Protocollo d intesa per lo sviluppo del coordinamento provinciale degli Informagiovani di Bergamo
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- Giacinta Guerra
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1 Protocollo d intesa per lo sviluppo del coordinamento provinciale degli Informagiovani di Bergamo Nell ambito di una nuova politica, attenta e sensibile alle problematiche legate alla popolazione giovanile, l informazione riveste un ruolo determinante nelle Politiche giovanili intesa come occasioni di cittadinanza attiva come evidenziato dagli atti di indirizzo in materia da parte delle Istituzioni Europee e nazionali: il Libro bianco della Commissione Europea Un nuovo impulso per la gioventù europea (2001) considera [ ] l informazione di qualità al fine di ampliare la loro - dei giovani - partecipazione alla vita pubblica e di promuovere la loro crescita in quanto cittadini attivi e responsabili [ ] ; Il seguito del libro Bianco elaborato dalla Commissione delle Comunità Europee (2003) nel quale vengono individuate con estrema chiarezza le priorità in ordine al binomio informazionepartecipazione: - [ ] Per garantire che l informazione dei giovani sia facilmente accessibile, non discriminatoria e adeguata al loro ambiente e alle loro esigenze, in particolare in caso di soggetti svantaggiati, le organizzazioni giovanili e gli stessi giovani devono essere coinvolti a tutti i livelli nella definizione e nell attuazione di strategie di informazione loro destinate e devono partecipare all elaborazione e alla divulgazione delle informazioni. - In tal senso appare opportuno adottare le seguenti linee strategiche: - coinvolgere le organizzazioni giovanili [ ] nella definizione e nell attuazione di strategie di informazione dei giovani; - coinvolgere opportunamente i giovani nelle attività di informazione loro destinate allo scopo di mettere a punto prodotti informativi di facile comprensione e utilizzo,adeguati alle loro esigenze; e destinare le attività di informazione a gruppi specifici di giovani, in particolare quelli svantaggiati; - promuovere un più ampio coinvolgimento dei giovani nella divulgazione delle informazioni che li riguardano (in particolare, presso gli Informagiovani, nelle scuole, nelle associazioni e nei mezzi di comunicazione), nonché nelle attività di consulenza a favore dei loro coetanei, in particolare quelli che hanno difficoltà nell accedere ai servizi di informazione e consulenza.[ ]; la Carta Europea dell'informazione per la Gioventù (Bratislava 2004) - Nelle società complesse e nell Europa integrata che offre molte sfide ed opportunità, l accesso alle informazioni e la loro capacità di analisi ed utilizzo è sempre più importante per i giovani Europei. Il lavoro di informazione può aiutare i giovani a realizzare le loro 1
2 aspirazioni e promuovere la partecipazione in qualità di membri attivi della società. Le informazioni dovrebbero essere fornite in modo tale da ampliare le possibilità di scelta e promuovere l'autonomia e le capacità dei giovani. - Il rispetto della democrazia, dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali implica il diritto per tutti i giovani di disporre di informazioni complete, oggettive, comprensibili ed affìdabili su tutte le loro richieste e bisogni. Tale diritto alle informazioni è stato riconosciuto nella Dichiarazione Universale dei diritti dell uomo, nella Convenzione sui diritti del bambino, nella Convenzione europea per la protezione dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali, e nella Raccomandazione N (90) 7 del Consiglio d Europa relativa alle informazioni e alla consulenza da fornire ai giovani in Europa. Questo diritto è inoltre alla base delle attività di informazione per i giovani intraprese dall Unione Europea.[ ] Il decalogo per la realizzazione di servizi informativi per i giovani elaborato dalla conferenza Nazionale degli Informagiovani di Torino (1988) nel quale vengono individuate le linee guida condivise dagli Informagiovani italiani per la realizzazione di servizi informativi di qualità e riconosciuti come tali; Premesso che: con comunicazione alla Giunta Provinciale del 14 marzo 2005, il Settore Istruzione, Formazione, Lavoro e Attività produttive ha costituito il Coordinamento Provinciale degli Informagiovani (di seguito denominato Coordinamento); al Coordinamento hanno formalmente aderito gli Enti Locali che hanno attivato nel proprio territorio servizi Informagiovani con caratteristiche individuate da ciascuno di essi; al Coordinamento hanno altresì aderito i soggetti gestori degli informagiovani presenti nel territorio provinciale; il Coordinamento ha svolto molteplici incontri ed attività di raccordo tra i diversi informagiovani e le iniziative proposte dal Settore Istruzione, Formazione, Lavoro e Attività produttive con un esito sostanzialmente positivo; si rende necessaria una maggiore e migliore strutturazione dell attività del Coordinamento anche attraverso la predisposizione di forme di accordo tra gli enti aderenti; si stipula e si conviene quanto segue Articolo 1 Definizione Per volontà della Provincia di Bergamo, Settore Istruzione, Formazione, Lavoro e Attività produttive, delle Amministrazioni Locali presso le quali operano Centri di Informazione per i Giovani, si costituisce il "Coordinamento Provinciale tra gli Informagiovani", di seguito definito Coordinamento; 2
3 Articolo 2 Finalità Il Coordinamento, al fine di realizzare quanto espresso in premessa si prefigge di: monitorare le esperienze degli Informagiovani situati nel territorio provinciale; definire e diffondere buone prassi in materia di gestione dei servizi informativi con particolare attenzione ai contesti territoriali nei quali si realizzano; promuovere lo scambio e l'integrazione con altri servizi o progetti che agiscono in una logica di rete territoriale; raggiungere il maggior numero di giovani della provincia, in un sistema complessivo a rete che si vuole integrato con la filiera dei servizi di orientamento, di formazione e del lavoro; offrire servizi di informazione e di consulenza coordinati nel campo della Formazione Professionale, dell'istruzione e del Lavoro; promuovere a livello locale le attività di informazione in materia di orientamento all'istruzione, alla Formazione e al Lavoro; sostenere l'integrazione formativa con altri settori della Provincia, in particolar modo con i settori Politiche Sociali, Cultura Turismo, anche attraverso la promozione di progetti congiunti. Articolo 3 Comitato Provinciale Il Comitato Provinciale Informagiovani è composto da un rappresentante per ciascuno degli Enti sottoscrittori del presente Protocollo d Intesa. Il Comitato è presieduto dal Presidente della Provincia di Bergamo (o Assessore delegato); si riunisce almeno due volte all anno ed ha il compito di: - determinare le linee di programma del Coordinamento, gli obiettivi, le eventuali risorse economiche e tecniche necessarie per il perseguimento degli stessi anche valutando le proposte del Tavolo Tecnico; - verificare al termine dell anno l effettivo raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione degli interventi programmati. Articolo 4 Tavolo Tecnico Il Tavolo Tecnico è composto da un rappresentante (di norma il coordinatore o il referente) per ciascuno degli Informagiovani presenti nel territorio provinciale che aderiscono al coordinamento. Il Tavolo Tecnico è presieduto da un rappresentante dell Amministrazione Provinciale settore Istruzione, Formazione, Lavoro e Attività produttive; si riunisce indicativamente una volta al mese ed ha il compito di: - stabilire un piano di lavoro annuale per il perseguimento delle linee di programma individuate dal Comitato Provinciale; - condividere conoscenze ed esperienze in merito alla gestione, organizzazione e promozione dei servizi; - individuare linee guida per la gestione dei servizi con particolare riferimento a criteri minimi di qualità degli stessi; - elaborare proposte di formazione e aggiornamento degli operatori; - individuare strumenti e modalità di lavoro e definire criteri operativi e strumenti di verifica comuni; - coinvolgere e sensibilizzare i referenti amministrativi e politici anche sostenendo e sviluppando nuove sperimentazioni; 3
4 - promuovere e valorizzare gli Informagiovani operanti nel territorio; - promuovere e programmare attività di interesse per i giovani insieme giovani stessi e/o ed altre agenzie formative (scuole, oratori, CAG, associazioni sportive e di volontariato ). Al Tavolo Tecnico potranno partecipare rappresentanti di eventuali altri Enti coinvolti o interessati a singole iniziative in discussione. Articolo 5 - Impegni della Provincia di Bergamo L amministrazione Provinciale, Settore Istruzione, Formazione, Lavoro e Attività produttive si impegna a: - garantire l attività di coordinamento dei servizi informagiovani da attuarsi tramite gli organismi di partecipazione di cui agli artt. 3 e 4; - indicare il rappresentante in seno al Tavolo Tecnico e farsi carico dei relativi oneri - rendere disponibili i locali e le eventuali funzioni di segreteria organizzativa del Coordinamento assumendosene gli oneri derivanti; - garantire il raccordo con gli altri Settori dell Amministrazione Provinciale e con altri enti ed istituzioni con le quali si andranno ad individuare rapporti di collaborazione - realizzare, sul sito o in altri siti, pagine di promozione del coordinamento provinciale e degli Informagiovani presenti nel territorio - progettare ed attuare, anche con il concorso degli altri soggetti sottoscrittori, interventi di formazione e aggiornamento valutando le eventuali risorse finanziarie da destinarsi - stipulare eventuali forme di convezionamento con gli enti sottoscrittori per la realizzazione di specifici interventi o progetti che verranno individuati successivamente Articolo 6 Impegni degli altri Enti aderenti Gli enti sottoscrittori del presente protocollo d intesa riconoscendo alla Provincia di Bergamo il ruolo di coordinamento degli Informagiovani, assumo e condividono i contenuti di tale protocollo e si impegnano a: - promuovere le attività del Coordinamento nei territori di propria competenza permettendo così di stabilire una rete territoriale di riferimento; - far partecipare i propri referenti ed operatori alle attività formative ed informative promosse dal Tavolo Tecnico, individuando le condizioni organizzative che ne permettano la regolare attuazione; - rendere disponibili i locali dei propri servizi per eventuali momenti di formazione, di incontro, di segreteria, di realizzazione di particolari iniziative concordate in sede di Coordinamento; - stipulare eventuali forme di convezionamento con la Provincia di Bergamo per la realizzazione di specifici interventi o progetti che verranno individuati successivamente (l adesione a iniziative /eventi/progettualità che richiedano impegni finanziari extra progetto saranno subordinati alle disponibilità di bilancio delle singole amministrazioni). Articolo 7 Validità dell accordo Il presente accordo si intende valido a tutti gli effetti a decorrere dalla data di sottoscrizione delle parti e comunque fino al 31 dicembre
5 Eventuali modifiche potranno essere apportate su conforme indicazione del Comitato e salvo ratifica di tutti gli aderenti. Letto, confermato e sottoscritto Bergamo 22 giugno Provincia di Bergamo. - Comunità Montana Monte Bronzone. - Comunità Montana Valle Brembana.. - Comunità Montana Alto Sebino. - Comunità Montana Val Cavallina -Comunità Montana Valle San Martino.. - Comune di Almè.. - Comune di Arcene.. - Comune di Boltiere.. - Comune di Calcinate. - Comune di Dalmine.. - Comune di Martinengo.. - Comune di Mozzanica.. - Comune di Palosco.. - Comune di Pedrengo.. - Comune di Ponteranica.. - Comune di Ponte San Pietro. - Comune di Romano di Lombardia.. - Comune di Seriate.. - Comune di Treviglio.. - Comune di Urgnano
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