche relative alla gestione delle emergenze e sull estinzione
DettagliIMPIANTO PREVENZIONE INCENDI
21% 19% 17% 15% 13% IMPIANTO PREVENZIONE INCENDI FIREFIGHTER Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio. Un
DettagliLa sicurezza negli ospedali
SICUREZZA PARTECIPATA IN SANITÀ L ESPERIENZA DEL PROGETTO EUROPEO REFIRE Università Campus Bio-Medico di Roma 7 maggio 2014 La sicurezza negli ospedali Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Umbria Ospedali,
DettagliISTRUZIONI PER INDIVIDUARE LA DURATA DEL CORSO A CUI ISCRIVERE I LAVORATORI, DIRIGENTI, PREPOSTI E DATORI DI LAVORO CHE SVOLGONO IL RUOLO DI RSPP
G.QUATTRO SERVIZI S.R.L. via San Rocco, 7 35028 Piove di Sacco (PD) C.F e P.IVA 0348078 02 81 N R.E.A. PD 315121 www.gquattroservizi.it Tel. 049970 127 3 Fax 049 97 117 28 E-mail: info@gquattroservizi.it
Dettagliin recipienti (< 1000kg) in recipienti mobili (> 1000kg) in recipienti (> 75 kg)
NS 1 Attività non soggetta 2 0 0 5 1 2 3 1 1 C Stabilimenti ed impianti di gas infiammabili, comburenti (quantità > 25 Nmc/h) 2 1 B Cabine di de/compressione gas infiammabili (potenz. > 50 Nmc/h e fino
DettagliCOMUNE DI GRUARO. Assessorato alla Protezione Civile. Data aggiornamento 31.07.2014
4 COMUNE DI GRUARO Assessorato alla Protezione Civile Data aggiornamento 31.07.2014 INDICE 1 RISCHIO INDUSTRIALE...3 2 RISCHIO DA TRASPORTO MERCI PERICOLOSE...7 3 PROCEDURE PER I RISCHI NON PREVEDIBILI...9
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI
Dettagliaggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);
FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della
DettagliPREVENZIONE INCENDI norme e procedure
PREVENZIONE INCENDI norme e procedure dott. ing. Gioacchino Giomi COMANDANTE VIGILI DEL FUOCO ROMA 1 abitazione 2 fabbrica 3 albergo 4 albergo 5 CHE COSA E LA PREVENZIONE INCENDI è una funzione di preminente
DettagliSICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO
SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Il datore di lavoro deve provvedere affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliManuale pratico ad uso delle Aziende. D.P.R. 151 del 1 agosto 2011. Camera di Commercio Cuneo. Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Cuneo
Camera di Commercio Cuneo Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Cuneo D.P.R. 151 del 1 agosto 2011 Manuale pratico ad uso delle Aziende Associazione Albergatori Esercenti Operatori Turistici della Provincia
DettagliObiettivi e metodologia generale per la progettazione della sicurezza antincendio
Profili di rischio Obiettivi e metodologia generale per la progettazione della sicurezza antincendio Progettazione della sicurezza antincendio Progettare la sicurezza antincendio di una attività significa
DettagliAutorimesse. Un progetto di prevenzione incendi per garantire la sicurezza degli utenti
Autorimesse Un progetto di prevenzione incendi per garantire la sicurezza degli utenti TABELLA 1 CLASSIFICAZIONE DELLE AUTORIMESSE N. attività secondo D.P.R. n. 151/2011 Descrizione attività 59 Autorimesse
DettagliIstituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro
Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei
DettagliI L A M I N A T I I N V E T R O R E S I N A
I L A M I N A T I I N V E T R O R E S I N A Brianza Plastica, da oltre quarant anni, progetta e realizza esclusivamente prodotti per la copertura e il termoisolamento di edifici residenziali ed industriali.
DettagliANALISI TERMOGRAFICHE. in ambito +elettrico +edile + idraulico + riscaldamento
+ riscaldamento ANALISI ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ TERMOGRAFICHE Sono lieto di presentarvi i miei servizi di supporto tecnologico indispensabile per la manutenzione utilizzando un metodo
DettagliNorme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa
«Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» A.A. 2013-2014 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa DPR 151/2011 Regolamento
DettagliAttività soggette a prevenzione incendi.
T Ca Attivita soggette a p.i. Attività soggette a prevenzione incendi. Tutte le attivita soggette a prevenzioni incendi dpr 151/011. N. ATTIVITA CATEGORIA A B C 1 Stabilimenti ed impianti ove si producono
DettagliL acqua rappresenta la base della vita.
LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO SANITARIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE H 2 O L acqua rappresenta la base della vita. L acqua deve pertanto detenere tutti i requisiti di sicurezza sanitaria necessari
DettagliALLEGATI. Verifica della conformità normativa
2 Verifica della conformità normativa 2.A. Verifica della conformità normativa Si riporta di seguito uno schema relativo ad alcuni dei principali adempimenti legati all applicazione del D.Lgs. 626/94 e
DettagliCORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE LUCCA
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE LUCCA 1 IL RISCHIO INCENDIO NEL SETTORE CARTARIO Gilberto Giunti, Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Lucca 2 IL RISCHIO INCENDIO Che cos è
DettagliLINEA FIRETECH SOLUZIONI PER LA PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO STRUTTURE
LINEA FIRETECH SOLUZIONI PER LA PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO STRUTTURE PROTEZIONE STRUTTURE IN ACCIAIO Le strutture in acciaio sono un sistema costruttivo sempre più utilizzato nelle costruzioni. In particolare
DettagliEdilizia. Vasche per liquami, serbatoi per biogas, bacini idrici e capannoni agricoli e industriali in cemento armato
Edilizia Vasche per liquami, serbatoi per biogas, bacini idrici e capannoni agricoli e industriali in cemento armato CHI SIAMO Da oltre 40 anni la Corradi & Ghisolfi opera nel campo dell edilizia agricola
DettagliSAVONA - maggio 2013. Nuove attività del D.P.R. 151/11 Presentazione istanze
SAVONA - maggio 2013 Nuove attività del D.P.R. 151/11 Presentazione istanze 1 Nuove attività DPR 151/11 - tipologia Attività 1 : Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas infiammabili
DettagliC.D.S. IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO
PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO DI TECNOLOGIA E IGIENE DEL I ANNO DI CORSO, II SEMESTRE IGIENE DEL Interazioni tra lavoro e salute: malattia professionale, malattia da causa di lavoro e infortunio lavorativo.
DettagliFibra Ceramica. Catalogo generale
Fibra Ceramica Catalogo generale La storia della società KERAUNION Nel 1, in Bohemia (oggi Repubblica Ceca) viene fondata la ditta Keraunion per produrre vasellame ed oggetti in vetro e cristallo. Dal
DettagliEseguiamo inoltre la pulizia e sanificazione di:
SANIFICAZIONI Sanificazione di ambienti alimentari: Eseguiamo la sanificazione di grandi ambienti alimentari con prodotti e protocolli certificati. Pulizia e sanificazione banchi frigo: Eseguiamo pulizia
DettagliPROGRAMMAZIONE CORSI
PROGRAMMAZIONE CORSI PRESENTAZIONE Il Dipartimento sui Rapporti di Lavoro sulle Relazioni Industriali della dell Università degli Studi di Bari organizza corsi per Responsabili e Addetti al Servizio di
DettagliSINTESI SUGLI OBBLIGHI FORMATIVI IN AMBITO DI SICUREZZA
SINTESI SUGLI OBBLIGHI FORMATIVI IN AMBITO DI SICUREZZA ACCORDI STATOREGIONI SULLA FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA rep. 221 (lavoratori, preposti, dirigenti) e 223 (DdL=Rspp) del 21.12.2011 pubblicati
DettagliProvincia Autonoma di Trento Agevolazioni per l Acquisto o il Leasing di Nuove Macchine Utensili o di Produzione Legge 1329/95 Sabatini Nuova Sabatini
Eurocrea Consulting Provincia Autonoma di Trento Agevolazioni per l Acquisto o il Leasing di Nuove Macchine Utensili o di Produzione Legge 1329/95 Sabatini Nuova Sabatini Ad esaurimento fondi Provincia
DettagliCORSO SICUREZZA RSPP RISCHIO ALTO (Datori di Lavoro)
CORSO SICUREZZA RSPP RISCHIO ALTO (Datori di Lavoro) PREMESSA Secondo l art. 34 del D.lgs 81/2008 comma 2 il Datore di Lavoro che intende svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione
DettagliMarcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia
ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la
DettagliLARIO FLUID SRL Tel Ufficio: +39 0341 353855 Via della Pergola 55 PIVA/CF 03574770131 Mail: info@lariofluid.com 23900 LECCO (LC) Capitale i.v.
LARIO FLUID SRL Tel Ufficio: +39 0341 353855 Via della Pergola 55 PIVA/CF 03574770131 Mail: info@lariofluid.com 23900 LECCO (LC) Capitale i.v. 100.000,00 Web Site: www.lariofluid.com Presentazione LARIO
DettagliS.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli. CdL Archite,ura TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA A 2012_13 prof. S. Rinaldi. Infissi_2 INF_2
Infissi_2 SERRAMENTI IN LEGNO I profili di legno sono i principali elementi che caratterizzano le parti strutturali della finestra: Telai fissi, montanti e traversi dell anta, parti complementari (profili
DettagliQT_EFC_03. I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03
QT_EFC_03 I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03 Il presente documento è stato realizzato dall ufficio tecnico Zenital, coordinato
DettagliCLASSIFICAZIONE PER SEZIONI E DIVISIONI
CLASSIFICAZIONE PER SEZIONI E DIVISIONI CLASSIFICAZIONE PER SEZIONI E DIVISIONI 51 A AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 01 COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA E SERVIZI CONNESSI
DettagliIL LEGNO: REAZIONE AL FUOCO
PREMESSA Il legno è un materiale che, impiegato nelle costruzioni con diverse finalità (ad es. strutturali, decorativi o di arredamento ecc.), ha sempre posto il problema della sua combustibilità, intesa
DettagliRISCHIO INCENDIO E SITUAZIONE IN CAMPANIA Guido PARISI Direttore regionale VV.F. CAMPANIA
RISCHIO INCENDIO E SITUAZIONE IN CAMPANIA Guido PARISI Direttore regionale VV.F. CAMPANIA 935 interventi di soccorso in 5 anni nelle strutture sanitarie della Campania sa 17% na 47% av 15% bn 7% ce 14%
DettagliCOMUNE DI LASTRA A SIGNA
COMUNE DI LASTRA A SIGNA PROVINCIA DI FIRENZE VARIANTE PIANO STRUTTURALE DI CONVERSIONE DELLE UNITA DI MISURA DEL DIMENSIONAMENTO DELLE FUNZIONI NORME Proposta modifica art. 33 (Le parole sostitutive sono
DettagliCorsi di Formazione ed informazione dei Lavoratori Corsi Antincendio e Primo soccorso
Proffessiioniisttii all serviiziio delllla siicurezza iin campo iindusttriialle e ciiviille SICUREZZA SUL LAVORO CONSULENZA ALLE IMPRESE SERVIZI DI INGEGNERIA Consulenza Adempimenti D. Lgs. 81/08 Redazione
DettagliFIRE BOMB ARMADI DI SICUREZZA CERTIFICATI PER LO STOCCAGGIO DI BOMBOLE GAS COMPRESSI
FIRE BOMB ARMADI DI SICUREZZA CERTIFICATI PER LO STOCCAGGIO DI BOMBOLE GAS COMPRESSI 154849 EN 14470-2 14727 B 60 G 30 B 120 G 30 ARMADI DI SICUREZZA CERTIFICATI PER BOMBOLE GAS COMPRESSI PER INTERNI Costruiti
DettagliE C O L O G I A 40 anni 1975-2015
ECOLOGIA 4 0 anni 1975-2015 Forti di un esperienza di quarant anni nel settore dell ecologia, attualmente siamo in grado di fornire un servizio completo nella gestione di scarti e rifiuti industriali,
DettagliSETTORI DI APPLICAZIONE
SETTORI DI APPLICAZIONE TECNOLOGIA DI FUSIONE Le richieste che arrivano dal settore della pressofusione sono sempre più esigenti in termini di assenza di porosità, riduzione del peso, alta resistenza e
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliPOLO UNIVERSITARIO DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO
POLO UNIVERSITARIO DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO ANALISI PREZZI OGGETTO LAVORI DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO E MANUTENZIONE IMMOBILI SEDE DEL POLO UNIVERSITARIO DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO SITA IN VIA QUARTARARO
DettagliANACI ROMA INCENDIO NEI CONDOMINI
INCENDIO NEI CONDOMINI FILMATO ANACI ROMA TRIANGOLO DEL FUOCO PRIMA DOMANDA... L incendio scoppia nei condomini moderni... o anche nei condomini antichi? L incendio non ha età! ANACI ROMA Dove può scoppiare
DettagliSTRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO
STRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO La marcatura CE UNI EN 1090-1. Il primo passo è il conseguimento dell Attestato di Denuncia Attività da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e l iscrizione
Dettagli